Fra teatro, cinema e musica in Alta Val di Susa Da venerdì 30 luglio a martedì 24 agosto
Sauze di Cesana (Torino)
Tre appuntamenti da lode. A legarli il filo conduttore del “sogno”. Dopo il grande successo ottenuto dalle iniziative dell’estate 2020, Sauze di Cesana (sicuramente fra i Centri più caratteristici dell’Alta Val di Susa) riparte con tre nuove grandi “pensate” organizzate in collaborazione con l’“Unione Montana Comuni Olimpici”, “Assemblea Teatro” e “Cinedehors” e con il supporto dell’“Associazione Amici di San Restituto”.
Si parte venerdì 30 luglio, alle 21, sulla Piazza del Municipio – via Principale 25 -con lo spettacolo teatrale “Il piccolo principe” tratto dal libro di Antoine de Saint Exupery, allestito da “Assemblea Teatro”, con la regia di Renzo Sicco, la voce narrante di Gisella Bein e i disegni realizzati dal vivo da Monica Calvi. Un classico per ragazzi, genitori e nonni d’ogni età. La storia arcinota, ma sempre di grande attualità e poetica visionarietà, racconta dell’incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe, arrivato sulla Terra dallo spazio (dall’asteroide B 612). Fra le righe, il testo affronta temi, senza spazio e senza tempo, come il senso della vita e il significato dell’ amore e dell’ amicizia. Romanzo destinato all’eternità, è bene ricordare che “Il piccolo principe” nel 2017 ha superato il numero di 300 traduzioni in lingue e dialetti diversi, ed è il testo più tradotto al mondo se si escludono quelli religiosi.
Giovedì 12 agosto, ore 21, sarà la volta del cinema all’aperto con la proiezione del film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, evento organizzato in collaborazione con l’associazione “Cinedehors”. Film di montagna e sulla montagna, la pellicola racconta una storia realmente capitata a Ostana – in valla Po – e osservata dallo sceneggiatore Freddo Valla (il cui film “Bogre” è da pochi mesi arrivato sugli schermi). Quattro candidature ai “Nastri d’Argento e cinque ai “David di Donatello”, il film dì Diritti presenta non poche complessità ma, nello stesso tempo, motivi di attrazione per la sua profonda ricchezza tematica e psicologica. Oltre alla diversità e alla diffidenza verso lo straniero (il diverso), due sono i temi posti in chiara evidenza: la memoria storica che molti valligiani emigrati hanno dimenticato e il recupero dell’antica solidarietà montana. Grazie alla mobile fotografia digitale di Roberto Cimatti, è un raro esempio di film di montagna senza concessioni all’oleografia, sostenuto da una fisicità quasi tattile, calata nella realtà concreta.
Martedì 24 agosto, infine, sarà il giorno dell’evento clou del cartellone delle iniziative estive di Sauze di Cesana. Alle ore 21 saliranno, infatti, sul palco Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura per un concerto, dicono gli organizzatori, “dal sapore più unico che raro”. Paolo Fresu, (tromba, flicorno) e Daniele di Bonaventura (bandoneon), dialogheranno in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dalle atmosfere mediterranee. Un incontro, quello fra il celebre trombettista sardo (nativo di Berchidda) e il bandoneonista marchigiano (di Fermo), ormai ben rodato attraverso innumerevoli concerti, sempre capaci di raccontare i colori dell’universo musicale contemporaneo.
Le iniziative estive si chiuderanno domenica 12 settembre, alle ore 11, con l’appuntamento al Pian della Milizia per il ricordo degli uomini dell’equipaggio di Miss Charlotte (l’aereo alleato americano che il 10 settembre del ’44 si schiantò contro il Gran Mioul, in Valle Argentera), nel 77^ della tragedia, con la Celebrazione Eucaristica, il tributo degli onori civili e militari e il pranzo offerto dall’“Ana” di Pianezza.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero e nel caso di maltempo si terranno nella “Chiesa di San Restituto”.
Diceva Walter Bonatti: “Chi più in alto sale, più lontano vede. Chi più lontano vede, più a lungo sogna”. Parole fatte sue da Maurizio Beria, sindaco di Sauze di Cesana, che aggiunge: “Credo che solo continuando a sognare, anche attraverso questi momenti di poesia e di magia, si possa arrivare a quell’armonia che talvolta dimentichiamo di cercare”.
g. m.
Nelle foto
– Assemblea Teatro: “Il piccolo principe”
– Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura: Ph. Roberto Cifarelli
Nella cultura africana tradizionale la musica, la danza, il senso del ritmo e il teatro, sono elementi profondamente radicati nell’animo delle popolazioni autoctone. Il Burkina Faso, importante paese del Sahel che pullula di arte, ne è un esempio.
E’ su questo importante terreno fertile che si innesta l’importante progetto sociale, culturale e artistico, sostenuto dal Consolato italiano a Ougadougo con in prima linea l’Ambasciatore Andrea Romussi-dall’associazione Legamondo, da Mana Chuma Teatro, diretto da Massimo Barilla e da Alessandra Barilla, ballerina, performer, laureata in tecnica della riabilitazione psichiatrica, danza terapeuta e insegnante di yoga.
Collaborerà con il grande artista Luca Fusi che lavora all’Espace Gambidi, che ospiterà il tutto, e inoltre l’aiuterà nella realizzazione dello spettacolo.
Il progetto di arte italiana all’estero troverà un titolo definitivo solo strada facendo e alla fine della formazione, che è iniziata ora con le audizioni, la scelta degli spazi e un’accurata preparazione. Poi ad ottobre andrà in scena lo spettacolo aperto a tutti, al Festival Fitmo e poi a Ougadougo, Anima dell‘inziativa è Alessandra Barilla.
Giovane torinese, talentuosa e portatrice sana di entusiasmo coinvolgente e grande voglia di fare sempre meglio il suo lavoro di artista. Collabora come volontaria con Legamondo ed altre associazioni umanitarie, (alle quali devolve buona parte dei suoi compensi) con la costante attenzione al sociale e alle altre culture, compresa quella africana.
Ora avrà la possibilità di lavorare anche con i magnifici e spettacolari danzatori burkinabè; occasione da non perdere per una sorta di sincretismo con i ritmi passionali, sensuali, e l’istinto puro che gli africani esprimono in totale libertà in tutte le loro danze.
Ed ecco un bel modo di sorvolare le barriere tra nazioni civilizzate e quelle più in difficoltà. Alessandra è appena tornata dal Burkina Faso e sta mettendo in piedi tutta l’operazione.
In scaletta il progetto prevede una prima parte sulla poesia del 900, per la quale Alessandra ha scelto testi di Sibilla Aleramo, Ada Negri, Livia Candiani e Beatrice Libonati (artista visuale che è stata assistente e danzatrice della grande Pina Bausch).
In una seconda parte, Alessandra Barilla, attraverso il suo lavoro e la sua arte, cercherà di rappresentare riflessioni importanti su concetti come il significato dei muri che dividono il genere umano, sull’uguaglianza tra popoli di diverse latitudini del mondo, tutto veicolato da movimento e parole.
All’orizzonte potrebbero esserci anche altre performance insieme ad artisti prestigiosi a livello mondiale alle quali Alessandra Barilla sta lavorando. Intanto danzerà e farà danzare i ballerini burkinabè. Insomma un grande progetto che sta prendendo sempre più forma sul solco di una convinzione importante alla base di tutto: il ruolo dell’artista è fondamentale per creare una realtà sociale sempre migliore, anche ad altre latitudini del variegato mondo.
Laura Goria
Il Castello di Marchierù, aderente all’ Itinerario Dimore Storiche del Pinerolese promosso dall’ ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane) sarà aperto al pubblico il 25 luglio, come di consueto ultima domenica del mese.
Domenica 25 luglio riprendono gli appuntamenti previsti dal Calendario 2021 con l’apertura di cancelli e portoni di castelli, palazzi ed antiche ville private normalmente non aperti al pubblico, aderenti all ’ Itinerario Dimore Storiche del Pinerolese, officiato dall’ ADSI ( Associazione Dimore Storiche Italiane) ed inserito nel circuito “Castelli e Dimore Storiche 2021” di TurismoTorino e Provincia
CASTELLO DI MARCHIERU’ ( Villafranca Piemonte via S.Giovanni 77)
Con il suo parco selezionato e segnalato dalla “ Associazione Il parco più bello d’Italia”
Visite guidate al parco, alla cappella gentilizia, alle scuderie settecentesche ed alle sale ammobiliate del Gli stessi proprietari accompagneranno gli ospiti facendo rivivere la vita dell’epoca con usi e costumi degli appartenenti al loro Casato, da cui discendono dal 1220.
( visite ore 10/11/12*15/16/17 )
Particolari allestimenti saranno predisposti in adesione all’ Anno Internazionale della Frutta e Verdura proclamato dall’ ONU e dalla FAO.
adulti € 8 * bimbi gratis fino a 10 anni* Passport e TorinoPiemontecard € 6
Prenotazione obbligatoria al 3394105153/3480468636 * segreteria@castellodimarchieru.it
Obbligatoria la mascherina protettiva
Domenica 25 luglio Marchierú si racconta. Passeggiate nel parco, ricordi di matrimoni in cappella, le scuderie settecentesche del Maresciallo Filippi di Baldissero, le sale storiche con la scrivania della prima guerra d’indipendenza, la tavola imbandita con servizi d’epoca in sala da pranzo, i suoi rituali, il fumoir… ed il cugino Camillo di Cavour, i ricordi dei familiari francesi Richelieu e Galliffet, la ghigliottina e l’incontro con il boia….. La storia di un Casato raccontata dai discendenti diretti che dal 1220 tuttora abitano il castello.
Alla Reggia di Venaria continua fino al 3 agosto Metamorfosi, il festival estivo di spettacoli serali all’aperto, ospitato nei luoghi più suggestivi dei Giardini.
La quarta settimana della rassegna propone in calendario, dal 23 al 29 luglio, i concerti dell’Unione Musicale Onlus nel cortile della Cascina Medici del Vascello, le performance di danza ideate da Michela Lucenti presso il Giardino delle Rose e gli spettacoli teatrali presso i Resti del Tempio di Diana e il Cortile delle Carrozze, che vedono protagonisti Mariangela Gualtieri, Elio e Stefano Massini.
Metamorfosi – Programma della quarta settimana dal 23 al 29 luglio
Venerdì 23 luglio
- Un viaggio nella canzone, concerto – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
- MAD Museo antropologico del danzatore, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.15
- Ovidio e altre storie. Da nome a nome, spettacolo teatrale di e con Mariangela Gualtieri – Resti del Tempio di Diana, ore 20
Sabato 24 luglio
- Romanticamente, concerto di musica classica – Cascina Medici del Vascello, ore 18.30
- MAD Museo antropologico del danzatore, spettacolo di danza – Giardino delle Rose, ore 19.15
- Ovidio e altre storie. Da nome a nome, spettacolo teatrale di e con Mariangela Gualtieri – Resti del Tempio di Diana, ore 20
Martedì 27 luglio
- Ci vuole orecchio, Elio canta e recita Enzo Jannacci, con Elio – Cortile delle Carrozze, ore 21.30
Giovedì 29 luglio
- L’alfabeto delle emozioni, spettacolo teatrale di e con Stefano Massini – Cortile delle Carrozze, ore 21.30
Al via dal 25 luglio fino alla fine di ottobre 2021 gli itinerari, i primi appuntamenti sono dedicati agli scorci del Lago Maggiore, l’arte sacra in Valle di Viù e la Valle di Susa dal Medioevo al Novecento
Ai nastri di partenza la nuova edizione di Grand Tour, il progetto di Abbonamento Musei che, giunta alla sua 13° edizione, quest’estate propone sedici itinerari in bus in Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia.
I primi appuntamenti. Si parte domenica 25 luglio con Scorci del Lago Maggiore: una giornata a Verbania, che ha già registrato il tutto esaurito, per scoprire nel settecentesco palazzo Viani-Dugnani il rinnovato Museo del Paesaggio. Il tour prosegue con una passeggiata lungo il viale delle magnolie dove si incontra Villa Giulia, costruita da Branca, inventore del famoso liquore. Il 1° agosto, la domenica successiva, è il momento di scoprire l’Arte sacra in Valle di Viù: la prima tappa sarà ad Usseglio, con il suo Museo Civico Alpino, mentre a Lemie ci si soffermerà sulla Confraternita, in prossimità della chiesa di San Michele Arcangelo, che offre una bellissima veduta sulla valle e un prezioso Oratorio con un ciclo di affreschi del ‘500. A Viù è prevista una visita al museo di Arte Sacra, con la preziosa cappella del SS. Nome di Gesù, tra reliquiari, messali settecenteschi e apparati d’altare. L’8 agosto, con l’itinerario In Valle di Susa, dal Medioevo al Novecento, si visiterà la Pinacoteca dedicata al pittore Giuseppe Augusto Levis, ospitata nelle sale dello storico palazzo di famiglia e recentemente riallestita. Il tour prosegue a Susa, dove i visitatori saranno immersi in un’originale visita al castello sulle tracce della contessa Adelaide, per conoscere la storia del palazzo dalle sue origini romane fino ai giorni nostri. Si conclude la giornata tra le preziose collezioni del Museo Diocesano, che ospita la mostra Il rinascimento europeo di Antoine de Lonhy.
Le altre proposte. In Valle d’Aosta sono previste tre visite ai castelli, in particolare a quelli di Verrès e Fénis, per gli interventi dell’architetto e studioso Alfredo d’Andrade, una giornata tra le vestigia romane e la vasta area megalitica di Aosta e il Castello di Aymavilles oggetto di un complesso restauro in fase di conclusione.
Nel torinese si potrà visitare il Castello Cavour a Santena con il parco, recentemente riaperto dopo un lungo restauro e ancora, per gli amanti dell’arte visiva, un focus è dedicato alla pittura divisionista di Pellizza da Volpedo, tra Volpedo e Tortona.
Gli itinerari biellesi sono dedicati ai personaggi che hanno reso famosa questa zona del Piemonte, come Eugenia Menabrea, che contribuì a rafforzare il nome all’omonima birra, la famiglia Zegna, con la produzione di lane pregiate raccontata da Casa Zegna, Quintino Sella e il suo amore per l’arte, custodito dalle collezioni del Museo del Territorio Biellese.
Spazio anche alla provincia Granda, con un tour tra Cuneo e il Castello di Rocca de’ Baldi, sulle tracce di Papa Pio VII, e il Castello Grinzane Cavour con il nuovissimo Museo in vigna, un originale percorso tra i filari della vigna del Conte.
Gli appuntamenti del Grand Tour, diventati ormai una tradizione nell’estate piemontese e non solo, si uniscono all’ultimo progetto di Abbonamento Musei L’arte con chi ne fa parte, che dallo scorso maggio mette al centro delle visite i personaggi più rappresentativi dei vari musei aderenti: imprenditori, nobildonne, architetti e artisti che hanno contribuito alla creazione o all’ampliamento dei musei che si visiteranno, diventano così lo spunto per visite guidate alle collezioni o alle dimore storiche che li ospitano. Per approfondire la storia di alcuni dei personaggi incontrati nei percorsi sono già disponibili dieci podcast della serie L’arte con chi ne fa parte, scaricabili gratuitamente dalle principali piattaforme.
Le prenotazioni ai percorsi sono possibili tramite il sito www.lineaverdeviaggi.it
Per l’adesione non è richiesto alcun pass vaccinale; in ottemperanza alle regole anti-Covid, i posti sul bus sono limitati.
Le tariffe di partecipazione prevedono una riduzione per gli abbonati. Chi ha ancora un voucher del 2020 di Linea Verde potrà usarlo per le nuove gite del programma. Per informazioni: www.abbonamentomusei.it
Abbonamento Musei è la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, ogni volta che lo si desidera, 365 giorni l’anno: un’iniziativa unica in Italia, con oltre 450 realtà, fra musei, residenze reali, castelli, giardini e fortezze diffuse sul territorio a beneficio degli abbonati, veri e propri ambasciatori del cultural lifestyle, che mette al centro la cultura e la socialità che la cultura porta con sé.
Nato a Torino e in Piemonte nel 1995 e curato dall’Associazione omonima, in più di vent’anni Abbonamento Musei ha raggiunto un grandissimo successo commerciale e di popolarità, coinvolgendo più di 300mila abbonati: il numero degli ingressi l’anno, che nel 2019 ha superato (complessivamente) quota 1.000.000, racconta più di ogni altro dato l’efficacia e la funzione sociale del progetto.
Dal 2015 Abbonamento Musei ha ampliato il suo circuito, arrivando prima in Lombardia e nel 2019 in Valle d’Aosta. La tessera è considerata dagli utenti e dagli addetti ai lavori lo strumento migliore per accedere ai circuiti museali e stimolare l’esplorazione del territorio con gite fuori porta e visite, per vivere a 360° un’intera regione.
Nel 2020, convinta dell’importanza di costituire un tramite tra pubblico ed enti museali anche durante l’emergenza sanitaria, l’associazione ha dato vita al progetto AMplify, l’informazione di Abbonamento Musei nato per conoscere da vicino le istituzioni culturali tra novità, consigli utili e cose belle. Un canale di informazione tramite il sito, la newsletter e i social, con novità, approfondimenti, collaborazioni, notizie inedite: un racconto vivace e periodico a favore degli abbonati e, insieme, di tutte le persone che hanno voglia di informarsi e scoprire il mondo delle istituzioni culturali e delle loro proposte.
Lampi dal futuro: preveggenza e società
Con Veronica Raimo, Davide Caldo, Andrea Pogliano e Simone Regazzoni
lunedì 19 luglio, ore 21.30
Evergreen Fest
La Scuola Holden collabora quest’anno alla sesta edizione di Evergreen Fest con l’incontro Lampi dal futuro: preveggenza e società, che si terrà lunedì 19 luglio alle 21.30 al Parco della Tesoriera di Torino. Interverranno la scrittrice e traduttrice Veronica Raimo, il chirurgo Davide Caldo, il filosofo Simone Regazzoni, il docente e ricercatore Andrea Pogliano, per discutere sui molteplici ruoli che la preveggenza gioca e ha giocato nella storia dell’uomo.
Si partirà dall’inizio dei tempi, quando i depositari della preveggenza erano sciamani carismatici e visionari oppure oracoli sempre troppo criptici e ambigui. Ci si soffermerà sui miti e le narrazioni collettive, che raccontavano e cercavano di spiegare il destino dei popoli e del mondo. Poi ci si muoverà verso la contemporaneità, guardando ai sondaggi che studiano gli umori collettivi per anticipare gli esiti delle elezioni, o al rapporto con la scienza, che annuncia stravolgimenti planetari impegnando la politica in un gioco di summit, accordi e rifiuti. Si parlerà dei modelli previsionali che provano a immaginare il futuro della pandemia che stiamo vivendo con algoritmi, big data e il supporto di intelligenze artificiali.
Il tutto senza dimenticare la prospettiva più umana e concreta del tema: ansie, speranze, negazioni e militanze che sono parte fondamentale della società e vengono amplificate dai media contemporanei.
Sembrano tempi interessanti per riflettere – anche in prospettiva storica – su come l’umanità abbia affrontato previsioni e profezie, via via legittimandole, temendole, inquadrandole in un complesso di rituali, istituzionalizzandole o deridendole.
L’incontro è gratuito e ci si può prenotare scrivendo una mail a prenotazioni@evergreenfest.it, chiamando il numero 334 8655865(h. 15.30-19.00), o compilando il form sul sito al link
https://evergreenfest.wordpress.com/prenotazione-spettacoli/
Evergreen Fest è organizzata da Tedacà, con il sostegno di Città di Torino e Fondazione per la Cultura Torino, nell’ambito di Torino a Cielo Aperto, main sponsor Iren. Con il sostegno inoltre di Corona Verde, Regione Piemonte e TAP; con il patrocinio della Quarta Circoscrizione della Città di Torino. Media partner Radio Energy. Evergreen Fest è un progetto selezionato dal bando
Corto Circuito 2020 – Piemonte dal Vivo.
Evergreen Fest è sostenuto da Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo, un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi – organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985 – in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub.
BIOGRAFIE
Simone Regazzoni, allievo di Jacques Derrida, ha conseguito un dottorato in Filosofia in cotutela alle Università di Parigi VIII e Genova. Pratica l’Arte marziale tradizionale coreana Hwa Rang Do ed è un appassionato di Mixed Martial Arts (MMA). Ha insegnato all’Università Cattolica di Milano e all’Università di Pavia. Attualmente è docente all’IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata) di Milano e Ancona. Collabora con la Scuola Holden e scrive per Tuttolibri de La Stampa. È autore di una quindicina di volumi, tra cui: Sfortunato il paese che non ha eroi. Etica dell’eroismo(Ponte alle Grazie 2012); Stato di legittima difesa. Obama e la filosofia della guerra al terrorismo (Ponte alle Grazie 2013); La filosofia di Harry Potter (Ponte alle Grazie 2017); Iperomanzo. Filosofia come narrazione complessa (Il melangolo 2018); Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura (Feltrinelli 2018). È autore di tre romanzi: Abyss (Longanesi 2014); Foresta di tenebra (Longanesi 2017); I segni del male (Rizzoli 2020).
Davide Caldo è Direttore dell’unità di Chirurgia Vertebrale 5 all’ospedale Humanitas Gradenigo di Torino e membro del centro di ricerca interdipartimentale per l’Intelligenza Artificiale AI@UPO, dell’Università del Piemonte Orientale. È attivo in progetti di ricerca europei nel perimetro delle neuroscienze affettive. Tali ambiti comportano contaminazioni tra discipline distanti quali la medicina e la neurofisiologia, la filosofia del diritto, la computer science. Ha studiato anche il rapporto tra l’uomo e le macchine, le discipline corporee e rappresentative nell’arte e nello sport, la sessualità atipica, la moda, la comunicazione scientifica e il funzionamento dei social network.
Andrea Pogliano è docente di Sociologia dei media e della comunicazione all’Università del Piemonte Orientale; è ricercatore per il Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione (FIERI) ed è membro della rivista Sociologica – International Journal for Sociological Debate. Il suo ultimo libro, Media, politica e migrazioni in Europa, è uscito nel 2019 per Carocci.
Veronica Raimo è nata a Roma nel 1978 ed è scrittrice e traduttrice. I suoi ultimi libri sono Miden (Mondadori 2018), tradotto in Francia, negli Stati Uniti e nel Regno Unito e Le bambinacce (Feltrinelli 2019), scritto insieme a Marco Rossari. Scrive per diversi giornali e collabora con TTL.
“Dall’italiano al mondo”
24 settembre 2021, ore 16-20
online sulla piattaforma digitale SalTo +
«La traduzione è il sistema circolatorio delle letterature del mondo» Susan Sontag
Da sempre consapevole dell’importanza dei traduttori sia a livello culturale sia a livello editoriale, il Salone Internazionale del Libro di Torino è stato il primo in Europa, nel 2001, a creare un ciclo di incontri professionali dedicato al prezioso lavoro di chi consente ai lettori italiani di leggere le letterature del mondo: l’AutoreInvisibile, curato da Ilide Carmignani, diventato appuntamento annuale e di riferimento della categoria. Oggi il Salone del Libro fa un ulteriore passo nel riconoscimento del valore della traduzione, con una nuova iniziativa nata per promuovere e sostenere i traduttori stranieri che danno voce alla letteratura italiana all’estero: il convegno “Dall’italiano al mondo” in programma il 24 settembre online sulla piattaforma digitale SaTto +.
Prima iniziativa di questa sorta nel nostro Paese, pensata anche in vista del ruolo di ospite d’onore riservato all’Italia alla Buchmesse di Francoforte del 2024, il convegno “Dall’italiano al mondo”, intende diventare l’appuntamento annuale di tutti i traduttori editoriali dall’italiano, «per diffondere con più forza la cultura italiana a livello internazionale – spiega Ilide Carmignani – e creare una rete di sostegno all’export della nostra editoria. È infatti consueto, specie per lingue non veicolari, che i traduttori affianchino al loro lavoro l’attività di scout e costituiscano una specie di testa di ponte dei libri italiani fuori dai nostri confini, soprattutto all’interno delle case editrici più piccole.»
Il convegno, a partecipazione gratuita, offrirà agli iscritti la possibilità di assistere a seminari specializzati e di allacciare rapporti con editori, agenti e scrittori italiani.
In programma workshop con editori, agenti e traduttori su come presentare proposte di traduzione in sinergia con la filiera editoriale e su come attingere ai programmi di finanziamento per la traduzione dei libri italiani nel mondo.
Fra i relatori: Duncan Large (PETRA E-network), direttore del British Centre for Literary Translation alla University of East Anglia di Norwich; Kevin Quirk (FIT – Fédération Internationale des Traducteurs), Shaun Whiteside (CEATL – Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires); Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino; Rebecca Servadio a capo della London Literary Scouting e consulente editoriale del Salone del Libro; Mattia Carratello, americanista e editor presso Sellerio, oltre che consulente editoriale del Salone del Libro; Katherine Gregor, traduttrice inglese di Luigi Pirandello e Marco Malvaldi; Carlos Gumpert, traduttore spagnolo di Antonio Tabucchi e Antonio Scurati.
Grazie alla collaborazione con L’Indiscreto, sarà presentata una panoramica delle ultime tendenze della letteratura italiana, accompagnata da una selezione di titoli degli autori più interessanti, ma ancora poco noti fuori dai nostri confini.
Il convegno, gratuito, è aperto a tutti i traduttori dall’italiano.
Per iscrizioni: registrazione su SalTo + a partire dal 20 luglio 2021.
Per informazioni: dallitalianoalmondo@salonelibro.it.
“Dall’italiano al mondo” è realizzato dal Salone Internazionale del Libro di Torino in collaborazione con: rivista L’indiscreto, CEATL – Conseil Européen des Associations de Traducteurs Littéraires, FIT – Fédération Internationale des Traducteurs, PETRA-E Network.
PROGRAMMA
Ore 16:00 Apertura del convegno
Partecipano: Nicola Lagioia (Salone Internazionale del Libro di Torino), Duncan Large (PETRA E-network), Kevin Quirk (FIT), Shaun Whiteside (CEATL)
Ore 16.30 Panoramica delle ultime tendenze della letteratura italiana e presentazione, a cura dell’Indiscreto, di una selezione di titoli non tradotti
Partecipa: Edoardo Rialti e Vanni Santoni (L’Indiscreto)
Ore 17:45 Il traduttore scout nella filiera del libro: scrittori, agenti, editori. I finanziamenti alle traduzioni
Partecipa: Rebecca Servadio
Ore 18.30 Il proposal del traduttore scout
Partecipano: Katherine Gregor, Carlos Gumpert
Coordina: Mattia Carratello
Ore 19.45 Chiusura del convegno
Partecipa: Ilide Carmignani (l’AutoreInvisibile – Salone Internazionale del libro di Torino)
Estate ad Alpette
Intensa programmazione culturale e di tradizioni locali, quella che il Comune di Alpette e le associazioni locali fra cui Polo culturale, bibliotecario ed ecomuseo del rame, lavoro e Resistenza, Anpi Alpette, Pro Loco, Amici del Polo Astronomico, ed altre entita’ associative, stanno allestendo per la seconda quindicina del mese di luglio.
“Bellezza tra le righe” – II Edizione
Domenica 18 luglio, incontro con Paolo Pileri
San Secondo di Pinerolo / Piossasco
“Guardare al domani con uno spirito nuovo”. Migliore e improntato alla speranza e alla fiducia. E il buon Dio sa di quanto, in questo periodo più che mai, ce ne sia davvero bisogno. Di speranza e di fiducia. E’ questo l’obiettivo cui mira la rassegna“Bellezza tra le righe”, nata un anno fa con la precisa volontà di condurre il pubblico in luoghi di rara bellezza, fra gli antichi vialetti e gli alberi secolari di due dimore storiche della provincia di Torino, il Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo (via Cardonata, 2) e Casa Lajolo a Piossasco (via San Vito, 23), dove andranno in scena, sempre di domenica e fino al 17 ottobre, conversazioni con alcuni importanti protagonisti del presente più vario, in grado di “veicolare messaggi catalizzanti e forti, che siano sprone per affrontare il futuro con ragionevole fiducia”. Firmata da “Fondazione Cosso” e “Fondazione Casa Lajolo”, con il contributo della Regione Piemonte e la collaborazione di “Legambiente Pinerolo” e Associazione “Pensieri in Piazza”, questa seconda edizione (già avviata domenica 27 giugno) ha come tema quello della “gentilezza”, parolona importante e salvifica, declinata in più ambiti.
Il secondo appuntamento è in programma per la prossima domenica 18 luglio nel Parco del Castello di Miradolo che, alle 16,30, ospiterà Paolo Pileri, docente di “Pianificazione e Progettazione Urbanistica” al Politecnico di Milano e ideatore di “Vento”, il progetto di territorio pensato attraverso una dorsale cicloturistica fra Venezia e Torino lungo il Po. Pileri, autore di oltre duecento fra articoli e libri sulla mobilità sostenibile terrà un’ “ode alla lentezza e alla gentilezza” e presenterà, per l’occasione, il suo ultimo libro dal titolo, per l’appunto, “Progettare la lentezza” (“People”). La domenica successiva, il 25 luglio, ore 17, a Piossasco, nel giardino di “Casa Lajolo” interverrà invece Angelo Ferrari, giornalista dell’AGI, impegnato a documentare le vicende dell’Africa, seguendone da tempo le più grandi tragedie. Ferrari presenterà “Mal d’Africa” (“Rosenberg & Sellier”), dedicato a un territorio dove la “gentilezza europea” sembra scomparsa, dove è in corso una “guerra” commerciale, ma soprattutto militare, di tutti contro tutti.
In chiusura del mese di agosto, domenica 29 (ore 17), sempre a “Casa Lajolo” di Piossasco, si terrà una chiacchierata con Anna Peiretti, scrittrice, curatrice di progetti di promozione alla lettura e di educazione alla cittadinanza nonché formatrice sui temi del narrare, per parlare di letteratura dell’infanzia e di “educazione gentile”, mentre a settembre al “Castello di Miradolo” è atteso uno dei più noti paesaggisti italiani, Antonio Perazzi, scrittore, botanico e accademico, che presenterà il suo poetico manuale “Il paradiso è un giardino selvatico. Storie ed esperimenti di botanica per artisti” (“UTET”), un inno alla straordinaria quotidianità di una natura finalmente libera da controlli. Di grande interesse sarà anche l’incontro, domenica 26 settembre (ore 16), a “Casa Lajolo” con Irene Borgna, laurea in filosofia e dottorato di ricerca in antropologia alpina, che racconterà del suo straordinario viaggio dei “Cieli Neri” (“Ponte alle Grazie”): partita con una mappa dei “cieli neri” europei tra le mani, la scrittrice è andata infatti alla ricerca di quei luoghi che ancora resistono all’inquinamento luminoso, dalle Alpi Marittime al Mare del Nord, a bordo di un camper. “Perché anche l’oscurità, quella più profonda, che ci permette di alzare gli occhi e osservare sulla volta celeste un universo intero, è gentilezza vera”. A chiudere la rassegna, domenica 17 ottobre (ore 16) saranno Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi e scrittori, gli ideatori di “Tlon”, scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro, che racconteranno di una filosofia “calata nella lettura” e nel confronto con la società contemporanea Una filosofia che può diventare “manuale e strumento per vivere”.
Per tutti gli appuntamenti, è obbligatoria la prenotazione: “Castello di Miradolo”, tel. 0121/502761 o prenotazione@fondazionecosso.it; “Casa Lajolo”, tel. 333/3270586 o info@casalajolo.it
g. m.