CRONACA- Pagina 75

Nursing Up, bilancio di fine anno

Si è svolto lunedì l’incontro di chiusura del 2024 del Coordinamento

 

Regionale Nursing Up Piemonte. Una tappa significativa per fare il punto su un anno ricco di

sfide, ma anche di importanti risultati per il sindacato.

«Nursing Up si conferma il primo sindacato di categoria in Piemonte con 5048 iscritti, una

rappresentanza che continua a crescere e a rafforzarsi» ha dichiarato Claudio Delli Carri,

segretario regionale Nursing Up Piemonte.

La presenza capillare del sindacato è evidente:

• 1550 iscritti solo nella Città della Salute e della Scienza di Torino,

• Oltre 1000 iscritti nel settore privato,

• 156 iscritti nella regione Valle d’Aosta,

• Una rete di 200 dirigenti sindacali eletti nei diversi territori.

Delli Carri ha evidenziato come il 2024 sia stato un anno di grande impegno per il sindacato:

«Abbiamo affrontato temi centrali come la carenza di personale sanitario, la valorizzazione delle

professioni infermieristiche e sanitarie e la sicurezza delle cure per i pazienti. Attraverso trattative

serrate, scioperi mirati e azioni di sensibilizzazione, abbiamo ottenuto risultati significativi sia per i

lavoratori che per il sistema sanitario».

Uno sguardo importante è stato rivolto al 2025, che vedrà le elezioni RSU come un momento

cruciale. «Puntiamo a rafforzare ulteriormente il nostro peso nei tavoli decisionali e ad aumentare il

numero di iscritti, consolidando la nostra capacità di rappresentare le istanze degli infermieri e dei

professionisti sanitari» ha aggiunto Delli Carri.

L’incontro si è concluso con una visione chiara per il futuro: promuovere iniziative strutturali per

garantire il pieno riconoscimento della professione infermieristica e lavorare per un sistema

sanitario sempre più sicuro ed efficiente.

«Nursing Up Piemonte continuerà a portare avanti queste battaglie con energia e determinazione

anche nel nuovo anno» conclude Delli Carri

Regala una canzone dal vivo ai tuoi cari e aiuta i bimbi malati

Un dono speciale per Natale con UGI
Con il progetto Canzoni al telefono, dal 9 al 13 dicembre, un aiuto concreto per sostenere i piccoli pazienti del Regina Margherita attraverso la musica. E poi tante idee per un dono solidale al Mercatino e sul sito di UGI
Un regalo può diventare molto più di un semplice gesto. Con il progetto Canzoni al telefono, è possibile rendere felici i propri cari e, allo stesso tempo, aiutare i bambini malati assistiti dall’UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) e dall’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il ricavato dell’iniziativa sosterrà un progetto musicale che porterà la musica tra le corsie dell’ospedale, regalando momenti di conforto e speranza ai piccoli pazienti.
Ideato dal cantante torinese Didie Caria, Canzoni al telefono si sviluppa su una piattaforma (https://canzonialtelefono.it/) dove si può scegliere una canzone, dedicarla ad una persona speciale ed inviarla tramite una telefonata. La dedica viene accompagnata da un messaggio personalizzato, per un gesto intimo ed emozionante.
Partecipare è semplice: si selezionano il brano e l’artista preferiti, si aggiunge una dedica e si inoltra la richiesta online e si effettua una donazione libera. L’intero ricavato delle donazioni raccolte dal 9 al 13 dicembre sarà destinato a UGI. In pochi giorni la canzone, interpretata dal vivo, raggiungerà il destinatario. Gli artisti che partecipano sono oltre cento. Da Andrea Lanza a CCeciux, da Maniviola a Camo. E poi, per citarne solo alcuni, Dultesio, Claudia Ciccateri e Chiara Cami.
Natale con UGI: nessun regalo ha un valore più grande
Tra le iniziative promosse dall’UGI per sostenere i bambini ed i ragazzi malati di tumore in cura presso il Centro di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino con un regalo solidale ci sono diverse opportunità. Innanzitutto al Mercatino di Natale dell’UGI, che rimarrà aperto fino al 24 dicembre, tutti i giorni, dalle 11 alle 19 (solo il 24 dicembre la chiusura è alle 16), presso UGIDUE in corso Dante 101 a Torino.
Lo Shop solidale – Regali solidali offre prodotti pensati per rendere felice chi li riceve e, al contempo, fornire un aiuto concreto all’Associazione che assiste le famiglie dei piccoli pazienti. Tutti gli articoli sono disponibili sul sito regalisolidali.ugi-torino.it.
Un’altra iniziativa è il Natale UGI speciale aziende, una proposta dedicata alle imprese che desiderano fare doni per dipendenti, collaboratori o clienti, con maggiori dettagli reperibili su ugi-torino.it/speciale-aziende.
Tra i prodotti solidali ci sono tante proposte originali, come un ritratto fotografico realizzato da un importante fotografo, oltre ai classici panettone e pandoro, disponibili con un’offerta minima di 17 euro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 0116649424 o scrivere a ordinisolidali@ugi-torino.it.

“Biglietto sospeso”, in accordo tra Lingotto Musica e Sermig Arsenale della Pace

Giunge alla terza edizione la campagna solidale 

La musica unisce e fa bene al cuore. Con questa convinzione, dopo il successo delle scorse due edizioni, Lingotto Musica e Sermig Arsenale della Pace hanno rinnovato l’impegno verso la collettività durante le festività natalizie con la campagna solidale “Biglietto sospeso”, per regalare l’emozione della musica dal vivo a chi diversamente non avrebbe la possibilità di accedere alle sale da concerto.

Da martedì 3 dicembre 2024 a domenica 12 gennaio 2025 chiunque potrà contribuire con una libera donazione sulla Rete del Dono, che, nel biennio 2022-2024, ha garantito per un totale raccolto di 6490 euro l’emissione di 433 ingressi.

La rete del Dono sarà riproposta quest’anno con le medesime modalità. I biglietti sospesi erogati al costo unitario di 10 euro per i concerti del Lingotto saranno destinati al Sermig, storica istituzione impegnata nel sociale che saprà individuarne i beneficiari con la responsabilità che contraddistingue la sua opera di solidarietà e contrasto alle diseguaglianze.

“Il biglietto sospeso è molto più di una semplice iniziativa di crowfunding. È un modo concreto per dimostrare che la cultura può diventare un potente strumento di cambiamento sociale- spiega Luca Mortarotti, direttore di Lingotto Musica- Grazie alla generosità di tanti donatori e alla preziosa collaborazione con il Sermig, negli ultimi due anni abbiamo raggiunto persone che altrimenti sarebbero rimaste escluse dalla nostra offerta musicale. Oggi rinnoviamo l’invito a donare e condividere questo gesto di solidarietà perché anche la grande musica possa essere alla portata di tutti”.

 

Mara Martellotta

Sgomberati gli alloggi occupati in via Aosta

Questa mattina è partita un’importante operazione di sgombero in via Aosta, nel cuore di Aurora, dove famiglie rom e irregolari occupavano abusivamente alloggi Atc. Ad annunciarlo è l’assessore alle Case popolari della Regione Piemonte Maurizio Marrone: “È un impegno che ci eravamo presi durante i tanti sopralluoghi con i cittadini onesti che vivono qui, frutto del lavoro del tavolo in Prefettura con Atc, con la Questura che ringraziamo, e con il reparto nomadi della Città di Torino. Finalmente un altro traguardo di ripristino del decoro e della legalità nelle case popolari di Torino è stato raggiunto”.

“Il quartiere Aurora aspettava da anni questo sgombero e grazie all’assessore Marrone, grazie alla Regione Piemonte, finalmente questo è stato possibile – dichiara la capogruppo di Fdi in Circoscrizione 7 Patrizia Alessi -. I cittadini di questo palazzo e dintorni non ne potevano più di sottostare alle prepotenze degli abusivi. Ora bisogna continuare il lavoro e tenere alta la guardia”.

“Gli ulteriori sgomberi di oggi sono un passo verso i cittadini che riporta giustizia e tutela per le persone più fragili. Proviamo soddisfazione per questa ulteriore azione anche dopo i sopralluoghi a Torino della Commissione d’indagine per le periferie” dichiara la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.

“Memissima”. Il ritorno! A Torino gli “Oscar” italiani dei “meme”

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Il “Festival della cultura memetica” 

Dal 5 al 7 dicembre

In un momento storico nel quale la realtà supera quotidianamente anche il ‘meme’ più ardito, l’unico modo che abbiamo per provare ad affrontare la nostra vita senza impazzire è quello di filtrarla e interpretarla attraverso la lente della ‘memetica’. Venire a ‘Memissima’ vi salverà la vita”. Dice bene Max Magaldi, musicista e artista, dal 2021 ideatore e direttore artistico di “Memissima”, il “Festival della cultura memetica” prodotto dalla torinese “The Goodness Factory” che ospita, nella tre giorni dedicata all’evento, le migliori “agenzie di comunicazione” e le migliori “pagine meme” da tutta Italia, in arrivo quest’anno sotto la Mole da giovedì 5 (presso la “Scuola Holden” di piazza Borgo Dora, 49) a venerdì 6 e sabato 7 dicembre (presso “OFF TOPIC”, in via Pallavicino, 35).

Il termine inglese “meme” (pronuncia “mim”), penso trovi pochi (almeno fra le nuove generazioni) impreparati rispetto alla comprensione del suo significato. Tuttavia, per chi non ne fosse pienamente al corrente (e, forse, a pensarci bene, non sono poi così pochi!), meglio specificare. Neologismo creato dall’etologo, biologo e divulgatore scientifico britannico Richard Dawkins nel suo libro “Il gene egoista” (1976), dicesi “meme”, cito testualmente, “un’idea o un comportamento che si diffonde attraverso l’imitazione … e che con l’avvento di ‘internet’ si è ampiamente diffuso diventando un’immagine o un video di natura umoristica”. Insomma, detto in soldoni, i “meme” sono quelle brevi “sortite” (di solito combinate in fusione fra elemento scritto e visivo) divertenti, ironiche e bizzarre che diventano rapidamente virali nell’infinito groviglio della “rete social”. Orbene, a Torino, i bravi “mattacchioni” della “ Goodness Factory” si sono addirittura inventati (con il sostegno di “Camera di commercio” e “Fondazione CRT” e il contributo di “UNA – Azienda delle Comunicazioni Unite” e di “URMET”) un “Festival” dedicato proprio a questi benedetti “meme”, ai più gettonati, con tanto di “Meme Awards – Gli Oscar dei Meme”, che dopo il successo dell’ultima edizione con la premiazione di Gerry Scotti personaggio “più memato” dell’anno, ci terranno anche quest’anno col fiato sospeso scatenando il “toto-meme” sul web fino all’evento di premiazione finale in programma alle 21 di sabato 7 dicembre.

“Memer” e “Agenzie di Comunicazione” da tutta Italia si troveranno quindi a Torino, da giovedì 5 a sabato 7 dicembre, in occasione di “Memissima” fra “case studies” e “nuovi linguaggi” da indagare.

Il via, giovedì 5 dicembre, al “General Store” della “Scuola Holden”, che anche quest’anno ospiterà tre grandi lezioni di “scrittura memetica”, tenute da Vabe RagaA (ore 10) con “Folk-lore: vecchio e nuovissimo sono la stessa cosa” (pagina da oltre 118mila followers), Cyaomamma (ore 12) con “Textposting: scrivere in regime di infocrazia” e, attesissima, Madonnafreeeda (dalle 14,30) con “A mali estremi estremi meme: come aggirare algoritmi sensibili per raccontare realtà atroci”. A seguire, sempre alla “Scuola Holden”, dopo il talk (ore 18) “Dal cinema a Dogecoin”, si chiude in serata con “Stand Up Memedy”, show inedito rivelatore del “superpotere comico” dei “meme”.

Venerdì 6 e sabato 7 dicembre “Memissima” si sposta a “OFF TOPIC” per dare vita al format che studia il rapporto fra “meme” e comunicazione: Meme per gli acquisti’, l’incubatore sul memevertising” che ospita alcune delle migliori agenzie di comunicazione italiane, pensato per studiare il rapporto tra “meme” e “pubblicità”. Fra gli incontri da non perdere “La Grande Memezza” (sabato 7, ore 12,30), sorprendente esordio su “Tik Tok” del sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, il talk (venerdì 6, alle 19) “Mi piace un bot! Come l’‘IA’ sta cambiando la creatività?” e, alle 22, l’incontro con Fabio Celenza, nel suo live show in band “Faffiga Experience”.

Grande chiusura con l’evento più atteso dai “memer” di tutta Italia: i “Meme Awards” “Oscar dei meme” che avverrà nel corso della serata finale sabato 7 dicembre, alle 21. Più di 200 le richieste di partecipazione ai “Meme Awards”, con oltre 400 “meme” candidati.

I “meme” candidati verranno giudicati da una “Giuria” che individuerà i “4 meme finalisti” per le diverse categorie, tra cui “Personaggio più memato dell’anno”, “Politica e Attualità”, Università e Scuola”, “Sport”, “IGP”, “Reel”, “Trash/Dank/NonsenseMusica”, “Arte e Spettacolo”. I vincitori verranno scelti dalla combinazione tra il voto della Giuria e quello dei follower della pagina dell’evento “Memissima/Meme Awards”: per votare basterà seguire la pagina “Instagram” ed esprimere la propria preferenza.

Per info e programma nel dettaglio: “The Goodness Factory”, via Faà di Bruno 2, Torino; tel. 676/630242 o www.thegoodnessfactory.it

G.m.

Nelle foto (emma@thegoodnessfactory.it): Locandina Festival e immagini di repertorio

Incroci più sicuri. Il Comune dà il via ai lavori

Attraversamenti pedonali più sicuri grazie alla realizzazione di impianti luminosi lampeggianti e all’installazione sui semafori dei dispositivi acustici e di prenotazione in grado di rispondere alle esigenze delle persone con disabilità visiva.

La Giunta Comunale ha approvato questa mattina, su proposta dell’ assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, il progetto esecutivo per una serie di interventi su alcune strade e incroci cittadini completamento dei lavori finanziati nell’ambito del Piano nazionale sicurezza stradale 2030 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Questi interventi, come quelli approvati per via Po nelle scorse settimane, faciliteranno e renderanno più sicura la mobilità delle persone aumentando la sicurezza e garantendo, fatto non trascurabile, un sensibile risparmio energetico necessitando anche di una minore manutenzione”, commenta l’assessora Foglietta.

I lavori riguarderanno gli impianti semaforici siti in prossimità del civico 11 di via Botticelli, all’altezza di corso Casale 388 e 462, all’intersezione tra corso Cosenza e via Don Grioli, tra corso Galileo Ferraris e via Torricelli, tra corso Vercelli e via Cuorgnè e in via Stradella 192. Previsto anche il rinnovo e l’adeguamento al nuovo Codice della Strada del semaforo all’incrocio tra le vie Druento e Traves.

Su tutti questi impianti Iren Smart Solutions, a cui è affidata la gestione del servizio, provvederà a installare lanterne semaforiche a led che consentono risparmi energetici superiori all’80 per cento e garantiscono una maggiore affidabilità e minori costi per via della maggiore durata con conseguente riduzione dei guasti per lampade bruciate e sull’elettronica.

La spesa per gli interventi è di 300mila euro.

TORINO CLICK

Minori picchiano coetaneo e lo mandano al pronto soccorso

Un gruppetto di minorenni ha atteso un ragazzino coetaneo, di 15 anni, studente di un istituto superiore cittadino, all’arrivo del treno a Vercelli. Quando il giovane e’ sceso lo hanno malmenato tanto che è dovuto  ricorrere alle cure del pronto soccorso. Non è ferito in modo grave. I carabinieri stanno indagando, si ipotizza un episodio di bullismo scolastico.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Società di mutuo soccorso, “collaborazione con la Regione”

“Le società di mutuo soccorso sono una realtà del terzo settore con una storia quasi bicentenaria radicata sul territorio e intendiamo rafforzare le occasioni di collaborazione con la Regione, non solo con l’assessorato alla Cultura ma anche con quello alla Sanità e al Welfare”: questa la richiesta formulata da Giorgio Viarengo, presidente del Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso durante l’audizione richiesta da Silvio Magliano (Lista Cirio), nella seduta congiunta della quarta e sesta commissione, presieduta da Daniele Valle e Paola Antonetto.

Viarengo ha spiegato che il Piemonte ha il maggior numero di Soms in Italia, circa 300, suddivise in storiche-territoriali e sanitarie. La capillare diffusione sul territorio permette loro di fare rete con istituzioni e altre associazioni per offrire molti servizi: dalle iniziative di prevenzione sanitaria con visite e screening ai servizi di trasporto, fino alle attività di coesione sociale. Le mutue sanitarie offrono poi prestazioni sanitarie a prezzi favorevoli di cui si possono avvalere, associandosi, anche le Soms più piccole attraverso la mutualità mediata.

Fra le criticità per cui è stato richiesto un intervento c’è la difficoltà ad accedere ad alcuni bandi come quello per l’invecchiamento attivo e quello per beneficiare delle esenzioni Irap per le organizzazioni di volontariato. “In certi casi la Soms è l’unico punto di ritrovo per paesi che si spopolano. Portiamo avanti alcune attività collaborando con i Comuni ma vorremmo una maggiore attenzione anche da parte della Regione”, ha aggiunto Enzo Francone, presidente della Soms di Ozegna.

L’incremento della dotazione finanziaria della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso è stata un’altra richiesta formulata da Guido Bonfante, presidente della Fondazione stessa, costituita nel dicembre 2001 su iniziativa della Regione e del Coordinamento regionale delle Società di mutuo soccorso piemontesi. “Chiediamo più risorse per poter coprire i costi dei tre dipendenti e proseguire l’attività, che si traduce anche in consulenza giuridica a favore delle Soms”, ha precisato Bonfante.

Sono poi intervenuti con domande sulle questioni aperte dalle Soms e per richieste di chiarimento i consiglieri Magliano, Alberto Avetta, Emanuela Verzella, Mauro Salizzoni, Daniele Valle (Pd), Paola Antonetto e Gianluca Godio (Fdi). Antonetto ha infine assicurato l’impegno per favorire un incontro anche con l’assessore al Welfare.

La tranvia a cremagliera “Sassi Superga” compie 140 anni, un unicum che vale la targa d’oro ASI

L’Automotoclub Storico Italiano, nella sua continua opera di tutela e valorizzazione del patrimonio motoristico italiano, ha acceso i riflettori sulla lunga storia della tranvia Sassi-Superga, nota anche come Dentiera, che collega la Città della Mole alla collina dove si erge la basilica di Superga. La linea venne inaugurata come funicolare a vapore 140 anni fa, il 27 aprile 1884 e nel 1934 subì l’aggiornamento tecnico utilizzato ancora ai giorni nostri, a novanta anni di distanza. Si tratta della cremagliera di tipo Scrub senza fune e con trazione elettrica. Ad oggi rimane l’unico esempio italiano di tramvia a cremagliera e uno dei pochi rimasti al mondo. La linea, a binario unico con scartamento di 1435 mm, è lunga poco più di tre chilometri, affronta un dislivello di 425 metri e una pendenza massima di 21 gradi.

Per celebrare questo particolare primato, ASI ha rilasciato la prima certificazione di storicità per un convoglio tranviario elettrico, quello in funzione sulla Sassi Superga, formato dalla matrice D2-D3 SNOS del 1934 e dai rimorchi D11-D12-D13-D14 del 1884.

Le rispettive targhe oro sono state consegnate dal Presidente ASi Alberto Scuro e dalla Commissione ASI Rotabili Ferroviari, Gabriele Savi, Michele Fontani e Alberto Sgarbi, al Presidente dell’Associazione Torinese Tram Storici Roberto Carbursano, al termine di un evento organizzato sabato 30 novembre scorso alla stazione di Sassi, durante il quale sono intervenuti la Presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, l’Assessore regionale Andrea Tronzano e il presidente GTT Antonio Fenoglio.

Nell’occasione è stato offerto un road tour sulle rotaie della città a bordo di due affascinanti tram della collezione curata dall’Associazione Torinese Tram Storici, il ‘2598’ del 1933, e il ‘312’ del 1935.

La Sassi Superga è stata la prima funicolare italiana a vapore ad adottare il sistema Agudio, che consisteva in un cavo d’acciaio che, scorrendo accanto al binario, azionava due grandi pulegge a lato del convoglio che, a loro volta, muovevano gli ingranaggi sulla cremagliera centrale. Un motore a azione azionava l’argano. Il sistema venne aggiornato nel 1934 con la cremagliera tipo Scrub senza fune e con trazione elettrica. Le motrici in uso dal 1934 sono la D1 a due assi e le D2 e D3 a carrelli, quattro assi. La colorazione esterna riprende i colori storici di ATM ( Azienda Torinese Mobilità, oggi GTT Gruppo Torinese Trasporti). Il rosso crema adornato dal filetto giallo blu dell’araldica torinese, abbandonati nel 1927 per imposizione ministeriale furono riproposti in quanto la linea Sassi-Superga non è una normale tranvia urbana. Ad eccezione del periodo della seconda guerra mondiale, quando le vetture furono ricolorate in beige, la D2 e la D3 sono tra i pochi tram a non aver mai cambiato livrea. Durante i loro novanta anni di onorato servizio, le motrici D2 e D3 hanno percorso oltre un milione e mezzo di chilometri, accompagnando milioni di persone fino alla base della Basilica di Superga.

I quattro motori TIBB-GTDM permettono al tram di spingere fino a due rimorchi, per un totale di 210 passeggeri. L’interno del tram è completamente in legno lucidato, cosiccome lo sono le porte. I sedili sono formati da panche dallo schienale reclinabile. Solo nella zona rivolta a valle ci sono una paratia e una porta scorrevole a dividere la zona passeggeri dalla parte ristretta del tram. L’orientamento del tram è fisso, sebbene sia bidirezionale. Il lato rivolto a monte si riconosce per la presenza delle condutture dell’aria. I finestrini sono ampi, panoramici e possono scomparire all’interno della fiancata del tram.

Nel 1934, in occasione del rinnovo del parco veicoli, l’ATM decise di recuperare i vagoni a quattro assi, due aperti estivi D13, D14 e due invernali chiusi D11 e D12, e di riutilizzarli sulla linea nuova, previa aggiunta di una ruota dentata che ingranasse sulla cremagliera per garantire la frenatura. Questi vagoni, fino all’immediato secondo dopoguerra, accompagnavano i passeggeri a partire da piazza Castello fino a Superga. Nel tratto tra piazza Castello e Sassi, le rimorchiate venivano agganciate al tram a vapore della linea Torino Brusasco, chiusa poi nel 1949, e da esso trainate fino alla stazione Sassi dove, con motrici di servizio, venivano portate sulla linea per Superga e unite alla motrice.

Sono state restaurate da un’officina specializzata nel 2000 e malgrado non siano praticamente mai cambiate nel corso dei decenni, solo pochi dettagli lasciano intendere la loro effettiva età.

Mara Martellotta

Anas: galleria ‘Claviere’chiusa al traffico

Anas ha programmato l’ispezione tecnica ricorrente all’interno di galleria ‘Claviere’, nell’ambito dell’omonimo territorio comunale, tra il km 95,250 e il km 96,460 della strada statale 24 “del Monginevro”.

Per consentire lo svolgimento delle attività in sicurezza, dalle 21:00 di  lunedì 2 dicembre, alle 5:00 di  martedì 3 dicembre, la galleria sarà chiusa al traffico.

Durante la chiusura i veicoli con peso inferiore a 26 tonnellate saranno deviati all’interno del centro abitato di Claviere. I mezzi con peso superiore alle 26 tonnellate potranno raggiungere la Francia percorrendo la A32 con proseguimento al Traforo del Frejus.