CRONACA- Pagina 525

Allerta neve, la lieve precipitazione in atto dovrebbe esaurirsi in serata

 Mezzi spargisale già in azione dalla scorsa notte sui percorsi collinari

 

Su Torino cade da qualche ora una debole nevicata che tuttavia non prelude accumuli nevosi particolarmente rilevanti. In base all’ultimo bollettino meteo infatti il transito della perturbazione su Torino dovrebbe essere veloce e il fenomeno dovrebbe esaurirsi in serata con le prime schiarite.

Tale fenomeno meteorologico che sta interessando tutto il Piemonte è al limite del passaggio tra pioggia e neve ed è sufficiente una piccola variazione della temperatura di 1-2° C per determinare condizioni diverse.

La Città di Torino è comunque pronta e il Piano Neve si è già attivato sul livello verde con l’entrata in azione della formazione dei mezzi per gli interventi antighiaccio, che hanno preventivamente sparso il sale già a partire dalle ore 03.00 di questa notte sugli undici percorsi collinari.

Al momento le pattuglie addette al monitoraggio non riferiscono criticità relative alla circolazione dei veicoli. Resteranno in ogni caso presenti due presidi di monitoraggio, uno nella zona nord e uno nella zona sud della città, pronti ad eventuali interventi che si rendessero necessari.

Eventuali aggiornamenti saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social.

Morto in un incidente cavallo di carrozza turistica

E’ stato  abbattuto un cavallo che trainava una carrozza turistica che è stata tamponata stamani da un’auto a Piverone, Comune dell’Area Metropolitana di Torino. L’animale ha riportato ferite molto gravi e il veterinario dell’Asl To4 ha deciso di sopprimerlo. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiederà formalmente al Comune e all’Area metropolitana se il cocchiere sia in possesso di una regolare licenza.

L’Oipa, da sempre impegnata nella battaglia per l’abolizione delle botticelle e di tutti i veicoli a trazione animale, torna a chiedere a Governo e Parlamento una previsione legislativa che vieti l’uso di poveri animali costretti a trainare carrozze in strada. Si realizzerebbe così la volontà della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica.

In Italia sono ormai poche decine i titolari di licenze, fa notare l’Oipa, tuttavia le Amministrazioni locali, senza una previsione nazionale, non possono abolirle.

«È tempo di superare questa tradizione antiquata e invisa ai più, che ancora va avanti sulla pelle dei cavalli per gli interessi pochi conduttori che si ostinano a usare i cavalli per scarrozzare turisti ancora insensibili al tema», osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «La riconversione di tali licenze sarebbe opportuna dal punto di vista etico, e rappresenterebbe anche un segnale di sensibilità ecologica laddove si passasse alla trazione elettrica, così come è stato fatto nella Reggia di Caserta dove, dopo la morte tragica di un cavallo nell’agosto del 2020 per fatica e caldo, si è deciso di adottare per il trasporto dei turisti una flottiglia di golfcar».

L’Oipa invita dunque il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a studiare una riforma della legislazione nazionale che metta fuori gioco lo spettacolo pietoso di cavalli costretti ad arrancare sotto il solleone, a qualsiasi ora e a qualsiasi temperatura, o sotto la pioggia, o sull’asfalto bagnato, anche nel traffico caotico di grandi città.

«La vita dei cavalli delle carrozze va tutelata e lo Stato deve fare la sua parte per difendere ogni animale in quanto essere senziente», afferma l’Oipa. «Da ultimo, anche il nuovo articolo 9 della Costituzione sancisce la difesa degli animali e della biodiversità».

Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa)

Ex villaggio olimpico: il più grande centro occupato d’Europa si trasforma in housing

LA CITTÀ CHE CAMBIA

Lo studio Picco Architetti ha completato il restauro, risanamento conservativo e recupero funzionale di 7 delle 39 palazzine dell’ex villaggio olimpico di Torino, progettato nel 2006 su masterplan dell’architetto tedesco Otto Steidle con il coordinamento di Benedetto Camerana, per i Giochi invernali sull’area occupata, fino al 2001, dai Mercati Generali.

 

L’’Ex Villaggio olimpico era stato pensato come un quartiere destinato a essere assorbito nel tessuto cittadino. La vita post-olimpica del villaggio ha testimoniato invece la complessità del “fare un nuovo pezzo di città”. Dopo l’evento olimpico, i tre lotti di palazzine sono stati adibiti ad abitazioni sociali e uffici dell’Arpa, mentre altre sono state destinate a uffici del Torino Olympic Park, ostello e alcune residenze sociali. Successivamente parte del complesso è stato oggetto dell’occupazione abusiva più grande d’Europa.  Partendo quindi da una situazione di emergenza sociale, il nuovo complesso residenziale è stato una straordinaria opportunità di rigenerazione urbana, con una dotazione di circa 400 posti letto.

 

Il progetto di Picco Architetti ha previsto la realizzazione di un nuovo modello residenziale flessibile, partendo dall’impostazione originale di Steidle. La matrice insediativa proposta dell’architetto tedesco, aveva introdotto una articolazione aperta a scacchiera, alternativa a quella, ad isolato chiuso, della tradizione urbana di Torino. A partire dalle preesistenti arcate degli ex Mercati Generali, disegnate da Umberto Cuzzi nel 1932, i 39 edifici erano disposti secondo un impianto dal fronte parzialmente chiuso verso la città e aperto verso la collina. L’assetto planimetrico dell’ex Villaggio Olimpico genera quindi uno spazio aperto tra gli edifici, organizzato su direttrici pedonali longitudinali che alternano aree verdi a spazi e percorsi pedonali trasversali di collegamento tra le palazzine.

 

Sei dei sette edifici del nuovo student e social Housing erano stati progettati da Otto Steidle. Cinque  (B2,D0, D2, F0, F2) avevano caratteristiche analoghe sotto il profilo tipologico con pianta centrale e un sistema distributivo verticale organizzato da rampe in linea e sviluppo circolare del pianerottolo distributivo. La sesta palazzina (E4), quella più grande, collocata sul fronte strada e che costituisce il punto di accesso accoglienza dell’intero complesso, era strutturata invece con due scale, una a servire il corpo di 2 piani fuori terra ed una a servire il corpo di 7 piani fuori terra collegata anche al piano interrato. Il settimo edificio (E1)invece era stato progettato dall’architetto austriaco Adolf Krischanitz e presentava una  scala centrale a rampe parallele.

Le prime sei palazzine sono state organizzate con alloggi, da monolocali a 4 posti, a tutti i piani. La settima palazzina è organizzata in 27 monolocali e 14 bilocali.

In relazione con la tipologia della casa singola aperta, il progetto  favorisce l’integrazione del nuovo distretto nell’ambiente e offre una varietà di forme per lo sviluppo interno della comunicazione e dell’individualità.

 

Gli interventi di recupero, progettati da Picco Architetti con la direzione lavori di Studio Pession e realizzati dall’impresa CO.GE.FA. spa di Torino, sono stati organizzati in due fasi precedute da una prima attività di sgombero degli oggetti e degli arredi lasciati all’interno dei locali.

Nella prima delle due, gli edifici sono stati oggetto di attività di strip out, con la demolizione di tutti i tramezzi interni e  la rimozione di tutti gli impianti meccanici ed elettrici.

Nella seconda fase sono state realizzate tutte le opere edili ed impiantistiche e, in quattordici mesi di lavoro, sono stati consegnati gli edifici, completi in ogni parte. L’esito è quello di un complesso confermato nell’identità formale e profondamente rinnovato nei contenuti: una residenza flessibile, organizzata in alloggi di diverse dimensioni, con punto di reception e controllo inserito al piano terra della palazzina su via Giordano Bruno. Qui sono stati localizzati gli uffici, la palestra, aree di soggiorno e un locale di somministrazione.

 

L’intervento ha previsto inoltre la sistemazione delle aree di pertinenza aperte delle palazzine ed il rifacimento dei percorsi comuni e delle parti a verde, con nuove piantumazioni arboree e arbustive.

 

Picco architetti ha fortemente voluto riportare alla luce i colori originali del complesso ideati, nel progetto originale, dall’artista tedesco Erich Wiesner. Le palazzine erano infatti declinate in linguaggi diversi, secondo un piano dei colori che ha conferito al piccolo quartiere una forte identità visiva e contribuito al suo netto distacco nei confronti del tessuto urbano circostante.

 

L’operazione è stata promossa dal Fondo Abitare Sostenibile Piemonte gestito da Investire Sgr con la partecipazione del Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Sgr, della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT Sviluppo e Crescita, del Fondo Social & Human Purpose, Comparto A, gestito da REAM Sgr – e delle maggiori fondazioni di origine bancaria piemontesi. Il campus è gestito dal provider italiano di co-living e di housing per studenti universitari, Camplus.

 

La riqualificazione urbana e sociale delle palazzine dell’ex Villaggio MOI mette a disposizione dei futuri residenti un’offerta abitativa moderna ed accessibile, ricca di servizi alla persona, in una città universitaria come Torino che continua a vivere una fase di grande progettualità, grazie a diverse iniziative.

Il progetto è poi candidato a essere il volano della grande trasformazione di un’area urbana che dovrebbe vedere nei prossimi anni il sorgere del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione e il ripristino delle arcate dell’ex mercato.

Agli orti urbani dì Grugliasco i ragazzi di Susa per l’inclusione sociale

I ragazzi del progetto Energia 2.0, promosso dalla Croce Rossa Italiana, sono stati in visita agli orti urbani di strada del Gerbido, accolti da alcuni soci e dal presidente Domenico Verduci.

Energia 2.0 é un progetto nazionale che favorisce l’inclusione sociale e lavorativa. In collaborazione con il Formont-Val Susa, ai ragazzi é stata data l’opportunità di seguire un corso di ristorazione e di ottenere una qualifica professionale in tecniche ristorative. Gli studenti hanno superato brillantemente l’esame e la maggioranza ha ottenuto la possibilitá di essere assunto presso ristoranti e hotel dopo l’esperienza dello stage.

Nel progetto sono state organizzate e promosse visite culturali e di promozione al territorio. Tra questi la visita agli orti urbani di Grugliasco, organizzata dall’assistente sociale Sara Russo, in collaborazione con il presidente Verduci.
I ragazzi sono stati accolti con entusiasmo e hanno percepito tutta l’energia positiva e la passione che circondava gli orti.

Sappe: “Ennesima aggressione nelle carceri piemontesi”

ALESSANDRIA,  S.MICHELE: TORNA A PROTESTARE IL SAPPE

Il copione sembra essere, incredibilmente, sempre lo stesso: si sono infatti vissute le ennesime ore di folle e assurda violenza, nei giorni scorsi nella Casa di reclusione S. Michele di Alessandra: “Colpa della scelleratezza di un detenuto straniero, che ha alimentato la tensione nella struttura detentiva”, riferisce Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il fatto violento è avvenuto quando un detenuto di origini sudamericane ha aggredito un poliziotto, lanciandogli contro tavoli e sedie durante il proprio colloquio con i familiari per futili motivi. Il collega è stato portato in ospedale per alcune contusioni”. 

“Solo grazie all’intervento di altri appartenenti alla Polizia Penitenziaria che riuscivano a bloccare il ristretto si è evitato il peggio”, aggiunge Santilli che è fermo nella sua denuncia: “La situazione nelle carceri del Piemonte è critica, e il SAPPE lo denuncia da tempo: forse aspettiamo un gesto ancora più eclatante affinché qualcuno possa intervenire dimenticando che chi opera all’interno degli istituti sono uomini e donne che rischiano per garantire la sicurezza? I poliziotti penitenziari in servizio nel Distretto Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta da tempo prestano la loro attività lavorativa in condizioni critiche perdendo ogni serenità lavorativa. Da parte del Provveditore ci si aspettano provvedimenti risolutivi che migliorino la vita lavorativa dei poliziotti penitenziari”.

“La situazione penitenziaria è sempre più critica” – dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Va bene l’intendimento del Governo orientato a non avere alcuna indulgenza verso chi aggredisce i nostri poliziotti. In questo senso va nella giusta direzione il nuovo Decreto Sicurezza del Governo, là dove prevede proprio un inasprimento di pena per i detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria durante la permanenza e l’espiazione di pena in carcere”Capece ricorda di avere espresso “apprezzamento anche per l’impegno assunto dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal suo omologo albanese Ulsi Manja che consentirà il trasferimento, presso gli istituti di pena del Paese d’origine, dei 1.940 detenuti albanesi ad oggi ristretti nelle carceri italiane” ed auspica “che analoghi accordi vengano assunti con i Paesi che hanno un alto numero di loro connazionali tra i detenuti in Italia, ovvero Romania, Nigeria, Marocco e Tunisia per poi, via via, interessare tutti gli altri Paesi”.

“Mi azzardo ad aiutare”: primo incontro formativo

Giovedì mattina, 30 novembre, i comuni di Grugliasco, Collegno e Rosta, insieme all’AslTo3, al Consorzio Ovest solidale, all’associazione Libera, alla cooperativa Arco e ai volontari di Grugliasco e Collegno, si sono ritrovati nella sala consiliare di Rosta per discutere sulle strategie da interprendere contro il gioco d’azzardo nel porgetto “Mi azzardo ad aiutare”.

L’obiettivo è di formare i volontari e i peer educator, grazie al supporto di Libera e di Arco, che sappiano riconoscere segnali e sintomi per arrivare a quelle persone che non pensano di dover chiedere aiuto.

Il primo incontro di formazione dei volontari impegnati nella prevenzione della dipendenza dal gioco d’azzardo tra gli over 60 delle tre città (Collegno, Grugliasco e Rosta) è stato arricchito dagli interventi di Consorzio Ovest Solidale, AslTo3, Libera Piemonte, Cooperativa Sociale Gruppo Arco, San Donato Cooperativa Sociale, in collaborazione con il Centro di ascolto Pier Giorgio Frassati, Auser Grugliasco, UniTre, Circolo Berlinguer, Associazione C46 e Regione Piemonte.

Saranno proprio i volontari, dopo essere stati formati ad avvicinare e aiutare le persone ludopatiche verso i servizi offerti dall’Asl To3 e dal Consorzio. Un’operazione delicata e di sensibilizzazione, che agirà su una fascia di età particolarmente vulnerabile.

Maggiori informazioni: c.perrone@gruppoarco.org

Alla Consolata il Rettore maggiore dei Salesiani dialoga con Torino

LA CONSOLATA IN DIALOGO CON TORINO
Lunedì 4 dicembre 2023, ore 21,00
Santuario della Consolata, Torino
“GIOVANI OGGI, LA GRANDE SFIDA EDUCATIVA”
con il Cardinale FERNANDEZ ARTIME,
Rettor Maggiore dei Salesiani, decimo successore di DonBosco
L’incontro è organizzato da La Voce e il Tempo.

Salesiani Don Bosco Italia Salesiani Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania MGS Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania Figlie di Maria Ausiliatrice Italia Il cortile di Valdocco IUSTO – Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo Editrice Elledici

Si sente male alla guida dell’auto: si schianta contro muro e muore

Si è sentito male mentre stava guidando la sua auto e ha perso il controllo della vettura, finendo fuori strada e  contro un muro. La vittima è un uomo di 80 anni di Bra, città in cui è avvenuto l’incidente, all’ingresso della tangenziale. I soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne la morte. I Vigili del Fuoco di Alba, con i volontari di Bra, hanno messo in sicurezza il veicolo.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Controlli zona movida: 90 persone identificate, sanzionati quattro esercizi pubblici

Nella scorsa notte sono stati effettuati i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale – nelle aree maggiormente caratterizzate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 di sabato sera, si è concentrata nel quartiere San Salvario, Piazza Santa Giulia, Piazza Vittorio Veneto ,Via Baretti e vie limitrofe.

L’attività ha portato:

  all’identificazione di 90 persone;

 al controllo di 6 esercizi pubblici;

all’emissione di 4 sanzioni amministrative per violazione di norme igienico sanitarie e occupazione di suolo pubblico;

3 contestazioni per detenzione di sostanze stupefacenti.

I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.

Crisi climatica: Extinction Rebellion interrompe l’omelia del vescovo in Duomo

Questa mattina, alle 10.30, un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion ha interrotto l’omelia della messa che si stava svolgendo nel Duomo di Torino. Si sono alzate una alla volta e hanno letto a voce alta dei passi tratti da due scritti di papa Francesco.

Si tratta del Laudate Si e del Laudate Deum, con i quali il Papa Francesco si è espresso con forza sulla gravità della crisi ecologica e climatica, anche in vista della COP28, che si sta svolgendo in questi giorni a Dubai.

L’intento della dimostrazione  è  invitare i fedeli a seguire le parole del Pontefice e ribellarsi ai governi.