CRONACA- Pagina 3

Incidente a Chieri: rider ferito, conducente positivo all’alcoltest

Denuncia, guida in stato di ebbrezza e ritiro della patente per aver investito un rider: sono questi i provvedimenti scattati a carico del conducente 50enne che lo scorso sabato ha travolto un addetto alle consegne. La conferma arrivata oggi dall’alcoltest ha tolto ogni dubbio sulle condizioni di guida dell’uomo. L’incidente era avvenuto a Chieri, in via Vittorio Emanuele 113, alle 17.50, quando – secondo le ricostruzioni – il lavoratore, di origini pachistane, stava pedalando nella stessa direzione del veicolo

L’impatto è stato violento e la bicicletta è rimasta bloccata, schiacciata sotto il motore dell’automobile. Sul posto è intervenuto il personale della Croce Rossa, che ha stabilizzato il ferito e lo ha trasportato all’ospedale Maggiore di Chieri, dove è stato ricoverato in codice giallo.

Le condizioni, inizialmente serie, non sono state giudicate critiche. Il traffico ha subito rallentamenti per circa un’ora e mezza per consentire alla polizia locale di effettuare gli accertamenti.

VI.G

E’ morta la donna che si è sparata durante una lite con il convivente

E’ morta nelle scorse ore  la donna di 38 anni che si era  sparata alla testa alcuni giorni fa in una strada  di Nole Canavese,  dopo una lite con il  convivente.  Per la ferira riportata la donna è rimasta a terra ed  è stata soccorsa dai sanitari del 118, che l’hanno portata all’ospedale di Ciriè. Al momento dello sparo, era presente il compagno. Sula vicenda  indagano i carabinieri di Venaria e la procura di Ivrea.

“Più paura che speranza nella nuova Siria”. A Torino il vescovo di Homs

Riuscì a fuggire in modo rocambolesco salvando la pelle in extremis. Un amico musulmano lo portò via in gran fretta con la sua motocicletta. Si allontanarono velocemente nel deserto siriano, appena in tempo, evitando di essere raggiunti e uccisi dai terroristi jihadisti. Così si salvò padre Jacques Mourad, monaco e sacerdote cattolico siriano, da due anni arcivescovo di Homs e Hama, che ha parlato della nuova Siria finita nelle mani di un gruppo di ex terroristi fanatici sostenuti da Turchia, Arabia Saudita e Qatar e ha raccontato le fasi drammatiche del suo rapimento in un incontro promosso dal Centro studi Federico Peirone alla Piazza dei Mestieri a Torino. Nato ad Aleppo, monsignor Mourad fu un grande amico di Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito in Siria nel 2013 e di cui non si hanno più notizie. Insieme fecero risorgere l’antico monastero di Deir Mar Musa, a nord di Damasco, fondando una comunità monastica cattolica dedita alla preghiera e al dialogo con i musulmani. Anche Mourad ha vissuto il dramma del rapimento restando quasi cinque mesi nelle mani dei terroristi dell’Isis ma è stato molto più fortunato del gesuita romano. Prelevato con la forza nel maggio 2015 nel monastero siriano di Mar Elian, padre Mourad ha sempre rifiutato di convertirsi all’islam nonostante le torture e le continue minacce di morte. Poi la fuga spericolata e la salvezza. “C’è più paura che speranza nella nuova Siria”.
Parla con calma Mourad ma nelle sue parole si avvertono tensione e profonda preoccupazione per il difficile momento che attraversa il suo Paese. “È iniziato un nuovo tempo per la Siria ma è di nuovo un tempo difficile, come durante la dittatura di Bashar al Assad”. La Siria va verso un regime islamista e fanatico, Mourad non lo dice apertamente ma lo fa capire. “Le cose non vanno bene nella Siria del dopo Assad, il popolo siriano è affamato, stiamo vivendo un nuovo tempo di paura e di vendetta. Ci sono torture inflitte a quelli che appoggiavano il regime di Assad, crollato un anno fa, l’8 dicembre 2024, e giovani cristiani vengono minacciati per terrorizzarli e costringerli a rinnegare la fede e diventare musulmani”. Mourad parla anche delle difficoltà in cui si trovano le minoranze, i drusi e gli alawiti, la comunità alla quale appartiene il clan degli Assad, oggi al centro di spietate vendette. “Ma è tutta la popolazione che vive in una situazione di grande incertezza, aggiunge il vescovo, tra fame, furti, gruppi armati che spadroneggiano e vendette. A Homs ogni giorno qualcuno viene ucciso da sicari del regime. La vita non è certo facile, non so se il presidente Al Sharaa vuole un dialogo vero con le altre confessioni ma una cosa non mi sta bene. Ciò che vedo e sento sulle nuove sofferenze dei siriani non corrispondono affatto alla descrizione della nuova Siria diffusa dai mass media occidentali, quella che racconta di un cambio di regime riuscito e in via di assestamento con leader legittimati da Europa e Stati Uniti. Ciò che dicono non è vero perché nel racconto mediatico prevalente in Occidente non compaiono mai violenze e paura mentre qui ci sono persone che spariscono tutti i giorni e le prigioni si riempiono”.
Filippo Re
nella foto, l’arcivescovo di Homs Jacques Mourad alla conferenza del Centro Peirone alla Piazza dei Mestieri a Torino

Metropolitana, test sulla tratta Fermi-Bengasi

Questa notte si svolgeranno attività di test sulla tratta Fermi-Bengasi. Non sono previste ripercussioni sul servizio, ma nel caso di anomalie è già stato predisposto da GTT un servizio sostitutivo di superficie con bus da Fermi a Bengasi, pronto a subentrare per il tempo strettamente necessario e garantire il servizio.

Il Premio giornalistico “Paolo Osiride Ferrero 2025”

Lunedì 1 dicembre, alle ore 18.30, presso il Museo Regionale delle Scienze Naturali di Torino, sono stati premiati i vincitori della terza edizione del concorso nazionale dedicato alla disabilità e all’inclusione, e del premio speciale per l’attivismo. Si tratta della terza edizione del premio giornalistico “Paolo Osiride Ferrero 2025”. Il premio, ideato e promosso dalla CPD, consulta per le persone in difficoltà grazie al consulto e alla partnership strategica con Fondazione CRT, all’interno del progetto Agenda della Disabilità. L’iniziativa ha il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, della Federazione Italiana della Stampa Italiana, della Città di Torino e della Regione Piemonte, e si svolge in collaborazione con il Master Giorgio Bocca dell’Università di Torino, l’associazione Angelo Burzi, Opes APS, Vita.it, con la mediapartnership di ANSA e La Stampa e il sostegno di ASTM Group, Avio Aereo e Fondazione Venesio Ente Filantropico. L’obiettivo del premio è quello di valorizzare i professionisti dell’informazione: giornalisti, autori e creatori di contenuti che si siano distinti per la capacità di raccontare con passione e competenza i temi della disabilità e dell’inclusione sociale, contribuendo ad ampliare la consapevolezza pubblica e a promuovere i sei obiettivi fondamentali nell’Agenda della Disabilità. Quest’anno sono pervenute oltre 100 candidature da tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Sardegna, con una partecipazione sempre più ampia e diversificata, sia in termini di provenienza geografica sia dal tipo di testata, dalle realtà locali ai principali media nazionali, un tema che conferma la crescente attenzione verso temi di grande rilevanza e l’adozione di un linguaggio sempre più rispettoso delle differenze. I premi sono stati assegnati a Michele Calamaio e Michele Di Stasi, nella sezione Carta Stampata; Andrea Bettini, nella sezione Radio e TV, e a Carmela Cioffi, nella sezione Web e Social. Per la prima volta è stato assegnato il premio Speciale per l’Attivismo, consegnato alla scrittrice e attivista Marina Cuollo. Il premio porta il nome di Paolo Osiride Ferrero, storico Presidente della CPD dal 1995 fino alla sua scomparsa. Una figura di riferimento che ha dedicato la propria vita alla promozione dei diritti delle persone con disabilità, distinguendosi per la capacità di dialogare con istituzioni, associazioni e con il mondo della comunicazione, intuendo l’urgenza di superare la barriera culturale che relegata il tema della disabilità ai margini del dibattito politico.

Mara Martellotta

Il turismo smart europeo fa tappa a Torino

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Si è aperto  a Torino il workshop europeo dedicato al turismo smart, alla presenza dell’assessore al Turismo, Sport e Grandi Eventi della Città di Torino, Domenico Carretta e del presidente di Turismo Torino e Provincia, Maurizio Vitale.

L’iniziativa, promossa e coordinata dalla Commissione europea e rivolta alle città insignite negli anni dei titoli di European Capital of Smart Tourism e European Green Pioneer, ha l’obiettivo di raccogliere contributi e proposte per la nuova Strategia europea del turismo sostenibile, attualmente in fase di definizione.

L’incontro si è svolto presso l’Intesa Sanpaolo Innovation Center, società dedicata all’innovazione di frontiera e alla ricerca applicata, anche nel turismo, e ha visto la partecipazione di rappresentanti di oltre 20 destinazioni europee. Insieme al Cities Innovate Summit, in programma il 3 e 4 dicembre alle Officine Grandi Riparazioni, l’incontro di oggi rappresenta una delle tappe conclusive di un periodo significativo per Torino, che nel 2025 ha detenuto contemporaneamente i titoli di European Capital of Innovation (iCapital) e European Capital of Smart Tourism.

Nel corso del workshop sono stati discussi gli obiettivi e le priorità della Strategia, che mira a trasformare il settore attraverso innovazione digitale, sostenibilità e coinvolgimento delle comunità locali. Nel breve periodo il documento punta a modernizzare le infrastrutture, potenziare i servizi digitali e introdurre un quadro comune per la valutazione delle destinazioni. Nel lungo termine, l’obiettivo è favorire una crescita sostenibile del turismo, promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, sostenere l’innovazione e rafforzare il posizionamento internazionale delle mete europee.

Un focus specifico è stato dedicato alla definizione di una metodologia europea condivisa e di un set uniforme di indicatori per valutare le destinazioni in modo coerente e comparabile. Questo approccio faciliterà il benchmarking, la diffusione delle buone pratiche, il miglioramento dell’efficacia delle politiche pubbliche e la trasparenza, creando al contempo condizioni favorevoli per nuovi investimenti. È stato inoltre sottolineato il ruolo strategico delle PMI, chiamate ad essere parte attiva nell’attuazione della Strategia e nella crescita dell’economia delle destinazioni smart. L’obiettivo complessivo è rendere il turismo europeo più resiliente, innovativo e sostenibile, generando benefici duraturi per i territori e migliorando la qualità della vita dei cittadini.

“Il nostro impegno nella rete delle città candidate al premio European Capital of Smart Tourism – ha sottolineato l’assessore Carretta – deve andare oltre il rafforzamento delle competenze individuali. Insieme possiamo contribuire a delineare la destinazione turistica smart del futuro: l’Europa. Possiamo essere pionieri di un modello più equo, inclusivo, attento alle comunità e all’ambiente e aperto alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”.

Durante il soggiorno in città, i delegati europei avranno l’occasione di scoprire Torino, il suo patrimonio storico, culturale e artistico, oltre alle iniziative – come Luci d’Artista – che contribuiscono a renderla una meta sempre più apprezzata a livello internazionale. “Questo patrimonio – ha ribadito Carretta – deve rimanere accessibile a tutti, e al tempo stesso va tutelato per le generazioni future: è questa la nostra sfida quotidiana”.

L’assessore ha infine rivolto le congratulazioni della Città di Torino alle nuove città insignite del titolo di European Capital of Smart Tourism e Green Pioneer 2026, Tampere e Dubrovnik, augurando loro un percorso ricco di risultati, collaborazioni e opportunità di sviluppo.

TorinoClick

Silvio Viale assolto dall’accusa di violenza sessuale

Assolto dall’accusa di violenza sessuale Silvio Viale, il ginecologo consigliere comunale a Torino per Più Europa: il fatto non costituisce reato. Era sotto processo dopo alcune denunce per episodi collegati alla sua attività professionale. I capi d’accusa erano quattro, relativi a presunti comportamenti inopportuni e molesti su diverse giovani pazienti. Il gup ha deciso  che “il fatto non costituisce reato”. La richiesta della procura era un anno e quattro mesi. Viale era difeso dall’avvocato Cosimo Palumbo.

Chat-trappola: giovane sequestrato e rapinato, due arresti

Sequestro di persona, rapina aggravata dall’uso di armi e lesioni personali: sono queste le accuse a carico di due giovani arrestati oggi a Gattinara, in provincia di Vercelli. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero intercettato e addescato online la loro vittima, un ragazzo del posto, dopo alcuni scambi in chat che avevano fatto nascere un’apparente relazione di fiducia.

Da quella conversazione virtuale i due sono riusciti a ottenere un incontro di persona. Una volta presentati alla porta del giovane, sarebbero riusciti a entrare in casa. Lì, la situazione sarebbe degenerata rapidamente: il ragazzo sarebbe stato immobilizzato con del nastro adesivo, legato a una sedia e picchiato più volte al volto.

Armati di un coltello, i due lo avrebbero costretto a consegnare la carta bancomat con il relativo codice, utilizzata per effettuare prelievi e altre operazioni. Prima di allontanarsi, avrebbero portato via anche il telefono cellulare della vittima e alcuni gioielli in oro della madre. La svolta è arrivata durante dei controlli di routine: i carabinieri hanno individuato i due sospettati in un B&B della provincia di Novara, dove sono stati trovati in possesso del bancomat e di parte del bottino.

La vittima li ha riconosciuti senza esitazioni e per entrambi è scattato il trasferimento al carcere di Novara.

VI.G

Cannabis, Radicali Italiani: Blengino arrestato per disobbedienza civile

“Nel pomeriggio di oggi, a Torino, in piazza Foroni, il Segretario nazionale di Radicali Italiani, Filippo Blengino, è stato arrestato dalle forze dell’ordine durante un’azione di disobbedienza civile: ha allestito un ‘tavolo di spaccio’ esponendo circa mezzo chilo di cannabis CBD e cedendone piccole quantità – si legge in una nota ufficiale di Radicali Italiani –. Nello zaino del nostro Segretario – prosegue la nota – sono stati rinvenuti denaro contante derivante dalle cessioni effettuate e un bilancino. L’obiettivo dell’azione è quello di ottenere un processo necessario a portare l’art. 18 del Decreto Sicurezza al vaglio della Corte costituzionale. La sua scelta di vendere cannabis CBD in piazza – sostanza non drogante, ideologicamente equiparata dal Governo a qualsiasi stupefacente causando la chiusura di decine di attività legali – ci consentirà di spiegare nelle aule di giustizia le nostre ragioni e quelle del Diritto. Il nostro Segretario verrà verosimilmente denunciato per spaccio e potrebbe quindi rischiare misure cautelari e una pena fino a vent’anni di carcere” – conclude la nota del Partito.