CRONACA- Pagina 833

Salgono a 47 gli anarchici denunciati per le devastazioni a Torino

Salgono  a 47 le persone denunciate per le devastazioni di sabato a Torino. 27 sono quelle fermate nelle fasi prima della manifestazione, quando è stato sequestrato materiale esplodente e maschere antigas, martelli, piedi di porco, bombe carta, bastoni, fumogeni, coltelli e petardi.  Altri sedici anarchici sono stati identificati dopo avere scaricato da un furgone  scudi in plexiglass con maniglie e bastoni. I sedici sono stati denunciati per porto di oggetti atti a offendere.

Valerio Castronovo amico e maestro

Domani alle 15,30 si tengono i funerali al Tempio Crematorio di Torino 
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IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

Gianni Oliva ha scritto un ricordo così esaustivo sullo storico Valerio Castronovo  che mi esime dallo scrivere di lui, ritrovandomi pienamente nell’articolo di Gianni.  Mi limiterò a qualche ricordo personale. Con Valerio non ho avuto una consuetudine assidua di frequentazione,  ma in parecchie  occasioni c’è stata la concreta possibilità  di  un incontro  molto proficuo. Era si’ uomo di sinistra, ma fu sempre socialista assolutamente non marxista. Per certi versi si poteva considerare un salveminiano  che non aveva dimenticato il Salvemini anticomunista collaboratore con Pannunzio al “Mondo“ , un  periodo spesso ignorato da alcuni che dovrebbero conoscerne la vita, ma in cui la faziosità filo gramsciana spesso  prevale sempre. Valerio con la visione egemonica gramsciana non ebbe nulla da spartire. Era un uomo che amava il pluralismo e la libertà di pensiero. Ricordo che ci scambiammo una telefonata quando cadde il Muro di Berlino e mi colpì il suo entusiasmo. Anche sul fascismo non ripete’ mai le vulgate e collaboro’ anche con Renzo De Felice.
Volle che collaborassi con lui ad una colossale storia di Torino che non ebbe il successo che meritava proprio perché  era uscita in un clima culturale dominato dalla sinistra egemonica torinese
 che voleva subordinare tutto ai suoi dettami arroganti. Lo si inserisce  nella triade composta da  Tranfaglia e Salvadori, ma Castronovo non fu mai un militante e non aspiro’ mai al seggio parlamentare come gli altri due. A parte le faziosità di Tranfaglia, Salvadori vide nell’euro comunismo lo sbocco della storia contemporanea che svolto’ invece  in tutt’altra direzione:  un errore non da poco. Valerio si dedicò anche alla biografia, un genere che gli storici marxisti giudicano non storicamente adeguato. Io ricordo che quando con il Sindaco  Piero Fassino decisi di ricordare – tra l’oblio generale – il centenario della nascita di Franco Venturi, non ritenendo idonei nessuno degli ex allievi diretti a ricordare il maestro da cui si erano discostati, telefonai a Castronovo, che aveva insegnato anche storia moderna,  chiedendogli se sarebbe venuto nell’Aula del Consiglio comunale di Torino a ricordarlo. Valerio accetto’ subito  e tenne su  Venturi una grande lezione. Furono assenti gli allievi accademici di Venturi, ad eccezione di Adriano Varengo che fu stretto collaboratore di Franco alla “Rivista  storica italiana” e di Walter  Barberis. Il figlio di Venturi Antonello forse allusivamente mi regalo’ un libro sul socialismo del padre  che Venturi, quando lo conobbi e frequentai, aveva del tutto abbandonato.
Castronovo storico di fama internazionale come Venturi non ebbe l’accoglienza dovuta dal solito clan torinese. Che fosse stato il Centro “Pannunzio“ (che si impegno’ nel 1994  per il conferimento della cittadinanza onoraria al nostro storico più importante) a ricordare il centenario della sua nascita, invitando Castronovo non piacque, anche se la Sala Rossa era affollata.
Una piccola notazione sui titoli  usati da due quotidiani: hanno confuso  la biografia di Giovanni Agnelli fondatore della Fiat scritta da Castronovo con  il nipote, l’Avvocato. Valerio non fu lo storico dell’Avvocato, come appare. In un titolo si legge anche “ lo storico vercellese “ che appare una definizione davvero un po’ angusta e provinciale. Valerio nacque a Vercelli, ma fu storico di sconfinati orizzonti. Meritava di più . Ma basta il ricordo di Oliva a farci capire che sia stato e sarà lo storico mancato ad ottantotto anni che ha dedicato la vita agli studi storici in modo davvero esemplare.

Traffico in tilt in tangenziale per un furgone ribaltato. Due feriti

Traffico bloccato questa  mattina quando un furgone Iveco Daily si è ribaltato sulla tangenziale di Torino all’altezza di Rivoli, verso la direzione nord Milano-Aosta.  Le due persone a bordo sono rimaste ferite e sono state portate in ospedale. Il mezzo si è ribaltato senza coinvolgere altri veicoli. È intervenuta la polizia stradale di Torino-Settimo con gli ausiliari dell’Ativa.

Poste Italiane, nel Torinese un’azienda in rosa

Sono il 68% le donne con incarico di responsabilità che operano al servizio della rete più capillare d’Italia in provincia


All’Azienda è stata assegnata la certificazione Top 
Employers 2023

 

Torino, 7 marzo 2023  Con i suoi 419 Uffici Postali e 1600 dipendenti, di cui il 72% donne in provincia di Torino, Poste Italiane si conferma azienda al femminile con una presenza di 237 donne in posizioni direttive.

Inoltre, in tutta la provincia, sono 74 gli Uffici Postali “rosa”, cioè composti esclusivamente da personale femminile.

 

Poste Italiane, fin dalla sua nascita ha dato spazio all’occupazione femminile: il ruolo della donna, inizialmente legato soprattutto ad una innovazione tecnologica come quella del telegrafo, è cresciuto nel tempo e oggi, nell’era di Internet le donne rivestono un ruolo strategico. 

La presenza femminile in provincia di Torino ha avuto un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere. 

 

 

Anche nel 2023, per il quarto anno consecutivo, ad esempio, a Poste Italiane è stata assegnata la certificazione “Top Employers”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo.

 

Nel 2022 Poste Italiane ha ricevuto inoltre la Certificazione Equal Salary che attesta l’equità retributiva tra donne e uomini nell’organizzazione. Tali risultati si aggiungono ad altri prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la leadership globale nell’uguaglianza di genere secondo il Gender-Equality Index di Bloomberg, l’ingresso nella classifica globale Top 100 sulla parità di genere stilata da Equileap e l’attestazione secondo lo standard ISO 30415:2021 Human resource management – Diversity & Inclusion.

Spazio44 inaugura la mostra “Woman. Nothing compares to you”: solo per l’8 marzo

Oggi, per la sola serata dell’8 marzo, alle ore 19:00,  Spazio44 inaugura la mostra “Woman. Nothing compares to you”, interamente dedicata alle donne.

Protagonisti della serata, oltre alle opere esposte, saranno l’attrice Rita Pensa, che si esibirà in un recital di poesie intitolato “La verità, vi prego, sull’amore” di W.H. Auden, e i ballerini di tango Ruggero Meirone e Barbara Giacobbe del Laboratorio Tango Baires, che la accompagneranno.

La serata, voluta fortemente da Angela Calcagni e Claudia Converso, direttrici e artiste appassionate dello Spazio44, e poi dall’attrice Rita Pensa, conferma la galleria come un luogo dell’arte finalizzato alla crescita, alla sperimentazione e alla contaminazione.

Una serata, quella di oggi, che non rappresenta solo un omaggio a tutte le donne, ma anche un momento di condivisione e riflessione a cui tutti noi siamo chiamati.

Spazio44, Via Maria Vittoria 44, Torino

Ragazzo rapinato e picchiato brutalmente da tre coetanei

Tre giovani sono stati denunciati dalla polizia di  Novara per rapina e lesioni gravi in concorso. Nel mese di maggio del 2022,  un 21enne presento’ denuncia dopo  essere stato rapinato da tre coetanei mentre si trovava in un negozio da parrucchiere a Sant’Agabio. Era  stato picchiato violentemente e derubato, riportando ferite guaribili in 45 giorni. Il giovane conosceva i soprannomi degli aggressori, così la polizia è riuscita ad identificarli.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Le mimose alla maestra Bergoglio l’8 marzo

E allora … per me è la 65esima volta, anzi per la 66esima volta W l’otto marzo festa della Donna.

66 volte perché la prima volta che lo festeggiai ero nella pancia di mia madre. Sono cose che difficilmente si scordano. Fu la Kollontaj che propose all’Internazionale comunista, la data per la lotta per i diritti delle donne.
Ovviamente tassativamente vietata durante il fascismo. Una ricorrenza istituita dalla repubblica italiana cresciuta in questi ultimi decenni. E quanti ricordi. Dai tempi, inizi anni 60 , dove si era quattro gatti in croce. Raro trovare le mimose. Mia madre le ordinava giorni prima e poi mi “spediva” dalla maestra Bergoglio con un bel mazzo di fiori. Mi beccavo del lecchino dai compagni di classe ed io mi difendevo dandogli degli ignoranti. Con il 68 cambiò tutto. Metà anni 70, addirittura due manifestazioni. Al mattino con gli studenti tra il giallo delle mimose ed al sabato pomeriggio  l’evento indetto da partiti e sindacati. Nel 1975 in via Principe Amedeo, seduti sul gradino chiesi a Patrizia di uscire quella sera insieme. Cuore in gola e la certezza di un diniego. Fortunatamente mi sbagliavo. Anni turbolenti per noi maschi.
Nel 1977 addirittura un corteo di sole donne inibito agli uomini. Accompagnai Antonella e poi una birra con i compagni. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Molte cose positive. Come la presenza attiva delle donne in politica. Ma molte cose sono decisamente peggiorate. Femminicidi, stupri e violenze di ogni genere. I Talebani che non vogliono far studiare le donne. Ragazzine in Iran avvelenate perché così non vanno a scuola.  Uccise perché rivendicano i loro diritti di libertà. Come si diceva una volta tanto si è fatto ma tanto, tanto è ancora da fare.
Non sarà un 8 marzo solo di gioa e felicità.
Dalle guerre alle stragi di immigrati.
Ancora una volta libertà e diritti vanno a braccetto. Come chi non vuole queste libertà e questi diritti. Ci si mettono anche gli anarcoidi che mettono a ferro e fuoco la nostra Città perché il loro capo vuole lasciarsi morire ed ovviamente è  incolpato lo Stato che loro combattono con armi e bonbe.
Ossia uno stato colpevole di volersi difendere. Non c’è è mai limite al peggio.
Un nuovo 8 marzo difficile e al tempo stesso speranzoso. Speranza per chi non demorde e non vuole demordere per l’uguaglianza che vuol dire libertà.
Buon 8 marzo a tutte le donne. Proprio tutte quante dall’Italia al più sperduto paesello ed anfratto del mondo. Eguaglianza vuol dire civiltà al di là del credo politico e religioso.
Buon 8 marzo alle donne che ho amato e poi stufandole hanno smesso di amarmi. Anche nel loro no mi hanno insegnato qualcosa.
Ed un particolare Buon 8 marzo ad una donna conosciuta quasi 50 anni fa. Livia Turco ministro ed icona delle battaglie per la parità di genere. Ci si è rivisti e sentiti in questi ultimi anni. Una donna che ha saputo valorizzare Nilde Jotti, troppe volte dimenticata. Livia mi h fatto leggere le lettere d’amore di Palmiro Togliatti alla giovanissima Nilde. Una visione decisamente umana del segretario del PCI soprannominato, non a caso il Migliore. Palmiro Togliatti ebbe anche dei grattacapi, nell Italia bacchettona per questo suo,  per questo loro amore.
La stessa Nilde Jotti, anche dopo la morte di Togliatti ebbe da subire angherie nello stesso pci. Poi la Presidenza della Camera fu il giusto compimento della sua esperienza politica. Noi “maschietti ” siamo in debito verso queste donne che hanno fatto la Storia con la esse maiuscola.
Buon 8 marzo a tutte le donne. In particolare  a chi ancora patisce le pene dell’inferno.
8 marzo per ieri, per oggi e per il futuro.
8 marzo per sempre.

PATRIZIO TOSETTO

8 marzo, sciopero dei trasporti: ma Gtt non è coinvolto

Uno sciopero nazionale dei trasporti è stato proclamato dalle Organizzazioni Sindacali e dal personale del Gruppo FS Italiane dalle 21 di martedì 7 alle 21 di mercoledì 8 marzo. I treni regionali possono subire variazioni, ma non sono previste modifiche alla circolazione dei treni a lunga percorrenza. Garantiti  i servizi essenziali  dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Il trasporto pubblico locale a Torino sarà regolare, infatti il gruppo GTT non è coinvolto nello sciopero generale.

Rivoli, demolizione dell’elettrodotto Rosone-Grugliasco

Inizieranno mercoledì 8 marzo e proseguiranno fino al 17 marzo i lavori da parte di Terna per smantellare i tralicci del vecchio elettrodotto aereo a 220 kV denominato “Rosone-Gruglisco”. Le attività di demolizione sono conseguenti all’intervento di razionalizzazione della Rete elettrica nelle aree periferiche di Torino.

L’opera si inserisce nell’ambito del Protocollo di Intesa stipulato tra Terna Rete Italia Spa, Regione Piemonte e Città di Torino, che ha consentito negli ultimi anni una significativa opera di ammodernamento delle linee elettriche nell’area metropolitana del capoluogo regionale.

L’ intervento, che prevede la demolizione di 8,8 km di linea aerea in Doppia Terna a 220 kV e di 28 sostegni, sarà suddiviso in due macrofasi: recupero dei sei conduttori di energia e una fune di guardia ed a seguire demolizione sostegni e ripristino aree occupate dagli stessi.

“Sono state molte le interlocuzioni tra Regione e Città di Rivoli – afferma il Sindaco Andrea Tragaioli – per ottenere questo risultato. Il progetto, per il quale Terna investe, che è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente, consentirà un complessivo ammodernamento della rete elettrica dell’area interessata, garantendo maggiore efficienza di esercizio e sostenibilità ambientale. Verranno smantellati sostegni elettrici vetusti, ridotto l’impatto sul territorio delle linee aeree esistenti sostituite da una nuova completamente interrata”.

“La demolizione dei tralicci e dell’elettrodotto sono simbolo di un impegno portato avanti per rendere la città sempre più bella e più sana e proseguire anche nel percorso di rigenerazione urbana. – prosegue  Tragaioli-. Questo importante lavoro di riassetto della rete elettrica cittadina, oltre ad assicurare la risposta ai consumi, porta all’eliminazione di cavi e  tralicci con benefici per tutto il territorio, sia per ciò che concerne l’impatto visivo che per la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico”.

Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine contro le Mafie

In Piemonte il 16 gennaio, anniversario dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, si festeggerà la “Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle Mafie“. Ad annunciarlo è l’assessore della Regione Piemonte con delega al contrasto delle mafie Maurizio Marrone che, portando in Consiglio Regionale lo spunto arrivato dal premier Giorgia Meloni all’indomani dell’arresto di Messina Denaro, ha istituito un capitolo di bilancio ad hoc per dare vita alla giornata e sostenere le iniziative dei comuni piemontesi con 43.500 euro.
È significativo che una regione del nord assediata dalla ‘Ndrangheta come il Piemonte sia la prima ad accogliere l’appello di Giorgia Meloni a celebrare il 16 gennaio come data nodale nella battaglia dello Stato contro la malavita organizzata, per dire grazie agli eroi in divisa che combattono sul campo le mafie a rischio della vita propria e delle loro famiglie – dichiara l’assessore Maurizio Marrone -. Grazie ai contributi economici stanziati dal mio assessorato, i comuni piemontesi e le associazioni antimafia che vi operano potranno lanciare un segnale importante sia di sostegno alle forze dell’ordine che presidiano il territorio sia contro i clan che lo infiltrano“.
La “Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle Mafie” si aggiungerà alla “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, prevista per il 21 marzo, che nell’anno passato aveva già visto un raddoppio delle risorse stanziate, al fine di finanziare progetti della Amministrazioni locali piemontesi e delle associazioni, fondazioni, cooperative, comunità di recupero e organizzazioni di volontariato attive nel contrasto alle mafie.
“E’ una giornata storica, un giorno di festa per le persone per bene, per le famiglie delle vittime della mafia, perché il sacrificio di tanti eroi non era vano. Mi piace immaginare che questo possa essere il giorno nel quale viene celebrato il lavoro degli uomini e delle donne che hanno portato avanti la guerra contro la mafia.” aveva dichiarato il 16 gennaio 2023 il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita a Capaci.