CRONACA- Pagina 1225

Covid, Torino e Piemonte in zona gialla

Il Piemonte è in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, dopo 28 settimane in zona bianca.

“Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. In queste ore è arrivato il nuovo anno e proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari. Prendetevi cura di voi”.

Vaccini, riapre il maxi hub del Valentino

lunedì 3 gennaio, ripartono le vaccinazioni al maxi-hub del Valentino. Alle ore 10 è previsto un punto stampa con il Presidente della Regione, Alberto Cirio, e con l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi.

FOCUS SULLE DOSI DISPONIBILI NEL MESE DI GENNAIO

In Piemonte per il mese di gennaio è prevista una disponibilità complessiva di circa 1.400.000 vaccini, sommando la disponibilità attuale di circa 700.000 dosi agli arrivi previsti entro fine mese.

Calcolando però l’uso di Moderna doppio, dal momento che per la terza dose di questo vaccino si utilizza la mezza fiala, la disponibilità reale è di circa 1.600.000 vaccini: un quantitativo più che sufficiente per coprire il target medio quotidiano fissato dal Commissario straordinario generale Figliuolo sia quello che la Regione si è posta autonomamente, di circa 50.000 somministrazioni al giorno.

In ogni caso, la struttura commissariale si è già resa disponibile, qualora necessario, a venire in supporto integrando le dosi.

A questi quantitativi si sommano poi anche 84.500 dosi di Pfizer pediatrico: nelle prossime settimane ne sono attese altre 216.000.

Il target complessivo potenziale in Piemonte dei 5-11enni è di 246 mila bambini. Al momento hanno aderito in 47 mila e ne sono stati già vaccinati quasi 15 mila.

L’obiettivo è completare tutti quelli che hanno aderito prima che ricominci la scuola dopo le feste

Covid e quarantene dei poliziotti: Siap chiede Ffp2

Covid-19 aumento esponenziale quarantene tra i poliziotti. Indispensabile rispetto norme di prevenzione e dotazione mascherine Ffp2

“Dobbiamo purtroppo assistere ad una nuova recrudescenza del
contagio ed in questi giorni sono molte decine i poliziotti della
provincia risultati positivi o in isolamento fiduciario – dichiara
Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del
SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di
Stato – .
“Basti pensare  – prosegue – che tutti i posti riservati presso le strutture
della Polizia e presso i covid hotel sono occupati dai colleghi che
non dispongono di propria abitazione, a loro si devono aggiungere
quelli che dispongono di proprio alloggio”.
“E’ necessario dunque richiamare tutti, a cominciare
dall’Amministrazione, al rispetto delle misure di prevenzione ma
anche richiedere con forza che il personale, a cominciare da quello
che opera in strada o a contatto con utenze importanti quali
l’Ufficio Immigrazione, sia dotato urgentemente delle mascherine
Ffp2.
Ciò non solo per l’alta contagiosità della variante Omicron, che
espone maggiormente a rischio di contagio gli operatori e tutti i
soggetti con i quali vengono a contatto, ma anche per le nuove
misure per il contenimento della pandemia da Covid-19 che
prevedono tra l’altro l’obbligo di indossare i dispositivi di
protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2.
E’ evidentemente paradossale ed imbarazzante per gli operatori
essere chiamati a intervenire in tutte le circostanze nelle quali il
cittadino ha l’obbligo di adempiere alla norma indossando
dispositivi non previsti.
Ci auguriamo dunque, a quasi due anni dall’inizio dell’emergenza,
che per l’ennesima volta non siano i poliziotti a doversi comprare i
dispositivi per proteggersi e far rispettare le norme rispettandole a
loro volta”

Covid, il bollettino di lunedì 3 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 4.583 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 13.660 dopo test antigenico), pari all’11,2% di 41.025 tamponi eseguiti, di cui 35.284 antigenici. Dei 4.583 nuovi casi gli asintomatici sono 3.641 (79,4%).

I casi sono così ripartiti: 3474 screening, 873 contatti di caso, 236 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 513.449, così suddivisi su base provinciale: 43.089 Alessandria, 24.601 Asti, 17.253 Biella, 72.553 Cuneo, 39.991 Novara, 268.371 Torino, 17.784 Vercelli, 18.799 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.331 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 8.677 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.354 (+60 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 112 (+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 81.995

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.887.535 (+41.025 rispetto a ieri), di cui 2.749.547 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.072

Sono 7, nessuno di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.072 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.601 Alessandria, 731 Asti, 449 Biella, 1.488 Cuneo, 968 Novara, 5.779 Torino, 556 Vercelli, 384 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

417.916 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 417.916 (+1.206 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 33.478 Alessandria, 20.417 Asti, 13.643 Biella, 59.304 Cuneo, 33.297 Novara, 222.215 Torino, 14.981 Vercelli, 15.690 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.629 extraregione e 3.262 in fase di definizione.

Vaccini in via Schio, prova di efficienza e buona volontà

Caro direttore,

eravamo  in 600 ieri al centro vaccinale di via Schio. Non era previsto l’accesso diretto ma solo per forze dell ordine e dipendenti dell’amministrazione pubblica. Preso d’assalto, il personale sanitario si è  organizzato al meglio per poter vaccinare. La maggior parte si sono presentati per la prima e seconda dose. Il tam tam mediatico ha fatto effetto e l’affluenza è stata alta: sino a tre ore in attesa per poter essere vaccinati.Tutti pazienti in coda sperando di passare in quanto non era certo. Si era accettati 30 alla volta e i rimanenti attendevano sperando di poter entrare. Un grande esempio di volonta’ sociale nel rispondere agli appelli delle istituzioni.

P. Petromilli

Rsa Covid-free al 96 per cento Nuovi interventi della Regione

Continua il  sostegno della Giunta regionale alle attività delle strutture residenziali per anziani, disabili, minori, soggetti psichiatrici e con delle dipendenze.

L’assegnazione temporanea di infermieri e operatori socio-sanitari già occupati in tali strutture all’atto dell’assunzione nelle aziende sanitarie è stata prorogata fino al 30 giugno 2022.

E’ stato inoltre approvato un nuovo sistema di convenzioni che  potrà consentire agli infermieri dipendenti delle aziende sanitarie di effettuare nelle Rsa, su base volontaria, turni aggiuntivi al di fuori dell’orario di lavoro e non in libera professione. Potranno così essere ancora più garantiti adeguati livelli di assistenza infermieristica alle persone ospitate.

Sono stati diversi ed importanti i risultati prodotti da 20 mesi di continuo confronto con le associazioni di rappresentanza delle Rsa.

“A contraddistinguere il lavoro – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio con gli assessori alla Sanità e alle Politiche sociali, Luigi Genesio Icardi e Chiara Caucino – è stato proprio lo spirito di condivisione e soluzione dei singoli problemi nato da scelte non calate dall’alto, ma condivise con chi quotidianamente viveva e vive il problema della pandemia”.

Il presidente Cirio evidenzia anche che il 96% delle Rsa è Covid-free: “Le nostre residenze per anziani si confermano uno dei luoghi più sicuri, grazie alla campagna vaccinale e al lavoro fatto in questi mesi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte insieme alle oltre 700 strutture”. Su più di 34.000 ospiti al momento solo 95 risultano in isolamento per Covid, ovvero lo 0,28%. Minima anche la percentuale di positività nel personale, che è dello 0,44%, così come le ospedalizzazioni per Covid, che sul totale degli ospiti sono solo 8. La mortalità si conferma ridotta dei 2/3 rispetto al dicembre 2020, prima dell’avvio della campagna vaccinale.

Tra le misure principali e più significative vanno ricordate:

– il protocollo d’intesa del marzo 2020 che, grazie alle riunioni dell’Osservatorio RSA e allo svolgimento di oltre 250 cabine di regia provinciali, ha consentito di ottenere significativi risultati a tutela di ospiti e operatori e delle singole imprese sociali che gestiscono le strutture;

– la consegna da settembre 2020 al 31 dicembre 2021 di test antigenici ad ogni singola struttura, per garantire uno screening quindicinale, ora ridotto a 10 giorni, nelle Rsa e mensile in tutte le altre strutture (solo in quelle per anziani sono stati distribuiti oltre 2,2 milioni di test antigenici per un valore economico di oltre 3,3 milioni di euro);

– la distribuzione di test antigenici aggiuntivi per consentire l’ingresso di parenti e visitatori;

– il sostegno infermieristico con dipendenti del Servizio sanitario regionale alle strutture in difficoltà a causa del personale colpito dal Covid;

– la rilevazione settimanale delle Commissioni di vigilanza sulla situazione delle singole strutture, che solo nel 2020 ha prodotto più di 400 interventi (il triplo degli anni precedenti);

– la creazione della piattaforma, unica in Italia, che ha consentito e consente di monitorare quotidianamente più di 1500 strutture ed ha permesso di intervenire sulle situazioni di maggior criticità così individuate;

– l’approvazione della legge regionale n.3/2021, che ha stanziato oltre 40 milioni di euro a favore del sistema della residenzialità piemontese;

– la delibera del 9 aprile 2021 sulle “dimissioni protette”, che ha consentito a oltre 1500 anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti o con bisogni sanitari e assistenziali assimilabili di essere curati e assistiti, senza alcun onere per le famiglie, non più in ospedale ma nelle Rsa;

– l’adeguamento Istat delle tariffe nel luglio 2021 (che non avveniva dal 2017);

– la consegna dal settembre scorso di oltre 3,3 milioni di dispositivi di protezione individuale per un valore di 1.500.000 euro;

– il potenziamento dei corsi per operatori socio-sanitari, inserendo la possibilità di svolgere corsi a compartecipazione economica, per garantire una maggiore presenza e la riqualificazione professionale di chi in emergenza ha operato nelle strutture senza averne titolo;

– nel novembre scorso la possibilità per i medici di medicina generale di estendere il massimale degli assistiti per garantire la presa in carico di pazienti delle Rsa.

Altri importanti provvedimenti saranno adottati nei primi mesi del 2022: adozione di nuove linee guida che consentiranno ad operatori socio-sanitari specializzati di coadiuvare gli infermieri nella somministrazione dei farmaci che gli ospiti devono assumere; il potenziamento delle attuali forme di assistenza domiciliare; il monitoraggio mensile delle convenzioni, in modo da garantire omogeneità e utilizzo delle risorse previste per ogni singola Asl; la revisione dell’attuale assistenza socio-sanitaria alle persone anziane non autosufficienti per arrivare, tra l’altro, ad una riduzione delle fasce di assistenza infermieristica.

Altra rapina in farmacia, Fdi: “Barriera fuori controllo”

“Non è accettabile che in un paese civile i dottori di una farmacia di periferia subiscano tre furti in appena un anno, nell’indifferenza dello Stato – a dichiararlo sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e la capogruppo di Fdi in Circoscrizione 6 Verangela Marino, intervenendo sull’ultimo caso di cronaca a Barriera di Milano. “Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno – prosegue Montaruli – per chiedere conto della situazione in cui versa la periferia nord di Torino, divenuta ormai un far west tra rapine e spaccio, senza che da Prefettura, Comune e Ministero arrivino le adeguate risposte. Il caso del carabiniere ferito durante un tentativo di rapina qualche tempo fa avrebbe dovuto destare qualcuno dal torpore, ma evidentemente così non è stato”. “Basterebbe che chi di dovere andasse a riprendere in mano le decine di appelli, denunce, chiamate d’emergenza e petizioni dei residenti per rendersi conto della situazione in cui versa il nostro quartiere – dichiara Marino -. Come Fratelli d’Italia in circoscrizione 6 saremo al fianco dei tanti cittadini e commercianti onesti di Barriera che ogni giorno subiscono degrado e illegalità, ma serve un intervento risoluto. Comune, Prefettura e Ministero ascoltino il grido di protesta che arriva dalla nostra periferia”.

Frontale tra auto: un morto e due feriti

Tragico incidente venerdì scorso a Mappano, nel Torinese. Un morto e due feriti nel sinistro avvenuto in via Margherita Hack

Nel violento scontro tra una Fiat Punto e una Fiat Sedici è rimasto vittima l’uomo alla guida della prima vettura. Sull’altra auto viaggiavano  marito e moglie e l’uomo è stato trasportato in eliambulanza al Cto in gravi condizioni. La donna è finita al Pronto soccorso.

Per gli hotel di Torino è stato un anno difficile

Abbastanza positivo il trend delle prenotazioni negli alberghi in montagna, ma non è la stessa cosa a Torino.

Federalberghi traccia un bilancio del 2021 ed emerge che gli ultimi mesi non sono bastati a salvare un anno ancora fortemente penalizzato dal Covid-19 per il comparto turistico-ricettivo torinese. Rispetto al 2019 si evidenzia un calo del 45% nelle presenze e i primi sei mesi, caratterizzati dalle zone gialle, arancioni e rosse e  dalle restrizioni agli spostamenti interregionali, sono andati peggio del 2020. I fatturati del 2020 e del 2021 assommati non si avvicinano neanche al fatturato del 2019. Nel 2020, poi, il settore turistico-ricettivo della provincia ha perso il 23,8% dei dipendenti. Gli eventi di nuovo in presenza negli ultimi mesi dell’anno, come Salone del Libro, Nitto Atp Finals, Coppa Davis, Tff hanno determinato un aumento delle presenze: 60% a settembre (- 20% sul 2019), 70% a ottobre e novembre (rispettivamente -15% e -10% rispetto agli stessi mesi del 2019).