CULTURA- Pagina 88

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi passeggiate guidate al Parco Storico

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“Leggere il giardino”. Il parco ospitò anche l’elefante Fritz

Da sabato 19 marzo

Progettato sul modello francese nel 1740 da Michel Bénard, direttore dei “Reali Giardini”, che riuscì perfettamente ad elaborare il pensiero juvarriano di “spazio aulico dinamicamente collegato con l’ambiente venatorio circostante”, il giardino della Palazzina di Caccia di Stupinigi aprirà eccezionalmente i cancelli al pubblico, da marzo ad ottobre, una volta al mese, il sabato mattinadalle 10,30 alle 12,30. Muniti di caschetto di protezione, i visitatori potranno addentrarsi nei giardini, dal cortile d’onore, al padiglione centrale, al giardino di levante, alla scoperta delle evoluzioni del parco interno alla Palazzina. Attraverso mappe e documenti storici le passeggiate ripercorreranno le fasi e gli stili del giardino, dal gusto alla francese del Settecento all’evoluzione del gusto romantico, fino ad arrivare al giardino Novecentesco risalente al periodo delle villeggiature della regina Margherita. L’iniziativa, titolata “Leggere il giardino” e promossa dalla “Fondazione Ordine Mauriziano” (ente governativo dedicato alla conservazione e valorizzazione della “Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste” edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra) prenderà il via sabato prossimo 19 marzo. Per proseguire il 2 aprile, il 21 maggio, il 18 giugno, il 17 settembre e l’8 ottobre. La Palazzina di Caccia di Stupinigi, con il suo parco, rappresenta un sistema integrato tra l’attività venatoria e il loisir della corte. Occupa una superficie di circa dieci ettari lungo l’asse longitudinale che attraversa Stupinigi in direzione nord-sud: arrivando da Torino si trovano i grandi prati semicircolari che introducono ai parterres fino al cortile d’onore, con una serie di viali trasversali a collegare le scuderie e i diversi appartamenti reali. Nella concezione progettuale dell’architetto messinese Filippo Juvarra, l’area verde era strettamente connessa alle linee, straordinariamente innovative per il tempo, della Palazzina di Caccia. Nel 1740 iniziarono i lavori, per terminare verso la fine del secolo, sotto la direzione dell’Architetto Reale Tommaso Prunotto e portati avanti da Ludovico Bo e dal Direttore dei Reali Giardini Michel Bénard che seppero elaborare e mantenere l’idea originaria juvarriana di simmetria e prospettiva. Durante l’occupazione napoleonica, il giardino subì una prima trasformazione: vennero eliminati i sostegni in ferro e legno delle “gallerie verdi” come anche i vasi di fiori e alcuni parterres furono trasformati in “bosquet” con la messa a dimora di alberi anche di alto fusto. Reimpiantati nel tempo, oggi rimangono comunque ancora visibili i filari di carpini. Nell’Ottocento, intorno alla metà del secolo, il giardino venne rimaneggiato per adeguarsi al nuovo gusto inglese e sotto la direzione di architetti e paesaggisti del tempo come MelanoRoda e Scalarandis si introducono nuovi elementi paesaggistici come il laghetto con l’isolotto, la capanna dell’eremitaggio, un labirinto di bossi e il “casino cinese”, il giardino di fiori nell’area di levante che ospitava il luogo di ricreazione dell’elefante Fritz, inviato nel 1827 dal vicerè d’Egitto Mohamed Alì come omaggio a Carlo Felice che ricambiò con 50 pecore merinos. Triste storia quella dell’elefante Fritz. Accolto come un’autentica star di fama internazionale, il pachiderma per venticinque anni rappresentò una grandissima attrattiva per i torinesi e fu il primo animale ad essere immortalato su un dagherrotipo, oltreché in vari dipinti ed incisioni e perfino nelle pagine di scrittori e poeti. Senonché nel 1852 accadde l’irreparabile. Il nuovo guardiano (succeduto al primo) lo colpì involontariamente con un tridente ferendolo alla proboscide. Il che non piacque affatto a Fritz che, dopo averlo lanciato in alto, lo schiacciò inesorabilmente al suolo. Gesto di stizza che per l’ormai anziano Fritz, ritenuto da allora “animale pericoloso”, indusse le autorità a sopprimerlo mediante asfissia con ossido di carbonio. Tassidermizzato, Fritz è oggi conservato nel “Museo Regionale di Scienze Naturali” di Torino.

g.m.

Per info: Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza Principe Amedeo 7, Nichelino (Torino); tel. 011/6200634 o www.ordinemauriziano.it

Obbligatoria la prenotazione: costo del biglietto 13 euro, comprendente la visita guidata e l’ingresso a prezzo ridotto in palazzina.

Torino Ferita

TORINO FERITA 11dicembre1979

MOSTRA FOTOGRAFICA

Titolo​​Torino Ferita 11dicembre1979

Fotografie​: Immagini su gentile concessione dell’Archivio Storico della Città di Torino (fondo Gazzetta del Popolo) e dell’Archivio La Stampa

Dove​​: Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino Piazza Carlo Alberto 3, Torino

Per informazionilaportadivetro@gmail.cominfo@artphotobonomo.it (+39 335 7815940)

Con la mostra fotografica Torino Ferita 11dicembre 1979” si conclude il percorso sulla memoria degli “Anni di piombo” che l’associazione La Porta di Vetro ha intrapreso con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte l’11 dicembre 2019. In quella giornata a palazzo Lascaris, un convegno ricordò, a quarant’anni esatti dall’avvenimento, uno dei più gravi episodi terroristici che subì Torino: l’assalto alla Scuola d’Amministrazione Aziendale da parte del gruppo terroristico di Prima Linea. Fu un’azione cruenta che provocò il ferimento di dieci persone, cinque docenti e altrettanti studenti.

La data dell’inaugurazione della mostra, che si giova anche dell’apporto della Biblioteca Nazionale Universitaria e dell’Associazione Amici, non è casuale: l’11 marzo è il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo voluto dal Parlamento europeo dopo i contemporanei attentati messi in atto dal radicalismo islamico a Madrid l’11 marzo del 2004 in cui morirono 193 persone e oltre duemila furono quelle ferite.

L’attentato alla SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale) dell’11 dicembre 1979 è stato uno tra i tanti che ha contrassegnato quel drammatico periodo per il nostro Paese, periodo documentato dai tanti fotografi che lavoravano per i quotidiani cittadini. Le immagini, infatti, sono state recuperate dagli archivi sia del quotidiano La Stampa sia di quello della Gazzetta del Popolo acquisito dall’Archivio Storico della Città di Torino. La mostra, a cura di Tiziana Bonomo, riporta alla memoria attraverso trenta istantanee il clima – oppressivo e ossessivo per la sequenza ripetuta e l’intensità di attentati – in cui si viveva a Torino.

Quattro le sezioni in cui si articola la mostra: l’Assedio, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli Attentati, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persone, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il Doloreaffinché la memoria ci restituisca il sacrificio per aver conservato il senso della convivenza civile e con essa il valore della resistenza alla violenzae per concludere con l’Attacco alla Scuola di Amministrazione Aziendale in cui furono ferite gravemente dieci persone.

Le immagini in esposizione sono accompagnate dai testi di Michele Ruggiero,autore del libro “Pronto qui Prima Linea”, da quelli di Paolo Turin, all’epoca docente alla SAA, che ha vissuto la brutale esecuzione dai terroristi, dalla curatrice Tiziana Bonomo e dai dettagliati ricordi degli allievi del primo anno tenuti ostaggio durante l’esecuzione.  

Biografie

Michele Ruggiero, giornalista professionista, presidente de La Porta di Vetro, di cui è responsabile del sito www.laportadivetro.org, è autore di alcune pubblicazioni sul terrorismo.

Tiziana Bonomo, nata a Torino, ha lavorato a lungo nel marketing e nella comunicazione di grandi aziende internazionali. Negli ultimi anni ha fondato” ArtPhotò” (https://www.artphotobonomo.it/) con cui promuove e sperimenta progetti legati alla fotografia di documentazione e impegno sociale. Autrice del libro “Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico”, edito da Jaca Book.

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

11 – 17 marzo 2022

 

SABATO 12 MARZO

 

Sabato 12 marzo ore 15

LABORATORIO DI IKEBANA, L’ARTE GIAPPONESE DEI “FIORI VIVENTI”

MAO – workshop per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

A cura della maestra Yuko Fujimoto per Associazione Interculturale Sakura APS

I partecipanti saranno guidati dalla maestra Yuko Fujimoto nell’arte della disposizione dei fiori recisi. Lo stile utilizzato sarà lo Shoka Shinpu-tai, ovvero l’evoluzione moderna e contemporanea dello Shoka; quest’ultimo nacque sotto l’influsso del pensiero zen e grazie a esso l’ikebana divenne anche un metodo spirituale di meditazione.

Massimo 15 partecipanti. Costo: 40 €. Tutti i workshop sono comprensivi dei materiali. Prenotazione consigliata alla mail: mao@fondazionetorinomusei.it.

 

Sabato 12 marzo ore 14.30

LEGAMI METALLICI. I metalli nell’arte orientale

MAO – visita guidata alle collezioni

L’itinerario si concentra su una selezione di opere del museo accomunate dal medesimo materiale d’utilizzo: il metallo. Sia esso in forma pura o costituito da leghe, sin dall’antichità ha rappresentato un valido e prezioso alleato dell’essere umano per la realizzazione di manufatti e opere d’arte, esito delle più svariate lavorazioni. Il percorso mette in luce nuclei di opere accomunati dall’utilizzo dei metalli, dimostrandone la versatilità sia dal punto di vista delle tecniche, sia della funzione e della natura dell’oggetto artistico.

Costo: 6€ a partecipante

Costi aggiuntivi: biglietto d’ingresso al museo; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei.

Info 011.5211788 –  prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

 

 

DOMENICA 13 MARZO

 

Domenica 13 marzo ore 16

PENNELLATA DI GIAPPONE

MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

L’attività prevede la visita della mostra temporanea Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese e un laboratorio in cui i partecipanti potranno realizzare il proprio dipinto verticale su rotolo utilizzando la pittura monocromatica ispirata alla tecnica sumi-e.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto € 8 (gratuito con Abbonamento Musei)

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MERCOLEDI 16 MARZO

 

Mercoledì 16 marzo ore 18.30

COLLECTING ASIA. QUESTIONING THE EXOTICA AND REPOSITIONING AESTHETIC CANONS

MAO – evento in inglese

Per riflettere sulle eredità e sui lasciti di Hub India | Classical Radical, progetto a cura di Myna Mukherjee e Davide Quadrio realizzato nell’ambito di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino in collaborazione con Fondazione Torino Musei e l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che ha portato nelle sedi del MAO, di Palazzo Madama e dell’Accademia Albertina, i lavori di 65 fra i più importanti artisti contemporanei e moderni provenienti dal subcontinente indiano, mercoledì 16 marzo alle ore 18.30 il MAO ospita Collecting Asia. Questioning the exotica and repositioning aesthetic canons: Davide Quadrio e Giovanni Carlo Federico Villa, rispettivamente direttori del Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama, e Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina, saranno in dialogo con alcuni fra i più importanti direttori di musei e curatori di arte asiatica a livello globale, come Mami Kataoka (Mori Art Museum), Suhanya Raffel (M+), Laura Vigo (Musée des Beaux-Arts de Montréal), Roobina Karode (KMNA) e Myna Mukherjee (Engendered).

L’evento, moderato da Anna Somers Cocks, storica dell’arte e fondatrice di The Art Newspaper, rappresenta un’occasione di riflessione sui sistemi museali internazionali che si occupano di collezioni di arte asiatica o non europea in contesti diversi. Il panel analizzerà narrazioni plurime e trasversali che riguardano l’”oggetto” artistico di provenienza non europea, le sue implicazioni rituali e religiose e il suo continuo evolversi nel contesto contemporaneo globale.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito del Giornale dell’Arte, media partner dell’incontro, e sulla pagina Facebook del MAO.

 

 

GIOVEDI 17 MARZO

 

Giovedì 17 marzo ore 18

fino al 16 giugno

OTTO ARTISTI PER UN RINASCIMENTO. VENEZIA E L’INVENZIONE DELLA MODERNITÀ

Palazzo Madama – nuovo ciclo di appuntamenti di Storia dell’Arte con il direttore del museo Giovanni Carlo Federico Villa

“Venezia è la città più gloriosa che io abbia mai visto, ed è la più saggiamente governata”, scriveva l’ambasciatore Philippe de Commynes nel 1494. E sono i protagonisti veneti della rivoluzione pittorica a indicare il ruolo cardine di Venezia per il rinnovamento della cultura italiana ed europea. Se quando si tratta di Rinascimento lo si associa precipuamente a Firenze e Roma, è a Venezia che si assiste al pieno sviluppo dell’arte moderna, interprete di una cultura capace di creare i monumenti di Pietro e Tullio Lombardo e i prodotti delle manifatture tessili, i tratti di pennello di Giovanni Bellini e la produzione navale dell’Arsenale, gli scritti di Ermolao Barbaro e gli aridi saggi sulla partita doppia, le prime collezioni da museo e gli orti botanici, la biblioteca del cardinale Bessarione e gli scritti di Pietro Bembo. Produttori e artisti, politici ed eruditi, pensatori e condottieri respiravano la stessa aria, erano prigionieri dell’identica atmosfera di un’epoca tutta riassunta nella stupefacente Veduta a volo d’uccello di Jacopo de’ Barbari. Ed è questo il racconto, intessuto di immagini, che si svolgerà in otto incontri sul farsi dell’arte occidentale.

 

Programma

 

Giovedì 17 marzo 2022, ore 18.00

‘Non humani pictoris’. Il divino Antonello dal mito alla storia

 

Giovedì 24 marzo 2022, ore 18.00

‘Zambelin se puoi dir la primavera del Mondo tuto, in ato de Pitura’. Giovanni Bellini, o della classicità

 

Giovedì 7 aprile 2022, ore 18.00

Nell’altra luce: sguardi e paesaggi di Cima da Conegliano

 

Giovedì 28 aprile 2022, ore 18.00

Palma il Vecchio, l’invenzione della bellezza

 

Giovedì 5 maggio 2022, ore 18.00

Da Venezia all’Europa. Tiziano “principe de’ pittori”

 

Giovedì 26 maggio 2022, ore 18.00

‘Solo, senza fidel governo et molto inquieto dela mente’. Lorenzo Lotto, l’ombra dell’angelo

 

Giovedì 9 giugno 2022, ore 18.00

“Il più terribile cervello che abbia mai avuto la pittura”. Tintoretto, dal disegno alla pittura

 

Giovedì 16 giugno 2022, ore 18.00

La magnifica illusione. Suggestioni per Paolo Veronese

 

Giovanni Carlo Federico Villa

Professore presso le Università di Bergamo e di Udine, dal 2019 è componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici e, dal 2015 al 2018, è stato direttore onorario dei Musei Civici e Conservatoria Pubblici Monumenti di Vicenza. Ha curato numerosi progetti espositivi in Italia, tra cui quelli per le Scuderie del Quirinale di Roma, e all’estero. Autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche e monografie, numerose sono le sue presenze divulgative relative al patrimonio artistico nazionale sui principali canali radiotelevisivi italiani e stranieri.

 

Durata: 1 ora

Costo: intero € 120, ridotto € 90 (riservato ad Abbonati Musei, studenti, insegnanti, guide turistiche abilitate, Amici Fondazione Torino Musei, soci Rotary Club e Inner Wheel)

Info e prenotazioni: t. 011.4429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Giovedì 17 marzo ore 18.30

HARU – LA PRIMAVERA IN HAIKU

MAO – conferenza seguita da scrittura creativa

A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa

Ogni incontro si articolerà in tre momenti: introduzione teorica allo haiku, lettura di alcuni tra gli esempi più evocativi dei grandi maestri e composizione guidata di haiku come scrittura creativa.

Massimo 25 partecipanti a incontro. Costo: 3 € a incontro

Info e prenotazioni:  mao@fondazionetorinomusei.it

 

 

 

Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

 

“Cuori Selvaggi” La XXXIV edizione del Salone del Libro dal 19 al 23 maggio

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Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna con la sua XXXIV edizione, che avrà luogo a Lingotto Fiere tra giovedì 19 e lunedì 23 maggio. Dopo l’esperienza dello scorso ottobre – eccezionalmente in autunno – il Salone ritorna nella sua stagione naturale: la primavera.

 

Cuori selvaggi è il titolo della XXXIV edizione. Viviamo in un mondo inquieto, turbolento, costellato di problemi ma anche di speranza nel futuro. La cultura e l’arte hanno sempre cercato di esplorare il nostro cuore di tenebra, ma anche gli slanci luminosi di cui i nostri cuori sono parimenti capaci. L’illustrazione del manifesto è stata realizzata da Emiliano Ponzi, illustratore e autore italiano, da anni attivo nell’ambiente editoriale, pubblicitario e della moda italiana e internazionale.

 

La XXXIV edizione è stata presentata oggi – martedì 8 marzo 2022 – al Teatro Astra di Torino da Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori e da Nicola Lagioia, Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino che ha dialogato con alcuni rappresentanti del gruppo di lavoro del Salone: Babu CarenaPamela TarantinoMarco PautassoFrancesca ManciniMariagiulia Brizio e Andrea Gregorio. Sono intervenuti Vittoria Poggio, Assessora alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte e Stefano Lo Russo, sindaco della Città di Torino.

 

La conferenza stampa, che come sempre è stata tradotta in LIS, si è aperta con la lettura di alcune poesie di Taras Shevchenko, scrittore di lingua ucraina e russa di fama mondiale, Lina Kostenko, scrittrice ucraina della “Generazione dei ‘60”, e un lungo post del 2 marzo di una donna di Kharvok a cura dell’attrice ucraina Lidia Liberman, in segno di vicinanza e solidarietà al popolo ucraino.

 

Anticipazioni sul programma.

Il programma completo sarà diffuso ad aprile, ma oggi sono stati anticipati alcuni ospiti confermati: dall’Oman arriverà Jokha al-Harthi con Corpi Celesti, Bompiani; Joël Dicker presenterà in anteprima il suo nuovo romanzo Il caso Alaska Sanders, in uscita per La nave di Teseo; la statunitense Jennifer Egan racconterà La casa di marzapane, in uscita per Mondadori; il regista, autore e produttore Werner Herzog porterà Il crepuscolo del mondo, edito da Feltrinelli; il campione olimpico Marcell Jacobs sarà a Torino per presentare Flash. La mia storia, in uscita per Piemme; l’autore cileno Benjamín Labatut racconterà il suo Quando abbiamo smesso di capire il mondo, edito da Adelphi; ospite sarà anche il grande romanziere americano Joe R. Lansdale, con il nuovo Moon Lake, edito da Einaudi Stile Libero; dalla Spagna, invece, arriverà Cristina Morales con il suo Ultime sere con Teresa d’Avila, in uscita per Guanda; non mancherà la vincitrice della 48° edizione del Premio Mondello – Sezione Autore Straniero Annie Ernaux, che si incontrerà con il giudice monocratico di questa edizione Lorenzo Tomasin; ad animare il Bookstock 2022 ci sarà poi Jean-Claude Mourlevat, vincitore nel 2021 dell’Astrid Lindgren Memorial Award. Inoltre, a dieci anni dalla scomparsa, sarà celebrato Enzo Sellerio, fondatore della casa editrice, con una mostra fotografica dedicata.

 

Il Salone del Libro in Italia e nel mondo.

Si confermano le storiche collaborazioni del Salone in Italia e nel mondo, e si aggiungono nuove e rinnovate sinergie con – tra i tanti – associazioni di categoria della filiera editoriali, enti culturali e istituzionali, manifestazioni, fondazioni e musei per la realizzazione e la prosecuzione di progetti di respiro nazionale e internazionale. Rai si conferma Main Media Partner.

 

Il Salone del Libro per ragazze e ragazzi.

Da sempre il Salone considera il lavoro con i ragazzi e i docenti uno dei suoi obiettivi fondanti. Tornano lo spazio ragazzi Bookstock – sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo – e tutti i progetti e le collaborazioni che da sempre lo arricchiscono, oltre a una novità: la presenza di una Biblioteca Scolastica all’interno dell’area. Grazie al finanziamento della Regione Piemonte torna il Buono da leggere per le classi e i ragazzi residenti in regione, e con il contributo dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte sono a disposizione biglietti scontati per gli studenti piemontesi e le scuole secondarie della regione. Sono aperte le iscrizioni per le classi: i docenti e gli intermediari per la scuola possono già prenotare la visita al Salone del Libro di ottobre per le loro classi registrandosi sulla piattaforma SalTo+.

Anche per la XXXIV edizione sono state avviate molte iniziative per gli studenti delle scuole di vario grado e ordine: Adotta uno scrittore, che quest’anno festeggia i suoi primi vent’anni; Un libro, tante scuole, la cui lettura sarà L’isola di Arturo di Elsa Morante; Lavorare con i libri, corso di formazione per scoprire la filiera del libro; il Concorso di fotografia sul tema Cuori Selvaggi, per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia (organizzato dal Liceo Classico Cavour in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo); Comix Games, contest di ludolinguistica per gli studenti delle scuole medie e superiori organizzato da Agenda Comix e Repubblica@scuola.

 

I progetti speciali e il Salone Off.

Tornano e si rinnovano anche tutti i progetti speciali: dal Concorso Lingua Madre al Premio Mondello e al Premio Nati per Leggere. Torna inoltre il Rights Centre, dedicato al confronto professionale e al mercato.

Quest’anno il Salone Off, l’iniziativa che coinvolge tutta la città di Torino, l’area metropolitana e il territorio regionale, compirà 18 anni. Anche nel 2022 il Salone Off proporrà un’offerta variegata di appuntamenti e, per festeggiare il compleanno, riprende la sua veste “365” con due appuntamenti già confermati: il 28 marzo al Sermig e il 29 marzo al Liceo Massimo D’Azeglio – in collaborazione con ADD Editore – sarà a Torino Lilian Thuram; l’11 giugno al Circolo dei lettori, in collaborazione con il Torino Jazz Festival, arriverà Jonathan Coe, scrittore e musicista, che dialogherà con Giuseppe Culicchia.

 

Il piano industriale del Salone del Libro.

L’Associazione Torino la Città del Libro, la Fondazione Circolo dei Lettori, la Regione Piemonte e la Città di Torino hanno definito le linee guida di un piano industriale a partire dall’edizione 2023. Il primo passo del piano industriale sarà la condivisione da parte di tutti i partner stabili del Salone della procedura per la nomina della Direzione Editoriale che consisterà nella pubblicazione di una manifestazione di interesse per la raccolta dei curricula delle candidature. La figura direttoriale designata affiancherà il Direttore uscente durante il suo ultimo anno di mandato: per l’anno 2023 la direzione del Salone Internazionale del Libro sarà dunque ancora di Nicola Lagioia, a cui sarà affiancata la figura individuata dall’avviso pubblico. La selezione è prevista al termine dell’edizione 2022 del Salone e il Direttore o la Direttrice assumerà piena titolarità nel suo ruolo a partire dal 2024.

Paese della Poesia. I vincitori dell’ultima edizione de “Il Federiciano”

Premiata anche Alessia Savoini di Torino

Il Paese della Poesia di Rocca Imperiale, in provincia di Cosenza, unico in tutta Italia, si arricchisce di ulteriori tre stele con le poesie vincitrici dell’ultima edizione del concorso “Il Federiciano”, ideato e promosso dall’Aletti Editore.

Tra i vicoli del borgo di Rocca Imperiale verranno dunque svelate nella prossima estate – quando la situazione pandemica si spera potrà assestarsi – queste nuove stele di ceramica maiolicata che andranno ad arricchire una vera antologia a cielo aperto ideata nel 2009 dal poeta, editore e più importante formatore di scrittura poetica in Italia, Giuseppe Aletti che con il suo ultimo libro “Da una feritoia osservo parole” – un vero vademecum sulle buone pratiche della scrittura ha scalato le classifiche di Amazon, raggiungendo finanche il terzo posto. Nonostante la pandemia in corso, Giuseppe Aletti è riuscito a cementare, giorno dopo giorno, la comunità poetica con seguitissimi incontri sui social network nonché video corsi di scrittura che stanno contribuendo a diffondere un rivoluzionario “metodo Aletti”.

A causa delle importanti restrizioni anti Covid-19 ancora in corso che naturalmente non hanno escluso il paese di Rocca Imperiale dove si sono vissuti anche momenti di apprensione, il consueto raduno di poeti non si è potuto svolgere ed i vincitori dell’ultima edizione del concorso “Il Federiciano” – al quale ogni anno partecipano centinaia e centinaia di poeti da tutta Italia e dall’Estero – sono stati nominati in via telematica, per la prima volta in tredici edizioni, come ha precisato lo stesso maestro Aletti che vanta importanti collaborazioni con riconosciute personalità della scritta parola quali, tra gli altri, il noto paroliere Mogol e la sua scuola CET; ma anche Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel, al quale Giuseppe Aletti ha dedicato l’unico Premio Internazionale per la Letteratura “Salvatore Quasimodo”.

Pertanto le tre poesie che si sono aggiudicate la tredicesima edizione del Premio “Il Federiciano” sono: “Mare” scritta da Cristina Parente di Recco (Genova), “Conservo la memoria e la forma dell’uomo” scritta da Alessia Savoini di Torino e “Una farfalla tatuata” scritta da Al Hazmi Ali, tra i più importanti poeti dell’Arabia Saudita. Per loro e per tutta la comunità dei poeti pronti a declamare i loro versi, appuntamento questa estate a Rocca Imperiale per una ripartenza sotto il segno della bellezza nel Paese della Poesia.

 

 

POESIE VINCITRICI

 

Cristina Parente con “Mare”

Mi perdo nel tuo sciacquio

disgiunto da ogni confine

afferro un’eco smarrita

in estasi sommersa

Sterminata vastità di sale

plissettata di schizzi

non mi sfianco di ascoltarti

e accarezzarti con lo sguardo

Indugio assorta

accanto alla tua bocca

desiderosa del tuo monologo

che s’accoppia col mio.

Potrò averti soltanto

nel battito d’onda

cesura incostante

di un ritmo perenne.

 

Alessia Savoini con “Conservo la memoria e la forma dell’uomo”

Conservo la memoria e la forma dell’uomo.

Questa mano traduce la tomba,

è un oracolo che assomiglia a una bussola e un occhiello.

Cerco un posto che non sia scritto tra il punto e la linea;

numero i meridiani

e le possibili fughe

dirottate

sotto l’anulare.

 

Al Hazmi Ali con “Una farfalla tatuata”

Non aspettare nessuno

sono il sole della tua pazienza.

Un tempo mi hai perso

ma ho trovato le gazzelle presso la fonte

quando il tuo canto

mi ha svegliato nelle praterie dell’anima

il loro verso scorreva sulle mie visioni come un’ode

di passione e dolore.

La mia ombra

in cammino verso la tua assenza,

le ombre ostacolano i nostri passi

e portano speranze in altre lande selvagge.

Io solo potevo salvarti dalle tue palpebre stanche,

un solo cenno per l’atterraggio come tatuaggio di farfalla

sulle spalle della tua alienazione.

Sarò io il tuo approdo di salvataggio.

Non aspettare nessuno

sono il sole della tua pazienza.

 

 

 

 

Gli eventi di “Beppe Fenoglio 22”

Martedì 8 marzo la passeggiata “Il sentiero di Argentina”, con partenza alle ore 14.15 da Manera di Benevello, percorre i sentieri lungo le colline che si affacciano sulla Valle Belbo, luoghi legati alla sfera femminile, alla figura delicata e mai marginale presente nelle opere di Fenoglio (https://www.beppefenoglio22.it/evento/una-passeggiata-sul-sentiero-di-argentina/)

Sempre nella giornata internazionale della donna alle ore 21.00 sul palco del Teatro Sociale G. Busca di Alba andrà in scena per la sua prima assoluta “Raccontami com’era vestita”. Lo spettacolo, liberamente tratto dai romanzi e dai racconti dello scrittore albese, mette in luce le personalità delle donne all’interno delle sue opere. Lo spettacolo, voluto dall’assessore alla cultura della Città di Alba Carlotta Boffa e dal Centro Studi Beppe Fenoglio nell’ambito del Centenario fenogliano, è ideato, diretto ed interpretato da “TUTTE”: collettivo formato da dieci attrici provenienti da sei realtà albesi quali:
“Laboratorio Teatrale Albatros”, “Donchisciottesiamonoi”, “Collettivo Scirò”, “Compagnia Claudio&Consuelo”, “Il Teatrino”, “Teatro di TELA”.
(L’evento a ingresso libero su prenotazione è già tutto esaurito,  comunicato stampa in allegato).


TUTTE – foto di Bruno Murialdo

La prosa fenogliana oltre a calcare le assi del palcoscenico influenza anche la settima arte: sabato 12 marzo alle ore 21 al Cinema Massimo di Torino la proiezione de “Il partigiano Johnny”, restaurata nei laboratori di Cinecittà dall’Istituto Luce con il contributo del Ministero della Cultura, verrà presentata in anteprima nell’ambito del 21° Glocal Film Festival (10-14 marzo 2022) organizzato dall’Associazione Piemonte Movie. Saranno presenti il regista Guido Chiesa, il direttore della fotografia Gherardo Gossi (curatore del restauro), Margherita Fenoglio  e Piero Negri Scaglione. L’iniziativa è in collaborazione con il Centro Studi Fenoglio, il Museo Nazionale del Cinema e la Film Commission Torino Piemonte.
(https://www.beppefenoglio22.it/evento/proiezione-de-il-partigiano-johnny%ef%bf%bc/)


Stefano Dionisi ne Il Partigiano Johnny di Guido Chiesa
Ogni domenica fino a marzo 2023, il Centro Studi Beppe Fenoglio organizza il tour gratuito “Tra le righe di BF22”: undici tappe nel cuore di Alba partendo dalla sede del Centro Studi in piazza Rossetti, per scoprire lo scrittore, il partigiano e anche l’uomo. Un percorso cittadino ad anello per addentrarsi nella vita dell’autore e della sua città partendo alle ore 10.30 da Casa Fenoglio, dimora e bottega di famiglia, passeggiando per le vie del centro, tra il meraviglioso Duomo, il Liceo Classico e il Seminario. In occasione del centesimo compleanno dello scrittore la passeggiata della durata di circa 2 ore si rinnova nella fruizione proponendo materiale di approfondimento per gli appassionati grazie alla preziosa conduzione delle guide di Turismo in Langa e al sostegno della Regione Piemonte (https://www.beppefenoglio22.it/evento/tra-le-righe-di-fenoglio/)

Prosegue fino ale 17 aprile l’esposizione a Palazzo Banca d’Alba che racconterà, come sottolinea Fulvia in “Una questione privata”, “Una maniera di metter fuori le parole” propria dello scrittore albese. Ogni fine settimana sarà possibile osservare come le scelte stilistiche di Fenoglio (i ricorsi, i neologismi) siano diventate oggetto artistico attraverso un processo di esaltazione che lega la scrittura alla fotografia. Partendo dallo studio del prof. Beccaria “La guerra e gli asfodeli” sono state fotografate quindici parole estrapolate dal dattiloscritto originale per raccontare ed esaltare la creazione di uno stile personale e ricercato. Il materiale testuale e video racconterà la ricerca dell’autore mentre il peculiare lavoro di riscrittura porrà il visitatore al centro di un’installazione multimediale e interattiva. L’allestimento della mostra è ideato da Danilo Manassero mentre la stampa fotografica utilizzando la cianotipia è realizzata da Francesca Marengo. (Comunicato stampa a questo link).

Il calendario degli appuntamenti, in continuo divenire, è aggiornato sul nuovo sito del Centenario Fenogliano www.beppefenoglio22.it

CENTRO STUDI BEPPE FENOGLIO
Piazza Rossetti 2, ALBA (CN)
www.centrostudibeppefenoglio.it
info@centrostudibeppefenoglio.it
Tel. 0173 364623

Facebook  https://www.facebook.com/CentroBeppeFenoglio
Instagram @beppefenoglio22
sito www.beppefenoglio22.it
hashtag ufficiale dell’evento #beppefenoglio22

Disegnare la città

E’ stata prorogata sino al 27 giugno la mostra ‘Disegnare la Città – l’Accademia Albertina e Torino tra eclettismo e liberty”, ospitata alla Pinacoteca Albertina in via Accademia Albertina 8 a Torino.

 

La visita consente di compiere un viaggio nella storia dell’arte e della letteratura torinese che, coinvolgendo un gran numero di istituzioni cittadine, vuole essere una fonte di ispirazione per il futuro ma con uno sguardo rivolto verso un passato che, a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento, ha visto l’Accademia Albertina essere quella fucina di formazione e ricerca che contribuì a definire la nuova immagine di Torino da città capitale a città industriale.

Obiettivo del progetto è illuminare questa vicenda attraverso un percorso che va dall’eclettismo al liberty. Nelle sale della Pinacoteca Albertina a riempire gli occhi di bellezza sono soprattutto gli acquerelli di Giulio Casanova (1875-1961), docente di decorazione che dipinse gli elementi artistici del caffè Baratti&Milano in piazza Castello a quelli del Treno Reale concepito in preparazione del matrimonio tra Umberto di Savoia e Maria Josè del Belgio, ancora oggi in servizio alla Presidenza della Repubblica. Opere originali, solitamente conservate nel caveau dell’Accademia che sono esposte accanto a suggestive scenografie multimediali che gli allievi di scenografia dell’Accademia di Belle Arti anno progettato e realizzato per l’evento. La mostra è visitabile tutti i giorni feriali e festivi, ad esclusione del mercoledì, dalle 10 alle 18, ultimo ingresso alle 17.30. Il costo del biglietto è 7 euro (ridotto 5).

Per informazioni e prenotazioni, tel. 011/0897370. Posta elettronica: pinacoteca.albertina@coopculture.itwww.pinacotecalbertina.it

 

Massimo Iaretti

 

Giornata della Donna alla GAM, MAO e Palazzo Madama

Lunedì 7 marzo a Palazzo Madama e martedì 8 marzo alla GAM e al MAO

Ingresso gratuito per tutte le donne

Inoltre sabato 5, domenica 6 e martedì 8 visite guidate a tema 

 

Anche quest’anno la Fondazione Torino Musei celebra la Giornata internazionale della donnaproponendo l’ingresso gratuito per tutte le donne alle collezioni permanenti della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, del MAO Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.

Nell’anno 2022 la figura femminile sarà celebrata già a partire da sabato e domenica, con visite guidate a tema proposte dalla cooperativa Theatrum Sabaudiae.

 

La gratuità per le donne è offerta lunedì 7 marzo a Palazzo Madama e martedì 8 marzo alla GAM e al MAO. Dall’offerta sono escluse le mostre temporanee con biglietteria separata.

Info: www.fondazionetorinomusei.it

 

 

Le visite guidate tematiche, a cura di Theatrum Sabaudiae:

 

Sabato 5 e domenica 6 marzo ore 16.30

DONNE DA RACCONTARE

Palazzo Madama – visite guidate speciali per la Festa della Donna

Con l’avvicinarsi dell’8 marzo, Palazzo Madama vuole omaggiare le donne attraverso un percorso guidato in museo, ispirato a figure femminili che, inaspettatamente, si incontrano fra gli oggetti esposti nelle sale, rivelando singolari biografie. Volti di fanciulle e donne aristocratiche, come Maria Antonietta, regina di Francia, o legate al mondo dell’arte, come l’attrice e cantante Louise-Rosalie Lefebvre, che affidano a celebri miniaturisti la memoria del proprio essere e apparire: donne le cui vite sono un interessante spunto di conversazione e racconto. Tra leggenda e realtà, le sale e le vetrine dei diversi piani del museo mostreranno oggetti esclusivi adatti a celebrare una data importante.

Costo: 6€ per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30) – prenotazioniftm@arteintorino.com

Per acquistare i biglietti clicca QUI

 

Sabato 5 ore 16.30 e domenica 6 marzo ore 15

DONNE NELL’ARTE

GAM – visite guidate speciali per la Festa della Donna

Per celebrare la giornata della Festa della Donna la GAM propone un percorso che si sviluppa tra le stanze della collezione del 900 e gli spazi di “Una collezione senza confini”, alla ricerca delle donne che hanno saputo far sentire la propria voce nel panorama artistico italiano e internazionale.

Diverse per origine e formazione, lontane per personalità e stile, queste artiste sono accomunate dal fatto di essere riuscite a imporsi con passione e intelligenza nella realtà artistica del 900 sfuggendo agli stereotipi e ai cliché di genere.

Costo: 6€ per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30) – prenotazioniftm@arteintorino.com

Per acquistare i biglietti clicca QUI

 

Domenica 6 marzo ore 15

DONNE DA ORIENTE

MAO – visita guidata speciale per la Festa della Donna

In occasione della Festa della Donna, si propongono due itinerari tematici nelle collezioni del MAO dedicati al tema del femminile. Un modo per rievocare le diverse vesti e funzioni della donna in Oriente, a partire dalle opere del museo: da dama di corte e poetessa, a dea benefica o irata che costella gli sterminati pantheon buddhisti e induisti.

Dai corredi funerari della collezione cinese agli eleganti dipinti giapponesi, fino alle raffinate decorazioni dell’arte islamica, i visitatori saranno condotti nelle collezioni del MAO in un itinerario dedicato alle svariate immagini femminili che figurano nella produzione artistica delle differenti culture d’Oriente.

Costo: 6€ per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info 011 5211788 (lun-dom 9-17.30) –  prenotazioniftm@arteintorino.com

Per acquistare i biglietti clicca QUI:

 

Martedì 8 marzo ore 16

DEE DA ORIENTE

MAO – visita guidata speciale per la Festa della Donna

Spaziando dall’Asia meridionale alla Regione himalayana, l’itinerario si concentra sulle opere d’arte del Museo che rappresentano forme femminili del divino. Un modo per conoscere alcune fra le svariate manifestazioni pacifiche e irate della Dea che caratterizzano induismo e buddhismo.

Costo: 6€ per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info 011 5211788 (lun-dom 9-17.30) –  prenotazioniftm@arteintorino.com

Per acquistare i biglietti clicca QUI

 

La “Clementina” alla Venaria Reale per celebrare la Giornata della donna

Per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, martedì 8 marzo dalle ore 10.30 la Reggia di Venaria omaggia con una Conversazione a Corte la più famosa delle donne artiste attive alla corte sabauda: Maria Giovanna Battista Clementi, detta La Clementina (Torino 1690-1761).

Per l’occasione, il percorso di visita della Reggia si arricchisce con l’esposizione del dipinto La Dama con levriero fino al 10 aprile 2022.

 

Pippo Pollina, canzoni e convegni. La mafia a 30 anni dalle stragi

Pippo Pollina in Italia.
“Canzoni segrete tour 2022” e Convegni sulla mafia a 30 anni dalle stragiLunedì 28 febbraio, ore 17.30
Convegno La mafia a 30 anni dalle stragi. Le verità nascoste e quelle rivelate.
Aula Magna G.Agnelli Politecnico di Torino
Prenotazioni canzonisegretetour@gmail.com
Informazioni 349/3855347

MARTEDÌ 1 MARZO ORE 21.30
Ingresso Intero 30 € | Ridotto Under 30 15 € | Live Streaming 6 €
PIPPO POLLINA & PALERMO ACOUSTIC QUINTET
Canzoni segrete
PRIMA DATA ITALIANA

Gli anni 1992 e 1993 rimarranno indelebili nella memoria degli italiani per le stragi di mafia che insanguinarono il paese, da Palermo a Milano, da Roma a Firenze. Il tentativo di destabilizzare l’assetto istituzionale fu compiuto con spettacolari attentati che misero alle corde lo stato. Morirono i giudici antimafia Falcone e Borsellino e quasi tutti gli agenti delle loro scorte. E anche casuali cittadini che si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma c’è di più. La strategia del ricatto a cui Cosa Nostra aveva affidato le sue sorti future, prevedeva anche un attacco al patrimonio artistico della nazione. Colpendo non solo i protagonisti dell’antimafia. A distanza di trent’anni troppe domande sono ancora senza risposta e gli inquirenti faticano a trovare il bandolo della matassa, soprattutto quando la ricostruzione si addentra fra gli oscuri rapporti che la criminalità, il terrorismo stragista e parte delle istituzioni italiane hanno intessuto nel corso di decenni di vita repubblicana.

Il convegno del 28 febbraio a Torino, è il primo di una serie di appuntamenti che si terranno dal 28/2 al 6/3 in varie città italiane, intitolati La mafia a 30 anni dalle stragi. Le verità nascoste e quelle rivelate. Appuntamenti nati dall’idea del cantautore Pippo Pollina di abbinare lo spettacolo del suo nuovo album “Canzoni segrete” ad un convegno su queste tematiche, anche come occasione per rilanciare il ruolo dell’arte in quanto strumento di denuncia e di approfondimento.

Pippo Pollina, classe 1963, cantautore palermitano, ha vissuto di persona la stagione del primo grande movimento antimafia, nato nei primi anni ottanta quando Cosa nostra insanguinava le strade del capoluogo siciliano. Da sempre sensibile ai temi della criminalità organizzata e a tutto ciò che la concerne, è uno dei pochi artisti che ha portato questi argomenti al centro della sua attività musicale, dedicando celebri canzoni ad alcuni grandi interpreti della lotta antimafia, da Don Pino Puglisi a Paolo Borsellino e Peppino Impastato …. Ed ora Margherita Asta, a cui è dedicata la canzone del nuovo album “Pizzolungo”.

Il convegno a Torino si terrà presso l’Aula Magna del Politecnico torinese ed è realizzato in collaborazione con Libera Piemonte, Movimento Agende Rosse, Acli Torino e con il contributo dello stesso Politecnico.

Ne discuteranno in aula ospiti autorevoli di grande competenza in materia, introdotti dal saluto del Magnifico Rettore Prof. Guido Saracco e del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Sarà moderatore dell’incontro Andrea Giambartolomei, giornalista de Lavialibera.
Mentre i relatori che interverranno insieme a Pippo Pollina, ideatore del progetto, saranno (in ordine alfabetico):
Margherita Asta referente del settore « Memoria » di Libera per l’ area Centro-nord
Giancarlo Caselli ex-magistrato, Presidente onorario di Libera
Maria Josè Fava referente di Libera Piemonte
Leoluca Orlando Sindaco di Palermo

Partecipazione straordinaria in videoconferenza
Salvatore Borsellino, fondatore Movimento Agende Rosse
Mario Vaudano, ex-magistrato

Intervento di Paola Caccia, figlia di Bruno Caccia, magistrato ucciso dalle mafie
Saluti di Raffaella Dispenza, Presidente ACLI Città Metropolitana di Torino

Il giorno seguente, martedì 1 marzo, allo storico Folkclub in Via Perrone 3/bis, Pippo Pollina terrà il suo concerto Canzoni Segrete, per presentare il suo ultimo album appena uscito per Jazzhaus e Storie di Note. Un album che, attraverso i suoi brani, racconta le riflessioni di un poeta, stati d’animo – a volte anche molto intimi –  messi in versi e melodie, dove il cantautore continua a narrare in musica sogni, speranze, delusioni, attraverso 14 brani che mostrano un artista maturo, nel bel mezzo di una ricerca personale e che continua ad affrontare nuove sfide.
Nell’ambito del concerto, oltre alle canzoni inedite del nuovo album, saranno proposte anche alcune fra le più significative del vastissimo canzoniere di Pippo Pollina, da sempre attento alle tematiche sociali, di libertà, contro le guerre, le dittature, le mafie….
A confermare questo suo impegno sempre vivo e rinnovato, tra le canzoni del nuovo album c’è anche “Pizzolungo”, dedicata a Margherita Asta.
Questa coraggiosa donna siciliana, che perse la mamma e due fratellini nel terribile attentato di mafia contro il giudice Carlo Palermo nel 1985, è da molti anni impegnata nella lotta per la legalità ed interverrà sul palco in tutti i concerti in Italia, prima della canzone a lei dedicata.

Ad accompagnare Pollina in questo concerto è un’eccellente formazione interamente italiana, il Palermo Acoustic Quintet.
Pippo Pollina, voce piano e chitarra
Fabrizio Giambanco, batteria
Mario Rivera, basso
Gianvito Di Maio, tastiere
Roberto Petroli, sax e clarinetto
Edoardo Musumeci, chitarra

Aprirà il concerto Giorgia Zangrossi, appassionata cantautrice torinese. Presenterà alcuni brani del suo nuovo e secondo album “Sono”, in uscita il 25/2/2022 per Storiedinote FR, un’opera ricca di contenuti umani e sociali.

Pippo Pollina Bio
Pippo Pollina nasce a Palermo nel 1963 da una famiglia borghese di origini contadine. Cresce e studia nel capoluogo siciliano frequentando negli anni ‘80 la facoltà di giurisprudenza e l’accademia Amici della Musica con studi di chitarra classica. Impegnato nell’allora nascente movimento antimafia, collabora al mensile catanese I siciliani fino all’assassinio mafioso del suo storico direttore, Giuseppe Fava.
Insieme ad altri musicisti palermitani fonda il gruppo Agricantus, con il quale lavora fino alla fine del 1985, in sei anni di intensa attività concertistica in Italia e all’estero e seminaristica nelle scuole medie e superiori della Sicilia. Pollina lascia l’Italia alla fine del 1985 per intraprendere un viaggio senza una meta precisa e dopo 3 anni in giro per il mondo approda in Svizzera, nella città di Zurigo, dove da allora vive con sua moglie Cristina e i suoi figli Julian e Madlaina.
Un canzoniere di circa 200 brani incisi nel solco di 24 album; oltre 4.000 concerti in Italia, Germania, Austria, Francia, Svizzera, Olanda, Svezia, Belgio, Egitto e U.S.A; innumerevoli collaborazioni artistiche fra cui notevoli quelle con Franco Battiato, Georges Moustaki, Inti-Illimani, Konstantin Wecker, Linard Bardill, Nada, Schmidbauer & Kälberer, Charlie Mariano, Patent Ochsner e Giorgio Conte; sono dati che fanno di Pollina un artista di grandissima caratura in perenne movimento creativo.
Svariati premi della critica in rinomate rassegne musicali sia in Italia che all’estero lo indicano come uno dei depositari della tradizione della grande canzone d’autore italiana.

 

Informazioni e prenotazioni
www.folkclub.it+39 011 19215162folkclub@folkclub.it