CRONACA- Pagina 12

Alberi corso Belgio: “Ma gli amministratori sanno cosa significa partecipazione?”

Caro direttore,

Leggiamo su «La Stampa» del 15 aprile 2025 che il Comune intende affidare entro la primavera a un progettista esterno la redazione di un masterplan di corso Belgio, unitamente all’ “incarico di accompagnamento alla progettazione per il coinvolgimento della cittadinanza“. Si menziona inoltre la già avvenuta approvazione di un documento di indirizzo alla progettazione lo scorso 27 marzo.

Quindi in realtà il Comune è già partito in solitaria senza coinvolgere la cittadinanza. Ed ecco infatti sul sito Internet in data 27 marzo una determina su un “Progetto di Rinaturalizzazione di aree urbane tramite la messa a dimora di alberi e arbusti con fondi europei (PN METRO PLUS E CITTÀ MEDIE SUD 2021-2027).

Per cominciare bene il “processo di partecipazione” (che presuppone la trasparenza), nella determina non si indica che il progetto in questione riguardi la sostituzione dell’alberata di corso Belgio (caso mai i cittadini ficcanasassero nelle decisioni dei dirigenti comunali). Sostituzione che evidentemente non può essere rubricata come “rinaturalizzazione“; né tanto meno possono esserlo gli altri interventi citati sul giornale: il rifacimento delle banchine (la cui necessità era pure già stata messa in discussione) e la rimozione delle barriere architettoniche (auspicabile, ma per realizzare la quale non è indispensabile toccare l’alberata).

Se questa è la determina che riguarda lo sfortunato corso, il forte sospetto è che siamo di nuovo a “corso Belgio si rifà il look”, senza sapere che cosa vogliono i cittadini di corso Belgio. Anzi, stavolta, pur sapendolo già!

In merito ricordiamo che il 4 settembre 2024 avevamo presentato una prima petizione al Sindaco e agli Assessori Tresso (Verde e Manutenzione viabilità), Rosatelli (Salute) e Foglietta (Ambiente) chiedendo che, prima di procedere a qualsiasi intervento, fosse ripristinato quel 33% dell’alberata abbattuto e non rimpiazzato nel corso degli ultimi 20 anni. Se in corso Umbria la “sostituzione” di 77 alberi ha causato un aumento di temperatura di 2°C ledendo il diritto alla salute dei cittadini (come emerge dalla perizia del Consulente Tecnico d’Ufficio nel ricorso promosso da 21 membri dello scrivente Comitato), sicuramente la sconsiderata decisione di depauperare corso Belgio di circa 120 alberi ha avuto effetti analoghi. Pertanto segnaliamo che qualsiasi masterplan dovrà prevedere la restituzione del maltolto (le piante mancanti) alla collettività: e se questo volesse dire qualche parcheggio in meno, si migliori la mobilità pubblica! Non stiamo peraltro chiedendo di tornare agli anni Cinquanta: nel 2000 in corso Belgio le automobili coesistevano con molti più alberi.

Chiedevamo inoltre che la cittadinanza fosse coinvolta negli interventi sull’alberata fin dalle prime fasi progettuali: ossia che la progettazione consegua alle richieste dei cittadini, e non che questi vengano convinti, a suon di dépliant Torino cambia, della bontà di un progetto pronto. Certamente “partecipazione” non è soltanto decidere il colore o la disposizione delle panchine… Domandavamo anche di poter fare analisi congiunte sulla salute delle piante.

Ma a quella petizione Sindaco e Assessori non hanno mai risposto.

Intanto la delibera di iniziativa popolare sugli sprechi idrici, presentata dal Comitato Acqua Pubblica a luglio 2023, un anno e nove mesi dopo non è ancora stata valutata dal Consiglio Comunale, e le due proposte di referendum del Comitato Salviamo la Pellerina sono state respinte dal Comune.

Abbiamo riformulato come petizione al Consiglio comunale la nostra proposta, incentrata sul ripiantare gli alberi mancanti, coinvolgere davvero i cittadini nelle decisioni sull’alberata, reinternalizzare e migliorare la gestione del verde pubblico nonché utilizzare le risorse per migliorare la mobilità cittadina, per un progetto davvero sostenibile sia ecologicamente che economicamente. Segnaleremo sui nostri social le prossime occasioni in cui firmare.

La Giunta in carica è stata votata da un avente diritto al voto su quattro e quindi forse dovrebbe avere meno certezze sul consenso che incontrano le sue scelte, e astenersi dal programmare piani quinquennali a un anno e mezzo dalla sua incerta riconferma elettorale.

Torino, 18 aprile 2025

Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio

Smartphone alla guida: 270 sospensioni della patente

E’ di 452 patenti ritirate su strada il bilancio delle sospensioni brevi nel primo trimestre 2025. Si tratta di una sanzione aggiuntiva oltre a quella economica, introdotta con l’ultima riforma del Codice della Strada. Scatta nel caso l’automobilista abbia meno di 20 punti sulla patente. La durata della sospensione è graduata in base ai punti disponibili: sospensione di sette giorni se si hanno più di dieci punti-patente, di quindici giorni se il conducente ne ha da 9 in giù. I giorni raddoppiano se il conducente provoca un incidente stradale. Quando i conducenti sono fermati da una pattuglia, nel momento in cui gli agenti accertano una violazione del Codice della Strada per alcuni articoli specifici qualora i punti patente a disposizione siano inferiori a 20 devono applicare la sanzione accessoria della sospensione breve.

Nel dettaglio, secondo i dati del Corpo di Polizia Locale di Torino in seguito ai controlli di polizia stradale sono state 270 le sospensioni brevi per l’uso di smartphone durante la guida. 85 sospensioni invece per mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta, 42 per il passaggio con il rosso semaforico o degli agenti in strada, 10 per mancata precedenza, 6 per l’esecuzione non corretta di manovre di cambiamento di direzione o di corsia, 5 per mancata precedenza ai pedoni, 2 per sorpasso, 1 rispettivamente per mancato rispetto dei periodi di guida/riposo e circolazione contromano.

Sanità: la ricerca nell’AO Ordine Mauriziano

Dalla microbiologia all’AI: la personalizzazione delle cure è al centro

All’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino la ricerca clinica è un ambito in forte espansione, capace di coniugare rigore metodologico, multidisciplinarietà e impiego di nuove tecnologie. I progetti attivi interessano reparti diversi, ma condividono l’obiettivo di migliorare la qualità della diagnosi e delle terapie, con un’attenzione crescente alla personalizzazione dei trattamenti.

Tra gli studi realizzati nel corso del 2024, va sottolineato quello presentato al congresso internazionale della Society of Hematologic Oncology (SOHO) : lo studio sul microbiota intestinale nei pazienti con leucemia mieloide cronica, condotto in collaborazione con l’Università di Torino e la Links Foundation. Il progetto ha dimostrato che specifiche composizioni del microbiota possono influenzare l’efficacia della terapia con inibitori delle tirosin-chinasi, aprendo la strada a nuove strategie per migliorare la risposta molecolare profonda attraverso l’analisi del profilo immunitario e microbiologico dei pazienti.
Sempre in ambito ematologico, il laboratorio analisi dell’AO Mauriziano ha condotto uno studio sulla patologia rara della trombocitopenia indotta da eparina (HIT). Combinando due immunodosaggi quantitativi e un algoritmo clinico, i ricercatori hanno ottimizzato un percorso diagnostico rapido e sicuro, riducendo significativamente i falsi negativi e anticipando le decisioni terapeutiche nei pazienti con sospetto HIT. Una ricerca che migliora l’efficienza diagnostica e rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra laboratorio, clinica e metodi statistici avanzati.

Nel campo della cardiologia preventiva, invece, lo studio coordinato dalla SC Cardiologia e dalla Farmacia ospedaliera ha analizzato l’aderenza e la persistenza alla triplice terapia ipolipemizzante (cioè che ha l’obiettivo di riequlibrare l’assetto lipidemico) nei pazienti dimessi per sindrome coronarica acuta. I risultati, basati su dati real world, mostrano una performance superiore rispetto ai dati di letteratura, grazie a una presa in carico integrata tra specialisti e farmacisti ospedalieri. Un esempio di come anche la gestione terapeutica post-dimissione possa diventare oggetto di ricerca e miglioramento continuo.

Infine, la SC Radiologia ha condotto uno studio sull’impiego dell’intelligenza artificiale (AI) nella diagnosi precoce del tumore della prostata, utilizzando un innovativo software per l’analisi automatica delle immagini di risonanza magnetica multiparametrica (mpMRI). La ricerca, che si è aggiudicata il primo premio al Forum Sanità 2024, ha valutato l’integrazione del software AI nella pratica clinica di primo livello, dimostrando come l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale possa ridurre i tempi di refertazione e aumentare la sensibilità nella rilevazione delle lesioni sospette. Il lavoro conferma il potenziale dell’AI come supporto decisionale per il radiologo, in un ambito – quello della radiologia oncologica di precisione – destinato a evolvere rapidamente nei prossimi anni.

Mara Martellotta

Ivan Bufalo (OPI Torino) sui droni a idrogeno per collegare gli ospedali

Il commissario della Città della Saluta Thomas Schael ha delicato il progetto ambizioso che punta a introdurre i droni a idrogeno per la logistica degli ospedali, all’interno di una visione sanitaria carbon free.

Il sistema prevede la trasformazione del futuro Parco della Salute in un hub sanitario centrale connesso alle altre strutture regionali tramite una rete logistica sostenibile che includa anche mezzi a terra alimentati a idrogeno.

Durante un convegno a Roma dedicato alle transizioni sostenibili e all’innovazione tecnologica nel settore sanitario, Schael ha presentato questo modello integrato già sperimentato in Abruzzo, proponendolo ora per il Piemonte. I benefici attesi includono maggior rapidità nei trasporti sanitari, riduzioni delle emissioni, nuove professionalità e implementazione di telemedicina s telefarmacia.

“L’idea di una sanità carbon free – ha spiegato Ivan Bufalo, Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino – basata sull’impiego di doni a idrogeno per collegare gli ospedali e ottimizzare la logistica sanitaria, non è solo un’opportunità tecnologica ma una sfida sistemica che coinvolge l’intero comparto sanitario. A fianco della transizione energetica è in atto una trasformazione profonda che investe anche l’organizzazione delle professioni”.

L’IA, i nuovi modelli distributivi, la digitalizzazione e la telemedicina stanno modificando l’approccio alla cura e alla gestione dei percorsi sanitari.

“Questo cambiamento – prosegue Bufalo – impone un ripensamento della formazione infermieristica e la richiesta di figure sempre più preparate, capaci di coniugare competenze cliniche, capacità di gestione tecnologica e spirito innovativo. La professione infermieristica è al centro di questa evoluzione e va sostenuta con percorsi di crescita, aggiornamento e valorizzazione che ne riconoscano un ruolo strategico nella sanità del futuro”.

Tuttavia, a fronte di progetti tanto ambiziosi, si evidenzia una criticità concreta che oggi grava su infermieri e os della Città della Salute e della Scienza: l’assenza di un sistema efficace di trasporto interno. Il personale, che dovrebbe essere dedicato all’assistenza interna dei reparti, è spesso costretto agli accompagnamenti dei pazienti agli esami diagnostici anche a distanze superiori ai 500 metri.

“Un dispendio di risorse non giustificato, soprattutto nel caso di pazienti stabili, per i quali non sarebbe necessario l’accompagnamento da parte di un infermiere altamente qualificato”.

“Per poter guardare alle sfide del futuro – conclude Bufalo – bisogna superare i problemi del presente. Il continuo e prolungato allontanamento di infermieri e os dai reparti di degenza ha un’inevitabile ricaduta sul peso specifico delle carenze organiche e un impatto sulla sicurezza della qualità dell’assistenza. Questi sono fatti concreti che un’azienda ospedaliera di rilievo come La Città della Salute dovrebbero non essere trascurati. Il commissario Schael appare determinato a governare l’azienda con coraggio operativo, superando certi elementi di criticità del passato. Auspichiamo che anche su questo fronte giunga un suo intervento”.

A Verolengo nuovo Postamat

Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay

 

 Grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” che ha interessato l’ufficio postale di Verolengo con un intervento di riqualificazione e tanti nuovi servizi della Pubblica Amministrazione (certificati previdenziali, giudiziari e anagrafici), è stato installato un nuovo ATM Postamat a disposizione dei cittadini.

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code.

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.

Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

 

Giovanni Quaglia presidente dell’Accademia Albertina di Torino

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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Una delle più importanti e storicamente significative istituzioni culturali di Torino, voluta da Carlo Alberto nel suo slancio riformatore, ha da oggi in Giovanni Quaglia il suo nuovo, autorevole presidente. Bisogna andare indietro alla presidenza del pittore Enrico Paulucci per trovare un Presidente dell’Accademiadella statura di Quaglia, laureato in Lettere, medaglia d’oro di benemerito della scuola, della cultura e dell’arte, docente universitario. Quaglia venne anche insignito della massima onorificenza dello Stato, il cavalierato di gran croce al merito della Repubblica .
Per due mandati presidente della Provincia di Cuneo, Quaglia ha un cursus honorum che pochi possono vantare a partire dal lungo periodo in cui è stato esemplare presidente della Fondazione Crt di Torino. Non ha mai voluto fare il parlamentare per rimanere legato al territorio piemontese, come solo seppe fare un altro cuneese, Aldo Viglione. Io ricordo di essere stato ospite dell’Accademia in locali cadenti che portavano ancora i segni di una contestazione distruttiva che fece strage della istruzione artistica subalpina. A fatica l’Accademia si riprese. Ricordo che una volta la Rsu ebbe da ridire sul fatto che, insieme al presidente dell’ordine dei giornalisti Sinigaglia, commemorai all’Accademia Oriana Fallaci. Un uomo dalle qualità intellettuali e dalle capacità di governo come Quaglia farà dell’Accademia un polo di eccellenza come dimostrò di saper fare delle officine ferroviarie dismesse in condizioni di abbandono, creando le Ogr . Bisogna essere grati al presidente che ha posto la sua esperienza al servizio di Torino e di una sua importante istituzione che merita di essere guidata da un uomo esperto e colto come lui. Quaglia  viene dalla Granda da dove sono venuti tanti statisti soprattutto democristiani e liberali nel solco tracciato da Einaudi da Soleri e dai tanti cattolici che hanno hanno fatto di Cuneo una provincia bianca a tutela della libertà e della democrazia.

Maltempo, Anas: gli aggiornamenti sulla situazione delle strade

MALTEMPO: AGGIORNAMENTO VIABILITA’ SULLA RETE ANAS 

 

Anas ha riaperto al traffico alcune strade statali in Piemonte e Lombardia chiuse in precedenza a causa dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Nord-Ovest dell’Italia.

In Piemonte è riaperta al traffico la statale 25 “del Moncenisio” tra Chiusa San Michele e Sant’Ambrogio di Torino (TO) precedentemente interessata da allagamenti. Permane la chiusura all’altezza di Giaglione con transito deviato sulla viabilità comunale.

Circolazione ripristinata anche sul ponte lungo la statale 142 “Biellese” tra Romagnano Sesia (NO) e Gattinara (VC) e sul ponte sulla statale 299 “di Alagna” a Serravalle Sesia (VC).

Infine, in considerazione del rientro dell’allerta meteo-idrogeologica è riaperta al transito la statale 659 “delle Valli Antigorio e Formazza” tra le località Canza e Cascate Toce (Formazza); permane in vigore la chiusura per frana al km 32, a Formazza (VCO).

In Lombardia, in prossimità del confine con il Piemonte, è nuovamente percorribile la statale 596dir “dei Cairoli” a Candia Lomellina (PV).

Le squadre di intervento e il personale tecnico di Anas sono in azione senza sosta per ripristinare la circolazione sul resto della rete in gestione.

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Mattina del 18 aprile

L’ondata di eccezionale maltempo che sta colpendo il Nord-Ovest dell’Italia ha determinato la chiusura al transito di diverse strade statali interessate da locali esondazioni dei corsi d’acqua, frane e, in quota, dalla caduta di alberi in carreggiata a causa della neve. Le squadre di intervento e il personale tecnico di Anas sono al lavoro senza sosta per garantire la sicurezza e ripristinare la viabilità laddove interrotta.

 

In Piemonte, nell’ambito della Città Metropolitana di Torino, è stata riaperta al traffico la statale 589 “dei Laghi di Avigliana”, precedentemente chiusa dal km 11,800 al km 13,550, in località Bruino a causa di un allagamento.

In Liguria sono state riaperte al traffico la statale 29 “del Colle di Cadibona”, a Dego, e la statale 334 “del Sassello” a Stella, in provincia di Savona.

 

In Piemonte, per l’innalzamento del fiume Sesia restano provvisoriamente chiusi i ponti lungo la statale 142 “Biellese” tra Romagnano Sesia e Gattinara, nelle province di Novara e Vercelli, e la statale 299 “Di Alagna” a Serravalle Sesia in provincia di Vercelli.

 

Nel Verbano-Cusio Ossola sono chiuse altre strade. A causa dell’innalzamento del fiume Strona, permane in vigore la chiusura della statale 229 “del Lago D’Orta” a Omegna. La SS549 “di Macugnaga” è chiusa invece a causa della presenza di materiale in carreggiata per l’esondazione del torrente Anza al km 10, a Calasca-Castiglione. Sempre sulla statale sulla SS549 è in vigore la chiusura di un tratto di 2,5 km all’altezza di Bannio Anzino a causa di una frana. In modalità preventiva, a causa dell’allerta idrogeologica, non si transita lungo la SS659 “delle Valli Antigorio e Formazza” a Cascate Toce, nel territorio comunale di Formazza e più a valle, al km 32, sempre nel territorio comunale di Formazza, dove si è verificato un movimento franoso.

 

Nell’ambito della Città Metropolitana di Torino è chiusa per allagamento la statale 460 “di Ceresole” a Leinì con deviazione della circolazione sulla viabilità locale. Chiusa al traffico anche la statale 25 “del Moncenisio” a Giaglione per l’innalzamento dei corsi d’acqua in prossimità del tracciato stradale e a Chiusa San Michele a causa di un allagamento.

 

Al confine tra Piemonte e Lombardia a causa dell’esondazione del fiume Sesia è chiusa la statale 596dir “Dei Cairoli” in località Candia Lomellina, in provincia di Pavia.

 

In provincia di Alessandria si registra infine la chiusura della statale 494 “Vigevanese” per un tratto di circa 3 km tra Alessandria e Valenza per la presenza di fango in carreggiata.

 

In Valle d’Aosta a causa di una frana è chiusa al traffico la statale 26 “della Valle d’Aosta” a Montjovet. Inoltre, permane temporaneamente chiusa al traffico la statale 27 “del Gran San Bernardo” all’altezza di Etroubles a causa della presenza di alberi e rami in carreggiata sollecitati dall’intensa nevicata. Statale chiusa anche a Saint-Rhèmy-en-Bosses per un movimento franoso e la presenza di un albero in carreggiata.

 

 

In via Gaidano a Torino Postamat di ultima generazione

 

Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay

 

Presso l’Ufficio Postale Torino 63 in Via Gaidano 12 è stato installato un ATM Postamat di ultima generazione a disposizione dei cittadini.

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code.

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.

Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

Metropolitana Porta Nuova Bengasi tornata in servizio

18/04/2025 04:30

Gtt informa

Causa imprevisto tecnico durante gli interventi di manutenzione notturna, la tratta Porta Nuova – Bengasi è temporaneamente gestita con bus sostitutivi. Servizio metropolitana regolare nella tratta Porta Nuova- Fermi. Stiamo lavorando per ripristinare la normale circolazione nel più breve tempo possibile. Seguiranno aggiornamenti