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Nei mercati di Campagna Amica il fresco che ti aspetta

Il mercato che ti aspetta è il mercato contadino di Campagna Amica. Nei mercati settimanali contadini i banchi dei produttori sono aperti dalle 15 alle 19, sia a Torino che nei 19 comuni della provincia dove sono attivi i mercati di Campagna Amica. C’è anche un mercato dedicato esclusivamente ai produttori certificati biologici che si tiene il venerdì pomeriggio a Torino in via Cernaia-Giardini La Marmora.

La scelta dell’orario è dovuta soprattutto alla volontà di garantire sempre un prodotto fresco.

«Al mattino i produttori raccolgono i prodotti per portarli, freschi, al mercato pomeridiano – ricorda il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Se il mercato dura tutta la giornata, come nel caso dei mercati domenicali, l’azienda agricola raccoglie e prepara i prodotti il giorno precedente. Anche latte, yogurt e carni sono sempre freschissimi».

«Torino è la città dei mercati – osserva l’assessore al commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino – Abbiamo ben 33 i mercati rionali, oltre al grande mercato di Porta Palazzo, che è il più grande d’Europa. I mercati contadini di Campagna Amica sono una parte importante di questo sistema. Una presenza preziosa che all’importanza sociale dei mercati tradizionali, punti d’incontro nei quartieri, unisce il contatto diretto tra produttori e consumatori che contribuisce all’educazione alimentare dei cittadini».

Ma la presenza dei banchi per tutto il pomeriggio si è rivelata azzeccata anche per garantire un servizio a chi non può fare la spesa negli orari mattutini.

Così il mercato contadino settimanale è frequentato da utenti diversi in fasce diverse di orario: all’apertura, nel primo pomeriggio, quando i consumatori arrivano alla spicciolata, si vedono soprattutto persone che possono concedersi più tempo per fare una spesa ragionata e si lasciano andare volentieri a fare due chiacchiere con i produttori dal grembiule giallo. Questo è il momento delle relazioni. Molti utenti e produttori dei mercati di Campagna Amica hanno un rapporto consolidato che dura da oltre 10 anni, quando aprirono i primi mercati. Soprattutto nell’orario iniziale, quando il mercato è più calmo, questa confidenza permette anche “servizi aggiuntivi” come il classico «per favore mi puoi tenere i sacchetti della verdura che vado a prendere la carne».

A metà pomeriggio il pubblico del mercato di Campagna Amica cambia. C’è l’uscita delle scuole elementari e materne e si vedono mamme e papà con i bimbi, zainetti e sacchetti della spesa, merende e verdure per la cena. Qui il rapporto si fa un più frettoloso: qualche consiglio rapido su come cucinare un ortaggio particolare e via a casa. Ma per il mercato contadino la giornata non è finita. Dopo le 17 e fino alla chiusura delle 19 è il tempo di chi ha terminato la sua giornata di lavoro, dipendente o partita Iva che vuole gustarsi il relax di una cena a base di prodotti freschi magari già porzionati. Non a caso, molti produttori dei mercati di Campagna Amica sono ormai attrezzati con laboratori in azienda per la confezionatura di prodotti pronti come sughi, antipasti, conserve oppure con preparazioni fresche per venire incontro alle esigenze di tempo come le porzioni di carni o di verdura di veloce cottura.

E se si ha solo il tempo di passare e via, i contadini di Campagna Amica possono anche preparare in anticipo i pacchi spesa o “tenere da parte” i prodotti previa prenotazione.

I mercati di Campagna Amica sono ubicati in punti facili da raggiungere e devono sottostare a un meticoloso regolamento che prevede che gli alimenti in vendita siano stati prodotti direttamente dalle aziende agricole che li mettono in vendita.

Ecco l’elenco dei mercati settimanali di Campagna Amica a Torino e in provincia.

Lunedì: Cuorgnè, piazza Martiri della Libertà, 15,00-19,00; Martedì: Avigliana, piazza del Popolo, 15,00-19,00; Castiglione Torinese, via Torino, 233 accanto a Il Centro, 15,00-19,00; Leinì, piazza I Maggio, 15,00-19,00; Torino, via Mittone angolo via F.lli Passoni, 15,00-19,00; Mercoledì: Chieri, piazza Dante, 15,00-19,00; Ciriè, piazza San Giovanni, 15,00-19,00; Grugliasco, piazza Matteotti Alta, 15,00-19,00; Torino, Corso Umbria, 15,00-19,00; Giovedì: Alpignano, piazza 8 Marzo, 15,00-19,00, Carmagnola, piazza Martiri della Libertà, 15,00-19,00; Torino, via Mittone angolo via F.lli Passoni, 15,00-19,00; Settimo Torinese, via Roma, 15,00- 19,00; Venerdì: Collegno, piazzale Santa Maria angolo corso Francia, 15,00-19,00; Torino, Giardini Lamarmora (mercato produttori biologici), 14,00-19,00; Rivarolo Canavese, corso Indipendenza, 15,00-19,00; Villarbasse, via San Martino presso centro sportivo, 15,00-19,00; Nichelino, piazza G. Di Vittorio, 15,00- 19,00; Sabato: Rivoli, via Nuova Collegiata, 15,00-19,00; Rivalta Torinese, piazza Bionda, 15,00-19,00; Rosta, piazza Stazione, 9,00-13,00; San Giorio di Susa, piazza Micellone, 9,00-13,00.

La domenica, il mercato di Campagna Amica è nel centro di Torino e si svolge dalle 9 alle 14 (orario estivo) in piazze diverse a seconda del calendario mensile: prima domenica del mese, piazza Palazzo di Città; seconda domenica del mese, piazza e giardini Cavour; terza domenica del mese, piazza Vittorio Veneto; quarta domenica del mese, piazza Bodoni; (eventualmente) quinta domenica del mese, piazza Vittorio Veneto.

Strade allagate: perché non adottare griglie a maglie strette per non intasare i tombini?

Solita tiritera…caditoie otturate a migliaia. Io proposi, anni fa in consiglio comunale di imitare la Francia o quelle città che lo hanno già fatto, ponendo delle griglie a maglie strette onde avere i tombini puliti e lo sporco solo sopra, che ovviamente andava poi pulito…risultato?..no meglio così.. e pagare le disotturazioni di ogni singola caditoia che costa non poco!

RAFFAELE PETRARULO

E’ tempo di design. Mobili, moda, ceramica, metalli preziosi: il mercato chiede di dare forma all’ingegno

Oltre 13.500 imprese piemontesi influenzate da percorsi innovativi.

 

Il settore del design risente della carenza di figure professionali altamente qualificate: Piemonte 61,4%. Per l’inserimento di un potenziale designer servono mediamente 4,9 mesi di ricerca

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Le imprese contro la produzione di larga scala: la strategia vincente è collaborazione con contaminazione”.

 

 

Anche in Piemonte il design influenza il saper fare delle imprese attraverso la capacità di dare forma all’ingegno. Infatti in Piemonte operano oltre 13.500 imprese di mobili, moda, ceramica, carta, metalli preziosi, strumenti musicali ecc. ad elevata contaminazione del design.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, che ha voluto delineare la moltitudine di beni il cui design caratterizza il percorso innovativo e lo standard qualitativo, in Piemonte portano avanti la loro attività 13.567 imprese, di cui 9.004 artigiane (il 66,4% del totale). La maggior parte delle realtà opera nella gioielleria, occhialeria e accessori moda 2.727 (2.316 artigiane), 1.757 nella lavorazione del legno (1.542 artigiane), 1.114 nell’abbigliamento (886 artigiane), 989 nel tessile (601 artigiane), 985 nella ceramica e vetro (701 artigiane) e), 770 nei mobili (659 artigiane) ecc.

 

In questo perimetro il Piemonte si piazza all’ 11esimo posto nazionale sul totale delle imprese che hanno nel design la loro qualificazione e caratteristica.

“La maggiore presenza dell’artigianato e delle micro e piccole imprese – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – si riscontra nei settori del made in Piemonte che hanno connotato la nostra storia e il patrimonio culturale: prodotti in legno, mobili, moda – tessile, abbigliamento e pelle –vetro e ceramica, gioielleria ecc”.

 “Il disegno del prodotto costituisce un fattore competitivo strategico dell’offerta manifatturiera italiana – rimarca Felici – anche in Piemonte le piccole imprese sono riuscite ad intrecciare la materialità del prodotto con elementi immateriali, mantenendone la fruibilità e la praticità , concretizzando una ampia gamma di oggetti: dai prodotti della tessitura, tappeti e capi di abbigliamento, carta, lavorazione del vetro, realizzazioni in ceramica, prodotti in gesso per l’edilizia, metalli preziosi, coltelleria e posateria, prodotti di elettronica di consumo audio e video, orologi, lampade e apparecchi di illuminazione, macchine per l’industria alimentare e delle bevande, gioielleria e oreficeria, bigiotteria, strumenti musicali e mobili”.

La domanda di design, legata al fashion design è principalmente connessa a moda, gioielli, mobili e arredamento e di design industriale comprensivo delle attività di ideazione e sviluppo di progetti e specifiche tecniche necessarie per facilitare l’uso, accrescere il valore, migliorare l’estetica dei prodotti nonché della definizione e scelta di materiali, meccanismi di funzionamento, forme, colori, rifiniture esterne, tutte attività che possono essere svolte anche tenendo conto di bisogni umani, sicurezza, interesse del mercato ed efficienza in produzione, distribuzione, utilizzo e manutenzione.

A queste “attività core” di design si affiancano le attività dei disegnatori grafici che operano nello sviluppo di pagine web, nella grafica pubblicitaria o sono illustratori, quelle dei disegnatori tecnici che riproducono cartamodelli e le altre attività di design, svolte principalmente dagli arredatori.

 “Ciò avviene grazie all’elevato livello di formazione che il nostro territorio offre agli studenti e, successivamente, ai professionisti del settore – continua Felici – e, grazie alle competenze che i designer acquisiscono in giro per il mondo, sono tantissime le idee, i progetti e i prodotti che vengono elaborati e realizzati sul nostro territorio”.

Ma anche il settore del design risente della carenza di figure professionali altamente qualificate. Secondo l’analisi di Confartigianato, a livello nazionale sono difficili da reperire 6 disegnatori su 10. Nel 2022 le imprese italiane hanno indicato 22.280 entrate di disegnatori industriali. Per tutte le entrate hanno una elevata importanza le competenze digitali e nel 59,1% dei casi, pari a 13.160 unità, sono di difficile reperimento. Tale indicatore, tra le maggiori regioni, registra una maggiore accentuazione in Veneto (63,0%) e Piemonte (61,4%), mentre per l’inserimento di un potenziale designer servono mediamente 4,9 mesi di ricerca, contro una media di 3,9 mesi per le professioni tecniche.

“Chi produce design, infine, si trova costretto a battagliare da un lato con la produzione su larga scala e con la commercializzazione online – conclude Felici – la sfida è quella di puntare sempre a realizzazioni di eccellenza utilizzando materiali diversi e confrontandosi con aziende che lavorano in altre parti d’Italia e del mondo. La strategia vincente è la collaborazione con contaminazione”.

Spettacolo tribale al “Regio”

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni
Forse si può discutere se dedicare o meno un minuto di silenzio a Silvio Berlusconi al Teatro “Regio” di Torino, ma il comportamento di parte del pubblico che ha urlato e inveito contro un morto è un fatto barbaro, tribale, indegno di Torino.  Chi si è comportato così sarà forse un fedele lettore de “La  S t a m p a”  di
 G i a n  n i n i   e  di  Giovanni  De  L u n a? Non rischiano di instillare odio in chi legge e di riesumare il clima della guerra civile?
Uno spettacolo che a Torino  forse non era mai accaduto in passato. Una claque di gente  che  non ha neppure rispetto per i morti, una cosa che non  è ipocrita come scrive De  L u n a, ma civile. Questa è gente che esalterebbe piazzale Loreto e l’immonda macelleria di una plebaglia impazzita che profana i cadaveri di Mussolini e Petacci. Basta, il limite è stato superato!
Leggo un appello di vip a favore di Pannella. Parte di essi sarà stato forse alla prima del “Regio” a rumoreggiare.  Con questa “compagnia malvagia e scempia” non posso stare e ho deciso di togliere la mia firma.  Pannella avrebbe capito ed apprezzato,  lui che stimava Berlusconi  con cui ha collaborato.

Morto il bimbo di due anni caduto nella piscina

Il bambino di due anni, caduto nella piscina della sua casa a None (Torino) domenica scorsa, non ce l’ha fatta: è morto ieri all’ospedale Regina Margherita di Torino. Il bimbo era caduto nella piscina del giardino dopo essersi allontanato dai genitori e il padre aveva trovato il piccolo e chiamato i soccorsi.

 

Movida a Torino, approvate le linee di azione per il governo della notte

 

Con tre diverse delibere approvate (una con il quadro delle misure, una sul regolamento acustico e una sull’offerta di socialità in altre zone) la Città stabilisce l’avvio di un percorso sperimentale dove alcuni aspetti saranno operativi da subito, mentre altri verranno definiti sulla base del monitoraggio della situazione.

Il principale obiettivo è quello di ridurre il rumore della movida, non solo nel quartiere di San Salvario, dove era stata oggetto di una sentenza del Tribunale di Torino (poi parzialmente riformata dalla Corte d’Appello e attualmente al vaglio della Corte di Cassazione) che chiedeva provvedimenti urgenti per far cessare “le immissioni rumorose superiori alla normale tollerabilità”, ma anche a Santa Giulia, Vanchiglia e in piazza Vittorio.

“Questo piano d’azione – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – è il risultato di un lavoro trasversale che ha coinvolto gli assessorati alle Politiche Giovanili, al Commercio, alla Sicurezza, all’Ambiente e gli stessi esercenti, che hanno a cuore il fatto che la vita notturna di Torino sia vivace, bella da vivere per i giovani ma contemporaneamente rispettosa delle norme che, anche nell’ottica di tutela dalla salute pubblica e dei residenti, dobbiamo poter garantire”.

Tra le azioni in programma la valutazione di impatto acustico negli spazi aperti dei dehors, su suolo pubblico e privato, anche attraverso l’installazione di fonometri (per i quali potranno essere previsti dall’amministrazione bandi con contributi ad hoc), la possibilità di orari di chiusura differenziati rispetto ai locali per i dehors e per la somministrazione e il consumo di bevande su suolo pubblico. “La revisione del Regolamento acustico – sottolinea l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta – nasce anche dall’esigenza di aggiornarlo rispetto alle novità normative dei livelli superiori sopraggiunti dal 2006 – anno della sua approvazione – ad oggi. La ratio delle modifiche è quella di una sempre maggior tutela della cittadinanza, anche attraverso la richiesta agli esercizi che somministrano bevande e alimenti di una valutazione di previsione di impatto acustico connesso al vociare delle persone negli spazi all’aperto dopo le dieci di sera”.

Previsti anche l’obbligo, per gli esercenti, di utilizzare contenitori per bevande “a perdere” che rendano identificabile la provenienza e di avvalersi di personale di sala appositamente formato che – spiega l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – “aiuterà gli esercenti a fornire un miglior servizio con una particolare attenzione al rispetto degli obblighi di legge in materia di somministrazione di alcolici”. Verranno individuati anche diversi e più ampi limiti di superficie di somministrazione per l’apertura dei nuovi insediamenti e agevolazioni per trasferimenti dei locali dalle zone movida in nuovi spazi della città, per delocalizzare la presenza della movida stessa.

Inoltre, nella zona tra largo Saluzzo e le vie Saluzzo e Berthollet, è prevista in via sperimentale l’introduzione di rilevatori di presenza, “contapersone” anonimi, che, messi in correlazione con il livello del rumore potranno determinare un’eventuale limitazione di accesso a certe zone (numero chiuso) qualora il livello di rumorosità della strada risultasse eccessivo.

Per monitorare i dati e gli effetti della sperimentazione la delibera approvata oggi prevede anche l’istituzione di una cabina di regia presieduta dalla direttrice generale e costituita dai dirigenti degli assessorati coinvolti. “La cabina di regia – precisa l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero – assumerà il coordinamento di un processo partecipativo inclusivo, con il coinvolgimento di enti, soggetti privati, associazioni o cittadini residenti, in modo che tutti dispongano di informazioni adeguate e che siano rappresentati tutti i punti di vista rilevanti per l’ambito di intervento, puntando ad abbassare il livello di conflitto”. La vita notturna, insomma, non sarà più un evento eccezionale da gestire ma dovrà essere integrata nella gestione ordinaria della città.

L’amministrazione si impegna inoltre a coinvolgere costantemente le Autorità competenti in materia di sicurezza nel monitoraggio, con la possibilità di valutare nuove misure da adottare insieme alle altre forze dell’ordine.

Accanto ai provvedimenti introdotti dalle modifiche, partiranno azioni di sensibilizzazione per stimolare i giovani frequentatori della vita notturna a comportamenti più coscienziosi e verrà potenziata l’offerta di socialità in altre zone della Città: “in programma –spiega l’assessora ai Giovani e alla Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno – ci sono sperimentazioni di carattere aggregativo, artistico e culturale destinate al periodo estivo, a partire da quella che interesserà viale Ottavio Mai in collaborazione con la Circoscrizione VII, l’Università degli Studi ed Edisu e con il coinvolgimento delle associazioni del territorio”.

A Torino il WORLDCAMP Europe 2024 dedicato a Word Press

Richiamerà 3 mila partecipanti dal 13 al 15 giugno 2024.

 

Torino è la città che ospiterà il World Camp Europe, il meeting europeo dedicato a Word Press, la piattaforma open source di publishing più usata al mondo.

Dal 13 al 15 giugno 2024 tremila partecipanti, appassionati e esperti, si riuniranno per condividere le loro conoscenze confrontandosi su tecnologie, strumenti, servizi e tutto quanto ruota intorno World Press e all’evoluzione del web.

L’annuncio ufficiale è stato dato a Atene durante la conclusione dell’edizione 2023.

L’evento si svolgerà presso Lingotto Fiere e avrà una ricaduta economica stimata intorno ai 3 milioni di euro e mezzo. La candidatura è stata presentata da Laura Sacco e nome della community italiana di WordPress con il supporto di Turismo Torino e Provincia Conventional Bureau, che ha preparato il dossier di candidatura e assistito i referenti internazionali in sopralluogo durante le visite tecniche.

Fattore determinante per la scelta della città della Mole, il gioco di squadra con GL Events, per ottenere le migliori condizioni e l’incentivo economico “Torino per i suoi eventi”, un’iniziativa dell’ATL torinese per attrarre congressi in città.

I WorldCamp sono incontri che utilizzano, sviluppano e contribuiscono uniscono e amano WordPress, la piattaforma web Open Suore che alimenta oltre il 43% del web.

Il primo Worldcamp si è svolto a San Francisco nel 2006 e sono diventati un momento fondamentale dell’esperienza WordPress.

“È con estrema soddisfazione che annunciamo questa nuova acquisizione – afferma l’assessore al Turismo, Sport e Grandi Eventi della città di Torino Mimmo Carretta.

“Il nostro ruolo di business development – afferma Marcella Gaspardone, Manager di Turismo Torino e Provincia, contribuisce a portare in città eventi di respiro internazionale in grado di generare economia e visibilità mediatica. Il turismo congressuale riteniamo sia un asset sul quale continuare a investire in quando non solo permette di destagionalizzare i flussi turistici, ma finanzia anche le industrie più differenti, stimolando una crescita dell’impiego”.

“È il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni – spiega Laura Sacco – nella comunità internazionale di questo grande progetto”.

Mara Martellotta

Per un Climate Clock a Torino

Il Consiglio comunale ha approvato una Mozione presentata da Valentina Sganga (M5S) che impegna il sindaco e la giunta a prendere in esame l’installazione di un Climate Clock in un luogo centrale e frequentato della nostra città, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del riscaldamento globale e a favorire comportamenti e scelte responsabili e sostenibili.

Il Climate Clock è un progetto nato per installare un orologio climatico con due numeri indicanti: in rosso quanto tempo manca agli attuali tassi di emissioni per bruciare il “bilancio di carbonio” globale, vale a dire la quantità di CO2 che può ancora essere rilasciata nell’atmosfera limitando il riscaldamento globale a 1,5°C sopra i livelli preindustriali; in verde la percentuale di energia mondiale fornita al momento da fonti rinnovabili. Oggi orologi climatici sono installati a New York, Berlino, Seoul, Roma e Glasgow.

In una prima fase si ipotizza l’inserimento di un orologio climatico nel sito web della Città di Torino.

La Fondazione FARO presenta il bilancio sociale

lunedì 19 giugno alle ore 18.00, presso La Centrale Nuvola Lavazza in via Ancona 11/A a Torino, si terrà l’evento di presentazione del Bilancio Sociale 2022 della Fondazione FARO.
All’iniziativa saranno presenti il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi e il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi.
Modera il giornalista Beppe Gandolfo.

In via Monginevro la sperimentazione di una nuova area pedonale

In via Monginevro le due carreggiate di collegamento con le vie San Paolo e Vigone diventeranno pedonali: si tratta di due brevi tratti privi di passi carrai.

Per un periodo di un anno in tali aree verrà applicata la disciplina vigente per le aree pedonali, con l’interdizione della circolazione dalle ore 00,00 alle ore 24,00 di tutti i giorni feriali e festivi, ad eccezione dei mezzi autorizzati. La delibera che approva la sperimentazione è stata approvata dalla Giunta Comunale questa mattina dall’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta.

“Con questo intervento rispondiamo a una richiesta espressa da residenti e commercianti”, spiega l’assessora – “Anche attraverso pedonalizzazioni di piccole dimensioni che ne consentano un maggiore utilizzo e in sicurezza da parte dei cittadini è possibile migliorare la vivibilità e la qualità dello spazio urbano”, sottolinea Foglietta.

La sperimentazione, della durata di un anno a decorrere della relativa ordinanza viabile, consentirà di valutare in maniera più approfondita gli impatti sulla viabilità, e potrà, nel caso di un esito positivo, prefigurare anche il ricorso a interventi di tipo strutturale con il collegamento alle ampie banchine attigue, migliorando complessivamente la qualità dello spazio pubblico dell’area.