CRONACA- Pagina 3

Farmaco oncologico arresta rara papillomatosi tracheale: il caso del Mauriziano

All’ospedale Mauriziano di Torino è stato trattato un raro caso di papillomatosi tracheale recidivante in un paziente adulto, ottenendo una quasi completa regressione delle lesioni grazie a un farmaco solitamente impiegato in ambito oncologico. La patologia, causata dal papillomavirus umano, può provocare ostruzioni delle vie aeree e richiedere frequenti interventi endoscopici, spesso con risultati temporanei.

Il team della Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano, guidato da Roberto Prota, ha presentato al congresso nazionale AIPO di Verona l’esperienza maturata su un paziente di 52 anni affetto da una forma estesa e recidivante della malattia. Nonostante sei procedure endoscopiche in due anni, la situazione non era migliorata in modo stabile. L’introduzione di una terapia endovenosa con un farmaco antiangiogenetico, somministrato per sei mesi, ha invece portato a un netto arretramento della malattia: già dopo le prime infusioni le immagini endoscopiche hanno mostrato una progressiva riduzione delle lesioni, confermata quasi del tutto dopo cinque mesi, senza effetti collaterali significativi.

Paolo Righini, pneumologo del Mauriziano e autore della presentazione scientifica, sottolinea che, pur trattandosi di un uso off-label, il risultato conferma indicazioni internazionali sempre più favorevoli all’impiego di questa terapia nelle forme resistenti ai trattamenti tradizionali.

Oltre a Righini e Prota, allo studio hanno contribuito gli specialisti Valter Gallo, Valentina Difino, Elena Rindone e Giovanni Ferrari, tutti appartenenti alla Struttura Complessa di Pneumologia del Mauriziano.

Grattacielo Piemonte, ecco i locker automatici

E’ stata inaugurata oggi, nel piazzale del Palazzo della Regione Piemonte, la nuova postazione di locker automatici realizzata grazie alla collaborazione tra Regione Piemonte, Poste Italiane e Lockers Italia. Un servizio innovativo che facilita il ritiro e la spedizione di pacchi e posta, destinato sia ai dipendenti regionali sia ai cittadini. Alla presenza di Gian Luca Vignale, Assessore Patrimonio, Fondi, Sviluppo e Coesione e Personale della Regione Piemonte, Enrico Rosina, Amministratore Delegato di Locker Italia e alcuni rappresentanti di Poste Italiane sono state illustrate le principali funzionalità per l’utilizzo del nuovo punto di spedizione e ritiro automatico. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio regionale e di apertura del Palazzo al quartiere. Il Palazzo non solo come sede di servizi burocratici e riqualificazione dell’area, ma proiettato a diventare hub di servizi utili, moderni e accessibili. «Questa installazione – dichiara l’Assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale – rappresenta un passo concreto verso la creazione di un Palazzo realmente permeabile, non una struttura chiusa, ma un luogo vivo, capace di offrire servizi a chi qui lavora e a chi ogni giorno frequenta quest’area della città. I locker sono un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato: quando istituzioni e aziende uniscono competenze e visione, si generano soluzioni che migliorano la qualità della vita di tutti». I locker garantiranno un punto comodo e sicuro per il ritiro dei pacchi ai circa duemila dipendenti regionali e un servizio aperto al pubblico per residenti e cittadini in transito. «Un ulteriore passo – prosegue Vignale – per valorizzare il Palazzo. Nei prossimi mesi attiveremo altri servizi fondamentali, tra cui a breve un punto Bancomat, e nel medio periodo una velostazione e il parcheggio auto anche progettati per favorire l’accessibilità e la mobilità sostenibile”.

Torino, due minori individuati per le rapine in strada ai loro coetanei

Due minorenni sono accusati di aver commesso due rapine nel giro di pochi giorni e ora si trovano in permanenza domiciliare in attesa di giudizio. Gli episodi risalgono al 23 e al 29 luglio, quando i ragazzi avrebbero avvicinato e derubato due coetanei in diverse zone di Torino. I carabinieri di Borgo San Salvario e Pozzo Strada hanno applicato la misura disposta dal Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, che ritiene i due giovani responsabili dei fatti.

La prima rapina è avvenuta in corso Marconi, nel quartiere San Salvario, dove un ragazzo sarebbe stato avvicinato dai due giovani dopo aver rifiutato di dare loro una sigaretta. Secondo la ricostruzione, uno lo avrebbe trattenuto per la maglietta mentre l’altro gli avrebbe dato un pugno in volto, fuggendo poi con le cuffie che indossava. Una volante che si trovava nelle vicinanze è intervenuta immediatamente e, grazie alla testimonianza del ragazzo in caserma, è riuscita a identificare uno dei presunti responsabili.

La seconda rapina è avvenuta nel tardo pomeriggio in via Pietro Cossa. In questo caso si sarebbe trattato di un tre contro uno: le immagini delle telecamere mostrano infatti che, oltre ai due minorenni, c’era anche un terzo giovane. Con la scusa di chiedere indicazioni, il ragazzo avvicinato sarebbe stato circondato, picchiato e poi derubato del portafoglio.

VI.G

Firmata tra Governo e Regione la pre-intesa sull’autonomia differenziata

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È stata sottoscritta oggi dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, e dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la pre-intesa relativa alle quattro materie dell’Autonomia differenziata, che avvia formalmente il percorso per il riconoscimento di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alla Regione Piemonte.

La pre-intesa definisce l’attribuzione alla Regione Piemonte di funzioni specifiche in ambiti ritenuti strategici, tra cui la protezione civile, con una maggiore autonomia decisionale e operativa nelle fasi emergenziali; le professioni, con la possibilità di disciplinare nuove figure professionali di rilevanza regionale; la previdenza complementare e integrativa, con la facoltà di attivare strumenti territoriali anche dedicati al personale pubblico, in particolare quello sanitario; e la tutela della salute e il coordinamento della finanza pubblica sanitaria, con una gestione più flessibile della programmazione economica, tariffaria, organizzativa e strutturale, nel pieno rispetto dei livelli essenziali di assistenza stabiliti a livello nazionale.


Il documento rappresenta il primo passaggio istituzionale vincolante verso l’intesa definitiva e si inserisce nel quadro normativo definito dalla legge n. 86/2024 e dalla sentenza n. 192/2024 della Corte Costituzionale. L’intesa dovrà ora essere approvata dal Parlamento e dal Consiglio regionale, presso il quale già domani è convocata la Commissione Autonomia per l’esame del testo.
Sorride al momento della firma il ministro Roberto Calderoli, che sottolinea l’opportunità di questo percorso a beneficio di tutto il Paese: «Sono convinto che, senza ideologie o pregiudizi politici, anche altre Regioni si faranno avanti. L’autonomia non toglie nulla a nessuno ma consente di agire con maggiore libertà rispetto ai vincoli che impone lo Stato centrale, e questo va tutto a vantaggio dei cittadini perché la singola Regione conosce meglio i bisogni e saprà dare le migliori risposte concrete. Con queste pre-intese siamo passati allo step successivo, dopo l’approvazione della legge 86/2024, e proseguiremo il cammino insieme ai governatori e con il via libera della stessa premier Meloni, che ha espresso la propria soddisfazione per i passi avanti. Abbiamo davanti un anno e mezzo di legislatura, io son convinto che i tempi ci siano per raggiungere questo risultato».
«Oggi arriviamo a una firma storica che attua l’Autonomia differenziata per il nostro Piemonte, portando a compimento un percorso iniziato nel 2018, quando io ancora non ero presidente e governava il centrosinistra, e che noi abbiamo ampliato e rinforzato nel 2019 e poi nel 2020, mantenendo un impegno programmatico assunto con i cittadini del Piemonte – spiega il presidente Cirio – Oggi attuiamo quello che prevede la nostra Costituzione, ovvero che ci sia la possibilità per le Regioni che lo richiedono, e il Piemonte l’ha richiesto, di poter avere maggiore autonomia su alcune materie per operare meglio e risparmiando risorse. La firma di oggi non è quindi solo un atto formale, ma sostanziale che porterà benefici alla vita dei piemontesi. A titolo di esempio – prosegue il presidente – con l’autonomia la Regione potrà dichiarare subito lo stato di emergenza in caso di calamità naturale, come oggi fa il Friuli Venezia Giulia, oppure destinare risorse aggiuntive per medici e infermieri che scelgono di lavorare, ad esempio, nelle zone di montagna garantendo il diritto alla salute anche nei territori più lontani dalle grandi città, oppure riconoscere le specificità a professioni che per loro natura sono regionali, e non nazionali, come le guide alpine o i maestri di sci».
Alla firma erano presenti anche la vicepresidente Elena Chiorino e l’assessore all’Autonomia Enrico Bussalino, che ha seguito l’intero percorso negoziale e istituzionale insieme al presidente Cirio per conto della Regione, e il presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale, Andrea Cerutti.
«La firma di questa pre-intesa – dichiara l’assessore Bussalino – rappresenta un passo fondamentale verso un modello istituzionale che rafforza la responsabilità amministrativa e avvicina le decisioni ai territori. Il Piemonte ha competenze, struttura e visione per esercitare queste funzioni con efficienza e trasparenza, nell’interesse dei cittadini e nel pieno rispetto dell’unità nazionale».
La pre-intesa ha una durata di dieci anni, rinnovabile, e prevede l’istituzione di una Commissione paritetica Stato–Regione–Autonomie locali, incaricata di monitorare e accompagnare l’attuazione delle competenze trasferite, garantendo trasparenza, continuità e coerenza con il quadro nazionale.

cs

Giachino: “Torino peggiora nella classifica della qualità della vita”

 E’ oggi 26a, era  23a

Per un politico che voglia amministrare bene  la Città o un Paese , Studiare le statistiche e’ come per un medico studiare le analisi del paziente.  Dal silenzio capisco che nessuno ha visto la annuale classifica del giornale economico ITALIA OGGI sulla QUALITÀ della VITA nelle Città capoluogo. Milano è sempre al primo posto mentre Torino dal  23o posto è scesa al  26°.  La nostra Città è 73a per disoccupazione maschile e 51a per disoccupazione femminile. 78a per pannelli fotovoltaici , 105a nella qualità dell’ambiente, 6a per parchi urbani ma qui il merito è dei Savoia e di Peyron, il Sindaco di Italia 61. 14a per auto elettriche, solo 16a nelle Start up preceduta financo da Napoli e Avellino. Dopo il brutto dato europeo sulla caduta del PIL procapite sarebbe interessante sentire cosa ne pensa il Consiglio Comunale, che è stato votato proprio per migliorare la vita della Città, mentre invece la qualità della vita peggiora.  Perché è facile entusiasmarsi per le ATP Finals che durano 10 giorni ma i torinesi vivono la Città tutto l’anno . Una sera potranno sgamarla andando da Briatore , come ho fatto io ieri sera, ma poi i problemi ci sono, la povertà aumenta. Rilanciare la nostra Città , la sua economia , rilanciare il lavoro a partire dai Quartieri periferici che fanno parlare ogni giorno la Cronaca nera e ogni tanto al giovedì sera trasmissioni come DIRITTO e ROVESCIO di Del Debbio che ieri era a interessarsi dei grossi problemi di Barriera. Meno male che noi SITAV abbiamo salvato la TAV che quella ogni giorno ci collegherà col mercato mondiale del turismo e delle merci.
Mino GIACHINO 

Scomparso il noto gallerista e antiquario Mario Benappi

È scomparso il noto gallerista e antiquario Mario Benappi, per il quale l’arte rappresentava una passione familiare tramandata da ben quattro generazioni, e proseguita dal figlio Umberto. La galleria Umberto Benappi è uno spazio d’arte contemporanea fondato nel 2011. La sua sede si trova in un ex atelier d’artista, situato nello storico palazzo Corbetta Bellini di Lessolo, nel cuore di Torino. La tradizione della famiglia Benappi nasce dalla dedizione del bisnonno di Umberto, che ha creato un interesse artistico in tutta la sua famiglia, dai nonni prima, al papà Mario, allo zio Ezio, al cugino Filippo. La nuova leva Benappi ha poi proiettato l’attività di famiglia nel presente grazie a uno sguardo all’arte contemporanea, con l’apertura della Benappi Fine Art, gestita dal cugino Filippo. Benappi non è solo arte a Torino, ma ha anche una sede in alta quota, a Sansicario.

Mara Martellotta

Auto e bici in fiamme: Alessi “Troppi incendi in Aurora”

Questa notte intorno le 03,30 in Via Carmagnola davanti il civico 10-12 ha preso fuoco una bicicletta, la cosa strana è che non è il primo episodio di incendio in quel luogo.

 


Il 3 marzo sempre in Via Carmagnola nello stesso punto è stata devastata la macchina di una ragazza perseguitata da un tipo che voleva entrare a casa sua, minacciandola di bruciargli la macchina se non lo faceva entrare. Lo stesso tipo che dormiva su un materasso davanti l’uscita dei box di fronte molto aggressivo, prendeva a calci le auto e si arrabbiava quando qualcuno gli chiedeva di spostarsi per poter entrare o uscire con l’auto dai box, compiva atti osceni (si masturbava, a volte anche con pantaloni abbassati, lo faceva anche nel Giardino Madre Teresa di Calcutta).

 


Nella notte del 22 ottobre sempre verso le 03,30 ha preso fuoco la macchina della stessa ragazza, coinvolgendo anche una macchina vicina.
Troppe coincidenze, sarà un caso fortuito? Le persone che abitano lì sono piuttosto preoccupate da questi incendi sempre nello stesso punto, davanti l’abitazione della ragazza.

Questa via è parte del Quartiere Aurora dove i residenti da tempo denunciano problemi di degrado, microcriminalità e spaccio di droga, vuole la Città fare qualcosa prima che capiti il peggio al peggio?

Patrizia Alessi

capogruppo FdI Circoscrizione 7

Presentato il progetto “FARO insieme con…”

Presentato questa mattina, a Casa FARO, il progetto “FARO insieme con…”, programma di visite guidate a Enti ed Istituzioni culturali della città dedicate a coloro che vivono una condizione di sofferenza per la perdita di un proprio caro e che sono supportate dal servizio di psicologia della Fondazione FARO.

L’iniziativa è promossa dalla stessa Fondazione FARO, dalla Presidenza del Consiglio Comunale e dalla Prefettura di Torino, con l’adesione della Fondazione “Torino Musei”, Musei Reali, Città Metropolitana, Archivio di Stato, Museo Nazionale di Artiglieria, Museo dell’Assedio e Gallerie di Pietro Micca.

Con “FARO Insieme” desideriamo offrire alle famiglie uno spazio sicuro in cui ritrovare sollievo dopo la perdita di un proprio caro” spiegano dalla Fondazione FARO il presidente Giuseppe Cravetto e il direttore generale Luigi Stella.

Ringraziamo la rete virtuosa creata da Prefettura di Torino, Presidenza del Consiglio Comunale e le realtà culturali della nostra città che hanno deciso di sostenere il progetto della nostra Fondazione, aprendo le porte dei loro palazzi anche alle famiglie assistite dalla FARO. Questi momenti di scoperta e condivisione diventano occasioni preziose per trasformare il dolore in nuove possibilità di relazione e di cura reciproca.

Siamo grati e orgogliosi del cammino che stiamo percorrendo insieme. Per quanto il percorso possa essere difficile, ci sentiamo ogni giorno più vicini ai cittadini e alle loro fragilità, anche grazie alla presenza delle istituzioni del territorio che continuano a sostenerci”.

Quello che presentiamo oggi, ha affermato la Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, è un nuovo traguardo della sinergia, nata a inizio della consiliatura, tra la Presidenza del Consiglio Comunale, la Prefettura e alcuni importanti enti del territorio, con l’obiettivo da un lato di avvicinare cittadine e cittadini alle Istituzioni, dall’altro di promuovere il nostro straordinario patrimonio storico e culturale.

Così, a partire dall’itinerario de “I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città”, passando per “I nuovi cantieri di educazione civica”, nati per iniziativa della Prefettura e divenuti oggetto di un protocollo con altri enti, per proseguire con i “Mercoledì della Storia nascosta”, abbiamo nel tempo incrementato le occasioni di incontro con giovani e meno giovani, rinsaldando il legame con la nostra comunità. La positiva risposta ottenuta ci induce a continuare ad allargare lo sguardo e implementare le collaborazioni.

E a maggior ragione lo facciamo con grande piacere e senso di umanità inserendoci in quel lavoro di costante attenzione e premura che la Fondazione FARO svolge verso chi soffre per la perdita di una persona cara. Aprire le porte dei Palazzi è un segno non solo simbolico di accoglienza e di vicinanza nel quotidiano delle persone: una scelta che considero il senso stesso dell’Istituzione che ho l’onore di rappresentare”.

“Il progetto di apertura dei luoghi delle istituzioni agli operatori e agli assistiti-pazienti e familiari della Fondazione FARO, ha affermato il Prefetto, Donato Giovanni Cafagna, è un modo attraverso il quale si vuole non solo riconoscere il valore prezioso di un impegno di volontariato così lungo e importante in favore della comunità, ma anche operare una forma di restituzione per un’opera che viene incontro alle esigenze di supporto morale e materiale avvertite da chi vive il lutto per la perdita di un congiunto a causa di una grave malattia. L’incontro con il dolore può risultare forse meno insopportabile se è vissuto con qualcuno che con gentilezza e rispetto ti aiuta a sostenerlo, magari anche condividendo la bellezza e la storia della tua città nelle passeggiate tra i palazzi, i musei, i giardini torinesi. Con questo obiettivo la Prefettura si propone di collaborare a questa prima esperienza con l’intento di trasformarla in un impegno duraturo”.

All’iniziativa hanno preso parte il Direttore del museo Pietro Micca, Ambrogio Zaffaroni, il Maggiore Marco Falchero in rappresentanza del Museo d’Artiglieria, Anna Randone per Città Metropolitana, Anna La Ferla in rappresentanza del direttore di Palazzo Madama.

Santa Maradona, 80mila euro alla Fondazione di Candiolo

Con la consegna del secondo assegno da 30mila euro — che vanno ad aggiungersi ai
50mila già donati, per un totale di 80mila euro — portiamo a compimento l’operazione
“Santa Maradona”. Quando abbiamo pensato di pubblicare la sceneggiatura del film, in
partnership con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, contavamo
sull’affetto dei fans ma non immaginavamo neanche lontanamente il successo
dell’iniziativa e l’ondata di affetto che la ha avvolta.
Siamo partiti con il libro, appunto, realizzato con la collaborazione dell’agenzia letteraria
Book on a Tree di Pierdomenico Baccalario di Torino e con la cura dello stampatore
Gianandrea Redaelli, e con il sostegno fondamentale di Rai Cinema e di Lucky Red,
detentori dei diritti del film che hanno concesso gratuitamente l’autorizzazione a
pubblicare la sceneggiatura originale del film corredata da bellissime fotografie di scena e
da molti materiali d’archivio. Gli appassionati hanno risposto superando ogni aspettativa,
esaurendo la tiratura del volume in edizione numerata ed autografata, corredata da
preziosi contributi di amici e membri del cast del film: Stefano Accorsi, Anita Caprioli,
Mandala Tayde, Luca Bianchini, Willie Peyote, Samuele e Max Casacci dei Subsonica, tra
gli altri.
Ma da cosa bella nasce cosa bella, potremmo dire, e si sono aggiunti a noi nuovi e vecchi
amici, che qui ci piace ringraziare di cuore. La Casa d’Aste Sant’Agostino, che ha curato
un’asta di memorabilia del film nel corso di una straordinaria serata al Cinema Massimo
di Torino. Alberto Marchetti, maestro gelatiere, che ha creato il gelato al gusto “Santa
Maradona”, che è stato in vendita nelle sue gelaterie per tutta l’estate e gli amici del locale
“Pastis” di Torino, che hanno ospitato la festa di fine proiezione del film contribuendo così
a far crescere la donazione a sostegno delle attività di cura e ricerca dell’Istituto di
Candiolo – IRCCS. Andrea Mazzola, che con la sua azienda “Spritz” di Ivrea ha disegnato
una linea di merchandising del film (maglie, borse e felpe) di grande successo. E ancora la
bellissima libreria Luxemburg di Torino, che ha organizzato la presentazione del libro e ci
ha aiutati a venderne numerose copie. E per concludere la Città di Torino, che ci ha
regalato una notte con la Mole Antonelliana sulla quale era proiettata un’immagine del
film, per comunicare al meglio l’operazione e ricordare con affetto il compianto amico
Libero De Rienzo.
Naturalmente dobbiamo aggiungere le centinaia e centinaia di appassionati che hanno
scelto di sostenere la nostra iniziativa a favore della Fondazione: a loro tutti e tutte va la
nostra gratitudine senza limiti.
E infine, siamo debitori di riconoscenza per la gentilissima Allegra Agnelli, Presidente
della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, e a tutto il suo staff che ha accolto
il nostro progetto con entusiasmo ed energia positiva.
Alla fine dunque siamo riusciti a raccogliere una somma che oltre ogni rosea previsione,
come detto, supera gli 80mila euro: 81.765 per la precisione. Che cosa ci resta da fare?
Pensare a che cosa potrà essere il “Santa Maradona Day 2026”. Anche perché il prossimo
ottobre il film compie 25 anni. Crediamo che sarà necessario inventarci qualcosa di ancora
più bello.
“La storia di Santa Maradona ci ricorda che la generosità può nascere anche dalle passioni
che uniscono le persone: una storia emozionante che si trasforma in un progetto unico, un
film capace di restare nel cuore di tante persone, un’idea che diventa azione” – ha
sottolineato Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul
Cancro. “Sono grata a Marco Ponti e a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e
lo hanno sostenuto con entusiasmo, contribuendo concretamente alla nostra missione di
dare una speranza in più a chi combatte contro il cancro. I fondi raccolti dall’iniziativa, che
sosteranno le attività di cura e ricerca oncologica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS,
testimoniano un affetto che va oltre ogni aspettativa e ci spingono a guardare al futuro con
ancora maggiore determinazione, verso nuovi traguardi per i nostri pazienti. Con lo stesso
spirito ci avviciniamo al 2026, un anno di importanti ricorrenze: i 40 anni della Fondazione
Piemontese per la Ricerca sul Cancro e i 25 anni di Santa Maradona, che ci auguriamo di
festeggiare con rinnovata energia e con la stessa passione che ha animato questa
iniziativa.”
“Non serve a nulla avere una buona storia se non hai poi qualcuno a cui raccontarla,”
commenta infine Marco Ponti “e proprio per questo sono felice della relazione di amicizia
e di fiducia che si è creata con Candiolo e con tutti i miei compagni di viaggio. Confido che
questa nostra piccola avventura possa essere di ispirazione per altri, più in gamba di noi,
che potranno inventarsi qualcosa per sostenere la ricerca scientifica, i ricercatori e tutto il
personale che qui abbiamo visto raggiungere livelli di vera eccellenza. Insomma, possiamo
dire ‘missione compiuta’ e oggi, dopo la splendida vittoria alle ATP Finals di Jannik Sinner
— amico di Candiolo ormai da anni — con un pizzico di orgoglio ce ne torniamo a casa
con la consapevolezza che un paio di ‘ace’ li abbiamo piazzati anche noi”.

“Skate. Paint. Care. & Repeat”

Giovani, arte e collaborazione per lo “skatepark” di Chieri. Un progetto di riqualificazione rivolto ai giovani “skaters”. Ma non solo

Dal 24 novembre 2025 al 27 gennaio 2026

Chieri (Torino)

L’invito-progetto, contenuto in quel lungo ma ben comprensibile titolo in inglese – “Skate. Paint. Care. & Repeat” – sottende a un percorso formativo gratuito ed è rivolto dal Comune di Chieri ai giovani “under 30”, che vogliano prendersi cura dello “Skatepark” del PA.T.CH – ParcoTessileChierese”, contribuendo a renderlo uno spazio “ancora più vivo, colorato e condiviso”.

Precisa in proposito l’assessora chierese alle “Politiche Giovanili”, Vittoria Moglia: “Il progetto è nato da due idee che si sono incontrate. Da un lato, la volontà dell’amministrazione comunale di individuare e attrezzare ‘spazi artistici’ dove la creatività giovanile possa esprimersi ed essere valorizzata, in particolare attraverso la ‘street art’. Dall’altro, il desiderio di un gruppo di giovanissimi ‘skaters’ chieresi di elaborare, insieme all’amministrazione, delle regole di ‘buon utilizzo’ dello ‘skatepark’ del ‘PA.T.CH’. A nostro avviso si tratta di  un segnale molto importante per il fatto che sono gli stessi cittadini, in particolare i più giovani, a farsi avanti e a manifestare la loro voglia di partecipare attivamente e di prendersi cura di un bene comune.

L’assessora Moglia ricorda anche che la piattaforma destinata alla pratica dello “Skateboard” e degli “Sport Rotellistici” è stata realizzata in città a fine 2023, a completamento del progetto di riqualificazione dell’area di via Tana/Caselli, con un investimento di circa 75mila  euro.

In concreto il progetto formativo“Skate. Paint. Care. & Repeat” si articolerà in due momenti: nella prima fase i partecipanti, insieme all’illustratrice pugliese e “mural artist” Arianna Martucci (@____aira), progetteranno un intervento di “street art” sulle pareti laterali dello “skatepark”; successivamente, attraverso un percorso di incontri e laboratori, si procederà alla “scrittura condivisa” delle regole di buona gestione dello “skatepark”, per arrivare, in primavera, a realizzare l’opera muraria.

 

Gli incontri (complessivamente sette) si terranno presso il Centro Giovanile “Arka” (piazza Caselli, 19) e presso il “Palazzo Comunale” (via Palazzo di Città, 10) da novembre 2025 a gennaio 2026.

 

Si inizia lunedì 24 novembre , ore 16/18, presso il Centro Giovanile “Arka”, in piazza Caselli 19 con un incontro sul tema “Street art: origini, linguaggi e città”, per concludere il percorso formativo martedì 27 gennaio, ore 16/18, negli spazi del “Palazzo Comunale”, in via Palazzo di Città 10, con un incontro dedicato a “Beni comuni e collaborazione civica: da regole a relazioni”.

Possono partecipare tutti i giovani “under 30”interessati a “street art”, “spazi pubblici”, “collaborazione e cura dei beni comuni”.

La partecipazione è gratuita e i posti sono limitati.

Per partecipare è necessario compilare il “form” di iscrizione “online” https://forms.gle/W3Dh4WEDwCeRHPsUA

 

g.m.

 

Nelle foto: Chieri “Skatepark” e Vittoria Moglia