Un gruppo di manifestanti pro Pal, alcuni dei quali sono accampati da giorni in piazza San Carlo hanno steso un vessillo palestinese da un lato all’altro di via Roma ed esposto striscioni contro la guerra, mentre in piazza Castello si svolgeva la cerimonia della Festa della Repubblica.
Alzabandiera per la Festa della Repubblica
“La Festa della Repubblica è una ricorrenza cui i torinesi e tutti gli italiani sono molto legati. In questa giornata, un pensiero va riservato a tutti i rappresentanti delle forze armate che sono impiegate in tante aree critiche nel mondo, a difesa della pace e della democrazia.

In un momento storico così complicato risuonano forti le parole del presidente Mattarella, un monito per promuovere la cultura della pace e del dialogo, la cifra caratterizzante, da tanti decenni, della nostra Repubblica”. Queste le parole del sindaco Stefano Lo Russo, pronunciate a margine della cerimonia dell’alzabandiera in piazza Castello, che ha aperto le celebrazioni del 2 giugno.
Ad intonare le note dell’Inno Nazionale e ad accompagnare la parata d’onore delle forze dell’ordine è stata la Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale della Città di Torino. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il prefetto Donato Carfagna ha consegnato quattro onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica italiana”. La cerimonia di consegna delle onorificenze è poi proseguita alle ore 11 nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito di via Arsenale 22 alla presenza del Sindaco. Tra gli insigniti il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, che è stato nominato commendatore, la presidente dell’Ascom torinese Maria Luisa Coppa e la fondatrice di Mamre suor Giuliana Galli, alle quali è andato invece il cavalierato.
La giornata si chiuderà alle ore 17, nuovamente in piazza Castello, con la cerimonia dell’ammainabandiera. Per la Città di Torino sarà presente l’assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza Marco Porcedda.
TORINO CLICK
La distanza tra Barriera con la metà della Città che sta bene in questi anni è aumentata tantissimo. Occorre dare subito e di più a chi abita in Barriera, non sono figli di un Dio minore.

Cirio ad Atene per ricordare Santorre di Santa Rosa
Segnaletica coperta e marciapiedi impraticabili
Caro direttore, la Città di Torino, come è noto, ha adottato ” lo sfalcio ridotto” , per permettere alle piante di arrivare fino al seme e per permettere a tutte quelle specie di animaletti che vivono tra le piante di riprodursi. Iniziativa anche lodevole ma contestualmente non osserva una sfalciatura mirata laddove si rende necessaria. Capita infatti di incappare in strade dove la segnaletica verticale è ricoperta da una florida jungla, con relativo pericolo per la circolazione. Capita di imbatterci in strade i cui marciapiedi sono totalmente impraticabili perchè totalmente invase da fitta vegetazione che non consente ai cittadini di camminarci. Va bene la sfalciatura ridotta ma quella essenziale va fatta costantemente.

Lo Russo fan di Vasco
Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha incontrato Vasco Rossi, a margine dei due concerti che la rockstar ha tenuto in città. Ecco il commento del primo cittadino sui social: “Alcuni artisti riescono, con la loro musica, a segnare intere generazioni.
Vasco Rossi è sicuramente tra questi: incontrarlo, da suo fan di sempre, è stata una bella emozione.
Torino lo ha accolto alla grande, lo abbiamo visto ieri sera con un grande concerto e lo Stadio Olimpico, pienissimo, a cantare insieme a un mito della musica.
Vasco mi ha detto che ama Torino, che è una città che gli piace molto: sinceramente, non potevamo ricevere complimento più bello da un’icona come lui. Perché quando artisti di questo calibro si sentono a casa qui, significa che la nostra città ha un’anima che si fa sentire.
Continuiamo su questa strada, aprendo sempre più spazi all’energia della musica e alla bellezza di stare insieme.
E grazie Vasco, per quello che hai dato a Torino, per la magia che ci hai regalato con l’avvio del tuo tour!“
Allerta gialla per i temporali in Piemonte
L’instabilità meteo è in aumento e la Protezione Civile ha diramato un’allerta gialla da oggi lunedì 2 giugno per il Piemonte, con particolare attenzione alle aree a nord del Po. L’avviso è legato all’arrivo di temporali localmente intensi, con possibili grandinate, allagamenti e fenomeni di versante isolati.
Ieri, domenica 1 giugno si sono registrati i primi segnali di instabilità, con rovesci sparsi sull’alto Piemonte e fenomeni isolati sulle pianure occidentali, soprattutto in prossimità dell’arco alpino. Tuttavia, secondo Arpa Piemonte, sarà da lunedì che la situazione meteorologica peggiorerà sensibilmente.
Il principale flusso perturbato si abbasserà di latitudine, favorendo l’ingresso di correnti umide da sud-ovest e infiltrazioni di aria più fredda in quota. Questo porterà a un deciso aumento dell’instabilità, con rovesci e temporali, anche di forte intensità, che si alterneranno fino a metà settimana, soprattutto sui settori occidentali e settentrionali. Le zone sudoccidentali vedranno fenomeni più sporadici e meno intensi, mentre tra Astigiano e Alessandrino le precipitazioni saranno per lo più assenti, salvo occasionali piovaschi nelle aree prossime al confine con la Liguria.
25 Aprile e 2 Giugno


A causa di previste condizioni meteorologiche avverse, le attività previste nel pomeriggio del 2 giugno nell’area antistante l’ingresso dell’ospedale Regina Margherita in occasione del Regina Music Fest non potranno svolgersi e vengono rimandate a data da destinarsi. Per soddisfare l’attesa dei bambini e delle loro famiglie di trascorrere un pomeriggio in musica, rimangono confermate alcune attività di intrattenimento e gioco all’interno dei reparti.
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Il 2 giugno si terrà il ‘Regina Music Fest’ per i piccoli degenti del Regina Margherita e per la raccolta fondi per l’ampliamento della struttura riabilitativa
Lunedì 2 giugno Torino ospita la terza edizione del ‘Regina Music Fest’, un appuntamento quest’anno dedicato ai piccoli degenti del Regina Margherita, in piazza Polonia.
Si tratta di un appuntamento speciale che trasformerà piazza Polonia in un palcoscenico a cielo aperto, dove risuoneranno le musiche di artisti come Neja, regina della Dance anni ’90, e Willie Peyote, cantautore torinese tra i più noti nella scena hippy hop italiana. Saranno presenti le 4Calamano, sorelle di Varazze celebri per le loro armonie a cappella e il trio D! PS, la cui musica fonde elettronica, rap e indie pop. Non mancheranno i Bandakadabra, con fiati e percussioni in stile brass band e I Patagarri, finalisti del più noto talent italiano che coinvolgeranno il pubblico con la loro travolgente energia gipsy jazz. Un tocco di internazionalità giungerà dagli artisti senegalesi Ablaye Magatte Dieng, mentre Pietro Morello, musicista e tiktoker , guiderà la manifestazione insieme a Cristina Chiabotto e Mattia Villardita.
Completeranno il clima festoso le performance itineranti dei trampolieri di Settimo Circo, travestiti da Kiss, con giochi e racconti.
La kermesse, che avrà inizio alle ore 16, è patrocinata da Ugi, in collaborazione con la Città della Scienza e della Salute di Torino.
Grazie a supporto di Reale Foundation e Iren, l’edizione 2025 sostiene un progetto ambizioso, che è quello dell’ampliamento dell’area riabilitativa dell’ospedale, con uno spazio dedicato ài più piccoli. Con la collaborazione del collettivo Sant3 Molest3 e grazie al settore educativo del gruppo Iren, Eduiren, verrà realizzato un arazzo collettivo da scoprire fatto di materiali di scarto, che torneranno a nuova vita.
Ingresso gratuito con offerta libera.
Mara Martellotta
Torino abbraccia l’Africa sul Po
Oltre 4 mila persone per primi giorni di festa al Festival Panafricano 2025, in attesa del gran finale
Oltre 4 mila persone hanno partecipato alle prime giornate del festival Panafricano (23, 24, 25 maggio) e ora Torino il gran finale (31 maggio, 1 e 2 giugno) di questo viaggio festoso perché “La cultura è il miglior antidoto contro la paura e il razzismo“, come dichiara Jerome Bohui Gohoure, presidente dell’Associazione Panafricando, ricordando la missione inclusiva del festival.
Il festival panafricano è un evento inclusivo, gratuito e aperto a tutti, nato per dare spazio e voce alle comunità africane, afrodiscendenti e di seconda generazione della città.
Il weekend conclusivo promette nuove emozioni e una partecipazione ancor più ampia. Durante il talk pomeridiano verranno affrontati con giovani afro-discendenti e attivisti anche i temi della cittadinanza referendiaria.
In programma ci sono dibattiti e spettacoli che attraversano temi attuali e celebrano talenti afro-discendenti: si parlerà di giovani, clima e agricoltura sostenibile in Africa, e una tavola rotonda domenica vedrà il giornalista Luca Attanasio discutere di sfruttamento delle risorse e “rivoluzione verde” nel continente. Lunedì pomeriggio sarà il momento di storie di successo dalla diaspora: Tracy Eboigbodin (nota al pubblico come Tracy B, vincitrice di MasterChef Italia) racconterà la sua esperienza di integrazione attraverso la cucina; l’attore italo-senegalese Haroun Fall condividerà il suo percorso nel cinema italiano multiculturale; il cestista Momo Touré parlerà di come lo sport possa creare ponti tra l’Africa e l’Italia. Nel frattempo, sul fronte artistico, altri ospiti internazionali sono pronti a stupire: un collettivo guidato dalla Namibiana Paula Doyle e dal maliano Diarra esplorerà sul palco l’identità di una nuova cittadinanza attraverso teatro e musica; la delegazione Malgascia residente in Svizzera, con i suoi oltre 50 rappresentanti, porterà i suoni folkloristici della propria terra. E come per lo scorso week end sarà possibile farsi trascinare dall’estro improvvisativo della direttrice artistica Fé Avouglan, ancora una volta sul palco con uno show originale che unisce lirica e tradizione orale.
Il culmine sarà lunedì 2 giugno, giorno di festa, quando il Festival chiuderà in bellezza con una giornata per tutta la famiglia. Nel pomeriggio i protagonisti saranno i bambini del quartiere Aurora, che dopo settimane di laboratori multiculturali (Aurora Children Lab) saliranno sul palco con un saggio pieno di gioia e colori – simbolo del futuro condiviso che questo festival vuole costruire. E alla sera, il gran concerto finale sigillerà l’abbraccio tra Torino e l’Africa: il rapper italonigeriano Tommy Kuti infiammerà la scena insieme ad Amoro (giovane talento afrobeat) e ExoEsa – alias Esa Abrate – in un travolgente show a più voci. Sarà un’esplosione di energia panafricana, un coro di ritmi hip-hop, soul e tradizione che farà danzare il pubblico un’ultima volta sulle rive del Po, con le luci della città e del festival a rispecchiarsi nell’acqua.
Il Festival Panafricano 2025 si conferma così un ponte di culture e umanità nel cuore di Torino. La presenza di partner internazionali e delegazioni africane – dal Burkina Faso al Marocco, dalla Costa d’Avorio ad altre nazioni – testimonia l’importanza di questo dialogo globale, reso possibile anche dal supporto istituzionale. L’Associazione Panafricando APS, con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, rivolge un invito accorato a tutta la cittadinanza e ai media:
“partecipate numerosi al weekend conclusivo. Lasciatevi coinvolgere da questa festa di musica, arte e condivisione, unitevi al sorriso di una Torino che abbraccia l’Africa. Gli eventi si terranno al CAP10100 (Corso Moncalieri 18) e ai Giardini Ginzburg, dalle ore 12 fino a notte fonda, sempre a ingresso libero. Vi aspettiamo: perché in questa grande famiglia panafricana c’è posto per tutti, e insieme – tra il Po e il mondo – possiamo scrivere un’altra pagina di gioia e speranza”.