ECONOMIA- Pagina 11

Pechino, 95° di Pininfarina in occasione dell’Italian Design Day

Istituto Italiano di Cultura e Ambasciata d’Italia

Pechino, 28 febbraio 2025 – L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Pechino hanno ospitato un evento speciale per celebrare il 95° anniversario di Pininfarina nell’ambito dell’Italian Design Day, un’iniziativa volta a valorizzare l’eccellenza del design italiano e la sua capacità di innovazione e dialogo culturale. L’evento è stato inaugurato dal discorso introduttivo di S.E. l’Ambasciatore Massimo Ambrosetti.

Nell’edizione 2025, dedicata al tema “Inequalities. Design for a Better Life”, sottolineiamo il ruolo cruciale del design italiano di alta qualità nel migliorare la vita delle persone, ridurre le disuguaglianze, valorizzare le differenze e facilitare l’accesso al benessere individuale e collettivo. Nel corso delle ultime otto edizioni, l’Italian Design Day ha visto l’organizzazione di oltre 1600 eventi in tutto il mondo, coinvolgendo più di 600 designer, architetti, imprenditori, accademici e giornalisti specializzati. Questi protagonisti hanno promosso l’innovazione, l’industria e l’artigianato italiano, dialogando con le comunità artistiche, accademiche e imprenditoriali dei paesi ospitanti”, ha evidenziato S.E. l’Ambasciatore, sottolineando l’importanza dell’Italian Design Day nella promozione del Made in Italy a livello globale.

All’evento hanno partecipato importanti rappresentanti di Pininfarina, tra cui il Vicepresidente e Amministratore Delegato Silvio Angori, il Direttore Generale di Pininfarina Shanghai Li Hanqing e il Senior Vice President of Design Matteo Fioravanti. Proprio a Fioravanti è stato conferito il titolo di Design Ambassador per la Cina per il 2025, in riconoscimento del ruolo chiave svolto da Pininfarina nella promozione del Made in Italy nel mercato cinese. Durante l’evento, Fioravanti ha tenuto una lectio magistralis sul design ispirata al tema di questa edizione dell’Italian Design Day: “Inequalities. Design for a Better Life”.

Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine all’Ambasciatore d’Italia e all’Istituto Italiano di Cultura per aver ospitato questo evento nell’ambito dell’Italian Design Day, una celebrazione della creatività, dell’innovazione e dello scambio culturale”, ha dichiarato l’AD Angori.

Riflettendo sul percorso di Pininfarina, la Cina occupa un posto speciale nella nostra storia e nel nostro futuro. Il nostro lavoro in Cina incarna la missione di fondere l’eleganza e la carica emozionale del design italiano con la tecnologia d’avanguardia e la sostenibilità. Questa visione ci ha permesso di ottenere prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’Italian Excellence Prize ai China Awards 2022 e il premio Most Trending Brand agli IDI–Italian Design Icons 2024 di Shanghai.”

Fondata nel 1930, Pininfarina è sinonimo di eccellenza italiana, capace di coniugare estetica, innovazione tecnologica e sostenibilità. La sua presenza in Cina risale al 1996, quando divenne la prima azienda di design italiana a collaborare con le case automobilistiche cinesi. Dal 2010, con la fondazione di Pininfarina Shanghai, l’azienda ha consolidato la propria presenza nel mercato cinese, offrendo servizi di design che spaziano dall’automotive all’architettura e al design industriale.

Tra i progetti più recenti e significativi per il mercato cinese figurano il masterplan per una città visionaria nel Delta del Fiume Yangtze, progettata all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione; il camion elettrico intelligente Xingtu, realizzato per DeepWay; e collaborazioni nel design industriale, come l’ascensore progettato per Otis Electric Elevator Company.

La celebrazione del 95° anniversario di Pininfarina a Pechino è stata un’opportunità unica per riflettere sull’eredità dell’azienda e sul suo contributo al dialogo tra Italia e Cina. L’evento ha incluso una mostra retrospettiva che ha ripercorso i progetti iconici di Pininfarina, esempi perfetti dei valori di creatività, artigianalità e sostenibilità che definiscono l’essenza del Made in Italy.

L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura rinnovano il loro impegno nella promozione del design italiano come ponte culturale tra le due nazioni, celebrando con orgoglio uno dei suoi massimi esponenti: Pininfarina.

La crisi del commercio nasce dalla bassa crescita dell’economia torinese

E anche dai troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc.

Caro Direttore,
Venerdi ho seguito per due ore l’incontro sul commerci tenutosi in Barriera di Milano e ho visto che qualcuno non ha ancora capito perché a Torino hanno chiuso molti negozi. Quante volte in passato se uno perdeva lavoro si dava da fare per aprire una attività commerciale? Perché allora a Torino la economia cresceva bene e la domanda di consumi era alta. Ora non più. Torino da venticinque anni cresce meno della media nazionale e questo ha impoverito molta gente al punto che nel 2012, tredici anni fa, l’Arcivescovo di Torino denunciava la esistenza di due Torino, quella che sta bene e la metà che sta male. Negli ultimi anni la metà che sta male, che abita prevalentemente in Barriera, Aurora Mirafiori Sud, Falchera e Vallette , purtroppo ha visto peggiorare ulteriormente la situazione e quindi consuma di meno. La Crisi del Commercio torinese che si vede dalle tante chiusure dei negozi, nasce cioè  dalla bassa crescita economica della Città che come dico da tempo e come ha confermato Banca d’Italia in vent’anni ha perso 18 punti rispetto a Bologna. Alla bassa crescita economica che ha il suo epicentro nella crisi del settore auto e nella riduzione di personale a Mirafiori e in tante aziende dell’indotto si aggiunge l’effetto di aver autorizzato da parte del Comune  la apertura di troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc. Prima annotazione , nonostante  le amministrazioni del PD abbiano autorizzato tanti centri commerciali molti commercianti continuano a votare PD o gruppi satelliti. Mistero gaudioso. Se si studia il PIL torinese o il fatturato economico di Torino si vede che senza considerare il settore bancario, al primo posto c’è l’industria e i servizi alla industria , dai Centri di ricerca al Design alle aziende dell’indotto, il commercio viene dopo , dopo ci sono  il turismo e la cultura e la pubblica amministrazione.
La domanda di consumi nasce quindi dai redditi che vengono pagati agli addetti dei vari settori. Non a caso l’industria è il settore secondario e il commercio terziario. Dovrebbe essere evidente che se cala la attività industriale e Torino da oltre 15 anni  è la capitale della cassa integrazione (che paga uno stipendio al 60-70%) e’ evidente che la domanda di consumi da parte di decine di migliaia di famiglie cala. Difendere l’industria dell’auto come sostengo da tempo non vuol dire difendere solo un settore tecnologico dove c’è ricerca soprattutto ora che a Torino il Governo Meloni ha assegnato il Centro per la intelligenza artificiale ma vuol dire la domanda di consumi e  sostenere le attività commerciali . I commercianti torinesi dovrebbero votare tutti il sottoscritto come i trasportatori e i pendolari. Quando la FIAT tirava c’era coda anche nei ristoranti e negli alberghi torinesi . Un settore quello dell’auto che interessa almeno un quarto della attività formativa del Politecnico di Torino. L’industria, non mi stancherò mai di dirlo, lavora con contratti a tempo indeterminato e paga 14 mensilità all’anno.  Ieri il presidente del Comitato Barriera Giuseppe Dramisino ha portato i dati di un sondaggio fatto tra la gente secondo il quale il 51% preferisce andare al supermercato perché hanno un parcheggio interno e hanno un servizio di vigilanza privata. La mancanza di sicurezza e’ l’altra causa che mette in difficoltà il piccolo commercio.
Ecco perché i commercianti dovrebbero battersi per rilanciare lo sviluppo di Torino difendendo l’industria , impegnarsi sul settore dell’aerospazio e per le infrastrutture come la tangenziale, la Metro e la TAV, rilanciare l’aeroporto e battersi perché gli eventi non si svolgano solo nel Centro della Città. Se non si rilancia la economia faccio fatica a pensare che il commercio riesca a rilanciarsi e a chiedere i finanziamenti di cui ha parlato il simpatico assessore Chiavarino. Ecco perché saranno decisive le prossime elezioni comunali .
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti FDI

A Carmagnola torna la Fiera di Primavera

Sabato 8 e domenica 9 marzo a Carmagnolaritorna il consueto appuntamento con la Fiera di Primavera, giunta alla 561a edizione, organizzata dal Comune e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. La Fiera coniuga spazi dedicati all’agricoltura, alle macchine agricole, ai prodotti del territorio e all’allevamento e quest’anno è preceduta dall’evento speciale “Il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese presenta la 561aFiera Primaverile”, in programma venerdì 7 marzo dalle 17,30 alle 19,30 ad ingresso libero nel salone fieristico di viale Garibaldi 27-29. L’incontro sarà condotto da Simona Riccio, digital strategist della filiera agroalimentare: sarà un’occasione per conoscere da vicino il lavoro e le tradizioni di casari, produttori agricoli e macellai del territorio, che racconteranno le loro esperienze legate alla trasformazione di prodotti come miele,peperoni, pasta, vino e birra, con un focus particolare su latte e carne. Gli studenti della sezione di Agraria dell’Istituto Baldessano-Roccati, dell’Istituto Alberghiero Norberto Bobbio di Carignano e dell’AgenForm-Formazione e specializzazione nel settore della trasformazione della carne e del latte di Moretta offriranno il loro contributo pratico e didattico. Al termine verrà offerta una degustazione gratuita.

Seguendo lo schema consolidato delle precedenti edizioni, il cuore della fiera sarà piazza Italia, sede del foro boario, dove si terranno le mostre zootecniche provinciali della razza bovina Piemontese e Frisona Italiana, giunte alla 44ª edizione. L’ARA-Associazione Regionale Allevatori Piemonte curerà l’organizzazione in collaborazione con le associazioni degli allevatori delle due razze, offrendo un punto di riferimento per gli operatori del settore zootecnico, i quali esporranno i migliori capi bovini allevati nel territorio della Città metropolitana di Torino e iscritti agli albi genealogici dell’ARA. I capi arriveranno sin dalle 14 di venerdì 7 marzo.

La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Piemontese prevede per sabato 8 a partire dalle 14,30 la valutazione dei soggetti esposti, mentre domenica 9 alle 11,30 inizierà la valutazione finale. La 44a Mostra Provinciale del Bovino di Razza Frisona Italiana prevede per sabato 8 marzo a partire dalle 17 il concorso Junior Show riservato ai giovani allevatori. Domenica 9 marzo alle 9,30 inizierà la valutazione dei soggetti giovani, a cui seguirà, alle 14,30, quella dei soggetti adulti. Le premiazioni e i saluti istituzionali sono in programma alle 17,30.

Le vie e le piazze attorno al Foro Boario si trasformeranno in un grande spazio espositivo, accogliendo il meglio della produzione di macchine e attrezzature agricole provenienti da tutto il Nord Italia. Durante le due giornate di Fiera, in collaborazione con la SOMS, la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero”, le rotonde di viale Garibaldi nei pressi del Foro Boario e lo spazio esterno del salone fieristico di fronte al mercato del bestiame ospiteranno il Mercato dei produttori agricoli e degli artigiani del cibo, con degustazioni di prodotti tipici. Nei giardini del castello, gli artigiani aderenti alla SOMS esporranno le loro creazioni in una mostra mercato dedicata all’ingegno e alla tradizione artigiana. Domenica 9 marzo i visitatori troveranno anche la Fattoria in Città nei giardini del castello sul prolungamento di via Silvio Pellico, con conigli, esemplari avicoli ornamentali e altri animali di piccola taglia. Nel mercato fieristico nel centro cittadino esporranno le loro merci oltre 200 ambulanti e ci sarà anche il Mercantico, con articoli di antiquariato, l’oggettistica e l’hobbismo in piazza IV Martiri e in corso Matteotti.

Per ulteriori dettagli si può consultare il portale Internet www.comune.carmagnola.to.it

Alle Ogr il Salone del Vino di Torino, il più importante evento del settore in Piemonte

Il Salone del Vino di Torino giunge alla sua terza edizione ed è in programma da sabato 1 a lunedì 3 marzo all’interno di un unico grande spazio, le OGR di Torino. Ad anticiparlo una settimana di eventi diffusi in tutta la città all’interno del ricco palinsesto OFF, che da quest’anno ruota intorno a 4 sedi principali: OFFTOPIC, Kombo Torino, Mercato Centrale e Eataly Torino Lingotto. Sono 50 gli appuntamenti in programma da lunedì 24 febbraio che accompagneranno il pubblico fino al lungo weekend del Salone del Vino, una manifestazione dedicata a tutti gli amanti del vino in una “grande cantina aperta per tutte le cantine piemontesi”, fra tradizione e innovazione, cultura e letteratura.

Mission del Salone del Vino è raccontare il patrimonio vitivinicolo del Piemonte in tutte le sue sfaccettature, coinvolgendo tutti i territori del vino della nostra regione, approfondendone unicità e tipicità e analizzando nuovi trend e sfide del futuro.

Il Slaone del Vino Torino 2025 è organizzato da KLUG APS, con il patrocinio e il sostegno di Camera di Commercio di Torino, Union Camere Piemonte, Turismo Torino e Provincia, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, AMIAT Gruppo Iren, con il contributo di Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo.

“Il Salone del Vino di Torino 2025 cresce sia negli spazi espositivi sia nelle collaborazioni del mondo del vino piemontese, permettendo ancora di più al grande pubblico di conoscere caratteristiche, peculiarità e varietà di ogni nostro vitigno attraverso le numerose masterclass gratuite. Siamo molti di questa edizione – sottolinea Patrizio Anisio, direttore del Salone del Vino di Torino – perché sarà un’esperienza immersiva e partecipata. Una settimana unica per Torino e il Piemonte”.

“Torino e il vino sono legati da un filo indissolubile, fatto di passione e innovazione – sottolinea l’Assessore allo Sport, Grandi Eventi e Turismo della Città di Torino Domenico Carretta – un legame che ogni anno il Salone del Vino di Torino contribuisce a rinsaldare attraverso il racconto delle grandi etichette e delle grandi realtà vinicole, ma anche delle storie delle famiglie di chi ogni giorno lavora per offrire il meglio della produzione locale e nazionale. Anche per questa edizione il Salone del Vino sarà arricchito da un ricco palinsesto OFF, dedicato a tutti gli appassionati del settore è ai visitatori che desiderano approfondire il rapporto tra vino e innovazione. Le OGR Torino, insieme ad altre suggestive location della città si trasformeranno in un palcoscenico straordinario ospitando oltre 500 cantine e più di 50 eventi, talk, workshop e masterclass che coinvolgeranno il pubblico in un viaggio sensoriale unico”.

“Il Salone del Vino è la più grande vetrina del vino piemontese nella sua capitale- dichiara l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni – produttori, Consorzi ed enoteche di tutto il Piemonte sono presenti con il ricco display della loro produzione, dalle grandi etichette ai vini eroici e di nicchia. Il Salone del Vino rappresenta un’occasione importante sulla strada di quel rapporto organico tra produzione agroalimentare di qualità e territorio, che è l’obiettivo a cui la Regione Piemonte sta lavorando con decisione. Dobbiamo promuovere sempre di più il brand del Piemonte attraverso i nostri vini e cibi d’eccellenza, ambasciatori di una terra dove paesaggio, storia, cibo, cultura materiale e immateriale esprimono un potenziale formidabile, in grado di generare turismo, conoscenza e ricadute su tutta la filiera. Il vino piemontese, in questo disegno, fa da apripista, è la locomotiva che traina su mercati nazionali e internazionali l’intero comparto del nostro agroalimentare verso il posto che merita”.

La terza edizione entra nel vivo sabato 1 e domenica 2 marzo con il fitto weekend di esposizione vitivinicola dedicata al grande pubblico alle OGR. Si prosegue lunedì 3 marzo con la giornata dedicata agli operatori professionali. Non sarà un Salone dove si potrà solo degustare e ascoltare le storie dei produttori presenti, ma sarà anche una grande fiera in cui acquistare le etichette preferite, come in cantina. Per la prima volta sarà presente u ‘area ospite “Fuori Piemonte”, dove sarà possibile incontrare cantine da tutta Italia distintesi per l’attenzione alla sostenibilità, alla grande qualità e alle nuove sperimentazioni in vigna, come per l’utilizzo di vitigni piwi.

Inoltre, grazie alla collaborazione con Maestri del Gusto di Torino e Provincia, dieci eccellenze gastronomiche del territorio faranno scoprire la loro arte nel valorizzare materie prime e tradizioni, insieme ad un’area food, in collaborazione con SNODO e RIS8, Guru e Midai Food Lab, per accompagnare il vino a tante proposte culinarie. Il weekend perfetto esiste, e dalla fortunata coincidenza di date nasce anche uno spazio dedicato a CioccolaTÒ, in cui si potranno conoscere, grazie a 10 masterclass, gli abbinamenti tra vino, vermouth, spirits e i prodotti delle grandi aziende dolciarie di Torino. Il Salone del Vino è anche dibattito e approfondimento culturale grazie all’area talk dedicata, a ingresso libero, dove ad essere protagonista sarà il futuro del settore vitivinicolo, attraverso speech, interviste e dibattiti che spazieranno dall’enoturismo, alle nuove tendenze dei giovani, dalla sostenibilità sociale del vino alle domande su naturale o supernaturale; e poi ancora intelligenza artificiale, doni in vigna, design sostenibile, vini ancestrali, il futuro dello sfuso e le nuove tendenze.

 

Mara Martellotta

 

 

A Mirafiori la Fiat 500 ibrida, primi prototipi da maggio

FIAT 500 ibrida in arrivo a  Mirafiori.  Secondo quanto si apprende da fonti di Stellantis in aprile partiranno nello  stabilimento  storico torinese  le procedure per la  produzione del nuovo modello, previsto per il  prossimo  novembre.

I primi prototipi saranno pronti nel mese di maggio.  Nell’unità lastratura si effettueranno modifiche sulla linea del pavimento centrale per far posto a componenti e sottosistemi. Ci sarà anche una nuova linea, con  robot di saldatura.

L’adeguamento dello stabilimento di Mirafiori per la 500 ibrida è previsto nell’ambito del Piano Italia di Stellantis.

Confartigianato chiede proroga assicurazione rischio catastrofi

Il Presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis: “Le aziende hanno il diritto di informarsi per tempo e bisogno di programmare i costi. Con queste scadenze imminenti si chiede di pagare al buio”.

La recente conversione del decreto Milleproroghe ha sancito il consueto slittamento di numerose scadenze ma non quella per la stipula dell’assicurazione dei propri beni strumentali contro i rischi catastrofali.

L’impresa dovrà contrarla entro il 31 marzo prossimo, ancora con tutte le incognite da chiarire – avverte De Santis –ancora una volta vengono imposti nuovi balzelli dando alle imprese tempi ristrettissimi, senza la possibilità di programmare l’inserimento nel conto economico di ulteriori pesanti costi. Oltre a questo, le aziende devono analizzare il rischio territoriale della propria sede operativa, confrontare le offerte delle principali compagnie assicurative e valutare le franchigie e le coperture incluse. E non si sta parlando di importi assicurativi di poco conto. Dobbiamo mettere le imprese nelle condizioni di sottoscrivere in piena consapevolezza polizze efficaci a costi che tengano effettivamente conto del principio di mutualità del rischio. Noi insistiamo con forza sulla necessità di prorogare la data della scadenza al 2026″.

“Continueremo, inoltre, ad invocare la proroga al prossimo autunno del termine per aderire al concordato preventivo biennale per gli anni 2025 – 2026 – incalza De Santis – il 31 luglio 2025 è, di fatto, impraticabile per la buona riuscita dell’operazione di accordo preventivo con il Fisco. Confidiamo nel buon senso del Governo affinché il doveroso slittamento non arrivi a ridosso della scadenza. Verrebbe comunque vanificata un’opportunità non solo per le imprese ma anche per l’Erario che potrebbe dover rinunciare ad un significativo apporto di risorse fresche”.

Sembra sia diventato un modus operandi – conclude De Santis – quello di imporre nuove scadenze in tempi ravvicinati. Un imprenditore ha bisogno di conoscere non solo le nuove normative e i nuovi provvedimenti, ma soprattutto le proprie spese elaborando un bilancio preventivo annuale per

poter fare una oculata e attenta programmazione sostenibile. Non ci possono chiedere pagamenti al buio di mese in mese.

Il Politecnico di Torino in missione istituzionale in Etiopia

L’ateneo torinese amplia connessioni e reti con l’Etiopia in linea con la strategia di internazionalizzazione in cui l’Africa è tra i paesi protagonisti

 

Torino, 27 febbraio 2025

Il Politecnico di Torino amplia connessioni e reti con l’Etiopia, dopo una missione istituzionale ad Addis Abeba guidata dal Rettore Stefano Corgnati, pienamente in linea con la strategia di internazionalizzazione dell’Ateneo in cui l’Africa è tra i paesi protagonisti.

Il Rettore Stefano Corgnati e la sua delegazione, con il supporto dell’Ambasciata di Italia in Etiopia, hanno infatti incontrato l’Ambasciatore Agostino Palese e il suo staff, e Michele Morana, Direttore di AICS-Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha finanziato il progetto di recupero del Museo nazionale Etnografico ospitato dall’Addis Abeba University di cui il Politecnico di Torino è capofila con il coinvolgimento del Centro di Restauro della Venaria Reale. Il progetto, per un valore di 4 milioni di euro, ha come obiettivo quello della riqualificazione dell’edificio Guenete Leul, di importanza storica per il Paese e che ospita il museo, e della ridefinizione degli allestimenti espositivi in ottica di rilancio della preziosa collezione etnografica nazionale.

La missione è stata quindi l’occasione per incontrare ufficialmente Samuel Kifle Kidane, Presidente della Addis Abeba University e per firmare un accordo di collaborazione volto sia a incentivare la mobilità di studenti e di ricercatori e ricercatrici, sia ad attivare sinergie di ricerca in particolare sui temi del water e energy management, oltre alle azioni di coordinamento più inerenti al progetto.

La delegazione ha infine presentato le opportunità di studio e di iniziative rivolte alla popolazione studentesca del Politecnico di Torino, agli e alle studenti delle scuole superiori dell’Istituto Italiano Statale “Galileo Galilei” di Addis Abeba, una delle scuole italiane all’estero più importanti per numero di studenti e per cicli formativi coperti.

“L’Etiopia è Paese chiave per lo sviluppo delle azioni di internazionalizzazione in Africa e, grazie al supporto dell’Ambasciata Italiana, stiamo costituendo un vero e proprio hub del Politecnico di Torino per coordinare tutte le attività in questa area geografica. Stiamo prima di tutto promuovendo un progetto di mobilità per studenti e giovani ricercatori per incentivare collaborazioni e condividere esperienze”, ha commentato il Rettore Stefano Corgnati.

Più giovani in agricoltura, l’aiuto della Regione a 300 aziende agricole under 41 di tutto il Piemonte

Un investimento da oltre 11,6 milioni di euro complessivi che andranno a sostegno di 299 aziende agricole under 41 in tutto il Piemonte per favorire l’ingresso dei giovani in agricoltura e il ricambio generazionale. Viene pubblicata ora la graduatoria delle giovani aziende con titolari sotto i 41 anni che riceveranno il contributo voluto dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni attraverso il bando Premio per l’insediamento di giovani agricoltori 2024.

Spiega l’assessore Bongioanni: «Il bando è stato lanciato a dicembre e chiuso a fine gennaio e ha visto una risposta straordinaria. Grazie alle economie e ai fondi recuperati da altre misure non utilizzate, sono riuscito a portare a € 11.634.410,97 una dotazione finanziaria che in origine era di appena 400mila euro e che ci consente di finanziare tutte le 299 domande idonee pervenute fino a esaurimento della graduatoria. Questo sostegno, totalmente a fondo perduto, si pone tre obiettivi: attrarre sempre più giovani verso il settore agricolo con l’apertura di nuove aziende; favorire il ricambio generazionale con il subentro in aziende di famiglia; e infine permettere ai giovani imprenditori di implementare progetti che adottino approcci produttivi rispettosi dell’ambiente e vantaggiosi sotto il profilo economico e sociale».

Le aziende beneficiarie suddivise per provincia: Alessandria 39 (13%); Asti 35 (12%); Biella 15 (5%); Cuneo 103 (34%); Novara 26 (9%); Torino 62 (21%); Verbano Cusio Ossola (1%); Vercelli: 15 (5%).

Per poter beneficiare del premio, il giovane imprenditore dovrà assumere la carica di capo di un’azienda agricola, presentando un dettagliato Piano Aziendale. Ecco come funziona il premio d’insediamento:

  • Insediamento di un solo giovane (impresa individuale): € 35.000, con una maggiorazione di € 10.000 se l’insediamento avviene in zona di montagna.

  • Insediamento congiunto di due giovani (soci): € 30.000 per ciascun giovane, con una maggiorazione di € 7.000 per ciascuno in caso di insediamento in zona di montagna.

  • Insediamento congiunto di più di due giovani (fino a un massimo di cinque): € 25.000 per ciascun giovane, con una maggiorazione di € 5.000 per ciascuno se l’insediamento avviene in zona di montagna.

Questa nuova misura va ad agire a fianco delle altre che l’Assessorato regionale sta attuando per sostenere con politiche strutturali la giovane agricoltura. Sottolinea l’assessore Bongioanni«Va ad aggiungersi ai 19 milioni con cui, lo scorso novembre, abbiamo premiato i 250 migliori progetti di imprenditori under 41 che investono in agricoltura di precisione e innovativa. E nelle prossime settimane lanceremo un ulteriore bando da ben 32,5 milioni di euro per il miglioramento di tutte le aziende agricole – dai fabbricati ai macchinari – cui potranno partecipare anche i giovani già beneficiari degli altri due bandi. I primi risultati si toccano con mano».

Grazie a misure come queste i giovani piemontesi stanno letteralmente riscoprendo l’agricoltura. Solo nell’ultimo anno in Piemonte le aziende con proprietari o conduttori sotto i 41 anni sono aumentate di 444 unità, passando dalle 5.902 del 2023 alle 6.346 del 2024, con una significativa crescita del 7,5% e un’incidenza del 15% sul totale delle imprese agricole piemontesi. «Un grande risultato – conclude Bongioanni – che, unito alla nascita della Filiera corta, al potenziamento dei Distretti del Cibo e alla rivoluzione nella promozione sta scrivendo il futuro dell’agricoltura piemontese».

Educazione Finanziaria con Poste italiane

Proseguono per i cittadini piemontesi gli q in modalità webinar. La settimana riparte con un doppio appuntamento oggi 25 febbraio e il 27, rispettivamente con le tematiche “Il risparmio e gli investimenti” e “Il passaggio generazionale”.

Per ciascuna giornata sono previsti due differenti momenti, alle ore 10 e alle 16, durante i quali i relatori condivideranno con i partecipanti utili suggerimenti su come gestire al meglio risparmi e investimenti e raggiungere così il proprio benessere finanziario e come pianificare il proprio passaggio generazionale per essere dei “buoni antenati”.

Questi incontri, promossi da Poste Italiane, hanno l’obiettivo di diffondere una cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale, aiutando giovani e adulti a compiere scelte consapevoli in linea con i gli obiettivi personali e familiari. I webinar saranno accessibili a tutti i cittadini, con sottotitoli e interprete LIS.

Per partecipare gratuitamente basta collegarsi su https://www.posteitaliane.it/educazione-finanziaria/eventi alla pagina web di Educazione Finanziaria, nella sezione sostenibilità del sito istituzionale www.posteitaliane.it, scegliere la tematica di interesse e registrarsi. All’interno del sito sono disponibili, inoltre, molteplici contenuti multimediali aperti a tutti, come ad esempio, i tre “Percorsi in Video pillole”, composti da video pillole di Educazione Finanziaria articolati in tre livelli (base, intermedio ed evoluto), dove ciascun percorso aiuta a orientarsi tra le possibili soluzioni finanziarie, assicurative e previdenziali.

L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.  

 

Fondo Italiano per la Scienza: il Politecnico di Torino si aggiudica quattro progetti di ricerca

Nell’ambito della seconda edizione del programma nazionale FIS per il progresso della ricerca fondamentale, l’ateneo torinese ha ottenuto fondi per lo sviluppo di quattro progetti negli ambiti delle Scienze Umane e delle Scienze Fisiche e dell’Ingegneria

Il Politecnico di Torino ha ottenuto importanti risultati nell’ambito della seconda edizione del programma nazionale Fondo Italiano per la Scienza-FIS, programma dedicato a sostenere lo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale finanziando progetti di ricerca di elevato contenuto scientifico in tutti i settori. Si tratta, nello specifico, di progetti che possono essere condotti sia da ricercatrici e ricercatori emergenti (Starting Grant), sia in carriera (Consolidator Grant), sia, ancora, affermati (Advanced Grant).

Il Fondo costituisce un finanziamento individuale significativo per portare avanti studi e ricerche d’avanguardia. Grazie al Fondo, è possibile infatti costituire, o ampliare, gruppi di ricerca, e acquisire insieme nuovi laboratori e infrastrutture; il Fondo può rivelarsi inoltre un’importante opportunità di mobilità verso l’Italia per ricercatrici e ricercatori che si trovano attualmente all’estero – come nel caso di Claudio Perego, ricercatore che arriverà al Politecnico di Torino dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana-SUPSI per coordinare uno dei quattro progetti che hanno ottenuto il finanziamento FIS.

I progetti di ricerca che verranno sviluppati al Politecnico indagano ambiti scientifici diversi, sia le Scienze Umane che le Scienze Fisiche e dell’Ingegneria.

Il progetto “PARJAI-Participatory design justice for ethical AI transitions”, che sarà coordinato da Maria Luce Lupetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura e Design-DAD, ha ottenuto un finanziamento di tipo Starting grant pari a 1.329.120,54 di euro; il progetto mira a scoprire i fattori chiave che contribuiscono alle questioni di giustizia sociale del Design Partecipativo (PD) quando applicato alle transizioni dell’Intelligenza Artificiale (IA), ovvero i processi attraverso i quali i sistemi di IA vengono implementati, nel periodo che intercorre tra lo sviluppo degli algoritmi e il loro impiego e contabilizzazione nel mondo reale. La ricerca affronterà quindi le questioni di potere associate ad aspetti di esclusione dai processi e di opacità degli algoritmi, adottando un approccio di ricerca-azione partecipativa comprensivo di studi di caso che operano a diverse scale di partecipazione, con l’obiettivo finale di far luce sui fattori, le condizioni, i tipi di conoscenza e i processi che contribuiscono ai problemi di giustizia sociale nell’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale.

Alfonso Pagani, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS e tra i membri del gruppo di ricerca MUL2 (MULTILAYERED STRUCTURES AND MULTIFIELD ANALYSES), sarà invece responsabile dello sviluppo del progetto “AMPERE-Advanced Multi-Physics and Efficient-REsilient solutions to thermal design and management of aerospace structures and systems”: il progetto, finanziato con un Consolidator grant del valore di 1.507.737,20 euro, studia il rapido progresso delle tecnologie ibrido-elettriche nel settore dell’aviazione che, insieme alla dinamica evoluzione dell’esplorazione spaziale – guidata dalla nuova economia spaziale – rendono di fondamentale importanza la progettazione termica nei sistemi aerospaziali. Nel contesto degli aerei ibrido-elettrici, controllare con precisione la temperatura, elaborare strategie di raffreddamento innovative e ideare materiali resistenti per le barriere termiche, sono infatti elementi indispensabili a garantire sicurezza, prestazioni e l’integrità strutturale dei veicoli. Alla base della ricerca, un approccio multidisciplinare radicale al problema della progettazione e gestione termica aerospaziale: verranno quindi utilizzati modelli avanzati multi-scala e multifisicigemelli digitali dei sistemi in grado di riprodurre la complessità dei sistemi considerati con lo scopo di fornire metodi di controllo innovativi, dispositivi intelligenti, strategie di ottimizzazione per i sistemi di accumulo dell’energia e ottimizzazione delle barriere termiche per i futuri aerei e veicoli spaziali.

Nell’ambito del gruppo di ricerca MUL2, ha ottenuto il primo posto – anche se non finanziato in questa fase – nella categoria di finanziamento Advanced grant, anche il progetto FEM 2.0 guidato da Erasmo Carrera, docente presso il DIMEAS e coordinatore di MUL2.

Il progetto “SYSMAGRAD-Coupling synthetic supramolecular materials with controlled chemical gradients” – coordinato da Claudio Perego, attualmente ricercatore presso SUPSI-Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, che ha ottenuto un Consolidator grant pari a 1.656.179,66 di euro – indaga lo sviluppo di biomateriali innovativi. I biomateriali naturali, come i microtubuli o i filamenti di actina, si auto-assemblano e funzionano in ambienti caratterizzati da gradienti di concentrazione di specie chimiche: la risposta rapida e precisa dei biomateriali a questi gradienti, ad esempio attraverso l’aggregazione, la disgregazione o il movimento autonomo, è alla base delle affascinanti proprietà dei sistemi viventi. Una sfida di grande attualità è quindi la progettazione di nuovi materiali auto-assemblanti che rispondano ai gradienti chimici in modo simile a quanto avviene in natura. Il progetto SYSMAGRAD utilizzerà metodi computazionali innovativi per studiare materiali supramolecolari e, in generale, sistemi autoassemblanti accoppiati a gradienti chimici, così riproducendo l’ambiente dinamico e non omogeneo che caratterizza i sistemi naturali. Le simulazioni forniranno preziose informazioni a livello molecolare sui meccanismi che governano l’accoppiamento tra materiali supramolecolari e gradienti chimici, integrando così le conoscenze ottenute negli esperimenti con dettagli inaccessibili dalle diagnostiche disponibili in laboratorio. L’ambizione è di aprire la strada, attraverso la ricerca proposta, alla progettazione di nuovi materiali in grado di adattarsi e rispondere all’ambiente circostante con la precisione e la specificità tipiche dei biomateriali naturali.

Leonardo Ramondetti, assegnista di ricerca presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST, guiderà quindi il progetto “HyperS-HyperSCAPES: Extreme infrastructure projects and new forms of urbanity in the Anthropocene” finanziato con uno Starting grant del valore di 1.326.583,98 euro. Al centro della ricerca, il tema degli sviluppi infrastrutturali e il loro impatto sul pianeta: nell’ultimo decennio, c’è stato infatti un forte aumento degli investimenti globali in infrastrutture che hanno raggiunto, in totale, i 70 miliardi di euro nel 2023 e che potrebbero aumentare fino a 90 miliardi di euro nel 2040. Tali investimenti hanno permesso lo sviluppo di progetti infrastrutturali regionali per guidare l’urbanizzazione e la crescita economica ma hanno rilevato, al contempo, profonde conseguenze ambientali.  Le infrastrutture sono infatti responsabili del 79% delle emissioni totali di gas serra e dell’88% di tutti i costi di adattamento. La comprensione della spazializzazione dei progetti infrastrutturali su larga scala è quindi essenziale per proporre metodi innovativi che garantiscano uno sviluppo più sostenibile e giusto. Concentrandosi su importanti sviluppi infrastrutturali in Asia, Europa e Sud America, la ricerca di HyperS analizzerà pertanto i processi economici e politici che guidano le iniziative infrastrutturali regionali e la loro spazializzazione, proponendo ai policy maker nuovi strumenti per la pianificazione di sviluppi infrastrutturali su larga scala.