CULTURA- Pagina 120

L’Accademia di Medicina di Torino inaugura il suo 178° Anno Accademico

Il 24 novembre alle ore 17.30 l’Accademia di Medicina di Torino inaugura il suo 178° Anno Accademico, con una riunione in streaming

Nel corso della riunione  dopo la relazione del Presidente, Prof Giancarlo Isaia, il Prof Carlo Maurizio Montecucco, Professore di Reumatologia dell’Università di Pavia, introdotto dal Prof Dario Roccatello dell’Università di Torino, terrà una lettura dal titolo “Artrite reumatoide: vent’anni dopo i primi farmaci biologici”.

In ottemperanza alle disposizioni del DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro solo collegandosi al sito

www.accademiadimedicina.unito.it.

Le giornate del Torino Film Industry incominciano a Palazzo Carignano

BREAKFAST OF CHAMPIONS: cominciano dal Museo Nazionale del Risorgimento le prossime giornate del Torino Film Industry – FCTP Production Days 2020, grazie ad una produzione originale realizzata in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte. Secondo il direttore Ferruccio Martinotti questo progetto dimostra che le sinergie tra istituzioni culturali possono generare proposte formidabili.

Sono due i film sonori che Film Commission Torino Piemonte e Museo Nazionale del Risorgimento hanno realizzato per la terza edizione di TFI Torino Film Industry. Due produzioni originali che mettono al centro cinema, musica e arte e hanno come protagonisti eccellenze piemontesi, dietro e davanti la macchina da presa.

Si tratta di Fabio Bobbio che dirige il film sonoro di Paolo Spaccamonti e di Enrico Bisi, che dirige Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo. Insieme a loro, due troupe e tecnici del suono di grandissimo livello. Il set di questo progetto speciale è quello del Museo del Risorgimento, la maestosa Aula della Camera Italiana, il momento è quello dell’inizio giornata, ovvero della colazione.

Il fitto programma di panel, incontri, masterclass di lunedì 23 e martedì 24 novembre – nell’ambito dei Production Days organizzati da Film Commission Torino Piemonte durante TFI – partirà proprio da questa Breakfast of Champions: in entrambe le giornate gli accreditati potranno vedere per la prima volta i due film sonori che rappresentano i primi prodotti, le prime tappe di un percorso artistico e produttivo inedito.

Come dichiara Paolo Manera, Direttore Film Commission Torino Piemonte: “Abbiamo sul nostro territorio compositori, musicisti, tecnici del suono che sono un tesoro prezioso, da raccontare e valorizzare molto di più, che mettono Torino e il Piemonte sulla mappa internazionale. E ci sono sempre qui luoghi incredibili, ricchi di storia e storie, che si stanno innovando ridefinendo la loro capacità di raccontarsi ed essere attrattivi, che non sono per noi delle semplici “location”, ma assoluti protagonisti, se gestiti con passione e inventiva, come il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, che volevamo quest’anno come una delle sedi per Torino Film Industry – Production Days. Nasce da qui, e dall’idea di fare entrare in contatto questi mondi, questo progetto speciale, avviato appositamente per l’evento, che vuole essere una “colazione dei campioni” per avviare risorgenti due delle giornate di incontri e workshop, ma anche “episodi-pilota” per stimolare altre produzioni e racconti per suoni e musica”. E come precisa Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento: “Un rapporto, quello tra il Museo Nazionale del Risorgimento e Film Commission Torino Piemonte, che nasce con Cartoons on the Bay a Torino per tre edizioni, e si consolida nel tempo sino ad arrivare a queste sonorizzazioni d’ambiente. Un progetto che dimostra come le collaborazioni e le sinergie tra istituzioni culturali, se si fondano su un reale idem sentire, siano in grado di sprigionare energie formidabili, e come davvero sia possibile fissare l’orizzonte progettuale ben oltre la cinta daziaria quando si hanno a disposizione artisti, quali Gatto Ciliegia e Paolo Spaccamonti, torinesi unicamente per l’anagrafe, la cui cifra espressiva è unanimemente riconosciuta di caratura internazionale. Con il Direttore di FCTP Paolo Manera, che ringrazio, abbiamo molte altre idee in ebollizione e un’assoluta condivisione sulla rotta da seguire per declinarle in modo operativo”.

Breakfast of Champions – lunedì 23 novembre, ore 9.30
“Paolo Spaccamonti PLAYS Museo Nazionale del Risorgimento”
un film sonoro diretto da Fabio Bobbio / a sound film directed by Fabio Bobbio

Breakfast of Champions martedì 24 novembre, ore 9:30                                                                        “Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo PLAYS Museo Nazionale del Risorgimento”
un film sonoro diretto da Enrico Bisi / a sound film directed by Enrico Bisi

Per assistere ai due eventi: https://online.torinofilmindustry.it/

Gli appuntamenti della settimana al Centro congressi UI

UNO SPETTACOLO D’AUTUNNO II SERIE
Il quarto appuntamento, lunedì 23 novembre alle ore 15.00, sarà dedicato alla presentazione virtuale in diretta streaming del libro di Bruno Quaranta, “Le nevi di Gobetti”, edito da Passigli Editore. L’autore, in collegamento con Carlo Ossola, ripercorrerà gli ultimi giorni di vita del prodigioso e indimenticabile intellettuale, scomparso esule a Parigi nel 1926, neanche venticinquenne. Era partito da Torino, la sua città, il 3 febbraio. Morirà nella capitale francese neanche due settimane dopo. Il libro di Quaranta, dedicato al suo viaggio finale, è l’occasione per disegnarne la biografia intellettuale attraverso le figure che gli furono accanto come maestri e amici: da Luigi Einaudi a Carlo Levi, da Felice Casorati a Francesco Ruffini, da Natalino Sapegno a Luigi Salvatorelli, da Antonio Gramsci a Gaetano Salvemini.

MARTEDì SERA

Il terzo appuntamento, martedì 24 novembre alle ore 18.00, celebrerà la memoria di un grande Maestro, Ennio Morricone, che il figlio Marco e la nipote Valentina Morricone, sapranno ricordare da un punto di vista nuovo, quasi inedito, spirituale. Al centro del colloquio – al quale prenderanno parte in versione virtuale Alessandra Comazzi, in veste di moderatrice, e Don Paolo Tomatis, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano torinese e presidente dei Liturgisti italiani – ci sarà il libro “Salmi”, edito da Piemme. I Salmi, nei quali si uniscono il canto e la preghiera, manifestano l’aspetto spirituale della musica e innalzano noi, esseri terreni e miserabili, verso Dio. In un’originale riflessione sugli inni di lode e ringraziamento condivisa con la nipote, l’eredità artistica e spirituale di un indimenticabile maestro.
L’incontro sarà arricchito da alcune clip video con colonne sonore curate dal grande compositore e musicista.

I vincitori del concorso “Mario Soldati”

Ecco i vincitori della 11^ edizione del concorso multidisciplinare “Mario Soldati” 2020, promosso dal Centro “Pannunzio” 

L’iniziativa culturale nasce nel 1999 per ricordare lo scrittore, giornalista e regista cinematografico che fu suo Presidente per circa 20 anni

SEZIONE A – POESIA                                                  1° premio: Angela SUPPO;  2° premio: Filomena LOMBARDO;  3° premio: Gian Giacomo DELLA PORTA
SEZIONE B – NARRATIVA                                          1° premio: Giovanni CORDERO;  2° premio ex aequo: Laura ASTUNI e Salvatore LA MOGLIE;  3° premio ex aequo: Brunella DE BON e Lorenzo PESCE
SEZIONE C – GIORNALISMO E CRITICA                   1° premio: Giovanni ADDUCCI; 2° premio: Marina ROTA; 3° premio: Barbara PANELLI
SEZIONE D – TESI DI LAUREA                                   1° premio: Giovanna DORDONI; 2° premio: Filippo CONGIONTI; 3° premio ex aequo: Francesco MOCELLIN e Valentina RASO
SEZIONE E – OPERE DI GASTRONOMIA                 1° premio: Giancarlo MALACARNE; 2° premio: Patrizia ROSSETTI; 3° premio: Alice LUPI
SEZIONE GIOVANI                                                    1° premio: Alessio VANNINI

“Quando l’Italia aveva veri statisti”

Domenica 22 novembre alle ore 18 lo storico Pier Franco Quaglieni, già direttore e docente emerito dell’istituto superiore di alti studi storici verrà intervistato dalla dottoressa Adriana Rizzo  sulla piattaforma di Facebook del centro Pannunzio sul tema: “Quando l’Italia aveva statisti veri : Cavour e Giolitti”

”Quel che abisso tace” e gli olocausti dimenticati

Ho conosciuto Maura Maffei a Casale Monferrato in libreria, casualmente, la fine dello scorso anno  e  ho appreso da lei in persona della storia misconosciuta riferita alla decisione di Winston Churchill chiamata Collar the Lot ( metteteli al guinzaglio ) che il 2 luglio 1940 portò alla tragedia dell’ affondamento dell’ Arandora Star con a bordo 805  italiani   e non solo, deportati in seguito alla decisione presa da Benito  Mussolini di dichiarare guerra alla Gran Bretagna.

Tutto questo e di più è raccontato nel suo bellissimo romanzo storico ”Quel che abisso tace” (edizioni  parallelo 45, 2019 pagg.341 €.13) che ho finito di leggere in questi  giorni. In questo periodo di quarantena forzata e claustrale a causa del   Covid-19 e dell’ ”affondamento sociale economicoe   civile”  che ne è  seguito, le storie di vita dei naufraghi narrate nel romanzo in prima  persona, mi hanno costretto a una forma particolare di identificazioncognitiva. 

Considerarmi mio malgrado naufrago tra i naufraghi, a riflettere   sull’ineluttabilità dell’infausto destino collettivo e soprattutto  sulle  conseguenze sociali e individuali della discrezionalità del potere, sul    rapporto tra quest’ultimo e  la sua influenza sulle ragioni etiche del  bene e la persistenza del male con la sua anessa banalità morale ( Hannah Arendt   ”La banalità del male. Il processo a Adolf Eichmann a Gerusalemme”) e l’etica della scelta  sociopolitica di  governo di ieri e di sempre. ”La convinzione che il comune egoismo normalmente induca gli uomini dall’indulgere agli impulsi aggressivi    del  tutto indipendentemente dagli interessi degli altri ”(Christopher  Lasch, ”L’ Io minimo. La mentalità della sopravvivenza in un epoca di turbamento” Universale Economica Feltrinelli, Milano 1996 pag.156 ) non è garanzia di libertà anche nel senso cristiano evidenziatoda Franz Rosenzweig nella ”Stella della Redenzione”. Così   è per il      giornalista piemontese emigrato nella perfida Albione Cesare Vairo di fedeltà al regime parente della scrittrice e per l’apolitico    personaggio  di ‘fantasia’ Oscar Dell’Ongaro entrambi compressi nel  conflitto  lacerante di diverse identità e comuni sofferenze. Se la Shoah ha  giustamente il marchio terribile dell’unicità del Male Assoluto nulla  ci   esenta anzi a maggior ragione tutto ci obbliga a ricordare i tanti  dimenticati Olocausti che gli si affiancano nel passato più o meno  recente e nel presente. A monito per il futuro. E chiudo con una  citazione di William James a commento finale dell’ importante opera letteraria di Maura Maffei: ” La moderna deificazione della mera  sopravvivenza, una sopravvivenza che rinvia a se stessa, nuda e   astratta, con la negazione di una qualsiasi sostanziale eccellenza in    ciò che sopravvive, tranne la capacità di una misura ancora maggiore di  sopravvivenza, é senz’altro la tappa intellettuale più strana mai  proposta da un uomo a un altro uomo”.

Aldo Colonna

Al via il Festival delle culture popolari

 

Dal 13 al 15 Novembre parte la XV edizione quest’anno dedicata alle relazioni di comunità. Sarà trasmessa su Tradiradio, la webradio di Rete italiana di Cultura Popolare. Tanti gli ospiti tra cui il costituzionalista Sabino Cassese. E Lavazza nuovo partner nel progetto contro la dispersione scolastica che coinvolgerà da questo novembre anche le scuole del quartiere Aurora.

 

Ci sarà Lavazza che, il 13 novembre dalle 15, parteciperà alla tavola rotonda virtuale dedicata alle Comunità educanti, raccontando le ragioni che l’hanno portata a sostenere il progetto contro la dispersione scolastica avviato da Rete Italiana di cultura popolare durante il lockdown su cinque scuole torinesi e che ora coinvolgerà anche il quartiere Aurora. Ci sarà il costituzionalista Sabino Cassese che il 14 novembre alle 17 parlerà della parola democrazia insieme alla sociologa Chiara Saraceno.  Tra il 13 e il 15 novembre tanti gli appuntamenti che caratterizzeranno questa XV edizione del Festival delle Culture Popolari, rimodellato al periodo storico che stiamo vivendo. La manifestazione si svolgerà infatti non nei soliti luoghi fisici, come tutti gli anni, ma su Tradiradio, la web-radio della Rete con sede a Lo spaccio di cultura – Portineria di comunità in Piazza della Repubblica a Torino e al Fondo Tullio De Mauro, che conserva il patrimonio bibliotecario di De Mauro, grazie al sostegno di Fondazione CRT.

Sarà un festival di incroci tra linguaggi multimediali, suoni e voci, azioni performative, storie e testimonianze dalla comunità per la comunità, accessibili a tutti. Con tanti momenti per stare insieme tra cui quello con le sei famiglie del progetto nazionale Indovina chi viene a cena? ci ospiteranno virtualmente nelle loro cucine il 14 novembre alle 13, per farci riscoprire i sapori e le ricette dei loro paesi nativi. Oppure quello di ogni sera alle 21,30 con i concerti e le voci che molti di noi hanno potuto ascoltare nei luoghi storici della musica torinese come l’Hiroshima Mon Amour, lo Stadio olimpico, il Parco Dora.

IL PROGETTO CON LAVAZZA

Durante il periodo di lockdown la Rete italiana di cultura popolare, già attiva in un progetto contro la dispersione scolastica chiamato Pfp, ha realizzato insieme a cinque scuole torinesi una mappatura sugli studenti che non frequentavano più le lezioni da quando queste erano diventate virtuali. In tutto erano stati rilevati 120 ragazzi, sparsi su tutta la città. Tutti i giovani sono stati ricontattati dai volontari della Rete con telefonate, email, sms, e con la riapertura delle scuole molti sono ritornati sui banchi. Adesso il progetto si espande. Si cercherà di costituire una “Comunità educante.” Rete Italiana vuole continuare la lotta alla dispersione in più scuole. E la multinazionale del caffè Lavazza ha deciso di sostenere il progetto per contrastare il fenomeno anche nelle scuole del quartiere Aurora. I giovani che non vorranno proseguire gli studi si cercherà di accompagnarli sul Portale dei Saperi, una piattaforma digitale che fa conoscere le persone di una determinata comunità e che può consentire ai ragazzi di incontrare imprese del territorio. In diretta web radio e in videoconferenza si confronteranno Chiara Saraceno, Presidente della Rete Italiana di Cultura Popolare, Andrea Morniroli, Forum disuguaglianze e diversità, Franco Lorenzoni, insegnante e fondatore della casa- laboratorio di Cenci, Fondazione CRT, Lavazza, presidi, docenti, famiglie e studenti degli Istituti torinesi partecipanti al progetto Pfp, progetto di contrasto all’abbandono scolastico e alle povertà educative dei minori.

“Insieme alla Rete ricostruiamo legami di comunità e di socialità messi a dura prova dalla

pandemia, promuovendo relazioni fondate sulla fiducia, la solidarietà, l’inclusione”, afferma il

Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

 

“I mesi di lockdown ci hanno obbligato a ripensare la nostra attività. – spiega la sociologa e presidente di Rete italiana di cultura popolare Chiara Saraceno – O chiudevamo tutto o andavamo avanti imparando a fare cose nuove. E attraverso la radio, la tecnologia usata per contattare gli studenti, abbiamo continuato a mantenere relazioni, a costruire rapporti fiduciari. Abbiamo fatto sì che il distanziamento fosse solo fisico ma non sociale. Le relazioni con la comunità anzi si sono andate rafforzando e ci hanno dato la forza di non rinunciare a questa XV edizione del festival”.

Arte povera e sogni rivoluzionari ai tempi di Merz e Calvino

In via Santa Giulia 57 c’era una vecchia trattoria La Rosa di Francia. Quante serate passate a metà anni ’70. Ora c è un centro estetico. In questo caso il tempo è stato impietoso

E rimane il ricordo con quella vena di nostalgia compagna inseparabile del ricordo. Prima era  una piola con pessimo vino ed al massimo uova sode al bancone, talmente vecchie , diventate dure ed immangiabili e noccioline americane a go-go. Arrivò Carlo dando una nuova anima al locale.

La moglie in cucina e l’avventura cominciava. Carlo ex operaio Fiat e sessantottino. Ogni tanto arrivavano suoi vecchi amici: si autodefinivano Comontisti. Gente strana. Barba e capelli lunghi, l’ immancabile eschimo, rigorosamente verde,  e ventre sfondato dalle troppe lattine di birra tracannate. Carlo li sopportava per amicizia. Diceva sempre: non sono un revisionista ma questi si sono bevuti il cervello. Era sempre in un angolo della sala. Mangiando e bevendo aspettava i clienti. Finiva, poi sempre si sedeva con noi nel fare ore piccole parlando e raccontando  improbabili rivoluzioni. Ed a volte ci impegnava a fare l’alba perché voleva andare a fare i picchetti alla Fiat. Crollava e la moglie lo accompagnava sopra nel loro appartamento e soffocava nel sonno le sue velleità rivoluzionarie. Centrale per il quartiere Vanchiglia. Tra i quartieri più eclettici di Torino. Tutti i ceti sociali rappresentati.

La Contessa proprietaria di diversi palazzi tra via Vanchiglia e corso San Maurizio. Operai e piccolo borghesi o bottegai e partigiani. E non mancavano gli intellettuali ed artisti. Come Mario Merz, un gigante nel suo genere. Uomo sicuramente affascinante e decisamente anarchico visionario. Cominciammo a dormire a casa sua per fare compagnia alla figlia Beatrice. Iscritta alla Fgci e studentessa del liceo scientifico Segrè. I genitori erano molte volte fuori per lavoro. Faticosamente ma inesorabilmente si stava affermando l’ arte povera. Gianni Agnelli e Marella Caracciolo in Agnelli ne erano estimatori e volevano comprare un opera. Più volte lo invitarono a cena per comprare una sua opera. Il Maestro annuiva. Cambiava discorso. Sicuramente era estemporaneo. Solo dopo 25 anni gli Agnelli riuscirono ad acquistare una sua opera. Trent’anni dopo ebbi l’avventura di lavorare per la Fondazione Merz aiutando la figlia nel predisporre mostre oltre oceano. Argentina e Brasile. La Rosa di Francia era il nostro covo. Stavamo ad ascoltare Merz e tutti fumavano le Stop senza filtro, non penso che siano ancora in commercio. Le ore diventavano piccole, ed il giorno dopo era dura svegliarsi per andare al liceo. Indubbiamente uomo di grande fascino.

Non era semplice stargli dietro. Stargli dietro nel perché è nel come delle sue opere. Ogni tanto ci veniva in aiuto Bea che lo “traduceva”. Una sera ci presentò Italo Calvino. Faceva da spola con Parigi. Lo conoscevo ma non avevo mai letto un suo romanzo. Rientrati trovai La giornata di uno scrutatore. Tempo dodici ore e lo lessi tutto di un fiato. Poi I sentieri dei nidi di Ragno. Dove resistenza era anche un percorso nella propria anima. Una porta aperta all’universalità di Elio Vittorini, o l’epico Beppe Fenoglio e l’antifascismo dolce e tenero di Cesare Pavese, dentro la sua proverbiale impotenza. Che anni, che anni!  Anni impossibili da dimenticare. Anni tra Arte Povera e Casa Editrice Einaudi passando, naturalmente, per la Trattoria La Rosa di Francia.

Patrizio Tosetto

Il Museo Egizio si racconta in piemontese

Otto le clip del progetto “Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri” realizzate in collaborazione col Centro Studi Piemontesi e patrocinate dalla Regione Piemonte

                Il cammino di riscoperta delle proprie radici intrapreso dal Museo Egizio in vista della celebrazione dei suoi 200 anni di vita nel 2024, avviato nell’autunno scorso con il riallestimento delle cosiddette “sale storiche” dedicate alla genesi della collezione egittologica torinese, vive oggi una nuova e inedita tappa. Un’operazione culturale il cui protagonista è la “lingua” della Torino dell’800, il tempo in cui l’istituzione vide la luce: il piemontese è infatti stato scelto come strumento per un viaggio narrativo sul filo della memoria che racconta la storia del Museo Egizio e dei personaggi che l’hanno reso grande.  Nascono così le otto clip del progetto “Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri” che, nel vero senso della parola, ridà voce, con la parlata del loro tempo (con sottotitoli in italiano), ad alcune delle più autorevoli figure del passato del Museo, ciascuna legata a una provincia della nostra regione. Sarà quindi possibile ascoltare in perfetto piemontese le vicende di Bernardino Drovetti nel video dedicato alla provincia di Torino, quelle del casalese Carlo Vidua per la provincia di Alessandria, conoscere l’astigiano Leonetto Ottolenghi, il biellese Ernesto Schiaparelli, per la provincia di Cuneo il monregalese Giulio Cordero di San Quintino, per quella di Novara Stefano Molli, natio di Borgomanero, mentre la provincia di Vercelli sarà rappresentata da Virginio Rosa e quella del Verbano Cusio Ossola da Giuseppe Botti. Nel corso dei mesi di novembre e dicembre, ogni martedì con cadenza settimanale, i canali social del Museo Egizio proporranno otto storie esclusive, offrendo al pubblico, con la collaborazione del Centro Studi Piemontesi/Ca dë Studi Piemontèis,  non soltanto l’opportunità di riscoprire la lingua piemontese quale patrimonio linguistico accessibile, ridando vigore e dignità alla cultura regionale, studiata e vissuta in chiave europea e internazionale, ma anche l’occasione per dare un volto ai protagonisti di grandi imprese e guardare da una nuova prospettiva al legame fra il Piemonte e l’antico Egitto.

“Dalle Alpi alle Piramidi. Piccole storie di piemontesi illustri”

(3 novembre CUNEO e Giulio Cordero di San Quintino. Lo studioso che trasferisce e ordina la collezione a Torino)

10 novembre ALESSANDRIA e Carlo Vidua.  L’intellettuale viaggiatore che suggerisce l’acquisto al re.

17 novembre ASTI e Leonetto Ottolenghi. Quando il collezionismo si traduce in un patrimonio della collettività.

24 novembre BIELLA ed Ernesto Schiaparelli. La straordinaria scoperta della tomba intatta di Kha e Merit

1° dicembre NOVARA e Stefano Molli. L’architetto che servì la causa dell’egittologia italiana.

8 dicembre VERCELLI e Virginio Rosa. La passione per l’antico Egitto che rende immortali.

15 dicembre Il VERBANO CUSIO OSSOLA e Giuseppe Botti. Il primo demotista dell’egittologia italiana.

22 dicembre TORINO e Bernardino Drovetti. L’avventuroso diplomatico che raccolse la collezione di antichità egizie.

Vedi il trailer del Progetto al link: https://youtu.be/hvyme15OX6U

E la prima clip, Provincia di Cuneo: https://youtu.be/zZ7tz7Ad9sk