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Aeroporto e Ryanair precisano: “Le prenotazioni non sono sospese”

Riceviamo e pubblichiamo – In seguito ai vari articoli usciti oggi che parlano di spegnimento e di chiusura della base Ryanair a Torino si riporta di seguito la posizione della compagnia aerea:

“Ryanair, la compagnia aerea n 1 in Italia, conferma l’impegno sull’Italia e sulla sua base di Torino, che rappresenta un investimento a lungo termine di 200 milioni di dollari che porterà circa 40 rotte e 60 posti di lavoro diretti a livello locale. L’emergere della variante Omicron e le relative restrizioni di viaggio hanno costretto Ryanair a ridurre il proprio operativo di gennaio del 33% su tutto il suo network, inclusa Torino. Non sono stati ancora decisi ulteriori tagli all’operativo per febbraio o marzo ’22. Gli operativi saranno rivisti questo mese man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni scientifiche sulla variante Omicron”.

SAGAT precisa inoltre che la base Ryanair, frutto di un grande investimento della società di gestione dell’Aeroporto di Torino e della compagnia aerea, continua ad essere operativa e che non vi è nessuna maggiore riduzione di voli sullo scalo di Torino rispetto ad altri aeroporti serviti da Ryanair, e che quindi non esiste alcun disinvestimento specifico sullo sviluppo dell’Aeroporto di Torino.

A differenza di quando erroneamente riportato, le prenotazioni non sono sospese ed è possibile continuare ad acquistare voli da Torino per tutte le destinazioni del network Ryanair nei prossimi mesi del 2022.

Il mese di novembre 2021 rispetto al 2019 (anno pre-Covid) ha recuperato oltre il 90% dei passeggeri rispetto allo stesso mese del 2019, prima della pandemia, attestandosi così fra i migliori aeroporti In Italia per ripresa del traffico, risultato raggiunto anche grazie all’avvio della base Ryanair.

Si noti peraltro che, anche grazie all’avvio della stagione sciistica, nella giornata di domenica 2 gennaio 2022 l’Aeroporto di Torino ha registrato 15.784 passeggeri, che è il giorno con più traffico mai registrato da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19.

In un momento così difficile per il trasporto aereo, contrastato attivamente da ingenti sforzi commerciali per aumentare il numero di destinazioni servite e anche sostenuto da campagne pubblicitarie sia a Torino, per far conoscere l’offerta di voli, sia all’estero per far conoscere la destinazione Piemonte, ci stupiamo della disinformazione che viene fornita ai lettori, senza interpellare preventivamente né la compagnia aerea né l’Aeroporto di Torino.

Giunta regionale a metà mandato, le sfide per il nuovo anno

Si è svolta in quella che entro il 2022 sarà la sua nuova casa la conferenza stampa di inizio anno della Regione Piemonte.  Al 20° piano del Grattacielo che sorge a pochi passi dal Lingotto, il presidente Alberto Cirio e gli assessori della Giunta hanno tracciato gli obiettivi e le sfide dei prossimi 12 mesi.

“Abbiamo voluto organizzare qui la conferenza stampa di inizio anno – ha spiegato il presidente Cirio – perché, dopo 10 anni di cantiere, questa è la prossima opera che sbloccheremo e completeremo nel 2022, come abbiamo già fatto nei nostri primi due anni alla guida del Piemonte con altre opere rimaste a lungo ferme, l’Ospedale di Verduno, la Tav, l’Asti-Cuneo, la Pedemontana. Mi hanno insegnato fin da piccolo – ha aggiunto il Presidente – che le cose che si cominciano si finiscono. E noi renderemo questo palazzo un simbolo della Regione che vogliamo. Una Regione che non lascia opere incompiute”.

Con i suoi 205 metri di altezza e 44 piani che ospiteranno tutti gli uffici regionali e oltre 2 mila dipendenti, il grattacielo della Regione Piemonte sarà il terzo edificio più alto d’Italia. Il 10 ottobre verranno consegnati i documenti di agibilità, grazie a un lavoro costante e puntuale che la Giunta ha portato avanti in questi due anni dal suo insediamento, e pur nelle difficoltà della pandemia, per sbloccare le lungaggini che avevano causato lo stallo del cantiere.

“L’investimento complessivo è di 236 milioni di euro e consentirà un risparmio annuo di 18 milioni, grazie al risparmio dei canoni di locazione e delle spese connesse alle sedi attualmente necessarie – ha sottolineato l’assessore al Bilancio e al Patrimonio Andrea Tronzano –. Un introito importante arriverà anche dalla valorizzazione di alcuni degli edifici di proprietà regionale. Quelli di maggior pregio, come il palazzo di Piazza Castello, non saranno venduti: resteranno di proprietà dei cittadini piemontesi e li faremo confluire in un fondo immobiliare che ci consentirà di renderli una fonte di reddito”.

CAMPAGNA VACCINALE

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare il punto sulla campagna vaccinale del Piemonte che, con oltre 8 milioni di dosi complessive somministrate,  ha consentito di mettere in sicurezza con ciclo completo l’80% della popolazione over 5 vaccinabile. Il 60% di coloro che hanno maturato i 150 giorni per il richiamo booster hanno già ricevuto anche la terza dose: 1,5 milioni quelle somministrate finora. Sono invece 637 mila coloro che non hanno ancora scelto di aderire alla vaccinazione: 438 mila over 12 (ma erano 800 mila ad agosto) e 199 mila nella fascia 5-11 anni.

PNRR

Altro focus della conferenza stampa la ripartenza e le risorse in arrivo dal Pnrr: sono circa 2 miliardi di euro i fondi già atterrati in questi mesi in Piemonte attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza: una cifra importante che insieme alla programmazione europea 2021-2027 e ai fondi del Piano di sviluppo rurale, del Fondo sociale europeo e del Fondo per lo sviluppo regionale si stima possano portare nella nostra regione oltre 10 miliardi di euro.

“Sono risorse enormi – ha ricordato il presidente Cirio – e la Regione lavorerà in sinergia e dialogo con tutto il territorio affinché queste risorse vengano spese  bene, velocemente e per quelle che sono le reali esigenze del nostro Piemonte”.

EDILIZIA SANITARIA 

Dal Pnrr arriveranno in particolare alla sanità piemontese circa 535 milioni: quasi 133 milioni per 90 Case della Comunità (8 di queste saranno finanziate con risorse della Regione); 7,4 milioni per 43 Centrali operative territoriali; 66,4 milioni per 27 Ospedali di Comunità; 96,3 milioni per la Digitalizzazione dei Dea, quasi 79 milioni per l’ammodernamento delle grandi apparecchiature e circa 139 milioni per la sicurezza (antisismica e antincendio) degli ospedali.

L’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi ha sottolineato, inoltre, che prosegue l’iter per la realizzazione di 6 nuovi ospedali finanziati con i fondi Inail per un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi di euro: si tratta degli Ospedali Amedeo di Savoia e Maria Vittoria a Torino e degli ospedali di Ivrea, Vercelli, Cuneo, Savigliano-Saluzzo e Alessandria, oltre ai due nuovi ospedali del VCO e dell’Asl Torino5, già finanziati con un precedente Dpcm.

Il 2022 sarà un anno in cui si procederà con interventi importanti anche su altri ospedali: dagli 8 milioni di euro per l’ospedale infantile di Alessandria, al cantiere per l’Ospedale della Valle Belbo sbloccato con un finanziamento di 14 milioni. A Novara verrà bandita a breve la nuova gara per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza, mentre proseguirà a Torino la bonifica del primo lotto del sito in cui sorgerà il nuovo Parco della Salute, insieme alla consegna dei progetti definitivi e dell’aggiudicazione dei lavori in estate. Presso l’aeroporto di Levaldigi verrà inoltre realizzato per la Maxiemergenza un progetto internazionale (EMT2s), con uno stanziamento di 3,5 milioni della Regione e l’operatività finanziata dall’UE.

Il vicepresidente Fabio Carosso ha dichiarato che “daremo al Piemonte una nuova legge urbanistica che rilancerà il ruolo di Città metropolitane e Province, darà sostegno tecnico e finanziario ai piccoli Comuni e garantirà tempi certi e procedure più snelle senza duplicazioni burocratiche” e che “la montagna sarà protagonista, in quanto vogliamo dotarla delle infrastrutture e dei servizi necessari per favorire chi vorrà andare a viverci, come le persone che hanno risposto al bando sulla residenzialità montana dimostrando che credono nel futuro di queste zone”.

L’assessore Marco Gabusi ha parlato del “rinnovo del contratto di servizio con Trenitalia, sul quale la Regione interverrà mettendo a bilancio 150 milioni di euro, che consentirà di stabilizzare i servizi e migliorare le situazioni di criticità” e della continuazione del “finanziamento dei progetti per infrastrutture che i territori aspettano e che sono strategiche per lo sviluppo”.

L’assessore Elena Chiorino ha posto l’accento sull’edilizia scolastica, sulla necessità di offrire alle famiglie servizi per contrastare la denatalità, come l’ampliamento degli orari degli asili nido mantenendo le tariffe invariate a carico delle famiglie, e sulle novità legate alla formazione professionale: “Con l’ambizione di diventare propulsori delle professioni che servono davvero alle imprese, si avvierà una vera e propria rivoluzione della formazione professionale, indispensabile per investire sulle persone, aumentare l’occupazione con particolare riguardo a quella giovanile e femminile; inoltre, verranno estese le Academy, organizzate per filiere produttive con un’attenzione alle vocazioni dei territori e con un alto contenuto di innovazione tecnologica”.

L’assessore Vittoria Poggio si è soffermata sulle realizzazione delle attività previste con i Distretti urbani del commercio, sull’approvazione del piano triennale della cultura dopo il confronto e la concertazione con i vari attori del comparto, sul rifinanziamento del voucher vacanze e sulla promozione del Piemonte all’Expo Dubai.

L’assessore Marco Protopapa ha anticipato “l’attivazione di tutti i bandi previsti dal Programma di sviluppo rurale a completamento di quelli già emessi nel 2021 e avvio entro fine anno di tutte le istruttorie per l’erogazione dei contributi, unitamente alla promozione dei prodotti enogastromici e allo stanziamento di risorse per le infrastrutture irrigue”.

L’assessore Matteo Marnati ha aperto l’intervento con la novità che “i dati di Arpa hanno rilevato che nel 2021 la qualità dell’aria in Piemonte è migliorata, così come il numero di giornate che hanno sforato i limiti di legge è il più basso in assoluto” e si è soffermato sulle iniziative “per trasformare il Piemonte in uno dei territori dove sviluppare un percorso completo che va dalla ricerca alla produzione e al consumo di idrogeno, da utilizzare nei trasporti e nei processi produttivi secondo una strategia che verrà presentata in primavera a Bruxelles” ed ha ricordato che “il Piemonte entrerà a far parte del board europeo della Hydrogen Europe insieme ai più grandi player industriali del continente”.

L’assessore Maurizio Marrone ha evidenziato “l’impegno per rafforzare la capacità amministrativa dei piccoli Comuni per sostenere le sfide del Pnrr” e “la candidatura degli interporti di Orbassano e Novara come zone logistiche semplificate per ottenere agevolazioni sugli investimenti ed accorciare i tempi delle burocrazia”.

L’assessore Chiara Caucino ha comunque voluto comunicare “la revisione della legge n.3/2010 sull’edilizia sociale, con nuove regole e nuovi criteri di premialità per chi risiede da più tempo in Piemonte e per le famiglie con un solo genitore che vive con figli minori”.

Per quanto riguarda lo sport sono stati segnalati la predisposizione del calendario di “Piemonte Regione Europea dello Sport 2022”, dopo il via libera alla candidatura presentata lo scorso anno dall’assessore Fabrizio Ricca, e il sostegno a numerosi grandi eventi.

“L’importanza di fare squadra” nella nuova puntata di “Parlaconme”

Ospite della puntata del 5 gennaio di PARLACONME su Radiovidanetwork l’atleta paralimpico Alessandro Ossola

La puntata di mercoledì 5 gennaio di PARLACONME  sulla Radio web Radiovidanetwork,  dalle 18 alle 19,  condotta da Simona Riccio, Founder e Social Media Manager del CAAT, vedrà la partecipazione come ospite dell’atleta paralimpico della Nazionale di Atletica leggera Alessandro Ossola, Presidente di Bionic People.  Tema dell’appuntamento radiofonico “L’importanza di fare squadra”.

Simona Riccio  ha voluto  che Alessandro Ossola narrasse la sua storia a partire dalla data del 29 agosto 2015 e l’ha voluta comparare a quella di tutte le attività  del settore agroalimentare  che, in questo momento, stanno vivendo un periodo di difficoltà,  demoralizzazione e criticità  e, proprio per questo motivo, necessitano di fare squadra per riuscire a vincere questa battaglia non facile.

“Sono nato e  cresciuto a Torino – precisa l’atleta paralimpicoAlessandro Ossola. Ero un ragazzo come tanti che amava il calcio, la mia famiglia e gli amici. Il 29 agosto del 2015 ebbi un incidente in moto in cui persi mia moglie e poco dopo la mia gamba sinistra, e ho dovuto reagire”.

Simona Riccio durante la puntata ha voluto parlare, non senza emozione, dell’importanza di fare squadra per vincere anche nel settore agroalimentare, in cui domina ancora troppo l’individualismo piuttosto che uno spirito di collaborazione e di sinergia all’interno della filiera.

La trasmissione viene trasmessa in diretta web Radio da Radiovidanetwork.

Per ascoltarla collegarsi al sito www.vidanetwork.it

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Dal giorno successivo sarà possibile seguire la puntata senza stacchi pubblicitari sul sito www.parlaconmeofficial.it

MARA MARTELLOTTA

Nel mese di ottobre gli uffici della Regione Piemonte si trasferiscono nel grattacielo del Lingotto

Il governatore Alberto Cirio, ha aperto questa mattina la conferenza stampa di inizio 2022  della Regione  all’interno del nuovo palazzo unico della Regione al Lingotto, che verrà consegnato  il prossimo 10 ottobre.

“Il grattacielo è il simbolo del Piemonte che vogliamo, – ha detto il presidente –  una Regione che non lascia le cose a metà”.

“Abbiamo trovato al nostro insediamento un Piemonte con tante cose ferme e il nostro lavoro è stato quello di affrontarle. Così oggi ci troviamo con un Piemonte sbloccato. La prova è questo grattacielo, per anni protagonista di una pagina non bella della vita cittadina. Noi vogliamo invece che diventi una pagina bella. Il primo modo di rispettare i cittadini è quello di rispettare i loro soldi”.

La conferenza stampa,  in presenza di numerosi assessori, con ingressi contingentati per la pandemia, si è tenuta esattamente a due anni e mezzo dall’insediamento della Giunta regionale, metà del mandato. Il grattacielo è stato progettato dall'”archistar” Massimiliano Fuksas nel 2008, ed è costato circa 236 milioni di euro. E’  alto 209 metri e conterrà tutti gli uffici della Regione, con un risparmio in affitti e altre spese stimato in 18 milioni l’anno.

(foto Mario Alesina)

Mistero alla Mandria, trovato un teschio umano: si indaga per omicidio

E’ giallo alla Mandria per il teschio umano trovato da un passante qualche giorno fa, a Fiano, lungo il muro del parco, in corso Agnelli.  Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Venaria con un medico legale dell’Asl per le  analisi e le indagini. Il medico non ha trovato lesioni sulla scatola cranica. Tra i vari esami anche quello sul dna. Il teschio è compatibile con entrambi i sessi. Non si esclude l’ipotesi di omicidio.

Chieri: modificato accordo bretella di Pessione

La Regione Piemonte e il Comune di Chieri hanno modificato l’Accordo di Programma relativo alla “realizzazione di opere di miglioramento funzionale dell’accessibilità della zona produttiva in Pessione” (la cosiddetta “bretella” di Pessione).

L’intervento prevede la realizzazione del primo lotto della circonvallazione di Pessione tra la S.P. 128-la strada che collega il concentrico di Chieri con Pessione-e la zona di insediamento della Martini & Rossi, con l’obiettivo di ridurre il traffico dei mezzi pesanti che gravano sul centro abitato della frazione di Pessione.

«Con questa modifica dell’Accordo di Programma del 2017, la Regione Piemonte, da un lato, ha confermato il contributo di 480mila euro-spiega l’assessora ai Lavori pubblici Flavia BIANCHI-e, dall’altro, sono stati prorogati di 2 anni i termini per la realizzazione dei lavori di questo primo lotto.  Con la modifica dell’Accordo, inoltre, si è superata l’impostazione secondo cui il secondo lotto, quello che da Pessione va verso Poirino e l’autostrada, debba essere realizzato con risorse stanziate dal Comune di Chieri: infatti, il secondo lotto, quale completamento del primo, avendo valenza sovracomunale, dovrà essere realizzato con risorse degli Enti di scala superiore».

L’intervento ha un costo complessivo di 1 milione e 400mila euro, ripartito tra la Regione Piemonte (480mila) ed il Comune di Chieri (920mila).

Tv a rischio nelle valli alpine

Le valli alpine e appenniniche vedono a rischio la TV. Che nelle case resterà senza segnale in quelle zone coperte da ripetitori di proprietà degli Enti locali.

E la colpa non è di certo di Comuni, Unioni, Comunità. Da oggi, 3 gennaio, verso il definitivo cambio delle frequenze, viene adottato un nuovo sistema di collegamento e trasmissione dei segnali TV che rischia di comportare gravi discriminazioni per i residenti nei Comuni di montagna, dove i ripetitori non sono di proprietà delle reti televisive (RAI in primis).

“In diverse aree del Paese il rischio concreto è che le Unioni e i Comuni, o le Comunità montane, debbano far fronte a spese insostenibili per interventi di adattamento dei ripetitori al nuovo sistema – spiegano Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte – Negli ultimi giorni di dicembre, a fronte delle comunicazioni da parte delle sedi locali MISE di revoca dell’autorizzazione rilasciata agli Enti locali per l’installazione di impianti televisivi DVB-T per garantire il servizio pubblico che RAI peraltro non ha mai assicurato in alta montagna e nelle valli laterali, gli Enti locali montani hanno manifestato l’interesse alla prosecuzione con i medesimi impianti dell’esercizio attualmente svolto con la ripetizione del Mux-RAI contenente anche Rai1, Rai2, Rai3. Questo è il primo passo per non perdere la TV nelle valli. Ma non basta, purtroppo”. Gli Enti hanno richiesto di garantire, in attesa del rilascio della nuova autorizzazione, la copertura del servizio ai cittadini utenti interessati senza interruzioni temporali. Solo successivamente all’eventuale assegnazione di nuove frequenze sarà possibile quantificare i costi per gli interventi di adeguamento agli impianti esistenti. “Il rischio concreto è che vi siano a breve costi ingenti, a carico degli Enti, per il servizio pubblico cittadini a cui non potrà più essere garantita la visione della trasmissioni RAI – sottolineano Bussone e Colombero – Per adeguare un impianto servono almeno 15 mila euro. E vi sono Enti che ne hanno più di dieci di proprietà. Serve un intervento politico del Governo, Mise e Ministero della Digitalizzazione in particolare, per ricercare soluzioni che non impattino sugli enti locali, che non hanno certamente le disponibilità economiche per far fronte ad adempimenti peraltro non dipendenti dalla propria volontà”.

Mentre Mise e Ministero della Digitalizzazione erogano contributi per la sostituzione dei televisori, il problema delle aree montane non è certo l’apparecchio televisivo, più o meno smart. Quanto invece lo sono i ripetitori, che devono essere adeguati. Uncem ha chiesto con urgenza un supporto operativo e finanziario ai due Ministeri, per non lasciare senza TV chi vive nei territori montani.

Migliora il bimbo di un mese malato di Covid

Il quadro polmonare del bimbo di appena un mese malato di Covid ricoverato al Regina Margherita è migliorato e i medici incominciano ad essere ottimisti sulle sue condizioni generali. Anche gli altri bambini colpiti dal virus e ricoverati nell’ospedale torinese sono sottoposti alle nuove terapie  per il Covid, compresi  gli anticorpi monoclonali.

Arrestato dopo essersi introdotto in un poligono di tiro

Tentato furto a San Silvestro

 

Venerdì sera, poco dopo le 21, gli agenti della Squadra Volante e del Commissariato Madonna di Campagna intervengono in via Sansovino dove è stato segnalato un tentativo di furto a un poligono di tiro ubicato nella via.

Una volta all’interno della struttura, mentre ispezionano l’area, i poliziotti odono dei rumori e trovano la persona, in precedenza ripresa dalle immagini del sistema di videosorveglianza, nascosta al buio dietro il tronco di un albero. L’uomo, un cittadino centrafricano di 53 anni con precedenti di polizia viene fermato e arrestato per tentato furto.

Dall’analisi delle immagini emerge come l’uomo aveva rovistato nei cassetti, messo a soqquadro gli ambienti e tentato di forzare un armadio contenente materiale vario e munizioni per armi soft-air.

Si sente male e muore mentre lavora nei campi

DAL PIEMONTE – Un passante lo ha trovato morto ieri in un fosso nelle campagne di Borgo Ticino, nel Novarese. Ormai il 64enne era privo di vita e  il personale del 118  non ha potuto che constatarne la morte. Sono intervenuti i carabinieri di Arona per ricostruire l’accaduto. L’uomo stava lavorando in un terreno di sua proprietà e ha avuto un malore.