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Incontro al Sacrario del Pian del Lot con le studentesse restauratrici

Ieri mattina al Sacrario del Pian del Lot, sulla collina torinese, il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte Daniele Valle e l’assessora alla Cultura del Comune di Torino Rosanna Purchia hanno incontrato le studentesse del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Torino che hanno partecipato al cantiere di manutenzione straordinaria del Sacrario di Pian del Lot. «Abbiamo voluto ringraziare le studentesse per il loro impegno in questo luogo simbolico che il 2 aprile del 1944 fu teatro della più sanguinosa rappresaglia compiuta dai nazisti sul territorio della nostra Città. Ventisette ragazzi vennero rastrellati in Val di Lanzo, in Val Pellice, presi dalle celle de Le Nuove, e qui falcidiati a colpi di mitragliatrice. Il lavoro di restauro è stato molto apprezzato dai cittadini e dai parenti delle vittime e contribuisce mantenere viva questa pagina della storia resistenziale e a impedire che finisca per prevalere l’oblio». Erano presenti all’incontro Nino Boeti, Presidente dell’Anpi Provincia Torino, Michele Guggino, consigliere della Circoscrizione 8, Daniele Castelli, Direttore SUSCOR-Struttura Universitaria in Scienze per la Conservazione, Restauro, Valorizzazione dei Beni Culturali di UniTO ed Alfonso Frugis, presidente del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” ed il docente restauratore Francesco Brigadeci.

Turismo in buona salute. Dopo un’ottima estate il Piemonte si prepara agli arrivi autunnali

Dopo un’estate con il segno positivo, sono buone le prospettive per l’autunno, sulla base dei dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte.
Il 
43% degli italiani che faranno vacanza nei prossimi mesi in Italia hanno segnalato il Piemonte come destinazione possibile. Lo scorso anno erano il 36%.
Chi ha intenzione di venire in Piemonte farà soprattutto un viaggio e soggiorno culturale e naturalistico (53%), con una percentuale in crescita rispetto al dato italiano (39%) e in confronto all’anno scorso (37%). Si soggiornerà principalmente in alberghi/hotel e bed & breakfast, questo soprattutto per quanto riguarda le vacanze in collina e montagna. La vacanza sarà trascorsa principalmente in famiglia, con il partner e con gli amici: il 41% dichiara che starà una settimana e il 28% più settimane.

Il profilo di chi farà una vacanza in Piemonte si conferma più concentrato tra chi ha tra 31 e 65 anni, con una probabilità maggiore per le fasce più basse di età (62% di chi ha 31/40 anni, 55% di chi ha 41/50 anni e 46% di chi ha 51/65 anni.

«I dati per l’autunno sono molto incoraggianti e grazie ai numerosi eventi, da ATP Finals alle fiere del tartufo, i riflettori sul territorio piemontese continueranno ad essere accesi – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Turismo Vittoria Poggio – Abbiamo appena concluso TTG, Travel Experience a Rimini, con un grande riscontro da parte degli operatori che ci permetteranno di consolidare ulteriormente i flussi nelle prossime stagioni. Il sentiment per la nostra destinazione é molto alto a livello internazionale, come confermano anche i movimenti dall’estero: con il ritorno del pubblico americano abbiamo decisamente messo alla spalle il periodo della pandemia. Ora continuiamo e a lavorare per la promozione del nostro territorio che offre prodotti per tutti i gusti: cultura, architettura, outdoor, paesaggi, enogastronomia, sport. Un’offerta completa in grado di soddisfare i pubblici più svariati con una qualità sempre più eccellente».

Le buone previsioni per l’autunno arrivano dopo un’estate decisamente positiva, nella quale si è segnato complessivamente un incremento del 3,4% di presenze rispetto al 2022 nei mesi di giugno, luglio e agosto e oltre l’11% di movimenti in più rispetto al 2019.

A trainare il risultato positivo sono stati gli stranieri: aumentano del 5% e si fermano più a lungo, con una crescita del 6,7% nei pernottamenti, portando la loro quota al 60% nei pernottamenti e compensando la contrazione del turismo nazionale che in Piemonte è stata comunque più contenuta rispetto al panorama nazionale. La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e presenze, a seguire, Paesi Bassi, Francia, Svizzera e Regno Unito che superano tutti i valori del 2022. Da segnalare la settima posizione degli Stati Uniti che registrano una crescita del 15% negli arrivi e del 20% nelle presenze in confronto all’estate precedente.
Guardando alle provenienze italiane, è da segnalare la crescita dei pernottamenti dall’Emilia-Romagna: +10,9%.

Analizzando le diverse aree del territorio piemontese si evidenziano i dati positivi di quelle specializzate in attività outdoor, tradizionalmente più forti durante il periodo estivo. In particolare, la zona dei laghi ha registrato, nei tre mesi dell’estate 2023, +3% di presenze e +1% degli arrivi rispetto allo stesso periodo del 2022, e migliora i risultati del 2019: +18%. Qui gli stranieri registrano +3,7% di arrivi e +4,5% di presenze in confronto allo stesso periodo del 2022, e superano anche i dati del 2019 (+20,4% di arrivi e +21,9% di presenze).

I dati della montagna segnano un allungamento dei soggiorni. I pernottamenti registrano infatti un aumento del +3% rispetto all’estate 2022 con una crescita alimentata in particolare dagli stranieri: +5,9% di arrivi e +8% di presenze.

Andamento positivo per le colline piemontesi che fanno bene sperare per la stagione autunnale, che vede la maggiore concentrazione di movimenti turistici: nel trimestre giugno-agosto si registra un aumento degli arrivi dell’1% e del 2% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2022; in crescita anche rispetto al periodo pre-pandemico: +19% di arrivi e +25% di presenze.

Anche i commenti nelle recensioni online riflettono la soddisfazione del cliente del prodotto turistico piemontese, maggiore rispetto al dato complessivo del prodotto Italia. Il sentiment rispetto al prodotto “Piemonte” nel suo complesso – ricettività, ristorazione e attrazioni – è pari a 87,3/100 rispetto alla media dell’Italia 86,4/100.

«Il Piemonte è sempre più attrattivo per gli stranieri, un chiaro indicatore che le attività svolte e gli investimenti in comunicazione e promozione all’estero stanno portando i risultati previsti – commenta il presidente del CdA di Visit Piemonte Beppe Carlevaris – Prosegue il trend turistico positivo registrato già a partire dallo scorso anno, non solo con la conferma del buon andamento dell’estate appena conclusa, che ha visto un forte incremento degli arrivi internazionali e un particolare successo delle aree dei laghi e della montagna vocate alle attività outdoor, ma anche con l’aumento della propensione per le vacanze in Piemonte rilevato dai sondaggi dell’Osservatorio Turistico Regionale. Particolarmente interessante è la crescita percentuale nella fascia d’età 31-40 anni tra coloro che pensano di scegliere il nostro territorio nei prossimi mesi, cosa che ci fa ben sperare sia per l’autunno con il prodotto enogastronomico delle colline, sia per la prossima stagione della neve. Rileviamo inoltre l’apprezzamento per il prodotto turistico piemontese manifestato dalle recensioni online, frutto del lavoro sinergico degli ultimi anni di Regione e Visit Piemonte con tutti gli operatori, i Consorzi turistici e le ATL nella crescita della qualità dell’offerta».

Volontari “soccorrono” le fioriere di via Stradella

Le fioriere e le aiuole di via Stradella, all’altezza di largo Giachino, avevano bisogno di qualcuno che se ne prendesse cura. In loro soccorso sono arrivati dei volontari pieni di determinazione e che non si lasciano scoraggiare facilmente.  “Noi siamo pronti a supportarli e non vediamo l’ora di vedere i fiori sbocciare!”, scrive sui social Torino Spazio Pubblico.

Facebook: #torinospaziopubblico #volontariato #volontari #cittadinanzaattiva #torino #verdepubblico #stradella

Corteo pro-Palestina a Torino, partecipano i centri sociali

“La Palestina vive, la Resistenza vive”: questo lo striscione in testa al corteo partito oggi pomeriggio da piazza Crispi a Torino organizzato dall’associazione Palestinesi in Italia, da Progetto Palestina e da Bds Torino. Centinaia di partecipanti, alcuni con bandiera palestinese, hanno raggiunto Porta Palazzo, corso Regina Margherita, corso San Maurizio,  via Po e piazza Vittorio. Presenti anche i centri sociali, assenti naturalmente le attestazioni di solidarietà per  le vittime israeliane trucidate nel massacro terroristico di Hamas.

Ubriaco tenta di strozzare in strada ragazza 16enne

La ragazzina è stata insultata, poi l’uomo ha tentato di strozzarla. Lui un ventenne egiziano, lei una liceale sedicenne, residente a Vercelli, che stava camminando a Novara tra via dei Mille e corso della Vittoria. La giovane  ha tentato di ribellarsi all’aggressore: lo ha spintonato, lo ha graffiato cercando di divincolarsi fino a cadere all’indietro. Lei è stata soccorsa dal 118 e l’egiziano è stato arrestato dalla polizia municipale.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Un robot al servizio dei pazienti oncologici ed ematologici all’ospedale Mauriziano di Torino

All’ospedale Mauriziano di Torino la robotica, dopo aver rivoluzionato l’ambito della logistica dei medicinali, approda in Oncologia. Un sistema automatizzato di nuova generazione, integrato con il Sistema Informativo Clinico, che, grazie all’ausilio di braccia antropomorfe, è in grado di dosare perfettamente la quantità di farmaci oncologici necessari alle esigenze di ogni singolo paziente, preparando in sicurezza ed autonomia le chemioterapie. Si tratta dell’ultima tecnologia introdotta in Azienda, installata presso l’Unità Farmaci Antiblastici (UFA) della Farmacia ospedaliera (diretta dalla dottoressa Annalisa Gasco), dove vengono preparate più di 25.000 terapie oncologiche all’anno. Questo progetto ha un valore economico complessivo di circa 500mila euro.
Il professor Massimo Di Maio, del Dipartimento di Oncologia dell’Università degli studi di Torino, dichiara: “Nei sette anni trascorsi come Direttore della Oncologia Medica universitaria del Mauriziano, ho visto un’importante crescita nella quantità e nella qualità dell’attività clinica dedicata ai pazienti oncologici seguiti al Mauriziano. Le nuove terapie stanno modificando in modo significativo le prospettive dei pazienti affetti da tumore, ma il processo di “allestimento” che ne consente la somministrazione rimane un momento delicatissimo nel percorso di cura dei malati. La preparazione delle terapie oncologiche è personalizzata per singolo paziente ed è un procedimento complesso, che richiede personale specializzato, tempo e soprattutto precisione, poichè è fondamentale che ogni paziente riceva la giusta combinazione di farmaci al giusto dosaggio. I farmaci oncologici sono caratterizzati da una finestra terapeutica ristretta, al di sotto della quale la terapia rimane inefficace causando la progressione della malattia, mentre al di sopra si manifestano effetti tossici molto pericolosi. Gli eventuali errori di dosaggio potrebbero avere conseguenze gravi per il paziente. L’automazione del processo di preparazione delle terapie garantisce accuratezza e precisione ed inoltre permette di efficientare il processo di allestimento delle chemioterapie. Questo è particolarmente importante considerando il crescente numero di pazienti che necessitano di questi trattamenti e che afferiscono ogni giorno al nostro Day-Hospital”.

“I vantaggi di questa tecnologia sono davvero molti e si apprezzano quanto più alti sono i numeri delle terapie preparate” afferma la dottoressa Annalisa Gasco, Direttore della Farmacia Ospedaliera, presso i cui Laboratori è stato installato il nuovo robot. “Prima dell’arrivo di questa tecnologia tutte le terapie oncologiche richieste quotidianamente dai nostri oncologi erano allestite manualmente: selezione dei farmaci, misurazione delle dosi e dei volumi di prelievo, miscelazione delle soluzioni, etichettatura delle terapie ai fini della tracciabilità… attività di grande precisione, complesse, ripetitive ed alla lunga usuranti, condotte in ambienti sterili, secondo procedure stringenti e rotazioni periodiche del personale per mantenere la concentrazione ed evitare gli errori. La presenza del robot, precisissimo e molto veloce, consente a tutti gli operatori sanitari di concentrarsi maggiormente sull’assistenza ai pazienti e di dedicarsi ad attività altrettanto complesse e di valore”.

“L’Azienda – prosegue il dottor Maurizio Dall’Acqua (Direttore generale dell’A.O. Ordine Mauriziano di Torino) – con questa nuova tecnologia affidata all’esperienza dei nostri farmacisti ospedalieri ha voluto prima di tutto investire in più sicurezza, per i propri pazienti e per gli operatori che manipolano farmaci citotossici, ma il complessivo efficientamento del processo di allestimento delle terapie oncologiche ha consentito di ridurre i tempi di attesa in sala d’aspetto ed ha avuto senza dubbio un impatto positivo sull’organizzazione delle strutture che collaborano alla cura del paziente oncologico e sulla qualità degli ambienti di lavoro e di cura. Certamente si è anche voluto porre la massima attenzione alla sostenibilità dell’investimento: stiamo monitorando le conseguenze economiche derivanti da una riduzione del numero di operatori dedicati al processo, dall’ottimizzazione dei residui dei farmaci e dispositivi utilizzati, da una migliore gestione dei rifiuti in condizioni di aumentata sicurezza. Stiamo lavorando per massimizzare il profilo costo beneficio di questa nuova tecnologia ed ampliare il più possibile la coorte di pazienti che potrà trarre vantaggio da questa importante innovazione tecnologica”.

Autolavaggio irregolare sversava acqua sporca nella Dora

Martedí mattina gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale hanno posto sotto sequestro amministrativo un autolavaggio Self Service ubicato in corso Svizzera che svolgeva l’attività in assenza della Scia sanitaria.

I tecnici di ARPA, intervenuti sul posto su richiesta dei ‘civich’, hanno effettuato accurati controlli sugli scarichi delle acque di lavaggio e hanno accertato che, oltre a non essere in possesso delle autorizzazioni ambientali per lo scarico delle acque reflue ambientali, l’autolavaggio sversava le acque prodotte dal lavaggio dei veicoli direttamente nel vicino fiume Dora Riparia, motivo per cui il titolare dell’attività è stato sottoposto a indagini. (e.b.)

La Città di Torino intitola una piazza alle “Operaie della Manifattura Tabacchi”

Il piazzale all’angolo tra via Bologna e via Gottardo, da questa mattina è dedicato alla storia e al ricordo delle “Operaie della Manifattura Tabacchi”, storica fabbrica di corso Regio Parco specializzata nella lavorazione del tabacco costruita nel 1768 che, dalla seconda metà del XIX secolo, si è consolidata come una delle realtà produttive più importanti della città.

Preponderante il personale femminile (nel 1925 le donne erano 1400).

Alla cerimonia, presenti molte fra quelle che hanno visto la chiusura dell’impianto, nel 1996, con lo scoprimento della targa da parte della presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e del presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto.

Nel suo intervento, Grippo ha sottolineato come quella della Manifattura Tabacchi sia una storia di grande rilievo per la città, dove, a fare la differenza nel percorso della memoria collettiva è stato il carattere mostrato dalle tabacchine e il valore delle loro battaglie, non soltanto da un punto di vista sindacale, ma anche in termini di una nuova cultura del lavoro. Un lavoro che, ha ricordato, ha conosciuto le sue stagioni più aspre nella negazione dei diritti e, grazie all’impegno delle tabacchine, si è imposta la questione di genere pubblicamente. Le “sigaraie” del Regio Parco”, ha aggiunto Grippo, furono l’emblema di un movimento femminile per tutto il ‘900, sviluppando una coscienza di classe, schierandosi a sostegno di grandi cause, tra tutte l’impegno nella Resistenza. L’intitolazione, ha concluso, lascia un’impronta della storia in un contesto di prossime trasformazioni, non tanto per chi già c’era ma per chi deve ancora venire.

Lomanto, nel portare il saluto della Circoscrizione, ha evidenziato come un luogo vissuto come un parcheggio, da oggi possa essere vissuto in modo diverso perché la storia della Manifattura Tabacchi deve essere riscoperta.

Una delle ultime tabacchine, Maura Fenoglio ha ricordato “i gradevoli spazi destinati al benessere della vita lavorativa, dedicati alla refezione, con una mensa di cibi preparati freschi, dedicati alla pulizia personale di fine giornata, docce calde e asciugamani puliti”, la presenza di un’infermeria con un’infermiera sempre presente e a orari definiti, la presenza di un medico. Ha ricordato la sartoria che sistemava gli abiti di lavoro, e i capi puliti con il nome ricamato. “Questo ambiente, ha sottolineato, è il frutto delle lotte delle tabacchine che ci hanno preceduto. L’intitolazione, ha concluso, è un omaggio alle tabacchine che hanno animato il quartiere con i loro acquisti nei molti negozi che ora non ci sono più, a coloro che allattavano i loro bimbi all’interno della fabbrica.

Toccante anche la testimonianza di Simone Birolo, classe 1940, che nel nido della fabbrica venne allattato dalla mamma e di quelle fabbrica divenne responsabile degli impianti elettrici, nel 1963.

“Una manovra per la vita”, ecco come salvare i bimbi

Domenica 15 ottobre 2023 in Piazza Castello, a Torino, e in altre piazze italiane

Si chiama “Una Manovra per La Vita” ed è l’iniziativa – promossa dalla Simeup (Società Italiana Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica) in collaborazione con la Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino e la Croce Verde Torino – che dalle ore 10 alle ore 17 di domenica 15 ottobre in piazza Castello, a Torino, promuoverà la manovra necessaria ad impedire il soffocamento da inalazione di corpi estranei, un fenomeno generato dall’ostruzione completa delle vie aeree e che in Italia provoca ogni anno la morte di circa trenta bambini.
Nei tre stand di piazza Castello – allestiti da ospedale Infantile Regina Margherita, e da Croce Verde Torino – gli operatori saranno a disposizione dei cittadini e spiegheranno come eseguire la manovra di disostruzione delle vie aeree in caso di inalazione dei corpi estranei. Lo faranno anche con alcune prove pratiche realizzate con l’ausilio di manichini pediatrici.
“Quando c’è ostruzione completa – spiega la dottoressa Claudia Bondone, Segretario Nazionale SIMEUP e Direttore della Pediatria d’Urgenza dell’ospedale Infantile Regina Margherita – i tempi d’azione sono davvero limitati e se si agisce immediatamente, le possibilità di salvare il bambino crescono in modo notevole: “Ecco perché è opportuno che la manovra di disostruzione da corpo estraneo delle vie aeree sia conosciuta da quanta più gente possibile”, conclude il dottor Urbino, Direttore Sanitario della Croce Verde di Torino.
Ed è questo il motivo per cui è nata “Una Manovra per La Vita”: domenica 15 ottobre, per la quattordicesima edizione, l’iniziativa sarà presente in più di 40 piazze italiane.
Quest’anno a Torino, in collaborazione con la Fondazione Terres des Hommes Italia, la manifestazione sarà anche occasione per diffondere nella popolazione un altro importante messaggio: la prevenzione della Shaken baby syndrome o sindrome dello scuotimento. La Shaken Baby Syndrome è una grave forma di maltrattamento, ancora poco conosciuta, che si verifica quando il neonato viene scosso violentemente dal caregiver, come reazione al suo pianto inconsolabile. Secondo i dati della recente indagine “NONSCUOTERLO!”, realizzata da Terres des Hommes in collaborazione con la Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento all’Infanzia (Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, Ospedale Vittore Buzzi di Milano, Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, Istituto Giannina Gaslini di Genova, Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer IRCCS di Firenze, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Giovanni XXIII di Bari e l’Ospedale Santobono – A.O.R.N. Santobono-Pausilipon di Napoli), la Shaken baby sindrome in oltre il 50% dei casi provoca danni permanenti al bambino e nel 9.4% dei casi porta al coma o alla morte.
Informare e far conoscere i rischi e le conseguenze di una delle “manovre consolatorie” più frequenti del pianto dei bambini rimane la principale arma di prevenzione rivolgendosi in particolare ai genitori ed a chiunque si occupi, a vario titolo, dei bambini, specie quelli fra gli 0 e i 2 anni di vita.
Maggiori informazioni sul sito nonscuoterlo.it

ESCP Business School presenta il futuro Campus di Torino per 1500 studenti provenienti da tutto il mondo

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A pochi passi da Piazzale Valdo Fusi nasce la nuova sede torinese della Business School: architettura di TRA – Toussaint Robiglio Architetti, interni di G*AA, Subhash Mukerjee Studio e Conrotto progetti.

 

 

ESCP Business School ha presentato  il progetto del nuovo Campus di Torino. A quasi vent’anni dal suo insediamento nel capoluogo piemontese, si apre un nuovo capitolo sinergico tra la Business School e la città con la nuova sede nell’area di Piazzale Valdo Fusi, tra Via Doria e via Cavour. Gli oltre 8000 metri quadrati del Campus ospiteranno quasi 1550 studenti provenienti da tutto il mondo in un presidio accademico all’interno della Zona Centrale Storica, destinato ad alimentare la sempre più chiara vocazione universitaria della città.

Nata con l’entusiasmo di una start-up, nel corso degli anni la sede di Torino ha saputo costruire relazioni e sinergie con aziende nazionali e internazionali grazie a docenti di primo piano nel panorama europeo e al costante rinnovamento dei programmi didattici, capaci di fornire agli studenti una formazione d’eccellenza per distinguersi nel dinamico panorama economico globale. Il nuovo Campus ESCP Business School, la cui apertura è prevista per l’autunno del 2024, punta a definire standard infrastrutturali ancora più alti rivolti a docenti, studenti e staff.

 

“Oggi è un giorno importante per ogni membro di ESCP Business School – ha commentato Francesco Rattalino, Executive Vice-President e Dean for Academic Affairs and Student Experience di ESCP Business School – La nuova sede del Campus di Torino ci avvicina al cuore della città, con un progetto architettonico pensato per fornire strumenti di altissimo livello e che riflette il DNA di ESCP, la business school più antica al mondo al tempo stesso costantemente rivolta all’innovazione: un dialogo tra heritage e futuro che il nuovo edificio esprimerà perfettamente. In questi vent’anni il nostro rapporto con Torino si è costantemente rafforzato: oggi ESCP Business School è un punto di riferimento all’interno dell’offerta universitaria a livello globale e grazie al modello multicampus e multiculturale, ha contribuito a fare della città un forte polo d’internazionalizzazione. In questo percorso abbiamo parallelamente costruito una fitta rete di rapporti con il tessuto imprenditoriale locale e nazionale, che ha risposto fin da subito con forte entusiasmo. In questi dialoghi tra passato e futuro, e vocazione globale ed eccellenze locali, sta probabilmente la ragione principale degli ottimi risultati raggiunti nel rapporto tra ESCP Business School e la città di Torino. Tra pochi mesi, in questa nuova casa, inizierà un nuovo capitolo di questa storia. L’obiettivo sarà sviluppare ulteriormente il ruolo del Campus nel panorama italiano e continuare a essere in grado di intercettare le sfide globali per formare i leader del futuro”.

 

“In questo periodo storico fatto di due elementi caratterizzanti – ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente di ESCP Turin Campus – la velocità del cambiamento da una parte e l’incertezza del futuro dall’altra, realizzare un Campus come quello che ESCP Business School si sta apprestando a fare significa gettare le fondamenta per un nuovo modo di concepire la formazione di alto livello. Le direttrici che definiranno i prossimi scenari economici e sociali del mondo ci devono portare a considerare ogni presidio universitario un “cantiere” di idee in grado di dare risposte alle sfide del domani. Ogni studente e ogni docente che passeranno da questo Campus non dovranno dimenticarsi di, rispettivamente, apprendere e insegnare i modelli di leadership responsabile e la visione formativa in cui da sempre crediamo. Solo così i nostri valori potranno fornire gli strumenti per comprendere e migliorare gli scenari del futuro”.

 

“Il nuovo campus di ESCP Business School  ha dichiarato Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino   è un segnale davvero positivo per la nostra città. Vogliamo che Torino diventi sempre più luogo in cui i giovani possono trovare l’ambiente ideale per svolgere il loro percorso formativo, e città dove possano scegliere di restare per compiere il loro percorso di vita. Vedere eccellenze della formazione che investono sul nostro territorio significa che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. La presenza di ESCP nell’offerta formativa della nostra città, già ampia e di alto livello, ribadisce che quella di città universitaria è una delle vocazioni primarie di Torino, e il progetto del nuovo campus dimostra che possiamo continuare ad avere l’obiettivo di essere punto di arrivo, a livello europeo, per studentesse e studenti.”

 

“BNL BNP Paribas – hanno affermato Filippo Gelosi, Responsabile Project Management & Engineering – Sviluppo HQ Tiburtina Srl, ed Elena MagnaniHead of Real Estate Area – Banca Nazionale del Lavoro SpA – è particolarmente orgogliosa di essere parte attiva nella realizzazione del Nuovo Campus ESCP di Torino, insieme con le imprese e i professionisti partner in questo progetto. L’intervento è concepito in modo innovativo con l’obiettivo della rigenerazione urbana e dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente, secondo criteri di sostenibilità, sicurezza, qualità ambientale ed architettonica. Questa iniziativa testimonia l’attenzione e l’impegno della Banca a favore della città di Torino nello specifico e, più in generale, di tutte quelle iniziative che, a livello nazionale e locale, coinvolgono la collettività. Ciò in linea con il ruolo di BNL non solo di operatore economico-finanziario ma anche di azienda e gruppo che guarda alla Società, alle persone e alle loro esigenze.”

 

Il progetto di TRA – Toussaint Robiglio Architetti per l’architettura della nuova sede di ESCP Business School è incentrato sul concetto di vertical campus urbano, tendenza globale emergente, frutto e allo stesso tempo condizione, di una ricentralizzazione delle funzioni knowledge based nei centri delle aree metropolitane. Il nuovo Campus unisce il fascino dell’edificio di proprietà della Banca Nazionale del Lavoro (BNL) sito in Via Cavour 28-30, risalente al 1877 e radicalmente trasformato nel 1982, con i connotati e la flessibilità di una costruzione moderna tramite l’integrazione di un nuovo volume contemporaneo destinato a ospitare le grandi aule per conferenze e le sale ad emiciclo, rispettoso della matrice storica e perfettamente in armonia nel dialogo con il resto dell’edificio. In un rapporto tra passato e futuro, il progetto si caratterizza per l’ambiziosa strategia di sostenibilità, con l’intento di definire un modello di riferimento per la riqualificazione degli edifici storici all’interno della zona centrale storica di Torino.

 

“Riusiamo un importante edificio di fine ’800 – hanno affermato Isabelle Toussaint e Matteo Robiglio di TRA – Toussaint Robiglio Architetti – in cui inseriamo un nuovo volume decisamente contemporaneo: nasce così nel cuore storico della città un campus verticale di 8000 m2 che unisce conservazione e innovazione, passato e futuro. È una struttura all’avanguardia per la formazione universitaria internazionale, concepita abbracciando le più moderne pratiche di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, aperta alla città grazie alla piazza coperta e alla caffetteria, promuovendo un dialogo nuovo tra locale e globale.”

 

Il progetto dell’interior, curato da G*AA, Subhash Mukerjee Studio, Conrotto progetti, punta a valorizzare gli spazi dell’edificio, concependo il luogo fisico e l’architettura come veicolo di interazioni umane. Reception, learning center, aule, auditorium, caffetteria: ogni area mira a scardinare la tradizionale gerarchia accademica al fine di avvicinare studenti, docenti, potenziali ospiti e anche cittadini, offrendo spazi di aggregazione e scambio secondo i principi promossi da ESCP.

 

“Il nostro progetto – ha dichiarato l’Arch. Subhash Mukerjee insieme agli altri progettisti degli interni Attilio Giaquinto e Gianluca Conrotto – ritiene che, nonostante le recenti accelerazioni dello sviluppo della didattica a distanza, i luoghi di incontro fisici e la loro qualità saranno ancora più importanti. Dovranno saper accogliere nuove tecnologie senza esserne sopraffatti, preparandosi per un futuro in grado di coesistere con il passato. La stessa architettura della nuova sede richiama questi principi: un edificio storico ma oggetto di un ampliamento radicalmente moderno; un ingresso attraverso una “piazza”, luogo archetipo dell’incontro, che qui funziona anche come luogo di scambio fra scuola e città.”