DAL PIEMONTE- Pagina 7

Ottantenne accusato di violenza sessuale su una ragazzina di 14 anni

Un ottantenne residente in provincia di Alessandria ha molestato una ragazzina di 14 anni in auto e a casa. L’anziano è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale continuata ed è ora  ai domiciliari. Le indagini hanno accertato che più volte l’ottantenne ha cercato di convincere la minorenne ad avere rapporti sessuali offrendole denaro, ma lei si è sempre rifiutata. In un caso ha anche mostrato alla ragazzina e ad alcune  sue amiche un film a luci rosse. L’indagine era scattata quando era stato visto a passeggio con la ragazzina, per lui una sconosciuta senza legami di parentela o di conoscenza. L’uomo non è nuovo a questo tipo di comportamenti.

Disperato uccide la sorella malata con l’acido muriatico e tenta il suicidio

Ha dato da bere alla sorella 73enne acido muriatico: la donna è morta all’ospedale di Alessandria. Il fratello ha tentato poi di suicidarsi, ingerendo lo stesso liquido velenoso, nella struttura medica dove è ospitato, a Casale. L’uccisione dell’anziana è avvenuta nella casa di lei,  a San Salvatore Monferrato, nell’Alessandrino. L’uomo,  67enne, ora ricoverato in gravi condizioni, è stato dichiarato in arresto per omicidio dai carabinieri. I militari sono giunti  nell’abitazione dei due fratelli su segnalazione di un conoscente. Il fratello voleva probabilmente porre fine alle sofferenze della donna che era malata da tempo.

Mentre fa sesso scopre che non si trattava di donna ma di uomo. Lo denuncia per violenza

Era da parecchio tempo che un biellese  chattava con lei su un sito di incontri. L’uomo è però riuscito ad accorgersi che non era una lei, bensì un lui, solo durante un rapporto sessuale. Si è rivestito spaventato e lo ha denunciato in questura per violenza sessuale. La bella Anna, era invece un trentenne lombardo, che si presentava però  come una ragazza, raccontando della sua vita infelice fatta di problemi economici e vicissitudini sfortunate. L’uomo le ha anche inviato del denaro ed è  poi riuscito a organizzare un incontro nel parcheggio della stazione, dove ha scoperto la realtà.

POESIA O SINTONIA DI VITA?

“L’eco ed io” , edito da IL VIANDANTE, è uno splendido libro di poesie non banali e non scontate. L’ho capito nel momento in cui ho letto i primi versi: questa voglia di scrivere… e per chi?Così Silvia Magistrini, Presidente del “Comitato Dante Alighieri” di Verbania e VCO, sabato 20 gennaio a Villa Olimpia di Verbania, nel presentare la raccolta di poesie di Domenica Blanda, poetessa e fotografa.“Ho avvertito questa sua voglia di scrivere, nel momento in cui ho letto le sue prime poesie” ha spiegato Magistrini “questa voglia…. ma per chi?” “E’ un momento di sfogo” ha risposto Blanda” mi nutro di poesia e di scrittura, le scrivo per me. Mi piacciono molto le albe e i tramonti, soprattutto i secondi, anche perché in questo periodo sono un po’ depressa”, per cui i tramonti mi rappresentano molto”. La stessa autrice ricorda poi altri momenti della vita che le hanno ispirato una poesia o l’altra: “per esempio, quando ero a Palermo, in un bellissimo giardino, il sole… sentivo il profumo delle piante e dei fiori”. Come dire “quando amor mi spira, noto”: che sia la natura, una persona, sé stessi”. Anche il lago (il nostro lago), è la sottile malinconia che Mimma fotografa e canta assieme, il luogo confidente della sua fatica, della ricerca di una sintonia di vita con il mondo e con le cose” continua la Presidente. Oltre a “notare” , la poetessa è anche fotografa per cui, gli stessi aspetti della realtà che vengono messi in versi, possono essere, anche contemporaneamente , immortalati.

Elio Motella

 

TRA ALBA E TRAMONTO

Tra alba e tramonto,

i pensieri corrono,

si tuffano nel passato,

ritornano al presente.

La melanconia

mi prende,

il cuore si rattrista

di nostalgia.

I primi raggi

bucano

l’oscurità

e la speranza

si fa strada

guardo al futuro.

Donna muore travolta sulle strisce pedonali

Aveva 73 anni  la donna  morta dopo essere stata investita da un’auto mentre attraversava una strada ad Arona, nel Novarese. La ricostruzione della polizia stradale dice che si trovava sulle strisce pedonali. La donna della Polo che l’ha travolta ha dato l’allarme. Intervenuti sul posto gli operatori del servizio 118 ma non è stato possibile salvare l’anziana.

Sulla rotta balcanica, contro le frontiere d’Europa

Una mostra di Malvina Bonali a Cesara (Vb)

Sabato 5 agosto, alle 18.00, nella Sala Archi del Centro Ricreativo “Tiziano Falda” di Cesara (Vb) verrà inaugurata la mostra “Playing the game–Da Bologna alla Serbia contro le Frontiere d’Europa”, con un ricco reportage fotografico a cura di Malvina Bonali. L’esposizione sarà visitabile dal 5 all’8 agosto, dalle 18.00 alle 20.00. Il reportage fotografico e il racconto di Malvina Bonali sono documenti importanti. Lungo il confine con l’Ungheria e poi a Belgrado ha voluto conoscere di persona quelle realtà, portando un messaggio di complicità a chi pratica il diritto alla libera scelta e alla libera circolazione. Una testimonianza di “prima mano”, diretta, non mediata su quello che definisce “il regime europeo delle frontiere” che ha deciso di chiudere la rotta balcanica dei migranti. La “Western Balkan route” si è infranta su muri, reticolari, barriere che hanno, nei fatti, sospeso le aree di libera circolazione del trattato di Shengen. La sua testimonianza ci mette di fronte a questa enorme tragedia umanitaria che ha anche tante altre facce, da Calais a Ventimiglia, da Melilla al canale di Sicilia e alle coste italiane. L’Europa sta dimostrando il suo volto peggiore, gretto e avaro, riducendosi  a vincoli, moneta, banche e un poco di burocrazia. I profughi  mostrano volti e storie che non si possono spiegare con le parole. I controlli, i numeri chiusi, difficilmente li fermeranno. Le guerre, la miseria e la fame sono una spinta troppo forte. E troveranno, davanti agli ostacoli, altre strade. L’Italia, con i suoi quasi 7.500 chilometri di coste, isole comprese, rappresenta la piattaforma naturale per sbarcare in Europa.L’immigrazione, o meglio la gestione di migranti e rifugiati (respingimenti compresi), è oggi la principale sfida dell’Unione. Molte di quelle persone fuggono da guerre, carestie persecuzioni, stupri, violenze sulle donne. La depressione economica è notevole e l’agricoltura di sussistenza conosce una crisi radicale. La fame opprime decine di milioni di africani. Di fronte a un problema di questa portata, senza solidarietà e ripartizione d’oneri fra tutti rischia di saltare l’Europa e non saranno la moneta e la banca centrale a tenere insieme la fragile costruzione che oggi scricchiola sinistramente. Le persone che Malvina ha incontrato in quella “sacca” balcanica dove sono bloccate, esauste e sfinite, disperate e al tempo stesso determinate  – non avendo più nulla da perdere – ci rammentano che una soluzione va trovata perché il tempo scorre ed è tiranno. La crisi migratoria ricorda a tutti che occorre una nuova Europa. Basta andare a Lampedusa e sulle acque del Mediterraneo dove viaggiano, cariche all’inverosimile di esseri umani, le “carrette del mare”; o recarsi a Subotica, a Idomeni o a  Gevgelija, al confine della Macedonia con la Grecia , e guardare quelle persone, senza chiudere gli occhi. Guardandole, non si potrà chiudere il cuore o nascondere la nostra coscienza di liberi cittadini europei. Malvina Bonali l’ha fatto e con la sua mostra aiuta tutti a comprendere meglio.

Marco Travaglini

Bimbo di tre anni sfugge alla mamma e annega nel canale

Un bimbo di tre anni  è morto annegato nelle acque del diramatore di Vigevano, un canale artificiale situato tra le province di Novara e di Pavia. E’ stato trascinato dalla corrente e il corpo è stato recuperato nei pressi  di Romentino, nel Novarese. Il piccolo è scivolato in acqua a Galliate, probabilmente allontanatosi dalla mamma che ha poi dato l’allarme.

“L’Asl si fa pignorare l’ufficio ma non risarcisce”

La giunta intervenga e, se è il caso, rimuova il direttore generale dell’Asl Al. Il duro attacco a Gilberto Gentili, arriva dal consigliere regionale Gian Luca Vignale del Movimento nazionale per la sovranità che ha presentato una mozione a Palazzo Lascaris dopo il recente pignoramento dell’ufficio del direttore generale dell’Asl e della sala riunioni   situati al primo piano dell’ospedale Santo Spirito di Casale. Il provvedimento è stato reso esecutivo nei giorni scorsi su istanza presentata al Tribunale di Vercelli nella causa civile per risarcimento danni intentata davanti al giudice dall’avvocato casalese Manuela Guaschino nei confronti dell’Asl Al. E’ davvero imbarazzante, oltre che gravissimo, – dice il coordinatore regionale dell’Mns, Marco Botta, già consigliere regionale – che un’azienda pubblica preferisca il pignoramento dei propri uffici anziché   risarcire le famiglie, così come imposto da un tribunale. In ogni caso quanto è accaduto dimostra l’inadeguatezza del direttore generale alla carica a cui è stato nominato”.

Massimo Iaretti

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