Un ragazzo ha cercato di rubare all’interno di tre auto in due diversi cortili condominiali di Torino in via Gottardo. Armato di cacciaviti, ha tentato di manomettere due Vespa ed è fuggito dopo essere stato scoperto da un condomino. Spostatosi in un altro cortile vicino, ha rotto il finestrino di una vettura, cercando oggetti da rubare. Gli agenti della polizia hanno colto in flagrante il 18enne che è stato arrestato.
Donna investita sulle strisce: è grave in ospedale
Nuovo incidente in una città piemontese che ha visto una persona investita sulle strisce pedonali finire in ospedale. Questa volta si tratta di una donna anziana che stava attraversando via La Marmora a Biella sulle strisce pedonali ed è stata travolta da un’auto. Trasportata in ospedale in codice rosso è grave in prognosi riservata.
Pragelato, ritornano gli atti vandalici
Basta con questa violenza irresponsabile e pericolosa
“Ritornano, come da copione in ogni estate, atti vandalici a Pragelato. È la volta del ‘Ponte via
sciatori’ dove è stato irresponsabilmente divelto e distrutto parte dello steccato che protegge e
delimita il ponte dal torrente. Purtroppo ogni anno, per mano ignota, dobbiamo prendere atto di
questi squallidi gesti vandalici che hanno il solo obiettivo di creare pericolo per l’incolumità e la
sicurezza delle persone da un lato e di richiedere nuovi fondi pubblici per rimettere in funzione i
manufatti distrutti dall’altro.
Ora, oltre a procedere come Amministrazione Comunale ad una denuncia contro ignoti, non ci
resta che richiamare, e per l’ennesima volta, l’attenzione sulla pericolosità di questi gesti che
possono provocare danni alle persone e alla loro sicurezza ed incolumità. E, purtroppo, dobbiamo
anche prendere atto che l’assenza di qualsiasi senso civico, e di semplice buona educazione da
parte dei soliti vandali, ricade sulla bellezza e l’accoglienza della montagna che tutti possono
apprezzare, soprattutto nella stagione turistica. E Pragelato, purtroppo, resta uno degli obiettivi
costanti e mirati di questo vandalismo”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere nazionale Anci
Paola Borra, Assessore area Lavori Pubblici Pragelato.
Successo per il K9 Summer camp a Prali

Bonino da Scalenghe a Santiago di Compostela
E’ stato il suo ottavo pellegrinaggio: da Scalenghe a Santiago di Compostela ed oltre. 2.320 km, 74 giorni di cammino. Un cammino che pacifica, restituisce bellezza e incontri, che fortifica mente e corpo. Il Comune di Scalenghe: “Grazie Danilo Bonino per aver condiviso le emozioni e averci trasmesso tanto entusiasmo”.
Un ragazzo è morto ieri nelle acque del lago Grande di Avigliana. A poche decine di metri dalla riva, si è tuffato dal pedalò ma non è più riaffiorato. L’amico con lui a bordo dell’imbarcazione ha chiamato i soccorsi, che hanno recuperato il corpo. Sul posto sommozzatori, Vigili del Fuoco e Carabinieri. Da stabilire le cause del decesso.
Donna prende a bastonate un addetto alle pulizie
Nei giorni scorsi nella stazione ferroviaria di Novara una donna di origini nigeriane è stata arrestata dagli agenti della Polfer per violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
La donna è stata fermata e disarmata dai poliziotti. Aveva colpito l’operaio con un bastone di metallo, con il quale ha anche minacciato gli agenti e danneggiato gli uffici della polizia ferroviaria.
I lavori per il prolungamento della Metropolitana nella tratta da Collegno a Cascine Vica procedono secondo le tempistiche stabilite: l’obiettivo è completare le opere infrastrutturali e di rinnovo tecnologico per aprire le stazioni Certosa, Centro, Leumann e Cascine Vica alla circolazione e al pubblico entro il 2025.
Come già annunciato ad aprile, il prolungamento verso ovest e il nuovo sistema di segnalamento della marcia dei treni da analogico VAL a digitale CBTC, comportano variazioni al servizio della Metro. In particolare dal 7 agosto al 3 settembre si svolgeranno le operazioni di installazione del nuovo sistema digitale e la metropolitana sarà sostituita sull’intera tratta con bus ad alta capienza di nuova generazione e frequenza di transito media di 8 minuti. Le fermate della linea bus saranno quelle della Metropolitana.
GTT e Infra.To, oltre alle attività in galleria a Fermi per l’estensione a Cascine Vica e all’installazione di apparati e antenne del nuovo sistema digitale CBTC, stanno anche predisponendo l’alimentazione elettrica per la nuova tratta e provvedendo all’installazione dei nuovi apparati di automazione in stazione. Si procederà poi alle prove e ai collaudi.
Il periodo di sospensione del servizio della Metropolitana, consentirà inoltre interventi di approfondita pulizia all’interno e all’esterno di tutte le stazioni (tunnel, vetrate, locali tecnici…) e il ripristino dei controsoffitti della stazione Paradiso.
A partire dal 4 settembre e fino a cessate esigenze, la Metropolitana potrà riprendere il suo regolare servizio proseguendo con l’orario studiato per consentire lo svolgimento delle attività programmate: dal lunedì al giovedì e nelle giornate festive chiuderà alle ore 22.00 (ultima partenza 21.30). Dalle ore 22.00 a fine servizio saranno attivi i bus sostitutivi della linea M1S. Il venerdì e il sabato la Metropolitana sarà in servizio fino alle ore 1.30 (ultima partenza 1.00).
Barriere architettoniche, nuovi fondi dal Governo
La Regione Piemonte comunica: «La decisione del governo, di assegnare al Piemonte fondi per 1,3 milioni di euro per intervenire contro le barriere architettoniche negli edifici privati, è un fatto molto importante e significativo, che permetterà di migliorare la vita a centinaia di piemontesi e che dimostra anche la totale sintonia, unità di intenti e valoriale tra l’esecutivo nazionale e la giunta regionale»: è molto soddisfatta l’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino, dopo aver appreso, dal Capogruppo Riccardo Molinari, la notizia dell’importante risultato raggiunto dal MIT e, in particolare, dal ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini che, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e quello del Lavoro e Politiche Sociali, Maria Elvira Calderone, permetterà di far arrivare in Piemonte fondi per 1,3 milioni di euro, ripartiti in oltre 1,16 milioni di euro per il 2023 e oltre 150 mila euro per il 2024.
Un’azione che va a rafforzare l’azione che la giunta regionale stava già portando innanzi con determinazione: proprio su proposta di Caucino, infatti, la Regione aveva, alla fine dell’anno scorso, deciso di destinare un milione e 863mila euro disponibili sul bilancio di previsione finanziario 2022-2024 per il soddisfacimento del bisogno relativo agli invalidi totali e parziali di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Anche in quel caso di trattava di fondi statali, ma risparmiati con oculatezza negli ultimi mesi e anni e che hanno permesso, con 1 milione e 769mila euro, di coprire interamente il fabbisogno dei Comuni che avevano fatto richiesta fino a marzo 2022. La restante parte, poco più di 93mila e 790 euro, è stata invece utilizzata per soddisfare il patrimonio relativo alle successive annualità.
«Le barriere architettoniche – spiega Caucino – rappresentano uno degli impedimenti più odiosi in quanto vanno a colpire la socialità delle persone. Anziani, invalidi totali o parziali, che magari non possono fare la spesa perché abitano in uno stabile senza ascensore e non munito di un adeguato monta carichi».
«Con questa fondamentale iniezione di liquidità, che arriverà grazie al governo e ai ministri Salvini, Giorgetti e Calderone, che ringrazio, così come ringrazio Riccardo Molinari per essersi sempre interessato al tema facendosi più volte portavoce delle istanze piemontesi nei confronti dell’Esecutivo – prosegue Caucino – potremo davvero imprimere una svolta molto significativa, andando a sistemare centinaia di abitazioni private che, al contrario di come dovrebbe essere, non sono ancora dotate di tutti quei mezzi per renderle davvero accessibili a tutti».
«E’ di tutta evidenza – conclude l’esponente biellese della giunta regionale – che uno dei parametri per misurare il livello di civiltà di un Paese, ma anche di una regione, sia proprio l’attenzione che viene rivolta alle persone con disabilità e ai più fragili: posso affermare con orgoglio che, su questi temi, come peraltro su tanti altri, Piemonte e governo stanno dando ampia prova di buongoverno, con politiche efficaci sempre ispirate al principio cardine che nessuno deve essere lasciato indietro».
Aumenta sempre di più il numero delle persone che a Torino e provincia decidono di rivolgersi alle Forze dell’ordine per sottrarsi a comportamenti persecutori o violenti, commessi spesso in ambito familiare.
Da gennaio a luglio di quest’anno sono ben 1748 gli interventi effettuati dalla Polizia di Stato a Torino per liti in famiglia, con il maggior picco nel mese di giugno, dove se ne sono registrati 286.
Nel primo semestre del 2023 sono 48 gli arrestati e 138 gli indagati in ordine a reati riconducibili alla violenza di genere (violenza sessuale, stalking, maltrattamenti, percosse, lesioni e minacce), con un incremento di circa il 20 per cento di quest’ultima voce rispetto al primo semestre del 2022.
All’attività di pronto intervento svolta dalle pattuglie dell’UPGSP e dei Commissariati di P.S., che dà priorità a tali tipologie di segnalazioni, si affianca la fondamentale attività di prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine.
Da anni attraverso la campagna di prevenzione avviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza “Questo non è amore”, si portano a conoscenza della cittadinanza i preziosi strumenti che la legge mette a disposizione delle vittime di atti persecutori e di violenza domestica ossia la possibilità di rivolgersi alle Forze dell’ordine per l’adozione di misure di prevenzione amministrative, di competenza dei Questori.
L’attività della locale Divisione Polizia Anticrimine ha permesso, infatti, al Questore della provincia di Torino di adottare, dal mese di gennaio a quello di luglio di quest’anno, 70 ammonimenti per violenza domestica e 25 ammonimenti per stalking, oltre a 9 sorveglianze speciali per soggetti che hanno posto in essere condotte violente e/o persecutorie.
Gli ammoniti, in sede di notifica del provvedimento, vengono invitati a recarsi presso alcuni centri specializzati presenti in questo territorio con i quali la Questura di Torino ha sottoscritto dei protocolli d’intesa (Gruppo Abele, Ce.PSI, Cerchio degli Uomini, Centro Studi e Trattamento dell’Agire Violento, CIPM per il Piemonte) ove viene loro offerta la possibilità di frequentare un percorso di gestione delle emozioni, gratuito, volto tramite il confronto con esperti che trattano proprio queste tematiche a prendere consapevolezza del disvalore dei gesti compiuti ed evitare la reiterazione degli stessi.
Come riconoscere il pericolo?
Le liti familiari spesso nascondono veri e propri casi di violenza domestica che si distinguono dai rapporti conflittuali per lo squilibrio di potere tra le parti. Nel ciclo della violenza è possibile riconoscere delle specifiche fasi: quella iniziale, di idillio, la c.d. “Luna di Miele” dove l’autore violento non ha ancora esternato i suoi comportamenti aggressivi e riempie di attenzioni la vittima; talvolta, già in questa fase manifesta una morbosa gelosia. Segue l’accumulo della tensione e poi l’esplosione della rabbia, con atti di violenza fisica ma anche e soprattutto psicologica ed economica reiterati, con aumento della frequenza e gravità nel corso del tempo. Per questo è importante intervenire all’esordio dei comportamenti violenti, per evitare che dai fatti accaduti possano scaturire conseguenze ulteriori e più gravi fino all’evento più drammatico il “femminicidio”.
Fra i casi di violenza domestica, sempre maggiori sono i casi di violenze commesse dai figli nei confronti dei genitori o di altri familiari. Si tratta di ragazzi che hanno dipendenze da alcool e/o droga e in stato di alterazione psicofisica aggrediscono i familiari minacciandoli, anche al fine di estorcere denaro. Altri hanno patologie psichiatriche già note o disagi psichici ancora da diagnosticare. In questi casi, la Divisione Polizia Anticrimine si confronta con i Centri di Salute Mentale o i SERD per verificare preliminarmente che il soggetto possa comprendere contenuto e implicazioni dell’avvio dei procedimenti amministrativi, in modo da evitare una escalation dei comportamenti violenti/persecutori. Questa collaborazione e condivisione si è rivelata veramente preziosa ed efficace. Nelle situazioni più a rischio le notifiche della comunicazione di avvio e dei provvedimenti di ammonimenti sono state fatte dagli operatori di polizia unitamente agli esperti psichiatri. L’ammonimento viene inserito nella banca dati nazionale in uso alle forze dell’Ordine e qualsiasi ulteriore atto violento o persecutorio darà luogo alla comunicazione di reato alla Procura e, in caso di flagranza, all’arresto obbligatorio per maltrattamenti in famiglia e/o atti persecutori.
Per Legge chiunque può denunciare in maniera non anonima un caso di violenza domestica; in ogni caso è garantita dalla Legge la riservatezza e la non accessibilità dei dati pertinenti al procedimento amministrativo.