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“Bonus mobilità turismo Piemonte”, alla scoperta del territorio viaggiando con lo sconto

La Regione Piemonte lancia una nuova iniziativa per favorire un turismo più sostenibile, integrato e accessibile: si tratta del “Bonus mobilità turismo Piemonte”, che si inserisce nell’ambito del programma nazionale “MaaS for Italy” e del progetto sperimentale MaaS Piemonte con il supporto di 5T.

Per utilizzarlo i turisti, inclusi i residenti in Piemonte che non hanno ancora aderito alla sperimentazione MaaS, devono iscriversi su https://muoversinpiemonte.it/maasforpiemonte-tourism, scegliere la propria destinazione, scaricare una delle “super app” partner MooneyGO o WeTaxi e iniziare a viaggiare con uno sconto del 50% sui principali servizi di mobilità (treni, autobus, taxi, parcheggi e micromobilità elettrica) fino a un massimo di 30 euro a persona e con 10 euro extra a chi dopo il primo viaggio completa un breve questionario di soddisfazione. Il credito ha una validità di 30 giorni.

“La Regione Piemonte – afferma l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi – crede in un turismo di qualità e investe con decisione anche nella mobilità: un territorio attrattivo è, prima di tutto, un territorio accessibile. Abbiamo potenziato i collegamenti, come quelli con Caselle e Milano, e ora con questo bonus puntiamo ad offrire una mobilità semplice, integrata e sostenibile. È una sperimentazione che guarda al futuro e che auspichiamo possa presto diventare una nuova normalità per pianificare, acquistare e vivere gli spostamenti in modo intelligente”.

Il progetto si sviluppa in collaborazione con Avventura Urbana, realtà specializzata nel coinvolgimento degli attori territoriali con l’obiettivo di costruire un ecosistema integrato di mobilità turistica capace di mettere in rete operatori del settore, enti locali e organizzatori di eventi.

No Tav, Usic: “Minaccia diretta a chi opera per la collettività”

“L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) Piemonte e Valle d’Aosta, condanna con fermezza i gravi e ripetuti atti di violenza perpetrati da un gruppo di antagonisti che, nel pomeriggio del 26 luglio 2025, hanno bloccato il tratto autostradale Torino-Bardonecchia all’altezza del cantiere TAV. Ancora una volta, i soliti antagonisti con la scusa di protestare contro il cantiere TAV si sono recati in vacanza in Val di Susa come ogni anno per compiere azioni illecite: bloccando l’autostrada e forzando le recinzioni del cantiere TAV per appiccare incendi. Durante gli scontri, sono stati messi in atto veri e propri atti di guerriglia da quelli che possiamo definire solo delinquenti. L’esplosione di petardi artigianali caricati con chiodi, trasformandoli così in vere e proprie armi, dimostra la caratura di questi personaggi chiaramente schierati politicamente e difesi da quest’ultimi che li definiscono dei semplici manifestanti. Un carabiniere o un poliziotto ferito, non solo non deve fare notizia, ma è un semplice infortunio sul lavoro. USIC ribadisce che questi atti non costituiscono semplici manifestazioni di dissenso, ma veri e propri attacchi allo Stato e alla nostra Costituzione, che tali gruppi disconoscono. Questi comportamenti rappresentano una minaccia diretta alla sicurezza di coloro che operano per la collettività. Non possiamo permettere che gesti di tale gravità restino impuniti. USIC auspica un intervento immediato del Governo, con l’adozione di misure concrete ed efficaci, per tutelare il personale impegnato nei servizi di ordine pubblico e prevenire il ripetersi di simili situazioni in futuro”. Lo dichiara, in una nota, Leonardo Silvestri, Segretario Generale Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).

Raddoppio ponte Borgo Revel, affidati i lavori

La Regione Piemonte annuncia che SCR-Società di Committenza Regionale ha assegnato al raggruppamento temporaneo di imprese che comprende la Civelli Costruzioni srl (mandataria) e la Giudici spa i lavori per il raddoppio del ponte sulla Dora Baltea a Borgo Revel di Verolengo (Torino) e il risanamento conservativo di quello esistente.
L’assegnazione, dell’importo complessivo di 13.350.000 più Iva, comprende anche la realizzazione di un tratto della ciclovia Vento.
“Un passo importante per un intervento che il territorio a cavallo tra Torinese e Vercellese attende da ormai troppi anni”, hanno commentato il presidente Alberto Cirio e gli assessori Marco Gabusi e Andrea Tronzano, ricordando che “due anni fa la Giunta regionale aveva approvato uno stanziamento aggiuntivo di 2,5 milioni di euro per la sua realizzazione, somma alla quale si era aggiunto un milione di euro stanziato dalla Città Metropolitana di Torino, che aveva consentito di fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali verificatosi in questi ultimi anni e integrare le necessità emerse in fase progettuale”.

Esodo estivo, il rischio guasti raddoppia

Non è solo il traffico a mettere alla prova i mezzi durante le vacanze. Le alte temperature estive sono tra le principali cause di guasti e malfunzionamenti, soprattutto per i veicoli non sottoposti a controlli periodici.

“Il caldo intenso può compromettere l’efficienza di componenti fondamentali, – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – innescando veri e propri “collassi meccanici” che, nella migliore delle ipotesi, si traducono in una sosta forzata sotto il sole cocente”.

Secondo ACI Global, il numero verde 803.116 è attivo 24 h su 24, 365 giorni l’anno, ma con alte temperature e percorrenze più intense in estate, le richieste di soccorso stradale aumentano notevolmente – e spesso comportano costi superiori ai 100 € per gli automobilisti non soci.

Un controllo preventivo può evitare la metà dei guasti. Il primo elemento sotto stress è il sistema di raffreddamento del motore: se non è in perfette condizioni, può andare in crisi con il rischio di surriscaldamento e danni gravi. Le batterie, già provate dall’inverno, soffrono anche il caldo: temperature elevate accelerano l’evaporazione dei liquidi interni e ne riducono la durata. I pneumatici, poi, si dilatano con il calore, aumentando il rischio di scoppio soprattutto se sono già usurati o gonfiati in modo errato. Anche gli oli e i lubrificanti possono perdere viscosità con il calore e ridurre la loro capacità di protezione dei componenti meccanici, mentre le cinghie e i tubi in gomma diventano più fragili, rischiando rotture improvvise.

Si stima che circa 36 milioni di italiani si metteranno in viaggio tra giugno e settembre, con il 90% che sceglierà destinazioni nel nostro Paese. Sulle autostrade italiane transiteranno oltre 15 milioni di veicoli, molti dei quali percorreranno centinaia di chilometri, spesso con carichi pesanti e sotto temperature elevate.

“Fare un check-up dell’auto prima delle vacanze – avvertono gli autoriparatori di Confartigianato Torino – non è solo una buona abitudine: è un gesto di responsabilità verso se stessi, i propri cari e gli altri automobilisti”.

 

I dati dell’autoriparazione

Nonostante le incertezze che attraversano il mercato automobilistico — con un calo della produzione del -23,9% in Italia nel primo trimestre del 2025 e vendite ancora instabili — il comparto dell’autoriparazione mostra segni di grande vitalità.
Nel 2024 il fatturato dell’autoriparazione in Italia è cresciuto del +7,5% su base annua, superando sia la media europea (+5,8%) che quella dei principali partner: Spagna (+6,4%), Germania (+5,0%), Francia (+4,0%).

Il settore si conferma come uno dei più dinamici tra i servizi a maggiore vocazione artigiana. Un dinamismo reale, non solo nominale: nei primi quattro mesi del 2025, i prezzi al consumo dei servizi di autoriparazione in Italia sono aumentati del solo +2,7%, ben al di sotto della media UE (+4,2%) e dei principali Paesi europei.

Sul trend del settore dell’autoriparazione (+1,5% nel primo trimestre 2025) influiscono diversi fattori, tra cui un parco auto molto vasto e datato in Italia, le difficoltà nella vendita di nuove vetture, una transizione elettrica ancora troppo lenta.

In Piemonte il settore conta circa 8mila attività. Di queste ben il 79,5% sono realtà artigiane.

 

“Il settore autoriparazione è pronto – conclude De Santis – ma è fondamentale che gli automobilisti si organizzino per tempo: il rischio è di trovarsi in fila davanti alle officine all’ultimo minuto, o peggio, in panne sul ciglio dell’autostrada”.

Pneumatici, freni, olio, batteria, climatizzazione, tergicristalli, luci: sono solo alcune delle voci da controllare prima di affrontare un lungo viaggio. Una manutenzione preventiva è il miglior modo per godersi la vacanza senza brutte sorprese.

Giachino: “No Tav, mai così tanti danni”

La manifestazione NOTAV di ieri, la meno partecipata di sempre, ha fatto più danni di tutte le altre. Il Decreto sicurezza non ha funzionato come deterrente . Un errore concedere la autorizzazione del Festival in Valle. 

Lettera aperta Sì Tav al Governo e ai Giornali 

Premesso che le infrastrutture,  dopo la Intelligenza delle persone,  rappresentano il più grande motore di sviluppo della Storia , basta vedere la importanza delle strade consolari romane strategiche almeno per due millenni, la TAV tra i Corridoi ferroviari europei del futuro e’ il più importante proprio perché metterà in rete gli altri Corridoi Nord Sud e nella Pianura Padana produrrà almeno 3 snodi logistici strategici  che rendendola la più importante area logistica del Sud Europa spingeranno lo sviluppo della economia e del lavoro del nostro Paese. I ritardi nella realizzazione dell’opera costano molto alla economia e al lavoro del nostro Paese.
Ieri la meno partecipata delle manifestazioni annuali dei NOTAV ha prodotto i danni più gravi , mettendo a ferro e fuoco una intera Valle, interrompendo una autostrada internazionale e con scene trasmesse sulle reti TV mondiali che produrranno danni notevoli a un Paese che vive di commercio internazionale , di investimenti internazionali.
Il Decreto sicurezza purtroppo non ha funzionato come deterrente . E’ stato un errore concedere la autorizzazione al Festival della Felicità proprio a due passi dal cantiere essendo noto che il Festival della Felicità  raduna in Valle i contrari all’opera, che sono sempre meno, e i gruppi violenti che così sono messi nelle migliori condizioni di nuocere.
Non è vero , come ha detto un servizio della Rai,  che e’ la Valle di Susa che si oppone da trent’anni.da anni . I Notav da anni rappresentano la minoranza della cittadinanza della Valle .
Accelerare i lavori soprattutto dopo la nostra grande Manifestazione SITAV del 10 Novembre 2018 avrebbe dovuto essere l’imperativo per i Governi e per la TELT. Invece si procede al rallentatore.
La opposizione violenta all’opera oltre ad essere grave per l’uso della violenza e’ sommamente grave perché è contro un’opera che il Parlamentò italiano , l’organo istituzionale che rappresenta la volontà del popolo italiano, per ben due volte ha detto che la TAV è un’opera di interesse nazionale . L’interesse nazionale è la crescita della economia e del lavoro.
Vent’anni di lotte violente e errori di chi ha la responsabilità di portarla avanti hanno fatto aumentare notevolmente i costi di realizzazione e ne ritardano di molto le ricadute economiche e occupazionali fondamentali per un Paese come il nostro con un Debito pubblico che cresce ogni giorno.
La punizione dei colpevoli arriverà tardi e male ma il danno di immagine internazionale è gravissimo e soprattutto rafforza negli oppositori la convinzione che si può ancora tentare di fermare l’opera. Non è sufficiente dire che i colpevoli verranno individuati e puniti, e’ molto più importante che si riaffermi nel modo più alto la volontà di andare avanti nei lavori dando segnali importanti di accelerazione. Così come è importante che le forze politiche che si candidano a governare dicano una volta per tutte cosa ne pensano perché che Sindaci PD della Valle siano contrari e’ una grave contraddizione.
Centinaia di lavoratori in cassa integrazione o disoccupati sono in attesa da anni così come l’attesa del commercio locale , per le ricadute che l’opera comporterà ,sono tante.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Treni, torna il Sicilia Express

  • partenza da Torino il 30 luglio e ritorno il 23 agosto da Palermo e Siracusa
  • biglietti in vendita da oggi, 24 luglio, a bordo servizio cuccette, ristorazione e animazione

 

Dopo il grande successo riscosso a Natale e a Pasqua, il Sicilia Express – un treno evento realizzato grazie alla collaborazione tra FS Treni Turistici Italiani e l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana –, torna sui binari per offrire un altro modo di viaggiare durante il consueto esodo estivo. Come avvenuto in precedenza il viaggio prevederà animazione a bordo e performance enogastronomiche che intendono valorizzare la cultura siciliana e i suoi prodotti agroalimentari. Chi sceglierà di viaggiare con il Sicilia Express potrà scegliere tra servizio cuccette o posti a sedere in comodi scompartimenti a un prezzo di 29,90€ per la tratta che da Torino giunge a Palermo o Siracusa.

Il Sicilia Express partirà il 30 luglio da Torino Porta Nuova alle ore 12.30 ed effettuerà fermate di sola salita a: Milano Porta Garibaldi, Parma, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Ostiense e Salerno. Una volta superato lo stretto il treno fermerà a Messina Centrale, le due sezioni proseguiranno una per Siracusa, con fermate a Taormina, Giarre Riposto, Acireale, Catania Centrale, Lentini, Augusta e Siracusa, mentre la sezione diretta a Palermo fermerà a Milazzo Capo d’Orlando, S. Stefano di Camastra, Cefalù, Termini Imerese e Bagheria.

I biglietti per il Sicilia Express sono disponibili  sul sito e attraverso tutti i canali di vendita di Trenitalia, inclusi l’App Trenitalia, le biglietterie di stazione, i distributori Self-Service e le agenzie di viaggio.

Il grande esodo, bollino rosso anche nel pomeriggio di oggi. Sabato 2 e 9 agosto bollino nero

Domenica 27 luglio – Anas (Società del Gruppo FS) ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e ha ridimensionato la presenza dei cantieri. Fino all’8 settembre saranno chiusi o sospesi 1348 cantieri, circa l’81% di quelli attivi (1672). Per agevolare i flussi di traffico già dal 1° luglio sono stati chiusi 98 cantieri inamovibili pari a circa 680 km di strada.
In base alle stime dell’Osservatorio Mobilità Stradale di Anas  fino al 31 agosto sulle strade e autostrade di competenza ci saranno oltre 273 milioni di spostamenti di autoveicoli. Per questo weekend si attendono 13 milioni e 247mila spostamenti di autoveicoli.
 
“Siamo impegnati a garantire una circolazione fluida e scorrevole a tutti gli utenti nonostante i grandi flussi di traffico – ha spiegato l’Amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme – come previsto dal nostro piano esodo sono operativi 2.500 addetti con il presidio delle squadre Anas h24 per monitorare la rete stradale e intervenire subito in caso di emergenza. Con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine da sempre siamo in prima linea per tutelare la sicurezza stradale dei cittadini lungo la rete. Con il nostro lavoro – sottolinea l’Ad Gemme – vogliamo assicurare a chi si mette in viaggio vacanze serene. Con la raccomandazione per tutti e senza eccezioni di avere sempre comportamenti corretti alla guida come ricordiamo nella nostra campagna di comunicazione con il nostro spot: ‘Quando sei alla guida tutto può aspettare’”.
Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento. Viabilità Italia ha indicato bollino rosso nel  pomeriggio 25 luglio, la mattina di sabato 26 luglio e domenica pomeriggio 27 luglio: per gli spostamenti in crescita dai grandi centri urbani per le prime partenze e per week end brevi verso le località di villeggiatura e di mare; domenica pomeriggio per i rientri verso le grandi città.
Le giornate più critiche dell’estate per il traffico sono le mattinate di sabato 2 e 9 agosto, contrassegnate dal bollino nero.
Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e su quello di Viabilità Italia (https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).
Gli itinerari interessati sono in direzione sud le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani.  Previsto un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.   
 
Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore venerdì 25 luglio dalle ore 16 alle 22, sabato 26 luglio dalle 8 alle 16 e domenica 27 luglio dalle 7.00 alle 22.00. 
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata  che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.
Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).
La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale, per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.

Al Politecnico le lauree del futuro

L’offerta formativa del Politecnico di Torino si è arricchita di recente con la creazione di due Corsi di Laurea Magistrale che hanno l’obiettivo di preparare gli ingegneri e le ingegnere del futuro, figure professionali in grado di fare la differenza in due settori ad alto tasso di innovazione come Agritech Engineering e Quantum Engineering, fortemente ricercate dalle aziende sul mercato del lavoro, ma anche nel campo della ricerca.

Venerdì 25 luglio, presso la Sala “Emma Strada” quattro studenti del Politecnico di Torino hanno completato il loro percorso di studi in Ingegneria con questi curricula innovativi: Gabriele Franzon, Gianluca Negrino e Matteo Vinci si sono laureati in Agritech Engineering (tra i primi in Italia a completare la formazione magistrale in questo ambito); Marco Parentin, invece, si è laureato in Quantum Engineering ed è il primo laureato in Italia in questa disciplina.

“La consegna del primo diploma di Laurea Magistrale in Quantum Engineering al Politecnico di Torino rappresenta un traguardo significativo per il nostro Ateneo e per l’intero panorama accademico e tecnologico italiano – ha dichiarato il professor Matteo Cocuzza, docente del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT e referente per il Corso di Laurea Magistrale in Quantum Engineering – Questo momento sancisce l’efficacia di un percorso formativo fortemente innovativo, pensato per rispondere alle esigenze di un settore strategico e in rapida trasformazione come quello delle tecnologie quantistiche. È il risultato di un lavoro corale che ha coinvolto docenti, ricercatori di altri Enti, partner industriali, con un importante contributo degli studenti stessi, uniti dall’obiettivo comune di formare figure professionali altamente qualificate, pronte a guidare la rivoluzione quantistica e in grado di contribuire attivamente allo sviluppo scientifico e tecnologico del Paese”.

 

“La Laurea Magistrale in AgriTech Engineering – dicono i referenti del corso, nonché suoi co-fondatori, la professoressa Tiziana Tosco del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI e il professor Danilo Demarchi del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET – è nata in primis dalle esigenze del territorio, seguendo le richieste di aziende del settore, organizzazioni di produttori, consorzi, ma anche direttamente operatori agricoli. Le tecnologie ingegneristiche permeano ormai con efficacia produzione agricola ed allevamento; pertanto, una figura specializzata che sia in grado di concepire le soluzioni utili è ormai una stringente esigenza. Ne è riprova che questi primi laureati hanno impieghi che li aspettano, avendo infatti già svolto le loro Tesi presso le aziende di riferimento. La formazione è a tutto tondo, ponendo particolare attenzione ad una preparazione solida sui diversi aspetti necessari. Al Politecnico di Torino la figura dell’ingegnere delle tecnologie dell’agricoltura è stata concepita in modo unico ed innovativo rispetto all’offerta sia nazionale che internazionale, unendo la cultura sia tecnologica che agricola che il territorio piemontese ha per tradizione”.

 

“Con le proclamazioni dei primi laureati in Agritech Engineering e Quantum Engineering, per questi nostri studenti si conclude il percorso formativo, ma si apre la porta del futuro professionale e di ricerca, che ci auguriamo pieno di soddisfazioni – sottolineano Elena Baralis, Prorettore del Politecnico di Torino, e Fulvio Corno, Vicerettore per la Formazione del Politecnico di Torino – Per il Politecnico invece si concretizza il frutto di un lavoro di preparazione durato anni e della visione di un Ateneo costantemente impegnato nel fornire ai propri studenti la migliore preparazione possibile. Questi due Corsi di Laurea Magistrale, che vedono oggi laurearsi i primi studenti, sono una porta sul futuro del lavoro e rappresentano un esempio della collaborazione con un sistema territoriale che fin dall’inizio ha sostenuto l’Ateneo in queste proposte formative fortemente innovative”.

 

Chi sono i nuovi laureati

Nello specifico Gabriele Franzon (24 anni – già laureato in triennale in Ingegneria Fisica al Politecnico di Torino) ha conseguito la laurea magistrale in Agritech Engineering con la tesi dal titolo “Exploring the biochar contribution in sustainable agriculture through techno-economic assessment and water impact simulations”, con un focus sull’utilizzo del biochar nell’agricoltura sostenibile, con relatrici le professoresse Tonia Tommasi e Francesca Demichelis.  Ha costruito la sua tesi lavorando presso l’azienda TRG Team.

Gianluca Negrino (24 anni – in triennale si è laureato al Politecnico di Torino in Ingegneria Biomedica) invece ha concluso il suo percorso magistrale in Agritech Engineering con la tesi dal titolo “Reconversion to Biomethane of an Agricultural Biomass Plant: The case of La Falchetta”, sull’utilizzo di biometano in impianti agricoli a biomassa. I relatori sono stati la professoressa Tonia Tommasi e il professor Paolo Pagliazzo. Anche lui ha costruito la sua tesi in azienda, presso la ditta Asja Ambiente.

A chiudere il terzetto di Agritech Engineering, Matteo Vinci (25 anni – già laureato triennale in Ingegneria Fisica al Politecnico di Torino), con la sua tesi “System development and processing techniques for the estimation of plant’s physiological parameters” – svolta presso PlantZCare, spin-off del Politecnico di Torino – sulle metodologie di misurazione dei parametri fisiologici nelle aziende agricole, con relatori i docenti Umberto Garlando e Danilo Demarchi, insieme all’ingegner Fabiana Del Bono.

Per quanto riguarda invece Quantum Engineering, il primo laureato in Italia in questa materia è Marco Parentin, che ha svolto la sua tesi “Onset of Superactivation of Quantum Capacity” all’estero, presso la University of Cambridge, con relatori la professoressa Nilanjana Datta e il dottor Bjarne Bergh di Cambridge e il professor Riccardo Adami del Politecnico di Torino. Parentin (24 anni) si è trasferito al Politecnico di Torino dopo la laurea triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica appositamente per frequentare questo corso di eccellenza.

I corsi di Laurea Magistrale che preparano le professioni del futuro

Il Corso di Laurea Magistrale in Agritech Engineering del Politecnico di Torino, si colloca tra i primi programmi accademici al mondo dedicati alla formazione di ingegneri specializzati nell’ideazione e nell’applicazione di soluzioni tecnologiche innovative per il settore agricolo. Questo percorso formativo punta a fornire competenze specializzate – grazie anche a docenti di fama internazionale e tirocini in prestigiose aziende innovative del settore – per formare professionisti e professioniste in grado di: progettare e gestire reti di monitoraggio in tempo reale e sistemi IoT applicate all’agricoltura; implementare e programmare sistemi di automazione avanzata, come droni, rover e veicoli a guida autonoma; sviluppare ed utilizzare modelli matematici e strategie gestionali per l’ottimizzazione delle risorse idriche in agricoltura; pianificare strategie sostenibili per il riutilizzo degli scarti agricoli salvaguardando la qualità di suolo e acqua; gestire l’implementazione di tecnologie avanzate in agricoltura salvaguardando la sicurezza dei lavoratori.

Le scienze e tecnologie quantistiche rappresentano la frontiera dell’evoluzione della conoscenza per la fisica e per le applicazioni ingegneristiche. Si tratta di una nuova rivoluzione tecnologica dalla pervasività totale, che investirà ogni aspetto della nostra vita, dalle comunicazioni al calcolo, dalla finanza alle scienze della vita, dalla sicurezza all’energia. Per questo il Corso di Laurea Magistrale in Quantum Engineering vuole formare ingegneri e ingegnere in grado di operare nel contesto delle applicazioni delle scienze e tecnologie quantistiche, con particolare riferimento a tre fondamentali settori ingegneristici: computing, communication e sensing.

Il corso offre una solida preparazione multidisciplinare che permette l’inserimento in contesti di ricerca di alto profilo, ma soprattutto di utilizzare in modo innovativo e trasversale le tecnologie quantistiche nelle applicazioni ingegneristiche (in campo manifatturiero, dei servizi, delle scienze della vita e della sicurezza).

L’obiettivo è formare figure professionali quali: tecnologo o ingegnere di processo per la fabbricazione di dispositivi quantistici e ibridi; progettista di dispositivi, circuiti e sistemi quantistici per le comunicazioni e la sensoristica; sviluppatore di algoritmi di machine learning; esperto di simulazioni high-performance in diversi settori disciplinari; esperto di sicurezza informatica e comunicazioni protette; sviluppatore di soluzioni economico-finanziarie basate sull’utilizzo di calcolatori quantistici.

Entro ottobre la nuova rotatoria di Fiano

Saranno ultimati entro il mese di ottobre i lavori per l’atteso intervento di viabilità sulla Strada Provinciale 1 delle valli di Lanzo, con la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra la SP 1 e la Provinciale 724 nel territorio del Comune di Fiano. Lo ha precisato il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo, rispondendo in Consiglio metropolitano ad una interrogazione della Lista civica per il territorio.

I lavori per un importo complessivo di 730.000 euro hanno dovuto registrare una serie di problematiche nel corso della realizzazione delle opere, che hanno influito sulle tempistiche di esecuzione facendo accumulare ritardi. La Città metropolitana di Torino al fine di concludere le opere ha sottoscritto ad inizio anno un accordo transattivo con l’associazione temporanea di imprese tra la Artuso srl e la Gi.Ma.Co.