Si sono svolti questa mattina, nella chiesa della Gran Madre di Dio a Torino, i funerali di Alberto Bertone, fondatore e presidente di Acqua Sant’Anna, scomparso a 59 anni.
La cerimonia ha richiamato numerosi partecipanti: tra loro il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore regionale Andrea Tronzano, imprenditori, amici e centinaia di dipendenti dell’azienda di Vinadio, arrivati per dare l’ultimo saluto al loro presidente. Lo stabilimento è rimasto chiuso per lutto.
Durante la messa, il sacerdote ha ricordato Bertone come un uomo determinato e generoso, capace di unire visione industriale e attenzione per le persone. I colleghi lo hanno descritto come un imprenditore vicino ai lavoratori e appassionato del proprio territorio.
Nato a Moncalieri nel 1966, Bertone aveva fondato Acqua Sant’Anna nel 1996, trasformandola in una delle principali realtà italiane del settore. La sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo dell’imprenditoria piemontese e tra chi ne ha condiviso il percorso.


Si tratta di una delle testimonianze più singolari dell’interesse scientifico di Cesare Lombroso per il fenomeno del tatuaggio, interpretato come possibile indicatore di tendenze criminali, legate al permanere di istinti primitivi, ad un’anomala insensibilità al dolore ed a una personalità caratterizzata da vanità e impulsività.
Queste teorie lambrosiane alimentarono un dibattito internazionale e contribuirono alla nascita di numerose collezioni di tatuaggi su pelle, su carta e su fotografie, importanti fonti storiche per la comprensione delle pratiche e dei significati culturali del tatuaggio nel tempo.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo di prototipi per la fruizione digitale del patrimonio culturale della Fondazione Changes – Spoke 4 “Virtual Technologies for Museums ad Art collections. Il Museo è aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18.
