DAL PIEMONTE- Pagina 6

Ragazzo di 19 anni muore nello schianto in auto il giorno del compleanno

Tragedia nel Cuneese  dove un ragazzo di 19 anni è morto nella notte in un incidente stradale avvenuto a Sanfre’. Era su un’automobile insieme a tre amici coetanei, tra cui due ragazze: stavano andando a festeggiare il suo compleanno. I tre sono rimasti feriti in modo grave. La vettura ha sbandato e  si è schiantata contro un semaforo. Un ferito è all’ospedale Santa Croce di Cuneo, gli altri al Cto.
(Foto archivio/ il Torinese)

Dalla, Gaber, Van de Sfroos

Proseguiranno all’Unitre di Casale Monferrato, dal 9 gennaio 2019, le lezioni tenute dal docente Giorgio Belletti, iniziate lo scorso anno con Paolo Conte, nell’ambito del corso di musica coordinato da Gian Franco Nissola.

I cantautori scelti saranno tre: Lucio Dalla, Giorgio Gaber e Davide Van de Sfroos. Riassumendo quanto dice il docente “I primi due hanno fatto parte della nostra gioventù, della maturità e ancora li frequentiamo come vecchi amici prematuramente scomparsi; di Dalla si ripercorrerà la carriera dagli esordi come clarinettista Jazz nella Bologna di Pupi Avati e Nando Giardina con la sua Doctor Dixie Jazz Band fino ai grandi successi internazionali culminati in Caruso. Di Gaber saranno fatte ascoltare le canzoni più note, ora romantiche, ora allegre e scanzonate ma anche cariche di critica corrosiva contro costumi e poteri politici, senza dimenticare gli spettacoli teatrali. Davide Bernasconi (in arte Davide Van de Sfroos), meno noto ma molto interessante, si esprime con il “laghée” nel raccontare storie folk, surreali e intensamente poetiche orgoglioso d’usare il dialetto come bandiera della propria forma artistica. Vi è forse il rischio di non capire bene le parole dialettali ma egli stesso disse che si sentono tante canzoni in inglese senza capirle ma che piacciono ugualmente poiché la musica ha un linguaggio universale. Chi può dargli torto?”

GRB

Ragazzo si suicida nel fiume. Ha ucciso la cognata 24enne?

Ad Alessandria riprendono  le ricerche del ragazzo di 22 anni, di origini brasiliane, che si sarebbe gettato nel fiume Tanaro, lanciandosi dal ponte Meier. Il giovane, con problemi psicologici, sarebbe il cognato della 24enne trovata morta nella sua casa nel centro storico di Alessandria dal  marito, operaio in un’azienda di materiali elettrici. Proseguono le indagini dei carabinieri  per capire come sia stata uccisa la ragazza, anche lei brasiliana, trovata sotto un tavolo rovesciato.

Spara a ufficiale giudiziario: morto per le ferite

A Portacomaro d’Asti un novantenne  ha sparato due colpi d’arma da fuoco contro un ufficiale giudiziario che  era andato ad effettuare un pignoramento presso la casa dell’anziano. Il ferito, in gravi condizioni,  è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Asti dove è morto dopo alcune ore. I carabinieri hanno fatto irruzione e bloccato l’uomo.

A 200 ANNI DALL’AUTONOMIA DELL’OSSOLA

Nel 1818 un Regio Decreto di Vittorio Emanuele I re di Sardegna e principe di Piemonte proclamava la Provincia dell’Ossola riconoscendo in questo modo l’identità e l’autonomia delle vallate alpine. L’evento, del quale cadono i 200 anni, verrà celebrato sabato 6 ottobre a Domodossola, con un leggero anticipo in quanto il bicentenario cade il 10 novembre. L’incontro si terrà all’Hotel Corona di via Marconi 8 con gli interventi dei Roberto Gremmo, direttore di Storia Ribelle e storico con moltissime pubblicazioni al suo attivo (l’ultima delle quali, “La rivolta politica delle campagne” narra la vicenda del Partito dei Contadini), nonché autonomista della primissima ora, ed il consigliere regionale Luca Bona, presentatore di un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale con il quale di chiede alla giunta di “trattare con il governo regionale, insieme con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, l’attribuzione di maggiori competenze e le conseguenti risorse ai sensi dell’art. 116 della Costituzione” . L’autonomia è un qualcosa di fortemente insito nel tessuto sociale ed economico ossolano. Nel 1944 la popolazione proclamò l’autogoverno della Repubblica partigiana e nel 1978 nasceva, con grande adesione, l’Uopa – Unione ossolana per l’autonomia che sul suo giornale ricordava l’ammonimento di Rousseau: “la vera democrazia può essere raggiunta in collettività relativamente piccole”.

Massimo Iaretti

 

Artisti madonnari a Odalengo Grande

Ritorna domenica, per il settimo anno, ‘Madonnari ad Odalengo Grande’. Il capoluogo comunale dalle ore 10.30 vedrà la presenza degli esponenti del Centro culturale artisti madonnari di Mantova che sono tra i migliori realizzatori al mondo, come dimostrano i piazzamenti altissimi che ogni anno conseguono al concorso internazionale che si svolge nella giornata del 15 agosto nel piazzale antistante il Santuario delle Grazie a Curtatone, comune alle porte della città virgiliana da quasi due anni gemellato con l’Unione dei comuni della Valcerrina, in Provincia di Alessandria. Quest’anno il tema scelto dall’amministrazione comunale guidata da Fabio Olivero, che organizza l’evento in collaborazione con la Pro loco, sarà quello della ‘Nascita dell’Europa e della pace in Europa’. Ogni anno, infatti, sin dallo svolgimento della prima edizione, c’è sempre stato un tema conduttore e le opere sono poi rimaste al Comune e sono visionabili su richiesta. Alla presenza degli artisti si accompagnerà quella di un mercatino con bancarelle di hobbisti e di prodotti enogastronomici ed artigianali tipici del territorio. Il centro storico vedrà poi una copertura in iuta, particolare e suggestiva, che proseguirà sino al Castello. Quest’anno la rassegna avrà anche un momento didattico in quanto ogni madonnaro seguirà anche alcuni gruppi di ragazzi nel progettare un disegno, il tutto in collaborazione con allievi delle varie sedi dell’Istituto comprensivo di Cerrina. Nel pomeriggio, alle ore 17 ci sarà la premiazione del concorso ‘Odalengo in fiore’ e dalle 17.30 è prevista una esibizione della Piccola Scuola di danza di Solonghello. La manifestazione ha sempre attirato diversi visitatori anche da fuori zona proprio per la sua particolarità e consente di valorizzare l’apprezzabile centro storico di Odalengo Grande capoluogo ed i suoi angoli artistici e panoramici. Naturalmente, date le sue caratteristiche – madonnari e mercatino – qualora vi fossero condizioni meteorologiche avverse (ma ad Odalengo Gande si auspica tutto il contrario) verrà annullata. Per ogni informazione telefonare al numero 339 – 4718763.

Massimo Iaretti

 

MONTIGLIO MONFERRATO, IL SINDACO DIMITRI TASSO INAUGURA L’ANNO DEL VENTENNALE

Il 1° Settembre 1998 nasceva l’attuale Comune, dalla fusione virtuosa con Colcavagno e Scandeluzza

 

Sono trascorsi vent’anni da quella data storica, il 1° Settembre 1998, giorno in cui veniva tenuto a battesimo – primo caso assoluto in Piemonte dopo il varo del Decreto Legge 8 Giugno 1990 n° 142 sull’Ordinamento delle autonomie locali – il nuovo Comune di Montiglio Monferrato, frutto della fusione virtuosa tra i preesistenti comuni di Montiglio, Scandeluzza e Colcavagno. Un evento unico e altrettanto degno di nota, che ha segnato concretamente l’attuarsi di un esempio virtuoso e riuscito di sforzo di coesione civica di quello che è ritenuto indiscussamente la perla del Monferrato, con un pregiato patrimonio architettonico, costituito altresì da splendidi castelli oggetto di un intenso e vivace turismo, più di 30 chiese di varie epoche e stili, una pieve romanica di interesse artistico nazionale e un antico palazzo con uno scalone monumentale frutto dell’estro di Filippo Juvarra. Ma, anche, paesaggistico: la presenza dell’oasi verde del rinomato Lago di Codana ha fatto sì che, dal Dopoguerra a oggi, Montiglio Monferrato venisse conosciuto oltre i confini piemontesi, mentre la presenza di molte frazioni ognuna con un ricco calendario di eventi dislocati lungo l’intero arco del calendario accresce l’offerta culturale di intrattenimento che ogni anno richiama numerosi visitatori italiani ed esteri. Senza dimenticare che il paese è conosciuto anche per le sue meridiane (opera del noto gnomonista Mario Tebenghi) e per la Fiera ottobrina del Tartufo, tra le più rinomate e seguite a livello regionale. “Il primo pensiero, in termini di gratitudine e riconoscenza per l’impegno profuso in tal senso, va agli allora primi cittadini illuminati che felicemente intuirono le potenzialità e i vantaggi che la fusione avrebbe recato al nostro territorio, realizzandola nel concreto: Angelo Lago, Sindaco di Montiglio, Alfonso Pescarmona, Sindaco di Colcavagno e Francesco Mattioli, Sindaco di Scandeluzza”, esordisce Dimitri Tasso, Sindaco storico del nuovo corso di Montiglio Monferrato fresco di rielezione, imprenditore e consulente esperto per le P.A. con un curriculum vitae umano e professionale di tutto rispetto, anche Coordinatore nazionale Anci Unioni di Comuni (dal 2009).  Che riprende: “Il 1° Settembre 2018 si apre ufficialmente l’Anno delle Celebrazioni del Ventennale dalla Fusione, che prevede in scaletta a Montiglio Monferrato tutta una serie di importanti eventi artistici, culturali, religiosi e di spettacolo al fine di creare coesione e viva partecipazione della cittadinanza. E ricordare degnamente la preziosa ricorrenza, fornendo al contempo un panorama di iniziative di spicco che possano fare del nostro Comune sempre più meta di turismo nazionale e oltreconfine, come già accade da tempo”, aggiunge il Sindaco Dimitri Tasso. Per poi concludere: “Abbiamo l’ambizione, grazie alle meridiane e a un progetto sulle campane, di definirci “Il Paese del Tempo”. Ringraziamo chi ci sta sostenendo in questo sforzo, e presto sveleremo in modo più approfondito questa importante progettualità“.

 

I pipistrelli di Staffarda

Incredibile ma vero. Migliaia di pipistrelli della valle Po hanno messo in fuga nientemeno che il celebre generale francese Nicolas Catinat che portò lutti e dolori nel nostro Piemonte alcuni secoli fa. La rievocazione della famosa battaglia di Staffarda, frazione di Revello in provincia di Cuneo, quest’anno salta a causa di una curiosa colonia di pipistrelli che ha invaso l’abbazia e il terreno di scontro tra gli opposti eserciti. Non si possono far sloggiare perchè si tratta di una delle più importanti colonie di pipistrelli presenti in Italia e pertanto protette da leggi europee. Il problema è che sono molto prolifici e il loro numero continua ad aumentare in modo impressionante. Per il prossimo anno sarà indispensabile individuare una nuova area dove rievocare con centinaia di personaggi a piedi e a cavallo quello che avvenne il 18 agosto 1690 quando intorno alla millenaria abbazia del saluzzese si combattè una delle battaglie più cruente svoltesi sul suolo piemontese. È la battaglia di Staffarda che ogni due anni viene rivissuta sul terreno dove fu combattuta. Quel giorno i francesi del generale Catinat si scontrarono contro l’esercito austro-piemontese del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II appoggiato dagli spagnoli e dal cugino Eugenio di Savoia. La battaglia si svolse presso l’abbazia di Staffarda tra il Po e il torrente Ghiandone. Andò male e i piemontesi vennero sopraffatti dalle truppe transalpine. Per sei lunghe ore i soldati sabaudi combatterono con grande coraggio ma le forze francesi, meglio schierate sul campo dall’abile Catinat, costrinsero le truppe di Vittorio Amedeo II alla ritirata. Tra piemontesi, spagnoli e austriaci si contarono circa 4000 morti mentre i francesi persero

meno di 2000 uomini. Neppure i reggimenti di dragoni di Eugenio di Savoia riuscirono a capovolgere le sorti dello scontro. Impegnato a combattere i turchi a est e i francesi a ovest, il giovane Principe era reduce dalla vittoria a Vienna nel 1683 contro i turchi insieme al grande Re polacco Sobieski. Nel 1688 Eugenio partecipò alla conquista di Belgrado e nell’anno successivo combattè contro i francesi di Luigi XIV sul Reno. Trovò anche il tempo per spostarsi in Piemonte ma questa volta non fu fortunato. Nella primavera del 1690 venne inviato nell’Italia del nord per aiutare suo cugino Vittorio Amedeo II, duca di Savoia. Trovò il Piemonte invaso dai francesi comandati dal Catinat che giunto in Piemonte devastò e incendiò paesi e città. Dopo la vittoria di Staffarda il generale francese occupò Savigliano, Saluzzo e saccheggiò Barge vincendo l’accanita resistenza dei bargesi che con eroismo cercarono vanamente di opporsi ai soldati del Re di Francia. Visitare l’abbazia di Staffarda è indispensabile per chi arriva per la prima volta in Valle Po. Lo splendido complesso medievale è a pochi chilomeri da Saluzzo nella suggestiva cornice del Monviso. Fu fondato nel 1135 da Manfredo I del Vasto, Signore di Saluzzo, e divenne la sede dell’Ordine dei monaci cistercensi arrivati dalla Francia.

Filippo Re

Ferragosto, Moransengo in festa

Moransengo, piccolo ma suggestivo centro collinare di antica origine longobarda (come dimostra chiaramente la desinenza del suo nome in –engo) ai confini della Provincia di Asti con la Città Metropolitana di Torino si appresta ad affrontare quattro giorni di festa dall’11 al 15 agosto, organizzati dal Comune e dalla Pro loco. Si parte sabato 11 alle ore 19 con l’apertura dello stand gastronomico coperto e la somministrazione di specialità di agnolotti e carne alla griglia, poi dalle 21.30 si balla con Mike e i Simpatici.

Domenica 12 agosto si svolge, dalle 15, la gara di bocce “Memorial Beppe Nicola” giunta alla ventesima edizione, alla baraonda su campi liberi con un minimo di 32 giocatori. In serata ancora si mangia, questa volta con specialità agnolotti e fritto misto, poi si balla con l’orchestra I Roeri. Lunedì 13, invece, alle ore 21, ci sarà la serata coktail: si mangia con Osteria il Gheub. Infine mercoledì, dalle 20, a chiudere sarà la “Spaghettata di ferragosto”, spaghettata no stop sino allo scoccar della mezzanotte e giochi in piazza per grandi e piccini.

Massimo Iaretti

Investita, muore 21enne. Camminava in mezzo alla strada

E’ morta sulla Provinciale 30 che conduce ad Acqui Terme, nell’Alessandrino, poco dopo la mezzanotte,  Enza Gaibazza, di 21 anni,  investita da un’auto a circa un chilometro da Cassine. Camminava in mezzo alla strada e l’automobilista non ha potuto evitarla, secondo la ricostruzione dei carabinieri che indagano sui motivi per cui la ragazza fosse esposta sulla carreggiata. Il fidanzato della giovane l’aveva lasciata poco prima nel centro del paese dicendo che l’avrebbe raggiunta successivamente per fare una passeggiata.