CRONACA- Pagina 953

Sciopero delle detenute al carcere delle Vallette

CARCERE DELLE VALLETTE DI TORINO: SCIOPERO DELLA FAME DELLE DETENUTE DEL REPARTO FEMMINILE IN SOSTEGNO DELL’INIZIATIVA NONVIOLENTA DI RITA BERNARDINI GIUNTA OGGI AL SESTO GIORNO SULLA GRAVE SITUAZIONE IN CUI VERSANO LE CARCERI ITALIANE.

SEDICI MILITANTI E ATTIVISTI DELL’ASSOCIAZIONE MARCO PANNELLA DI TORINO PARTECIPANO ALL’INIZIATIVA NONVIOLENTA CON SCIOPERO DELLA FAME A STAFFETTA.

L’associazione Marco Pannella di Torino aderisce allo sciopero della fame di Rita Bernardini Presidente di Nessuno tocchi Caino, giunta oggi al sesto giorno dell’iniziativa nonviolenta,  sulla grave situazione in cui versano le carceri italiane nelle quali si è registrato il numero record di 53 suicidi di detenuti da inizio anno a oggi (presso il carcere delle Vallette il 15 agosto si è tolto la vita un detenuto di 25 anni).

L’associazione Marco Pannella aderisce nella forma dello sciopero della fame a staffetta che coinvolge  sedici  attivisti e militanti Radicali. Questa adesione segue l’esempio delle ragazze del femminile del carcere delle Vallette di Torino comunicata a Rita Bernardini durante la visita di Nessuno tocchi Caino del 19 agosto scorso.

Lo sciopero  della fame è a sostegno delle volontà manifestate dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia e del Capo del Dap Carlo Renoldi affinché si proceda per l’immediato a ridurre la popolazione detenuta in forte sovraffollamento, con misure come la liberazione anticipata speciale. Per quel che riguarda la vita in carcere, l’iniziativa nonviolenta è a sostegno della volontà di far aumentare i contatti dei detenuti con i familiari attraverso un maggior numero  di telefonate e di video chiamate e con la concessione dei trasferimenti richiesti dai detenuti per avvicinamento alla famiglia e per motivi di studio e di lavoro.

Altri obiettivi più a lungo termine sono rivolti a tutte le forze politiche impegnate nella campagna elettorale affinché  l’esecuzione penale e la riforma della giustizia siano nel concreto aderenti ai principi della Costituzione italiana e della Convenzione europea.

Ultimo saluto al farmacista: comunità in lutto

Ultimo saluto nei giorni scorsi al dottor Carlo Armosino, morto a 62 anni. Il medico lavorava nella farmacia Dallocchio di via Torino, a Nichelino, vicino al municipio. Numerosi i messaggi di cordoglio sui social da parte dei clienti della farmacia che hanno evidenziato la gentilezza e la professionalità del medico.

Muore improvvisamente noto ex giocatore di basket

E’ morto a 56 anni all’ospedale di Sassari per una improvvisa malattia, Alex Hottejan

Il giocatore fu elemento di spicco di Pallacanestro Biella nella prima stagione 1994-1995.

Negli  anni ’80 era una grande promessa del basket nazionale e arrivò a Biella, dopo aver militato in serie A1 con Torino e Varese. Ottenne  la promozione in B1 con l’Olbia nella stagione 1993-1994.

In Sardegna negli ultimi anni ha lavorato come istruttore cinofilo.

Alle Molinette eccezionale trapianto in blocco di cuore e polmoni salva ragazza 19enne

Un donatore di Trieste ha salvato con il proprio cuore e i propri polmoni una ragazza colpita dall’ipertensione polmonare primitiva. L’eccezionale e unico trapianto multiplo di cuore e due polmoni in Ecmo è avvenuto alle Molinette. 

L’intervento, tecnicamente riuscito, è durato 12 ore.

 

È la storia miracolosa di una ragazza pugliese di 19 anni. Stava vivendo la sua giovinezza come tutti i suoi coetanei, ma ecco che a fine maggio arrivano le prime avvisaglie, qualcosa in lei non va e si avvertono i primi problemi di salute: le manca il fiato, si stanca facilmente ed iniziano a gonfiarsi le gambe. Mamma e papà si accorgono che non è più la stessa e la convincono ad andare in ospedale. Al suo arrivo i medici si accorgono che la situazione è molto seria: il suo cuore è molto affaticato e si sta per fermare. La diagnosi è presto fatta: ipertensione polmonare primitiva, una rarissima patologia, caratterizzata da elevate pressioni nei vasi polmonari che causa una disfunzione del cuore.
Le condizioni cliniche precipitano rapidamente ed Aurora necessita di una macchina che le permette di aiutare il cuore ed i polmoni: l’ECMO (per garantirle la circolazione extracorporea e che faccia le veci dei suoi organi). Nonostante una terapia farmacologica specifica non si vedevano gli effetti desiderati e la ragazza non poteva essere staccata dall’ECMO e dalla ventilazione meccanica. Ecco che si fa strada l’unica opzione terapeutica rimasta: il trapianto in blocco del cuore e dei polmoni. Dal Policlinico di Bari, Aurora viene trasportata con un volo speciale dell’Areonautica Militare a bordo di un C-130 presso il Centro Trapianti Cuore – Polmone dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Mauro Rinaldi). Qui viene ricoverata presso la Cardiorianimazione, coordinata dalla dottoressa Anna Trompeo, e dopo un’attenta valutazione si procede alla richiesta in urgenza nazionale dei tre organi per un unico trapianto salvavita. Dopo 5 giorni la chiamata più attesa per i genitori provati per le gravi condizioni cliniche della figlia, il Centro Regionale Trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso) propone un donatore. Inizia la corsa contro il tempo, l’équipe prelievo vola verso Trieste per prelevare il blocco cuore – polmoni. La ragazza viene portata in sala operatoria e sottoposta ad un lungo e delicato intervento di oltre 12 ore, eseguito dal professor Mauro Rinaldi e dal professor Massimo Boffini, con l’aiuto degli anestesisti Antonio Toscano e Federico Canavosio. Completate le ultime suture il cuore ed i polmoni nuovi iniziano subito a funzionare e la paziente riesce ad essere svezzata dall’ECMO. Dopo alcuni giorni le condizioni cliniche migliorano e la giovane paziente inizia nuovamente a respirare da sola. Il cammino è ancora lungo, perché anche gli altri organi hanno sofferto molto prima del trapianto e devono ancora riprendersi completamente, ma adesso con un cuore e due polmoni nuovi è solo una questione di tempo.
“E’ una storia bellissima a lieto fine per la giovane ragazza e per la vita da vivere che ha ancora davanti a sé. Complimenti alle nostre équipes ed al sistema trapianti, che ancora una volta si confermano punto di eccellenza della Città della Salute” commenta il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale Città della Salute di Torino

 

 

Bimbo cade in un dirupo. Ferito alla testa

È un undicenne residente in provincia di Varese il ragazzino  che assieme alla famiglia stava camminando in quota in Valle Antigorio. E’ scivolato in un dirupo riportando ferite alla testa e traumi alla schiena. L’elisoccorso, allertato dai genitori, lo ha portato all’ospedale di Novara

Carcere di Torino, i sindacati chiedono una verifica urgente delle condizioni igienico-sanitarie

Otto organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria hanno inviato una lettera al provveditore regionale della Amministrazione penitenziaria del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, al ministero della Giustizia, ai garanti dei detenuti regionale e comunale, al sindaco di Torino e allo stesso direttore del carcere

Le sigle sindacali Sappe, Osapp, Sinappe, Uspp, Cisl, Cgil, Uil e Fsa  affermano che potrebbero verificarsi epidemie non controllabili, considerando anche l’elevato sovraffollamento di circa il 35% in più rispetto all’attuale capienza. Richiedono quindi  un sopralluogo per “verificare de visu le condizioni di insalubrità dell’intera struttura” per  risolvere “queste inaccettabili condizioni, con urgentissimi interventi per il benessere di tutta la comunità penitenziaria”.

La droga era nascosta nella mascherina

Negli scorsi giorni, personale del Commissariato Barriera Milano in servizio di controllo del territorio ha notato camminare in via Soana angolo Sesia, zona dalla quale sono giunte numerose segnalazioni in ordine a reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacente, un soggetto sospetto. L’uomo infatti, al passaggio della Volante, si irrigidiva bloccando il passo. I poliziotti si fermavano per effettuare il controllo.

L’uomo, un cittadino gabonese 34enne, irregolare sul territorio nazionale, veniva trovato in possesso di una mascherina per la protezione delle vie aeree in tessuto, portata al polso, al cui interno erano presenti 26 palline di cocaina ed eroina nonchè della somma d 150€ in contanti, in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività delittuosa.

Il 34enne, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato tratto in arresto.

Furto di profumi alla Rinascente

Torino: furto all’interno dei grandi magazzini, un arresto della Polizia di Stato

La refurtiva supera il valore commerciale di 500  €

Un Ferragosto in città di shopping, ma a costo zero.

Nel pomeriggio di lunedì scorso, una cittadina italiana di 46 anni, nata in Moldavia, si è recata in un grande magazzino di Via Lagrange.

 Un’addetta del punto vendita si è avveduta di qualcosa di anomalo; di fatti, come successivamente racconterà agli agenti del Commissariato Centro intervenuti sul posto, avrebbe visto la quarantaseienne dapprima attardarsi nel reparto Profumeria e cosmetici, da cui prelevava 4 articoli, che nascondeva all’interno della borsetta; successivamente, veniva vista salire al terzo piano, al reparto abbigliamento.

Qui, dopo aver prelevato due capi esposti negli scaffali, la donna entrava nei camerini, come a voler effettuare una prova, uscendone però solo con uno in mano.

All’arrivo della Polizia, la 46enne, che era stata fermata prima dell’uscita dal negozio da personale di vigilanza interna, è stata perquisita e trovata in possesso di un abito da 430 € e di quattro prodotti di cosmetica di un valore superiore ai 100 €, ai quali erano stati tolti i dispositivi antitaccheggio.

Pertanto, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in merito  al reato di furto aggravato, i poliziotti hanno proceduto al suo arresto.

Motociclista muore in ospedale dopo lo scontro con un’auto

Un motociclista rimasto coinvolto in un incidente stradale sulla provinciale 28 bis a Montezemolo, al confine con la provincia di Savona è morto in ospedale a Ceva. Aveva 53 anni, di Cogoleto, in provincia di Genova. Era in sella sulla sua motocicletta che si è scontrata con un’auto.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Ruba super-bici da 15mila euro ma viene rintracciato grazie al gps e denunciato

Nei giorni scorsi personale Polfer del Settore Operativo di Torino Porta Nuova ha rintracciato un 23enne marocchino che si è reso responsabile del reato di ricettazione di una bicicletta appartenente ad un turista tedesco, in villeggiatura in Liguria.

Lo straniero, dopo essersi impossessato della bici del valore di circa 15.000 euro, è salito a bordo di un convoglio regionale con destinazione Torino.

Attraverso la Sala Operativa di questo Compartimento, in costante contatto con il proprietario del mezzo sottratto che seguiva la traccia del geo-localizzatore di cui quest’ultimo era dotato, gli operatori hanno rintracciato il giovane a bordo di un treno in arrivo nella stazione di Carmagnola.

Il reo, una volta raggiunto dagli agenti nella predetta stazione, ha da subito dichiarato che il mezzo fosse di sua proprietà, ma non è stato in grado di provarlo; il suo abbigliamento, inoltre, non appariva consono per l’utilizzo del mezzo e le frasi pronunciate erano poco chiare ed alquanto sconnesse.

Accompagnato presso gli uffici di Polizia, da un controllo più approfondito è stata rinvenuta, celata nel suo zaino, una tronchesina di 20 cm.

Lo straniero è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e per possesso di grimaldelli; la bicicletta è stata sequestrata e poi restituita al legittimo proprietario, che ha ringraziato la Polizia Ferroviaria per il lavoro svolto. Naturalmente gli elementi acquisiti dagli investigatori dovranno essere in prosieguo esaminati, per superare il vaglio del criterio di presunzione di non colpevolezza.