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Il bollettino Covid di sabato 23 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 246 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 102 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 60.636 tamponi eseguiti, di cui 54.690 antigenici. Dei 246 nuovi casi, gli asintomatici sono 134 (54,5%).

I casi sono così ripartiti: 121 screening, 88 contatti di caso, 37 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 387.236,così suddivisi su base provinciale: 31.868 Alessandria, 18.512 Asti, 12.199 Biella, 55.803 Cuneo, 30.025 Novara, 206.245 Torino, 14.411 Vercelli, 13.771 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.595 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.807 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 18 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 179(+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.560

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.947.700 (+60.636 rispetto a ieri), di cui 2.331.087 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.804

Due decessi di persone positive al test del Covid-19,nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.80deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.581 Alessandria, 721Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.639 Torino, 533 Vercelli, 376 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

371.675 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 371.675 (+127 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.966 Alessandria, 17.625 Asti, 11.700 Biella, 53.758 Cuneo, 28.924 Novara, 198.597 Torino, 13.737 Vercelli, 13.325 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.505 extraregione e 2.538 in fase di definizione.

Una rete di assistenza regionale per i disturbi della nutrizione

L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «ATTIVIAMO PERCORSI DI CURA APPROPRIATI E OTTIMIZZATI»

Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, stamattina la Giunta regionale ha approvato il documento di revisione dei setting assistenziali e dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi dei servizi regionali per la prevenzione e cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, costituendo la “Rete dei servizi regionali per la prevenzione e cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”, con sei livelli di presa in carico e cura del paziente: centro esperto regionale, livello di base (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta), livello ambulatoriale di primo livello, livello ambulatoriale complesso/semiresidenziale, livello ospedaliero (emergenza e posti letto dedicati di riabilitazione) e comunità terapeutica.

«Poniamo rimedio in Piemonte a una situazione che vedeva attive alcune sedi di cura dei disturbi dell’alimentazione – osserva l’assessore Icardi -, ma non ancora una capillare e integrata rete regionale per la cura ambulatoriale, ospedaliera e riabilitativa. Il trattamento delle patologie legate ai disturbi alimentari richiede il coinvolgimento di varie competenze professionali anche specialistiche (psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi clinici, nutrizionisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, endocrinologi, ginecologi) e necessita pertanto della definizione di un quadro di interventi integrati, con il coordinamento di professionalità qualificate e con l’eventuale integrazione di pubblico e privato accreditato. La nuova rete di intervento è completa in tutti i vari livelli di assistenza, attua un percorso di cura appropriato e ottimizzato sul piano delle risorse impiegate, sia per quanto riguarda le fasi del ricovero ospedaliero, sia per quanto riguarda la presa in carico sul territorio, anche in funzione del contenimento di una rilevante mobilità passiva».

Alle Aziende Sanitarie territoriali ed ospedaliere viene chiesto di promuovere programmi formativi in materia di trattamento dei disturbi del comportamento alimentare per gli operatori sanitari,  aprire un centro per terapia ambulatoriale specialistica presso ogni azienda sanitaria e un centro di terapia intensiva di secondo livello in ogni quadrante (Asl Città di Torino e della provincia; Asl Novara, Vercelli, Biella e Vco; Asl Cn 1 e Cn 2; Asl Asti e Alessandria), attivare presso ogni ospedale il “codice lilla” per l’accoglienza, il triage, la valutazione ed il trattamento del paziente con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, attivare almeno 2 posti letto dedicati in ogni quadrante per i ricoveri urgenti ed almeno 8 posti letto presso il centro Esperto regionale collocato presso l’Azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino, e individuare, per la riabilitazione, posti letto dedicati ove, superata l’emergenza nei reparti di degenza intensiva, le persone affette da disturbi alimentari possano proseguire cure h24.

Complessivamente, il fabbisogno territoriale viene aggiornato con tre strutture riabilitative per anoressia e bulimia con comorbilità psichiatrica accreditabili, mentre la struttura Villa Giulietta di Prunetto risulta autorizzata per 20 posti letto più 2 di pronta accoglienza quale Comunità riabilitativa educazionale per i disturbi da binge eating e obesità.

«Secondo gli ultimi studi – informa l’assessore Icardi -, in Piemonte si calcola che le persone afflitte da tutte le forme di disturbo alimentare siano oltre 200 mila. I quadri diagnostici più gravi – anoressia nervosa e bulimia nervosa – nelle stime più basse hanno una prevalenza di 0,5% (anoressia nervosa) e 1,2% (bulimia nervosa). Significa che in Piemonte si possono stimare circa 20.000 persone affette da anoressia nervosa e più del doppio da bulimia nervosa in differenti fasi di cura e in differenti forme di gravità».

In particolare, l’incidenza stimata dell’anoressia nervosa è di almeno 8-9 nuovi casi per 100.000 persone in un anno tra le donne, mentre è compresa fra 0,02 e 1,4 nuovi casi per 100.000 persone in un anno, tra gli uomini. Approssimando il dato a 10 nuovi casi per 100.000 in tutta la popolazione piemontese, significa che in ogni anno si verifica un numero di nuovi casi atteso di 431 ragazze e ragazzi affetti da anoressia nervosa, il 30% circa richiederà cure intensive ospedaliere e nel 40% dei casi può non bastare un solo ricovero.

Negli ultimi anni, e con ulteriore grave accentuazione del trend nel corso del recente periodo pandemico Covid-19, si è purtroppo assistito ad una crescita esponenziale del numero delle richieste di cura e dei conseguenti accessi ai Servizi ospedalieri (in acuzie) e ambulatoriali, ad un’anticipazione del primo picco di esordio dei disturbi del comportamento alimentare, fino a coinvolgere gli anni dell’infanzia e della pre-pubertà, e ad un aggravamento della complessità all’esordio e conseguentemente della prognosi.

Arrivano ai Servizi di cura bambini e ragazzi in età sempre più giovane, con un aumento della prevalenza del sesso maschile rispetto al passato, con quadri clinici complessi e con caratteristiche sempre più sfumate.

RUOLI ALL’INTERNO DELLA RETE

1) centro esperto regionale: svolge una funzione di coordinamento della rete dei servizi e dei compiti formativi e di ricerca. Il centro esperto deve fornire trattamenti ambulatoriali intensivi, attività di DH, di degenza ospedaliera e pronta disponibilità presso il pronto soccorso in via continuativa. E’ collocato presso la Città della Salute e della Scienza di Torino e in esso opera una équipe multidisciplinare integrata.

2) livello di base (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta): i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta sono fondamentali nel riconoscimento precoce dei disturbi dell’alimentazione, nell’ingaggiare pazienti e famiglie nelle cure e nell’indirizzare le persone affette al percorso corretto nel minor tempo possibile.

3) livello ambulatoriale di primo livello: in ogni ASL è prevista l’apertura di un centro per terapia ambulatoriale specialistica. la Direzione generale dovrà individuare la sede appropriata del centro, prevedere a garantire la presenza di personale multidisciplinare (psichiatra, psicologo clinico, nutrizionista, dietista, infermiere, OSS e tutte le figure ritenute necessarie) formato periodicamente, e garantire il funzionamento del servizio per almeno due giorni a settimana (14 ore);

4) livello ambulatoriale complesso/semiresidenziale: in ogni quadrante è costituito un centro di terapia ambulatoriale intensiva (centro di secondo livello). Le aziende del quadrante dovranno individuare la sede appropriata del centro, prevedere a garantire la presenza di personale multidisciplinare (psichiatra, psicologo clinico, nutrizionista, dietista, infermiere, OSS, educatore professionale e tutte le figure ritenute necessarie) formato periodicamente, e garantire il funzionamento del servizio per tutti i giorni feria-li per almeno otto ore. Il centro ambulatoriale intensivo deve effettuare terapie anche giornaliere per i pazienti, essere in gradi di fornire pasti assistiti, attività rieducative e terapie adeguate e in linea con i trattamenti più innovativi e completi.

5) livello ospedaliero (emergenza e posti letto dedicati di riabilitazione): il livello ospedaliero si articola su tre attività: pronto soccorso, ricoveri urgenti intensivi, riabilitazione.

6) comunità terapeutica: si calcola che circa 65 persone/anno possono avere bisogno di una comunità terapeutica riabilitativa per anoressia e bulimia con comorbilità psichiatrica. Stimando la presenza media in struttura di circa 240 giorni, i posti ipotizzabili sono circa 40.

 

Donna muore schiacciata in auto tra due camion

DAL PIEMONTE/ Una donna di 49 anni è morta oggi in un incidente stradale accaduto a Spinetta Marengo, nei pressi di Alessandria,  sulla strada regionale 10.  Era residente a Novi Ligure ed è stata coinvolta nel tamponamento di due camion. È rimasta schiacciata e per estrarla dall’auto sono intervenuti i vigili del fuoco. La polizia stradale sta svolgendo le indagini. È rimasto ferito  un altro passeggero che si trovava sull’auto, portato in codice giallo all’ospedale di Alessandria.

Si riapre dopo 30 anni il caso del misterioso delitto della “donna in rosso”

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Riaperto  dopo oltre trent’ anni il caso sull’omicidio di Franca Demichela, caso celebre della cronaca torinese finno ad oggi irrisolto e noto come il delitto della signora in rosso. La procura ha ottenuto la riapertura del fascicolo per nuove indagini su reperti trovati all’epoca. Si tratta di profili genetici e tracce di Dna custoditi e ora  analizzabili grazie a nuove tecniche scientifiche di cui non si disponeva a quel tempo. La donna era una rappresentante di moda di 49 anni, molto ricca. Frequentava sconosciuti e  feste nei campi nomadi. Fu trovata morta, strangolata, da un clochard nel 1991. Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati, per poter effettuare gli accertamenti irripetibili: l’ex marito della vittima  e quattro nomadi visti in compagnia della donna appena prima dell’omicidio. Erano già finiti sotto inchiesta ma scagionati.

Cybercrime, sottratti dal 2017 ad oggi oltre 200 mila euro a un anziano

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Contrasto al Financial Cybercrime ed alle frodi a danno degli anziani 5 Perquisizioni eseguite sul territorio Torinese

 

La Polizia Postale di Torino ha dato esecuzione a 5 decreti di perquisizione emessi dalla locale Procura della Repubblica, per la truffa perpetrata ai danni di un cittadino torinese, ultra ottantenne, a cui sono stati sottratti fraudolentemente, dal 2017 ad oggi, oltre 200.000,00 euro.

 

Le attività sul territorio hanno consentito di sequestrare numerosi supporti informatici, sim card e carte di pagamento che erano state utilizzate per capitalizzare i profitti illeciti ai danni dell’anziano; diversi anche i documenti bancari relativi a conti correnti intestati agli indagati.

 

L’attività ha avuto origine dalla segnalazione di un conoscente della vittima, resosi conto che lo sventurato veniva, attraverso inganni subdoli, raggirato dalla sua badante alla quale questi aveva prestato del denaro mai più restituito dietro il pretesto di dover sottoporre il figlioletto di tre anni ad interventi chirurgici al cuore; a seguito dell’aiuto fornito il rapporto si era evoluto in una sorta di relazione affettiva che faceva leva sull’empatia dell’anziano verso la donna.

 

Dopo che la badante aveva smesso di assistere l’anziano entravano in scena altri soggetti che si rendevano disponibili quali intermediari per recuperare il denaro, tra cui due sedicenti avvocati che hanno continuato, attraverso mail e messaggi wa e con scuse sempre più fantasiose, a richiedergli soldi con il miraggio di poter rientrare delle somme versate.

 

Le indagini, svolte sotto la direzione della Dott.ssa Giulia Rizzo della Procura di Torino, sviluppate dalla squadra Ecommerce/Antifrode del Compartimento di Torino, hanno avuto inizio dall’analisi di alcune e-mail sospette provenienti da identità fake.

 

Le tracce informatiche sono state poi correlate agli approfondimenti bancari che hanno evidenziato una movimentazione di denaro anomala per le esigenze di vita dell’anziano, transazioni che hanno portato al completo svuotamento del suo conto corrente.

 

Il materiale informatico sequestrato verrà sottoposto ad ulteriori approfondimenti al fine di ricostruire la rete di rapporti tra i truffatori e comprendere l’eventuale coinvolgimento di ulteriori vittime.

Il caso è emblematico di come soggetti fragili quali gli anziani e i minori siano un bersaglio appetibile per la criminalità soprattutto cyber, sfruttando la maggiore vulnerabilità delle vittime connessa alle insidie nascoste del web.  

 

Di seguito alcuni consigli utili della polizia di Stato per non cadere vittime di truffa:

 

·         Nessuno regala soldi o occasioni facili di guadagno quindi diffidate sempre di chi ve le propone;

·         Non bisogna far entrare sconosciuti in casa e comunque non lasciarli mai soli. Spesso mentre il primo complice distrae la vittima con qualche scusa un secondo la deruba;

·         Per nessun motivo mostrare soldi o oro ad estranei, alla domanda se si possiede o si custodisce del  denaro o valori in casa la risposta deve essere sempre negativa;

·         Attenzione alla richiesta di somme di denaro urgenti da parte di persone che si fingono amici di parenti, figli, nipoti o amici, i truffatori spesso si informano sulla vita privata per raggirarle;

·         Ricordare che nessun ente effettua controlli di banconote a domicilio;

·         Si raccomanda infine di non dare confidenza a sconosciuti e di avvertire subito le forze dell’Ordine qualora vi sia insistenza nel cercare di entrare nelle rispettive abitazioni.

 

 

Per ulteriori approfondimenti visitate il sito https://www.commissariatodips.it/.

Completato il censimento arboreo di Volpiano

Classificate 1.912 piante e sostituiti alcuni alberi malati

Il Comune di Volpiano ha completato il censimento arboreo, con la classificazione e l’identificazione di tutte le 1.912 piante presenti nel centro abitato, per individuare speciedimensionicollocazione e grado di vitalità; alcuni alberi malati sono stati abbattuti, ad esempio in via Udine, per essere sostituiti con esemplari più giovani.

Commenta l’assessore all’Ambiente Andrea Cisotto: «Si tratta della prosecuzione di un’attività già programmata dalla precedente amministrazione; cerchiamo d’intervenire rapidamente dove è necessario, anche in base alle segnalazioni dei cittadini».

Il bollettino Covid di venerdì 22 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 278 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 102 dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 60.535 tamponi eseguiti, di cui 54.400 antigenici. Dei 278 nuovi casi, gli asintomatici sono 150 (54%).

I casi sono così ripartiti: 123 screening, 115 contatti di caso, 40 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 386.990,così suddivisi su base provinciale: 31.857 Alessandria, 18.503 Asti, 12.191 Biella, 55.754 Cuneo, 30.008 Novara, 206.107 Torino, 14.408 Vercelli, 13.767 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.595 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.800 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 176 (– 4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.446

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.887.064 (+ 60.535 rispetto a ieri), di cui 2.323.614 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.802

Due decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.802 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.580 Alessandria, 721Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.638 Torino, 533 Vercelli, 376 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

371.548 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 371.548 (+117 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.956 Alessandria, 17.610 Asti, 11.700 Biella, 53.728 Cuneo, 28.917 Novara, 198.542 Torino, 13.733 Vercelli, 13.320 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.505 extraregione e 2.537 in fase di definizione.

In Piemonte prosegue la zona bianca Copertura vaccinale dell’80% della popolazione over 12

In Piemonte oltre l’85% delle persone con più di 12 anni ha aderito alla campagna vaccinale e di questi il 92% ha completato il ciclo con due dosi (circa l’80% se si considera la platea complessiva degli over12 piemontesi). Quasi 150 mila persone hanno già ricevuto anche la terza dose.

Ad oggi mancano all’appello circa 590 mila persone (di cui 149 mila over60).
“È un dato in costante miglioramento se consideriamo che nelle ultime tre settimane hanno aderito più di 100 mila persone – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Stiamo facendo tutto il possibile per continuare a incentivare la vaccinazione e per questo, da sabato 23 ottobre, i lavoratori che scelgono di vaccinarsi e sono in attesa della validazione del green pass, che per regola ministeriale avviene dopo 15 giorni dalla prima dose, potranno avere accesso gratuitamente al tampone negli hotspot delle Asl”. Le modalità per prenotare il tampone e accedere agli hotspot saranno pubblicate domani sul sito della Regione Piemonte.
Per ricevere il tampone gratuito sarà necessario aver già ricevuto la prima dose.

DETTAGLIO ETÀ NON ADERENTI

– 288 mila hanno tra i 30 e 59 anni, l’età centrale a livello lavorativo
– a cui si aggiungono circa 60 mila ventenni e 75 mila sessantenni

Fuori dalle età lavorative ci sono anche

-45 mila Settantenni e 28 mila Over80

– 93 mila studenti tra i 12 e i 19 anni (sono gli ultimi ad aver iniziato le vaccinazioni, ma con una percentuale di adesione alta di oltre il 70%. Un dato che si riflette sulla buona situazione a scuola rispetto allo scorso anno, grazie anche all’adesione alla vaccinazione del personale scolastico che in Piemonte è del 94%).

IL PIEMONTE PROSEGUE IN ZONA BIANCA
Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nella settimana 11-17 ottobre, in Piemonte, il numero dei nuovi casi segnalati cresce, ma rispetto alla settimana precedente si riducono lievemente il numero dei focolai e l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi, che resta inferiore a 1 e passa da 0.93 a 0.91.

La percentuale di positività dei tamponi si conferma all’1%.

Stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei posti letto ordinari (per entrambi 3%). Il valore dell’incidenza (33,14 casi ogni 100 mila abitanti ad oggi) e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Draghi come Cesare Battisti? Mellano interviene sulla garante rimossa

A seguito del clamore mediatico innescato da un post su Facebook della garante comunale di Ivrea Paola Perinetto, che paragona il premier Draghi al terrorista Cesare battisti, il garante regionale dei detenuti, coordinatore dei garanti comunali piemontesi, Bruno Mellano ha rilasciato un commento 

“Non spetta a me ‘rimuovere’ Paola Perinetto dal ruolo assegnatole dal Consiglio comunale di Ivrea a seguito di procedura pubblica di avviso e di selezione. La delibera istitutiva e il regolamento attuativo di Ivrea, come quelli delle altre oltre cinquanta città italiane dotate di garante, hanno una previsione esplicita per l’eventuale revoca. Sono certo che il sindaco – con cui mi sono sentito telefonicamente – e il Consiglio comunale eporediese faranno le debite considerazioni e, soprattutto, decideranno se si possa configurare la previsione normativa che determina la possibilità di revoca con i due terzi dei consiglieri votanti: ‘per gravi motivi connessi all’esercizio delle sue funzioni, gravi inosservanze dei doveri discendenti dal proprio ufficio o per gravi e ripetute violazioni di legge’.

Il post, che Paola Perinetto ha immediatamente rimosso quando questa mattina glielo ho personalmente segnalato, rappresenta indubbiamente un errore per un organo istituzionale quale è un garante, figura autonoma e indipendente anche dall’ente che l’ha nominato, ma non certo svicolata dal rispetto delle persone e delle leggi, anche quelle che si ritengono sbagliate e che si vogliono cambiare o abrogare.

L’errore in cui è incorsa la collega non deve cancellare però il lavoro effettuato in questi anni né far venir meno il rispetto della persona: il tritacarne mediatico dei social non può essere considerato un giusto contrappasso. Credo sia doveroso dire – anche oggi – che Paola Perinetto è una garante comunale efficiente e disponibile, molto presente e assidua nel suo compito e che nella fase acuta della pandemia si è incaricata direttamente anche di surrogare il mondo del volontariato escluso dall’ingresso in carcere nel sostegno materiale ai ristretti. Proprio per questo giovedì 14 ottobre, in previsione dell’entrata in vigore delle norme sul Green pass, la Garante di Ivrea aveva salutato i detenuti con l’impegno di seguire da remoto le segnalazioni e i casi già presi in carico. Il sindaco e il Consiglio comunale di Ivrea, con serenità, assumeranno le proprie decisioni”.

Furia violenta: prende a sprangate in testa l’ex moglie e il nuovo compagno di lei

DAL PIEMONTE/ In preda a una furia violenta ha aggredito  l’ex moglie e l’attuale compagno della donna con una spranga di ferro, procurando loro diverse ferite. L’uomo, un 41enne di Vercelli originario dell’Est Europa  è stato arrestato dai carabinieri della locale compagnia per rapina aggravata, lesioni personali e danneggiamento. I militari sono stati chiamati dall’ex moglie 32enne che aveva trovato  in casa l’ex che, oltre a minacciarla e picchiarla, stava anche distruggendo i mobili. Le ha anche sottratto il cellulare. La donna e il compagno sono stati medicati al Pronto Soccorso di Vercelli e hanno una prognosi di 8 e 21 giorni per ferite al capo.