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A Torino riapre il Conad City di via Bardonecchia

Con  un’offerta ancora più completa, che valorizza le eccellenze locali

 

Tutti i locali sono stati rinnovavi in ottica green: dai sistemi di illuminazione a led agli innovativi impianti di refrigerazione

 

Rafforzati i reparti di gastronomia e pasticceria e ampliata l’offerta dei prodotti tipici locali con oltre 250 referenze. Presente un’area dedicata ai prodotti “Ori del Piemonte”

 

Torino, 10 febbraio 2022 – Riapre dopo un breve periodo di ristrutturazione il Conad City di via Bardonecchia a Torino, con un ventaglio ricco di novità per garantire ai clienti un’esperienza di spesa moderna, completa e che valorizza le migliori produzioni del territorio.

 

Tutti gli spazi del supermercato sono stati rinnovati con le migliori soluzioni per la sostenibilità ambientale: dagli innovativi sistemi d’illuminazione con luci a led, agli impianti di refrigerazione di ultima generazione che garantiscono un notevole risparmio energetico.

 

Nel rinnovato punto vendita grande attenzione alla valorizzazione dei prodotti del territorio con oltre 250 referenze. Ampi spazi espositivi saranno dedicati ai prodotti del Consorzio “Ori del Piemonte” che valorizzano, in particolar modo, il reparto dell’ortofrutta. Arricchito il reparto dei freschissimi, con l’introduzione di numerosi prodotti locali, tra cui le Tome piemontesi. Presenti anche prodotti tipici di panetteria e pasticceria, come i grissini Rubatà ed i biscotti Torcetti ed ampliata la proposta assortimentale con sughi, salse tipiche del Piemonte e birre artigianali locali. A completare l’offerta un’area healthy completamente dedicata ai prodotti biologici e senza glutine.

 

“Riapriamo il Conad fieri di offrire ai nostri clienti un punto vendita rinnovato e pronto ad accoglierli. Con la ristrutturazione del negozio saremo in grado di soddisfare ancor meglio le esigenze dei consumatori, garantendo un servizio efficiente e moderno all’insegna della qualità e della convenienza – affermano i Soci Conad Nord Ovest, Giulia Vercelli e Francesco Donato – Abbiamo qualificato ulteriormente il punto di vendita con i migliori prodotti del nostro territorio, con un’offerta che punta a soddisfare pienamente i nostri clienti”.

 

Il layout del punto vendita vede la conferma di tutti i reparti esistenti, oltre ad un notevole potenziamento dei reparti di gastronomia e panetteria. Introdotto anche il banco pizza ed ampliata l’offerta nel reparto macelleria. Novità anche nel reparto ortofrutta con l’inserimento di un angolo dedicato a piante e fiori.

 

Il supermercato è situato all’interno di un edificio completamente ristrutturato, situato in zona residenziale e dotato di un parcheggio privato. Lo store si sviluppa su 590 mq di superficie di vendita, conta 3 casse tradizionali, impiega 13 persone, accetta i buoni pasto e i buoni celiachia, effettua le ricariche telefoniche e dispone di un ingresso dedicato alle persone con disabilità. Il Conad City di via Bardonecchia è aperto tutti i giorni con orario continuato dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00. Il numero di telefono per richiedere informazioni è lo 011389384. Nel giorno di riapertura e nelle tre settimane successive sono previste promozioni ad hoc per i clienti del punto vendita.

Arrestate 4 persone. La droga nascosta nei sacchetti delle patatine

Torino, smantellato dalla Guardia di Finanza un traffico internazionale di stupefacenti. 

Viaggiavano a bordo di quattro diversi autobus, tutti partiti dalla Spagna e diretti in diverse città italiane, i quattro soggetti arrestati dalla Guardia di Finanza di Torino perché trovati in possesso di oltre mezzo chilo di cocaina e sei chili e mezzo di marijuana.

È il bilancio di un intervento effettuato nei giorni scorsi presso il terminal degli autobus di Corso Vittorio Emanuele II del capoluogo piemontese.

La Squadra cinofili del Gruppo Pronto Impiego Torino ha controllato i passeggeri delle diverse linee di trasporto low cost provenienti da altri Paesi europei.

Nel corso dello sbarco dei viaggiatori alcuni di essi hanno attirato le attenzioni di Joy, Loca ed Ebron, i cani antidroga delle Fiamme Gialle.

Durante i controlli, l’atteggiamento particolarmente nervoso di alcuni passeggeri ha indotto i Finanzieri ad approfondire il controllo, ispezionando minuziosamente tutti gli effetti personali.

I sospetti hanno trovato conferma poco dopo. I soggetti arrestati, infatti, trasportavano all’interno delle proprie valigie le sostanze stupefacenti: due di loro, in particolare, avevano occultato lo stupefacente all’interno di tre pacchi di patatine, richiuse e sigillate in maniera certosina. Gli altri due, invece, hanno cercato di negare di essere i proprietari della sostanza, ma i Finanzieri attraverso lo studio delle telecamere di video sorveglianza installate a bordo dei pullman, sono riusciti ad accertarne la responsabilità.

I quattro arrestati, una giovane donna dominicana, una sessantenne di origini spagnole, un ventenne marocchino ed un trentenne italiano, sono stati condotti presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Gli stessi dovranno rispondere, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, del reato di traffico di sostanze stupefacenti.

I controlli delle Guardia di Finanza di Torino, nelle aree cosiddette sensibili, quali Terminal degli autobus, stazioni ferroviarie e della metropolitana, scaturiti anche grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini al numero di pubblica utilità “117”, si inseriscono nel quadro della costante azione di controllo del territorio, svolta nei principali punti di aggregazione della città, finalizzata a tenere alto il livello di attenzione sulla diffusione e sul consumo di droghe.

 

Insegnante e assessore, la sua scomparsa suscita grande cordoglio

Per diversi decenni è stata persona di rilievo nel mondo della scuola chierese.

Liliana Viora è scomparsa a 70 anni. Aveva  insegnato e poi diretto il 1° e il 2° Circolo didattico di Chieri. Nel 2000 era diventata Assessore all’Istruzione del Comune di Chieri nella prima Giunta Gay. La sua morte ha suscitato un vasto cordoglio nella comunità chierese dove era apprezzata per le sue doti professionali.

Il bollettino Covid di giovedì 10 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 4.027 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3.118 dopo test antigenico), pari al 8,1% di 49.511 tamponi eseguiti, di cui 42.142 antigenici. Dei 4.027  nuovi casi gli asintomatici sono 3.292 (81,7%).

I casi sono così ripartiti: 3.115 screening, 639 contatti di caso, 273 con indagine in corso

Il totale dei casi positivi diventa 938.304, così suddivisi su base provinciale: 76.684 Alessandria, 43.036 Asti, 36.164 Biella, 127.335 Cuneo, 71.714 Novara, 497.218 Torino, 33.320 Vercelli, 33.479 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.584 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.770 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 99 (-3 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.794 (-83 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 77.861

I tamponi diagnostici finora processati sono 14.951.314(+ 49.511 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.795

Sono 10, 1 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.795 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.698 Alessandria, 775 Asti, 489 Biella, 1.574 Cuneo, 1.031 Novara, 6.097 Torino, 591 Vercelli, 414 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

845.755  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 845.755 (+ 7.937 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 69.684 Alessandria, 39.634 Asti, 32.460 Biella, 116.959 Cuneo, 66.884 Novara, 448.905 Torino, 30.048 Vercelli, 30.722 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.281 extraregione e 7.178 in fase di definizione.

Studente muore a 21 anni e gli amici chiedono che gli sia concessa la laurea

I suoi amici hanno lanciato una  petizione online per chiedere all’Università del Piemonte Orientale di concedere la laurea a Matteo Cairo, lo studente 21enne di Pozzolo Formigaro morto all’inizio di febbraio.

L’hanno lanciata su Change.org. Il giovane frequentava il terzo anno di Chimica ma non è riuscito a completare gli studi a causa di una rara malattia che lo ha ucciso.

“Ci serve l’aiuto di tutti. Matteo non è riuscito a completare gli studi, perché la vita ha voluto diversamente, ma amava tanto quello che studiava e per questo è importante raggiungere l’obiettivo”, così si legge nella petizione.

Bandiere a mezz’asta al Comune di Sestriere per celebrare il Giorno del Ricordo

Istituito nel 2004, ogni 10 febbraio si celebra in Italia il Giorno del Ricordo, l’occasione in cui vengono commemorate le vittime della Strage delle Foibe e l’esodo della popolazione di origine italiana dai territori dell’Istria e della Dalmazia, un altro drammatico capitolo della Seconda Guerra Mondiale.

È nell’unione delle istituzioni pubbliche che si consacra il Ricordo di uomini e donne vittime della violenza umana.
È dovere dei cittadini e rappresentanti praticare questo esercizio nel GIORNO DEL RICORDO e in ogni altro giorno in cui si celebrano le civili e innocenti vittime di guerra.
Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ricorda cosi i fatti accaduti:“Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia.”

Thomas Martin

Ritrovata in Liguria la donna scomparsa a dicembre

L’hanno ritrovata a Pigna, nei pressi di Ventimiglia. Munevera Halilovic è la donna di 43 anni scomparsa da Nichelino a dicembre. A denunciarne la scomparsa era stato il marito e della vicenda si era interessato  ‘Chi l’ha visto?’

Pare che la donna si sia rivolta a una Rsa della zona ma non avendo con sé né green pass né tessera sanitaria non le hanno consentito  l’ingresso nella struttura. Il personale dell’Rsa ha chiamato i carabinieri. Una volta rifocillata, la 43enne è stata portata a Bordighera nel centro di primo intervento.

Avvocato trovato morto nella sua abitazione

E’ stato trovato senza vita  l’avvocato Livio Blessent nella sua abitazione  di Settimo Torinese. I suoi colleghi, che non lo vedevano e non riuscivano a contattarlo da un giorno hanno dato l’allarme.

I Vigili del fuoco e i carabinieri sono quindi entrati forzando una finesta e lo hanno trovato privo di vita. La porta era chiusa dall’interno e si pensa quindi a un improvviso  malore. Blessent aveva 57 anni.

Le iniziative a Torino per il Giorno del Ricordo

In occasione del Giorno del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio, si svolgeranno a Torino e a Fondotoce diverse manifestazioni (secondo un calendario che va dal 6 febbraio al 5 marzo), per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Una vicenda che ha toccato in modo significativo anche Torino e il Piemonte.

“Le Foibe sono state un’immane tragedia a lungo rimossa – dichiara il presidente del Consiglio, Stefano Allasia – ma ricordarla ci rende tutti più forti e credibili nella difesa e nell’affermazione dei valori fondamentali sui quali è nata e si è costruita la nostra Repubblica. Le ideologie fondate sulla discriminazione e sulla negazione dell’altro, di qualunque colore politico o religioso esse siano, inevitabilmente conducono alla negazione dei valori dell’uomo. Le istituzioni e tutti coloro che ricoprono responsabilità pubbliche, hanno il dovere di promuovere ogni iniziativa utile alla memoria di quella tragica vicenda”.

Aggiunge il vicepresidente Mauro Salizzoni: “Le foibe e l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, costituiscono una pagina drammatica della storia italiana. Come ha ricordato il Presidente Mattarella, tanto sangue innocente bagnò quelle terre. Furono migliaia e migliaia i profughi in fuga dal confine orientale, moltissimi arrivarono in Piemonte. Da allora le associazioni degli esuli, in particolare l’Anvgd, hanno svolto un lavoro molto importante per fare verità su quelle vicende complesse e per troppo tempo rimosse. Il Giorno del Ricordo è una preziosa occasione per approfondire, commemorare e condividere una memoria comune, condizione indispensabile per affermare i valori della democrazia, della libertà, della pace. Non sprechiamola in polemiche o in provocazioni”.
Gli eventi sono sostenuti dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e promossi dal Comitato di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Si comincia domenica 6 febbraio alle ore 16.30 presso il circolo culturale Istriani Fiumani Dalmati di Torino (via Parenzo, 95/60 – angolo via Pirano) con l’inaugurazione della mostra documentaristica “Il grande esodo da Fiume”, a cura di Tiziano Bellini.
La mostra sarà visitabile da lunedì 07/02/2022 a domenica 20/02/2022 dalle ore 14.00 alle ore 17.30. Sabato chiuso, ingresso gratuito. A cura di Anvgd Torino.

Lunedì 7 febbraio apertura della mostra fotografica “Esodo istriano-dalmata” nelle vetrine dell’Urp del Consiglio regionale del Piemonte (via Arsenale 14, Torino), fino al 4 marzo.
Le immagini e i materiali esposti provengono dall’archivio della sezione torinese dell’Anvgd.
Ad arricchire l’esposizione un plastico, che riproduce il villaggio delle baracche di corso Polonia a Torino (attuale corso Unità d’Italia). Sorto nel 1947 sulle rive del Po per ospitare profughi e sfollati provenienti da diverse zone, venne smantellato in vista delle manifestazioni per l’anniversario dell’Unità d’Italia del 1961.

Mercoledì 9 febbraio, dalle 17 alle 19, il seminario online “Fonti, memorie, rappresentazioni di un esodo” intende favorire lo studio e la condivisione di strumenti atti ad accrescere la conoscenza dell’esodo giuliano dalmata nell’ambito dei più generali fenomeni di spostamenti forzati di popolazione, che connotano numerose regioni d’Europa al termine del secondo conflitto mondiale. Gli interventi in programma intendono illustrare tre differenti risorse di cui sarà data visione nel seminario: il Fondo Donora che riunisce fonti audiovisive familiari inedite; il costituendo museo virtuale del Circolo “Istria”; l’ampio e originale documentario Fertilia lstriana che racconta il reinsediamento di una cospicua comunità di esuli in Sardegna nel 1947.
Interventi di Francesca Angeleri, Enrico Miletto, Ezio Giuricin, Daniele Kovacic, Sergio Toffetti.
Coordina Riccardo Marchis.
A cura di Istoreto in collaborazione con Anvgd Torino, Archivio Nazionale Cinema Impresa, Polo del ‘900, Fondazione Vera Nocentini, Circolo di Cultura istro-veneta “Istria”, Anpi Torino, Ufficio Scolastico Regionale Piemonte.
L’incontro si terra sulla piattaforma Zoom, previa iscrizione (100 posti) al link https://docs.google.com/forms/d/1ZeZFWiFLB_mOSRV0OHV55RbxcIA-m4qsuNT30vHuAM0

Gli altri eventi in programma

Giovedì 10 febbraio 2022

ore 9.30 Duomo di Torino.
Santa Messa in suffragio celebrata dal parroco del Duomo don Carlo Franco e cantata dal coro C.a.r.p. di Torino.

Ore 11.00 Cimitero Monumentale di Torino
Cerimonia commemorativa presso il monumento dedicato alle Vittime delle Foibe e dell’Esodo degli Istriani Fiumani e Dalmati alla presenza delle autorità.

Ore 15.00 Sala del Consiglio comunale di Torino – Palazzo Civico
Cerimonia istituzionale alla presenza del sindaco della Città di Torino, del presidente del Consiglio comunale e delle autorità.
Intervento del presidente dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Torino, Antonio Vatta.
Orazione ufficiale da parte di Nino Boeti, già presidente del Consiglio regionale del Piemonte.

Giovedì 17 febbraio ore 10.30
corso Cincinnato angolo via Pirano – Torino
Cerimonia commemorativa con posa di una corona alla targa dedicata dal Comune di Torino agli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.

Sabato 26 febbraio ore 20.30
Conservatorio “Giuseppe Verdi” (piazza Bodoni, Torino)
Concerto per il Giorno del Ricordo dell’orchestra mandolinistica della Città di Torino diretta dal maestro Pier Carlo Aimonee dal coro Cai Uget di Torino diretto dal maestro Andrea Giovando.

Sabato 5 marzo

Sala di Villa Giulia – Lungolago di Pallanza (Vco)
La Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce organizza un convegno con gli interventi del presidente Anvgd Torino Antonio Vatta e altri soci dove verrà raccontata la loro esperienza di profughi-esuli in Italia e, in particolare, in una grande città come Torino. Partecipa in collegamento da Trieste il giornalista di Telecapodistria Ezio Giuricin, presidente del circolo di cultura istro-veneta “Istria”.

La Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” ha compiuto una selezione di titoli sul tema.
Per prenotare un appuntamento per il prestito è necessario contattare la Biblioteca al numero 011.5757371 o all’indirizzo email biblioteca@cr.piemonte.it

Anffas: “Contrari alla figura del disability manager”

“FOGLIA DI FICO PER EVITARE IL CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ E LE LORO FAMIGLIE”

La Città di Torino ha pubblicato il bando per la carica di Disability Manager. Un avviso che ha subito sollevato polemiche in quanto tale incarico sarà svolto a titolo gratuito, a riprova di quanto la pubblica amministrazione cittadina voglia investire per “nel campo delle politiche di pari opportunità ed in particolare di inclusione delle persone con disabilità e sulle diverse forme di disabilità”, come si legge sul bando stesso.

Il problema del compenso è però secondario perché, secondo Anffas Torino, il vero problema risiede proprio nella figura del Disability Manager. “È la foglia di fico – tuona il presidente Giancarlo D’Errico – dietro cui nascondersi per evitare di co-progettare e co-programmare con le associazioni di settore, unica vera rappresentanza delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Eravamo scettici di fronte alla scelta della precedente amministrazione e abbiamo avuto ragione, visti i risultati ottenuti, suo malgrado, dal precedente Disability Manager. Ora siamo assolutamente contrari”.

A tale proposito, le disposizioni di legge sono chiare. Regioni ed enti locali sono delegati ad attuare le politiche volte a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, secondo il modello, ribadito anche dalla riforma del terzo settore, della co-programmazione (rilevazione e definizione dei bisogni e dello stato delle cose) e della co-progettazione (definizione e organizzazione delle azioni per l’intervento su quanto co-programmato).

Si allarga sempre di più la forbice tra bisogni sociali, in continua crescita, e le risorse finanziarie da destinare ai servizi di welfare, che da tempo sono drammaticamente congelate. La pandemia non ha fatto che aggravare questa disparità. In questo contesto, le associazioni che rappresentano le persone con disabilità e le loro famiglie non possono rimanere semplici spettatori delle scelte che le coinvolgeranno direttamente. Occorre ripensare e riformare il sistema di erogazione dei servizi, con l’obiettivo di accrescere la qualità della risposta rispetto al bisogno espresso dal cittadino, adeguando le risorse al soddisfacimento dei bisogni che per l’80 per cento sono ricompresi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e per questo non differibili e non comprimibili.

La complessità delle risposte che il territorio richiede e l’aumento della domanda di accesso ai servizi evidenziano che i bisogni delle persone non possono essere interamente soddisfatti dal solo sistema dei servizi istituzionali. È indispensabile definire e adottare un modello di assunzione di corresponsabilità che coinvolga istituzioni, profit e non profit (enti del terzo settore). Bisogna superare la logica di gestione centrata sul procedimento amministrativo, per acquisire processi di gestione orientati al cittadino inteso come consumatore e cliente, valorizzando il capitale territoriale e migliorando gli strumenti di partecipazione diretta del cittadino ai processi pubblici.

“Tutto il contrario – conclude Giancarlo D’Errico – di quello che significa la figura del Disability Manager. Eppure in due incontri pubblici durante la campagna elettorale, il Sindaco Stefano Lo Russo aveva espresso interesse per l’istituzione di un tavolo cittadino permanente sulle disabilità, partecipato dalle associazioni maggiormente rappresentative e finalizzato alla definizione, realizzazione e monitoraggio del programma d’azione, con il coinvolgimento di tutti gli assessorati interessati. Lavoro, casa, trasporti, istruzione e formazione professionale, cultura, tutela della salute e politiche sociali: non c’è argomento di pubblica amministrazione che non riguardi le persone con disabilità. Nella stessa direzione si è espresso l’Assessore al Welfare Jacopo Rosatelli in un recente incontro e non abbiamo motivo per non credergli. Ma è atterrato a Torino il PNRR e di aprire il confronto con le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità non se ne parla. Non basta mettere una passerella per lavarsi la coscienza, perché la stragrande maggioranza delle disabilità non è fisica, ma intellettiva e relazionale. Non basta, ancora di più, mettere la foglia di fico del Disability Manager, per di più senza alcun potere rispetto le scelte da effettuare. Bisogna invece scegliere di avere un rapporto non paternalistico con le persone con disabilità, accettare il confronto con le loro associazioni di rappresentanza, rispettare le leggi che regolano tali rapporti e indicano come prioritari gli strumenti della co-programmazione e della co-progettazione”.

Anffas Torino APS