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La Gdf denuncia noto rapper per l’uso di immagini di minori

Denunciato dalla Guardia di Finanza di Torino il noto rapper “Baby gang”per aver utilizzato immagini di minori in un video lesivo della loro reputazione

 

La Guardia di Finanza di Torino ha denunciato un popolare rapper, con milioni di visualizzazioni in rete, per aver indebitamente utilizzato la fotografia dei figli di una nota blogger influencer accostandone la loro immagine al contenuto di una canzone immessa nella rete che descrive la vita in prigione del protagonista.

 

I Finanzieri torinesi, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, hanno eseguito sia indagini nel web sia perquisizioni in alcune città lombarde acquisendo le prove che il rapper, unitamente ad altre due persone, in qualità di regista e realizzatore del video musicale, ha reperito la fotografia dei figli minori della blogger all’interno del suo sito, tutelato dal diritto d’autore, per poi riprodurla abusivamente nel videoclip e nella copertina di una nota composizione musicale che ha ottenuto quasi 10 milioni di visualizzazioni.

 

Considerando che il brano descrive la vita in prigione del protagonista, è stato ritenuto che la riproduzione fosse anche diffamatoria nei confronti dei bambini. Il rapper, peraltro, durante la fase delle investigazioni è stato protagonista di un’azione dimostrativa contro rappresentanti degli organi di polizia nel quartiere San Siro di Milano e, nel contempo, ha realizzato un video, immesso in rete, con il quale inneggia alla violenza e alla rivoluzione contro il sistema e le forze dell’ordine.

 

Nel corso delle operazioni, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino hanno dato esecuzione all’ordine di esibizione, emesso dall’Autorità giudiziaria, nei confronti di una nota società multinazionale presso la quale è stata acquisita la documentazione afferente ai download e allo streaming del filmato musicale, accertando che è stato riprodotto 9.633.480 volte, di cui 3.026.140 con particolare riferimento all’istante in cui appariva l’immagine incriminata.

 

Al fine di scongiurare la perpetrazione del reato e tutelare i minori, è stato chiesto di rimuovere e oscurare le immagini e i video riprodotti sulle note piattaforme Apple Music Service (Itunes), Spotify, Deezer, Telecom, Qobuz.com e Amazon.

 

A conclusione delle attività, il magistrato inquirente ha indagato le tre persone per aver abusivamente riprodotto, trasmesso e diffuso in pubblico la fotografia dei minori, in violazione della normativa sul diritto d’autore e per aver diffamato la loro immagine.

 

Ai tre soggetti sono state contestate anche le sanzioni amministrative previste dalla legislazione in materia di copyright.

 

Sì al Green pass senza eccezioni

IL COMMENTO d Pier Franco Quaglieni 


L’opposizione al green pass manifestatasi anche a 
Torino con una manifestazione in piazza Castello, in palese violazione delle norme sul distanziamento, rivela una miopia sociale allarmante che può compromettere gli sforzi del Governo per lottare contro la pandemia e tutelare la salute e la vita dei cittadini

Il Governo deve impedire queste manifestazioni che provocano il dilagare del virus. Deve intervenire con assoluta decisione, senza titubanze. Che sia apparsa anche qualche bandiera tricolore in piazza appare un’offesa al senso nazionale che porta invece a serrare idealmente le fila nella lotta al virus a tutela dei più deboli. Queste persone che scendono in piazza possono sventolare le bandiere anarchiche, non il tricolore che non sono degne neppure di sfiorare. Il tricolore significa unità nazionale, non sedizione. A dare loro una mano è intervenuto anche il professore di filosofia Vattimo – non il filosofo che è cosa molto diversa -con una lettera -rettifica di un suo confuso e contraddittorio articolo di qualche giorno fa. Adesso Vattimo si dice apertamente contro il green pass e afferma di essere allineato con Cacciari.
Da uno come lui che in pochi giorni ha ripensamenti persino sui vaccini, non possiamo trarre insegnamenti di un qualche utilità.

Io avevo voluto commentare favorevolmente i suoi dubbi iniziali anche considerando l’età avanzata del professore. Oggi, leggendo i suoi ripensamenti, non esito ad affermare che do più fiducia all’ultimo virologo che al creatore del pensiero debole, diventato via via davvero molto fragile . Questi cattivi maestri devono avere il buon gusto di tacere. Quando la filosofia teoretica non c’è più, diceva Guglielmo Gallino, non c’è da da stupirsi se il pensiero della gente comune diventa labile. E’ quanto sta accadendo. Il dovere di vaccinarsi, l’opportunità di aver fiducia nella scienza, la necessità di combattere i no- vax sono elementi che chiunque dovrebbe essere in grado di capire. Che i professori debbano vaccinarsi è cosa talmente ovvia che non merita neppure una benché minima discussione. E chi si rifiuta va sospeso dall’insegnamento senza stipendio perché un falso educatore che ignora la scuola come comunità educante, non è meritevole di salire in cattedra. L’estrema destra che soffia sul fuoco in modo vigliacco e anti patriottico e l’estrema sinistra che addirittura parla di nazismo riferendosi alle scelte del Governo, sono ambedue fuori dal contesto civile di una comunità di gente normale. Si tratta di persone che dovrebbero tornare a vivere nelle foreste e nelle caverne. Occorre vaccinarsi tutti senza sollevare cavilli mistificanti. Il prof. Vattimo aveva scritto di essersi vaccinato ed oggi flirta con i no -vax. Sono davvero cose dell’altro mondo.  Più vado avanti e più mi rendo conto che il virus ha provocato dei danni in tante persone che finora non hanno avuto il COVID, ma ne hanno subito delle conseguenze devastanti forse anche per colpa dei media che hanno fatto una pessima informazione.
Tutte queste affermazioni le scrivo da liberale che crede profondamente nella libertà degli individui, ma ritiene che la sua libertà finisce dove inizia quella degli altri cittadini. I liberali non sono né anarchici ne’ libertini, ne’ sfascisti, come avrebbe detto Pannella, ma sono sostenitori della libertà responsabile, un concetto che è anni- luce da un comunistello da sagrestia e radical – chic come Vattimo.

Raccolti gli ultimi moduli della petizione contro la pedonalizzazione di via del Carmine

Sono stati raccolti il 4 agosto scorso gli ultimi moduli della petizione promossa contro la pedonalizzazione di via del Carmine voluta dall’amministrazione comunale di Torino.

Giovedì 5 agosto i tre firmatari della petizione hanno presentato le 330 firme raccolte all’URP per l’avvio delle procedure in merito alla loro verifica e validità.

A dichiararlo è stato Alberto De Reviziis, a capo della petizione sostenuta anche da altri commercianti di via del Carmine e da molti cittadini che hanno firmato la stessa petizione, che ha ricevuto l’appoggio anche da parte del Comitato TorinoinMovimento.

“La piazza è infatti – dichiara Federica Fulco del Comitato TorinoinMovimento – totalmente interdetta a causa dei lavori di ristrutturazione in corso. Ci domandiamo che tipo di eventi si possano organizzare in questo momento. La legislatura è  terminata, il problema permane, la stessa Circoscrizione ha scritto al Comune di Torino, comprendendo l’inutilità di questa sperimentazione”

Mara Martellotta 

Cerimonie, letture, canti e meditazione Intorno al simbolo della pace

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Venerdì 6 agosto 2021 – a partire dalle ore 21
 piazza Castello – fronte Palazzo Madama – Torino

Caro direttore,

  • Ricordiamo le vittime delle bombe atomiche
  • Ribadiamo il nostro NO alle armi nucleari
  • Chiediamo all’Italia di ratificare il trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio di quest’anno

A 76 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone, assistiamo ad un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari unito ad un’escalation dei conflitti tra potenze nucleari. Attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele e Pakistan sono possessori “ufficiali” di armamenti nucleari. Questi ultimi tre paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo. Diversi altri paesi stanno compiendo tentativi di dotarsi di armi nucleari o si stanno dimostrando interessati.
In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle varie basi Nato disseminate sul territorio.
Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è stata insignita del premio Nobel per la Pace 2017
La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.
Continua, anche se lenta, la crescita delle spese militari nel mondo: il totale è di 1.740 miliardi di dollari. La sola Italia ha usato per spese militari 28.417 milioni di dollari nel 2017 .
Occorre invertire la rotta, chiediamo investimenti nei settori della salute, dell’educazione, del lavoro e dell’ambiente invece che in quello militare.
Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione

per il coordinamento AGITE
Giorgio Mancuso

Polizia, più di 200 pattuglie per controllare treni e stazioni

1 arrestato, 9 indagati, 4.170 persone controllate, di cui 698 con precedenti. 223 pattuglie impegnate nelle stazioni e 14 in abiti civili per attività antiborseggio. 41 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 89 convogli presenziati. 12 i servizi lungo linea e 23 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 26 luglio al 1° agosto 2021, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

Durante la settimana sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza per una più incisiva azione di contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni non presidiate dal personale di Polizia, anche in ragione dell’aumento del numero dei viaggiatori in concomitanza con le partenze di fine luglio per i luoghi di vacanza. Il personale Polfer è stato impiegato nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno, in particolare nella provincia di Torino presso le stazioni Stura, Rebaudengo e Rivarolo; nella provincia di Cuneo: Bra, Fossano, Sommariva del Bosco e Mondovì.

 

A Torino un trentunenne senegalese è stato denunciato dagli agenti Polfer per porto abusivo di strumento atto ad offendere. L’uomo, fermato nelle adiacenze della stazione ferroviaria, si è da subito mostrato nervoso durante il controllo: all’interno del suo zaino sono stati rinvenute due catene d’acciaio antifurto per biciclette sprovviste di chiavi di apertura ed una tenaglia della lunghezza di 22 cm. Dopo una compiuta identificazione, lo straniero è stato denunciato e la tenaglia sequestrata.

Il personale in servizio presso il Settore Operativo ha denunciato un trentaseienne italiano per percosse e minaccia. I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, quando un macchinista di un treno regionale è stato schiaffeggiato e minacciato, nella stazione di Alpignano (TO), a seguito di un futile diverbio. Rintracciato anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza di stazione, l’uomo è stato identificato e denunciato.

 

A Vercelli una trentaduenne gambiana è stata denunciata per lancio pericoloso di cose. Senza nessun apparente motivo, la donna, seduta nella sala d’attesa della stazione, ha scagliato una pietra verso una viaggiatrice di passaggio sfiorandole il volto. Fermata e controllata dal personale Polfer durante il quotidiano servizio di vigilanza, è stata accompagnata presso gli uffici di polizia e denunciata. Su richiesta dei poliziotti la vittima ha detto di non avere bisogno di cure mediche e che non avrebbe sporto denuncia per l’accaduto.

 

Ristorazione ospedaliera, il terminale intelligente alle Molinette

Il nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette di Torino, realizzato da Dussmann Service, sarà inaugurato martedì 10 agosto 2021 alle 11:30 presso la Palazzina Ristorazione, in Via Santena, 5.

Dal nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette verranno serviti ogni giorno circa 3900 pasti per la Città della Salute di Torino. Il personale Dussmann Service avrà modo di mostrare e raccontare alla stampa presente l’organizzazione, la composizione e il funzionamento del nuovo terminale intelligente, in relazione alla gestione di servizi di ristorazione in atto presso il Presidio Ospedaliero Le Molinette di Torino.

Durante l’evento interverranno il Direttore Generale Città della Salute Giovanni La Valle e l’Amministratore Delegato Dussmann Service Renato Spotti.

Sosta, pagamento sospeso dal 9 al 21 agosto

Come di consuetudine anche quest’anno nelle settimane centrali di agosto si potrà sostare nelle “strisce blu” senza dover pagare.

La sosta sarà gratuita da lunedì prossimo 9 agosto e fino a sabato 21 agosto (compresi), mentre si continuerà a pagare nei parcheggi a barriera e in struttura.

Nell’ambito dei provvedimenti adottati a causa dell’emergenza sanitaria da COVID19, prosegue fino al 17 settembre 2021  la sospensione delle limitazioni per l’area ZTL Centrale, mentre  sono tuttora  in vigore i divieti di circolazione previsti nelle vie e corsie riservate al trasporto pubblico, nelle ZTL Romana e Valentino e nelle zone pedonali.

Vaccini: il Piemonte supera cinque milioni di dosi somministrate

29.786VACCINI CONTRO IL COVID COMUNICATI GIOVEDI’.  IL TOTALE È 5.007.471, IL 95,6 % DI 5.238.480 DOSI COMPLESSIVE RICEVUTE

(La percentuale è inferiore a quella di ieri perché comprende i nuovi caricamenti di Pfizer)

Con 29.786 persone che giovedì hanno ricevuto il vaccino contro il Covid, di cui 18.327 la seconda dose (dato delle ore 18.00), il Piemonte ha oltrepassato 5 milioni di inoculazioni effettuate.

«Oggi abbiamo superato un altro traguardo importante che caratterizza l’andamento sostenuto della nostra campagna vaccinale – sottolineano il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -. Ora dobbiamo proseguire con la stessa determinazione per mettere in sicurezza il maggior numero possibile dei nostri concittadini. Un grazie a tutti coloro che da mesi, con grande dedizione, in ogni angolo del Piemonte, sono impegnati nelle vaccinazioni. Ed un grazie anche ai Piemontesi di ogni età che scelgono di vaccinarsi, per tutelare la loro salute e quella degli altri».

Tra i vaccinati di oggi, in particolare, sono 1.685 i 12-15enni, 9.617 i 16-29enni, 6.030i trentenni, 4.898 i quarantenni, 2.367i cinquantenni, 2.890 i sessantenni, 809 i settantenni, 326 gli estremamente vulnerabili e 232 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 5.007.471dosi (di cui 2.253.728 come seconde), corrispondenti al 95,6di 5.238.480 finora disponibili per il Piemonte.

La percentuale è inferiore a quella di ieri perché comprende i nuovi caricamenti di Pfizer

DUE GIORNI DI ACCESSO DIRETTO PER I 12-19 ENNI DEL PIEMONTE PRESSO L’HUB DI REALE MUTUA

Raddoppiano i giorni ad accesso diretto presso l’hub di Torino di Reale Mutua per i giovani tra i 12 e 19 anni di tutto il Piemonte. Oltre a domani 6 agosto è prevista un’altra giornata anche sabato 7 agosto. Da 300 i posti disponibili passano a 1.000, senza necessità di prenotazione. Sarà possibile presentarsi direttamente dalle ore 8 alle 21, in via Carlo del Prete 28/c. Sono disponibili 500 dosi al giorno e il vaccino somministrato sarà Moderna.

PRE-REPORT SETTIMANALE MINISTERO SALUTE-ISS

Nella settimana 26 luglio-1 agosto, in Piemonte, continua a confermarsi basso l’impatto dell’epidemia sui servizi ospedalieri, con un tasso di occupazione dei posti letto che resta invariato rispetto alle tre settimane precedenti per quanto riguarda i posti letto ordinari (1%) e sale leggermente da 0 a 1% per le terapie intensive.

Il numero dei nuovi casi segnalati aumenta rispetto alla settimana precedente, ma in misura minore.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi cresce passando da 1.81 a 1.93 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 2% (era 1%).

Aumentano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note.

Nonostante si registri una maggior diffusione del virus a livello regionale, il valore dell’incidenza ancora contenuto e i numeri molto bassi di ricoveri concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Il bollettino Covid di giovedì 5 agosto

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 259 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 16 dopo test antigenico), pari all’1,6% di 15.929 tamponi eseguiti, di cui 10.340 antigenici. Dei 259 nuovi casi, gli asintomatici sono 97(37,5%).

I casi sono così ripartiti: 30 screening, 154 contatti di caso, 75 con indagine in corso, 4 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 5 casi importati (4 dall’estero e 1 da altra regione italiana)

Il totale dei casi positivi diventa quindi 370.849 così suddivisi su base provinciale: 30.137 Alessandria, 17.600 Asti, 11.623 Biella, 53.500 Cuneo, 28.812 Novara, 198.041 Torino, 13.877 Vercelli, 13.180 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.523 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.556 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5 (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 90(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.774

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.991.335 (+ 15.929 rispetto a ieri), di cui 1.907.195 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.700

Nessun decessodi persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.700 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

356.280 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 356.280 (+115 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.150 Alessandria, 16.835 Asti, 11.095 Biella, 51.634 Cuneo, 27.516 Novara, 191.279 Torino, 13.236 Vercelli, 12.681 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 extraregione e 2.411 in fase di definizione.

Innovativo intervento di plastica valvolare salva paziente

Insufficienza tricuspidale: per la prima volta in Italia innovativo intervento di TriClip in combinazione con ECMO

L’équipe di Maria Pia Hospital ha salvato una paziente 81enne grazie a una procedura mininvasiva di applicazione di protesi di ultima generazione supportata dal sistema di ossigenazione extracorporea ECMOlife

Torino, 5 agosto 2021 – Maria Pia Hospital di Torino, Ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research, è stato effettuato per la prima volta in Italia un intervento di plastica valvolare transcatetere su una donna di 81 anni, utilizzando l’innovativo sistema TriClip  con il supporto dell’assistenza circolatoria extracorporea ECMO (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation). Si è trattato del primo intervento percutaneo di plastica della tricuspide combinando le due procedure. L’eccezionalità dell’intervento è data dal quadro clinico particolarmente critico del paziente: la paziente, già sottoposta in passato ad intervento cardiochirurgico per la correzione della valvola aortica, presentava una storia di scompenso cardiaco progressivo del ventricolo destro dovuto al difetto della valvola tricuspide; una condizione troppo rischiosa per un intervento chirurgico tradizionale.

“La paziente era affetta da un’insufficienza della valvola tricuspide, la principale valvola del ventricolo destro, patologia che ne determinava il malfunzionamento. La gestione di questi pazienti è molto delicata  – spiega il dott. Elvis Brscic, responsabile dell’Unità di Cardiologia Interventistica presso Maria Pia Hospital, a guida dell’équipe multidisciplinare che ha eseguito il raro intervento – perché paradossalmente, la correzione improvvisa e completa del difetto può provocare un arresto cardiaco, in quanto il cuore non è immediatamente in grado di tollerare l’equilibrio cardiocircolatorio che si è ripristinato”.

Le cause alla base di un’insufficienza tricuspidale possono essere primarie (difetti congeniti, patologie reumatiche, traumi o infezioni) o secondarie/funzionali (più frequentemente causate da patologie delle sezioni sinistre del cuore o del polmone). La patologia della valvola viene classificata in base alla gravità del rigurgito dovuto all’insufficienza: da un grado lieve, moderato o severo fino ad arrivare a massivo e torrenziale.

Tale condizione è associata ad una scarsa qualità di vita e a un quadro clinico complesso che inoltre tende a peggiorare nel tempo così come i sintomi correlati: astenia, ipotensione, presenza di edemi periferici che determinano una marcata stasi venosa, con conseguente sovraccarico su fegato e insufficienza renale.

La paziente trattata a Maria Pia Hospital presentava una massiva insufficienza tricuspidalica funzionale a fronte di un corretto funzionamento della valvola aortica protesica ed un quadro di comorbidità che rendeva proibitivo il rischio di un eventuale re-intervento cardiochirurgico per la sua riparazione. Per questo motivo, dopo la discussione collegiale dell’Heart Team, si è deciso di intervenire tramite l’applicazione di una TriClip (innovativo sistema che attraverso un catetere permette di posizionare una clip protesica ripristinando la funzionalità della valvola tricuspide) per via percutanea, ovvero senza taglio chirurgico, con l’impiego combinato di ECMOlife, un dispositivo di ultima generazione per il supporto extracorporeo dell’attività cardiaca prodotto e brevettato in Italia da Eurosets, in grado di fornire ossigeno e rimuovere anidride carbonica direttamente nel sangue del paziente, mettendo così a riposo il muscolo cardiaco.

“L’impiego dell’ECMO, ci ha consentito di controllare il sovraccarico di lavoro sul ventricolo destro, determinato dalla correzione completa del difetto che causava lo scompenso, e di ridurre l’insufficienza tricuspidale in sicurezza – spiega il dott. Brscic – consentendo al muscolo cardiaco di adattarsi progressivamente al nuovo equilibrio del flussoripristinando l’autonomia cardiaca e respiratoria in modo graduale anche con il supporto di farmaci”.

L’intervento è stato efficace e la paziente è stata precocemente mobilizzata e dimessa dopo una settimana di degenza grazie alla normalizzazione del suo compenso clinico.

 

Riparare le valvole cardiache con device di ultima generazione: la TriClip

La TriClip è un sistema di ultima generazione che, tramite una procedura transcatetere, ripara i lembi della valvola tricuspide danneggiata, ripristinando attraverso il posizionamento di una clip protesica la funzionalità della valvola stessa in modo da ridurre il grado di insufficienza con notevole beneficio per il paziente.

L’impianto di TriClip non comporta nessun taglio chirurgico, si interviene infatti per via percutanea attraverso la vena femorale grazie ad una piccola incisione e richiede un’anestesia generale solo per tollerare l’ecografia transesofagea, necessaria per visualizzare il cuore e guidare il corretto impianto della clip.

Per la sua complessità, l’intervento di correzione della valvola tricuspide richiede il coinvolgimento di una équipe composta da un cardiologo emodinamista, un ecografista, un cardiochirurgo e un anestesista.

Maria Pia Hospital è tra i pochissimi centri in Italia, e tra le strutture riconosciute per la loro grande esperienza nel trattamento delle patologie valvolari, ad utilizzare la TriClip.

Il cardiologo insieme all’équipe multidisciplinare che lo affianca valuta, caso per caso, l’idoneità del paziente, sulla base di eventuali comorbilità e delle condizioni del ventricolo destro. Individuare il paziente idoneo permette interventi efficaci per la riduzione dell’insufficienza tricuspidale nella stragrande maggioranza dei casi.