CRONACA- Pagina 30

Sottopasso Donat Cattin, chiusure alternate per manutenzione

Per consentire lo svolgimento delle verifiche periodiche agli impianti di sicurezza, il sottopasso Donat Cattin sarà interessato da alcune giornate di chiusura al traffico veicolare.

In particolare, la carreggiata nord del sottopasso (in direzione da via Orvieto verso corso Potenza) è rimasta chiusa fino a venerdì 13 giugno e nelle giornate di martedì 24 e di mercoledì 25 giugno, con orario 9.30-16.30. La carreggiata sud (in direzione da corso Potenza verso via Orvieto) sarà chiusa da lunedì 16 a venerdì 20 giugno e nelle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 giugno, con i medesimi orari.

Si invitano gli automobilisti a prestare attenzione alla segnaletica e a pianificare percorsi alternativi durante i giorni di chiusura del sottopasso.

Campi scuola di Protezione civile per giovani dai 10 ai 16 anni

È incominciata anche quest’anno in Piemonte la stagione dei campi scuola di Protezione civile riservati ad oltre 300 ragazzi e ragazze dai 10 ai 16 anni, ai quali viene insegnato a proteggere la natura e la vita delle persone, a prevenire i danni causati dagli incendi boschivi, a capire quanto è importante la prevenzione anche per altri pericoli, a diventare cittadini più attivi e consapevoli del valore dell’ambiente e del territorio, ad essere più preparati in caso di emergenze.

Già iniziati sono quelli di Vinovo ed Orbassano, che si concluderanno nel fine settimana e sono stati curati rispettivamente dall’Associazione Nazione Alpini e dal Gruppo comunale di Protezione civile. Ed oggi i partecipanti al campo di Vinovo hanno ricevuto la visita di Andrea Nesi, referente nazionale del volontariato di Protezione civile.

Quella dei campi scuola è un’iniziativa salutata con favore dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi: “Offrono ai giovani l’opportunità di crescere imparando a capire l’importanza di prevenire i rischi, essere responsabili in caso di emergenze e di conoscere tutte le procedure che contribuiscono a rendere la nostra comunità più sicura”.

Gli altri campi scuola sono in calendario a:

– Baceno (VB) dal 15 al 22 giugno, organizzato dal Nucleo PC di Isola d’Asti
– Nichelino (TO), dal 16 al 21 giugno, organizzato dal Gruppo comunale di PC
– Mombercelli (AT), dal 18 al 22 giugno, organizzato dal Gruppo volontari di PC di Canelli
– Caselle Torinese (TO), dal 23 al 27 giugno, organizzato dal Gruppo Comunale di PC
– Felizzano (AL), dal 29 giugno al 5 luglio, organizzato dall’ANA
– Stroppiana (VC), dal 2 al 6 luglio, organizzato dai Volontari Cinofili
– Verbania, dal 7 all’11 luglio, organizzato dal Nucleo Start ODV
– Morano sul Po (AL) dal 14 al 20 luglio, organizzato da FIR-CB
– Piobesi Torinese (TO), dal 24 al 28 luglio, organizzato dal Gruppo comunale di PC
– Fossano (CN), dal 27 luglio al 2 agosto, organizzato da SAPR
– Lanzo Torinese (TO), dal 4 al 9 agosto, organizzato dalla Croce Rossa di Montegrosso
– Acqui Terme (AL), dal 18 al 23 agosto, organizzato dall’ANC
– Candiolo (TO), dal 25 al 30 agosto, organizzato dal Gruppo comunale di PC
– Carignano (TO), dall’1 al 6 settembre, organizzato dal Gruppo comunale di PC

I campi scuola sono un’iniziativa promossa dal Dipartimento della Protezione civile in collaborazione con le Regioni, i Comuni, le Organizzazioni nazionali e locali di volontariato in stretta sinergia con le diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale di Protezione civile.

Per approfondire https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/formazione/campi-scuola-anchio-sono-protezione-civile-piemonte-2025-elenco-dei-campi-approvati

Lo Russo: “Black out inaccettabili”

Ieri in apertura di lavori del Consiglio comunale, il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto a tre richieste di comunicazione dai gruppi Pd, Torino Bellissima e Lega sul medesimo tema: i black out elettrici avvenuti in città nei giorni scorsi. Il primo cittadino, dopo la riunione di stamane con i vertici di Iren e Ireti, ha spiegato come i disservizi elettrici siano stati causati dall’elevato uso di impianti di climatizzazione che hanno provocato il surriscaldamento dei giunti e i guasti conseguent: “Si è creata una situazione intollerabile per fatti gravi che non dovranno ripetersi. Mi aspetto accertamenti di responsabilità nei posti di comando delle società responsabili del funzionamento della rete elettrica torinese, considerato il fatto che si tratta di interruzioni non dovute a fatti imprevisti. Queste situazioni sono preoccupanti per l’incolumità delle persone se pensiamo ai blocchi negli ascensori, dei parcheggi sotterranei come dei dispositivi medici in uso dai malati.

“Per l’emergenza estate – ha proseguito – ho chiesto la disponibilità di almeno il venticinque per cento di squadre manutentive in reperibilità da oggi fino alla fine dell’estate e il pronto intervento di gruppi elettrogeni in prossimità delle cabine di media tensione per far fronte a potenziali distacchi della rete.

“Il problema di fondo – ha evidenziato Lo Russo – è il disinvestimento dei piani di manutenzione sulla rete avvenuto negli ultimi dieci anni ed è mia intenzione, in quanto azionisti di maggioranza di Iren, rivedere il piano industriale dell’azienda.”

Piano socio-sanitario, tecnici di radiologia e  sanitari chiedono di essere coinvolti

Proseguono in quarta Commissione regionale le audizioni dei rappresentanti delle professioni sanitarie per gli approfondimenti propedeutici alla redazione del nuovo piano socio-sanitario. Nella seduta di oggi, presieduta da Davide Zappalà, i commissari hanno sentito i presidenti degli ordini provinciali dei tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM) e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (PSTRP), che rappresentano 15 mila professionisti di 18 diverse professioni sanitarie.

“Chiediamo di essere coinvolti, affinché il piano non sia solo un semplice atto di indirizzo ma produca impatti misurati – hanno detto -. Auspichiamo l’attuazione di un modello di assistenza integrata che coinvolga le diverse figure professionali e le loro specifiche competenze e che rafforzi le case e gli ospedali di comunità, per garantire un’assistenza più vicina, integrata e di qualità. E poi attivare sinergie più strette tra pubblico, privato ed enti del terzo settore per ampliare l’offerta di servizi e dare risposte più rapide all’utenza, condividendo risorse e innovando i modelli di assistenza”.

“Per abbattere le liste d’attesa servono tutte le professioni sanitarie e il coinvolgimento di tutti gli ordini professionali – hanno aggiunto -. C’è un problema di mancanza di personale, bisogna rendere le professioni sanitarie più attrattive investendo nel sistema universitario regionale, nella formazione continua e nell’aggiornamento professionale, essere attenti alle metodologie innovative come la telemedicina e garantire condizioni di lavoro competitive, opportunità di crescita e ruoli dirigenziali”.

Hanno posto domande Alberto Unia (M5s), Daniele ValleMonica Canalis (Pd) e Silvio Magliano (Lista Cirio).

UFFICIO STAMPA CRP

Motociclista muore nello scontro con un’auto 

Incidente mortale all’incrocio di Beinasco in corso Orbassano. Un motociclista si stava dirigendo  a  Torino quando si è scontrato con una Fiat 500L. L’uomo è morto sul colpo. Sul posto i soccorsi che hanno potuto solo constatare il decesso.

Vittima di incidente stradale e di malasanità a Torino: come tutelarsi?  

Informazione promozionale

Quali strumenti mette a disposizione la legge?

Può accadere, e purtroppo accade: una persona resta coinvolta in un incidente stradale e, nel corso del trattamento sanitario necessario per curare i danni riportati, subisce anche un caso di malasanità.

Si tratta di una doppia lesione, fisica e morale, che pone la vittima in una condizione di fragilità, di incertezza, di profonda sofferenza e di dispiacere. Come potrà fare a ottenere giustizia per una vita totalmente cambiata, a volte anche distrutta?

Quando la fiducia nel sistema viene messa a dura prova da eventi di questo tipo, è essenziale conoscere i diritti garantiti dalla legge e i percorsi per ottenere una tutela adeguata anche nella propria città, conoscendo i professionisti giusti.

In queste situazioni, il supporto di un avvocato civilista a Torino può fare la differenza nel riconoscimento dei diritti di una vittima.

È questa la figura che, grazie alla sua preparazione in materia di responsabilità civile e sanitaria, è in grado di guidare la vittima lungo un doppio percorso legale e risarcitorio. Vediamo come.

Incidente e malasanità: quando il danno è in scala maggiore

In uno scenario del genere, le conseguenze sono spesso gravi e articolate.

Dopo l’impatto iniziale – ad esempio un investimento sulle strisce pedonali o una collisione tra veicoli – la persona ferita viene ricoverata per ricevere cure mediche. Tuttavia, può verificarsi una negligenza o un errore nella gestione clinica: infezioni, diagnosi tardive, interventi mal eseguiti. L’effetto è un danno aggiuntivo, che non solo aggrava la condizione fisica, ma complica l’intero iter di recupero.

In termini giuridici, si parla di doppia responsabilità: da un lato quella dell’automobilista o del soggetto che ha causato l’incidente, dall’altro quella della struttura sanitaria o dei professionisti coinvolti nella cura.

Entrambe le circostanze possono (e devono) essere affrontate con strumenti distinti, ma coordinati, per garantire un risarcimento complessivo e proporzionato.

Due fronti, un unico percorso di tutela

La legge in Italia consente di agire separatamente per ciascun tipo di danno.

La responsabilità civile da circolazione stradale prevede il risarcimento da parte della compagnia assicurativa del veicolo responsabile.

È necessario documentare la dinamica del sinistro, le lesioni, e dimostrare come queste abbiano influito sulla vita quotidiana della vittima.

Parallelamente, in presenza di una condotta sanitaria errata o inadeguata, si può intraprendere un’azione per responsabilità medica, nei confronti dell’ospedale o del singolo operatore. Tale azione richiede l’accertamento di una colpa medica tramite perizia e l’attivazione di specifici procedimenti, come la mediazione obbligatoria.

Un avvocato civilista esperto in responsabilità sanitaria e stradale può rappresentare un punto di riferimento fondamentale in questi casi nella propria città.

Si tratta di una figura professionale che si occupa della gestione dell’intero iter legale: dalla raccolta della documentazione medica e assicurativa, alla consulenza tecnica, fino all’eventuale causa civile. È lui a coordinare periti, medici legali e testimoni, valutando con precisione la strategia più efficace per far valere i diritti della vittima.

In un contesto come quello torinese, dove le strutture sanitarie e le dinamiche del traffico presentano una notevole complessità, la conoscenza del territorio e delle prassi locali è un vantaggio non trascurabile.

Gli strumenti previsti dalla normativa italiana

Chi subisce un doppio danno può avvalersi di diverse tutele giuridiche:

  • Richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro stradale;

  • Azione legale per responsabilità sanitaria, secondo la Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017);

  • Mediazione obbligatoria in caso di controversie sanitarie;

  • Consulenza tecnica preventiva per quantificare il danno prima del processo;

  • Costituzione di parte civile in sede penale, se vi è ipotesi di reato.

È fondamentale conservare tutta la documentazione medica, le fatture delle spese sostenute, i certificati, i referti e ogni elemento utile a dimostrare la sequenza causale tra danno e responsabilità. Su queste basi si costruisce il percorso legale per il riconoscimento del giusto risarcimento.

Diritti da difendere, strumenti da conoscere

Quando ci si ritrova vittima non solo di un incidente stradale, ma anche di una situazione di malasanità che ne aggrava le conseguenze, la sensazione di impotenza può essere profonda. I dubbi si moltiplicano: “A chi mi rivolgo?”, “Chi mi tutela davvero?”, “Riuscirò a ottenere giustizia?”.

In realtà, come hai potuto vedere, la legge italiana offre strumenti concreti per tutelare chi subisce un danno ingiusto, anche quando i fronti sono molteplici. Non si tratta solo di ottenere un risarcimento economico – per quanto fondamentale – ma anche di vedersi riconosciuti i propri diritti, la propria sofferenza, il proprio percorso di cura e di recupero.

È importante sapere che agire in tempo e farsi seguire dalla persona giusta può determinare l’andamento dell’interno iter volto alla propria tutela: affidarsi a un avvocato civilista esperto in responsabilità stradale e sanitaria consente di affrontare ogni aspetto con lucidità e competenza, evitando errori procedurali o sottovalutazioni

. È questa figura che può difendere i tuoi interessi, costruire un caso solido con il supporto di medici legali e periti, e seguirti passo dopo passo, senza lasciarti mai senza risposte.

Il primo passo è informarsi, il secondo è agire. Ogni giorno in Italia centinaia di persone vivono situazioni simili. Alcune rinunciano per paura di non farcela; altre, invece, per fortuna, decidono di farsi aiutare da professionisti che conoscono a fondo il sistema legale e i suoi tempi. Ed è proprio in questa scelta che inizia la strada verso il riscatto.

Se ti trovi in una situazione complessa e dolorosa, sappi che esiste un percorso di giustizia, verità e riparazione. E che la legge, se ben applicata da un professionista che la conosce a fondo, è uno strumento al tuo fianco.

Investito e ucciso da camion lasciato senza freno a mano

L’incidente è avvenuto a Bruino, nel Torinese. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo è stato travolto da un camion che potrebbe essere stato lasciato senza freno a mano, forse proprio dalla vittima. Sul luogo  sono intervenuti i sanitari con l’elisoccorso, ma purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

A supporto delle operazioni sono giunti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Grugliasco Allamano, che hanno provveduto a estrarre il corpo da sotto il mezzo pesante. Presenti anche i carabinieri della stazione di Piossasco, incaricati dei rilievi e gli agenti della polizia locale. La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire i soccorsi e mettere in sicurezza l’area.

Lite tra giovani finisce a coltellate

Una lite tra due giovani è degenerata in un accoltellamento a Oleggio, nel Novarese. Entrambi i ragazzi, poco più che diciottenni e di origine marocchina, sono stati trasportati all’Ospedale Maggiore di Novara con ferite lievi: uno ha riportato una lesione a un polpaccio, l’altro contusioni in diverse parti del corpo.

L’episodio si è verificato in piazza Martiri. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, intervenuti sul posto, il diverbio — che potrebbe essere avvenuto tra parenti — sarebbe degenerato fino all’uso di coltelli. A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti, insospettiti alla vista del sangue. Sul luogo sono subito intervenute due ambulanze del 118.

Le indagini sono ancora in corso per chiarire le cause e la dinamica esatta dell’accaduto