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L’appello: “Infermieri pediatrici è emergenza“

La Regione pubblichi oggi le graduatorie e le Aziende sanitarie assumano subito nuovi infermieri pediatrici per dare sollievo ai reparti in grave difficoltà

Riceviamo e pubblichiamo 

La situazione degli infermieri pediatrici è di vera emergenza con il continuo aumento di piccoli pazienti che vengono ricoverati sia per malattie respiratorie varie sia per il Covid. In pratica, sono insufficienti a coprire tutte le necessità che si presentano nelle varie aziende sanitarie del Piemonte e soprattutto al Regina Margherita di Torino. In quest’ultimo caso, ad esempio, c’è stata una direttiva regionale di conversione per trasformare la pediatria dell’ospedale di Pinerolo in pediatria Covid, fino a 10 posti letto, in modo che sia di supporto al Regina Margherita stesso, recuperando risorse dal Nido, senza assumere nuovo personale, rischiando così di creare una situazione di sofferenza ad un reparto come il Nido. Questo non è il modo di affrontare tale situazione.

Siccome il bando per il reclutamento degli infermieri pediatrici si è chiuso il 5 gennaio, che cosa aspetta la Regione a pubblicare le graduatorie così che le aziende possano assumere le persone di cui hanno necessità estrema? Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, esige che ENTRO OGGI VENGANO PUBBLICATE LE GRADUATORIE DEL BANDO, e che le aziende già da domani iniziano ad assumere i nuovi infermieri con contratti di almeno 12 mesi in modo che possano essere operativi entro pochi giorni.

 

È imperativo che nel minor tempo possibile le aziende sanitarie di tutta la regione e in special modo il Regina Margherita di Torino, assumano nuovi infermieri pediatrici.

 

Il segretario regionale Nursing Up, Claudio Delli Carri ribadisce: “Siamo amareggiati e arrabbiati perché ancora una volta, nonostante i nostri svariati appelli, si è dimostrata l’inadeguatezza gestionale di una situazione di emergenza che va affrontata con grande reattività e concretezza. Visto che il concorso per gli infermieri pediatrici si è concluso il 5 gennaio, perché la Regione non ha ancora pubblicato le graduatorie? La nuova emergenza che stiamo vivendo non aspetta!

Le graduatorie dei nuovi infermieri pediatrici vanno pubblicate entro oggi e le aziende devono provvedere alle assunzioni con contratti di un anno da subito, per immettere nuovi professionisti nel sistema che già oggi sta andando in grave emergenza per la carenza di personale. Va ricordato che il lavoro specifico dell’infermiere pediatrico, vista anche la delicatezza della situazione, è fondamentale e può essere svolto egregiamente dai neolaureati.

In Regione devono smetterla di reagire con lentezza a situazioni di grave emergenza che richiedono invece reattività immediata. Le aziende sanitarie, a partire dal Regina Margherita di Torino devono a loro volta provvedere subito alle assunzioni. Senza un cambio di passo, che deve avvenire già oggi, la situazione, con turni impossibili da coprire e carichi di lavoro non gestibili dalle insufficienti risorse presenti, non farà che peggiorare”.

Colomb (Forza Italia): tamponi molecolari ed emergenza Covid in Alta Valle di Susa, così non va!

 

“La situazione dei contagi da Covid-19 sul territorio turistico dell’Alta Valle di Susa è davvero molto critica e preoccupante – dichiara in una nota l’esponente di Forza Italia Alberto Colomb

Mai si erano registrati così elevati numeri di positivi al Covid-19 in tutto il periodo pandemico, come si evince dal bollettino della Regione Piemonte ultimo disponibile del 4 gennaio abbiamo un numero di positivi accertati elevato su tutti i comuni turistici del comprensorio Vialattea e Bardonecchia.
19 attualmente positivi a Cesana Torinese, 38 a Sestriere, 21 a Pragelato, 27 a Salice d’Ulzio, 55 a Oulx, 35 a Bardonecchia.
“Ma ciò che preoccupa maggiormente – prosegue l’esponente azzurro – è che questi numeri sono provvisori in quanto i positivi al Covid-19 non accertati con i tamponi saranno di sicuro molti e molti di più…”
“Perché oramai dal 20 dicembre scorso in Alta Valle di Susa e non solo qui i medici di medicina generale non sono più in grado di fare eseguire ai propri pazienti sintomatici i tamponi molecolari sul distretto sanitario della ASL TO3 e quindi devono ricorrere obbligatoriamente ai test rapidi delle farmacie che sono sicuramente meno affidabili dal punto di vista clinico come ci spiegano gli esperti soprattutto per rilevare la nuova variante Omicron.”
“Personalmente e come esponente piemontese di Forza Italia siamo solidali e condividiamo in pieno le dichiarazioni rilasciate il 28 dicembre scorso dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – ASL TO3 perché credo non abbiano bisogno di ulteriori specificazioni avendo colto appieno i problemi che i medici affrontano ogni giorno e soprattutto della mancata esecuzione dei tamponi molecolari ai pazienti sintomatici o paucisintomatici i quali se non vengono individuati subito con lo strumento diagnostico del tampone molecolare non possono essere curati con gli anticorpi monoclonali al proprio domicilio e a partire dal 4 gennaio anche con il primo farmaco antivirale Molnupiravir sviluppato dalla Merck per il trattamento della malattia causata dal virus Sars-Cov-2 per i pazienti lievi e moderati non ospedalizzati entro 5 giorni dalla insorgenza dei sintomi Covid-19.”
“Non è assolutamente accettabile che in un territorio, l’Alta Valle di Susa, che da sempre fa del turismo, soprattutto invernale, il core business della propria attività sia assolutamente impreparato a gestire la pandemia di Covid-19 nel pieno della stagione invernale quando le principali località di villeggiatura si popolano di turisti, soprattutto italiani causa restrizioni ai viaggi internazionali per il turismo estero, e dei proprietari delle seconde case piemontesi, liguri e milanesi che per fortuna sono venuti in villeggiatura in montagna per consentire quel minimo di attività economica e di fatturato ai residenti locali che vivono esclusivamente di turismo.”
“Meno accettabile è ancora una volta l’assoluta impreparazione dei sindaci dell’Alta Valle di Susa che avrebbero dovuto a novembre prepararsi in tempo per la stagione invernale e preparare i comuni all’arrivo delle migliaia di turisti negli alberghi e nelle seconde case di villeggiatura organizzando in tempo degli hot-spot nelle singole località di villeggiatura per fare i tamponi molecolari (al posto di fare una iniziativa di natura esclusivamente propagandistica di una sola giornata dei vaccini sulle piste di sci al Sestriere!) richiedendo esplicitamente alla direzione sanitaria della ASL TO3 la creazione di un hub in Alta Valle di Susa che dovrebbe essere situato a Oulx in quanto comune baricentrico relativamente alle località limitrofe di villeggiatura per fare i tamponi molecolari come accade ad esempio a Milano alla Fiera di Rho.”
“Sono numerose in questi giorni di vacanza in montagna le segnalazioni e le testimonianze di conoscenti e amici che ci sono pervenute e che continuano ad arrivarci sia di turisti e soprattutto di residenti che sono impossibilitati da settimane di fare i tamponi molecolari in Valsusa, residenti che il proprio medico di medicina generale non riesce a prenotare il tampone molecolare nel distretto sanitario della ASL TO3 e che dice di fare per prima cosa il meno affidabile tampone rapido antigenico in farmacia, oppure di ricorrere privatamente ai tamponi molecolari a pagamento presso i centri privati di Torino che li eseguono, in attesa, e passano molti giorni, di avere luogo e ora dell’appuntamento per mandare il proprio paziente a farsi fare finalmente il tampone molecolare con il servizio sanitario nazionale nemmeno a Susa o a Pinerolo ma addirittura oltre centoventi chilometri dopo Torino…”
“Questa disorganizzazione è assolutamente inaccettabile pertanto in veste di esponente politico di Forza Italia ho provveduto a parlare immediatamente con il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e con l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi per fare loro presente questa indecorosa situazione che vive il nostro territorio turistico e di prendere immediati e adeguati provvedimenti nei confronti della direzione sanitaria dell’Azienda Sanitaria Locale Torino 3 per allestire al più presto in Alta Valle di Susa un hub per effettuare i tamponi molecolari preferibilmente a Oulx o Cesana Torinese e di chiedere l’intervento dei militari dell’Esercito, abbiamo numerose caserme sul nostro territorio, per mettersi a disposizione nell’emergenza pandemica e a supporto dei medici e infermieri al fine di consentire ai residenti e turisti di fare in caso di sintomatologia subito il tampone molecolare vicino casa e di poter così definire il migliore piano terapeutico con l’utilizzo degli anticorpi monoclonali e del Molnupiravir che sono efficaci entro i 5 giorni dalla comparsa dei sintomi Covid-19.”

“Perché il Covid-19 va curato preferibilmente al proprio domicilio, soprattutto per chi è vaccinato con la terza dose e non ha gravi sintomi, senza congestionare inutilmente gli ospedali di Pinerolo, Rivoli e della Città della Salute di Torino e soprattutto – conclude l’esponente azzurro – al fine di non compromettere le cure e i follow-up ai malati di tutte le altre numerosissime e severe patologie che esistono oltre il Covid-19”.

Il Natale come rinascita

Anche se il Natale è trascorso, gli eventi degli ultimi tempi ci hanno convinti della necessità di riappropriarci, di riflettere e di riproporre il significato autentico e profondo del Natale.
Questa significativa ricorrenza si è  trasformata, infatti,  negli ultimi decenni (riferendoci, quindi, al lungo periodo e non a questi “anni covid”) sostanzialmente in una “festa dei consumi” e recentemente “attaccato” anche da una concezione ideologica ed estrema del “politically correct”. 
Noi, invece, siamo così convinti dell’importanza storica, culturale e spirituale da ritenere questa ricorrenza un’occasione e un motivo di dialogo fecondo e unione fra le religioni diverse e altresì di pace e fraternità all’umanità intera.
Nella locandina il programma e i riferimenti delle realtà che hanno voluto promuovere questo evento.
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Giampiero Leo, portavoce del Movimento interconfessionale “Noi siamo con voi” (uno dei vari soggetti organizzatori).

I No Green pass tornano in piazza con Freccero e Mattei

La Commissione Dupre (Dubbi e Precauzione) manifesterà sabato 8 gennaio alle 15 in piazza Castello a Torino contro le nuove restrizioni decise dal governo, come l’obbligo  di vaccino per gli over 50.

Sono previsti gli interventi del giurista  ed ex candidato sindaco di Torino, Ugo Mattei e del portavoce della commissione Carlo Freccero che apriranno la “mobilitazione popolare per il ripristino immediato dello stato di diritto”.

Sul manifesto del l’iniziativa viene segnalata  anche la presenza della deputata di Alternativa Jessica Costanzo (ex M5S) e del portuale Stefano Puzzer.

(Foto lineaitaliapiemonte.it)

Ufo nel cielo di Torino e del Piemonte? Altri avvistamenti

Il misterioso avvistamento ufo di Torino del 26 dicembre 2021, sta letteralmente spopolando sul web. In particolare su youtube, l’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=wjS9s4EOsIo&t=12s, è letteralmente esploso per le visualizzazioni, proprio per il fascino del video. Dopo la pubblicazione del caso il 31 dicembre 2021, da Torino, tantissima gente sta segnalando la presenza di uap nei cieli del capoluogo del Piemonte,ma anche in altre zone della regione. “A Torino, il primo gennaio 2022, – dicono al Centro Ufo Italiano –  è stata avvistata una sfera molto luminosa stazionaria nel cielo e il 3 gennaio 2022, un uomo, ha visto sfrecciare, davanti ai suoi sbigottiti occhi, una sfera che ha attraversato il cielo in un baleno. Una donna, il 31 dicembre 2021, alle 23,50, ha avvistato una fortissima luce rossa sulla collina di Superga, mentre, sempre a Torino, nell’estate 2020, un uomo ha visto, dal balcone di casa, una luce multicolore fortissima.  Un uomo, a Cuneo, il primo gennaio 2022, ha avvistato e fotografato uno strano oggetto nero che volava non lontano da un aereo. L’elenco è interminabile e decine di altre segnalazioni stanno pervenendo ai ricercatori, che stanno cercando di capire la natura degli oggetti volanti. Cosa vola nei cieli della città più esoterica d’Italia? E’ frutto di immaginazione, abbagli, equivoci e la gente scambia banali lanterne cinesi, fuochi d’artificio, palloni sonda, astri e satelliti, per ufo, oppure effettivamente qualcosa di inesplicabile si aggira sopra le teste dei torinesi? Forse, ne sapremo di più, nei mesi prossimi. Nel frattempo, la gente aspetta risposte.”

Decreto dell’Epifania: la tempesta perfetta

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Il “decreto dell’ Epifania” presenta fortissimi dubbi sotto il profilo giuridico, sociale e della ragionevolezza. Mentre il premier chiede una sorta di carta bianca sui suoi poteri decisionali…

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/01/06/leggi-notizia/argomenti/messaggi-in-bottiglia/articolo/decreto-dellepifania-la-tempesta-perfetta-di-marco-corrini.html

Nell’open day vaccinati oltre 2600 bambini tra 5-11 anni Piemonte resta in zona gialla

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nel giorno dell’Epifania la campagna vaccinale del Piemonte è proseguita senza sosta: sono 34.313 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione che ieri hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 4.563 è stata somministrata la prima dose, a 2.031 la seconda, a 27.719 la terza.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.142.877 dosi, di cui 3.122.413 come seconde e 1.556.157 come terze, corrispondenti al 98,9% di 8.235.500 disponibili.

“Anche in questa giornata di festa la macchina vaccinale del Piemonte ha somministrato oltre 34 mila vaccini – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -.Di questo non possiamo che ringraziare tutti gli operatori del nostro sistema sanitario e i cittadini che, anche in giorni festivi, hanno risposto alla chiamata al vaccino. Vaccinarsi è importante ora più che mai, in un momento in cui il virus sta circolando a livelli mai avuti prima, per proteggere noi, i nostri cari e l’intera comunità”.

OPEN DAY DEDICATO AI BAMBINI NELLA FASCIA DI ETA’ 5-11 ANNI

Sono stati oltre 2.600 quelli vaccinati nella giornata dedicata a loro su tutto il territorio regionale.

IL PIEMONTE RESTA IN ZONA GIALLA Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nella settimana 27 dicembre – 2 gennaio in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.35 a 1.44 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 18%. L’incidenza è di 1.817,04 casi ogni 100 mila abitanti. Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è del 21,7% e quello dei posti letto ordinari è del 26%. Numeri che, seppur in crescita, mantengono il Piemonte in zona gialla.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE CIRIO SULLE NUOVE MISURE INTRODOTTE DAL GOVERNO

“Ritengo le nuove misure una soluzione di equilibrio – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Ero favorevole a un obbligo vaccinale selettivo e la scelta sugli over 50 è un buon compromesso, perché riguarda le fasce d’età a maggior rischio di ospedalizzazione. Sui tamponi, invece, alla luce della situazione epidemiologica attuale con un numero molto alto di positivi in buona parte asintomatici, le Regioni hanno chiesto al Governo una riflessione sull’opportunità di continuare a fare i test a chi non mostra sintomi, rispetto alla possibilità di concentrarsi principalmente su chi li manifesta e ha quindi bisogno di essere curato. Si tratta però di una valutazione medica su cui dovrà esprimersi il Cts. Anche sulla scuola ritengo la scelta di equilibrio, era importante un intervento che tenesse conto della situazione attuale, ma allo stesso tempo tutelasse il più possibile la didattica in presenza, differenziando le misure per i vaccinati”.

Ecco il bar che si mette in autoquarantena

DAL PIEMONTE

 Casale Monferrato – Il moltiplicarsi delle positività in questi giorni a Casale Monferrato ha portato ad una nuova misura non ancora contemplata dalla normativa nazionale e regionale che sovrabbonda ormai dal febbraio del 2020.

Sulla porta di ingresso del bar Hollywood, uno dei più frequentati della città è da qualche giorno affisso un cartello che recita letteralmente: “Visti i numerosi contagi il locale si mette in autoquarantena fino al 10 di questo mese. Riapriremo con orario normale martedì 11 gennaio”.

Sin qui, purtroppo, niente di insolito: isolamenti e quarantene, forzate o volontarie sono ormai all’ordine del giorno da quasi due anni.

Ma l’autoquarantena di un locale, effettivamente è un qualcosa di nuovo.

Massimo Iaretti

Moransengo e Tonengo, la fusione intelligente

Due piccoli comuni della Valcerrina posti nella parte più settentrionale della Provincia di Asti, al confine con la Città Metropolitana di Torino ed appartenenti alla Diocesi di Casale Monferrato, hanno avviato un procedimento per la fusione.

Si tratta di Moransengo e di Tonengo, entrambi con una desinenza di origine longobarda in –engo, entrambi con una forte connotazione agricola e con una popolazione quasi di uguali proporzioni, 213 residenti Tonengo e 187 Moransengo, hanno deciso di mettere insieme le forze per poter sopravvivere. In pratica, pur essendo entrambe le amministrazioni da sempre sostenitrici del mantenimento ognuna della propria identità, hanno deciso di percorrere d’ora in avanti un percorso unitario al fine di evitare di essere magari assorbite da una realtà comunale di maggiori dimensioni che finisca per marginalizzarle.  Il primo passaggio dell’iter è stata la approvazione della delibera dei due consigli comunali in seduta comune che si è tenuta il 23 dicembre scorso presso la casa municipale di Moransengo, illustrata dai due primi cittadini, Massimo Ghigo (Moransengo) e Raffaele Angelo Audino (Tonengo) ed approvata all’unanimità dei presenti di ambedue i consigli. Sede del nuovo municipio una volta che l’iter sarà giunto a conclusione sarà Tonengo, scelta fatta nel modo più democratico possibile, ovvero per sorteggio. Intanto sono già state avviate le convenzioni per razionalizzare al meglio l’utilizzo del personale e le aperture dei municipi. Il passaggio successivo è stato il disco verde concesso dal nuovo consiglio provinciale di Asti il 28 dicembre, praticamente uno dei primi atti nella sua nuova composizione. Adesso la palla passerà alla Regione Piemonte che dovrà indire il referendum nei 2 comuni che avrà natura meramente consultiva (e questa è una pecca nell’iter piemontese, come già fatto notare più volte soprattutto dal Movimento Progetto Piemonte e da alcuni comitati ed associazioni) e si chiuderà con l’approvazione della legge regionale di fusione.

Massimo Iaretti

(Foto Astigov.it)

Il bollettino Covid di venerdì 7 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.652 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5.945 dopo test antigenico), pari al 15,8% di 48.382 tamponi eseguiti, di cui 39.229 antigenici. Dei 7.652 nuovi casi gli asintomatici sono 5.624 (73,5%).

I casi sono così ripartiti: 5.468 screening, 1.645 contatti di caso, 539 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 572.594, così suddivisi su base provinciale: 48.163 Alessandria, 27.319 Asti, 19.626 Biella, 80.959 Cuneo, 44.496 Novara, 295.690 Torino, 19.821 Vercelli, 21.339 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.648 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.533 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.593 (+80 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 122.978

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.196.617 (+48.382 rispetto a ieri), di cui 2.770.356 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.136

Sono 17, 1 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.136 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.607 Alessandria, 734 Asti, 452 Biella, 1.492 Cuneo, 970 Novara, 5.818 Torino, 561 Vercelli, 384 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 118 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

435.750 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 435.750 (+3.691 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 35.208 Alessandria, 21.385 Asti, 14.422 Biella, 61.416 Cuneo, 35.293 Novara, 230.976 Torino, 15.471 Vercelli, 16.276 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.686 extraregione e 3.617 in fase di definizione.