CULTURA- Pagina 88

A passo di danza nel Novecento

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Arti visive, danza, estetica e moda

16, 17 e 19 giugno ore 17.00

 

Attività riservata Abbonati Musei

 

 

L’intero Novecento è segnato da una lunga serie di contributi e di scambi tra le arti visive e plastiche da un lato, la danza e la musica dall’altro. Pittori, stilisti e architetti sono intervenuti direttamente all’interno della rappresentazione scenica intrecciando il loro lavoro con quello dei coreografi e dei maestri di danza. Inoltre molti artisti si sono avvicinati in qualche modo al mondo del balletto o hanno studiato danza e questo ha influito sul loro lavoro; sulla scorta di questa suggestione il Dipartimento Educazione GAM ha elaborato un percorso che evidenzia il rapporto tra le due arti, individuando i periodi dove questa sinergia è stata più evidente.

Il progetto prevede un ciclo di tre incontri per il pubblico che si ispirano alla collezione del Novecento della GAM ed è ideato in collaborazione con gli studenti della Scuola di Danza AD’A, con le danzatrici della Scuola di Balletto Teatro Torino, e con gli studenti dell’Accademia di make-up AIEM e di moda AIEC a cui è stato affidato il compito di elaborare ed eseguire – insieme ai docenti delle discipline specifiche e ai mediatori museali – coreografie, costumi, trucco, acconciature.

Ogni incontro prevede la visita nelle collezioni del Museo, l’approfondimento tematico, la presentazione del lavoro di ricerca nei suoi aspetti, la performance di danza con abiti, trucco e acconciature coerenti con il tema.

Alla realizzazione del progetto, per gli accessori per la danza, ha contribuito Koreutica Made in Italy e per i tessuti dei costumi Ducotex Srl.

 

IL PROGRAMMA

 

Mercoledì 16 giugno ore 17.00 POSTI ESAURITI

FUTURISMO

L’appuntamento è dedicato al Futurismo – tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido – questo particolare momento storico-artistico è letto attraverso alcuni dipinti della collezione e interpretato mediante una performance di danza in cui le ballerine, che hanno elaborato le coreografie, indossano costumi e make- up appositamente ideati.

 

Giovedì 17 giugno ore 17.00 POSTI DISPONIBILI

UN SODALIZIO ARTISTICO: FELICE CASORATI E RICCARDO GUALINO

Il secondo incontro è dedicato all’ambiente culturale e artistico che ruota intorno alla figura di Felice Casorati e Riccardo Gualino, esponenti di una Torino vivace e all’avanguardia. L’atmosfera suggestiva di questo periodo viene narrata con un momento di danza corredata da originali coreografie abiti e make-up

 

Sabato 19 giugno ore 17.00 POSTI DISPONIBILI

ANNI CINQUANTA. LOUISE NEVELSON

Il terzo appuntamento è dedicato alla straordinaria figura dell’artista Luise Nevelson, nota per le sue sculture, di cui un esempio è esposto nella collezione permanente della GAM. Un’artista a tutto tondo, che ha votato l’intera sua esistenza all’arte, studiando con i migliori maestri la pittura, scultura, canto, teatro e modern dance, per poter padroneggiare la sua espressione creativa in tutte le declinazioni. Gli studenti di danza moda e make-up hanno dato una loro personale interpretazione allestendo una performance che restituisce la singolarità del personaggio.

 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

 

–          Gli incontri possono essere seguiti singolarmente

Obbligatoria la prenotazione presso Abbonamento Musei al Numero Verde 800.329.329

–          Max 10 partecipanti.

DURATA: 1h e 30 minuti

TARIFFA: percorso con approfondimento e performance: 7

+ ingresso al museo gratuito per Abbonati Musei

 

Dipartimento Educazione GAM

Da lunedì a venerdì, orario 9-13 e 14-16

Tel. 011 4436999

infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Prenotazione obbligatoria-posti limitati al

Numero Verde Abbonati Musei: 800.329.329.

www.abbonamentomusei.it -menu Attività riservate

e area utente nel sito https://piemonte.abbonamentomusei.it/

www.gamtorino.it

 

 

 

Fondazione To

Cinque mostre all’imbiancheria del Vajro di Chieri

RESTART!  Per raccontare la Collezione Civica di Fiber Art “Trame d’Autore”

Prende il via martedì 15 giugno 2021 il progetto «RestART! Museo relazionale Imbiancheria del Vajro», cinque mostre che nell’arco di due anni racconteranno la preziosa Collezione Civica di Fiber Art del Comune di Chieri.

Martedì 15 giugno, alle ore 17,30, all’Imbiancheria del Vajro, in via Imbiancheria 12,  a CHIERI, inaugurazione ufficiale del progetto «RestART!» la mostra «I introduce myself», con la partecipazione di Alessandro Sicchiero, Sindaco della Città di Chieri, Antonella Giordano, Assessore alla Cultura della Città di Chieri, Silvana Nota, direttrice artistica, e Massimo Tiberio, exhibit designer. Seguirà visita guidata.

L’Imbiancheria del Vajro è uno dei più antichi edifici industriali di Chieri, risale al XVI secolo, quando qui si insediarono le prime lavorazioni tessili. Negli ultimi vent’anni è stata sede di tutti gli eventi temporanei legati alla corrente artistica della Fiber Art, in particolare la Biennale di Fiber Art e la rassegna“Tramanda”.

Oggi la Città di Chieri dispone di una collezione di più di 300 opere di Fiber Art, “Trame d’Autore”, realizzate da artisti di tutto il mondo, un patrimonio di valore e di rilevanza internazionale, che fino ad oggi non aveva un luogo che potesse ospitarle e valorizzarle in maniera continuativa.

«RestART!» si è aggiudicato il bando “I luoghi della cultura 2020” della Fondazione Compagnia di San Paolo, che è il maggior sostenitore del progetto. La prima fase si è concentrata sul recupero del patrimonio esistente, tramite il ripristino e la rifunzionalizzazione della struttura dell’Imbiancheria del Vajro, che ora diventa un museo ‘relazionale’ incentrato sul patrimonio della Fiber Art, ospitando mostre temporanee ed eventi collaterali, attività educative, nonché la rassegna “Tramanda” e tutte le iniziative ad essa collegate. E dal 15 giugno 2021 fino al 15 dicembre 2022, saranno proposte a rotazione cinque mostre che presenteranno la Collezione Civica “Trame d’Autore”.

«Questa importante iniziativa culturale vuole rilanciare gli splendidi spazi dell’Imbiancheria del Vajro e far conoscere finalmente il ricco patrimonio di Fiber Art che Chieri custodisce da annidichiara l’assessore alla Cultura Antonella GIORDANOun patrimonio importante dal punto di vista non solo storico e culturale ma anche estetico. A seguito della crisi e delle trasformazioni della filiera del tessile, la Fiber Art si è affermata come uno degli strumenti capaci di valorizzare il sapereimmateriale legato al tessile, sprigionandone le potenzialità artistiche. Non solo abbiamo recuperato un edificio sottraendolo al degrado, non solo proponiamo nuovi percorsi espositivi ed eventi, ma con questo progetto mettiamo a sistema una rete di relazioni, coltivata negli anni, capace di ampliare l’offerta culturale e amplificare l’impatto con una gestione aperta e flessibile, capace di dialogare con il territorio e di coniugarlo con l’internazionalità, stimolandone l’entusiasmo e coinvolgendolo in un processo di sviluppo condiviso. Un museo “relazionale” e non “statico” dove il visitatore non è un fruitore passivo ma diventa parte attiva».

Ad inaugurare «RestART!» sarà la mostra «I introduce myself», dal 15 giugno al 15 settembre 2021.

Quindi, dal 15 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022, la quarta edizione di «Tramanda», con l’esposizione delle opere degli artisti che hanno partecipato al premio “Young Fiber Contest”, dedicato ai giovani artisti under 35 (41 partecipanti) e delle opere dei 60 artisti che hanno preso parte alla sezione “Chiamata Aperta”,rivolta a tutti gli artisti senza limiti di età impegnati con opere sia al telaio sia off-loom. A seguire, le altre tre mostre di «RestART!», ovvero «Fiber Art. Un grande abbraccio al mondo», dal 15 marzo al 15 maggio 2022, «La bellezza ritrovata», dal 15 giugno al 15 settembre 2022, «Shared Exhibition, i molti sguardi di una mostra condivisa», dal 15 ottobre 2022 al 15 dicembre 2022.

«RestART!  mette a fuoco quello che è un patrimonio molto speciale, una collezione internazionale di oltre 300 opere che hanno portato il mondo a Chieri e grazie alle quali Chieri è divenuta protagonista nel mondo-spiega Silvana NOTA, critica d’arte e direttrice artistica del progetto RestART!-Il tutto è nato grazie ad un’idea dell’artista olandese Martha Nieuwenhuijs, che aveva ideato proprio a Chieri la Biennale di Fiber Art, con lo scopo di far capire come attraverso un filo si possono aprire un’infinità di percorsi, individuando in questo linguaggio dell’arte contemporanea un testimonial internazionale per la secolare tradizione tessile chierese. La Fiber Art, non ancora adeguatamente conosciuta in Italia, è un vero e proprio movimento artistico, seppur non teorizzato da un manifesto, che si è venuto affermando a partire dagli anni Sessanta soprattutto nel Nord Europa e negli Usa, e che mette al centro il filo in tutte le sue declinazioni, purché intrecciato o comunque lavorato al telaio od off-loom. Una corrente artistica antiaccademica, relazionale, in costante metamorfosi. Il fiber artist non è semplicemente un artista che utilizza il tessuto nel suo lavoro. A caratterizzare la Fiber Art sono tre elementi inscindibili. Il primo è la “tessitura”, quel filo che unisce le origini dell’umanità al nostro contemporaneo, un elemento flessibile ed intrecciabile, che viene continuamente rielaborato alla luce di nuove tecniche e capacità. Il medium tessile scelto come strumento espressivo al pari della pittura e della scultura. Il secondo elemento è l’attenzione alle culture altre e diverse, la valorizzazione ed il rispetto delle diversità. La Fiber Art è un linguaggio che si esprime in un costante rimando di richiami e collegamenti interdisciplinari e interculturali, è fortementecosmopolita, basta vedere le traiettorie biografiche dei vari artisti, non ha confini né barriere, guarda a ciò che di meglio i popoli hanno realizzato, è un’arte fortemente “etica”, che ci unisce al mondo, esattamente come fa il filo. Il terzo fattore caratterizzante è la continua sperimentazione in progress, la costanteevoluzione. Non è un caso che nelle ultime generazioni di artisti si stia registrando un grande interesse verso la Fiber Art, e sia “RestART!” sia “Tramanda” renderanno conto di tutti i flussi di tendenza in atto, che uniscono artisti molto diversi tra loro, sia coloro che si identificano con la Fiber Art sia artisti che utilizzano il filo in modo non casuale ma attribuendo un valore concettuale ed individuando in esso profondi giacimenti di significato e di ricerca».

I viaggi fantastici di Gianni Guadalupi

STORIE PIEMONTESI: a cura di CrPiemonte – Medium / Un grande traduttore e viaggiatore immaginario nato sul lago d’Orta

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Gianni Guadalupi

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Il dizionario dei luoghi fantastici

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Jorge Luis Borges

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Un primo piano di Gianni Guadalupi

“Barriera stories” va in tour!

Cereda, Oggero, Pandiani, Tallone e Voltolini fra gli ospiti

Si parte venerdì 11 giugno con i primi autori, chiusura con Portici di Carta. Continua “Porta Palazzo stories”

 

Con le riaperture e il procedere della campagna vaccinale può partire anche il tour di Barriera stories, volume curato da Paolo Morelli e Rocco Pinto che racconta Barriera di Milano con le voci dei suoi abitanti. L’opera, edita da Graphot, sarà presentata dai curatori in quattro appuntamenti nei luoghi del quartiere raccontati dal libro, con ospiti diversi di volta in volta.

Barriera stories è in vendita nelle librerie, nelle edicole, nelle cartolibrerie e online.

 

Il primo incontro si terrà venerdì 11 giugno alle 18.30 presso i Bagni Pubblici di via Agliè 9 a Torino. Oltre ai curatori interverranno anche la scrittrice Orlandina Cacciatori e gli storici Beppe Beraudo (fra gli autori di Barriera stories) e Angelo Castrovilli.

 

Il tour prosegue il 18 giugno all’hub di Via Baltea 3 per La musica di Barriera, con Claudio Bondioli e Charlie Prandi.

 

Si conclude con un doppio appuntamento il 22 giugno. Alle ore 17, i curatori saranno alla scuola Aristide Gabelli in via Santhià 25, con le autrici Daniela Braidotti, Nunzia Del Vento e Cristina Talarico.

Gran finale del primo tour di Barriera stories alle ore 19 presso l’Arena Teatro Monterosa di via Brandizzo 65. L’evento coinvolge gli scrittori che hanno raccontato il quartiere sia nel volume curato da Paolo Morelli e Rocco Pinto, sia nei loro romanzi: Paola Cereda, Margherita Oggero, Enrico Pandiani, Massimo Tallone e Dario Voltolini.

Quest’ultimo evento si svolge nell’ambito di Portici di Carta.

 

Porta Palazzo stories

Continua, intanto, Porta Palazzo stories, che proseguirà fino al 30 giugno. Chiunque potrà partecipare inviando un contributo (al massimo 5000 battute spazi inclusi), meglio se corredato da un’immagine di proprietà dell’autore, all’indirizzo email: pontidiparole.to@gmail.com con oggetto “Porta Palazzo stories”.

 

 

Barriera stories

Con il volume nasce ufficialmente la collana “Stories”, dedicata al racconto collettivo dei quartieri cittadini e partita con Borgo Rossini stories. In questo secondo volume sono presenti 61 racconti per 62 autori diversi.

Le scuole e le botteghe storiche sono le coordinate di un reticolo di relazioni che tocca chiese, cinema, campi sportivi. Barriera di Milano è una realtà complessa, piena di sfumature incorniciate dai racconti di chi l’ha conosciuta. Parlare del quartiere risveglia e rafforza legami antichi: ci sono storie di politica e commercio, integrazione e cultura. Messe insieme, restituiscono l’immagine ricca e variegata di una zona che è un pezzo di storia di Torino.

Ci sono scrittori, artisti, organizzatori culturali, amministratori locali e volti importanti del tessuto sociale di Barriera. Ma soprattutto abitanti, ex abitanti o frequentatori del quartiere.

 

Gli autori: Lorenza Actis Foglizzo, Giuliana Alliaud, Beppe Beraudo, Andrea Biagiolini, Ettore Bianco, Claudio Bondioli, Alberto Bozzolan, Daniela Braidotti, Rita Bufano, Paola Busso, Alessandro Cagno, Marisa Calcio Gaudino, Daniela Calvo, Davide Cattaneo, Paola Cereda, Nadia Conticelli, Ermanno Cottini, Sandra Cerruti, Daniela De Prosperis, Nunzia Del Vento, Roberto Ferraris, Riccardo Franco, Davide Gambaretto, Massimo Garbi, Valter Gerbi, Biagio Irene, Numinato Dario Licari, Francesco Lombardi, Andrea Lupi, Anna Rosa Marengo, Isabella Martelli, Roberto Martin, Erika Mattarella, Gianfranco Moine, Paolo Morelli, Orges Musabelliu, Margherita Oggero, Giovanni Oteri, Marco Paganin, Enrico Pandiani, Michela Pini, Rocco Pinto, Margherita Prota, Marco Ranieri, Valentina e Carlo Rosso, Carla Sacchetto, Simone Schiavi, Giuseppe Sciortino, Cristina Talarico, Massimo Tallone, Antonio Tarallo, Nadia Tecchiati, Anna Tolomeo, Laura Tori, Vincenzo Torraco, Patrizio Tosetto, Maurizio Tropeano, Beppe Turletti, Marta Vercillo, Giuliano Vergnasco, Dario Voltolini.

 

 

Associazione “Ponti di parole”

Nasce a Torino nel 2021 da un’idea di Rocco Pinto e Paolo Morelli. Ne fanno parte i due ideatori, con Rocco Pinto nelle vesti di presidente, e il libraio Claudio Aicardi. Ponti di parole promuove il progetto “Stories”, che ha l’obiettivo di raccontare i quartieri e le città attraverso le voci degli abitanti o dei frequentatori, con l’intento di ricostruire una memoria collettiva e condivisa.

L’associazione organizza iniziative sul territorio insieme ad altre realtà culturali, per promuovere la lettura, la scrittura, la memoria e il senso di comunità.

La musica dell’isola

Un  libro minuto, lieve ma molto bello, dove si  narra la storia dell’incontro tra una donna e un clochard, entrambi amanti di musica classica. L’uomo senza fissa dimora si piazza davanti alla finestra aperta del conservatorio di Torino, assieme all’autrice, per ascoltare quel professore di pianoforte che, terminate le lezioni, esegue per sé Liszt e Ravel

Quando abitavo in via Mazzini, proprio al fondo, vicino al Po, mi piaceva al mattino risalire tutta la strada verso il centro della città fino al Conservatorio Giuseppe Verdi e fermarmi qualche minuto ad ascoltare la musica che strimpellavano gli allievi e i tocchi sapienti dei maestri. Avevo imparato che dalla finestra che dava sulla via Mazzini uscivano suoni di batteria. Non mi interessava. Scartata la facciata di piazza Bodoni, dove si apriva l’ingresso dell’atrio che immetteva nella sala dei concerti, da cui al mattino non usciva alcun suono, facendo il giro del palazzo avevo individuato le aule dove si insegnavano i vari strumenti, e avevo scoperto, tra quelle in cui si insegnava pianoforte, una dove c’era un maestro particolarmente bravo: udivo infatti i tocchi incerti degli allievi e la sua mano che riprendeva il brano musicale, il suo interrompere l’esecuzione per far ripetere il passaggio, una, due, tre volte. Talora accadeva che il maestro sospendesse l’esecuzione dell’allievo per portare a termine il pezzo con le sue mani. E allora le note diventavano musica”. Inizia così “La musica dell’isola”, racconto breve di Laura Mancinelli, pubblicato dalla novarese “Interlinea” quasi vent’anni fa. Un  libro minuto, lieve ma molto bello, dove si  narra la storia dell’incontro tra una donna e un clochard, entrambi amanti di musica classica. L’uomo senza fissa dimora si piazza davanti alla finestra aperta del conservatorio di Torino, assieme all’autrice, per ascoltare quel professore di pianoforte che, terminate le lezioni, esegue per sé Liszt e Ravel. Poi, all’improvviso, quel rapporto s’interrompe perché l’uomo scompare, facendo perdere ogni traccia di se. Fino a quando, qualche anno dopo, riappare nelle vesti di organista che esegue “Eine feste Burg ist unser Gott” ( “Forte rocca è il nostro Dio” ), un grande corale di Bach basato sull’omonimo inno composto da Martin Lutero. La musica riempie di magia la messa di Natale sull’isola di San Giulio, che sembra galleggiare nella nebbia in mezzo al lago d’Orta, in una notte dall’atmosfera sognante. Da Torino al più romantico dei laghi, con il dramma della sclerosi multipla che colpì l’autrice, costringendola a muoversi su di una sedia a rotelle e ad affidare vita e passioni alla scrittura. Un racconto venato da malinconia, sospeso fra verità e invenzione, intriso di quella grazia che non manca mai nelle storie di Laura Mancinelli , dai “Dodici abati di Challant” al “Fantasma di Mozart” , da “La casa del tempo” ad “Andante con tenerezza”.

 

Marco Travaglini

Incipit offresi, finale live del talent itinerante con Iaia Forte

Giovedì 10 giugno, ore 18

Porticato Museo Risorgimento Torino

INCIPIT OFFRESI

Dopo 17 tappe in diretta streaming dalle biblioteche di Piemonte, Lombardia e Lazio, 7 mesi di selezioni per più di 100 scrittori, giovedì 10 giugno è in programma la finale di Incipit Offresi, la sesta edizione del primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM – Biblioteca Civica Multimediale di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte. L’obiettivo non è premiare il romanzo inedito migliore, ma scovare nuovi talenti. In 5 anni Incipit Offresi ha scoperto più di 40 nuovi autori, pubblicato circa 50 libri e coinvolto 6.000 persone, 30 case editrici e più di 50 biblioteche e centri culturali.

Guidati da Iaia Forte, gli aspiranti scrittori – i 10 finalisti che hanno superato le selezioni e vinto le semifinali – avranno 30 secondi di tempo per leggere o raccontare il proprio incipit con l’obiettivo di catturare l’attenzione della giuria tecnica e del pubblico e aggiudicarsi uno dei premi in palio. I concorrenti provengono da tutta Italia e 9 su 10 sono donne. Da Bologna arriva la più giovane, la 21enne Francesca Giorlando. Valentina Rosselli, Sara Greco e Alessandra Chiti provengono da Torino; Fulvia Niggi da Chieri; Veronica Capriotti da Osimo (Ancona); Marco Nardone da Comano (Trento). Sono milanesi, invece, Sara Calzavacca ed Emilia Covini (Bollate), Marta Scrinzi (Cusano Milanino).

La finale sarà presentata dall’attrice Iaia Forte e animata dagli attori di B-Teatro con le incursioni musicali di Mao e Mattia Martino. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla gara per vincere i premi in palio: libri ed oggetti realizzati a mano da “Unico e Irripetibile”, laboratorio artistico del Progetto Ponte, servizio dell’Unione N.E.T. per persone con disabilità gestite dalla cooperativa Il Margine.

Incipit Offresi è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la lettura e la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. La vera chance dell’iniziativa è la possibilità offerta agli aspiranti scrittori di incontrare e dialogare direttamente con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto, farsi conoscere e raccontare la propria idea. Incipit Offresi è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro. Fino ad oggi sono stati decretati 5 vincitori, uno per ogni edizione, e sono stati pubblicati più di 50 libri dagli editori aderenti all’iniziativa, a dimostrazione che gli scrittori hanno speranza di vedere pubblicato il proprio libro indipendentemente dall’esito della gara.

 

I PREMI

I premi in palio per i vincitori di Incipit Offresi:

Premio Eugenio Pintore del valore di 1.000 euro per il primo classificato

Premio Eugenio Pintore del valore di 500 euro per il secondo classificato

Premio Italo Calvino: il Comitato organizzatore del Premio Calvino selezionerà un candidato tra i finalisti di Incipit Offresi per partecipare alle selezioni del premio assegnato ogni anno ad un manoscritto inedito

Premio Indice dei Libri del Mese: abbonamento gratuito alla rivista “Indice dei libri del mese” e pubblicazione dell’incipit sui canali della rivista

Premio InediTO – Colline di Torino: il comitato di lettura individuerà un autore tra i semifinalisti di Incipit Offresi che accederà di diritto tra i finalisti del concorso letterario giunto alla XX edizione

Premio Golem: contratto di pubblicazione senza alcun onere per l’autore/autrice a uno dei finalisti del concorso

Premio Coop: premio in buoni spesa per un valore di 400 euro assegnato all’autore o autrice più giovane tra quelli arrivati in finale

 

Incipit Offresi è un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della Scuola del Libro di Roma e con la sponsorizzazione di NovaCoop.

Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato Incipit Offresi.

 

INFO E ISCRIZIONI

 

www.incipitoffresi.itinfo@incipitoffresi.it

tel. 011 80.28.722/588 – cell. 339 521.48.19

Diretta online su www.7web.tv e sui canali Facebook e Youtube

InediTo, oggi la premiazione

 

MARTEDÌ 8 GIUGNO ore 20:00

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

corso Galileo Ferraris 266/C, Torino

ingresso da piazzale Grande Torino

fino a esaurimento posti

 

Con la partecipazione dal vivo tra gli altri di

Margherita Oggero, Enrica Tesio, Alice Filippi, Melania GiglioWillie Peyote

A ITALO SVEVO il premio speciale “InediTO RitrovaTO” per l’elogio della disobbedienza

 

La carica dei 110 finalisti giunge al traguardo finale di questa entusiasmante corsa della ventesima edizione del Premio InediTO – Colline di Torino 2021, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, con la premiazione che si terrà martedì 8 giugno ore 20:00 nell’arena all’aperto della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris 266/C Torino (dove avrebbe dovuto svolgersi lo scorso anno) e in streaming dalla pagina Facebook e sul profilo YouTube del concorso. 76 gli autori nelle varie sezioni e 34 in gara per i premi speciali selezionati a marzo dal Comitato di Lettura tra 1.249 iscritti e 1.382 opere (record assoluto del premio che ha raddoppiato gli iscritti rispetto all’edizione 2020) ricevute da tutta Italia e dall’Estero (USA, Giappone, Scozia, Inghilterra, Belgio, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Lituania, Croazia) a conferma sempre più dell’internazionalità del premio sostenuto, tra gli altri, da Regione Piemonte, Fondazione CRT e Camera di commercio di Torino.

Parteciperanno all’evento (in presenza o a distanza) presentato dal direttore del premio Valerio Vigliaturo, rappresentanti di enti, partner, i componenti della Giuria presieduta da Margherita Oggero e formata da Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone, Enrica Tesio, Sacha Naspini, Marco Lupo, Valentina Maini, Michela Marzano, Massimo MorassoElisabetta Pozzi, Emiliano Bronzino, Alice FilippiPaolo Mitton, Teresa De SioWillie Peyote, e dai vincitori della passata edizione (tra i quali Alfredo Rienzi, Renato Gabrielli e Lisbona), nel frattempo impegnati nella valutazione delle opere attraverso anche le presentazioni online che si sono svolte dal 10 al 24 maggio in collaborazione con le biblioteche del circuito SBAM (Torino, Chieri, Moncalieri, Chivasso, Settimo) delle città aderenti all’iniziativa e la casa di produzione Indyca partner del concorso.

Saranno proclamati in diretta i premiati del concorso unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica) in lingua italiana e a tema libero, che riceveranno i premi delle varie sezioni previsti dal montepremi di 7.000 Euro e i premi speciali dedicati ad Alexander Langer, Giovanni Arpino (in collaborazione con la Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino e Amiat Gruppo Iren), “Borgate Dal Vivo” in collaborazione con il festival, attraverso un workshop di scrittura creativa per cinque iscritti under 35 della sezione Narrativa-Racconto residenti in Piemonte, “Routes Méditerranéennes” (in collaborazione con UJCE e MAF, Marengo Alta Formazione) a un’opera che descriva storie e migrazioni sulle strade del Mare Nostrum, “InediTO RitrovaTO” a un’opera inedita di uno scrittore non vivente (assegnato nel 2019 a Scrivo perché sono un chimico di Primo Levi e nel 2020 a La ballata del 25 aprile di Alfonso Gatto), che sarà attributo in occasione della XX edizione alla lettera inedita scritta nel 1923 da ITALO SVEVO per rivendicare, con un elogio della disobbedienza, l’integrità stilistica e linguistica del finale de La coscienza di Zeno, scoperta recentemente dalla prof.ssa Beatrice Stasi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, e “InediTO Young” consistente in una penna stilografica ad autori minorenni promettenti offerta da Aurora Penne.

Come consuetudine del premio, alle opere dei vincitori sarà dedicato un reading a cura dell’attrice Melania Giglio, sonorizzato da Megahertz (musicista e compositore che ha collaborato con Franco Battiato, Morgan, Bluvertigo, Cristiano De Andrè, Max Pezzali e Max Gazzè) e Ramon Moro (trombettista e compositore), cui hanno partecipato nelle passate edizioni, tra gli altri, Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali, Giuseppe Catozzella e Michela Marzano, diventata giurata del premio.

Tra gli autori premiati nelle passate edizioni del concorso, che ha l’obiettivo di premiare autori affermati ed esordienti alla ricerca di nuovi talenti, di ogni età e nazionalità, sostenendoli e accompagnandoli nel mondo dell’editoria e dello spettacolo, ricordiamo: Sacha Naspini (diventato da questa edizione giurato del premio), Daniela Raimondi, Zibba, Carlo F. De Filippis, Chiara Canzian (figlia di Red Canzian dei Pooh), Daniele Ronda, William Lyons (di Rathmines, Dublino), Roberta Giallo, Giampaolo Spinato, Thomas Tsalaptis (di Atene) e Licia Pizzi (selezionata al Premio Strega 2019 con il romanzo Piena di grazia pubblicato da Ad Est dell’Equatore grazie al contributo del premio).

Sacro e Monferrato alla Fortezza di Verrua Savoia

È in corso la mostra fotografica Sacro e Monferrato alla Fortezza di Verrua Savoia. In 46 splendide fotografie vengono illustrate le chiese campestri del Monferrato. L’evento, che si chiude domani domenica, è itinerante. Ad organizzarlo sono il Gruppo Fotografi Monferrini e Monferrato Touring. Un appuntamento assolutamente da non perdere

Racconigi, l’illustratore Marco Cazzato ospite di “Progetto Cantoregi”

Al centro dell’incontro le sue ultime illustrazioni per il celebre “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque. Sabato 5 giugno, ore 17,30

Racconigi (Cuneo)  Illustrazioni nitide e vigorose nella drammatica forza di un’attualità che oggi è ancora realtà assai inquietante. Come attuale, oggi più che mai, continua ad essere il libro scritto più di novant’anni fa, cui le stesse illustrazioni s’ispirano. Se ne parlerà, delle illustrazioni e del libro, nell’incontro organizzato a Racconigi, sabato 5 giugno (ore 17,30) negli spazi della “Soms”, in via Carlo Costa 23, dall’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi” con Marco Cazzato. Origini racconigesi ma residente a Torino, Cazzato è fra i più importanti illustratori italiani, collaboratore di riviste, giornali ed editori nazionali e internazionali nonché autore di copertine di libri e album musicali e disegnatore di manifesti. Nel corso dell’incontro, si parlerà e si dialogherà intorno al suo ultimo lavoro uscito nel 2020, edito da “Neri Pozza”: le illustrazioni del romanzo “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, l’opera con cui nel lontano 1929 lo scrittore tedesco Erich Maria Remarque raccontò alla Germania e al mondo intero l’orrore della Prima guerra mondiale, che lui stesso aveva vissuto come giovane soldato. Marco Cazzato illustra il libro con immagini che riescono a restituire la drammaticità e l’intensità di un conflitto che, dominato dalla tecnica e da un impiego di mezzi di distruzione mai visto prima, segnò la fine della vecchia Europa. Quarant le tavole illustrate in cui si legge appieno la modernità di Remarque, perché il romanzo è una storia anche attuale, sulle conseguenze del nazionalismo esasperato. “Per cogliere tutto questo – racconta Marco Cazzato– ho deciso di concentrarmi sui dettagli, che sono una delle mie cifre stilistiche. Per aiutarmi a descrivere visivamente il conflitto ho attinto da fotografie e documentari d’epoca. […] Ci sono anche molti disegni che non raccontano la guerra, ma ciò che con la guerra si perde”.
Dialogheranno con lui Serena Fumero e Marco Pautasso, presidente di “Progetto Cantoregi”, per capire come si può raccontare attraverso le immagini l’orrore delle guerre e il dramma delle giovani vite mandate al fronte.
Altamente qualificate anche le collaborazioni di Marco Cazzato in ambito musicale. Ricordiamo le copertine dell’album “Canzoni per un figlio” dei Marlene Kuntz, per i quali ha curato anche il video “Il Partigiano” per la regia di Flavio Nani, mentre per Gianni Maroccolo ha curato insieme a Michele Bernardi i video in animazione dei 4 volumi della collana “Alone”. Ha realizzato inoltre manifesti e curato l’immagine per molti eventi, tra i quali il “Torino Film Festival 2011” e per “La Traviata” di Giuseppe Verdi e “Tosca” di Giacomo Puccini per la Stagione lirica di Spoleto 2012 e 2013, “Guido Catalano Tour” e molti altri.
L’ingresso alla “Soms” di Racconigi è gratuito fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria: info@progettocantoregi.it o tel. 349.2459042 . Il bookshop è a cura della “Libreria Clerici” di Racconigi.
g. m.

Officina della scrittura, un mese di giugno ricco di appuntamenti

Tra le iniziative speciali, un’apertura straordinaria del museo al pubblico nell’ultimo weekend del mese con visite guidate gratuite.

 

Archivissima

Generazioni – La Notte degli Archivi

Venerdì 4 giugno

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Compagnia EgriBiancoDanza

 

Racconta-mi-racconto

Venerdì 11 giugno ore 17 e ore 18

 

Corpi e Spazi

Venerdì 25 giugno ore 17 e ore 18

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Nel segno di Barca e Bertolla
Inaugurazione mostra venerdì 11 giugno

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Ernesto Casciato

CALLIGRAFIA – Evoluzione e futuro della bellezza scritta

Sabato 26 giugno ore 15.30

 

Venerdì 4 giugno in calendario il primo appuntamento del mese per Officina della Scrittura che partecipa on line a Generazioni – La Notte degli Archivi, il format della notte di Archivissima, con “Scrivere il futuro attraverso il passato” un intervento a cura di Valentina Lombardo sulla storia di generazioni d’illuminati ed appassionati imprenditori dedicati alla scrittura, che sarà visibile sulle pagine social di Archivissima e di Officina della Scrittura.

 

L’11 e il 25 giugno negli spazi del museo, ritorna invece una programmazione in presenza, dedicata alla relazione tra arte e coreografia, una commistione tra segno e arti sceniche, una collaborazione nata in piena emergenza sanitaria con la Compagnia EgriBiancoDanza, che presenta due spettacoli perfettamente adattati alla dimensione degli spazi di Officina della Scrittura, che ha come vocazione la cultura del segno in tutte le sue espressioni.

 

Primo appuntamento in programma venerdì 11 giugno alle ore 17 con replica alle ore 18 è la restituzione del progetto Racconta-mi-Racconto, creato da Raphael Bianco, coreografo residente della Compagnia EgriBiancoDanza, per dare una testimonianza di un momento storico emergenziale e pensato  per creare interazione tra pubblico e artisti malgrado le restrizioni degli ultimi mesi.

Un format innovativo, nato a inizio 2021 in forma digitale e pensato allo scopo di avvicinare virtualmente pubblico e danzatori creando un confronto diretto.

 

Nove danzatori hanno prodotto nove assoli in video che successivamente sono stati alimentati e trasformati dai commenti del pubblico che si è espresso attraverso il sito della Compagnia ed ha contribuito a far crescere il processo creativo di ogni singolo artista che al termine ha “restituito” un vero e proprio assolo di sintesi di tutto il percorso di confronto con il pubblico stesso.

Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Officina della Scrittura, con i danzatori della Compagnia in creazione nei mesi precedenti nelle sale del museo, sarà nuovamente ospitato in questi spazi e per la prima volta sarà possibile per il pubblico vedere dal vivo un primo studio di rielaborazione di quanto questi  artisti hanno creato in video nei mesi precedenti.

Il progetto approderà successivamente in tour nei teatri italiani, attraverso un’ulteriore rielaborazione del materiale coreografico, con un monologo interpretato dall’attrice Silvia Giulia Mendola e la colonna sonora dei Bowland.

 

A seguire venerdì 25 giugno, sempre alle ore 17 e con replica alle ore 18 la Compagnia presenta Corpi e Spazi, un’ azione performativa con coreografia di Elena Rolla. Si tratta di un progetto nato per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, e poi riallestito nel 2009 per la Biennale di arte contemporanea di Lione e nel 2013 in collaborazione con il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli e Museo d’Arte Contemporanea.

Corpi e spazi propone un modello innovativo di interazione tra arte e danza, una performance in stretta relazione tra opere esposte e linguaggio coreografico finalizzato a rendere il pubblico protagonista di una esperienza estetica, attiva e dinamica.

 

In data 11 giugno sarà anche inaugurata la mostra dedicata alla fase conclusiva del progetto “Nel Segno di Barca e Bertolla”. L’iniziativa, finanziata dalla Circoscrizione VI di Torino, ha visto coinvolte tre scuole della città: la scuola dell’infanzia Farfalla à Pois, la primaria Cena e la primaria Abbadia, insieme con la Biblioteca civica Rita Atria.

In mostra saranno esposti i lavori dei bambini che hanno realizzato un diario, pensato come uno strumento per tenerli uniti, a prescindere dal tempo e dallo spazio, in un momento storico particolarmente complesso della storia umana, affrontato da loro con forza e un coraggio senza pari, anche attraverso diverse espressioni artistiche quali disegno, scrittura, pittura e danza, che emergono dai loro lavori.

 

Tra le iniziative speciali segnaliamo anche, fino a fine dicembre 2021, un’apertura straordinaria del museo al pubblico nell’ultimo weekend del mese con visite guidate gratuite, previo acquisto

del biglietto di ingresso, con prenotazione obbligatoria, il sabato pomeriggio alle ore 16:30 e la domenica mattina alle ore 11 per gruppi di massimo 30 persone.

Per il mese di giugno le date di apertura saranno sabato 26 e domenica 27.

 

E proprio in quel weekend, sabato 26 giugno alle 15.30, la visita in mostra sarà preceduta da un incontro con il maestro calligrafo Ernesto Casciato che presenta il suo libro CALLIGRAFIA – Evoluzione e futuro della bellezza scritta; edito da La Memoria del Mondo Libreria Editrice, un testo inedito carico di passione e suggerimenti pratici mai riportati prima, una lettura precisa che disvela un mondo certamente antico, ma allo stesso tempo irrequieto e moderno, in continuo e repentino cambiamento.

 

Officina della Scrittura:

Lunedi, Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 9:00 alle 18:00, Mercoledì chiuso.

Ultimo ingresso ore 17:00

Aperto l’ultimo week-end del mese
Prenotazione obbligatoria con almeno 48 ore di anticipo (valida previa conferma dal Museo)

info@officinadellascrittura.it  tel. 011 0343090

www.officinadellascrittura.it

Fb: Officina della Scrittura
Instagram: officina_della_scrittura

 

Biglietti d’ingresso:

Officina della Scrittura 8,00 € intero / 6,00 € ridotto

Manifattura Aurora 10,00 € intero / 8,00 € ridotto

Officina + Manifattura 15,00 € intero / 12,00 € ridotto

 

Biglietto speciale Racconta-mi-Racconto (11/06/2021) 6,00 € (ingresso Officina della Scrittura +Spettacolo)