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Riapre il museo Pietro Micca, restaurate le gallerie storiche

Da martedì 11 giugno cittadini e turisti potranno nuovamente esplorare una delle pagine più significative della storia della nostra città. Riapre al pubblico il Museo civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706, chiuso dallo scorso 26 febbraio per interventi di manutenzione straordinaria.

Nello specifico, i lavori hanno interessato tutti i serramenti della sala mostre, sostituiti e automatizzati per permettere una migliore climatizzazione degli ambienti e una fruizione più confortevole da parte del pubblico. Contestualmente, si è provveduto alla manutenzione dell’intero piano di calpestio delle gallerie – interventi resi possibili e a cura dell’Associazione Amici del Museo – e a un’ottimizzazione dell’allestimento espositivo.

“IED Torino” raddoppia gli spazi e guarda al futuro

Con la nuova sede “Marconi” prendono il via anche nuove “Lauree Magistrali”

I numeri la dicono lunga sulla volontà di affrontare alla grande le nuove sfide del futuro. E ai numeri s’affianca l’idea, altrettanto lodevole, di lavorare ad una progettazione strutturale assolutamente rivolta e attenta al “bene comune”. Tremila metri quadrati distribuiti su 5 piani, nuove aule, ampi laboratori, aree comuni da vivere e condividere: per rispondere al meglio alle esigenze didattiche e formative dei propri studenti “IED Torino – Istituto Europeo di Design” (da oltre cinquant’anni protagonista a Torino nel settore dell’alta formazione in ambito creativo e parte di un Gruppo nato nel 1966 che oggi conta 11 sedi in 3 Paesi – Italia, Spagna e Brasile – formando ogni anno oltre 10mila studenti di oltre cento nazionalità ) raddoppia i suoi spazi con l’apertura della nuova sede “Marconi” in via Nizza 18, presentando un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana firmato dallo studio di architettura Marcante Testa, in collaborazione con l’architetto Walter Camagna, realizzato all’insegna dell’“uso consapevole delle risorse”. Ovvero attraverso la scelta di un “approccio conservativo” e “rispettoso dell’esistente”.

“Aule e aree comuni – spiegano gli architetti coinvolti – si presentano oggi con una nuova veste progettuale che, lasciando intravedere sulle pareti le tracce del passato dell’edificio, ne evidenzia la nuova funzione attraverso vivaci dettagli come paraspigoli e zoccolini e illustrazioni con motivi biomorfici”. A quest’idea s’affianca pure il “progetto grafico”, realizzato dall’alessandrina “visual designer” Giorgia Scioratto, ispirato al libro “Il paesaggio è un mostro” di Annalisa Metta (docente in “Architettura del Paesaggio” all’“Università di Roma Tre”) e che assume “il ruolo di cucitura tra antico e nuovo attraverso forme ibride mostruose metà selvatiche e metà oggetti della nostra quotidianità, in cui si concretizzano le istanze, mai nostalgiche, di accettazione e valorizzazione del passaggio del tempo”.

In questo contesto è stato possibile progettare, per il prossimo anno accademico, tre nuovi corsi di Laurea Magistrale in “Interior Design”“Interaction Design” e “Transdisciplinary Design. Mobility”, pensati e strutturati per approfondire e affinare la “consapevolezza critica” dei futuri professionisti chiamati a progettare in un contesto globale di crescente complessità.

In proposito, sottolinea Paola Zini, direttrice “IED TORINO”: “L’innovazione di una scuola passa anche attraverso gli spazi. Per questo abbiamo voluto ampliare e sviluppare ancora di più i laboratori, cuore pulsante del nostro modello didattico caratterizzato da una forte componente pratica, ma anche le aree comuni e le aule che accolgono una realtà in progressivo aumento negli ultimi anni. Puntiamo ad attrarre sempre più studenti grazie a un’offerta formativa ancora più diversificata e specifica, che dialoga sia con le peculiarità di Torino, sia con il contesto globale in cui si muove ‘IED’ come interlocutore di primo piano per la formazione nel campo del design, della moda e della comunicazione”.

Tra le principali novità della nuova sede, una “Biblioteca” per la consultazione libera e lo studio, gli ampi spazi destinati ai corsi di “Moda” e quindi una “materioteca” e una “tessuteca” che si aggiungono ai due “laboratori di sartoria”, al laboratorio dedicato agli studenti di “Design del Gioiello e Accessori” e un laboratorio a disposizione dei corsi di “Arti Visive”, per arricchire le opportunità di apprendimento pratico. Inoltre “due aree comuni”, tra cui un intero piano con “terrazza panoramica”, progettate per favorire l’interazione e lo scambio di idee fra i ragazzi, ospiteranno momenti di studio e di svago tra una lezione e l’altra.

L’edificio, a due passi dalla stazione Porta Nuova e dalla metro Marconi, raddoppia così la capacità della “sede storica” di via San Quintino 39 che continuerà invece ad ospitare le “sale posa video e foto” e i “laboratori” dedicati a Transportation Design” e “Product Design”.

Per info: “IED TORINO – Istituto Europeo di Design”, via San Quintino 39, Torino; tel. 011/541111 o www.ied.it

g.m.

Nelle foto: Nuova sede “Marconi” (Ph. Andrea Guermani) e Paola Zini, direttrice “IED Torino”

A colpi di mannaia recide alluce del nuovo fidanzato della ex

Un uomo, peruviano, ha raggiunto la casa della ex fidanzata, a Torino nel quartiere San Donato. Ha sfondato la porta e ha visto che in casa c’era il nuovo compagno della donna che con lei si è chiuso  in camera per sfuggire alla sua furia. Ma l’aggressore ha impugnato  una grossa mannaia che aveva con sé e ha iniziato a demolire la porta. Il nuovo fidanzato della donna ha sporto un piede  per difendersi  ma un fendente gli ha reciso l’alluce. Il ferito è stato medicato al Maria Vittoria. L’aggressore è fuggito  su un’auto a noleggio ma è stato fermato dalla polizia.

Nuove grandinate, colpito il Canavese: danni alle colture

Gli agricoltori: “Quest’anno è un disastro, non riusciamo nemmeno a seminare”

 

Forti temporali con altrettanto forti grandinate hanno interessato nuovamente il Canavese e l’imbocco della valle di Susa. Danni ingenti si segnalano in Canavese dove si sono nuovamente verificati allagamenti dei campi e dove la grandine ha distrutto le piantine di mais che stavano iniziando al crescita.

Ma a preoccupare sono le semine. In Canavese non si riesce a completare il ciclo di semina del mais. Ci sono terreni dove è impossibile entrare con i mezzi e le attrezzature agricole. Ora si teme che non ci sia più tempo.

«Ormai piove incessantemente da un mese e mezzo – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Il terreno è molto impregnato e ci vorrà almeno una settimana di sole per rendere i campi accessibili ai mezzi agricoli. Siamo in grande ritardo con le semine e questo ci preoccupa. La stagione agraria non è illimitata. C’è un momento per ogni fase della crescita delle piante. Le semine avrebbero dovuto essere concluse a metà maggio. Se non semina entro questi giorni le piante non riusciranno a completare il ciclo che si basa sulle temperature delle giornate estive ma soprattutto sulle ore di luce. Anche con un autunno caldo la pianta di mais non cresce e non matura le pannocchie».

Allarme anche per gli sfalci di fieno. Gli allevatori hanno paura di vedere ripetere la situazione dell’estate 2022 quando non ci fu fieno per colpa della siccità: questa volta c’è un fieno ottimo ma che sta finendo il ciclo di maturazione e senza che si possa falciare ed essiccare. «Questo taglio di fieno è il migliore dell’anno, se perdiamo questo dovremo comprare fieno sul mercato aumentando i costi dell’alimentazione degli animali».

Fondazione Crt, sette indagati. Perquisiti uffici e abitazioni

Sono sette i consiglieri della Fondazione Crt indagati per interferenze illecite sull’assemblea dalla Procura di Torino.

Questa mattina sono state effettuate perquisizioni  nelle abitazioni e negli uffici, da parte dalla guardia di finanza di Torino, nucleo di polizia economico-finanziaria.

Non è stata invece perquisita la sede della Fondazione.

L’inchiesta nasce dall’esposto dell’ex segretario generale Andrea Varese per il presunto ‘patto occulto’.

Il ministro Giorgetti ha intanto inviato a Torino gli ispettori ministeriali.

Cercano sul web “come uccidere” e investono in auto la colf – ex amica

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Una coppia ha investito in auto una donna di 51 anni a Collegno. La donna, ricoverata al Cto con traumi gravi,  aveva denunciato tempo fa  i due per maltrattamenti. La vittima infatti aveva fatto amicizia e vissuto con la coppia come collaboratrice domestica per un breve periodo, durante il quale aveva subito numerosi episodi di violenza.  Le indagini dei carabinieri  hanno svelato che i due avevano cercato su internet “come uccidere qualcuno”. Marito e moglie sono stati arrestati.

Auto in bilico sul burrone: salvati due turisti che hanno rischiato la vita

Poteva finire in una tragedia ma i vigili del fuoco del distaccamento di Pinerolo sono intervenuti a Perrero, in Val Germanasca, sulla strada sterrata vicino al lago Lauson a 2000 metri. Qui due turisti svizzeri erano  in pericolo su un fuoristrada in bilico con le  ruote nel dirupo. Gli occupanti sono stati messi in salvo e sono state attuate le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo recuperato e riposizionato sulla strada.

Uomo investito e decapitato da un camion

Stava facendo delle pulizie per strada quando un uomo di 89 anni è stato investito  e ucciso da un autoarticolato a Pontestura, in provincia di Alessandria. L’anziano era stato impiegato di una azienda chimica in pensione e viveva a Torino. È stato investito a pochi metri da casa sua. Una fine orribile: nell’impatto è stato decapitato.

“Jacquard che passione!” al Museo del tessile di Chieri

Per “Archivissima”, esposizione di tessuti realizzati da “schede perforate” di un antico “telaio Jacquard”

Venerdì 7 giugno, dalle 18,30 alle 20,30

Chieri (Torino)

Può essere considerato, in quanto prima applicazione ad aver utilizzato una scheda perforata, l’antenato del calcolatore. Il cosiddetto “telaio Jacquard” è stato, molto probabilmente la più importante invenzione nel campo dell’industria tessile del XIX secolo, permettendo (attraverso la movimentazione automatica dei singoli fili di ordito) di produrre tessuti, anche molto complessi, con il lavoro di un solo tessitore, in sostituzione dei precedenti telai “al tiro” o “a laccetti” che per il tessitore esigevano l’affiancamento di un aiutante con il compito di sollevare i “licci” tirando delle manopole poste su un lato del telaio. Un autentico colpo d’ingegno datato 1801 e nato dalla creativa perspicacia dell’inventore francese Joseph-Marie Jacquard (1752-1834) da cui il telaio ereditò il nome, diffondendosi ben presto ( nonostante le iniziali proteste dei tessitori francesi, preoccupati di perdere posti di lavoro) in tutta Europa. Introduzione necessaria per capire l’importanza di una “macchina” ancora oggi presente al “Museo del Tessile” di Chieri e di cui si potranno ammirare le innovative (ai tempi!) e prodigiose caratteristiche, data la decisione della “Fondazione Chierese per il Tessile” di esporla al pubblico, aderendo anche quest’anno alla rassegna “Archivissima”, intitolata #Passioni, e partecipando alla cosiddetta “Notte degli Archivi”.

L’appuntamento è per venerdì 7 giugnodalle 18,30 alle 20,30, nella Sala Studio dell’“Archivio Storico” della “Fondazione”, in via Giovanni Demaria 10, a Chieri (Torino). Ingresso libero.

Per l’occasione saranno esposti circa trenta campioni di tessuti realizzati da Walter Borsetto, perito tessile volontario presso la “Fondazione”, il quale ha sequenziato e restaurato diverse serie di “schede perforate” del XIX e XX secolo per “telaio Jacquard” da 200 “arpini”. Le schede sono state poi messe in opera così da riportare alla luce, attraverso la tessitura, disegni “perduti” nella loro estrinsecazione in manufatto tessile, ma conservati in forma di sequenza di dati leggibili da una “macchina meccanografica” con un sistema meccanico a molla, per l’appunto quella inventata da Jacquard. A corredo dell’esposizione anche un “breve filmato” esplicativo, di corredo alla mostra realizzato da Claudio Zucca e visibile anche sul sito di “Archivissima 24”. La tessitura dei “disegni ritrovati” è stata eseguita impiegando “filati naturali e/o artificiali ecosostenibili”, attuando così alcuni obiettivi dell’“Agenda 2030” per lo sviluppo sostenibile.

Spiega la presidente Melanie Zefferino“Con questo progetto di ricerca nell’ambito della cultura materiale finalizzato alla raccolta e conservazione e valorizzazione di un patrimonio archivistico particolare, anche attraverso la reinterpretazione contemporanea, si è dato vita a un dialogo virtuoso tra ‘Archivio’ e ‘Museo del Tessile’, che annovera manifatture tessili d’eccellenza fra i propri Soci fondatori”.

La mostra sarà visitabile anche sabato 8 giugno, dalle 15 alle 17.

Però … a proposito del “telaio Jacquard”!

Per l’invenzione del suo “telaio” automatico, pare che a Jacquard sia stata conferita da Napoleone I una pensione onoraria. Ma, in realtà, si dice che il prototipo del “telaio Jacquard” fosse già stato realizzato, nella seconda metà del XV secolo, da un tessitore catanzarese, conosciuto a Lione come “Jean le Calabrais” (Giovanni il Calabrese), fra gli esperti tessitori fatti arrivare in Francia da Luigi XI per impiantare una manifattura tessile a Lione. E proprio il telaio introdotto da Giovanni il Calabrese venne forse, in seguito, perfezionato e adattato al nuovo uso dallo stesso Jacquard. Oggi il possibile “prototipo” è custodito nel “Museo delle arti e dei mestieri” di Parigi.

Gianni Milani

Nelle foto: “telaio” e “tessuto Jacquard”

Pulizia sentieri a Cesana Torinese

CESANA TORINESE – Torna ad essere percorribile in piena sicurezza il sentiero che parte da Cesana sino ad arrivare a Fenils.

Sabato 25 maggio, la Protezione Civile di Cesana, insieme ad altri Volontari (per un totale di 30 persone), ha provveduto a ripulire il sentiero.

I Volontari si sono occupati di pulire il sentiero e di tagliare tutte le piante cadute a seguito della nevicata di marzo.

La Protezione Civile ha ricevuto dal Comune di Cesana del materiale utile per svolgere questo genere di lavori.

Il sentiero è ora percorribile e i ringraziamenti vanno a tutti i Volontari intervenuti: Squadra di Protezione Civile di Cesana, Protezione Civile ANA Valsusa e Volontari delle Protezioni Civili dei Comuni limitrofi.