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Pro Loco e le Associazioni d’arma, in arrivo i fondi regionali

Un nuovo contributo da 3 milioni di euro per sostenere le Pro Loco e le Associazioni d’arma del Piemonte. Il contributo, erogato alla Regione dal Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), va ad aggiungersi ai 5 milioni già stanziati dalla Regione Piemonte attraverso il bando 2023-24 della legge regionale 6/2023, e all’ulteriore milione di euro stanziato lo scorso mese di aprile: due provvedimenti che hanno complessivamente dato sostegno a 160 Pro Loco 78 Associazioni d’arma. Grazie a questi ulteriori 3 milioni la graduatoria (che conta circa 600 domande complessive) può “scorrere” e ammettere al contributo un ulteriore centinaio di associazioni attive sul territorio.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni illustrano l’ulteriore stanziamento di risorse che consentiranno lo scorrimento della graduatoria: «Dal 2020 a oggi il Piemonte ha sostenuto le Pro Loco del territorio e le associazioni d’arma, che prestano una fondamentale opera aggregativa e di volontariato alle manifestazioni, con uno sforzo economico mai visto nell’ultimo decennio: 6,7 milioni di euro investiti fra supporto alle attività e rinnovamento delle strutture. Ora a questo impegno si aggiungono questi altri 3 milioni, che portano l’impegno complessivo per Pro Loco e associazioni d’arma a un totale di quasi 10 milioni in cinque anni, e serviranno a finanziare le realtà già individuate nella precedente edizione del bando di dicembre 2024 e in attesa dell’assegnazione. Un passo in avanti importante, che abbiamo fortemente voluto per dare continuità e risposta a chi aveva progettato iniziative valide ma era rimasto fuori dal contributo pubblico».

«Con questa operazione riusciamo a dare respiro a molte associazioni che erano pronte a partireMolti progetti – proseguono Cirio e Bongioanni – sono ben costruiti, coerenti e con un forte legame con il territorio. Ora, grazie a questo ulteriore stanziamento, possiamo rimettere in moto tante iniziative. E non è solo una questione economica: chi oggi prova a organizzare una sagra o una festa di paese lo fa in un contesto molto più difficile rispetto al passato. I volontari sono meno, i costi salgono, la burocrazia pesa, il ricambio generazionale va incoraggiato. Lo vediamo con le tante sagre e manifestazioni in calendario in queste settimane in tutto il Piemonte: sono un punto di riferimento per tante comunità, custodi di tradizioni e identità locali da salvaguardare, ma anche uno strumento fortissimo di valorizzazione delle tipicità agroalimentari del nostro territorio e di attrattività turistica. Per questo la Regione ha scelto di continuare a esserci, con fatti concreti, lavorando fianco a fianco con l’Unpli Piemonte».

I nuovi contributi saranno così ripartiti: 2,1 milioni andranno alle Pro Loco iscritte all’albo regionale, 900mila euro alle Associazioni d’arma riconosciute e sottoposte alla vigilanza del Ministero della Difesa. Pro Loco e Associazioni, come prevede il bando, li potranno impiegare in progetti per la messa in sicurezza delle sedi e l’acquisto di strutture e attrezzature per fiere e manifestazioni. Ogni progetto – che può comportare un massimo di spesa di 30mila euro – sarà finanziato per il 90%L’elenco dei nuovi soggetti in graduatoria che saranno ammessi al contributo sarà disponibile entro fine mese, una volta perfezionato l’affidamento a Finpiemonte della pratica di gestione delle erogazioni. Oltre a questa misura per le strutture, la Regione sostiene le attività delle Pro Loco con ulteriori 302mila euro nel 2025. 

Da Torino a Roma con un triciclo a pedalata assistita: Angelo Catanzaro “Oltre i limiti”

Ottocento km in triciclo a pedalata assistita da Torino a Roma, per accendere i riflettori sui diritti delle persone con disabilità. E’ l’impresa portata a termine da Angelo Catanzaro, consigliere comunale torinese e attivista per i diritti delle persone con disabilità, affetto da paralisi spastica, che ha scelto di trasformare la fatica di un viaggio in una testimonianza di inclusione e coraggio.

L’iniziativa, sostenuta da Uil Pensionati Piemonte, Uil del Canavese, Ada Piemonte, Weelo e Loom, è stata ribattezzata “Oltre i Limiti”: non solo un percorso fisico, ma una dichiarazione di intenti un invito ad abbattere le barriere non solo fisiche, ma anche culturali, sociali e lavorative.

Partito domenica 7 settembre da Torino, Catanzaro ha pedalato per circa 100 chilometri al giorno, lungo strade secondarie e tratti della via Francigena, accompagnato da un team di amici e sostenitori. Ad ogni tappa non solo fatica fisica, ma anche incontri, talk e momenti di confronto con le comunità locali, per portare avanti il messaggio dell’inclusione.

Per celebrare la sua impresa, ieri l’assessore allo Sport Domenico Carretta ha consegnato a Catanzaro un riconoscimento a nome della Città di Torino: “In questa sala siamo abituati a celebrare storie che meritano di essere raccontate e condivise. Quella di Angelo è una di queste: un’impresa nata come sfida individuale ma che, fin dalla partenza, si è trasformata in un’esperienza collettiva, capace di entusiasmare e coinvolgere tutti. Non è stato un viaggio facile: c’è stato impegno fisico, emotivo, fatica e passione. Ma soprattutto c’è stata la volontà di lanciare un messaggio forte e chiaro, scegliendo la strada più difficile per renderlo ancora più autentico. A nome della Città di Torino voglio esprimere il nostro orgoglio e la nostra gratitudine: questa è una storia che va raccontata, e noi saremo sempre in prima fila ad emozionarci insieme a chi sa dare voce e forza a valori che ci uniscono”.

“Sono davvero contento di essere qui, oggi, con tutte le persone che mi hanno supportato nel viaggio e che sono diventate una vera e propria famiglia allargata”, ha commentato Catanzaro al momento della premiazione in assessorato.

TORINO CLICK

Nichelino, Maurizio Scandurra: “Vi racconto la mia esperienza alla “Fiera di San Matteo”

LETTERA APERTA

Il giornalista radiotelevisivo (nella foto), anche opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, interviene a favore della ‘Tuccio Costruzioni’, l’azienda esclusa dal Comune come sponsor della kermesse. 

Caro direttore,

Le feste patronali sono fatte per unire. Sono un momento di aggregazione, lo specchio della coesione di una comunità. Almeno, così sulla carta. Così è, per lo più. “Così è, se vi pare”, diceva Pirandello. Ma ogni rito, ogni regola ha pur sempre un’eccezione.

E porta il nome del Comune di Nichelino, che alla recente Fiera di San Matteo si è reso, suo malgrado, protagonista di un fatto clamoroso (dopo la già chiacchierata mancata ammissione del cantautore Giuseppe Povia del 2024): l’esclusione di uno sponsor certo dalla kermesse.

La ‘Tuccio Costruzioni’, storica realtà imprenditoriale edile nichelinese attiva attraverso il valzer delle generazioni dal 1960, avrebbe contribuito volentieri e con gioia al sostegno concreto del più importante appuntamento annuale della propria città.

Specie, a quanto si ventila in giro, in un anno in cui la raccolta pubblicitaria per il budget complessivo dell’evento sembrerebbe – e il condizionale è sempre d’obbligo – essere stata più risicata rispetto alle precedenti edizioni.

La motivazione? Un presunto contenzioso tra lo sponsorizzato (il Comune) e lo sponsorizzante (l’impresa fondata da Orazio Tuccio, scomparso nel 2012, e fatta crescere sapientemente da suo figlio Rosario: persona incensurata e perbene, onesta e operosa che tutti indistintamente stimano, io per primo, per la serietà personale e professionale che lo contraddistinguono entrambe).

Ho avuto modo di parlare amichevolmente al telefono, nel tardo pomeriggio di un giorno dei primi di settembre 2025, con il Sindaco, Giampiero Tolardo. Colloquio bonario, sereno: nulla da eccepire, ma solo benevolmente cercare di proporgli sic et simpliciter una composizione di quello che è e resta – a tutti gli effetti per chi scrive – uno scivolone evitabilissimo.

Anzi, il Primo Cittadino mi ha riferito di avere rispetto per l’azienda, e in egual misura anche per chi ne porta il nome (leggasi: Rosario Tuccio – il prosecutore, il figlio del Fondatore – di cui riconosce capacità imprenditoriali e umana onestà, al punto da andare tranquillamente persino a berci una birra insieme, come mi ha più volte sottolineato in corso di chiamata. Sono persino stati consiglieri comunali in passate legislature locali). Gli domando gentilmente il motivo del diniego alla sponsorizzazione. Mi dice che l’impresa ha avviato un contenzioso col Comune.

Gli rispondo che non è così, che non esiste vexata quaestio alcuna, e che l’azienda edile ha soltanto dovuto ragionevolmente tutelarsi da alcune dichiarazioni meritevoli di rettifica emerse sul proprio buon nome e di quello dei fondatori, a mezzo stampa locale, nel corso dell’ultima estate. L’avrei fatto anch’io – come penso chiunque -, al posto dei Tuccio, se ingiustamente accusato.

Chiedo ancora al Sindaco se esista eventualmente una legge, un regolamento ufficiale per negare su presupposti che, al momento, parrebbero puramente arbitrari, detta sponsorizzazione: mi conferma l’assenza di una norma ufficiale, affermando che si tratterebbe invece di una “regola non scritta”.

Bene ha fatto la ‘Tuccio Costruzioni’  a lasciare agli atti quanto formulato dai propri avvocati, trasformando la donazione promessa del valore di circa 15mila euro in una campana votiva destinata a un più ben meritevole, mi sia concesso di poterlo dire nel caso di specie, santuario cattolico piemontese.

Bene ha fatto altresì la ‘Tuccio Costruzioni’ a ricorrere ai camion-vela per promuoversi attorno (e appena fuori) dall’area della Fiera di San Matteo, agendo pubblicitariamente nel rispetto pieno delle norme vigenti.

Autoveicoli speciali noleggiati – fatto a dir poco curioso, significativo e altrettanto parimenti divertente – proprio dalla stessa concessionaria titolata a vendere gli spazi promozionali all’interno del perimetro della Festa! Guareschi avrebbe certamente riso sottobaffo… Don Camillo e Peppone pure.

Preciso ancora che la ‘Tuccio Costruzioni’ è oggettivamente un’Azienda solvibilissima, certificata e al passo con i tempi. Adotta il ‘Modello 231’, presidio di garanzia legale e morale. Applica il Protocollo Antimafia e il Codice Etico. Ed è stata, in passato, partner e contributrice, proprio anche con il medesimo Comune di Nichelino, di rilevanti eventi sportivi di caratura nazionale e internazionale.

Una nota di colore: alla Fiera di San Matteo, il sottoscritto e Rosario Tuccio, mossi da puro e semplice spirito di mecenatismo, hanno tentato di recapitare un mazzo di fiori a Ivana Spagna, non senza fatica, sporgendoglielo frettolosamente in auto dopo le prove, neanche fossimo stati improvvisati paparazzi d’assalto.

Persone dell’entourage della cantante ci hanno riferito di essere stati messi al corrente della nostra (a quanto pare!) non gradita presenza in loco, per via degli articoli di giornale usciti in quei giorni a proposito di questa surreale e sgradita vicenda: in cui la ‘Tuccio Costruzioni’ ha semplicemente esposto fatti e dati oggettivi, a tutela della propria esecrabile onorabilità. Infatti siamo poi rimasti al di fuori dell’area, in rispettosa attesa.

Con Spagna sono amico da oltre 15 anni (lei come il suo personal manager, l’Avvocato Ugo Cerruti noto altresì per aver fatto scoppiare, nel pieno rispetto del diritto certo, il ‘Caso Sanremo’ di cui tanto si parla), essendo stato il curatore della sua biografia e di un libro di fiabe per bambini, gestendone anche l’ufficio stampa in passato.

Un dato rilevante: con l’amico Rosario, ci siamo intrattenuti nel backstage fino a poco prima dell’arrivo della cantante, intrattenendomi anche personalmente in un clima di cordialità a chiacchierare amabilmente del più e del meno anche con l’Assessore di Nichelino Fiodor Luciano Alessandro Verzola.

Poi, inspiegabilmente in prossimità dell’arrivo di Spagna, ci è toccato attendere fuori fiera come degli esuli fino al termine del soundcheck (i più astuti potrebbero dire per ragioni di sicurezza) per consegnarle – letteralmente ‘al volo’ dal finestrino del minivan che la ospitava sul sedile posteriore, ribadisco – l’omaggio floreale, osservati con circospezione dallo Staff della Fiera e dagli uomini della sicurezza come Napoleone a Sant’Elena.

Questo è quello che ricorderò della Fiera di San Matteo 2025. Intelligenti pauca.

Maurizio Scandurra

Nelle immagini esterno e interno della Tuccio Costruzioni

 

Caso plusvalenze, via libera ai patteggiamenti ex dirigenti Juventus

Il gup di Roma ha dato parere positivo  ai patteggiamenti per alcuni ex dirigenti della Juve nell’ambito dell’inchiesta “Prisma”, relativa a presunte plusvalenze legate alla compravendita di calciatori. Gli accordi prevedono pene comprese tra 11 mesi e 1 anno e 8 mesi, tutte con sospensione della pena, e riguardano tra gli altri Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici. È stato invece disposto il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, anche lui ex dirigente bianconero. Le accuse contestate, a vario titolo, sono aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

Salone dell’Auto: test drive e supercar nel cuore della città dal 26 al 28 settembre

Dal 26 al 28 settembre 2025 Torino tornerà a essere la capitale italiana dei motori con la seconda edizione del Salone dell’Automobile, manifestazione gratuita che animerà il cuore della città tra piazza Castello, piazzetta Reale e i Giardini dei Musei Reali. Dopo il successo del debutto, quando centinaia di migliaia di visitatori hanno invaso il centro storico, gli organizzatori si preparano ad accogliere fino a mezzo milione di persone con un programma ancora più ricco. Oltre cinquanta marchi, dalle case storiche come Ferrari, Maserati, Lamborghini, BMW e Mercedes fino ai nuovi protagonisti asiatici come BYD, Omoda e Leapmotor, porteranno in anteprima modelli di serie, supercar e concept destinati a raccontare il futuro della mobilità. Accanto alle esposizioni statiche non mancheranno le esperienze dinamiche: i test drive partiranno da piazza Castello e permetteranno al pubblico di provare su strada vetture elettriche e ibride di ultima generazione, mentre sabato 27 settembre la Reggia di Venaria sarà il punto di partenza per il Supercar Meeting, con un centinaio di equipaggi che attraverseranno i luoghi più iconici della città prima di rientrare in centro. La domenica sarà invece la volta del Festival Car a Revigliasco, un concorso d’eleganza che riunirà oltre ottanta modelli d’epoca e youngtimer. Tra le novità più attese c’è il debutto del Torino Automotive Design Award, un riconoscimento internazionale che premierà l’innovazione stilistica e la capacità di interpretare le nuove sfide di sostenibilità e centralità dell’utente. L’apertura ufficiale è prevista venerdì 26 settembre alle 10 con Andrea Levy, presidente della manifestazione, e la giornalista Federica Masolin come madrina, mentre per tutta la durata dell’evento il pubblico potrà usufruire del Free Pass, che oltre a garantire l’ingresso agli spazi espositivi darà accesso a sconti su hotel, trasporti e musei, inclusi i Musei Reali e Palazzo Madama. In particolare, la sera di sabato 27, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, alcune sezioni dei Musei Reali saranno visitabili al prezzo simbolico di un euro. L’attesa è alta: Torino si prepara ad accogliere visitatori da tutta Italia e dall’estero, confermando la propria vocazione di città dell’automobile e puntando a consolidare il Salone come punto di riferimento nazionale ed europeo per industria, istituzioni e appassionati, in un connubio unico tra storia, design e innovazione.

I pro Pal bloccano l’ingresso della Torino – Milano

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A Torino è stata bloccata l’attività del Campus universitario Einaudi e spezzoni del corteo studentesco hanno fermato il traffico in alcune arterie del centro. In serata un gruppo di manifestanti ha ostruito il passaggio dei veicoli all’imbocco della A4 Torino Milano.

Oggi l’Italia è paralizzata da uno sciopero generale indetto dalle sigle di base USB, Cub, SGB, Usi-CIT per chiedere la fine del conflitto a Gaza e sostenere la popolazione palestinese, una mobilitazione che coinvolge trasporti, scuole, logistica e numerosi servizi pubblici. A Torino il trasporto pubblico GTT è fermo per 24 ore ma con alcune fasce protette: bus, tram e metropolitana circolano dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 12:00 alle 15:00, mentre le linee extraurbane e la ferrovia Torino–Ceres garantiscono servizio da inizio servizio fino alle 8:00 e dalle 14:30 alle 17:30, con la possibilità di completare le corse partite all’interno di questi intervalli anche se l’arrivo avviene dopo la fine della fascia. Il settore ferroviario è interessato da un blocco di 24 ore iniziato alle 21:00 di domenica 21 settembre e in vigore fino alle 20:59 di oggi, con treni regionali garantiti nelle fasce 6:00–9:00 e 18:00–21:00 e con un elenco minimo di collegamenti assicurati per Intercity e Alta Velocità.

A complicare ulteriormente la situazione a Torino sono previste iniziative di protesta pro Palestina con blocchi stradali annunciati a partire dalle 11:00 in diversi punti della città, un presidio in Piazza Carlo Felice davanti alla stazione di Porta Nuova in mattinata e un corteo che partirà da Piazza Castello alle 18:00, eventi che si aggiungono alle interruzioni del trasporto pubblico e che renderanno particolarmente difficili gli spostamenti per l’intera giornata.

Foto: Giuliana Prestipino

Caro scuola: il peso dei libri di testo e l’oligopolio editoriale che ostacola l’equità

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La tematica affrontata in questo articolo si inserisce nel più ampio dibattito che da tempo anima il mondo dell’istruzione italiana: quello dell’inclusione e integrazione scolastica.

Garantire pari opportunità di accesso alla formazione non significa solo promuovere ambienti accoglienti e rispettosi delle diversità, ma anche rimuovere gli ostacoli economici che impediscono a molte famiglie di sostenere i costi dell’educazione.

Tra questi, il caro libri rappresenta una delle barriere più insidiose e persistenti.

Un costo che pesa sulle famiglie

Ogni nuovo anno scolastico porta con sé un fardello economico sempre più gravoso per le famiglie italiane. Secondo i dati diffusi dal Codacons, nel 2024 il prezzo dei libri di testo ha registrato un aumento del 18% rispetto all’anno precedente, con un ulteriore incremento del 2,8% nel 2025. In vent’anni, il rincaro complessivo ha raggiunto il 25%, ben oltre il tasso di inflazione programmata.

La spesa media per gli studenti delle scuole superiori si aggira oggi intorno ai 500 euro annui, mentre per quelli delle medie si parla di circa 350 euro. Una cifra che, per molte famiglie, equivale a metà di uno stipendio mensile. Eppure, il numero degli studenti è in calo: dagli 8,7 milioni del 2004/05 ai 7,9 milioni attuali.

Meno studenti, ma libri sempre più costosi.

Un mercato dominato da pochi

Gli editori attribuiscono l’aumento dei prezzi al rincaro della carta da macero, che ha registrato un +52% dal 2023. Tuttavia, questa spiegazione appare parziale. Il vero nodo è l’assetto del mercato editoriale scolastico, dominato da un oligopolio: quattro gruppi editoriali – Mondadori, Zanichelli, La Scuola e Sanoma – controllano l’80% del settore, che vale circa 800 milioni di euro l’anno.

Il Gruppo Mondadori, in particolare, detiene una quota di mercato del 32% ed è controllato per oltre metà dalla Fininvest, presieduta da Marina Berlusconi.

Questo assetto monopolistico limita la concorrenza e perpetua pratiche  come le “nuove edizioni” annuali, che spesso si riducono a semplici rimpaginazioni o cambi di copertina.

Il risultato? L’impossibilità di riutilizzare i libri da un anno all’altro, aggravando ulteriormente la spesa per le famiglie.

Modelli alternativi e soluzioni possibili

A fronte di questa situazione, l’Italia si distingue negativamente tra i grandi Paesi europei per la spesa pro-capite in libri scolastici. Eppure, esistono modelli alternativi già adottati con successo all’estero. In Germania, alcuni Länder offrono gratuitamente tutto il materiale didattico, mentre a Berlino le famiglie versano una quota forfettaria di 100 euro l’anno, con esenzioni per i redditi più bassi. In Francia, le scuole forniscono direttamente dispense e libri, riducendo drasticamente i costi. In Olanda, Belgio e Svezia, le spese scolastiche per l’età dell’obbligo sono coperte dallo Stato, salvo piccoli contributi per fotocopie o danni ai materiali.

Anche in Italia esistono esperienze virtuose, come la cosiddetta “autoproduzione” didattica, in cui i docenti preparano direttamente le dispense per gli studenti. Tuttavia, queste pratiche restano marginali e non sufficientemente sostenute dalle istituzioni.

Investire in istruzione significa anche garantire un accesso equo ai materiali didattici.

Secondo Eurostat, nel 2020 l’Italia ha destinato solo lo 0,65% del PIL all’istruzione secondaria, contro l’1,31% della Germania e l’1,26% della Francia. Invece di aumentare la spesa militare – come richiesto da Usa e Nato – sarebbe più utile raddoppiare gli investimenti nell’istruzione pubblica.

Una questione di equità e inclusione

Questa battaglia non riguarda solo la scuola, ma anche il salario indiretto: quel sistema di welfare che dovrebbe garantire gratuitamente i servizi essenziali come salute, trasporti e istruzione. Ridurre il costo dei libri di testo non è solo una questione economica, ma un passo fondamentale verso una scuola più inclusiva, equa e capace di integrare davvero tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background socioeconomico.

Donna cade e muore mentre cerca funghi

Una sessantenne di Cavallermaggiore è morta cadendo in un un canalone nel vallone sopra Vinadio, in alta valle Stura, nel Cuneese. La donna cercava funghi insieme al cognato, che ha dato l’allarme non vedendola rientrare. Le ricerche hanno impegnato squadre del Soccorso alpino piemontese, dei vigili del fuoco e della guardia di finanza. La vittima è stata trovata ancora in vita ma è deceduta successivamente.

Ciclovie Piemonte – Liguria: incontro a Cheese

L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e l’assessore regionale al Turismo della Liguria Luca Lombardi  sono stati ospiti di Cheese a Bra, dove si sono confrontati sulla collaborazione turistica fra le due Regioni.
“Con l’amico Bongioanni del Piemonte stiamo collaborando da qualche tempo all’ambizioso progetto di unire le due regioni attraverso un sistema di ciclovie attraverso le Alpi del Mare: a metà ottobre saremo quindi pronti a firmare un protocollo d’intesa insieme anche alle Camere di Commercio di Cuneo e delle Riviere di Liguria. La collaborazione tra pubblico e privato sarà fondamentale per la realizzazione dell’opera e il sistema camerale è un collante importantissimo”, ha detto Lombardi.
Ha confermato l’assessore Bongioanni: “Assieme all’amico e collega Luca Lombardi abbiamo aggiunto un nuovo step per porre le basi del progetto di un sistema di ciclovie che unirà le Alpi piemontesi e il mare della Liguria, e che abbiamo iniziato a sviluppare a metà agosto. Entrambi condividiamo la visione che, per sviluppare il turismo ed essere competitivi offrendo i prodotti che i mercati stanno sempre più richiedendo come l’outdoor, dobbiamo ragionare in termini di macroregioni e collaborazioni organiche fra aree naturalmente contigue come la montagna piemontese e la Riviera. A metà ottobre firmeremo insieme il protocollo che formalizzerà questa collaborazione”.

Favria, Usic: “Complimenti ai colleghi che hanno arrestato autori tentato omicidio”

“Un plauso ai colleghi per la professionalità dimostrata, ancora una volta, e che ha consentito di assicurare alla giustizia gli autori del tentato omicidio. I Carabinieri della Compagnia di Ivrea, infatti, hanno arrestato quattro individui con l’accusa di tentato omicidio, a seguito di una sparatoria che ha gravemente ferito un uomo di 63 anni.
Secondo le prime ricostruzioni, la vittima è stata raggiunta da tre colpi d’arma da fuoco mentre si trovava all’interno della propria abitazione. Le sue condizioni sono state giudicate sin da subito critiche ed è attualmente in pericolo di vita.
Le immediate indagini, condotte dalla Sezione Radiomobile e Operativa, hanno consentito di rintracciare e arrestare i presunti responsabili nella stessa notte. Durante le perquisizioni è stata rinvenuta anche l’arma ritenuta utilizzata per il delitto.
Ancora una volta, dunque, i Carabinieri hanno anteposto la sicurezza dei cittadini al rischio personale. Esprimiamo soddisfazione per il tempestivo intervento, che conferma l’impegno quotidiano dell’Arma nel contrasto alla criminalità e nel garantire la tutela della comunità”. Così, in una nota, Leonardo Silvestri, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) per il Piemonte e la Valle d’Aosta.