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Un viaggio nel design di Marcello Gandini tra Italia e Qatar: “Ultraleggera” al MAUTO

Si intitola “Ultraleggera – a design journey with Marcello Gandini between Italy and Qatar” la mostra che il Museo Nazionale dell’Automobile dedica al genio rivoluzionario e all’eredità del pensiero di Marcello Gandini. È realizzata in collaborazione con QAM – Qatar Auto Museum- e VCU Arts Qatar Virginia Commonwealth Universoty School of the Arts Qatar, e vuole essere una riflessione viva e contemporanea sul lascito del Maestro, che si trasforma in materia viva di dialogo tra passato, presente e futuro. L’esposizione, curata da Marzia Gandini e Simone Carena, ospitata nella Project Room del MAUTO fino al 31 agosto prossimo, avviene  a 5 anni dalla grande retrospettiva a lui drdicata e a un anno dalla scomparsa del designer, e mette in relazione una selezione di disegni, bozzetti e modellini originali di Gandini, affiancati da opere realizzate dagli studenti coinvolti nel progetto, al fine di esplorare il tema del movimento non solo fisico ma culturale e creativo, aprendo nuove prospettive e favorendo connessioni tra tradizione e innovazione. Il progetto è corredato da una Summer School, in ottica di valorizzare il patrimonio formativo e influenzare le future generazioni di progettisti e creativi di Gandini.

“Siamo molto lieti di continuare la collaborazione con il Qatar Automobile Museum – afferma Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO –  con la mostra ‘Ultraleggera’ che, a partire dalla visione e dall’eredità di Marcello Gandini, promuove la creatività dei giovani designer. Il progetto Marcello Gandini Masterclass, promosso da QAM con la VCU Arts, su iniziativa di Simone Carena e la Summer School, che abbiamo avviato a Torino in collaborazione con il Politecnico e lo Studio Marcello Gandini, è incentrato sulla forza del design come processo creativo capace di creare ponti tra generazioni e culture. Vorrei ricordare che già nel 2019 il MAUTO ha organizzato la mostra intitolata ‘Marcello Gandini – genio nascosto’, la più importante esposizione monografica di sempre sul lavoro e la genesi creativa di Gandini”.

“La potenza di questa piccola mostra, realizzata in collaborazione con il Qatar Auto Museum – spiega Lorenza Bravetta, direttore del MAUTO – risiede nel suo alto valore formativo e divulgativo. È l’esempio più bello dell’eredità lasciata da Marcello Gandini: un invito a essere ribelli e innovativi senza dimenticare, anzi valorizzandoli, il passato e la memoria. Tale insegnamento guida la nostra attività come museo, contemporaneamente luogo di sperimentazione e conservazione, spazio vivo e partecipato che ci auguriamo possa contribuire a ispirare le giovani generazioni di creativi”.

In esposizione insieme a disegni e modellini provenienti dall’Archivio Gandini, anche la barca a vela d’addestramento progettata da Gandini per il nipote Pietro; il tappeto volante Countach, disegno in scala 1:1 stampato su tessuto di scarto delle vele di ultraleggera; il tavolo ultraleggera, progettato in Qatar utilizzando pannelli di recupero provenienti dalla costruzione delle imbarcazioni ultraleggera e la bicicletta pieghevole, innovativo concept ideato da Gandini, dotato di ruote di dimensioni standard.

Mara Martellotta

Poliziotti salvano ragazza che stava per precipitare da una finestra

Due appartenenti alla Polizia di Stato, in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, hanno soccorso una giovane.

Mercoledì mattina, una pattuglia del locale RPC, impiegata in un controllo straordinario del territorio coordinato dal Comm.to di P.S. “Madonna di Campagna”, è intervenuta in via Borgaro dove veniva segnalata una ragazza in procinto di cadere da una finestra sita al quinto piano di uno stabile.

Gli operatori di polizia individuavano la giovane nell’arco di pochi minuti e, approfittando della presenza di altre persone nel cortile, che la distraevano, si precipitavano al 5° piano dello stabile per raggiungerla e trarla in salvo.  

I poliziotti si occupavano poi di tranquillizzare la ragazza, attendendo con lei l’arrivo dei medici per il successivo trasporto in ospedale. Durante le fasi del triage, la giovane cercava di allontanarsi, uscendo dal pronto soccorso e attraversando la strada, ma i poliziotti riuscivano prontamente a fermarla e a ricondurla in ospedale.

Più telecamere di videosorveglianza per migliorare la sicurezza urbana nelle aree critiche

La Città di Torino intende implementare il proprio sistema di videosorveglianza in alcuni dei punti più critici della città, per incrementare l’efficacia delle attività di controllo e sorveglianza. Il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato approvato  dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda.

“L’implementazione del sistema di videosorveglianza è un tema su cui come assessorato alla Sicurezza abbiamo iniziato a lavorare già da diversi mesi per rispondere ad una necessità di maggiore presidio del territorio, con un’attenzione particolare per alcune zone, individuate anche con l’aiuto dei cittadini e delle loro segnalazioni – commenta l’assessore Porcedda -. Siamo soddisfatti di riuscire a presentare oggi un progetto che, nell’ambito delle competenze dell’amministrazione comunale, risponda alle necessità della città e costituirà un ulteriore supporto all’attività delle forze dell’ordine che avranno accesso alle immagini delle nuove telecamere per l’attività di prevenzione e contrasto ai reati”.

Le 23 nuove telecamere saranno posizionate nei punti critici di alcune delle zone già attenzionate dal punto di vista della sicurezza urbana e della pubblica incolumità, dove sarà implementato il campo visivo dell’impianto esistente e garantita una copertura più capillare del monitoraggio. Le zone interessate sono: Barriera di Milano, San Salvario, giardini Luigi Maiocco, piazza Bengasi – via Nizza – corso Maroncelli, via Monferrato – piazza Gran Madre di Dio.

Come previsto nel Patto Sicurezza, il sistema sarà reso accessibile alla Polizia Locale e alle Forze di Polizia per azioni di contrasto ai reati.

L’implementazione del sistema avrà un impatto significativo sul miglioramento della sicurezza urbana nelle zone attenzionate, agendo sia sul fronte della prevenzione che su quello dell’indagine e del contrasto ai reati. L’integrazione di tecnologie esistenti, unitamente all’ampliamento del numero di telecamere presenti sul territorio cittadino, consentirà di incrementare in modo sostanziale l’efficacia delle attività di controllo e sorveglianza.

Il progetto prevede l’utilizzo di telecamere avanzate di ultima generazione, equipaggiate con più sensori e ottiche operative in parallelo. Si tratta di dispositivi che sono in grado di svolgere simultaneamente diverse funzioni, e predisposte per accogliere future implementazioni basate anche su algoritmi di analisi delle immagini.

Per la copertura economica del progetto – che ha un costo di 250mila euro – verrà richiesto un finanziamento ministeriale.

TORINO CLICK

Distretto del Commercio della Collina Morenica, nuovo protocollo

Si è svolta martedì 17 giugno 2025, presso il Comune di Rivoli, la firma ufficiale del nuovo protocollo d’intesa del Distretto del Commercio della Collina Morenica, alla presenza dei sindaci e assessori al commercio dei Comuni promotori, Rivoli, Buttigliera Alta, Rosta e Villarbasse e dei rappresentanti di Confesercenti Torino e Provincia, associazione di categoria del commercio, partner di primo livello del Distretto.

La firma del protocollo sancisce la volontà delle Amministrazioni e di tutti i partner di proseguire le attività sulla scia di quanto fatto nel precedente triennio con l’ingresso di nuovi attori nel tavolo di partenariato. Accanto ai partner che hanno riconfermato la loro adesione quali Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Ordine Mauriziano, Coldiretti, Cna, Camera di Commercio di Torino, Rivoli Experience, Associazione Commercianti Piazza San Rocco e Ciclistica Rostese sono entrati nel partenariato anche il consorzio TurismOvest, l’istituto Musicale di Rivoli, l’associazione Ristoria e le Pro Loco di tutte e quattro i paesi. Le attività del Distretto saranno sempre coordinate dalla Manager del Distretto la dott.ssa Barbara Scandella, che ha supportato il Distretto anche nella precedente programmazione.

Il triennio precedente si è concluso con risultati significativi con circa 450.000 euro investitioltre 60 imprese coinvolte nel bando che ha permesso di destinare fondi per il miglioramento delle attività commerciali , eventi e diniziative promossi sul territorio, come “Morenica Reale” e le premiazioni delle eccellenze del Distretto.

Siamo molto felici di aver allargato il tavolo di partenariato ad altri partner perché crediamo fermamente che l’inclusione di realtà anche non direttamente coinvolte nel commercio possa rappresentare una ricchezza per le nostre progettualità e dare nuova spinta alle azioni a sostegno del commercio di vicinato e della promozione del nostro territorio rafforzando la sinergia tra commercio, cultura, turismo e produzione locale.” – spiega Marco Tilelli, assessore al commercio della città di Rivoli.

Durante l’incontro è stato presentato anche il nuovo Programma Strategico Triennale 2025–2028, che guiderà le azioni del Distretto nei prossimi anni. Il documento nasce da un percorso partecipato con le amministrazioni e i commercianti e si fonda su quattro direttrici principali: qualificazione dei luoghi del commerciopromozione del territorio e turismo di prossimitàaffermazione dell’identità del Distretto, e potenziamento del tessuto economico.

La forza di questo Distretto è sempre stata la capacità di fare rete. Nel nuovo triennio vogliamo dare ancora più voce ai territori, valorizzare il commercio di prossimità ma anche le produzioni artigianali e agricole che costituiscono una ricchezza unica per il nostro territorio” – ha dichiarato Gianni Gallo, assessore al commercio di Villarbasse.

Il protocollo che abbiamo firmato oggi è il segno di una continuità che guarda al futuro. Forti delle esperienze che abbiamo fatto in questo triennio potremo lavorare in maniera ancora più efficace alle prossime politiche a sostegno del commercio” – ha aggiunto Chiara Iglina, assessore al commercio di Rosta.

Ci rimettiamo al lavoro su nuove progettualità con l’obiettivo di coinvolgere sempre più i commercianti che sono poi i veri protagonisti del Distretto e a cui sono destinate le iniziative e le azioni che abbiamo messo in campo in questi anni e che continueremo a promuovere. Organizziamo periodicamente momenti di confronto e di aggiornamento nei diversi Comuni proprio per coinvolgere capillarmente le attività“- afferma Mauro Mellano, assessore al commercio di Buttigliera Alta.

Carlo Chiama, direttore di Confesercenti Torino e Provincia sottolinea il valore delle relazioni che si attivano grazie alla presenza del Distretto – “Il Distretto della Collina Morenica è nato nel 2021, in piena emergenza Covid, con una situazione del commercio molto complessa ma è riuscito a farsi promotore ed attivatore di relazioni sul territorio che hanno una ricaduta altrettanto importante rispetto alle ricadute economiche. Si stanno muovendo anche alcune azioni di commercianti che in varie forme si sono uniti per valorizzare i loro paesi e le loro vie. Questo è il segno tangibile che i distretti, per i quali ringrazio la Regione Piemonte perché continua a sostenerli, possono essere uno strumento per valorizzare le economie di prossimità di un territorio.”

Il Distretto si conferma quindi un punto di riferimento per la governance integrata tra enti locali, commercio, turismo e cittadinanza attiva, e punta a essere un modello di sviluppo territoriale condiviso. Il prossimo appuntamento rivolto alle attività commerciali di tutto il Distretto sarà giovedì 3 Luglio alle ore 13.30 presso la Sala del Centro Congressi del Comune di Rivoli. Verrà illustrato ai commercianti il nuovo documento strategico e si lavorerà alle prossime iniziative.

Piobesi affida gestione nido comunale

Si è ufficialmente concluso l’iter per l’affidamento della gestione del nuovo asilo nido comunale di corso Italia 4. A seguito di una gara pubblica condotta dalla Città Metropolitana di Torino, il servizio è stato aggiudicato alla società Frasi S.r.l., realtà nazionale specializzata in formazione e servizi per l’infanzia, con al suo attivo la gestione di alcune strutture pubbliche e di molte strutture private, fra le quali spiccano i nidi aziendali per Telecom Italia, Poste Italiane, UniCredit e persino per la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma.
«Questa firma chiude un percorso iniziato anni fa e vissuto con grande impegno da amministratori, uffici e consulenti» dichiara il sindaco di Piobesi Torinese Fiorenzo Demichelis. «Oggi possiamo dire di essere riusciti a trasformare in realtà ciò che poteva sembrare solo un sogno: un nuovo asilo nido per la nostra comunità che potrà offrire un servizio educativo di qualità, innovativo e accessibile rispondente ai bisogni delle famiglie piobesine e che guarda al futuro dei nostri bambini con lo stesso coraggio e la stessa visione del progetto cui abbiamo dato vita».
Il nido, ubicato in Corso Italia 4, sarà operativo da settembre 2025 e accoglierà fino a 24 bambini tra i 3 mesi e i 3 anni, con orari flessibili (part-time o full-time), un menù equilibrato elaborato da nutrizionisti e la possibilità di attivare un servizio prolungato fino alle 18:00 se vi sarà un numero adeguato di richieste.
Frasi S.r.l. ha presentato un progetto educativo basato sull’approccio “Reggio Children”, che pone al centro il bambino come soggetto attivo nella costruzione del proprio sapere. Forte attenzione sarà rivolta alla relazione con le famiglie e allo sviluppo del bilinguismo grazie al “Giving Approach”, un metodo innovativo che integra naturalmente inglese e italiano fin dai primi anni. Grande cura sarà inoltre dedicata agli ambienti educativi, pensati come spazi di scoperta, gioco e crescita.
Attraverso la piattaforma digitale KidsApp, i genitori potranno seguire passo dopo passo la giornata dei loro figli, gestire iscrizioni e comunicazioni in modo semplice e diretto.
Le tariffe saranno calcolate in base all’ISEE, garantendo equità e accessibilità per tutte le famiglie residenti, mentre per i non residenti le rette mensili saranno pari a 388 euro per il part-time e 630,50 euro per il full-time.
Fino al 30 giugno 2025 le iscrizioni saranno riservate in esclusiva ai bambini residenti a Piobesi Torinese, mentre dal 1° luglio eventuali posti ancora disponibili saranno assegnati anche ai bambini dei comuni limitrofi, fino al completamento dei 24 iscritti. Per informazioni sulle modalità di iscrizione, è possibile contattare il numero 375.9501445.

Monte Chaberton, commemorazione storica della Battaglia delle Alpi

Sabato 21 e domenica 22 giugno per iniziativa dell’associazione “Monte Chaberton – 515ª Batteria G.a.F.” è in programma la commemorazione storica della Battaglia delle Alpi del giugno 1940. L’associazione che organizza l’evento è nata con lo scopo di promuovere studi e ricerche storiche riguardanti gli eventi bellici del giugno 1940 in Alta Valle di Susa, in particolare i fatti che videro protagonista quella che è stata la batteria fortificata più alta d’Europa: quella dello Chaberton, a quota 3.130 metri d’altitudine. La manifestazione è patrocinata dal Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Città metropolitana di Torino, dal Comune di Cesana Torinese e dell’Unione Comuni Olimpici Via Lattea.

Sabato 21 giugno alle 10,30 dalla piazza Vittorio Amedeo, antistante il Comune di Cesana
Torinese, partirà la sfilata per le vie del paese, seguita dalla cerimonia militare al
monumento ai Caduti dello Chaberton
, alla presenza delle autorità
civili e militari. A seguire la commemorazione dei Caduti presso la porzione militare del cimitero, insieme all’Associazione dei Veterani della 40ª Batteria del
Gruppo Artiglieria da Montagna “Susa d’fer”
Dalle 14 in avanti sarà possibile partecipare alle visite guidate alla mostra storica permanente “Guerra sulle Alpi” nei locali del “Palazzo delle Feste” di Bardonecchia, in piazza Valle Stretta 1.

Incendio nella notte in via Col di Lana: il problema segnalato da anni

 

TORINO – Un incendio è divampato nella notte in via Col di Lana, nella circoscrizione 3 di Torino, alimentando paure e preoccupazioni tra i residenti della zona.

Non si tratta, però, di un evento imprevedibile. Già da tempo i cittadini avevano lanciato diversi appelli per segnalare la presenza di situazioni a rischio e di potenziali focolai d’incendio. Anche Il Torinese aveva seguito da vicino la vicenda, pubblicando ben tre servizi dedicati negli ultimi anni per portare all’attenzione delle istituzioni un problema che – secondo le segnalazioni – va avanti da ben 13 anni.

Al centro delle denunce, le condizioni di abbandono e degrado di quest’area. Il consigliere Stefano Bolognesi, da sempre in prima linea su questo fronte, aveva più volte sollecitato interventi urgenti. “È da oltre un decennio che denunciamo questa situazione – ha dichiarato – ma le risposte sono sempre state insufficienti. Serve un piano concreto di bonifica e sorveglianza’.

FV

Stalker rompe bracciale elettronico e torna a perseguitare la vittima

Ha staccato braccialetto elettronico a cui era sottoposto a seguito di comportamenti
vessatori e opprimenti, e si è avvicinato ubriaco e armato di coltello al vicino di casa per il quale aveva divieto di avvicinamento. Lo stalker domiciliato in provincia di Novara, è stato arrestato dai
carabinieri di Stroppiana. Il vicino aveva visto l’uomo avvicinarsi alla propria abitazione a bordo di un’auto, e successivamente e dopo aveva sentito suonare il campanello con insistenza. I carabinieri  hanno fermato lo stalker sulla cui vettura hanno trovato a bordo un passamontagna, un coltello a serramanico e dei guanti.

La scuola di oggi e di ieri

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Leggendo un ‘intervista  in occasione delle prove degli Esami di Maturita ‘ad Eraldo Affinati – che deve la sua fama soprattutto  alla dedizione, insieme alla moglie, al mondo della scuola – ho notato in particolare una riflessione dello scrittore sulla incapacità dei giovani d’oggi ad affrontare il commento di  un testo perché la scuola non insegna e non abitua alla lettura. Quindi Tomasi e Pasolini diventano ostici, come d’altra parte ogni testo letterario. La sintesi, i riassunti sono alla base della scuola d’oggi, dice lo scrittore. Il discorso è certo  assai più complesso perché molti studenti non sono in grado di capire un testo anche non letterario perché mancano delle basi linguistiche, morfologiche e sintattiche, considerate ormai obsolete. Mancano in alcuni casi  anche delle capacità di ragionamento, quello che Pascal definiva  “ il pensare come si deve”. Le osservazioni di Affinati mi hanno fatto venire alla mente il peggior professore della mia carriera di studente: tal Remo Frassino o Fassino (non sono riuscito a ricostruire neppure il cognome) nativo e residente a Pinerolo che tutte le mattine a bordo di una 600 veniva a Torino ad insegnare, nel ginnasio da me frequentato, ben cinque  materie: Italiano, Latino, Greco, Storia e Geografia. Ore ed ore ogni settimana, un tormento ed una noia infiniti.  Era un bacchettone, scapolo, abbastanza ignorantello, un catto-comunista ante litteram che quell’anno ci obbligò a fare un quaderno sul quale dovevamo incollare i ritagli degli articoli sul Concilio Vaticano II che il professore vedeva come una nuova presa della Bastiglia. Il docente era esigentissimo  nell’obbligarci a fare riassunti di ogni materia,  senza capire che finiva di proporci una pseudo -cultura fondata sul detestato Bignami usato di norma  dagli studenti privi di impegno.  Riassumere era il suo imperativo categorico. La lettura, ad esempio dei “Promessi sposi” ,diventava secondaria rispetto al riassunto che il professore controllava periodicamente per controllare che tutti avessero i quaderni  a posto, senza mai verificare il contenuto di queste sintesi che spesso nel caso mio, scriveva mia madre, per evitarmi una ulteriore fatica, considerata dalla mia mamma del tutto  inutile. I miei genitori che pure dissentivano totalmente dal professore non fecero mai nulla contro di lui, anzi lo ignorarono del tutto senza andare neppure una volta a colloquio con lui. Solo per interposta persona consigliò come ripetitore un suo amico: un consiglio  che mio padre non prese in considerazione. Per fortuna la quinta ginnasio passò e mi  ritrovai in liceo dotato di ferree capacità di tagliare e incollare articoli e anche di riassumere. Se però avessi avuto una guida come il professore pinerolese anche in liceo sarebbe stata la fine. Fui invece stimolato , anzi direi obbligato a leggere i testi ed ebbi un’educazione estetica anche  da parte di un precettore privato scelto da mio padre. Era un professore che aveva conosciuto Croce e mi mise in mano il suo  “Breviario di estetica” . Capii in modo inequivocabile i limiti del professore del Ginnasio che appariva già allora l’esempio di un nozionismo becero in cui eccelsero tutti i miei compagni di scuola che forse non riuscirono neppure a laurearsi ma al ginnasio giunsero al 10. Per tutt’altri motivi la scuola è di nuovo ridotta così. Il vento del ‘68 ha travolto tutto, ma il semplicismo mnemonico è rimasto. Nel ‘69 il ministro Fiorentino Sullo  pensò  di eliminare la contestazione, riducendo l’esame a due prove scritte e due orali. Da quel momento i licei incominciarono a perdere il loro valore formativo e via via prevalse il facilismo con la conseguente desertificazione degli studi.  La visione stitica – mi si passi la piccola volgarità che rispetto al linguaggio d’oggi è una raffinatezza – del professore di Pinerolo è sopravvissuta a tutto. Certo un testo di Tomasi di Lampedusa e anche di Pasolini (che ebbe una formazione classica   diventa una prova difficoltosa perchè  la sintesi è il punto di arrivo dell’analisi attenta e della lettura puntuale. Cose che nella scuola d’oggi sono diventate delle rarità.

Al Regina Margherita il Bricolage del cuore firmato da Leroy Merlin

Il  centro prelievi e il corridoio del reparto di radiologia dell’Ospedale Infantile Regina Margherita sono stati completamente rinnovati grazie ai nuovi colori e ad un’atmosfera più accogliente per l’iniziativa di volontariato aziendale Bricolage del Cuore di Leroy Merlin.

In particolare l’iniziativa è nata dai negozi Leroy Merlin di Collegno, corso Giulio Cesare, a Torino e Moncalieri e ha coinvolto 95 persone tra collaboratori dei tre negozi, clienti e volontari e si inserisce in una più ampia iniziativa di volontariato d’impresa Bricolage del Cuore, promossa da Leroy Merlin Italia, lanciato nel 2013.

Questo progetto, presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino, che si distingue come polo pediatrico di livello nazionale ad alta specializzazione per bambini colpiti da gravi patologie, è stato realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Forma, un’organizzazione no profit nata nel 2005 all’interno dell’ospedale per iniziativa di un gruppo di famiglie con l’obiettivo di trasformare l’ambiente sanitario in uno spazio che fosse davvero a misura di bambino.

“Siamo orgogliosi di celebrare questa importante collaborazione con Fondazione Forma – ha dichiarato  Barbara Casartelli leader impatto positivo di Leroy Merlin Italia”. Questo progetto ben rappresenta la missione che portiamo avanti attraverso i progetti di Bricolage del Cuore, sostenere lo sviluppo e l’organizzazione  di attività  da parte di enti del terzo settore , generando un impatto positivo sui territori in cui siamo presenti. Attraverso questo progetto di volontariato d’impresa ogni persona di Leroy Merlin Italia può mettere a disposizione, su base volontaria, tempo lavorativo da dedicare a progetti socialmente utili a favore delle comunità locali, contribuendo attivamente a creare un futuro migliore per tutti”.

Mara Martellotta