Non ce l’ha fatta Rosangela Merlo, di 67 anni, conosciutissima volontaria della Protezione Civile di Ceres che era rimasta gravemente ferita mesi fa, il 22 luglio. Un ciclista l’aveva investita vicino a casa sua. Dopo il lungo ricovero in ospedale è morta nelle scorse ore. Vasto cordoglio nella comunità locale.
Lo scorso luglio, presso la galleria della Fondazione Il Bisonte di Firenze, era stata dedicata una mostra personale dal titolo “Memorie incise-opere grafiche 1966-2023” ad Andrea Granchi, con un catalogo antologico incentrato sull’artista, film-maker, curatore e docente. Era forse un presagio dell’addio che l’artista purtroppo ci avrebbe dato nella giornata di martedì 10 dicembre, a noi increduli di fronte a uno dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento, e anche del cinema d’artista italiano.
Andrea Granchi è nato a Firenze nel 1947 e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti nel 1969. Figlio d’arte, il padre Vittorio nacque a Firenze nel 1908 in una famiglia dalle profonde tradizioni artistiche ( anche la madre Noris Rossi fu restauratrice), essendo il padre di Vittorio, Pasquale, titolare di una bottega nella quale realizzava con grande perizia oggetti decorati in stile, ebbe poi modo, dopo un apprendistato con il genitore, di formarsi negli anni 20 all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. A lui si deve il restauro del Crocifisso di Cimabue, danneggiato dalla tragica alluvione fiorentina. Andrea Granchi, vincitore del Premio del Comune di Firenze per giovani artisti nel 1966 e del Premio Stibbert per la pittura nel 1971, nel 1978 era presente alla Biennale di Venezia, nel 1981 alla Triennale di Milano, oltre a numerose partecipazioni alla Quadriennale di Roma, tornando nel 2021 alla Biennale di Venezia. Granchi aveva creato la figura metaforica dell’inseguitore, che era rapportato ai giganti del passato, la figura dell’esploratore inserito in città ideali, colorate di bianco e nero, e ideato la figura del viaggiatore sedentario, proiezione del proprio essere, in un mondo metafisico, che riconosceva il primato all’uomo e al suo intelletto. Giunse alla notorietà internazionale grazie anche alle sue opere filmiche, che lo proiettarono nel mondo del cosiddetto “Cinema d’artista”, nell’ambito del quale realizzò capolavori come “Il giovane rottame” o “Cosa succede in periferia”, presentati nelle principali mostre e rassegne dedicate al genere. Colto e raffinato intenditore di musica, aveva una predilezione per il periodo barocco, ed è stato uno dei più alti rappresentanti del restauro italiano presso un omonimo studio condotto oggi dal figlio Giacomo.
Granchi lascia un grande vuoto nell’arte italiana,e Firenze in particolar modo lo piange; l’Accademia delle Arti del Disegno è in lutto per la sua scomparsa, essendo egli stato Presidente della classe di pittura e Vicepresidente dell’Accademia stessa.
“Una perdita grave per il mondo delle arti – spiega il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ricordando il Prof. Andrea Granchi – è stato un protagonista appassionato e creativo della scena culturale toscana e nazionale. Insegnante, pittore, uomo di cinema, acuto sperimentatore di linguaggi, Andrea lascia un’eredità importante che la Regione Toscana e Firenze sapranno onorare”.
Il mio ricordo personale va alla collaborazione con il Maestro Granchi per la stesura di un libro intitolato “Il tempo sospeso”, pubblicato nel 2021 e incentrato sulle riflessioni dell’epoca pandemica, rese ancora più intense dalle sue bellissime opere.
Mara Martellotta
Per la morte di Sonila 16 indagati
Sono 16 le persone indagate per la morte misteriosa di Sonila, 21 anni albanese, che fu trovata nel 2021 senza vita dal marito nella loro abitazione in periferia Torino. In quel periodo abitavano lì con il loro bimbo di due anni Quel giorno sparirono anche 17 mila euro dall’appartamento.
A 4 anni di distanza la polizia ha indagato 16 albanesi. I reati contestati vanno dalla rapina al favoreggiamento dell’immigrazione. Per cinque di loro, tra cui il marito della vittima, sono scattate le misure cautelari.
Si ipotizza che la donna possa essere stata indotta a prostituirsi e sia stata uccisa dal racket della prostituzione, ma non si esclude il suicidio o l’istigazione al suicidio.
La polizia di Novara ha eseguito sei misure cautelari legate allo spaccio di sostanze stupefacenti in tutto il territorio provinciale. Sono inoltre stati eseguiti cinque arresti in flagranza di reato, con il sequestro di oltre tre chilogrammi di cocaina. Si stima che i pusher effettuassero 150 cessioni al giorno con un guadagno di circa 6.000 euro.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
È necessario l’esercito per la sicurezza a Torino?
L’assessore Enrico Bussalino in risposta alla interrogazione ha ricordato “il finanziamento complessivo di un milione di euro erogato della Regione alla Prefettura di Torino per attuare il Patto per la sicurezza urbana di Torino”.
L’assessore ha spiegato che, in attuazione del protocollo d’intesa, con la convenzione del 19 febbraio 2024 sottoscritta con il Prefetto, si è concordata la destinazione orientativa del contributo regionale: 650 mila euro per l’acquisto di autoveicoli per le Forze dell’ordine e motoveicoli per la Polizia municipale; 350 mila euro per l’implementazione del sistema di videosorveglianza comunale attraverso il sistema di lettura delle targhe.
Per la valutazione dell’efficacia degli interventi, il Protocollo prevede l’istituzione di una cabina di regia, in base ai flussi informativi sugli interventi provenienti, principalmente, da Ministero dell’Interno, Prefettura e Città di Torino. È prevista anche una rendicontazione alla Regione sull’utilizzo del finanziamento.
Bussalino ha poi aggiunto che la Regione non è competente e non può intervenire in alcun modo sulle decisioni relative all’impiego delle Forze dell’ordine e al supporto a queste fornito dalle Forze armate.
Nel corso del question time è stata data anche risposta alle interrogazioni: “Cosa intende fare la Regione Piemonte per garantire l’erogazione entro dicembre, come previsto, della prima rata della borsa di studio a tutti i circa 18.400 studenti universitari aventi diritto?”, presentata da Alice Ravinale (Avs); “Quale futuro per la casa di riposo di Gavi?” di Pasquale Coluccio (M5s); “Chiarimenti sul progetto ‘Vesta’ ed erogazione del voucher per le famiglie” di Giulia Marro (Avs); “Sequestro del Circo Maya Orfei Madagascar: tutela dei lavoratori, degli animali e rispetto delle normative” di Sarah Disabato (M5s); “Trasnova Rivalta e Mirafiori sono finiti gli ammortizzatori sociali” di Valentina Cera (Avs): “Caso Opzelura (ruxolitinib): la Regione Piemonte garantisce a tutti i suoi cittadini l’accessibilità e la rimborsabilità del farmaco per la cura della vitiligine?” di Daniele Valle (Pd); “Disturbi dell’alimentazione e nutrizione. A più di due anni dalla legge regionale 10/22, la situazione resta grave. Quali sono le misure urgenti e quali quelle strutturali che si intendono intraprendere per la presa in carico dei pazienti affetti da Dna?” Di Nadia Conticelli (Pd); “Valle di Susa, pendolari in difficoltà per treni cancellati e continui ritardi” di Vittoria Nallo (Sue); “Quali azioni per tutelare il personale sanitario negli ospedali novaresi e piemontesi contro le aggressioni” di Gianluca Godio (Fdi); “Stato di avanzamento del Piano per il potenziamento dei Centri piemontesi per l’impiego e dell’assunzione dei necessari profili professionali” di Mauro Calderoni (Pd).
Ambulanti sanzionati dalla polizia
La Polizia di Stato ha effettuato un controllo presso le aree mercatali di Corso Racconigi, corso Brunelleschi e via Dante di Nanni, di pertinenza del Comm.to di P.S. San Paolo, area in cui erano state segnalate criticità tramite l’applicazione YouPol.
Presso il mercato aperto di corso Racconigi 26, in collaborazione con personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e della Polizia Locale, i poliziotti appuravano la vendita di oggettistica ed indumenti vari da parte di un cittadino marocchino e di una nomade, entrambi privi della prescritta autorizzazione comunale.
Tutto il materiale esposto in vendita veniva sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca, ai due ambulanti venivano elevate sanzioni amministrative, per ciascuno, dell’importo di 5.164 €.
Il cittadino marocchino, inoltre, risultava destinatario di un ordine di espulsione del Sig. Prefetto di Torino notificatogli lo scorso luglio e per questo veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Torino; nei suoi confronti veniva contestualmente emesso un ordine di allontanamento dal territorio italiano entro 7 giorni dal Questore.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.
Spaccio, arrestato un 26enne
Un ventiseienne italiano è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Polizia di Stato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.
I motociclisti delle “Nibbio” dell’UPGeSP stavano percorrendo una via nell’area di Parco di Vittorio quando la loro attenzione veniva attirata da un odore persistente di sostanza stupefacente che diveniva più intenso man mano che si avvicinavano ad un portone di uno stabile.
All’interno, i poliziotti individuavano un alloggio sospetto e, dopo averne identificato gli occupanti, il più giovane consegnava spontaneamente due felpe ove era occultato dello stupefacente.
Ne seguiva un’accurata perquisizione che portava al rinvenimento, nella camera del giovane, di numerose buste sottovuoto, di dimensioni diverse. Alcune erano piene di marijuana e hashish, altre ne riportavano soltanto dei residui.
Attaccata alla scrivania della stanza, gli operatori rinvenivano anche una ventola elettrica con filtro al carbonio, escamotage utilizzato dal ventiseienne per ridurre l’odore dei cannabinoidi.
Veniva, infine, rinvenuto diverso materiale utile al confezionamento, come un bilancino di precisione, delle forbici, dei rotoli di pellicola trasparente, ancora sporco di sostanza, e la somma di denaro di 1.220€ in contanti.
La locale Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato sino alla sentenza definitiva.
Controlli di polizia in zona San Donato
La Polizia di Stato, in collaborazione con la Polizia Locale e con i tecnici del Comune di Torino, di IRETI, di ITALGAS e dell’ASL, ha effettuato un controllo presso uno stabile di corso Umbria, gestito da una cooperativa che si occupa della collocazione dei migranti sul territorio, la cui problematicità era stata segnalata in sede di tavolo per la sicurezza della circoscrizione.
In uno dei 20 appartamenti controllati sono stati trovati due minori, di origine senegalese, privi di documenti e di qualsiasi forma di assistenza da parte di un maggiorenne. Entrambi, dopo esser stati compiutamente identificati, sono stati affidati al servizio minori del Comune per fornire agli stessi una collocazione idonea alle loro esigenze.
Nel corso dell’attività è stata accertata la rimozione di alcuni contatori dell’elettricità e, a seguito dei relativi accertamenti, ben 11 persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Torino per furto di energia elettrica.
Sempre per irregolarità sono state chiuse 12 utenze del gas e rimosse 10 bombole pericolose per l’incolumità degli inquilini.
Sette persone sono state accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale. Un cittadino nigeriano è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Torino per la violazione delle norme sull’immigrazione.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.
L’impegno di Karibu in Mozambico
Karibu porta aiuti concreti e tangibili in Mozambico,
sostenendo gli orfani e l’emancipazione della donna,
combattendo la povertà e la violenza,
e favorendo il diritto alla vita e all’istruzione
L’associazione Karibu Costigliole OdV, impegnata da oltre vent’anni a portare aiuti concre-
ti e sostenibili a bambini orfani, ragazze in difficoltà e donne vulnerabili in Mozambico, si
distingue per un approccio diretto e tangibile, tratto distintivo che permette ai benefattori
la sicurezza che ogni offerta giunga a destinazione: ogni anno, infatti, un paio di volontari
si reca a proprie spese sul posto per acquistare cibo, beni di prima necessità, medicinali
e materiale scolastico nei mercati locali, e per investire nella formazione e nello sviluppo
sostenibile, costruendo scuole e pozzi, al fine di rendere sempre più indipendente la po-
polazione.
Non è solo un ente benefico, quindi, ma una vera e propria famiglia solidale che ha fatto
suo il motto di Suor Ermanna Bottasso, missionaria della Consolata originaria di Costiglio-
le Saluzzo, dove ha sede l’associazione, che ha saputo dare un grandissimo insegnamen-
to alle “sue” ragazze del Lar “Irene Stefani” di Montepuez: “Gratuitamente ho ricevuto, gra-
tuitamente do” (Mt 10,8).
Come racconta Krizia Ribotta Giraudo, presidente dell’associazione: “Il nostro approccio è
sempre stato quello: ci autofinanziamo non solo per andare in Africa, ma anche per le spese
dell’assicurazione dei volontari e di tutte quelle legate al mantenimento dell’associazione, se-
condo le normative previste dal RUNTS. Tutte le donazioni che raccogliamo vengono destina-
te al 100% ai nostri progetti, e ci rechiamo di persona per gestire il denaro nel migliore dei
modi, contrattando nei negozi locali, perché si tratta dei “loro” orfani e bambini, quindi è giu-
sto che il popolo, ognuno nel suo piccolo, dia un contributo concreto. Questo garantisce un
aiuto immediato e sostiene l’economia locale”.
Oggi Karibu sostiene quattro progetti principali, in tre diverse province del Paese: due in
Zambesia, uno in Niassa e uno a Nampula.
A Gurue (Zambesia), l’orfanotrofio “Arco Iris”, che accoglie bambini che hanno perso en-
trambi i genitori, e la scuolina “Espaço Aberto”, che fornisce un’istruzione a bambini in
età prescolare, dai 3 ai 5 anni, provenienti da famiglie povere che lavorano nei campi e
che non possono occuparsi dei figli, che crescerebbero quindi per strada.
A Mepanhira (Niassa), un infantario, dove arrivano bimbi appena nati perché la madre –
spesso molto giovane, di 13 o 14 anni – è morta o di parto o di emorragia in seguito al
parto. Qui Karibu è molto conosciuta dalla popolazione locale, che quando sa dell’arrivo
“delle bianche” viene apposta alla Messa per salutarle, parlare con loro, e, soprattutto,
ringraziarle per il grande dono del pozzo. L’associazione, infatti, oltre ad aver finanziato un
pollaio per l’orfanotrofio nel 2017, nel 2022 ha comprato un nuovo portone, per evitare il
rischio che le belve potessero entrare e mangiare i piccoli, e con molti sacrifici, ha costrui-
to un pozzo per far sì che non solo gli orfani, ma l’intera popolazione potesse attingere ad
acqua pulita, evitando malattie e i numerosi chilometri a piedi da fare per andarsela a pro-
curare. Le due volontarie, Costanza Colombero, vice presidente e fondatrice di Karibu e
Krizia, erano sul posto quando sono stati fatti i lavori di scavo, e insieme a tutta la comu-
nità hanno assistito al primo getto d’acqua. Pozzo, questo, che è il secondo che l’asso-
ciazione ha costruito, dopo quello realizzato a Montepuez nel lar “Irene Stefani”.
A Nampula, invece, il progetto più recente, ancora in corso, della “Casa di Suor Erman-
na”, una struttura che vuol essere un rifugio sicuro e un’opportunità di rinascita per orfani,
vedove, ragazze e donne vulnerabili che vivono in condizioni di estrema difficoltà nei vil-
laggi della savana. La Casa di accoglienza, il cui costo complessivo ammonta a 50mila
euro, rappresenta un luogo di speranza, dove le giovani possono ricevere istruzione, sup-
porto psicologico e protezione, mentre le donne maltrattate e vittime di violenza trovano
un ambiente di cura e recupero. Grazie a questo progetto, molte persone hanno la possi-
bilità di costruire un futuro migliore, lontano dalla povertà e dalla sofferenza.
“A luglio e agosto – racconta la presidente – abbiamo seguito l’avanzamento dei lavori, co-
struendo il muro di recinzione per delimitarne la proprietà. Abbiamo anche incontrato diverse
ex ragazze del Lar, ormai cresciute e molte di loro mamme, che ancora si ricordano di noi e si
commuovono a ricordare la “loro” mamma, Suor Ermanna. Il nostro legame con loro va oltre
l’aiuto materiale: è condivisione, crescita reciproca e amore. È famiglia”.
L’impegno di Karibu, infatti, è sia sul fronte mozambicano che italiano: se il contributo
economico è per l’Africa, in Italia l’associazione è coinvolta attivamente nella sensibilizza-
zione dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, attraverso in-
contri tematici nelle scuole e nei confronti pubblici, durante i quali non si limitano a rac-
contare le esperienze che vivono in prima persona in Africa, ma stimolano riflessioni im-
portanti e dibattiti, per responsabilizzare i giovani, protagonisti di un futuro neanche così
troppo lontano.
“Spesso le persone restano colpite dai racconti – afferma Costanza Colombero – e ci fanno
domande, si informano. Questo è il primo passo per creare consapevolezza e coinvolgimen-
to. Nei nostri incontri mostriamo attraverso racconti e foto quello che facciamo in Africa, per
far sì che i nostri benefattori, fondamentali per il nostro operato, che ringraziamo di vero cuo-
re, partecipino alla nostra commozione di quando in Africa”.
Il recente appuntamento di giovedì 5 dicembre, presso il Monastero della Stella, in colla-
borazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, che da due anni sostiene il
progetto della scuolina di Gurue, garantendo un pasto caldo a 20 piccoli orfani per un an-
no e il materiale scolastico di 200 bambini tra i 3 e i 5 anni, è stata l’occasione per racco-
gliere offerte per la Casa di Suor Ermanna offrire un assaggio di vita mozambicana, grazie
alla cena al buio con pollo, riso, fagioli e xima, cibo che mangiano là. Tra commozione e
sorrisi, gioia e gratitudine, il pubblico ha avuto l’emozionante opportunità di salutare in vi-
deochiamata i bambini dell’orfanotrofio “Arco Iris”, a cui è destitato il Fitwalking del Cuore
di Saluzzo di gennaio 2025 (con l’acquisto di un pettorale, a 5 euro, è possibile acquistare
latte per due giorni per un neonato, o garantire 10 pasti a un bambino). L’incontro virtuale
è stato un momento di grande intensità emotiva, che ha toccato il cuore di tutti i presenti,
e la connessione, seppure a distanza, ha creato un legame speciale, rafforzando il senso
di solidarietà e di comunità che lega le due realtà, e rinnovando la speranza di un futuro
migliore per chi ha bisogno di sostegno.
“Con l’aiuto dei sostenitori – concludono Colombero e Ribotta Giraudo – possiamo conti-
nuare a costruire speranze, un passo alla volta. A Natale, il dono più grande è quello che si fa
per gli altri. Karibu significa “benvenuto” in lingua Makua, un saluto che esprime l’accoglienza
calorosa dei mozambicani. Questa parola riflette l’anima dell’associazione, pronta a nuove sfi-
de e a coinvolgere altre persone in un cammino di solidarietà. Unisciti a Karibu e regala un
sorriso, facendo la differenza”.