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Revisione dopo 25 anni, ascensore Mole fermo dal 17 giugno al 22 luglio

Dal 17 giugno al 22 luglio 2025 l’Ascensore Panoramico della Mole Antonelliana sarà interessato dalla revisione venticinquennale, un intervento previsto dalla normativa per gli impianti di sollevamento. Durante questo periodo l’ascensore non sarà accessibile, ma la Mole resterà aperta e il Museo Nazionale del Cinema, ospitato al suo interno, continuerà a essere regolarmente visitabile.

In funzione dal 1999, l’ascensore è uno degli elementi più riconoscibili della Mole: la cabina in vetro compie una corsa verticale in un’unica campata, attraversando il vuoto centrale dell’edificio fino a quota 85 metri. Un tragitto che consente una visione continua dello spazio interno e offre, all’arrivo al “tempietto”, un affaccio panoramico sulla città.

L’impianto è seguito da un programma strutturato di manutenzione. Oltre alla revisione quinquennale prevista per legge, sono effettuate verifiche ordinarie con cadenza settimanale, mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Ogni controllo mira a garantire l’affidabilità dell’impianto e la continuità del servizio.

La revisione venticinquennale, più approfondita rispetto alle ordinarie, prevede:

  • il controllo di funi e altri componenti meccanici soggetti a usura;
  • il collaudo della navicella di emergenza situata sotto il piano 0, prevista come servizio di sicurezza supplementare in caso di emergenza;
  • la verifica dei gruppi di continuità (UPS), che mantengono attiva l’alimentazione in assenza di erogazione da rete principale.

L’intervento è svolto da GTT in coordinamento con il Comune di Torino e con gli enti di controllo, con l’obiettivo di assicurare la piena efficienza operativa dell’impianto e il rispetto delle normative tecniche. La riapertura al pubblico è prevista per mercoledì 23 luglio.

 

Via Arquata si trasforma con YouToo

Taglio del nastro a Torino per il nuovo spazio riqualificato nell’area di via Arquata, nel cuore della Circoscrizione Uno. Quello che prima era un vecchio campetto polisportivo è stato infatti trasformato in un moderno campo da basket “3 contro 3”, arricchito da arredi mobili pensati per offrire un luogo flessibile e multifunzionale ideale per lo studio, l’aggregazione e la creatività giovanile. Un’opera concreta di rigenerazione urbana e sociale, nata per rispondere al bisogno di giovani e adolescenti di poter avere a disposizione spazi aperti, accessibili e inclusivi. All’inaugurazione, che ha coinvolto la comunità locale tra attività sportive e musica, erano presenti l’assessora alle Politiche giovanili e alla Rigenerazione urbana della Città di Torino Carlotta Salerno, la presidente della Circoscrizione Uno Cristina Savio, la presidente di Kallipolis APS Rita Cararo e il campione di basket Paul Biligha, in rappresentanza della Fondazione Jeanne D’Arc.

“Restituire spazi ai giovani significa restituire futuro alle nostre città – ha dichiarato Carlotta Salerno –. Via Arquata oggi non è solo un’area rinnovata, è il simbolo di un lavoro condiviso che parte dall’ascolto dei bisogni dei ragazzi e delle ragazze. Attraverso la co-progettazione con il Terzo Settore, vogliamo costruire luoghi dove la socialità, lo sport, la cultura e l’impegno civico si incontrano. Ed è proprio da qui che passa il diritto di tutte e tutti a sentirsi parte della comunità”.

L’intervento, sviluppato e realizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Kallipolis, grazie ad un finanziamento di circa 74mila euro nell’ambito di YouToo, il programma con cui la Città di Torino ha destinato 4 milioni di euro provenienti dal Piano Urbano Integrato a favore di sedici progetti, modulati su giovani e adolescenti con interventi in tutte le circoscrizioni cittadine. YouToo nasce da un percorso di co-progettazione tra l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Città di Torino e gli Enti del Terzo Settore, per garantire interventi efficaci e mirati, sia materiali (come ristrutturazioni e nuovi allestimenti), sia immateriali (come laboratori, workshop e attività educative). Nel caso dell’area di via Arquata, oltre alla riqualificazione fisica, sono previsti interventi immateriali, quali attività di sensibilizzazione ambientale, iniziative cinematografiche su tematiche legate al lavoro, eventi musicali e sportivi, per fare dello spazio un vero e proprio presidio culturale e sociale.

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Metro 1: consegnato il primo nuovo treno Alstom 

 

È stato consegnato  nella nuova officina di Collegno il primo dei previsti nuovi quattro treni “Boa” Metropolis che andranno ad implementare l’attuale flotta. I treni ALSTOM saranno già equipaggiati con il nuovo sistema di automazione ed entreranno in servizio contestualmente all’attivazione del nuovo sistema di segnalamento e controllo della marcia dei treni (CBTC) al momento in fase di attuazione. La consegna dei restanti treni avverrà entro il 2025.

I nuovi treni sono caratterizzati da 4 carrozze intercomunicanti tra loro, maggiore comfort, migliore accessibilità e facilità di spostamento da una vettura all’altra. Ciascuna cassa è dotata di una postazione dedicata ai passeggeri con ridotta mobilità e di un sistema di videosorveglianza collegato in tempo reale con il posto di comando e controllo. Le carrozze si presentano ben illuminate e funzionali, grazie all’innovativa illuminazione lineare a LED ed agli schermi multimediali che consentiranno una diffusione delle informazioni grafiche oltre che acustiche.

Grande attenzione è stata rivolta alla sostenibilità. I nuovi treni sono stati costruiti per il 96% con materiali riciclabili e sono dotati di motori ad alte prestazioni, migliorando la loro efficienza energetica e riducendo i consumi, a favore dell’ambiente.

La livrea richiama i colori distintivi della città di Torino: il giallo e il blu su sfondo bianco.

I treni provengono dallo stabilimento Alstom di Valenciennes Petite Foret in Francia, dove sono stati interamente prodotti; la fornitura si inserisce nel contratto di appalto aggiudicato nel 2022 – in corso di esecuzione – del valore di 156 milioni di euro, che prevede anche la fornitura del nuovo sistema di segnalamento CBTC completamente automatico di ultima generazione e l’aggiornamento degli automatismi di bordo del materiale rotabile esistente, che Infra.To ha messo in atto per l’estensione della Linea 1 fino a “Cascine Vica”.

Al fine di soddisfare il fabbisogno complessivo di disponibilità dei treni conseguente al prolungamento del tracciato, prima fino a Bengasi e poi in futuro fino a Cascine Vica, la città di Torino ha da tempo presentato richiesta di finanziamento al MIT per ulteriori 150 mln di euro volti all’acquisto di ulteriori 12 unità con caratteristiche analoghe (+ 58 mln di euro per interventi accessori e complementari).

“Con l’arrivo di questo nuovo treno Metropolis – dichiara Bernardino Chiaia, Presidente e AD di Infra.To – si raggiunge un traguardo importante nell’attuazione di questo ambizioso progetto, volto a migliorare la mobilità e la qualità del trasporto pubblico urbano. È il segno tangibile di un costante progresso verso soluzioni innovative, sostenibili sotto il profilo ambientale e accessibili a tutti. Questi nuovi convogli, che si inseriscono nel complesso degli interventi previsti per l’estensione della Linea 1 fino a Rivoli-Cascine Vica, rappresentano il primo aggiornamento della flotta da quando la linea è entrata in servizio commerciale; ci auguriamo che possano essere presto accompagnati da ulteriori unità in numero sufficiente a sfruttare appieno le potenzialità offerte del nuovo sistema di segnalamento CBTC ”.

“La consegna del primo treno Boa rappresenta un passo importante verso una mobilità metropolitana sempre più efficiente, accessibile e sostenibile – dichiara Chiara Foglietta, Assessore alla Mobilità e Trasporti della Città di Torino -. Con l’introduzione di questi nuovi convogli, dotati delle tecnologie più avanzate e pensati per rispondere alle esigenze di tutti i passeggeri, facciamo un salto di qualità nel servizio offerto ai cittadini. È un investimento concreto nel futuro del trasporto pubblico torinese, che accompagna l’estensione della Linea 1 e si inserisce in una visione più ampia di città connessa, moderna e attenta all’ambiente”.

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Da oggi modifiche alla viabilità in via Vinovo

I lavori di rinnovo della rete di teleriscaldamento da parte di Iren lungo via Vinovo che inizieranno lunedì prossimo 9 giugno determineranno nella zona alcune modifiche della viabilità con chiusure al traffico nel tratto tra via Nizza e via Genova, interruzioni della pista ciclabile di via Nizza e l’istituzione di diversi divieti di sosta.

L’intervento, suddiviso in 4 fasi, si concluderà nel mese di settembre.

Fino a venerdì 14 giugno il transito lungo via Vinovo, tra le vie Nizza e Genova, sarà consentito solo ai residenti e ai mezzi di soccorso. La pista ciclabile dal civico 361 via Nizza a via Vinovo non sarà percorribile e sul medesimo tratto di strada sarà inoltre vietata la sosta all’interno della carreggiata est. Il divieto di sosta interesserà parimenti ambo i lati di via Vinovo, per un tratto di circa 40 metri, in corrispondenza del numero civico 11.

Durante la seconda fase dei lavori, fino al 1° luglio, via Vinovo sarà di nuovo aperta al traffico, mentre non sarà possibile sostare su ambo i lati di via Nizza, tra i numeri civici 344 e 361, tratto nel quale anche la pista ciclabile non sarà temporaneamente percorribile, e su ambo i lati di via Vinovo, all’intersezione con via Nizza.

Via Vinovo tornerà a essere interamente chiusa al traffico dal numero civico 10 a via Nizza nella corso della terza fase dei lavori che si prolungheranno fino al 14 agosto,  quando per i soli residenti verrà istituito un doppio senso di circolazione dal numero civico 10 in direzione di via Genova. I divieti di sosta riguarderanno ambo i lati di via Vinovo, da via Nizza a via Genova; ambo i lati di via Nizza, all’intersezione con via Vinovo; il lato ovest di via Rocca de’ Baldi, da via Vinovo a via Testona.

Nella quarta e ultima fase dell’intervento, che si concluderà il 6 settembre, via Vinovo sarà chiusa al transito dal numero civico 10 a via Genova, mentre dal numero civico 10 a via Nizza sarà istituito un doppio senso di circolazione per i soli residenti. In via Vinovo, da via Nizza e via Genova, in via Nizza, dal numero civico 361 a via Vinovo e sul lato ovest di via Rocca de’ Baldi, da via Vinovo a via Testona sarà vietato parcheggiare.

Contestualmente all’esecuzione dei lavori da parte di Iren anche il percorso delle linee 18 e 93/ di Gtt, subirà delle modifiche. Di seguito le variazioni nel periodo tra il 9 e il 13 giugno.

Linea18

•      direzione P.za Sofia: da via Passo Buole / via Nizza deviata a destra per via Nizza – a sinistra per corso Maroncelli – a sinistra per via Genova – segue percorso regolare;
•      direzione piazzale Caio Mario: percorso regolare.

Linea 93B

•      direzione piazza Mochino (San Mauro): da via Passo Buole / via Nizza deviata a destra per via Nizza – a sinistra per corso Maroncelli – a sinistra per via Genova – segue percorso regolare;
•      direzione corso Tazzoli: percorso regolare.
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Incidente stradale: ragazza in fin di vita e 9 feriti

Una giovane  di 25 anni è rimasta coinvolta nell’incidente stradale avvenuto  nel comune di Grignasco, nel novarese, nella notte tra venerdì e sabato ed è stata ricoverata in fin di vita al Maggiore di Novara. Due auto si sono contrate sulla statale 299, alle 2,30. Sono ben nove i feriti portati all’ospedale di Borgomanero. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

 

 

Atteso ritorno di Open House Torino

Torna Open House Torino, nella sua ottava edizione, sabato 7 e domenica 8 giugno prossimi con un weekend dedicato all’architettura e alla scoperta urbana. Per due giorni si apriranno ai visitatori le porte di residenze private, spazi pubblici, edifici d’autore, interni di design normalmente inaccessibili, offrendo un’occasione e unica per esplorare Torino da una nuova prospettiva. Più di 100 edifici privati saranno aperti al pubblico gratuitamente. Le prime edizioni hanno superato le aspettative, entusiasmato i torinesi nonostante le code. Queste meraviglie nascoste valgono l’attesa. Dopo oltre 60 mila visite Open House Torino si prepara a riproporre il suo fine settimana di visite.

Tra i luoghi che meritano una visita sono in centro la Casa del Pingone, Suite 33, Residenza Universitaria Giovanna d’Arco, Galleria Persano e Palazzo Scaglia di Verrua, Palazzo Chiablese e il ristorante del Cambio. Alla Crocetta saranno aperte la Palazzina Federici e la Casa Crescente, a Borgo San Paolo merita una visita Palazzo Lancia, a Cit Turin il Ranch Urbano, a San Donato il villino Raby e il campanile di Santa Zita, a Madonna di Campagna il Dancing Le Roi e a Borgo Dora Aurora il Sermig, Arsenale della Pace, Combo, Film Commission Torino e Piemonte, Villa Rei a Madonna del Pilone, sede dell’AutoMoto Club Storico italiano, Casa Luzi, Villa d’Agliè, a Borgo Po e Cavoretto il parco Europa e la stazione Ovovia, la chiesetta della libreria Borgo Po, la biblioteca Geisser, al Lingotto la Casa Moi, a San Salvario la Sinagoga, il Consolato della Repubblica Socialista del Vietnam, l’Orto Botanico di Torino, la Casa tra gli alberi, Villa San Quirico e The Heat Garden.

Mara Martellotta

Assaltata la sede di Fdi in Barriera

La sede torinese di Fratelli d’Italia in Barriera di Milano è stata assaltata a colpi di piccone da esponenti del mondo anarchico-antagonista . Come denunciano la vicecapogruppo di FdI alla Camera Augusta Montaruli (nella foto) e l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone, “nel quartiere Barriera di Milano l’ufficio è stato assaltato da 4 incappucciati che, armati di picconi e piedi di porco, hanno tentato prima di forzare la serranda e, poi, non riuscendoci, hanno lanciato olio esausto e volantini minatori con la scritta ‘Fratelli d’Italia primi della lista. Una spirale di violenza preoccupante”.

Motociclista 41enne muore sull’asfalto dopo uno scontro

Incidente mortale sul raccordo autostradale Ivrea-Santhià, all’altezza dello svincolo di Albiano d’Ivrea sabato all’ora di pranzo. Un motociclista di 41 anni, di Pavone Canavese, è deceduto nello scontro con una vettura Ford, dopo essere caduto sull’asfalto. Inutili i soccorsi.

Prarostino celebra il Faro della Libertà

Una giornata dedicata alla memoria degli oltre seicento caduti nel Pinerolese durante la guerra di Liberazione: l’iniziativa è una tradizione del Comune di Prarostino, che, domenica 15 giugno, celebra il 58° anniversario della costruzione del Faro della Libertà.

Le iniziative, patrocinate e sostenute dalla Città metropolitana di Torino nell’ambito del bando per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione, iniziano venerdì 13 giugno nella sala della chiesa valdese con lo spettacolo del Gruppo Teatro Angrogna “Siamo sempre sotto processo”. Sabato 14 alle 15,30 nella sala consiliare del Municipio si inaugura la mostra fotografica “Le origini del Faro”, visitabile sino alle 17 e ancora domenica 15 dalle 9,30 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Sabato 14 alle 16,30 la professoressa Clara Bounous presenta l’opuscolo “La primavera delle nostre valli… racconti di Resistenza”. Intervengono i Sindaci di Angrogna, Gino Giordan, di Prarostino, Luciano Nocera, e di San Germano Chisone, Flavio Reynaud. A seguire il racconto storico e fotografico a cura di Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese. Le celebrazioni di domenica 15 giugno iniziano alle 10 con il ritrovo dei partecipanti sul piazzale del Municipio, da dove prende le mosse il corteo verso i monumenti di San Bartolomeo. Oltre al sindaco Luciano Nocera, intervengono il primo cittadino di Cercenasco, Simone Colmo, il magistrato a riposo Piercarlo Pazè e la direttrice delle professioni sanitarie di Emergency, Michela Paschetto. L’orazione ufficiale è affidata al presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini. La mattinata si conclude con il Pranzo del Faro.

La torre-faro di Prarostino venne inaugurata il 18 giugno 1967 e fu voluta dalla popolazione e dagli amministratori locali per ricordare con la sua ardita architettura i 600 partigiani dei 51 Comuni delle valli pinerolesi caduti nella lotta di liberazione contro il nazifascismo. Progettato dagli architetti Roberto Gabetti ed Aimaro Isola, realizzato con vari contributi, l’apporto gratuito di ex-partigiani e il dono del pietrame da parte dei cavatori di Bagnolo Piemonte, il monumento si presenta come una torre-traliccio su pianta quadrata, realizzata in pietra greggia e alta 15 metri. La torre termina con un terrazzino e una stele metallica sormontata da un faro, la cui luce è visibile dalla pianura pinerolese anche a notevoli distanze.

Al Centro Peirone Anna Momigliano presenta “Costruito sulla sabbia”

Centro Federico Peirone dell’Arcidiocesi di TorinoStudi e relazioni cristiano islamiche

 

30 anni di studi e relazioni cristiano  islamiche: convegni internazionali, eventi culturali, ospiti da varie parti del mondo, iniziative con le scuole ,pubblicazioni per promuovere conoscenza e amicizia nel solco della Pacem in terris , degli incontri di Assisi e del documento di Abu Dhabi firmato da Papa Francesco e dal grande Imam di Al Azhar : il centro studi Peirone dell’Arcidiocesi di Torino li festeggia con un ricco calendario di appuntamenti.

Si aprono il 10 giugno, ore 18, al Circolo dei lettori, via Bogino 9, Torino con la presentazione del libro della scrittrice e giornalista Anna Momigliano “Costruito sulla sabbia”, in uscita per Garzanti. «Quando sono tornata in Israele, circa otto mesi dopo il 7 ottobre, ho trovato una nazione scossa, incattivita, spaventata, in balia di un senso di inevitabilità. Per capire cosa è diventato Israele dopo quel giorno, bisogna capire cosa stava diventando già prima.» L’incontro ha per titolo “Israele il conflitto e la paura”.

Anna Momigliano, scrittrice e giornalista, ha vissuto e studiato in Israele e negli Stati Uniti, dove si è laureata in Antropologia.. Collabora con il «New York Times», «Il Post», «Rivista Studio» e il quotidiano israeliano «Haaretz»; ha scritto per il «Washington Post» e «The Atlantic».

Con l’autrice interverranno l’ambasciatore Riccardo Sessa, Presidente delle Società italiana per l’organizzazione internazionale (SIOI) e Giuseppe Caffulli, giornalista, direttore della rivista Terrasanta e del giornale online Terrasanta.net. Introduce e modera il vice presidente del Peirone, il giornalista Paolo Girola.