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Si è tolto la vita il medico De Donno Sperimento’ una terapia contro il Covid

Ha terminato il suo cammino terreno Giuseppe De Donno, già primario di pneumologia dell’Ospedale di Mantova, che si è tolto la vita, come hanno annunciato le testate mantovane.

Lo scorso anno si era distinto nella lotta al Covid-19, curandolo con le trasfusioni di plasma iperimmune dei pazienti che avevano superato la malattia. Con questo sistema, poi al centro di una sperimentazione che aveva coinvolto le strutture sanitarie Pavia e di Pisa (ma non di Mantova che l’aveva iniziata) si erano salvate diverse vite. Il professor De Donno, all’inizio di luglio aveva lasciato il primariato a Mantova per iniziare una nuova fase professionale della sua vita come medico di base. Quali siano state le motivazioni e le modalità di questo tragico gesto forse lo si saprà nei prossimi giorni ma quel che è certo è che la notizia ha suscitato una grande impressione e non soltanto a Mantova dove aveva lavorato o a Curtatone dove viveva. Personalmente non ho avuto modo di conoscerlo direttamente ma nell’agosto dell’anno scorso lo avevo contattato subito dopo ferragosto e ne era nata una lunga intervista. L’impressone era stata quella di un medico preparato e competente e di una persona molto umana e rispettosa del prossimo e aveva risposto con grande chiarezza alle varie domande che gli avevo posto. Mi ero ripromesso di averlo come ospite in Piemonte per qualche iniziativa perché ascoltarlo poteva essere per un uditorio un’esperienza sicuramente arricchente. Quando ad ottobre erano ripresi i contagi gli avevo chiesto un secondo contributo e la risposta era stata chiara: “Ora non rilascio interviste. Momento delicato”. L’ultimo contatto erano stati gli auguri di buon anno, con l’auspicio di averlo in Monferrato quest’anno. Così, purtroppo, non potrà più essere ma la perdita di un uomo e di un professionista che chi l’ha conosciuto direttamente lo descrive come una persona buona e competente, non è una perdita soltanto per Mantova, per Curtatone ma per tutta l’Italia. Con l’auspicio che adesso la comunità scientifica gli tributi quello che giustamente meritava.

Massimo Iaretti


Di seguito l’intervista rilasciata nell’agosto del 2020

Nei mesi più acuti dell’emergenza sanitaria i riflettori sono stati puntati sull’ospedale di Mantova il ‘Carlo Poma’, dove era stata avviata una terapia basata sul plasma donato dai malati di Covid-19, avviata in collaborazione con alcuni colleghi dal dottor Giuseppe De Donno, primario della Pneumologia, medico anch’egli in prima linea nel contrasto a virus. Con lui abbiamo avuto un recente colloquio telefonico nel quale si è gentilmente sottoposte ad alcune domande per avere l’opinione ‘sul campo’ di chi ha vissuto e vive quotidianamente questa emergenza.

A che punto è l’emergenza sanitaria oggi ?

Indubbiamente dopo i mesi acuti della pandemia, marzo, aprile, maggio, a giugno si sono iniziati a riconvertire gli ospedali, pur mantenendo un’area dedicata. Oggi la maggior parte sono Covid free, ma i casi non sono scomparsi. A Mantova in questo momento ci sono 11 polmoniti Covid di cui 2 con grave insufficienza respiratoria. Il numero conferma che il virus circola ancora

Quindi non è avvenuto come qualcuno sperava che con il caldo sparisse ?

E’ sotto gli occhi di tutti che il numero dei positivi cresce in questi giorni, nonostante le alte temperature. Il Sars –Cov2 è in linea con il Sars Cov-1 che poi è scomparso, ma adesso l’impressione, e il dato di fatto, è che continua a circolare. E ne esistono anche ceppi diversi, nei Balcani, in Francia, in Spagna.

Cosa accadrà in autunno ?

Nessuno è in grado di dire cosa accadrà, credo non abbia perso virulenza. In ogni caso adesso il sistema sanitario è più pronto e lo conosce di più rispetto a febbraio.

I mass-media all’inizio hanno avuto toni a volte catastrofisti e una certa dose di allarmismo si è registrata anche nei giorni precedenti il ferragosto per la risalita dei contagi. Cosa ne pensa ?

Più che allarmarsi occorre stare attenti. Sono stati fatti alcuni errori, sono state allentate troppo alcune maglie, ne sono state tenute troppo strette altre. Aprire e chiudere tutte le discoteche da Aosta a Leuca, senza una differenziazione delle situazioni, forse è stato eccessivo. Del resto anche in passato il Comitato Tecnico Scientifico aveva evidenziato situazioni territoriali diverse.

Oggi, però, il numero dei decessi e dei pazienti in terapia intensiva è decisamente basso rispetto ai mesi precedenti ?

Sono dati che vanno letti con attenzione, come pure quello dei guariti. Certamente i medici oggi hanno imparato ad utilizzare strategie di contrasto a questa situazione, non si ripete più la situazione di febbraio-marzo. Si cerca di limitare il più possibile il ricovero in rianimazione che comporta complicanze poi difficili da recuperare.

Leggendo le statistiche si nota come vengano ‘scovati’ sempre più asintomatici. Ma tutti gli asintomatici sono potenzialmente contagiosi ?

Ci sono gli asintomatici diffusori in grado di diffondere il contagio, gli asintomatici non diffusori che non hanno la capacità di diffondere il virus, ma è allo stato impossibile da parte dei centri definire chi sia diffusore o non diffusore con certezza assoluta. E’ positivo adesso l’andare a mappare le patologie, sin dall’inizio avrebbe dovuto essere stata mappata la popolazione per isolare i focolai, come è avvenuto in Veneto.

Vogliamo dire qualcosa riguardo alla terapia basata sul plasma donato dai malati di Covid-19, di cui Mantova è stata tra gli iniziatori ?

Sia la letteratura, sia l’esperienza quotidiana confermano che l’utilizzo di plasma donato da chi è guarito è uno strumento che riduce la mortalità in modo significativo: dal 16%17% abbiamo avuto un calo del 50%, oltre ad un miglioramento della efficienza respiratoria e la permanenza in terapia intensiva. Negli Stati Uniti è stata avviata una raccolta del plasma su larga scala. Da mesi abbiamo lanciato il messaggio di creare ‘Banche del plasma’ in attesa che si arrivi al vaccino o agli anticorpi monoclonali. Per quanto riguarda la Regione Lombardia, l’assessore Gallera è stato a Mantova e ha dato la disponibilità regionale, ma Mantova e Pavia non possono sopperire alle esigenze di un intero Paese. Sarebbe bene che anche altri centri avessero, come dicevo, una ‘Banca del plasma’.

Il vaccino quando arriverà, entro il 2020 o l’anno prossimo ?

Ci sono voci discordanti, sono state levate critiche a quello di Putin, il professor Crisanti di Padova ha detto che potrebbe esserci entro il giugno 2021. Per avere un vaccino sicuro occorre un periodo di tempo non breve, un campione di soggetti ampio ed un criterio di sicurezza affidabile

Però c’è il progetto che vede impegnata l’Università di Oxford cui collabora anche un’azienda italiana ?

Certo, è stato detto che funziona, occorrerà vedere anche la durata degli anticorpi. Per il momento sono stati fatti soltanto degli annunci, dati alla mano non li ho ancora visti

Ha una ricetta per la scuola ?

Riaprirei le scuole in presenza. La scuola è una parte importante e vitale di quello che è un sistema Paese per cultura, economia, salute. E con poche regole chiare si deve fare ripartire l’anno scolastico

Qual è stato il momento più brutto di questi mesi

Il 28 febbraio la svolta di inizio pandemia quando l’ospedale è stato ‘aggredito’ da ambulanze che arrivavano da Crema, Cremona, Bergamo, Brescia con un numero altissimo di ricoverati ed un’elevata mortalità

E quello più bello ?

Quando insieme ai dottori Franchini e Grisolia siamo riusciti ad intervenire per Pamela la paziente che era in attesa, ha recuperato e adesso ha partorito Beatrice Vittoria. E’ stato un momento davvero bello ed emozionante

Per uno stile di vita sano “Breakfast Summer Camp”, realizzato da Kellogg e Croce Rossa Italiana

A TORINO PARTONO I “BREAKFAST SUMMER CAMP” DI KELLOGG E CROCE ROSSA ITALIANA PER PROMUOVERE L’ADOZIONE DI UNO STILE DI VITA SANO.

DONATE 125 COLAZIONI A BAMBINI IN STATO DI NECESSITÀ

 

Il progetto punta a sensibilizzare le fasce giovani della popolazione a uno stile di vita sano, a una corretta alimentazione e all’importanza dell’attività fisica.

  Al via a Torino il progetto “Breakfast Summer Camp”, realizzato da Kellogg e Croce Rossa Italiana per l’estate 2021, che ha l’obiettivo di sensibilizzare le fasce più giovani della popolazione a uno stile di vita sano tramite una corretta alimentazione, un’adeguata attività fisica e la lotta agli sprechi alimentari.

 

A Torino, in via Bologna 171, fino al 30 luglio, i “Breakfast Summer Camp” coinvolgeranno circa 25 bambini – delle fasce di età 8-13 – appartenenti a famiglie in stato di necessità. Ai partecipanti saranno offerti tutti i pasti della giornata, compresa la colazione, per un totale di oltre 125 colazioni donate.

 

Il progetto si pone in continuità con i “Breakfast Club”, un programma di sostegno ed educazione alimentare nelle scuole unico di Kellogg e Croce Rossa – che negli ultimi anni ha raggiunto circa 1.200 bambini e famiglie nelle aree più svantaggiate del Paese distribuendo circa 80.000 colazioni a titolo gratuito – e che ora moltiplica il suo impatto nell’estate 2021 grazie a un programma in 14 tappe, che toccherà 12 regioni italiane tra inizio luglio e inizio settembre.

 

Secondo i più recenti dati ISTAT nel 2020 sono state oltre 2 milioni le famiglie italiane in condizioni di povertà assoluta: il valore più alto dal 2005, causato soprattutto dall’impatto della pandemia. Una condizione che si riflette su 1,3 milioni di minori (anche in questo caso, il valore più alto degli ultimi 15 anni)[1].

 

E’ su questa fascia di popolazione che si concentra l’iniziativa di Kellogg e Croce Rossa Italiana: nel Summer Camp di tipo residenziale in programma a Torino i partecipanti saranno intrattenuti con vari momenti di educazione alimentare, attività formative, ludico-ricreative, laboratori ed attività sportive condotte da Volontari CRI. L’obiettivo è educare bambini e ragazzi in età evolutiva ad un corretto modello alimentare e all’importanza di un’adeguata attività fisica, nonché alla lotta allo spreco alimentare.

 

“Croce Rossa Italiana e Kellogg collaborano con continuità dal 2016, riuscendo ad ottenere insieme, di anno in anno, un impatto sempre più grande sulle fasce più deboli della popolazione e dando continuità all’impegno verso i temi relativi all’educazione alimentare e della corretta nutrizione – spiega Matteo Camporeale, Vicepresidente e Referente Giovani della Croce Rossa Italiana. Il programma dei “Breakfast Summer Camp” per l’estate 2021 è davvero importante, non solo perché ci permette di raggiungere molti bambini e famiglie in tutto il Paese, ma anche perché arriva in un momento molto delicato come quello che stiamo attraversando. L’iniziativa, in questo senso, non rappresenta solo un progetto sull’educazione ad uno stile di vita sano, ma un momento di integrazione sociale tra bambini, famiglie e territori e un aiuto concreto in un momento di ripartenza in sicurezza”.

 

“Sono davvero orgoglioso della partnership continuativa con Croce Rossa Italiana, che dal 2016 ci permette di aiutare i bambini che ne hanno più bisogno, garantendo loro l’accesso ad un pasto così importante della giornata come la prima colazione. I Breakfast Summer Camp, infatti, sono la naturale prosecuzione dei nostri Breakfast Club, un progetto unico di Kellogg e Croce Rossa che abbiamo evoluto in una versione estiva, per non lasciare che la chiusura delle scuole fermasse il nostro impegno – spiega Giuseppe Riccardi, General Manager di Kellogg Italia. In Italia, ci impegniamo a fornire cibo a 2,6 milioni di persone in stato di necessità entro il 2030: la partnership con Croce Rossa Italiana ci aiuta ad avvicinarci a questo obiettivo.”

 

Città della Salute, con l’acquisizione del terreno primo passo verso la realizzazione del progetto

 

«Con il passaggio di proprietà dell’area Avio-Oval all’Azienda ospedaliera Città della Salute di Torino, tra poche settimane si potrà dare avvio alla bonifica del terreno dove sorgerà il nuovo Parco della Salute di Torino. Di fatto, si tratterà dell’apertura del più grande cantiere di edilizia sanitaria mai realizzato in Piemonte. Un progetto da oltre 450 milioni di euro, che comprenderà le nuove sedi ospedaliere delle Molinette, del Cto e dell’Ospedale Sant’Anna, con la potenziale integrazione della torre pediatrica. E’ un risultato storico, per il quale ringrazio tutti coloro che hanno assiduamente lavorato, dalla dirigenza e dal personale della Città della Salute  e dell’Assessorato, ai vari professionisti incaricati, centrando un obiettivo che fino a due anni fa non appariva per nulla scontato».

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta l’approvazione di stamattina in Consiglio regionale del Disegno di legge che recepisce nel bilancio finanziario e nel patrimonio immobiliare della Regione la cessione all’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino delle aree di proprietà regionale “ex Avio-Oval” destinate alla realizzazione del Parco della Salute, in “cambio” dell’acquisizione a patrimonio della Regione della porzione dell’immobile che ospita il Museo regionale di Scienze Naturali di via Giolitti a Torino, sinora di proprietà della stessa Azienda ospedaliera.

«Negli ultimi due anni si sono fatti dei passi da gigante – continua l’assessore Icardi -, ricordiamoci che all’insediamento della nuova Amministrazione regionale, il progetto del Parco della Salute era bloccato. Si sono superate le paludi burocratiche e procedurali dell’appalto, tra dialogo competitivo e dibattito pubblico e si è definito un criterio di azione che oggi ci consente finalmente di guardare avanti in termini di assoluta concretezza. Contestualmente alla bonifica, entro dodici mesi, vale a dire nel secondo semestre del prossimo anno, si concluderà la procedura di affidamento dei lavori e potrà iniziare la costruzione dell’opera».

Soddisfatto l’Assessore al Patrimonio Andrea Tronzano. “Diamo finalmente corpo a uno dei progetti più importanti di tutto il Piemonte che rappresenta un nuovo polo ospedaliero universitario e di ricerca all’avanguardia internazionale e con questo atto diamo il via ai lavori di realizzazione dello stesso.  La città della Salute sarà operativa in una zona, ex Avio Oval che, con la fine dei lavori del complesso del Grattacielo della Regione, sarà riqualificata interamente”

Il bollettino Covid di martedì 27 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 224 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari all’1,4% di 16.183 tamponi eseguiti, di cui 9.578 antigenici. Dei 224nuovi casi, gli asintomatici sono 87 (38,8%).

I casi sono così ripartiti: 43 screening, 124 contatti di caso, 57 con indagine in corso; 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 importati dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 368.907 così suddivisi su base provinciale: 29.806 Alessandria, 17.559 Asti, 11.572 Biella, 53.236 Cuneo, 28.524 Novara, 197.276 Torino, 13.799 Vercelli, 13.080 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.515 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.540 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

NB: Il numero di casi segnalato nelle ultime 24 ore nella provincia del VCO è significativamente superiore a quello medio giornaliero (9 casi nell’ultima settimana) perché comprende le diagnosi degli ultimi 6 giorni segnalate in ritardo per problemi tecnici dei sistemi informatici aziendali.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 ( invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 67(-1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.663.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.847.063 (+16.183 rispetto a ieri),di cui 1.873.580 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

355.475 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.475 (+101 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.056 Alessandria, 16.802 Asti, 11.070 Biella, 51.537 Cuneo, 27.399 Novara, 190.902 Torino, 13.211 Vercelli, 12.639 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 extraregione e 2.416 in fase di definizione.

Paola Baldovino è il nuovo difensore civico regionale

Paola Marta Angela Baldovino è il nuovo Difensore civico del Piemonte, eletta dal Consiglio regionale con 36 voti, superiori al quorum dei 2/3 necessari per la nomina dell’Ombudsman del Piemonte.

Baldovino sostituisce Augusto Fierro dimissionario.

Il nuovo Difensore civico regionale è un avvocato libero professionista che svolge la sua attività nel campo del diritto penale e civile e che ha anche operato come commissario liquidatore. Nata a Carmagnola 50 anni fa, è iscritta al foro di Torino.

L’ufficio del Difensore Civico esercita un controllo sul buon andamento dell’attività amministrativa e valutata la fondatezza del reclamo, interviene nel chiedere conto all’amministrazione del suo operato, contribuendo a migliorare la relazione fra cittadini ed istituzioni. Il Difensore civico svolge altresì la funzione di Garante per il diritto alla salute, nell’esercizio della quale è chiamato a verificare che venga soddisfatto dall’Amministrazione l’interesse alla qualità, all’efficienza e al buon funzionamento dei servizi apprestati dal sistema sanitario regionale, ivi compresi quelli erogati da privati in regime di convenzione.

Urbanistica: 8 punti per il rilancio di Torino

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Caro direttore, nei giorni scorsi la Giunta ha approvato alcuni, importanti atti che si inseriscono nel percorso di trasformazione della Città di Torino.

Il primo riguarda la variante relativa alla zona Ex OGM, una variante che dalla giunta viene portata in commissione in questi giorni , e in Consiglio in data 2 agosto.
Si tratta di uno sforzo congiunto importante da parte degli edifici urbanistica ed edilizia, dell’assessorato e dei proponenti; un impegno che avevo preso in prima persona, che abbiamo portato a termine e di cui sono orgoglioso per l’efficace e incisivo lavoro di squadra che gioverà al territorio della Circoscrizione 7 e dei suoi abitanti.

Il secondo atto è un accordo territoriale finalizzato all’approvazione del progetto della linea 2 della metropolitana, un accordo che coinvolge la Città Metropolitana di Torino e i comuni di Beinasco, Orbassano, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese e che permette una programmazione degli atti urbanistici coordinati in ambito metropolitano. Tale atto permetterà di accelerare le varianti inerenti tutto il percorso della Metro2 che tocca tutti i comuni citati in delibera e permette alla Città Metropolitana di essere il coordinatore di un progetto di grande importanza.

Il terzo atto è relativo alle variazioni urbanistiche per il progetto definitivo della fermata Borgata Quaglia – Le Gru del Sistema Ferroviario Metropolitano S.F.M. 5.
Dopo le richieste di integrazioni e miglioramento del progetto, grazie a delle felici interlocuzioni tra il Comune di Torino, la maggioranza consiliare, la Città Metropolitana, la Regione Piemonte, il Comune di Grugliasco ed RFI, abbiamo approvato in giunta il progetto che ha posto una particolare attenzione a ridurre il consumo di suolo e a migliorare l’accesso ciclopedonale dei cittadini torinesi.

Ancora, un atto relativo ai criteri e indirizzi per l’attuazione delle disposizioni sugli usi temporanei per lo sviluppo dell’iniziativa “CasaBottega 4.0”.
L’importante delibera dell’assessore Giusta permette di testare la possibilità di utilizzare l’uso temporaneo in deroga la PRG, per il progetto “CasaBottega”, volto a ricreare un tessuto abitativo e commerciale di vicinato, in cui si vive e lavora nello stesso luogo, recuperando spazi prima dismessi.

È stato successivamente approvato un permesso in deroga per la costruzione della stazione bus a lunga percorrenza e una struttura ricettiva in via Fossata 114. La nuova stazione aggiungerà servizi ai trasporti di massa dall’area nord della città che sarà, in futuro, interessata dalla riqualificazione degli spazi ex-Gondrand, dalla conclusione del passante, dalla ricucitura del Parco Sempione e dalla fermata della Metro2 Rebaudengo-Fossata.


Il sesto atto riguarda il cambio d’uso dell’immobile in via Sacchi 55, un immobile che prima era a uso foresteria a servizio dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato e che ora diventerà un ostello. Una soluzione che recupera un fabbricato della Ferrovia e promuove una struttura alberghiera innovativa che avrà anche l’esternalità positiva di far rivivere un’area abbandonata da anni.

 

Il settimo atto non prevede opere edilizie e può sembrare un piccolo intervento ma la sua valenza è considerevole dal punto di vista della riqualificazione di via Ponchielli, in Barriera di Milano: un cambio di destinazione d’uso in quello che prima era un supermercato ormai dismesso e che ora diventerà una palestra.
L’intervento avrà un effetto positivo per rivitalizzare il territorio, specialmente in quanto legato agli altri interventi limitrofi come l’ampliamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e la futura destinazione del fabbricato Ex Nebiolo.

 

Ottavo atto, che approva la revisione del vigente regolamento edilizio comunale: dopo l’anticipazione di alcuni articoli legati ad agevolare le pratiche di efficientamento energetico degli edifici esistenti, avevamo preso l’impegno di chiudere il percorso partecipato con ordini, collegi e associazioni imprenditoriali e ambientaliste per giungere all’approvazione della revisione del regolamento edilizio comunale.


Un grande lavoro tra assessorato e uffici dell’edilizia, un lavoro che avrà effetti positivi su tutto il settore interessato.

 

Antonino Iaria
Assessore Urbanistica Città di Torino

Tassa rifiuti, approvate nuove agevolazioni

Nella seduta del 26 luglio il Consiglio Comunale di Torino ha approvato alcune modifiche al Regolamento n°. 371 – Tari (tassa comunale sui rifiuti) resesi necessarie a seguito dell’abolizione dell’Imposta Unica Comunale a partire dal 1° gennaio 2020, votando una deliberazione proposta dall’assessore al Bilancio Sergio Rolando e discussa nelle sedute del 9 e 16 luglio 2021 delle Commissioni Prima, Sesta e Terza, presiedute da Marco Chessa.

In particolare, a decorrere dal 2021, vengono specificati la nuova classificazione Arera tra rifiuti urbani e rifiuti speciali, il metodo e le tempistiche per l’applicazione delle tariffe, le modalità di utilizzo frazionato delle unità immobiliari, le distinzioni tra utenze per residenti e altre tipologie di utenti, ecc. Sono inoltre previste agevolazioni per onlus, aps e gestori di centri di protagonismo giovanile e case del quartiere.

Con la deliberazione sono stati approvati anche alcuni emendamenti, tra cui uno che recepisce le proposte del consigliere Federico Mensio (M5S) per offrire agevolazioni ai titolari di quattro tipologie di utenze non domestiche che applicano azioni volte alla prevenzione della produzione di rifiuti (esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa di vicinato con vendita, in forma esclusiva o prevalente, di prodotti sfusi o alla spina, e con l’utilizzo di imballaggi riutilizzabili; esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa di vicinato ed esercizi pubblici di somministrazione alimenti e bevande, con adozione del sistema del vuoto a rendere; esercizi pubblici di somministrazione alimenti e bevande, con vendita o cessione gratuita di acqua alla spina in contenitori riutilizzabili; utenze che in via continuativa ridistribuiscono a soggetti bisognosi prodotti non alimentari).

Approvato anche un emendamento proposto dalla consigliera Daniela Albano (M5S) che prevede sgravi per la parte variabile della tassa rifiuti per le utenze domestiche che adottano le seguenti pratiche di riduzione dei rifiuti: acquisto di pannolini riutilizzabili per bambini di età compresa tra i 0 e i 3 anni compiuti; adesione a un servizio di noleggio e lavaggio di pannolini per bambini di età compresa tra i 0 e i 3 anni compiuti; acquisto di assorbenti femminili riutilizzabili; acquisto di coppette mestruali riutilizzabili.

Le agevolazioni varranno a partire dal 2022. Il riconoscimento delle riduzioni previste dagli emendamenti avviene a consuntivo ed è subordinato alla presentazione, entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento, di apposita istanza corredata da idonea documentazione.

Nel dibattito in aula, la consigliera Maura Paoli (M5S) ha ringraziato uffici e consiglieri per le nuove agevolazioni proposte, discusse anche in Commissione Diritti e pari opportunità, mentre Damiano Carretto (Misto di minoranza – M4O) ha auspicato controlli stringenti su chi usufruirà delle riduzioni.

Scoperti 31 chili di marijuana in un camion

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare lo spaccio di stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato tre corrieri di droga.

I militari della Compagnia di Moncalieri hanno fermato nella notte tra venerdì e sabato tre uomini. Si tratta di un rumeno di 39 anni e due italiani di 29 e 59 anni, residenti in provincia di Torino, fermati nei pressi dell’interporto di Orbassano mentre scaricavano la droga da un tir, circa 31 chili di marijuana confezionata in sacchetti di cellophan. La droga era nascosta tra la merce che l’autista trasportava per conto di un’azienda torinese, che non è coinvolta nella vicenda. Sequestrati anche 9.200 euro trovati in possesso del 29enne.

Festa dei nonni nella rsa di San Mauro

Come in molte altre Residenze gestite dal gruppo “Sereni Orizzonti”, anche nella RSA “Pescarito” di San Mauro Torinese si è deciso di far festa con pasticcini, bibite fresche e musica dal vivo in occasione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Ad animare questo bel pomeriggio è stata la voce di Francesca Bolognesi, meravigliosa vocalist di Collegno e membro del White Gospel Group, che si è esibita interpretando il repertorio dei grandi artisti della musica italiana e straniera (Mina, Caterina Caselli, Frank Sinatra, Lisa Minelli e molti altri).

Tra duetti con l’educatrice e brani cantati al karaoke con gli ospiti, l’artista ha regalato a tutti un piacevole e apprezzatissimo momento di svago. È stato soprattutto emozionante vedere la luce negli occhi dei nonni e il loro entusiasmo nell’indovinare i titoli delle canzoni, nel cantarli in coro e nel ballarli insieme agli operatori. «Era dal febbraio 2020 che non si vivevano in struttura pomeriggi come questo. Speriamo davvero che sia stato il primo di molti a venire» ha osservato commossa la direttrice Emanuela Pellegrino.

 

 

 

Figliuolo contestato a Torino Ma il primo giorno di accesso diretto ai vaccini per i 12-19enni è stato un successo

IN PIEMONTE SUCCESSO PER  L’ADESIONE AL PRIMO GIORNO DI ACCESSO DIRETTO PER I 12-19ENNI. OGGI LA VISITA DEL GENERALE FIGLIUOLO.

L’aggiornamento del Piano vaccinale del Piemonte, la seconda edizione del progetto “Scuola sicura” e un bilancio di “Montagne Covid free” sono i temi presentati dalla Regione Piemonte durante la visita effettuata sul territorio dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, iniziata in mattinata all’hub Nuvola Lavazza a Torino e proseguita nel pomeriggio a Frabosa Sottana (Cn).

Il generale è stato contestato al suo arrivo a Torino da alcuni manifestanti no green pass e no vax

Alla Nuvola Lavazza erano presenti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori regionali alla Sanità Luigi Genesio Icardi e all’Istruzione Elena Chiorino. Con loro anche i commissari dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, Emilpaolo Manno e Antonio Rinaudo.

Riferendosi al primo giorno di inizio della vaccinazione ad accesso diretto anche senza prenotazione per la fascia di età 12-19 anni presso gli hub delle Asl di appartenenza, il presidente Cirio e l’assessore Icardi hanno affermato che “temevamo un po’ di freddezza, invece stiamo vedendo l’esatto contrario e dai giovani arriva un segnale molto positivo. In Piemonte sono state finora somministrate 4,6 milioni di dosi, metà della popolazione piemontese ha già completato il ciclo vaccinale e puntiamo al 70-80% per l’autunno”. Presidente e assessore hanno poi sottolineato che “abbiamo superato il target che la struttura commissariale ha dato al Piemonte, con oltre il 100,94% dell’obiettivo Figliuolo: abbiamo tenuto una media di 40.000 dosi giornaliere, ma la nostra capacità testata è di 70.000 e la nostra speranza è di poter avere dei vaccini in più”.

Per quanto riguarda le classi di età, presidente e assessore hanno precisato che ha completato il ciclo vaccinale l’80,6% degli over60 che hanno aderito alla campagna vaccinale e il 79% degli over50, mentre per gli over16 il 90% degli aderenti ha già ricevuto almeno una dose e il 66,2% anche il richiamo.

A portare “l’esercito del vaccino” del Piemonte a conseguire questi risultati sono stati 418 punti vaccinali su tutto il territorio, ai quali si aggiungono 56 punti vaccinali aziendali, 502 farmacie e 748 medici di famiglia e pediatri di libera scelta vaccinatori.

Il consulente strategico Covid della Regione Piemonte Pietro Presti ha quindi illustrato i risultati del progetto “Scuola sicura” e gli obiettivi che si intendono raggiungere con il nuovo anno scolastico.

La prima edizione di gennaio-luglio 2021 ha visto la Regione promuovere il potenziamento del contact tracing in ambito scolastico e un programma di screening su base volontaria con tampone molecolare o antigenico ogni 15 giorni al personale docente e non docente e una volta al mese agli alunni di seconda e terza media mediante la rotazione di un quarto della classe ogni settimana. Hanno aderito 428 istituti (69%), 19.413 studenti (24,7%) e 24.402 tra docenti e non docenti (17%).

L’edizione per l’anno scolastico 2021-22, validata dal gruppo di epidemiologi della Regione, intende favorire il mantenimento della didattica in presenza individuando precocemente i casi asintomatici per interrompere la trasmissione del virus nelle classi. Per ottenere questo risultato si vuole fare in modo che entro metà settembre gli studenti dai 12 ai 19 anni siano vaccinati almeno con la prima dose e che sia completata la vaccinazione del personale scolastico aderente (con iniziative mirate ad incentivare chi non ha ancora aderito per arrivare alla copertura del 90% della platea potenziale). Attualmente, ha già aderito l’87%, 105.000 docenti e non docenti su una platea complessiva di 120.000. 93.300 hanno già ricevuto una dose e 82.300 hanno completato il ciclo vaccinale.

Tra le azioni previste figurano: la prosecuzione dello screening per il personale scolastico e l’estensione di quello per gli studenti a tutte le scuole primarie, medie e superiori (previa valutazione epidemiologica e sanitaria e in base alle indicazioni del CTS, della struttura commissariale e del Ministero della Salute). In base all’incidenza del virus, sarà anche valutato uno screening di massa per gli alunni di ogni ordine e grado sempre su base gratuita e volontaria prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Saranno inoltre potenziati il tracciamento dei contatti e gestione dei casi Covid-19 in ambito scolastico e il monitoraggio costante dei casi.

“Il potenziamento del piano Scuola sicura è un’azione fondamentale che ci permetterà di ridurre al minimo il rischio della didattica a distanza, perché di dad non si deve più parlare in vista del nuovo anno scolastico – ha commentato l’assessore Chiorino – Da sempre mi sono battuta per una scuola in presenza: non dobbiamo dimenticare che è stato negato ai nostri figli il diritto allo studio e alla socialità, ma, in compenso, garantito il debito degli scostamenti di bilancio che la loro generazione si troverà a pagare. E’ un dovere morale che le Istituzioni hanno nei loro confronti: dobbiamo garantire di nuovo la socialità, l’istruzione e la crescita culturale di cui la pandemia li ha privati per troppo tempo”.

Marco Lavazza, vicepresidente del Gruppo Lavazza, ha dichiarato: “E’ un onore per me accogliere oggi in questi spazi il Generale Figliuolo. Desidero salutarlo e ringraziarlo a nome della famiglia Lavazza, e di tutti i nostri collaboratori per aver saputo gestire una macchina organizzativa complessa che ha permesso di accelerare il processo di vaccinazione a livello nazionale, ma che deve continuare a procedere senza ostacoli e con convinzione. Come imprenditore sono orgoglioso di aver messo a disposizione della cittadinanza La Centrale, il nostro centro convegni per poter contribuire concretamente all’avanzamento della campagna vaccinale nazionale, che ha visto a oggi oltre 95.000 persone vaccinarsi in questo spazio. Siamo chiamati tutti a un atto di grande generosità collettiva e di fiducia nella comunità scientifica, per proteggere i più deboli, gli anziani, per tutelare il futuro dei nostri giovani, per creare nuove opportunità per rilanciare il futuro dell’economia del Paese grazie al PNRR”.

A Frabosa Sottana sono stati illustrati dal presidente Alberto Cirio al generale Figliuolo i risultati del progetto “Montagne Covid free”, voluto dalla Regione Piemonte, prima in Italia, per vaccinare residenti e lavoratori dei Comuni montani e di alta collina che presentano presidi sanitari minimi, analogamente a quanto già fatto con le isole minori, e favorire così la ripresa dell’economia turistica.

Nei 226 Comuni coinvolti è stato vaccinato il 70% della popolazione, con picchi fino all’87%, e 74.952 residenti hanno ricevuto almeno una dose. I 10 paesi con i migliori risultati sono stati Volpeglino, Prali, Mandello Vitta, Balme, Bergolo, Azzano d’Asti, Quaranti, Germagno, Argentera e Paroldo.

In base alle province di appartenenza, i Comuni del Cuneese e dell’Alessandrino che hanno aderito al progetto registrano il 72% della popolazione vaccinata con almeno una dose, quelli del VCO e dell’Astigiano sono al 71%, quelli del Torinese al 68%, quelli del Vercellese al 67%, quelli del Biellese al 65%.

IL 31 LUGLIO OPEN DAY AL VALENTINO

Sabato 31 luglio si terrà nell’hub vaccinale del Valentino di Torino un Open Day dedicato alla fascia 12-19 anni, al personale scolastico e agli over60 da tutto il Piemonte.

Le prenotazioni su www.IlPiemontetivaccina.it si apriranno domani alle ore 9. I posti disponibili sono 1500 e il vaccino inoculato sarà Pfizer.

(foto Città Metropolitana Torino – facebook)