CRONACA- Pagina 1305

Cirio: “chiudiamo tutto ciò che la Regione può chiudere”

Ieri alle 12.30 il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha  avuto la conferma della sua guarigione e si è subito recato all’Unità di Crisi di corso Marche a Torino

«Ritenevo giusto – ha sottolineato il governatore – dopo quindici giorni, essere presente di persona. Ringrazio il vicepresidente Carosso, che mi ha fisicamente sostituito in queste due settimane e tutti quanti hanno supportato la mia attività a distanza. Oggi abbiamo lungamente discusso anche delle nuove misure di contenimento.

Come sapete, ho firmato un’ordinanza ulteriormente restrittiva, che si può sintetizzare in “chiudiamo tutto ciò che la Regione può chiudere”. Fin dal primo giorno ho sostenuto la linea del rigore per contenere il contagio e in attesa che arrivasse un decreto governativo uniforme per tutta Italia ho voluto, come ha fatto anche la Lombardia, emettere un provvedimento più restrittivo per il Piemonte. La nostra ordinanza dovrebbe essere prevalente anche rispetto al decreto emanato da Roma e siamo in attesa di un parere su questo da parte del Governo. Siamo certi di avere ragione, perché la nostra linea è di chiudere davvero e non accogliere le tante deroghe che abbiamo visto nel decreto. Sia chiaro che non siamo in contrasto con il Governo, ma abbiamo il timore che tutte le eccezioni previste possano portare ad una non chiusura reale. In particolare, con le Prefetture stiamo analizzando la sospensione dell’attività degli uffici pubblici regionali e la chiusura degli studi professionali e anche su questi punti siamo in attesa del parere del Ministero degli Interni».

Dalla Cina 100 mila mascherine e 200 termometri a Torino

Questo prezioso materiale appena giunto nella sede della Protezione Civile di Via delle Magnolie è stato immediatamente distribuito

 

100mila mascherine e 200 termometri a infrarossi, questo è il dono della Città cinese di Guangzhou (Canton) a Torino.

Le mascherine e i termometri a infrarossi sono stati assegnati agli Agenti della Polizia municipale, ai dipendenti comunali che in questi giorni devono essere presenti in ufficio o che hanno rapporti con il pubblico, alla Protezione civile torinese, ai volontari che assistono in questi giorni la popolazione più in difficoltà e alla rete del sociale cittadino.

Torino intrattiene da diversi anni rapporti con Guangzhou con la quale è in corso di definizione un patto di collaborazione per sancire l’amicizia e il profondo legame già esistenti tra le due comunità.

Guangzhou è una città con 20 milioni di abitanti, capoluogo della Provincia del Guangdong. Nella città cinese il Politecnico di Torino in collaborazione con la South China University of Technology ha vinto nel 2017 un progetto per trasformare una ex fabbrica di pianoforti, la Pearl River Piano Factory, in un centro culturale dedicato alla musica e al cinema.

Il Koellilker in campo con la sanità pubblica

A seguito della disponibilità offerta dalla Struttura, il riscontro positivo è giunto venerdì pomeriggio tramite comunicazione inviata dalla Direzione Generale dell’ASL e dall’Unità di crisi della Regione Piemonte

Scende in campo anche l’Ospedale Koelliker per combattere il COVID-19.

In questo momento di grave emergenza sanitaria l’ospedale torinese si è mobilitato per affrontare la situazione e garantire appoggio, capacità sanitarie e posti letto.

A seguito della disponibilità offerta dalla Struttura, il riscontro positivo è giunto venerdì pomeriggio tramite comunicazione inviata dalla Direzione Generale dell’ASL e dall’Unità di crisi della Regione Piemonte.

Da sempre Koelliker si propone in un ruolo di sinergia e complementarità con la Sanità Pubblica. Ancor più in questo momento diventa importate collaborare attivamente per garantire un servizio sanitario che non può fermarsi alle sole emergenze Covid.

A tal fine sono stati messi a disposizione posti letto per assistere pazienti NO COVID e decongestionare gli ospedali pubblici che sono in prima linea nella battaglia contro il Coronavirus. Il contributo dell’Ospedale Koelliker in questo momento di difficoltà gioca un ruolo importante per ridurre il carico di lavoro della sanità pubblica che potrà così liberare posti letto e destinare professionalità medico-infermieristiche alle urgenze del momento.

Tra i guariti anche il governatore Cirio. Le nuove vittime sono 15

Il comunicato della Regione delle ore 12,30 di lunedì 23 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE, TRE NUOVI GUARITI, TRA CUI IL PRESIDENTE CIRIO – QUINDICI NUOVI DECESSI – IN TERAPIA INTENSIVA 343 RICOVERATI – BOLLETTINO CONTAGI – RICETTE VIA EMAIL O SU TELEFONO

TRE NUOVI GUARITI, TRA CUI IL PRESIDENTE ALBERTO CIRIO

Questa mattina, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri tre pazienti: si tratta di una donna di 54 anni di Torino, di un bambino del Novarese e di un uomo di 47 anni del Cuneese.

Tra i guariti, c’è anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che era posto in isolamento domiciliare: «Sono guarito – dichiara il presidente Cirio -, ho appena ricevuto l’esito del doppio tampone di verifica ed entrambi hanno dato esito negativo al coronavirus. Ve lo dico mentre mi preparo per correre all’Unità di crisi, perché l’unica priorità è continuare a lottare».

Le persone guarite sono in totale 17, di cui 4 dell’Astigiano, 2 del Cuneese, 3 del Novarese, 6 del Torinese, 1 del Vercellese e 1 residente fuori regione.

QUINDICI DECESSI

Sono 15 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 1 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 3 nell’Alessandrino, 2 nel Vercellese, 1 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Il totale complessivo è ora di 315 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 89 ad Alessandria, 12 ad Asti, 32 a Biella, 20 a Cuneo, 44 a Novara, 76 a Torino, 18 a Vercelli, 19 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 12.30

Sono 4.861 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 817 in provincia di Alessandria, 209 in provincia di Asti, 253 in provincia di Biella, 367 in provincia di Cuneo, 420 in provincia di Novara, 2.198 in provincia di Torino, 263 in provincia di Vercelli, 190 nel Verbano-Cusio-Ossola, 49 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 343, in altri reparti 2.194

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 13.560, di cui 8.220 risultati negativi.

Sono 1.992 le persone in isolamento domiciliare.

RICETTE VIA EMAIL O SU TELEFONO

Ricetta medica via email o con messaggio sul telefono senza più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo: lo stabilisce un’ordinanza (la   numero 651 del 19 marzo) della Protezione Civile, prontamente recepita dalla Regione Piemonte che in queste ore ha inviato una nota alle Direzioni Generali delle Aziende sanitari, ai Medici di medicina generale e Farmacie.

L’obiettivo è limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus Covid-19. Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale.

La Regione Piemonte- sottolinea l’assessore Icardi anche nel suo ruolo di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni- è stata in prima linea per agevolare questo importante provvedimento.

Al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore – si legge nell’ordinanza – l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del Numero di Ricetta Elettronica tramite:

  1. a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (PEO);
  2. b) comunicazione del Numero di Ricetta Elettronica con SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile;
  3. c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di Ricetta Elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico”.

Nella stessa ordinanza, vengono disciplinate anche tutte le modalità operative per le farmacie e per le Asl per i farmaci distribuiti in modalità diverse dal regime convenzionale e per i medicinali che richiedono un controllo ricorrente dei pazienti.

Per gli assistiti piemontesi che abbiano attivato il Fascicolo sanitario elettronico (FSE), sottolinea l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, è possibile inoltre consultare la Ricetta Dematerializzata accedendo al servizio telematico, realizzato dal Csi, disponibile al seguente link:

http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/salute/servizi/943-ricette-dematerializzate

Le scuse di chi viene sorpreso per strada

Dal “…Vado ad aprire la seconda casa…”, al “facciamo volantinaggio” sino al paradossale: “…vado a fare qualche lavoretto in nero”

Queste alcune delle giustificazioni raccolte nel fine settimana dalla Guardia di Finanza di Torino che, dopo l’ultima stretta del Governo per fronteggiare il “COVID19”, ha intensificato i controlli in città ed in tutta la provincia.

Oltre 200 i Finanzieri giornalmente impegnati sulle principali arterie stradali, all’interno dei parchi cittadini e nei maggiori luoghi di aggregazione.

Solo nell’ultimo fine settimana sono state oltre 400 le persone identificateuna trentina quelle denunciate, prevalentemente per essere state soprese a “spasso” senza una giustificazione. Circa 2.000 gli esercizi commerciali controllati.

C’è stato lo spazio anche per un arresto. I Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese hanno sorpreso nella tarda sera di ieri, un trentenne pluripregiudicato che si aggirava nei pressi della stazione ferroviaria; peccato che fosse ricercato in quanto nei suoi confronti pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere per vari reati.

Sempre i Finanzieri di Lanzo hanno sorpreso un uomo che candidamente ha ammesso di approfittare del momento “…per fare qualche lavoretto in nero…”, oppure il gruppetto di giovani che, non curanti della situazione, distribuivano volantini nelle case.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria, hanno invece denunciato il titolare di una cartoleria di un comune della prima cintura torinese che, in barba a tutti i divieti, svolgeva in maniera pressoché normale la sua attività. Oltre alla denuncia rischia la sospensione dell’attività commerciale.

Unione consumatori: “Ecco come ottenere il rimborso dei treni”

Un vademecum dedicato ai consumatori per accedere correttamente alle procedure previste

 

Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana, interviene a tutela dei consumatori, esponendo le prassi da seguire per accedere, in tempo di Coronavirus, ai rimborsi dei biglietti ferroviari.

“Sul versante Italo, per i viaggi da e per Lombardia, Veneto e Emilia Romagna sono rimborsabili i biglietti acquistati entro il 2 marzo 2020, mentre per i viaggi da e per qualsiasi altra zona del territorio nazionale sono rimborsabili i biglietti acquistati fino al 9 marzo 2020 incluso”, spiega il legale, che prosegue: “In aggiunta a quanto sopra, tutti i passeggeri interessati dalla rimodulazione dell’offerta per emergenza sanitaria potranno richiedere il rimborso come di seguito descritto: il cliente potrà richiedere il rimborso integrale del biglietto tramite Voucher utilizzabili per nuovi acquisti di biglietti relativi a viaggi da effettuarsi entro un anno dall’emissione del Voucher stesso. Tale richiesta può essere effettuata direttamente sul sito web accedendo al form Reclami nella sezione ‘Assistenza’ disponibile al seguente link www.italotreno.it/rimborsoemergenza. Nel form bisogna selezionare la Categoria “Rimborso per emergenza sanitaria 2020. E’ bene sapere che – precisa Patrizia Polliotto – in caso di richiesta per più viaggi o per viaggi andata e ritorno sullo stesso codice biglietto, è necessario fare una richiesta per ogni viaggio indicando il relativo numero di treno”.
Ma c’è di più: “In alternativa, è possibile effettuare la richiesta di rimborso chiamando il canale di contatto telefonico 060708. Il cliente potrà infine richiedere in autonomia sul sito www.italotreno.it il rimborso secondo le proprie condizioni tariffarie di contratto”.

Sul fronte Trenitalia, invece, “E’ in vigore la proroga per rimborso biglietti dopo disposizioni legate al Coronavirus acquistati dopo il 23 febbraio, indipendentemente dalla tariffa, presentando la richiesta entro i termini indicati nelle disposizioni nazionali in materia e giustificando il mancato viaggio con i seguenti motivi: per quarantena, permanenza domiciliare e per tutti i viaggi con arrivo o partenza nelle aree indicate dal provvedimento; per viaggi programmati per partecipare a gite scolastiche, concorsi, manifestazioni, eventi o riunioni che sono stati annullati, rinviati o sospesi; per viaggi programmati verso l’estero dove è impedito o vietato l’arrivo secondo le disposizioni emanate”, prosegue la Presidente di UNC Piemonte.
Che specifica: “Per i treni a media e lunga percorrenza, il rimborso integrale è in bonus utilizzabile entro un anno. La richiesta può essere effettuata compilando l’apposito web form disponibile su trenitalia.com o presso qualsiasi biglietteria. Per i treni regionali, il rimborso integrale è in denaro. La richiesta può essere effettuata compilando l’apposito modulo on line o presso le biglietterie. Tali misure si sommano a quelle già adottate, in via autonoma e per sensibilità sociale, da Trenitalia che ha garantito alla propria clientela il rimborso integrale, richiesto entro il 1° marzo 2020, di qualsiasi tipologia di biglietti, anche di quelli di solito non rimborsabili, con qualsiasi data di viaggio e con qualunque destinazione”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto.
Fino a qui riportate sono le ultime disposizioni ma in ogni caso si invitano coloro i quali fossero interessati a richiedere il rimborso di consultare i siti internet delle diverse società ferroviarie al fine di essere sempre aggiornati sulle procedure attive.

Per qualsiasi informazione o necessità, è attivo lo sportello di UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI PIEMONTE in orario d’ufficio chiamando lo 011 5611800 o scrivendo una mail a unc.piemonte@gmail.com.

Covid 19: in attesa della sperimentazione del farmaco Avigan

Le indicazioni arriveranno dall’Aifa

La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha invitato le Aziende sanitarie a manifestare la propria disponibilità alla sperimentazione del farmaco Avigan, secondo le indicazioni che verranno emanate dall’Agenzia italiana per il farmaco, in modo da favorire il coordinamento delle attività e il dialogo con le autorità nazionali.

Ladri di biciclette

L’elemento comune tra un tentato furto ed una rapina: la bicicletta. Tra mercoledì e giovedì il veicolo a due ruote è stato protagonista di due interventi effettuati dagli operatori della Squadra Volanti
Il primo intervento porta gli agenti in via Perrone dove una donna dichiara di aver visto un uomo arrampicarsi al primo piano dello stabile, accedere all’interno di un’abitazione attraverso la finestra e fuggire poco dopo in bicicletta. Un condomino si pone all’inseguimento del soggetto, fornendo ai poliziotti in tempo reale indicazioni utili al rintraccio. Si tratta di un cittadino tunisino di 38 anni.
Una volta fermato, l’uomo viene perquisito. Il trentottenne viene trovato in possesso di un cellulare, provento di furto. Pochi istanti prima infatti il tunisino, approfittando della distrazione di un cittadino fermo ad una fontanella per bere, intravede un cellulare in terra quindi arresta la corsa della sua bicicletta, raccoglie il telefonino e si allontana velocemente. Il trentottenne, con numerosi precedenti di polizia e obbligo di firma, viene arrestato per tentato furto e denunciato per non aver ottemperato al DPCM dell’11 marzo 2020 in quanto circolava senza comprovato motivo e per aver fornito dichiarazioni mendaci a P.U. per le motivazioni asserite nell’autocertificazione: l’uomo era uscito di casa solo per andare a comprare il pane.
Giovedì sera viene richiesto l’intervento di una pattuglia in via San Secondo dove un uomo sta trattenendo un soggetto che pochi istanti prima aveva tentato di rubargli la bicicletta. La vittima si trova all’interno di un negozio quando un cittadino marocchino di 33 anni monta in sella alla sua bici e si allontana velocemente. L’uomo riuscirà a raggiungerlo e bloccarlo, così da assicurare il trentatreenne alle forze dell’ordine. Arrestato per rapina e denunciato in stato di libertà per violazione dell’art. 650.

Fdi: “Test rapidi, economici, efficaci”

“Comprendiamo che l’Unita di crisi piemontese incontri difficoltà per i laboratori e i reagenti e che si sia attenuta alle prescrizioni dell’Istituti Superiore di Sanità, ma l’esempio del Veneto dimostra chiaramente l’efficacia di effettuare tamponi a tappeto per contenere il contagio, come da indicazioni dell’OMS:

sempre più Regioni ne stanno prendendo atto” ripetono ancora una volta Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, parlamentare e capogruppo regionale di Fratelli d’Italia

I due esponenti politici lanciano una proposta “Potremmo tentare di seguire la strategia che stanno valutando altre regioni: test rapidi a tappeto a tutti i soggetti a rischio per contatti con contagiati, sottoponendo poi solo i positivi anche a tampone per avere conferma del risultato.

Si potrebbe cominciare almeno da chi risulta con la febbre dalle misurazioni di temperatura oggi obbligatoria per decreto e ordinanza regionale agli ingressi dei supermercati e aziende ancora aperte. Sicuramente dobbiamo mettere al sicuro chi sta in prima linea e non possiamo più aspettare ”.

Sequestro di mascherine non conformi

Dal Piemonte / Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Casale Monferrato hanno sequestrato 74 mascherine facciali in un negozio di articoli sanitari commercializzati in assenza dei requisiti di conformità

I finanzieri a seguito di attività info-investigativa hanno individuato un negozio di articoli sanitari che
su prenotazione vendeva mascherine su misura in cotone “pelle d’uovo” al prezzo di 15,00 Euro
cadauna.

In particolare venivano prodotti dispositivi di protezione individuale di seconda categoria
(mascherine) non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza di cui all’apposito regolamento.
Il titolare dell’attività commerciale si è pertanto reso responsabile della condotta prevista e punita
con  la pena dell’arresto sino a sei mesi o dell’ammenda da 10.000 a 16.000 Euro
trattandosi di reato di natura contravvenzionale.

L’attività va inquadrata nel contesto emergenziale attuale che sta spingendo la cittadinanza a
ricercare freneticamente i dispositivi di protezione individuale rischiando di acquistare prodotti non
conformi e del tutto inidonei a garantire la sicurezza degli utilizzatori.

La Guardia di Finanza, oltre a concorrere alle attività disposte dalla Prefettura di Alessandria circa i
controlli da effettuare per garantire il rispetto dei provvedimenti governativi, nell’ambito delle proprie
attribuzioni di Polizia Economico Finanziaria, sta assicurando la vigilanza del territorio tutelando la
cittadinanza da ogni possibile fenomenologia illecita legata all’emergenza COVID-19