Accordo siglato tra Comune e tassisti di Torino: basteranno 10 euro per viaggiare in taxi in centro città. A partire da maggio la sperimentazione. Chi vorrà andare in taxi con la tariffa agevolata dovrà prendere il mezzo in uno dei posteggi taxi dal lunedì al venerdì tra le 7.30 del mattino e le 20 e spostarsi all’interno della Ztl centrale, compresa piazza Vittorio. L’iniziativa è rivolta soprattutto agli anziani, e ne possono usufruire fino a 4 persone dirette nello stesso luogo. Non si potrà beneficiarne se si utilizzerà la chiamata taxi, che lo fa arrivare sotto casa. In tal caso la tariffa sarà a tassametro. La tariffa è al momento solo sperimentale per tre mesi, da inizio maggio fino al 31 luglio
Questa mattina, nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico, il Sindaco Stefano Lo Russo, presente l’assessora al Coordinamento Politiche per la multiculturalità Gianna Pentenero, ha firmato il rinnovo del Patto di Condivisione con i rappresentanti delle 26 comunità islamiche.
Si rinnova così il patto tra i Centri Islamici e la Città di Torino che si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere il lavoro fatto insieme per affermare i valori della convivenza, del rispetto reciproco, della comune conoscenza e del dialogo. È necessario e importante sottolineare come la costruzione di una cittadinanza condivisa sia elemento fondante per abbattere i muri della diffidenza, della paura e dello scontro.
Nel 2016 Torino è stata la prima città in Italia a dotarsi di un patto di condivisione con i rappresentanti delle Comunità Islamiche. Il patto, firmato da venti associazioni presenti sul territorio torinese, anticipava su base locale il ‘Patto Nazionale per un Islam italiano’, siglato nel 2017 dal Ministro dell’Interno e dai rappresentanti delle comunità islamiche.
Con il patto tra Città e Associazioni si è istituzionalizzato il reciproco riconoscimento e si è ufficializzato il ‘Tavolo di Coordinamento’; quest’ultimo rappresenta uno ‘spazio fisico e istituzionale’ utile a promuovere la conoscenza reciproca, il confronto, la prevenzione e la gestione di eventuali conflitti e problematiche. Continuando su queste basi, si intende ora proseguire in questo percorso di collaborazione, rinnovando l’accordo ed estendendo il Patto alla Città Metropolitana, che ha dichiarato la propria adesione all’iniziativa.
‘Torino è la nostra città e con lei condividiamo il presente ed il futuro’. Con questa prima frase il patto ribadisce come Torino voglia essere sempre più Città Plurale, dove le identità non diventano steccati, ma fonte di arricchimento degli uni per gli altri.
Dal 2006 in città è attivo il Comitato Interfedi che, avviato in occasione delle Olimpiadi invernali, raccoglie i rappresentanti delle principali fedi presenti a livello locale ed è una sede significativa di confronto.
Da oltre 20 anni nelle scuole pubbliche è riconosciuta la possibilità di avvalersi di regimi alimentari specifici per gli alunni di fedi diverse. Inoltre sono tante le opportunità offerte alle scuole sul tema dell’educazione interculturale e del pluralismo religioso.
Sono molte infatti le occasioni di dialogo interreligioso, iniziative comuni, momenti culturali legati alle particolari festività religiose, che coinvolgono le diverse fedi impegnate a diverso titolo nell’accompagnamento al dialogo interreligioso. Soprattutto nei quartieri e nei territori cittadini dove sono attivi i Centri Islamici sono numerose le occasioni di dialogo e confronto con le Istituzioni locali, le parrocchie, le scuole, i centri religiosi di altre comunità.
Tutto questo rappresenta un capitale sociale e culturale importante di cui ci si deve sentire orgogliosi e sul quale la Città vuole continuare a lavorare, attraverso questo ‘patto di condivisione’ che rende evidente, leggibile e strutturato il lavoro fin qui fatto.
Eliana Bert
A partire dall’inizio dell’anno, sono stati intercettati dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) all’aeroporto di Torino-Caselle più di 100.000 euro trasportati in contanti, non dichiarati o dichiarati solo parzialmente.
L’attività di contrasto ai movimenti transfrontalieri prosegue nel 2023 ed è il frutto del costante monitoraggio di ADM e della Guardia di Finanza dei flussi passeggeri negli scali.
I funzionari ADM del “Sandro Pertini” di Torino-Caselle hanno accertato negli ultimi due mesi 10 violazioni. Gli importi non dichiarati erano trasportati da cittadini di diverse nazionalità.
Permessi ZTL dematerializzati
I contrassegni Arancione, Blu, Blu-A e Blu-B
Per accedere alla Zona a Traffico Limitato non sarà più rilasciato alcun supporto cartaceo. La Giunta Comunale, su proposta dell’Assessora alla Transizione Digitale Chiara Foglietta, ha approvato la delibera che dispone la dematerializzazione dei contrassegni di circolazione in ZTL.
Oggetto del provvedimento i permessi di circolazione Blu e Arancione, destinati rispettivamente ai possessori di aree private di sosta in ZTL centrale o di posti auto in aree pedonali o in ZTL 24h, rilasciati da Gtt su incarico e per conto della Città, e i Blu-A e Blu-B che consentono di transitare e sostare all’interno della ZTL, rilasciati invece direttamente dalla Città.
La dematerializzazione dei permessi – attualmente rilasciati dagli uffici competenti al termine dell’istruttoria, in formato cartaceo su cartoncino plastificato che il richiedente ritira presso le rispettive sedi – consentirà una serie di vantaggi per richiedenti, GTT e Città di Torino.
Innanzitutto si potranno richiedere e ottenere i permessi senza muoversi da casa (con la possibilità, per i contrassegni Arancione e Blu, di procedere all’acquisto sul canale e-commerce del Gruppo Torinese Trasporti) e ridurre i costi per l’emissione del contrassegno.
A Chieri la salute è a portata di casa
Il progetto sperimentale di infermieristica di famiglia e di comunità attivato in un quartiere periferico di Chieri
Il Gioncheto è un quartiere popolare e periferico di Chieri, dove circa 400 persone e 156 nuclei familiari vivono nelle case di edilizia sociale ERP che sorgono in via Monti e via Lombroso. Qui, nell’ottica di una riqualificazione non solo urbanistica ed edilizia ma anche sociale, l’amministrazione comunale ha avviato da un paio d’anni un progetto sperimentale di infermieristica di famiglia e di comunità, che coinvolge l’AslTO5, l’ATC di Torino ed il Consorzio dei servizi Socio Assistenziali del Chierese.
Il progetto, dal titolo “La salute a portata di…casa”, si è aggiudicato il Bando InTreCCi della Compagnia di SanPaolo, ottenendo un finanziamento di 45mila euro.
In un alloggio di via Monti, messo a disposizione dall’associazione di residenti “Il Gioncheto”, è stato attivato uno sportello infermieristico aperto all’ascolto dei cittadini, dove l’infermiere messo a disposizione dall’AslTO5, gli operatori dell’educativa di strada e il servizio sociale professionale, offrono un servizio sanitario e sociosanitario davvero integrato, anche attraverso visite a domicilio, rivolto in particolare ai residenti “fragili”, ovvero persone anziane, adulti soli in difficoltà.
Gli esiti del progetto saranno illustrati sabato 18 marzo, in occasione del convegno “La salute a portata di casa. Intrecci tra storia e futuro di un progetto di salutogenesi” (Sala Conceria -via della Conceria 2, Chieri. Dalle 9 alle 16,30).
Questo il programma:
9:00 \ 13:00
MODERA: Raffaela Virelli, Assessore alle Politiche Sociali Comune di Chieri
Aperura: Alessandro Sicchiero, Sindaco Comune di Chieri
Angelo Michele Pescarmona, Direttore Generale ASL TO5
Racconto dell’esperienza: dallo stato nascente alla sua evoluzione
Gerardo Di Martino, infermiere IFEC ASL TO5
Mara Frison, infermiera pediatrica ASL TO5
Laura Oddenino, responsabile del servizio Politiche Sociali e del Lavoro Comune di Chieri
Federico Rossi, Carmine Ruggiero, Cristina Arras, educatori di Cooperativa Animazione Valdocco
Testimonianze di alcuni beneficiari del progetto
Il progetto si consolida e si apre a nuove sfide
Mario Traina, direttore Dipartimento Territorio ASL TO5
Elena Tosco, dirigente Area Territoriale DiPSa ASL TO5
14:00 \ 16:30
MODERA: Caterina Grande, DiPSa Sviluppo della Territorialità ASL TO5
Valorizzazione di una esperienza di integrazione
Sara Campagna, direttore master AIFEC UNITO
Ginetto Menarello, presidente AIFEC
Silvia Cucco, responsabile educativa territoriale di Cooperativa Animazione Valdocco
Valutazione dI qualità
Giovanni Garena, docente di Organizzazione dei Servizi UNITO, UNIUPO, IUSTO
Manuela Olia, docente di Organizzazione dei Servizi Sociali UNIUPO
partecipazione gratuita – con iscrizione obbligatoria: politichesociali@comune.chieri.to.it
«Si parla sempre di sanità di prossimità e di territorio e questo progetto sperimentale di infermieristica di famiglia e di comunità presso l’area di via Monti e di via Lombroso a Chieri va proprio in quella direzione-commenta l’assessora alle Politiche sociali Raffaela VIRELLI-è unamodalità innovativa di rispondere ai bisogni sanitari e socio sanitari, di cura e di assistenza, con l’obiettivo di contribuire a rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazioni pubbliche e cittadini, ricostruire un rapporto tra i cittadini ed il servizio sanitario,intercettare le situazioni a rischio, potenziare il senso di “comunità”, aumentare la qualità della vita e ridurre la percezione di marginalizzazione. Siamo in un contesto difficile, contraddistinto da difficoltà economiche e povertà culturale, bassa scolarizzazione, frequente abbandono scolastico, basso tasso di occupazione, degrado degli immobili, presenza di famiglie straniere non integrate e di persone affette da alcolismo o dipendenze. Queste situazioni fanno sì che sia difficile mantenere un’alimentazione adeguata e sana e si ricorra al consumo di cibo confezionato a basso costo e qualità. Non c’è attenzione alla prevenzione e spesso le persone sottovalutano i rischi di uno stile di vita dannoso. L’infermiere e gli educatori di territorio in sinergia cercano di intercettare i bisogni dei residenti e di seguirli in un percorso di accompagnamento, sia attraverso l’attività dello sportello che opera come punto di informazione personalizzata, aiutando i cittadini a usufruire dei servizi esistenti, sia recandosi in visita al domicilio, secondo un’ottica di presa in carico delle persone in maniera globale».
Spaccate con furto nei negozi: fermati due indiziati
Negli ultimi giorni, a seguito di approfondite indagini, la Polizia di Stato ha arrestato due persone e ne ha sottoposta a fermo una terza, sono tutte gravemente indiziate di avere tentato ed in alcune occasioni di aver consumato diversi furti ai danni di esercizi commerciali cittadini.
Negli scorsi giorni gli agenti della Squadra Volante hanno sottoposto a fermo indiziato di delitto un trentaseienne italiano. L’uomo, senza fissa dimora, è risultato il presunto autore di alcune spaccate, avvenute nei giorni precedenti, in alcuni negozi di diversi quartieri della città. In particolare, nella notte del 4 marzo, si sarebbe introdotto in un bar di corso Monte Grappa impossessandosi della somma di 400 euro. Due giorni dopo, in tarda serata, l’uomo avrebbe divelto la saracinesca di una farmacia di corso Racconigi, asportando dall’interno due pc e danneggiando prodotti farmaceutici. Nella notte dell’8 marzo invece, grazie all’utilizzo di un tombino, il trentaseienne avrebbe infranto la vetrata di un ristorante di via Bertola, del valore di 3000 euro, impossessandosi del fondo cassa di circa 1000 euro. Pochi minuti dopo, si sarebbe spostato e sempre usando un tombino, avrebbe sfondato la vetrata di un ristorante di via Juvarra, da dove avrebbe prelevato 3 tablet, 2 telefoni cellulari e 450 euro in contanti. Inoltre, sono in corso accertamenti sull’eventuale coinvolgimento del trentaseienne anche in un’altra spaccata perpetrata utilizzando un tombino che veniva scagliato contro la vetrina di un negozio di abbigliamento di via Breglio.
Nella notte di sabato, invece, gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in via Pomba dove era stata segnalata una persona che dopo aver infranto la vetrina di un’agenzia di viaggi, si era introdotta al suo interno. I poliziotti, intervenuti immediatamente, hanno trovato l’uomo, un trentacinquenne cittadino marocchino, nascosto dietro un cartellone pubblicitario. Una volta fermato è stato trovato in possesso di gratta e vinci per un valore di 300 euro del quale non è riuscito a giustificarne il possesso, motivo per il quale l’uomo è stato deferito all’A.G. per ricettazione. Sul posto sono stati anche trovati un mazzuolo e un piede di porco. Alla luce dei fatti, per i gravi indizi di colpevolezza, il trentacinquenne è stato arrestato per tentato furto aggravato.
Domenica notte, invece, gli agenti del Commissariato Madonna di Campagna, hanno tratto in arresto poiché gravemente indiziato di tentato furto aggravato in concorso, un cinquantunenne italiano. Poco dopo le 5 del mattino, gli agenti del commissariato, in transito in via Stradella, sono stati avvertiti da due passanti di una spaccata in corso in via Chiesa della Salute. Giunti all’incrocio con via Del Ridotto, i poliziotti hanno notato due persone in fuga, uno dei quali veniva fermato dagli agenti sulla stessa via. L’uomo e il complice rimasto ignoto avrebbero infranto la vetrata di un mini market utilizzando un tombino, poi ritrovato sul luogo del reato insieme a un tubo metallico. Successivamente, si sarebbero dati alla fuga proprio per l’arrivo della Polizia.
I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
Nelle scorse settimane, inoltre, il tempestivo intervento delle Volanti dell’UPGSP ha consentito di procedere all’arresto di tre persone, di cui una minore di età, ponendo nel
A seguito dell’arrivo della 104 ª edizione della corsa ciclistica Milano-Torino nel Comune di Orbassano, con conseguente temporanea chiusura al traffico di via Frejus, via Ascianghi, largo Maranetto e via Circonvallazione Interna, mercoledì 15 marzo varieranno il servizio le seguenti linee:
- Linea 5.
Dalle ore 5.00 a fine servizio.
Solo in direzione piazza Dalla Chiesa (Orbassano): da via Di Nanni deviata in via De Gasperi, strada Torino (capolinea). - Linea OB1.
Dalle ore 15.30 alle ore 17.00.
Direzione Orbassano (via Volturno): limitata in via Frejus presso la fermata n. 4040 – “Frejus” (senza sosta di capolinea).
Direzione Ospedale San Luigi: dalla fermata n. 4040 – “Frejus” prosegue per via Cervetti, via Montanelli, percorso attuale. - Linea RV2.
Dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
Entrambe le direzioni: servizio temporaneamente sospeso. - Linea MEOR – Mercato Orbassano.
Non saranno svolte la corsa di andata in partenza alle ore 9.05 da via San Rocco e arrivo alle ore 9.25 in via San Rocco e la corsa di ritorno in partenza alle ore 11.35 e arrivo in via dei Fraschei alle ore 11.50.
Sempre a causa del passaggio della corsa ciclistica in altri Comuni della Provincia (qui il percorso), mercoledì 15 marzo saranno necessarie variazioni al servizio di diverse linee extraurbane. Per tutte le informazioni di dettaglio, vai alla lista con gli avvisi per Provincia e Piemonte.
I figli di coppie gay
Lo stop del Prefetto al sindaco di Milano alla trascrizione dei figli di famiglie omogenitoriali ha suscitato un vespaio di polemiche.

Per il triennio 2023-2025 l’assemblea elettiva dell’AIOP ha visto numerose conferme e alcuni nuovi ingressi alla guida dell’associazione degli ospedali di diritto privato.
L’incontro è stato l’occasione per ricordare come pubblico e privato siano due ingranaggi di uno stesso meccanismo in grado di garantire un sistema sanitario nazionale efficiente.
Presente anche il Vice Presidente nazionale AIOP, che ha illustrato la bozza del nuovo statuto.
Per il prossimo triennio Giancarlo Perla è confermato alla guida di AIOP Piemonte (Associazione Italiana Ospedalità Privata), l’organizzazione datoriale aderente a Confindustria che nella regione conta 34 realtà, comprese strutture assistenziali e ambulatoriali, per circa 3.500 letti.
Si è infatti svolta oggi l’assemblea che ha visto la rielezione all’unanimità di Perla (al suo ottavo mandato) e quella di Fabio Marchi (Gruppo Humanitas) nel ruolo di Vice Presidente con delega al Consiglio Nazionale e quindi componente dell’esecutivo nazionale col ruolo di tesoriere e degli altri vice Paola Colloraffi (Gruppo Sansavini) e Giacomo Brizio (Città di Bra, Sant’Anna). Nella squadra dei vice nuova nomina per Roberto Rusconi (Gruppo Habilita).
Nel direttivo restano Marco Gilardone (Papa Giovanni, Villa Iris, Villa Adriana), Sergio Bariani (Gruppo Gheron), Piero Aceto (Gruppo Sansavini), Donato Corrado (San Giorgio) e al loro fianco entrano: Paolo Berno (Koelliker) ed Elena Zara (Gruppo Orpea). Tra i presidenti provinciali, eletti la scorsa settimana, entra, per Novara, Emilio Iodice (San Gaudenzio). Sono confermati a Torino Emilio Giusta (Sedes Sapientiae), a Vercelli Alessandro Cagliani (Santa Rita), ad Alessandria Paola De Salvo (Città di Alessandria), a Cuneo Giacomo Brizio (Città di Bra) a Biella Clemente Ponzetti (Clinica La Vialarda).
L’assemblea è stata l’occasione per rinnovare l’impegno di AIOP a seguire le indicazioni della giunta regionale verso una crescente integrazione tra pubblico e privato. «Questa doppia anima del nostro sistema ospedaliero, infatti, ha già dato prova di essere vincente e, come ha recentemente dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci, può rappresentare davvero la chiave per risolvere alcune criticità: lavorando sinergicamente si può rispondere con efficacia alle esigenze di prevenzione, cura e assistenza di tutti i cittadini» ha commentato Giancarlo Perla durante l’assemblea, in una giornata profondamente rattristata per la prematura scomparsa, ieri, di Josè Parrella presidente ARIS Piemonte (Associazione Religiosa Istituti Socio sanitari). «Con lui – ha dichiarato unanimemente il nuovo direttivo – abbiamo perso un amico e un grande conoscitore della sanità, insieme al quale ci siamo confrontati per 30 anni con la politica sanitaria regionale».
La sanità di diritto privato è un modello organizzativo che funziona. In Piemonte incide per l’8% sul bilancio della Regione ed eroga prestazioni all’incirca del 20%, costituendo modello virtuoso che si esprime anche attraverso investimenti in tecnologia, in formazione, in qualità dei servizi. Nel 2022 l’attività privata in Piemonte è cresciuta di circa il 10% rispetto al 2021, tornando al suo limite massimo di produzione, superato solo nell’emergenza pandemica, pari a 713 milioni, stanziati in base al D.L. 95/2012. Questo, di fatto, ha stabilito i tetti di spesa che oggi impediscono alle Regioni di utilizzare pienamente le potenzialità di intervento delle strutture di diritto privato accreditate, rendendo difficile il riassorbimento delle liste d’attesa e una piena risposta ai bisogni di salute espressi dal territorio. AIOP quindi auspica che si riesca a replicare l’alleanza di scopo tra strutture ospedaliere di diritto pubblico e di diritto privato accreditate, efficacemente sperimentata nella fase più critica dell’emergenza pandemica, quando queste ultime in Italia hanno messo a disposizione più di 10.000 posti letto per i pazienti Covid e 25.000 per i non-Covid, creando un valore aggiunto sostanziale.
«Le strutture di diritto privato sono, di fatto, una componente proattiva del Sistema Sanitario Nazionale, sempre pronta a portare in dote le sue peculiarità a vantaggio di tutti, in primis dei pazienti» ha ricordato Perla. Restano aperte sfide che vedono tutte le strutture AIOP in prima linea. Gli obiettivi primari riguardano la contrazione delle liste di attesa, la riduzione della mobilità passiva, ovvero il flusso di cittadini piemontesi costretti a curarsi in altre regioni, e la promozione dell’eccellenza piemontese su scala nazionale, favorendo una crescente mobilità attiva, ovvero pazienti di altre regioni che scelgono il Piemonte.
L’incontro ha visto anche la presenza di Gabriele Pelissero, Vice Presidente AIOP nazionale che la illustrato la bozza del nuovo statuto di AIOP, ripensato per rendere l’Associazione più attenta alle attuali esigenze della sanità, integrando attività ospedaliere e socio sanitarie, e rivisto per aggiornare le logiche associative di una rappresentanza iscritta a Confindustria. La versione finale sarà presentata all’assemblea nazionale prevista a Lecce per metà maggio.
Una giovane di 19 anni di Lombriasco, trasportata in gravissime condizioni ieri notte al Cto di Torino, a seguito di un incidente in cui sono rimaste coinvolte altre due ragazze, è deceduta in ospedale per le gravi ferite. Non era alla guida della Peugeot 208, uscita fuori strada abbattendo due pali della linea telefonica sull’ex statale 663 a Ceretto di Lombriasco. La conducente è una 23enne di Lombriasco, rimasta ferita lievemente con una 18enne di Polonghera. Ora rischia l’accusa di omicidio stradale. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Moncalieri riguardano le condizioni psicofisiche della giovane alla guida.