Si è svolto ieri a Palazzo Civico a Torino, l’incontro tra il Sindaco Stefano Lo Russo e Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.
L’incontro è stato l’occasione per confermare la volontà di proseguire la reciproca collaborazione nel rafforzare il sostegno all’integrazione dei rifugiati sul territorio cittadino. Nel 2021, la città di Torino, insieme all’UNHCR e ai comuni di Bari, Milano, Napoli, Palermo e Roma, ha redatto e adottato la Carta per l’Integrazione che ha come obiettivo lo scambio di buone pratiche fra le città e la promozione dell’inclusione di chi è stato costretto a fuggire a causa di guerre e persecuzioni. Negli ultimi mesi l’UNHCR e il Comune di Torino hanno sviluppato insieme esperienze importanti, tra cui la sperimentazione, nello stabile che ospita il Servizio Stranieri in via Bologna, di uno Spazio Comune, centro polifunzionale nel quale i rifugiati possono accedere a servizi e progetti per la loro integrazione, contando sulla collaborazione dell’Agenzia Piemonte Lavoro e dell’ASL Città di Torino e rafforzando la rete con le altre realtà sostenute dalla Città, come la Case del Quartiere. Questo spazio innovativo vede il coinvolgimento di Mosaico, associazione di rifugiati da anni attiva in città. Con il Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione Internazionale (CIAC), è stato anche avviato con successo il progetto Community Matching che mette in contatto le persone rifugiate con volontari che possono affiancarle nel loro percorso di integrazione in Italia. Durante l’incontro il Sindaco Lo Russo è stato invitato alla City to City visit delle Città della Carta per l’Integrazione, che si svolgerà a Torino e Milano il 24-25 ottobre e vedrà la partecipazione degli Assessori alle politiche sociali di tutti i Comuni firmatari della Carta. “Torino non solo è una città accogliente per i “nuovi arrivati”, ma una città che nel lungo periodo sa sostenere i rifugiati nel diventare cittadini e cittadine attivi – ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – grazie al contributo di tutti, istituzioni, società civile, aziende e privati cittadini, da molti anni ormai Torino rappresenta un modello e siamo felici come UNHCR di continuare a offrire il nostro supporto a questo importante lavoro”. Il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha espresso soddisfazione per questo incontro: “è stata l’occasione – ha detto – per parlare di tutte le persone costrette ad abbandonare il paese natale per cercare un futuro migliore, intraprendendo un viaggio per cui spesso pagano un prezzo altissimo. Di fronte al dramma di queste persone non possiamo rimanere indifferenti e ognuno deve fare la sua parte. A partire dalle istituzioni, con politiche di accoglienza e inclusione che possano dare speranza a chi viene da noi in cerca di futuro”. |
I mezzi Gtt per raggiungere Sonic Park Stupinigi
GTT INFORMA
Fino al 13 luglio, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi ritorna la quinta edizione di Sonic Park Stupinigi. Vieni a viverti la musica dei concerti senza pensieri con GTT. Usa la linea 41 da piazzale Caio Mario: interscambio dal centro città con le linee 4-8-10-38-39-40-41-62 e 63/.
Linea 41 potenziata nel tratto: piazzale Caio Mario- Sonic Park Stupinigi (Palazzina di Caccia di Stupinigi) transitando in corso Unione Sovietica e viale Torino (Nichelino).
Il 7-8-9 luglio partenze ogni 30 minuti per il deflusso e l’11-12 e 13 luglio ogni 15 minuti.
Puoi anche lasciare l’auto al parcheggio Caio Mario e usare un biglietto unico park&ride
https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/10495-stupinigi-sonic-park-navetta-speciale-nei-giorni-9-10-11-17-e-18-luglio-2020
#sonicpark #GTT https://sonicparkfestival.it/information/
La politica vuole dire anche condividere idee concrete! Su mia proposta a Marco Titli consigliere e coordinatore nella Circoscrizione 3 di Torino si è intitolata una via a Ernestina Prola, prima torinese ad avere la patente. Una pioniera come si legge sotto il suo nome nella targa. Guidava aerei, giocava a tennis, un simbolo di emancipazione femminile a cavallo tra l’800 e il ‘900. All’intitolazione ha partecipato anche una consigliera del comune di Exilles dove la pilota viveva. Un modo per uscire dai rigidi confini della città! Insieme a questa intitolazione ci sono state altre tre intitolazioni per donne che hanno fatto la loro parte per la storia del nostro Paese.
MARIELLA DEPAOLI
Testo raccolto da Enzo Grassano
Domenica 30 luglio prossimo verrà intitolata a Pragelato una piazza a Piersanti Mattarella. La cerimonia avverrà alle 11.30 in via Trieste, presso la piazza del Mercato.
Interverranno l’onorevole Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato, monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, il generale Ignazio Gamba, comandante Truppe Alpine, il sindaco della Città Metropolitana di Torino dottor Stefano Lo Russo, il presidente della Regione Piemonte dottor Alberto Cirio, il Questore della Provincia di Torino, Vincenzo Ciarambino e il prefetto di Torino Raffaele Ruberto.
La figura di Piersanti Mattarella, nel corso dell’incontro moderatodal giornalista Marco Margrita, sarà ricordata nel suo legame con Pragelato dal Fondatore del Gruppo Abele, don Luigj Ciotti e dal dottor Piercarlo Pazè
[C.R.] Cecchi Point, la Casa del Quartiere di Borgo Aurora, è stato visitato ieri pomeriggio dalla IV commissione Servizi sociali. Guidati da Vincenzo Camarda e accompagnati dalle giovani responsabili della struttura, i consiglieri e consigliere hanno potuto effettuare una breve ma completa panoramica delle attività che si svolgono nell’ampio comprensorio situato al civico 17 di via Antonio Cecchi, nel cuore di un quartiere complesso e sotto molti aspetti problematico, il quale è tuttavia caratterizzato da un’intensa effervescenza associativa.
Al Cecchi Point, gestito dall’associazione di secondo livello “Il Campanile”, i residenti della zona trovano una molteplicità di servizi: dagli sportelli di ascolto e consulenza alla distribuzione gratuita di prodotti di prima necessità (una cinquantina i nuclei familiari in difficoltà che ne usufruiscono), da molteplici attività culturali e ricreative al servizio di assistenza psichiatrica per migranti, senza parlare dei laboratori di teatro, dello sport, delle Officine Creative dove esperti artigiani volontari aiutano chi vuole ripararsi la bici o fare qualche piccolo lavoro di falegnameria.
In questo periodo, poi Cecchi Point è anche centro estivo per bambini e adolescenti. All’arrivo della delegazione consiliare, gli spazi all’aperto erano affollati da una vivacissima campionatura del mondo, con giovanissimi utenti, italiani oppure di origine africana, esteuropea e asiatica. Le attività di educativa nei confronti di bambine, bambini e adolescenti, è stato spiegato nel corso dell’incontro, sono anche un modo per entrare in rapporto con i loro nuclei familiari e di verificarne eventuali situazioni di fragilità.
Gli spazi di via Cecchi 17 sono aperti a varie associazioni, con le rispettive attività. Tramite dei fondi ottenuti nell’ambito del PNRR verranno prossimamente allestiti nuovi spazi e servizi di comunità. (CittAgora’)
DETENUTO TENTA DI STRANGOLARE POLIZIOTTO PENITENZIARIO
Torna ancora una volta al centro delle cronache l’Istituto penale per minorenni ‘Ferrante Aporti’ di Torino. L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli, lunedì sera: “Un detenuto ha chiesto al poliziotto di poter andare alla socialità con un altro gruppo di ristretti, ossia i giovani adulti. Il collega gli ha fatto presente che questo non era possibile perché vietato dal regolamento e, per tutta risposta, il detenuto, avvicinandosi al poliziotto, lo ha aggredito tentando anche, nella sua follia delinquenziale, di strangolarlo. Il tempestivo intervento di altri agenti ha impedito che si consumasse una tragedia al Ferrante Aporti”.
Santilli denuncia che “la Polizia Penitenziaria, in Piemonte, continua a subire violenza quotidiana tra la totale indifferenza degli organi superiori e delle istituzioni. Il SAPPE torna a chiedere l’intervento delle istituzioni ministeriali e dipartimentali al fine di porre in essere ogni possibile iniziativa di propria competenza, a tutela dell’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria operante ed auspica che possa esserci finalmente un chiaro e decisivo intervento, affinché si eviti qualche ennesimo dramma per la Polizia Penitenziaria, Non passa settimana in cui in regione non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali SAPPE dei poliziotti penitenziari”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “il nostro primo pensiero va al poliziotto aggredito, a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Quanto avvenuto è inaccettabile! E siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”.
“Il carcere minorile di Torino regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’Amministrazione della Giustizia minorile e di Comunità!”, conclude il segretario generale del SAPPE che annuncia: “Oggi stesso chiederò al Capo del DGMC Sangermano e al Dirigente del Personale Cacciapuoti di aprire un tavolo di confronto sulle criticità di Torino perché la situazione è inaccettabile e intollerabile!”.
DAI FONDI UNA
Secondo i dati comunicati dall’Agenzia delle Entrate relativi alla dichiarazione dei redditi del 2022, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si afferma tra le prime tre realtà più apprezzate a livello nazionale. In crescita firme (262.770) e importo che finanziano quasi 300 ricercatori italiani e internazionali che operano nei 39 laboratori e nei 10.000 mq destinati alla ricerca dell’Istituto di Candiolo-IRCCS.
Candiolo, 5 luglio 2023 – Il 5X1000 si conferma uno strumento molto importante per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate, sono, infatti, ben 262.770 le persone che hanno deciso di destinare il loro 5X1000 alla Fondazione per sostenere le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, permettendo alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di essere tra le prime organizzazioni non profit italiane per numero di firme e raccolta fondi.
Grazie a questa importante scelta, viene sostenuto il lavoro dei quasi 300 ricercatori che lavorano quotidianamente nei 39 laboratori e unità di ricerca dell’Istituto. Un impegno che nel 2022 ha permesso di produrre 304 lavori pubblicati sulle più autorevoli riviste internazionali, e che consente all’Istituto di erogare più di 1 milione di prestazioni ambulatoriali. Gli oltre 12 milioni di euro raccolti quest’anno grazie alle firme del 5X1000 sono indispensabili per rendere il cancro sempre più curabile, e sono fondamentali per un Istituto che da sempre fa delle donazioni il motore pulsante delle sue attività.
A Candiolo grazie al contributo del 5X1000 sono stati attivati importanti progetti di ricerca, con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni di diagnosi e cura per i pazienti oncologici. Il continuo impegno dell’Istituto nello studio delle terapie contro i tumori riguarda tutte le fasi della malattia, con un approccio multidisciplinare che vede il coinvolgimento congiunto sia del personale clinico sia dei ricercatori. Lo scopo è porre il paziente al centro del percorso diagnostico e terapeutico attraverso una strategia di “medicina di precisione” per la personalizzazione delle cure.
La scelta di devolvere il 5X1000 a Candiolo ha consentito, inoltre, a talentuosi ricercatori di base e clinici di intraprendere studi importanti e focalizzati su patologie che ancora oggi rappresentano una sfida per la medicina oncologica.
“La ricerca ha costi elevati perché in continua evoluzione, e il 5X1000 è uno strumento decisivo per sviluppare quella innovativa che si svolge a Candiolo – commenta il Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli – che trova applicazioni in tutte le patologie tumorali. Grazie ai fondi raccolti potremo dare un impulso significativo ai già importantissimi progressi raggiunti negli ultimi anni, accorciando ulteriormente i tempi. La firma del 5X1000 a favore di Candiolo è un gesto concreto, che non costa nulla. E così chiunque può dare il suo contributo per sconfiggere il cancro. Sapere che centinaia di migliaia di persone sono al nostro fianco è per noi molto importante, solo tutti insieme possiamo fare la differenza”.
Scontro tra auto e camion, muore un 18enne
In uno scontro tra un’auto e un camion è deceduto poco dopo essere stato portato all’ospedale di Novara il 18enne rimasto coinvolto. L’incidente si è verificato ieri sulla superstrada dell’Ossola, tra lo svincolo di Villadossola e Domodossola.
Il complesso ospedaliero “ex Astanteria Municipale Martini” di via Cigna 74, di proprietà dell’Azienda Sanitaria Locale Città di Torino, sarà interessato da un progetto di recupero per la realizzazione di un nuovo volume destinato a ospitare una Centrale Operativa Territoriale (COT) che avrà il compito di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari e socioassistenziali.
L’intervento nasce per soddisfare esigenze funzionali dettate dalla necessità di spazio per ospitare tre Centri Operativi Territoriali, rispettando gli standard previsti sia dal regolamento igienico edilizio della città di Torino che dalle direttive dell’ASLTO e garantendo la qualità ed il contenimento dei costi d’intervento.
Il progetto, scelto tra le diverse possibili opzioni valutate, prevede la costruzione di un piano al di sopra della ex centrale termica seminterrata, adiacente al prospetto interno dell’Astanteria. L’intervento di sopraelevazione ricalca il perimetro del corpo di fabbrica seminterrato con alcuni mirati ampliamenti al fine di ottenere una superficie di pavimento regolare a perimetro rettangolare.
Il nuovo piano, completamente fuori terra, ospiterà le tre COT ed è concepito come un blocco autonomo in quanto l’edificio principale dell’Astanteria Martina è al momento in disuso. Pertanto dovrà essere isolato dal resto dei fabbricati esistenti, compreso il sottostante piano ex Centrale Termica, sia per il contenimento energetico sia per la sicurezza antincendio. Il piano di sopraelevazione si imposterà sulle strutture esistenti in cemento armato formata da pareti e solette piene, con un aumento della superficie lorda di pavimento pari a 322 mq.
Il nuovo corpo di fabbrica assumerà la forma di parallelepipedo a base regolare con tetto piano utilizzabile in futura anche come terrazzo.
Per accedere al piano in sopraelevazione sarà realizzata una rampa adatta anche a persone con difficoltà motorie. Il nuovo piano riservato alle attività delle COT, divise in 3 unità, dovrà essere completamente isolato dall’esistente fabbricato principale fino a quando non saranno completate la ristrutturazione ed il recupero funzionale dell’ex Astanteria Martini.
L’immobile ricade, secondo il P.R.G. vigente, come “edificio di valore storico – ambientale”, trattandosi quindi di intervento di adeguamento di un complesso con funzioni di pubblica utilità, richiede di avvalersi della facoltà ammessa dall’art. 26 comma 22 delle N.U.E.A. del P.R.G., di realizzare interventi edilizi in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi d’intervento di cui all’art. 26 e allegato A delle N.U.E.A. del P.R.G., previa approvazione da parte del Consiglio Comunale.