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Polizia, Siulp: “Difficili condizioni lavorative”

Caro Direttore, il Consiglio Generale del SIULP di Torino riunitosi il giorno 8 maggio, dopo le deliberazioni di carattere interno, ha sviluppato, approfondito ed approvato i punti all’ordine del giorno inerenti al tema del lavoro dei poliziotti e della sicurezza dei cittadini.

In particolare:
DENUNCIA
le difficili condizioni lavorative dei poliziotti che a causa di un organico deficitario, di situazioni logistico-strutturali, in particolare degli uffici operativi e di servizio al pubblico (volanti, ufficio immigrazione, commissariati, PASS e ufficio passaporti, porto d’armi, squadra mobile, specialità di Polizia ecc.), dall’assenza di un poligono di tiro funzionante, vanno ad inficiare gravemente il lavoro del poliziotto e di conseguenza a 360° la sicurezza dei cittadini. Condizioni strutturali ed energetiche dei posti di lavoro al limite della decenza, dai “bonus” e dagli obiettivi di performance energetici. Nonostante i buoni convincimenti, la transizione digitale in molti uffici di polizia sembra ancora nel mondo delle idee. Le buone intenzioni, manifestate attraverso gli annunci sulla presenza costante di poliziotti negli ospedali, nelle stazioni, nella Movida, nel contrasto all’immigrazione, nelle periferie ecc., si scontrano inesorabilmente con la carenza dell’organico. Il lavoro del poliziotto è sempre più gravoso e il deficit dell’organico, legato all’esponenziale richiesta di sicurezza che si concretizza nei servizi di O.P., di controllo del territorio, nei servizi info-investigativi e nel lavoro svolto dalle specialità della Polizia di Stato, rischia di mettere in discussione i diritti fondamentali come le ferie, i riposi, l’orario di lavoro (in molti casi con il doppio turno), il diritto allo studio e si accresce lo stress correlato da lavoro. Il SIULP di Torino intende salvaguardare i diritti dei poliziotti in tutte le forme rivendicative necessarie. Senza l’organico adeguato anche a Torino l’illegalità assumerà toni preoccupanti e, all’esasperazione dei poliziotti farà eco quella dei cittadini. Indispensabile mettere mano da subito alla riforma delle assunzioni in polizia velocizzando e razionalizzando gli ingressi attraverso differenti metodi e criteri organizzativi.
CHIEDE
l’apertura del Contrattato Collettivo Nazionale del Comparto Sicurezza e Difesa ormai scaduto nonché la revisione dell’Accordo Nazionale Quadro, pur condividendo la recente riforma del cosiddetto “cuneo fiscale”. lo sforzo immane dei poliziotti a garantire la sicurezza dei cittadini e con leggi che non li tutelano, non può sopportare l’immobilismo dell’apertura del contratto di lavoro.
sollecita
l’apertura del tavolo locale della contrattazione decentrata al fine di migliorare gli orari di lavoro dei poliziotti e rispondere alle diverse questioni di carattere logistico-strutturale.
stigmatizza
la lungaggine burocratica relativa alla liquidazione del T.F.S. che costringe i lavoratori pubblici ad attendere anche oltre 24 mesi la 1° rata.
ESPRIME FORTI PERPLESSITA’
sul decreto legislativo 10/10/2022 nr.150 cosiddetta legge Cartabia che aggrava ulteriormente il lavoro dei poliziotti, in modo peculiare nelle parti tecnico-strumentali dove vengono richieste strumentazioni ad oggi non ancora adeguate, oltre a impegnare maggiormente gli operatori, nonostante i limiti legati agli organici insufficienti. Nondimeno, la nuova procedibilità, nell’intento di velocizzare i processi, scarica l’onere e la responsabilità dell’azione penale sul cittadino rischiando, in realtà, di rendere artificioso e illusorio il dato reale dei reati consumati attesa la volontà del singolo di querelare. Reati, non proprio bagatellari e che, per la loro perseguibiltà, richiedono necessariamente la querela della parte offesa, senza tuttavia salvaguardare adeguatamente il cittadino querelante nella fase processuale.
SOTTOLINEA
l’inadeguatezza della legge penale che oltre a non tutelare adeguatamente le Forze dell’Ordine (un appartenente ferito ogni 3 ore) e le helping professions (medici, infermieri, ferrovieri, autisti di pulman, taxisti ecc), non garantisce la giusta deterrenza alla consumazione dei reati ma, soprattutto, non persegue le funzioni storiche della pena: retributiva, prevenzione generale, prevenzione speciale. Le pene sono blande, poco irrorate e il sistema rieducativo è decisamente in affanno. La “certezza della pena” da molto tempo è ormai ridotta ad argomento stucchevole per i salotti televisivi.

EVIDENZIA COME
taluni opinionisti e politici ritengano che l’immigrazione irregolare non sia’ un problema per la sicurezza, nonostante gli indicatori della quotidianità del controllo del territorio di Torino appalesano come, negli ultimi mesi nella città, circa il 70% degli arrestati per reati contro la persona e il patrimonio, siano consumati da extracomunitari e le segnalazioni di disturbo che inquietano i cittadini e legate al degrado, siano molto più persistenti. Da qui la necessità di intraprendere una seria politica sull’immigrazione che, oltre a migliorare il sistema dell’accoglienza, dovrebbe efficacemente limitare gli ingressi clandestini nel nostro Paese. Tuttavia, atteso che questa proposta non sembra di facile risoluzione e l’impegno dell’Europa fino ad oggi sembra evanescente, l’impegno dovrebbe rivolgersi all’attuazione dei rimpatri. Lo storytelling circa l’imprescindibile necessità di “accordi bilaterali” con i paesi di provenienza degli extracomunitari, senza i quali sarebbe impossibile procedere alle espulsioni, deve essere smentito categoricamente. Chiarezza e verità dovrebbero guidare gli opinionisti e gli “scienziati strategici” i quali dovrebbe osservare meglio le procedure, la pratica, l’esperienza, la competenza degli addetti ai lavori e soprattutto analizzare le criticità e le cause reali. Le ragioni per cui le espulsioni vengono eseguite molto lentamente, non dipendono essenzialmente dall’assenza di accordi bilaterali; i rimpatri a Torino, fino a quando il C.P.R. era funzionante, venivano quasi completamente eseguiti, con o senza gli accordi bilaterali, attraverso l’accordo con le ambasciate o i consolati degli extracomunitari irregolari, provenienti dai paesi cosiddetti sicuri.
le cause principali che rallentano le espulsioni dipendono:
-dal numero risicato delle Commissioni Territoriali che si occupano dei riconoscimenti delle protezioni a fronte del numero elevato dei richiedenti (3 a Torino);
-dall’inadeguato numero di poliziotti dell’Ufficio immigrazione necessario per procedere velocemente alle espulsioni (10 nella questura di Torino con abilitazione). Necessaria la costituzione di una consistente task force.
-dai ricorsi al Tribunale che rallentano ulteriormente le espulsioni giacche’ non si limitano a pronunciarsi sulla sospensione richiesta dall’interessato;
-dal numero insufficiente dei C.P.R. che andrebbero costruiti in tutti i capoluoghi di regione o, quantomeno nei luoghi di sbarco;
-dall’impossibilità di procedere direttamente dal carcere alle espulsioni degli extracomunitari, in virtu’ del numero inadeguato degli addetti agli accompagnamenti, trasferendoli per ulteriori mesi all’interno del C.P.R., occupando il posto degli irregolari, che restano liberi nel territorio.
-dalla necessità di dare la precedenza alla valutazione della richiesta di Protezione Internazionale a coloro che hanno commesso reati e sono indagati in stato di libertà, considerato che la presenza nel territorio aumenta il pericolo per i cittadini.
RITIENE
che i rimpatri, eseguiti in pochi mesi, oltre a ridimensionare il numero degli irregolari nelle stazioni e nelle periferie, potrebbero agire come deterrente agli ingressi in Italia oltre a rimpatriare percentuali significative di extracomunitari provenienti dai Paesi “sicuri” e non solo (Algeria, Albania, Tunisia, Marocco, Nigeria, “Egitto, Pakistan, Bangladesh”, ecc.) procedendo altresì ad integrare in modo più veloce ed efficace gli extracomunitari provenienti dalle situazioni belligeranti e agevolando il decreto flussi. Inoltre, se la protezione speciale ha acconsentito una interpretazione troppo elastica, l’ideale sarebbe sostituirla definitivamente con il “Permesso di Soggiorno Umanitario” a cura dell’Autorità di pubblica sicurezza poiché, non rientrando nella categoria delle protezioni, richiede condizioni più stringenti (non aver commesso reati), limitando la discrezionalità della Commissione Territoriale. Condivisibile è la scelta di inasprire le pene nei confronti di scafisti e trafficanti di esseri umani, com’è assolutamente condivisibile salvare sempre e comunque ed in qualunque modo i naufraghi.
ANNUNCIA
iniziative pubbliche che sensibilizzino i sindacati, le forze politiche, le associazioni e i cittadini torinesi sul tema della sicurezza, sotto l’aspetto legislativo e su quello prettamente logistico-operativo, agendo da monito per le Istituzioni, troppo distratte e, a volte, inadeguate. Al riguardo, la questione sicurezza e polizia, che impegnano il sindacato, sembra richiedano un percorso che delinei nuove forme più incisive di rivendicazioni tra le quali non sarebbe da escludere lo strumento dello sciopero, ponderato ad alcuni settori, e finalizzato a rafforzare la lotta sindacale.

SIULP TORINO

Misteri e paranormale, il Cicap indaga al Salone del Libro

Il CICAP parteciperà alla trentacinquesima edizione del Salone del Libro di Torino. È ormai una tradizione, per il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, prendere parte al più importante evento culturale italiano, che si svolgerà al Lingotto Fiere di Torino da giovedì 18 a lunedì 22 maggio 2023.

Tutti i giorni del Salone, volontari ed esponenti del CICAP saranno presenti allo stand F35 del padiglione 2: saranno a disposizione per incontrare il pubblico e far conoscere storia e presente del Comitato fondato, fra gli altri, da Piero Angela. Sarà inoltre possibile consultare e acquistare tutte le pubblicazioni dell’associazione e ricevere informazioni sulle prossime iniziative, come, ad esempio, il CICAP Fest 2023, in programma a Padova dal 13 al 15 ottobre.

 

Sabato 20 maggio, dalle 15 alle 16, lo stand del CICAP ospiterà un incontro con Claudia Di Giorgio, direttrice di Query, la rivista ufficiale del Comitato, che risponderà a domande e curiosità sulla nuova linea editoriale, unita alla nuova veste grafica, della rivista del CICAP.

 

Cos’è il CICAP?

Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) è un’associazione di promozione sociale, scientifica ed educativa, che promuove un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito con l’obiettivo di diffondere il metodo scientifico e lo spirito critico. Il CICAP nasce nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di scienziati, intellettuali e appassionati, ed è oggi presieduto dal professor Sergio Della Sala.

 

Per seguire il CICAP www.cicap.org

Tutti su due ruote al Valentino. Oltre 30.000 visitatori e 3.400 test ride a Bike up Torino


Numeri importanti per il festival dedicato alle green mobility, e-bike in primis, per la prima volta di scena all’interno
del Parco del Valentino di Torino.

Torino si conferma una città a misura di bicicletta. È più che positivo il bilancio dell’esordio nel capoluogo piemontese di BikeUP – Electric Bicycle Power Festival, la prima fiera internazionale, dedicata alle e-bike, al cicloturismo e alla mobilità elettrica leggera.

Oltre 30.000 visitatori hanno percorso i viali all’ombra del Parco del Valentino tra venerdì 5 e domenica 7 Maggio 2023 per visitare i 66 stand dei maggiori produttori di e-bike e di altri veicoli a zero emissioni, come scooter elettrici e le automobili full electric Volkswagen ID4, ID5 e IDBuzz, senza dimenticare gli operatori del settore cicloturistico (Apt, Tour operator, noleggiatori ecc.).

Forte di un format consolidato (quella di quest’anno è stata la IX edizione di BikeUP), la manifestazione ha registrato numeri in linea, in certi casi addirittura superiori, rispetto alla prima tappa andata in scena dal 14 al 16 Aprile 2023 a Bergamo, dove BikeUP può contare su una platea consolidata. A Torino, infatti, nell’arco dei tre giorni, sono state toccate le 2.000 registrazioni 420 bambini si sono divertiti all’interno della Banco BPM Kids Area.

Grande successo anche per i 3.400 test ride e le oltre 600 persone che hanno partecipato agli e-bike tour e ai corsi Mtb o ciclofficina, vera essenza della rassegna, che, ancora una volta, ha trasmesso l’esperienza della mobilità elettrica, alla scoperta del territorio e del piacere di vivere all’aria aperta.

Positivo e proficuo anche il rapporto tra BikeUP e le istituzioni locali. Oltre 65 persone hanno seguito la conferenza intitolata “BIKE TO WORK: migliorare la mobilità urbana e la qualità della vita in bicicletta“, tenutasi presso il Talent Garden Fondazione Agnelli, con la partecipazione degli Assessori del Comune di Torino alla Mobilità, Chiara Foglietta, e allo Sport e al Turismo, Domenico Carretta e il Segretario Generale di Camera di Commercio di Torino Guido Bolatto. Il Festival BikeUP ringrazia la Città di Torino che ha patrocinato e supportato l’evento e ha così saputo dare una visione più ampia e consapevole della mobilità sostenibile.

BikeUP dà appuntamento al 2024!

Porta Palazzo, bimba fotografata da un turista: ma la mamma dice no e la spunta

Oggi tra i banchi del mercato di Porta palazzo un turista ha fotografato  una bellissima bimba portata sulle spalle dalla mamma. La donna si è accorta dello scatto fotografico e ha detto all’uomo che non voleva che la propria figlia venisse immortalata. Il fotografo si è rifiutato e i toni si sono alzati, finché alcune persone presenti hanno dato manforte alla mamma e, alla fine, l’uomo ha accettato di cancellare la foto.  Sembra un piccolo fatto di cronaca neppure degno di nota. In realtà la vicenda pone serie riflessioni: la legge, intanto, consente o no di fotografare chiunque a proprio piacimento?  Ecco qualche informazione utile. Chi  decide di pubblicare una foto altrui, senza il  consenso,  per fini di lucro o meno, è punito ai sensi dell’articolo 167 del Decreto Legislativo numero 196 del 2003. E’ infatti un reato il trattamento illecito di dati che prevede la reclusione da 6 mesi fino a 3 anni.

A maggior ragione la pubblicazione di foto di minorenni senza il consenso di entrambi i genitori è illecita anche quando i genitori esprimono pareri non concordi sulla scelta di pubblicare o meno foto e video. Basta che uno dei due genitori non sia d’accordo, per imporre l’immediata rimozione delle immagini, previa condanna ex art. 614-bis c.p.c.

Insomma, mai dare nulla per scontato. Del resto oggi le foto sono pressochè sempre pubbliche: anche se non vengono stampate sui giornali o trasmesse in tv, il fatto stesso di postarle sui social network le rende di pubblico dominio. E’ giusto essere rispettosi della privacy degli altri non solo perché lo prevede la legge ma anche per buona educazione.

Un lungo post su Facebook e poi si uccide a 48 anni lanciandosi dal cavalcavia

Si è ucciso lanciandosi dall’altezza di trenta metri da un cavalcavia della  Torino – Savona nei pressi di Fossano.

E’ morto così un ingegnere, F.S., di  48 anni, di Chivasso.

Prima del drammatico gesto ha scritto un lungo post su Facebook dove parla delle sue sofferenze legate anche a malanni dell’infanzia. Amici e familiari hanno cercato di contattarlo ma è stato vano. Lascia la moglie e un figlio.

Danze e drink in due circoli privati a Torino: ma erano senza autorizzazioni

Clienti privi di tessera associativa intenti a bere drink e ballare al ritmo di musica diffusa dalla consolle di un dj, è quanto hanno riscontrato gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale all’interno di due circoli privati ispezionati durante il weekend a seguito di numerosi esposti presentati da cittadini per il disturbo causato dalla musica ad alto volume.

Entrambi i Presidenti dei due circoli, rispettivamente ubicati in via Trecate e in via Sempione, oltre che essere sanzionati per somministrazione pubblica in assenza di titolo e per il mancato aggiornamento dell’autorizzazione sanitaria, saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria per apertura di un locale di pubblico spettacolo senza aver sottoposto lo stesso alla prevista visita della Commissione Comunale di Vigilanza.

Inoltre, il Circolo ubicato al piano interrato del locale di via Sempione, essendo privo di autorizzazioni di pubblica sicurezza e dotato di un’unica uscita di sicurezza, per di più con apertura rivolta verso l’interno, è stato sottoposto a sequestro giudiziario preventivo a scopo cautelare, al fine di evitare l’esposizione degli frequentatori a ulteriori gravi rischi. (e.b.)

Motociclista si schianta contro il muro del Parco della Mandria: è grave

È ricoverato in gravi condizioni al Cto  il motociclista di 33 anni coinvolto in un incidente mentre viaggiava verso Torino. Ha perso il controllo della sua Honda finendo contro il muro dell’oasi verde de La Mandria lungo la strada provinciale, all’altezza di Robassomero. Sono intervenuti l’elisoccorso, il 118 e i carabinieri che stanno verificando le cause dell’incidente.

Al via la quarta edizione dei Torino Digital Days

Al centro del Festival del Digitale il tema delle Intelligenze Sostenibili.

 

Sei giornate con oltre centrotrenta appuntamenti diffusi in tutta la città, con l’obiettivo di indagare il tema del rapporto tra quotidianità e innovazione digitale, coinvolgendo tech company, agenzie, startup e personalità del settore.

 

 

 Inizia  la quarta edizione dei Torino Digital Days, il Festival del Digitale dal 9 al 14 maggio in tutta la città di Torino, con il contributo della Regione Piemonte e il supporto della Camera di Commercio di Torino e di Punto Impresa Digitale. Sei giornate di appuntamenti in oltre venti location, per oltre centrotrenta eventi e più di cinquemila partecipanti attesi, con il coinvolgimento di aziende, agenzie e personalità del settore.

 

Tema portante di quest’anno è INTELLIGENZE SOSTENIBILI, finalizzato a stimolare una riflessione condivisa sul futuro che ci attende rispetto alla convivenza fra esseri umani ed intelligenze artificiali: un argomento che ha già iniziato a stravolgere le vite delle persone con le sue impressionanti applicazioni. Da qui la scelta di Torino Digital Days di approfondire l’argomento, indagando i potenziali sviluppi di questa tecnologia e cercando di dare risposta alle domande che quest’ultima evoluzione tecnologica sta ponendo attraverso un ricco calendario di workshop, talk, eventi, mostre, performance ed hackathon.

 

“Il futuro è un luogo che dobbiamo costruire insieme – commenta Federica Toso, Presidente e co-fondatrice Associazione Digital Dayse i Torino Digital Days sono un’occasione per esplorare le strade che possiamo percorrere per renderlo sostenibile e più inclusivo utilizzando la tecnologia come driver. Le intelligenze artificiali ci pongono davanti a una sfida senza precedenti. Dobbiamo prepararci a cogliere al meglio questa opportunità, lavorando insieme per affrontare in modo consapevole l’evoluzione digitale.”

 

“Il tema di questa edizione ci sta particolarmente a cuore – dichiara Emanuele Romagnoli, co-fondatore e co-organizzatore dei Torino Digital Days Intelligenze sostenibili è un binomio fondamentale rispetto al mondo digitale e tecnologico dei prossimi anni a venire . Le intelligenze artificiali rappresentano l’orizzonte di sviluppo e di confronto più importante degli ultimi 50 anni, in una dinamica di dialogo tra umani e tecnologie sempre più stimolante. La sostenibilità è invece la rivoluzione copernicana del modo di fare business, non più orientata al profitto ma orientata al pianeta e quindi a noi stessi. In questo senso le due parole hanno guidato i più di cento eventi di questa edizione dei Digital Days, coinvolgendo l’intero tessuto imprenditoriale e creativo della città, oltre che ai cittadini e alle istituzioni.”

 

A fare da cornice alla presentazione dei Torino Digital Days, Toro Legal Hub, all’interno degli spazi di IN6 Lab, che ospita inoltre Conscious Connection, la mostra personale del collettivo artistico Xaarchive curata e prodotta da Artsted: un’installazione immersiva con una molteplicità di opere d’arte che si posizionano tra il regno digitale e quello fisico. Grazie alla partnership con Artsted, marketplace di arte contemporanea, sarà possibile fruire di contenuti esclusivi attraverso la tecnologia Hololens.

 

“Le nuove tecnologie, il bio-design e i processi algoritmici – afferma Francesca Rossi Minelli, curatrice della mostra – sono il filo conduttore di Conscious Connection, che mira a essere un’esperienza immersiva in cui viene messo in risalto il rapporto tra digitale e naturale. Il lavoro delle artiste è stato estremamente preciso e si è concentrato sull’utilizzo di software e tecnologie digitali per raccogliere e gestire dati, con l’obiettivo di ricostruire il nostro rapporto con la natura e il non umano.”

La cultura dietro l’angolo, da maggio a dicembre oltre 120 attività diffuse in città

‘La cultura dietro l’angolo’, da un’idea di Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino, giunge alla sua seconda edizione con un programma di oltre 120 attività culturali diffuse nelle circoscrizioni della città che, da maggio a dicembre 2023, porterà la cultura a poca distanza da casa, ovunque si abiti, creando nuove occasioni di relazione, condivisione, aggregazione e partecipazione.

 

Il bilancio degli effetti della pandemia sulla partecipazione culturale è stato, come dimostrano i dati, molto pesante. Osservando i dati del Piemonte saltano agli occhi alcune evidenze: nel 2021 il 2% dei residenti ha assistito a concerti di musica classica e opera, il 3,1% ha fruito degli spettacoli teatrali e l’11% ha visitato musei e mostre[1]. Ma non solo: questi due anni hanno determinato anche un forte cambiamento nelle abitudini di vita quotidiane delle persone. Le disuguaglianze si sono aggravate, la frammentazione sociale si è ampliata e le relazioni umane si sono indebolite. Tra le strategie adottate dalla Fondazione Compagnia di San Paolo per mitigare il dilagare di questi processi vi sono, da un lato, la riscoperta degli spazi pubblici di aggregazione della nostra città e, dall’altro, la costruzione di un sistema di alleanze con alcuni dei più importanti attori culturali torinesi.

Il programma di attività La cultura dietro l’angolo nasce, quindi, proprio per rispondere a questa sfida: favorire e facilitare la costruzione di relazioni interpersonali (di vicinato, amicali, di mutuo aiuto…) attraverso buone pratiche di cultura di prossimità.

I risultati positivi della sperimentazione del 2022 – che ha registrato 2300 presenze in occasione delle 80 attività culturali – hanno confermato che la traiettoria individuata è quella giusta. Alla luce di tali risultati e al riscontro positivo da parte del pubblico, Fondazione Compagnia di San Paolo ha deciso non solo di reiterare l’esperienza, ma di lavorare con la speranza di allargare sempre di più il bacino dei partecipanti, ampliare la compagine dei partner e rafforzare la collaborazione con e tra le realtà culturali e sociali del territorio.

Nella sua seconda edizione, La cultura dietro l’angolo rafforza la sinergia e la collaborazione con le istituzioni pubbliche. Fondazione Compagnia di San Paolo e Città di Torino, con questo programma, guardano insieme nella stessa direzione: favorire la parità di accesso ai diritti culturali, moltiplicando le occasioni e rendendo sempre più capillare sul territorio un’offerta culturale di qualità.

Ed è proprio sulla base di questa visione comune, che il programma de La cultura dietro l’angolo si arricchirà in estate della collaborazione con alcune progettualità del “Programma culturale estate 2022-2023” e in autunno con le iniziative di “Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo!”. Altra importante novità della seconda edizione, sempre in ottica di valorizzazione degli spazi pubblici, è il coinvolgimento delle Biblioteche Civiche Torinesi e del Centro Interculturale della Città di Torino. Punti di riferimento sul territorio, la Biblioteca civica Italo Calvino, la Biblioteca civica Don Lorenzo Milani e il Centro Interculturale vanno ad ampliare la rete dei presidi civici territoriali che collaborano attivamente al progetto e che saranno sede delle attività. Tra i nuovi partner territoriali anche il community hub Beeozanam.

Non solo più attività in più luoghi, ma anche più linguaggi artistici ed espressivi, aprendosi anche alla fotografia e all’arte moderna e contemporanea. L’edizione 2023 si arricchisce, infatti, anche in termini di proposta grazie al coinvolgimento di importanti realtà del comparto museale e teatrale, come TPE – Teatro Piemonte Europa, Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

IL PROGRAMMA 2023

Le feste di inaugurazione: 11-12- 13 maggio 2023

Il primo appuntamento è quello delle Feste di inaugurazione, che si terranno da giovedì 11 a sabato 13 maggio, un’occasione per promuovere e far scoprire alla cittadinanza tutti gli eventi e le opportunità in programma. Le case del quartiere, le biblioteche civiche e i presidi del territorio si animeranno di concerti, spettacoli teatrali, performance artistiche, giochi, appuntamenti di divulgazione scientifica e molto altro ancora.

 

Da maggio 2023

La cultura dietro l’angolo riparte dalla partecipazione culturale come leva principale per favorire la costruzione di relazioni interpersonali. Grazie alla collaborazione inedita tra alcuni dei più importanti enti culturali della città e dieci presidi civici, La cultura dietro l’angolo propone un ricco calendario di appuntamenti gratuiti nelle circoscrizioni per ridurre le distanze attraverso arte, storia, musica, teatro, scienza e fotografia.

Si tratta di una proposta distribuita capillarmente su tutto il territorio cittadino per un tempo prolungato.

L’Unione Musicale propone attività laboratoriali coinvolgenti, in un clima informale e rilassato: Tutti in coro! offre la possibilità di provare l’esperienza del cantare insieme, mentre con Ascolta che musica si scopriranno segreti e curiosità della musica classica e degli strumenti musicali ascoltando dal vivo alcuni brani famosi.

Con il laboratorio di narrazione Racconti di quartiere del Teatro Stabile di Torino i cittadini potranno, invece, condividere memorie, personaggi e luoghi che hanno caratterizzato e che ancora oggi rappresentano un simbolo del loro territorio.

Grazie alla collaborazione tra la Fondazione TRG e l’Ospedale Koelliker si potrà scoprire cosa succede quando la comicità incontra la prevenzione: Bugiardini sarà un racconto comico per parlare di temi importanti, per sorridere alle abitudini sbagliate e cercare di capire quali sono quelle che possono aiutare a stare meglio, attraverso il linguaggio teatrale.

Quali emozioni possono trasmettere le fotografie? Come si realizza un ritratto? A queste domande cercheranno di rispondere i laboratori Incontri di emozioni e Ritrattiamoci, progettati da Gallerie d’Italia – Torino e realizzati da Civita Mostre e Musei. Tramite la tecnica del collage, immagini delle opere della collezione e scatti fotografici si potranno, infatti, realizzare opere personali cariche di emozioni e originali autoritratti.

La scoperta della molecola del DNA e del cuore saranno, invece, i temi delle attività dell’Associazione CentroScienza Onlus: con Innocente fino a test genetico contrario si imparerà a conoscere la struttura del DNA e il suo utilizzo anche nelle indagini della polizia scientifica; con Cuore, macchina fondamentale si andrà alla scoperta dell’anatomia di questo organo fondamentale e di tutto l’apparato circolatorio.

Le memorie individuali e collettive saranno al centro delle attività del Museo Egizio: Ricordati di te è un laboratorio pensato per avvicinare i partecipanti alle storie custodite dai musei, con uno sguardo personale ed emozionale. Sarà seguito da una visita guidata gratuita all’interno del Museo Egizio per i partecipanti.

TPE – Teatro Piemonte Europa propone Imparare a guardare senza occhi, un laboratorio teatrale aperto a tutti, finalizzato a scoprire e ad amplificare tutte quelle capacità di percezione sensoriale non legate direttamente all’organo della vista.

Infine, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino con Theatrum Sabaudiae propone Posa la tua ombra, un laboratorio che permetterà di sperimentare la forza della gestualità a partire dalle opere d’arte e dal dialogo con la creazione di sagome-ombra.

La card

Ad arricchire ulteriormente le opportunità per i cittadini vi è la tessera gratuita La cultura dietro l’angolo, che offre numerose proposte e occasioni culturali. La tessera consente di entrare gratuitamente al Museo Egizio, alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e alle Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo fino alla fine dell’anno e di poter assistere con riduzioni a concerti, spettacoli e incontri previsti dalle stagioni autunnali di Unione Musicale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Fondazione TRG, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Associazione CentroScienza Onlus.

È possibile scoprire tutte le agevolazioni sul sito www.laculturadietrolangolo.it e richiederla presso i presidi territoriali che partecipano al programma.

 

I partner

L’impegno collettivo, le sinergie, l’ascolto reciproco e lo scambio di competenze tra tutti i partner coinvolti sono ciò che rendono possibile la realizzazione del programma.

La cultura dietro l’angolo è un progetto di Fondazione Compagnia di San Paolo, con la collaborazione della Città di Torino. L’iniziativa è sviluppata con la Fondazione Ufficio Pio, Arci Torino, la Rete Case del Quartiere, la Rete di Torino Solidale. È resa possibile grazie all’impegno di enti quali Associazione CentroScienza Onlus, Museo Egizio, Unione Musicale, Fondazione TRG, TPE – Teatro Piemonte Europa, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, coordinati dall’Associazione Abbonamento Musei.

Il programma è realizzato grazie all’importante collaborazione di dieci presidi civici territoriali: Casa nel Parco nella Circoscrizione 2; Fabbrica delle E/Binaria nella Circoscrizione 3; Più SpazioQuattro nella Circoscrizione 4; Casa Vallette e Beeozanam nella Circoscrizione 5; Bagni Pubblici di via Agliè, Biblioteca civica “Don Lorenzo Milani” e Centro Interculturale della Città di Torino nella Circoscrizione 6; Biblioteca civica “Italo Calvino” nella Circoscrizione 7; Casa del Quartiere di San Salvario nella Circoscrizione 8.

Il programma si avvale, inoltre, del prezioso contributo di altri presidi della Rete Torino Solidale, come Cascina Roccafranca, Gruppo Abele e della Consulta per le Persone in Difficoltà.

Info: www.laculturadietrolangolo.it