CRONACA- Pagina 336

Il giallo degli spari nella notte contro un furgone

Il furgone era parcheggiato in corso Bormida a Vercelli ed è stato bersagliato da colpi di arma da fuoco. Uno strano episodio sul quale indaga la Questura. Una delle scorse sere alle 23, alcuni residenti avevano chiamato la polizia. Gli accertamenti tecnici verificheranno se a sparare sia stato una pistola o un fucile.

Monumenti in giallo per l’arrivo del Tour de France

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Dopo l’entusiasmante arrivo di tappa del Giro d’Italia di sabato scorso, a Torino cresce l’attesa per l’arrivo del Tour de France, che il prossimo 1 luglio giungerà nel capoluogo piemontese al termine della terza tappa. A cinquanta giorni dalla Grand Départ tutta italiana, questa sera la Mole Antonelliana e i ponti sul Po si illumineranno di giallo, il colore ufficiale della Grande Boucle.

Proseguono intanto senza sosta gli appuntamenti di ToRide, con cui la Città sta celebrando la passione per il ciclismo e la bicicletta proponendo un ricco programma di eventi che uniscono idealmente l’arrivo a Torino delle due grandi corse ciclistiche a tappe.

Nei prossimi giorni segnaliamo, in particolare, le seguenti iniziative: dal 18 al 21 maggio si terrà la prima parte della rassegna cinematografica Cinema in Sella, con la proiezione al Cinema Massimo di sei pellicole dove la bicicletta è assoluta protagonista, a partire dal grande classico del neorealismo “Ladri di Biciclette”. La seconda parte della rassegna – a cura del Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Città di Torino e Regione Piemonte – si terrà il 22 e 23 giugno (info su www.cinemamassimotorino.it.

Numerose le iniziative in programma per i Torino Bike Days. Domenica 12 maggio sarà una giornata ricca di appuntamenti, con la Granfondo internazionale Briko Torino, corsa di 112 chilometri aperta a tutti, con partenza dal Motovelodromo di corso Casale 144 e arrivo alla Basilica di Superga; con BIMBIMBICI, manifestazione nazionale FIAB per promuovere la mobilità attiva e diffondere l’uso della bicicletta tra giovani e giovanissimi, a cura di FIAB Torino Bici & Dintorni (info su www.biciedintorni.it). Per il Salone Off, infine, il Motovelodromo ospiterà alle ore 11 l’incontro con Giacomo Pellizzari, autore del libro La mappa del pirata. Guida sentimentale ai luoghi di Pantani.

All’Archivio Storico della Città di via Barbaroux 32, infine, continua la mostra Torino Universale, due secoli di grandi eventi, un’esposizione ricca di documenti e fotografie d’epoca che ripercorre tutte le grandi manifestazioni, sportive e non, ospitate dalla città nella sua storia. Apertura dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 16.30, ingresso libero.

Il programma completo di tutte le iniziative di ToRide è disponibile su www.turismotorino.org/TorinoToRide.

TORINO CLICK

SBAM, quattro giornate per le scuole

 Dal 16 al 19 maggio 2024

16-17 maggio in Piazza d’Armi – 18-19 maggio Piazza San Carlo

 

Dal 16 al 19 maggio 2024 si terranno a Torino quattro giornate gratuite, interamente dedicate a uno stile di vita sano e all’attività all’aria aperta, collegando il centro e le zone più esterne della città, tra piazza d’Armi e piazza San Carlo.

L’evento è l’esito finale 2024 del progetto SBAM, promosso da OPES Aps, realizzato in partnership con la CPD e Vol.To e patrocinato dalla Città di Torino, dal CUS, dal CIP e dal CONI Nazionali e Regionali.

La manifestazione si articolerà in due parti: “Evento SBAM” dal 16 al 17 maggio in Piazza D’Armi a Torino, riservato alle scuole di ogni ordine e grado per sensibilizzare studenti e docenti sui benefici legati alla pratica dello sport e dal 18 al 19 maggio in Piazza San Carlo a Torino, rivolte a tutta la cittadinanza per promuovere l’adozione di stili di vita attivi e salutari.

Inoltre a rafforzare ulteriormente l’alto valore della manifestazione e nello specifico l’importanza del movimento e dello sport quest’anno è stato stretta la collaborazione con Base Running che vedrà dalla Piazza la partenza della diciannovesima edizione della “Tutta Dritta”.

 

EVENTO SBAM SCUOLE

L’evento è rivolto in particolar modo alle scuole di ogni ordine e grado del Piemonte con l’intento di promuovere il diritto al movimento non solo all’interno del sistema scolastico, ma anche durante il tempo libero, per favorire pari opportunità ricreative, educative e sociali.

Per questo il focus sarà lo Sport: saranno allestiti 45 campi per la prova di giochi sportivi integrati all’aria aperta ed è stata prevista la possibilità̀ di coinvolgimento degli studenti anche nella pratica degli sport d’acqua presso la Piscina Monumentale.

Arricchiranno il programma laboratori di sana alimentazione, coaching e corretta postura e grazie alla presenza della CPD verrà allestito un’area di inclusione con percorsi esperienziali e laboratori di pittura con la bocca gestiti da Francesco Canale.

 

Le classi sono invitate ad iscriversi ogni ora ad un campo prova diverso nei quali saranno accompagnati da tutor che supporteranno le insegnanti nel percorso sportivo scelto.

Verrà offerta la merenda a tutti i partecipanti ed un kit di benvenuto!

Aspettiamo alunni ed insegnanti per cimentarsi in sport mai provati prima e per scoprire nuove emozioni e talenti nascosti!

L’evento sarà coordinato da OPES Piemonte e vedrà la partecipazione di Federazioni, associazioni ed Enti Sportivi del territorio, tutti coesi per un unico obiettivo: promuovere il benessere tramite la pratica dello sport per tutti!

Lo scorso anno l’obiettivo di SBAM – dichiara Juri Morico, presidente OPES Italia -è stato quello di riportare in piazza bambini e famiglie dopo le lunghe limitazioni imposte dalla pandemia e dai suoi strascichi,ricordando quanto il movimento e il benessere della persona siano fondamentali per avere uno stile di vita sano. Ci siamo riusciti, i numeri lo confermano. Vedere Piazza Castello gremita hapremiato il nostro impegno e ci ha confermato che la direzione intrapresa è quella giustaQuest’anno il nostro scopo è dare seguito a quanto espresso dalle modifiche apportate all’articolo 33 della nostra Costituzione. Dobbiamo camminare e lavorare insieme per contribuire alla produzione di una cultura dello sport nella società; passare dalle parole ai fatti. Mettiamo in campo tutte le nostre risorse per generare valore, per rendere inclusive e accessibili le attività legate allo sport e creare importanti momenti di aggregazione“.

Per partecipare all’Evento SBAM in Piazza D’Armi le scuole dovranno compilare il form al link: https://sbam.life/evento-sbam-2024/ da compilare entro il 15 maggio 2024.

Per ulteriori dettagli sul progetto SBAM è possibile consultare il sito: www.sbam.life

 

 

GIORNATE DELLO STILE DI VITA SANO

 

Le attività sono ispirate dai 4 pilastri del progetto SBAM – Sport, Benessere, Alimentazione e Movimento e nello specifico vedranno:

– area Sport con campi prova sportivi inclusivi e tornei

– area Benessere in cui sono previste visite di prevenzione, trattamenti (Shiatsu, Tuina, Riflessologia Plantare, osteopatia etc.), olistica (Yoga, Meditazione, Bagni di Gong, Tai Chi, Campane Tibetane), estetica (manicure e pedicure, massaggio viso e piedi, applicazione di maschera per il viso)
– area Alimentazione con show cooking e laboratori

– area Movimento con circuiti, challenge e misurazioni

Arricchirà̀ le due giornate l’evento organizzato da Base Running arrivato quest’anno alla diciannovesima edizione, la Tutta Dritta che vedrà nella giornata di sabato il ritiro dei pacchi gara e la domenica mattina la partenza dei corridori.

 

 

I Partner dell’evento sono: CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, Opes PiemonteBase Running, SSOI, OsteopatiaFacile, Banco AlimentareVol.To, CUS, Fondazione ULAOP, l’Agenda della Disabilità, Costadoro, Banco Alimentare, CRAI Extra, Consorzio del Prosciutto Crudo di Cuneo DOP, Consorzio della Mela rossa Piemonte IGP, Consorzio del Salame Piemonte DOP e Consorzio della Toma di Bra DOP, Federazioni, Enti di promozione e Società Sportive, l’ASL, Azienda 0, Città della Salute e della Scienza.

 

Nato a Torino con l’obiettivo di favorire la cultura del movimento come abitudine quotidiana nella vita di ciascuno, al fine di migliorare il proprio benessere e la propria salute, SBAM si è rivolto principalmente a due target: ai bambini/ragazzi delle scuole torinesi e ai cittadini Over 65.

 In questi mesi sono stati coinvolti 6 i plessi scolastici della città di Torino con oltre 4600 studenti tra scuole elementari e medie e centinaia di cittadini over 65.

Il progetto è supportato come ambasciatore ufficiale da Alessandro Del Piero, sin da subito portavoce dei valori altamente educativi ed inclusivi contenuti all’interno del progetto e come testimonial da Arturo Mariani, calciatore della Nazionale Italiana di Calcio Amputati e scrittore di best seller. Da ottobre 2021 ogni istituto scolastico coinvolto ha avuto la possibilità di usufruire a titolo gratuito di video lezioni di movimento della durata di tre minuti da svolgere in classe (attraverso strumentazione telematica come LIM, Tablet, smartphone etc.) ogni giorno e per tutto l’anno scolastico. In ciascuna seduta era previsto un esercizio per le gambe, uno per il “core”, uno per la parte superiore del corpo ed uno di mobilità articolare o stretching.

Le video lezioni sono state personalizzate in funzione all’età e non solo. Grazie ad un trainer professionista gli esercizi sono stati anche proposti in modalità adattata, in modo da favorire la partecipazione attiva di tutti gli allievi della classe. Inoltre, gli studenti sono stati guidati nella corretta esecuzione per garantire il miglior risultato possibile.

Per essere più incisivi nel raggiungimento dell’obiettivo del progetto, sono state coinvolte anche le famiglie dei singoli alunni tramite un’area riservata online nella quale erano disponibili contenuti di coaching, le video lezioni di movimento proposte in classe e approfondimenti sui temi dello sport, del benessere, dell’alimentazione e del movimento proposti dai nostri partner/professionisti.

Infine, le classi sono state coinvolte in una challenge che ogni 3 mesi ha incoronato come vincitrici le classi che hanno prodotto più energia proprio grazie al movimento sviluppato in classe ed al coinvolgimento delle famiglie.

Per quanto riguarda invece il target dei cittadini over 65, da maggio 2021 è iniziata l’attività di workout fruibile da casa o attraverso i centri aggregativi. Nello specifico presso quest’ultimi sono state organizzate le seguenti attività: primo appuntamento di presentazione dell’iniziativa come avvio del percorso, seguito, a cadenza regolare, da incontri insieme al trainer professionista per allenarsi, confrontarsi, rispondere ad eventuali dubbi e monitorare l’avanzamento del progetto.

A casa, (anche per chi non fosse iscritto in un centro), è stato possibile svolgere le attività di SBAM grazie a semplici video di movimento accessibili a tutti, previa registrazione sul nostro sito.

Anche per gli Over 65, come per le scuole, era prevista un’area riservata ricca di contenuti erogati settimanalmente dai nostri partner/professionisti.

Come restituzione finale di questo primo anno di sperimentazione, al fine di raggiungere gli obiettivi che il progetto si è prefissato, è stato utilizzato per entrambi i target un questionario di inizio e fine percorso, studiato appositamente per capire quanto le attività proposte siano state significative nel favorire la cultura del movimento e del sano stile di vita.

 

PoliTo e UniTo con ADMO per la donazione di midollo osseo

“Sei unico fino al midollo  ”

 

15 e 16 maggio – Via Pier Carlo Boggio, 71/A – Torino

21 e 22 maggio – C.so Duca degli Abruzzi, 24 – Torino

24 maggio – Castello del Valentino – Viale Mattioli, 39 – Torino

 

AL POLITECNICO DI TORINO

NUOVO APPUNTAMENTO CON LA SOLIDARIETÀ

 

Tre appuntamenti di reclutamento per iscrivere nuovi potenziali donatori al Registro Nazionale Donatori Midollo Osseo

 

 

Sei unico fino al midollo torna al Politecnico di Torino con tre appuntamenti dedicati alla sensibilizzazione sul tema della donazione di midollo osseo. Il progetto, promosso da Politecnico e Università di Torino con ADMO PiemonteCentro Regionale Trapianti del Piemonte e della Valle d’Aosta, e la partecipazione della Città della Salute e della Scienza di Torino, ha contribuito ad arricchire di nuovi potenziali donatori il Registro Nazionale dei donatori di midollo osseo (IBMDR).

Dalla sua nascita, nel 2012, ad oggi, il progetto ha contribuito a portare il numero delle persone iscritte al Registro Nazionale a 5.361 – dato aggiornato al 2023 – raggiungendo l’importante risultato di 46 donazioni effettive di CSE. Tra gli iscritti, 2858 provengono dal Politecnico, il 27% del totale degli studenti e del personale che hanno aderito all’iniziativa.

Nell’edizione 2024 aumentano le giornate informative: sono cinque, organizzate in tre appuntamenti che si terranno in tre diverse sedi dell’Ateneo, nella Cittadella Politecnica in Via Pier Carlo Boggio 71/A, nella Sede Centrale in Corso Duca degli Abruzzi 24 e al Castello del Valentino in Viale Mattioli 39. Le persone interessate potranno recarsi ai punti informativi e rivolgere domande agli operatori acquisendo conoscenze approfondite sul tema della donazione di cellule staminali emopoietiche (CSE), progenitrici del sangue.

“Questo progetto evidenzia quanto sia straordinaria la forza positiva della nostra comunità, che sa mettersi in gioco e restituire speranza alle persone. Iniziative di questo tipo sono fondamentali per la formazione dei nostri studenti, che saranno soprattutto donne e uomini ai quali nel futuro sarà affidata la responsabilità di una società più solidale e attenta ai bisogni di tutti. La possibilità di fare esperienze importanti come questa, quindi, arricchisce indubbiamente il percorso degli studenti, formandoli a tutto tondo come persone – commenta il professor Giuseppe Quaglia, referente per il Politecnico dell’iniziativa, che conclude – La capacità di dare continuità nel tempo è un aspetto fondamentale per ottenere gli straordinari risultati esposti e in qualche modo si contrappone alla mutevolezza e all’incertezza che contraddistingue il nostro tempo. La Rete di enti, istituzioni e persone che sostiene l’iniziativa di ‘Sei unico fino al midollo’ è lo strumento che ha reso possibile l’incredibile”.

Avere un Registro ampio, eterogeneo e giovane per età degli iscritti è fondamentale perché consente di ricercare un donatore compatibile non consanguineo per tutti quei pazienti che non ne trovano uno all’interno della propria famiglia. La compatibilità tra non consanguinei è 1 su 100.000 e servono migliaia di tipizzazioni (test per verificare la compatibilità tra donatore e ricevente) al fine di trovare il donatore adatto per la trasfusione di cellule madri del sangue.

All’appello sono chiamati tutti i giovani in età compresa tra i 18 e i 35 anni  range di età entro il quale ci si può iscrivere al Registro  in buona salute e con peso superiore ai 50 kg: sono questi i requisiti per poter tipizzare il midollo osseo e donare le cellule madri del sangue in caso di compatibilità. Un piccolo quanto importante gesto di solidarietà che potrebbe ridare la speranza di vita a tutti quei pazienti che ogni giorno combattono per sconfiggere la malattia.

Guida alle radici italiane

Al Salone del Libro di Torino la presentazione del IV volume

La Guida nasce dalla collaborazione tra la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del MAECI e l’Associazione Raiz Italiana. Appuntamento domani alle 16

Sabato 11 maggio 2024, al Salone del Libro di Torino, presso lo stand del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si terrà la presentazione del quarto volume della “Guida alle radici italiane: un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati”, realizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Raíz Italiana con il sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano nell’ambito del progetto Italea sul turismo delle radici, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’appuntamento è alle ore 16:00 presso lo Spazio MAECI del Salone, Padiglione Oval.

Interverrano: Marina Gabrieli, progetto Italea; Paolo Monea, MAECI; Davide Gandolfi, Regione Piemonte; Rosanna Romano, Regione Campania; Attilio Ardito e Giorgia Salicandro, Raiz Italiana. Le Regioni coinvolte in questo quarto volume sono Campania, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Trentino-Alto Adige.

«Attraverso questa Guida vogliamo aprire una finestra sui tesori nascosti di queste Regioni – dichiara Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del MAECI – invitando il lettore a esplorare le radici che legano le nostre comunità in tutto il mondo alle proprie terre d’origine. È anche un’occasione per dare il meritato risalto ai piccoli Comuni e borghi all’origine dell’emigrazione».

«Il nostro obiettivo, con il progetto Italea – dichiara Giovanni Maria De Vita, responsabile del progetto Italea Turismo delle radici della Dgit del MAECI – è di offrire un viaggio indimenticabile, ricco di esperienze autentiche e di incontri significativi, che lasci un’impronta duratura nel cuore di chi decide di riabbracciare le proprie origini».

IL VOLUME La Guida si propone di catturare l’essenza di ciascuna Regione e di accompagnare il “viaggiatore delle radici” in un’esperienza appassionante di scoperta delle proprie origini. Non è solo un compendio di informazioni turistiche ma un invito, rivolto a tutti gli italiani e agli italodiscendenti nel mondo, a esplorare le connessioni profonde con il Bel Paese. Ogni pagina è concepita per guidare il lettore attraverso luoghi intrisi di storia, tradizioni autentiche, prelibatezze enogastronomiche e memorie tangibili delle generazioni passate.

Tra le peculiarità di questa pubblicazione, la possibilità per chi legge di tracciare in autonomia il proprio itinerario di viaggio, seguendo gli interessi e la storia della propria famiglia e i luoghi che la raccontano. Una Guida unica nel suo genere, ricca di contenuti e scritta in uno stile empatico e coinvolgente, che riporta nel cuore della vita delle comunità offrendo un’esperienza di viaggio personalizzata e autentica. Uno strumento straordinario per esplorare un’Italia insolita e ricca di storia.

Diego Bianchi al circolo Risorgimento Arci

 

Sabato 11 maggio alle 20,30 arriva allo storico Circolo Risorgimento, nato nel 1975, pochi mesi dopo la Liberazione, nel cuore della Barriera di Milano, Diego Bianchi, noto anche con lo pseudonimo di Zoro, conduttore televisivo, blogger, youtuber e regista italiano.

 

Sarà ospite del Circolo Arci di via Poggio 16 per un talk a ruota libera sul suo lavoro: i reportage, gli inizi come blogger e youtuber, le collaborazioni con i quotidiani e, poi, la partecipazione a “Parla con me” di Serena Dandini su Rai 3 (si tratta del primo caso in Italia di un prodotto nato sul web e riprodotto in televisione mantenendo inalterato il format iniziale). E, ancora, il suo primo programma, “Gazebo“, e poi “Propaganda Live“, che conduce, su La7, dal 2017. Non mancherà il racconto di come, settimanalmente, prova a fotografare e analizzare l’Italia e il mondo attraverso le immagini, l’ironia e la musica.

 

Attesa una foto di rito davanti alla panchina gialla del Circolo, dedicata ai diritti umani e posizionata nel dicembre scorso, alla presenza dei genitori, per ricordare Giulio Regeni e continuare a chiedere verità e giustizia per il ricercatore friulano sequestrato, torturato e ucciso al Cairo nel 2016.

 

L’ingresso è libero, riservato ai soci Arci, fino ad esaurimento dei posti.
La tessera si può sempre sottoscrivere, in qualsiasi momento dell’anno. Prenotazioni sulla piattaforma Eventbrite.

Sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto, al via il programma della Regione

Dal 28 aprile in tutto il Piemonte le persone che nel corso della loro vita lavorativa sono venute a contatto con l’amianto potranno preaderire volontariamente al programma di sorveglianza sanitaria in esenzione di spesa, secondo differenti modalità, tra cui l’utilizzo in autonomia della piattaforma regionale Salute Piemonte e la sottoscrizione di un modulo nel rispetto della tutela del dato personale dell’interessato.

Lo ha disposto la Regione Piemonte attraverso l’approvazione del Protocollo regionale per la sorveglianza degli ex-esposti amianto, nell’ambito del Documento strategico sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro

La sorveglianza sanitaria prevede l’effettuazione di un insieme di procedure sanitarie finalizzate alla tutela della salute dei soggetti che in passato sono stati esposti professionalmente all’amianto e sarà perfezionata tramite la valutazione dell’esposizione, l’iscrizione nell’Elenco regionale ex esposti ad amianto e l’esecuzione di controlli sanitari periodici con diversi livelli di approfondimento.

L’attività può avere un ruolo importante per effettuare una diagnosi delle principali patologie neoplastiche e non neoplastiche correlate all’amianto non precedentemente identificate in soggetti asintomatici. Per l’asbestosi è possibile, attraverso la sorveglianza sanitaria, giungere ad una diagnosi della malattia, permettendo l’adozione di provvedimenti di prevenzione terziaria, utili a limitare un aggravamento della funzionalità respiratoria dovuto ad altre cause sia professionali (es. esposizione ad altre polveri minerali) che extraprofessionali (es. fumo di tabacco).

Per quanto riguarda l’utilizzo di tecniche di diagnosi precoce delle patologie neoplastiche, per il mesotelioma pleurico la valenza è legata prevalentemente all’ambito di ricerca, costituendo un fondamentale strumento per ottimizzare il risultato di nuove tecniche terapeutiche basate su approcci multidisciplinari, in fase di sperimentazione. Al contrario, per il tumore del polmone vi sono indicazioni di letteratura che lo screening con TC torace a basse dosi in soggetti asintomatici possa ridurre la mortalità, soprattutto tra i soggetti forti fumatori.

La preadesione dei soggetti interessati al programma di sorveglianza sanitaria potrà avvenire sia sul web tramite il portale regionale Salute Piemonte, sia con il supporto delle farmacie aderenti ed in alcuni casi specifici tramite il proprio medico di medicina generale. L’attività di sorveglianza sanitaria sarà offerta dagli S.Pre.S.A.L. delle Asl piemontesi con il supporto sia dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, tramite le strutture del Centro Regionale di Prevenzione Tumori (CRPT Piemonte), e della Medicina del Lavoro U – Rischio occupazionale ospedaliero, sia di altre strutture sanitarie regionali, mediante accordi e convenzioni con gli S.Pre.S.A.L. che si occupano della presa in carico dei soggetti.

Lupus, la facciata delle Molinette illuminata di viola

Ieri, venerdì 10 maggio, era il WORLD LUPUS DAY, la Giornata mondiale del Lupus.
Si tratta di un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, per la quale ancora molto c’è da fare in termini di assistenza e di ricerca. Per questo motivo la Reumatologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Enrico Fusaro) ha organizzato un evento per la serata del 10 maggio, per celebrare in modo simbolico questa giornata, in collaborazione con il Gruppo LES italiano ODV: la facciata dell’ospedale Molinette si illuminerà di viola, il colore simbolo del LES.
Sarà un modo per “fare luce” su una patologia ancora poco nota, che necessita di essere maggiormente conosciuta per migliorarne l’assistenza e per svilupparne la ricerca.
Il Lupus eritematoso Sistemico, questo è il nome completo della malattia, abbreviato in LES, è una malattia sistemica, ovvero che interessa tutto l’organismo, di cui non si conosce ancora la causa, sebbene se ne riconosca la natura autoimmune.
Il LES presenta una prevalenza intorno ai 50 casi ogni 100.000 abitanti, il che permette di stimare che ne siano affette circa 500 persone a Torino, 1100 nella città metropolitana e 2100 nella regione Piemonte.
Il LES è una patologia prevalentemente femminile con un rapporto 9:1 tra femmine e maschi. Colpisce in particolar modo le donne in età fertile tra i 18 ed i 45 anni, ma può essere riscontrato anche nell’età infantile.
Il Lupus Eritematoso sistemico è una patologia cronica e complessa, le cui manifestazioni cliniche presentano elevata variabilità da individuo a individuo ed anche in momenti diversi della storia di uno stesso paziente. I principali bersagli sono rappresentati da cute, reni, articolazioni, sistema nervoso, cuore e dall’interessamento ematologico. La malattia si caratterizza per fasi di minore attività e fasi di riacutizzazione (i cosiddetti flares).
La diagnosi si basa sui dati clinici e sulle alterazioni di esami strumentali. Tra questi, gli esami di laboratorio evidenziano alterazioni immunologiche tipiche del LES, utili sia alla diagnosi sia nei controlli successivi per valutare l’attività della malattia.
Il trattamento del LES si pone più obiettivi:
    • evitare le riacutizzazioni tramite terapie di mantenimento;
    • indurre la remissione dell’attività di malattia, nelle fasi di riattivazione;
    • trattare le comorbidità e ridurre il rischio di effetti collaterali delle terapie (diabete, ipertensione, glaucoma, osteoporosi, etc);
    • migliorare la qualità della vita e consentire alla persona ammalata di realizzare tutti i progetti di vita al pari di una persona sana, tra cui il compimento regolare della gravidanza.
La terapia deve essere personalizzata su ogni paziente, anche se le raccomandazioni delle società scientifiche pongono dei punti fermi. La terapia farmacologica prevede la combinazione o l’uso sequenziale di cortisonici, farmaci immunosoppressori o immunomodulanti e dei farmaci cosiddetti antimalarici, in quanto quella fu la loro prima applicazione.
Per favorire l’approccio multidisciplinare nella cura del LES, è attiva presso la Reumatologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, una Lupus Clinic, nata in collaborazione e con il sostegno del  Gruppo LES Italiano ODV,. La prima finalità della Lupus Clinic consiste in una precoce presa in carico del paziente sin dalle prime fasi di sospetto diagnostico e quindi in tutte le fasi successive di malattia, quindi favorendo la diagnosi precoce, la gestione multidisciplinare, la collaborazione con il medico di medicina generale, garantendo l’accesso a terapie innovative, e sviluppando attività di ricerca, con possibilità di poter usufruire di terapie sperimentali.

Come personalizzare la mobilità attraverso le super-app

Centinaia di viaggiatori stanno già sperimentando una nuova mobilità in città viaggiando con le “Super App” aderenti a “MaaS ToMove”.

Dai mezzi pubblici di GTT ai monopattini, gli scooter, i taxi e fino alle biciclette in sharing: da oggi, con la sperimentazione “MaaS ToMove”, tutte le opzioni di mobilità sono a portata di clic, rendendo semplice organizzare gli spostamenti quotidiani.

Questo innovativo progetto della Città di Torino, coordinato dalla società partecipata 5T, mette a disposizione dei cittadini torinesi e dell’area metropolitana vantaggi esclusivi per provare un nuovo modo di muoversi secondo il paradigma del Mobility as a Service (MaaS).

Gli sperimentatori possono così utilizzare, in modo semplice e immediato, una vasta gamma di servizi digitali di mobilità per soddisfare ogni esigenza di spostamento attraverso una delle “Super App” disponibili. Al momento è possibile scegliere tra le app Urbi e Wetaxi, a cui si uniranno presto anche MooneyGo, UnipolMove City, TABNET e ACI Sara Go.

Le “Super App” offrono un’esperienza di viaggio integrata e presentano caratteristiche specifiche, sia in termini di servizi offerti che di esperienza utente. Ogni sperimentatore può quindi selezionare la “Super App” che meglio risponde alle proprie esigenze.

L’obiettivo principale di “MaaS ToMove”, infatti, è quello di mettere al centro l’utente, fare conoscere le opportunità offerte dalle tecnologie più innovative e promuovere scelte di mobilità integrate, consapevoli, multimodali e sostenibili.

Per incentivare la partecipazione, “MaaS ToMove” offre un “Welcome Bonus” di 10 euro fino a 5.000 utenti che si registreranno per sperimentare un nuovo modo di muoversi in città.

Inoltre, fino a settembre, gli sperimentatori riceveranno ogni mese anche un cashback pari al 20% di quello che hanno speso nel mese precedente per spostarsi con i servizi della Super App scelta (fino a un massimo di 20 euro per ogni mese).

Per scegliere una “Super App” e iniziare a viaggiare con “MaaS ToMove”, occorre registrarsi collegandosi online all’indirizzo  muoversiatorino.it/it/partecipa-a-maas-tomove/.

La sperimentazione si propone di coinvolgere il più ampio numero di persone nell’esplorare e utilizzare in modo semplice e immediato tutto il ventaglio dei servizi di mobilità disponibili sul nostro territorio. Ecco perché il Comune di Torino si è impegnato attivamente in questa sfida, mettendo a disposizione di cittadini e city users un wallet digitale per sperimentare una mobilità più sostenibile e on demand.

La Città di Torino, grazie all’expertise di 5T nel MaaS, ha collaborato con tutti gli operatori del settore attivi sul territorio per accompagnare la trasformazione digitale della mobilità in atto. A partire dalla sinergia con GTT che, con la propria rete di trasporto pubblico (bus, tram e metro) rappresenta il vero asse portante del MaaS, Torino ha facilitato l’integrazione delle Super App di “MaaS ToMove” anche con i servizi di mobilità offerti da numerosi operatori come: TaxiTorino, RideMovi, Dott e Voi, Cooltra e Flibco.

Il progetto “MaaS ToMove” è parte integrante di ToMove, l’iniziativa della Città di Torino focalizzata sullo sviluppo di nuovi scenari di mobilità urbana smart e sostenibile. Questa sperimentazione guiderà Torino verso un futuro di mobilità sempre più integrata, efficiente e sostenibile nei prossimi due anni. L’intera iniziativa è finanziata con risorse del Fondo Complementare al PNRR nell’ambito del programma nazionale “MaaS4Italy”, promosso in collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

In occasione del Salone del Libro di Torino, lo Spazio della Città di Torino e della Città metropolitana (Pad. 1), ospiterà il panel “Come immagino la vita nella Città del futuro?”, previsto il prossimo 12 maggio alle ore 15:00. Un momento di incontro con il pubblico per raccontare il progetto “MaaS ToMove” e per coinvolgere attivamente i cittadini nel percorso della Città di Torino verso la mobilità sostenibile e la neutralità climatica.

Inoltre, presso il Punto Informativo Unificato della Città di Torino, situato in Piazza Palazzo di Città 9a, i cittadini potranno ricevere ulteriori informazioni sul progetto e prendere parte alla sperimentazione. Il punto informativo è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 18:00. Ulteriori informazioni sul progetto “MaaS ToMove” sono disponibili su https://muoversiatorino.it/it/maas-to-move/

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Disabilità, al Salone del libro SuperAbile Inail ‘Particolari al centro’

“L’arte non genera differenze, le esalta”. Ecco le voci degli autori
Torino – “L’arte non genera differenze, le esalta”. Con queste parole si è aperta ieri la presentazione al Salone internazionale del libro di Torino di ‘Particolari al centro’, il numero speciale allegato alla rivista SuperAbile Inail che raccoglie dieci progetti artistici realizzati da persone con disabilità. Un libro per immagini che parla di trasformazione, cambiamento, rinascita, umanità, amore, e rispetto. Una rivoluzione culturale prima che sociale che guarda alla pluralità dell’essere umano attraverso le arti: la pittura, il teatro, il cinema, la danza e la fotografia.
L’Inail con il suo contact center integrato SuperAbile, dedicato al mondo delle disabilità, “vuole dare forza all’articolo 3 della Costituzione che ci parla di uguaglianza sostanziale tra le persone per consentire a tutti una piena partecipazione alla vita sociale- afferma Pamela Maddaloni, dirigente della direzione centrale Prestazioni sociosanitarie dell’Istituto- questa rivista è uno strumento per diffondere la cultura sulla disabilità”. L’arte “non genera differenze perché genera arte, trasmette idee, messaggi e rispecchia le emozioni e i sentimenti degli autori- continua Fabio Lo Faro, direttore regionale Inail Piemonte- così abbatte tutti i confini. L’arte trascende le barriere linguistiche e culturali ed è un potente veicolo della cultura dell’inclusione. Noi oggi con questo Speciale vogliamo sfidare tutte le costruzioni sociali predefinite e presentiamo gli artisti con le loro opere per provare e generare dubbi sui preconcetti e fare la differenza”.
Le opere contenute in questo libro spaziano dai quadri del pittore autodidatta e assistito Inail Ivan Lorenzo Frezzini a quelle degli artisti neurodivergenti e neurotipici del laboratorio Ultrablu, dalle foto di Roberto Biggio e Thomas Quintavalle alla danza di Ivan Cottini, dal cinema degli attori con sindrome di Down del Coordinamento Coordown ai laboratori sulle relazioni che curano della Fondazione Don Luigi Di Liegro e a quelli sui sogni di Angelo Azzurro Onlus, fino all’arte meditativa e allo ‘Yoga per tutti’ con l’atleta paralimpica Patrizia Saccà. “Ci sono tanti modi di fare, appunto ‘particolari’, come il fare poesia- spiega Roberto Boccalon, psichiatra e presidente dell’International association for art and psychology- e nella prospettiva psicodinamica la parola è considerata un agente di possibili maturazioni trasformative. Ma dove non arriva la parola arrivano il sogno e la relazione empatica con gli altri, che ci aiutano ad accedere all’inconscio, ai livelli più profondi dell’essere, per creare un ponte tra l’esperienza del mondo e la sua pensabilità. L’arte è un punto di riferimento- conclude lo psichiatra- che ci aiuta ad affrontare gli emisferi altri”. E’ un “veicolo importante per superare le diversità senza stereotipi standardizzati- aggiunge Vincenzo Falabella, presidente della Fish- Di solito la condizione di disabilità prevale nella persona, ma in Italia stiamo cercando di superare lo stigma per mettere le persone al centro, perché quelle con disabilità vogliono vivere indipendentemente dalla propria condizione. Negli anni il concetto di disabilità si è evoluto proprio come quello di arte, lo posso dire perché vivo con una disabilità e uso la sedia a rotelle che deve essere considerata come uno strumento di cittadinanza. Mettere il particolare al centro significa porre ogni persona al centro dell’ambiente. Più l’ambiente esterno è ostile e più sarà elevata la sua difficoltà a vivere- ricorda Falabella- se invece l’arte ci aiuta a creare un ambiente più inclusivo, allora sarà possibile annullare la condizione di disabilità. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci richiama al valore della dignità della persona umana che deve essere messa in condizione di esprimere tutte le sue potenzialità”.
Una delle varie possibilità di essere è raccontata proprio da Patrizia Saccà, autrice del metodo ‘Yoga a raggi liberi‘: “Ho tradotto le 12 posizioni asana e il saluto al sole per far partecipare tutti, anche le persone in carrozzina. Sono consigliere nella giunta del Comitato italiano paralimpico (Cip) e so quanto l’Inail fa nel mondo sportivo. Arrivo dallo sport dopo una caduta accidentale a 13 anni che mi ha fatto perdere l’uso delle gambe. Il nostro motto è ‘dove non arriva il corpo arriva la mente, e dove non arriva la mente arriva lo spirito’.
Dopo tanti anni di attività sportiva la rabbia di non camminare l’ho messa su un tavolo da Ping pong partecipando alle Paralimpiadi, ai mondiali e agli europei, ma non ho mai abbandonato lo yoga. Nel 2017 sono diventata insegnante di questa disciplina e per me è iniziato un lungo cammino. Domani, qui al Salone del Libro di Torino presento il mio ultimo libro ‘Il saluto alla luna”. Ma c’è anche chi guarda il mondo dall’altezza di un bambino di 10 anni, dice sorridendo Quintavalle, in sedia a rotelle dopo un incidente stradale. “Mi sono laureato in legge e ho avuto una vita normale fino al 2011, poi la disabilità mi ha creato dei problemi di salute importanti che mi hanno fatto stare in disparte. Avevo bisogno di bellezza per dare significato alla mia vita e la fotografia è diventata una compagna“. Una passione che dopo 12 anni si è trasformata in un lavoro. “La disabilità è una figura attiva ed essere persone con disabilità- sottolinea il fotografo- significa poter dire molto di più rispetto a 30 anni fa. Ogni persona a prescindere dalle proprie condizioni rappresenta un valore aggiunto per la società”, conclude.