CRONACA- Pagina 691

Uncem e le autostrade intelligenti del mare

MOBILITA’

“La proposta Uncem, non certo provocatoria, di destinare in momenti di forte traffico più corsie per senso di marcia delle autostrade da e verso il mare ha destato molte attenzioni nei decisori politici e nelle Istituzioni. I Concessionari delle autostrade, di Piemonte e Liguria, da e verso Torino e Milano, sono stati chiamati dagli Enti territoriali a chiarire quali strategie monteranno per togliere i cantieri, per evitare disagi e lunghissime code, come quelle, ampiamente previste, dello scorso week end. Aumentare le corsie percorribilil, ridurre o azzerare i pedaggi in caso di code, accelerare i tempi dei lavori sono alcune possibili soluzioni. Altre devono essere trovate, dalle autostrade in sinergia con la viabilità ordinaria. Per non pesare sulla seconda quando le prime sono intasate di veicoli che vanno e vengono dal mare. Anche questo è un tema per Uncem centrale, i legami tra territori, tra zone urbane e rurali, montano e metropolitano. È un tema di flussi. E di intelligenza. La mobilità e i trasporti sono ancorati a modelli novecenteschi, degli anni Ottanta. O cambiamo tutto, diventando smart, o perdiamo moltissimo. Diventare intelligenti, smart, per strade e autostrade non vuol dire solo puntare sulle ‘smart road’, ma anche modularsi al traffico, differenziare corsie, introdurre meccanismi automatici su base di sensoristica e altri strumenti digitali. L’innovazione rimodula flussi e passaggi. Percorriamo queste strade, a prova di futuro. Intelligente”.

Lo affermano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

Via Po manterrà la storica pavimentazione grazie ai fondi del Ministero della Cultura

Via Po manterrà la pavimentazione con le lose. Lo ha annunciato l’assessora alla Viabilità, Chiara Foglietta nel corso della riunione della commissione Viabilità, presieduta da Tony Ledda, commentando le mozioni presentate da Enzo Liardo e Dorotea Castiglione relative al futuro assetto di via Po.
Foglietta ha annunciato che i lavori di riqualificazione della via dovranno necessariamente terminare entro la fine dell’anno prossimo, dovendo la Città rendicontare i costi di 5 milioni provenienti dal PNRR entro il 31.12.2024.
La posa delle lose costerà 1.700.000 euro in più rispetto ai costi previsti ma il 50%, su parere favorevole della Sovrintendenza, dovrebbe essere finanziata dal Ministero della Cultura.
Foglietta ha confermato che, nonostante i cantieri di Smat, Gtt, Ireti e Italgas che dureranno 19 mesi, la via non sarà chiusa al traffico.
Considerato che si sarebbero dovuti effettuare interventi sui binari del tram, ha sottolineato Foglietta, si è ritenuto di consultare le aziende dei sottoservizi per condensare i lavori in un unico arco temporale, limitando cosi i disagi.
Rispondendo alle domande dei consiglieri, l’Assessora ha assicurato che sarà assicurata l’accessibilità degli attraversamenti pedonali per tutti e che, considerata la durata di oltre sei mesi dei cantieri, secondo quanto previsto dalle normative saranno previsti sgravi commerciali ai commercianti.
FOTO FABIO LIGUORI

Obbligata a salire su un furgone e poi uccisa

Passati otto mesi spuntano nuovi indizi sull’assassinio di Giuseppina Arena detta Giusy, la cantastorie della zona di Chivasso. Giungerebbero dalla  testimonianza di un testimone oculare, grazie al quale i carabinieri stanno seguendo la nuova pista di un furgone con a bordo due persone Giusy sarebbe stata caricata sul mezzo con la sua bicicletta, sulla strada che porta da Chivasso a Pratoregio dove è avvenuto il delitto.

La Città di Torino ricorda le vittime del terrorismo

La Città ricorda le vittime del terrorismo

Nella sola Torino in sette anni, tra il 1975 e il 1982, per attentati terroristici furono uccise 19 persone e oltre 70 furono le vittime di tentati omicidi. In Piemonte nello stesso periodo vi furono 22 caduti.

Nella Sala Rossa di Palazzo Civico, questa mattina, si è voluto commemorare le tante innocenti vittime di quei tragici eventi affinchè con la riflessione e analisi storica la comunità e le giovani generazioni possano conoscere, ricordare alcune delle pagine più buie e tragiche della nostra storia recente.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, i rappresentanti delle associazioni che raccolgono le vittime e i loro congiunti, Giovanni Berardi (Associazione Europea Vittime del Terrorismo) e Flavio Fossat (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo), con altri esponenti delle associazioni e una delegazione di autorità militari.

Dal giornalista Carlo Casalegno, al maresciallo Rosario Beradi, all’avvocato Fulvio Croce, al brigadiere dei Carabinieri Benito Atzei, alla guardia giurata Salvatore Pedio, fino alle vittime della strage di Bologna, terribilmente troppo numerose per citarle tutte, o alla funzionaria della Città di Torino Antonella Sesino assassinata dai jihadisti a Tunisi. E tante e tanti altri, con o senza uniforme, uccisi sotto casa o straziati dall’esplosivo, morti soli o insieme ad altri e altre sventurati.

“Il ricordo delle vittime del terrorismo e di tutti i terrorismi – ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo – è uno di quei doveri morali di un Paese la cui storia è segnata da laceranti ferite. Questa è un’occasione per stringerci attorno ai familiari delle vittime. La Città di Torino ha pagato un tributo di sangue altissimo a causa del terrorismo in tutte le sue stagioni con i tanti crimini compiuti nei confronti di servitori dello stato o di semplici cittadini che credevano nella giustizia e nella democrazia. Un periodo che ha lasciato dolore, morte e ancora ingiustizia e troppi misteri. Ma parlare di terrorismo nel nostro Paese oggi, ci costringe a valutazioni sull’attualità tanto evidenti quanto drammatiche. In occasione come queste non dobbiamo limitarci alla celebrazione è importante trasmettere ai giovani i valori che hanno consentito di reagire alla strategia del terrore e nel contempo ricordare quel periodo caratterizzato dalla paura, da tanti morti e feriti perché simbolo del ruolo o dalla funzione esercitata o semplicemente vittime di una folle furia eversiva. Ricordare questi eventi della storia recente- ha concluso il Sindaco – in questo luogo simbolo delle istituzioni cittadine e della sua dialettica democratica vuol dire ripercorrere le storie che riguardano la comunità intera”.

Arrestato il ladro seriale delle palestre

Il ladro seriale agiva nel Torinese e non solo: apriva gli armadietti dove i soci delle palestre lasciavano denaro e oggetti preziosi. Una volta ha rubato non soltanto il portafoglio del cliente, ma anche un Rolex e il porto d’armi. In una occasione era riuscito a spendere con le carte bancomat della vittima ben 16.000 euro in beni di lusso. Doveva scontare oltre 4 anni di pene pregresse e la polizia è riuscito ad arrestarlo.

Disagi sulla Torino Milano: in fiamme un tir carico di rifiuti

Poco fa sulla Torino Milano in direzione Torino si è verificato un incendio su un veicolo che trasportava rifiuti, causando l’esplosione di uno dei suoi pneumatici che è finito sulla terza corsia. L’incidente è avvenuto a 700 metri dall’uscita di Chivasso Est, provocando una grande colonna di fumo che è stata visibile per molta distanza. Fortunatamente, il conducente è rimasto illeso, mentre la polizia stradale di Novara e i vigili del fuoco di Torino Stura sono intervenuti prontamente e sono riusciti a domare le fiamme.

Operaio muore travolto da un carico di una tonnellata di zucchero

Oggi si è verificato un tragico incidente sul luogo di lavoro presso lo stabilimento Granda Zuccheri a Busca (Cuneo), durante il quale un operaio di 59 anni è deceduto dopo essere stato travolto da un sacco di zucchero che pesava oltre una tonnellata e duecento chili. Sul posto i soccorsi, ma non è stato possibile salvarlo.

Condannato ladro seriale: ha rubato 41 volte pacchi interi di gratta e vinci

Un 52enne è stato condannato a Torino alla pena di quattro anni e sei mesi di reclusione e a una multa di 3.400 euro in quanto ritenuto ladro seriale di Gratta e Vinci. Avrebbe  colpito almeno 41 volte, nelle tabaccherie sempre con lo stesso metodo: entrava , chiedeva di acquistare pacchetti di gratta e vinci anche per un totale di 1000 e più euro e quando il tabaccaio posava i tagliandi sul bancone, lui li prendeva e se la dava a gambe. È stato rintracciato dalle numerose riprese delle telecamere di sorveglianza che lo hanno immortalato.

La Fondazione Bloomberg da New York a Torino per ridisegnare la città

Entrano nel vivo gli appuntamenti di “Torino cambia: un piano per la città” la due giorni di tavoli tematici nella sede di Urban Lab per  portatori d’interesse e addetti ai lavori, all’opera in un confronto di idee e visioni per la costruzione del nuovo piano regolatore della città.

 

Ospite d’eccezione della prima giornata è stata Amanda Burden della Fondazione newyorkese Bloomberg, che nei prossimi tre anni avrà il compito di analizzare Torino per aiutare l’amministrazione comunale a disegnarne il futuro. Urbanista e tra i massimi esponenti della fondazione filantropica, fondata da colui che sarebbe poi diventato Sindaco di New York, la Burden è stata direttrice del Department of City Planning dal 2002 al 2013, subito dopo la perdita di un simbolo come le Torri gemelle, guidando una delle più grandi operazioni di pianificazione della città.

“Il mio lavoro – ha raccontato – comincia camminando per le città. Anche a Torino camminerò molto, parlerò con il Sindaco e ascolterò il maggior numero di persone possibili, andando nelle circoscrizioni e nei quartieri. Torino e New York hanno molte differenze ma una cosa in comune: sono città fatte di un grande centro e di più aree periferiche, che bisogna trovare il modo di riconnettere. E per far funzionare i progetti bisogna parlare con le persone: a New York ho fatto così, andando a mostrare le proposte e i progetti ai cittadini direttamente nei quartieri dove vivevano”. Di Torino ha visto ancora poco, racconta, ma “è una città unica, con grandi risorse, a partire dai suoi quattro fiumi, che dovrebbe valorizzare”. Una valorizzazione che nella sua visione non può prescindere dalla bellezza, ma a portata di tutti: “quello che so è che uno spazio pubblico aperto, magico può davvero trasformare il modo in cui i cittadini vedono la loro città in modo esponenziale”.