CRONACA- Pagina 1118

I Civich scoprono officina meccanica senza autorizzazione

a seguito di numerose segnalazioni dei cittadini e di un’attività di indagine preventiva, gli agenti del Comando Territoriale II della Polizia Locale, con il supporto del Reparto di Polizia Commerciale e Operativo Speciale, hanno effettuato un controllo ispettivo in un’officina meccanica ubicata in via Barbera, al fine di verificare presunti abusi sullo svolgimento dell’attività di autoriparazione.

 

Numerose le violazioni riscontrate dagli agenti, dall’omessa iscrizione alla Camera di Commercio alla mancanza dell’autorizzazione sanitaria. Nell’officina non era presente il registro dei rifiuti vidimato dalla CCIAA, ragione per cui nei prossimi giorni gli agenti inoltreranno una Notizia di Reato all’Autorità Giudiziaria per la gestione dei rifiuti non conforme alla normativa.

 

Sia il canone di occupazione del suolo pubblico, utilizzato come area per le piccole riparazioni, che il canone per le insegne pubblicitarie sono risultati non versati.

 

Un’auto sinistrata e priva di assicurazione è stata rinvenuta sull’area destinata alle piccole riparazioni e, mentre gli agenti stavano annotando le irregolarità, il proprietario dell’officina, un uomo di nazionalità italiana di 36 anni, è giunto sul posto a bordo di un’auto di grossa cilindrata intestata ad un’altra persona, peraltro guidandola con una patente sospesa.

 

L’ammontare totale delle sanzioni è di 6.877,33 a cui andranno aggiunte ulteriori sanzioni, anche di natura penale, che saranno stabilite dalle autorità competenti in un secondo momento.

 

A causa dell’omessa iscrizione alla Camera di Commercio gli agenti hanno posto sotto sequestro, finalizzato alla confisca, tutte le attrezzature.

 

Intorno all’officina, a intervento ultimato, un drappello di cittadini, probabilmente esasperati dalla condotta dell’attività di riparazione anche su suolo pubblico, ha manifestato compiacimento e soddisfazione per l’operato dei ‘civich’.

 

A Carignano sul Lago Arenile nel fine settimana arrivano i cani molecolari

Mantrailing:  un Workshop con Istruttori di fama internazionale.

 

Sabato 19 e domenica 20 marzo si terrà a Carignano presso il Lago Arenile, il primo K9 Mantrailing Evolution organizzato da Mare & Monti Team Cinofilo Genova in collaborazione con Associazione Sportiva Dilettantistica Lago Arenile.  Saranno presenti Istruttori esperti, nonché conosciuti a livello internazionale, del calibro dello svizzero Ivan Schmidt, Dog Trainer Professional e K9 Mantrailing Master Instructor (in prima linea nei famosi casi di scomparsa di Yara Gambirasio e le gemelline Sheep in Svizzera) insieme al K9 Mantrailing Master Instructor Virginia Ancona (Italia)

L’evento formativo in materia di ricerca persone scomparse prevede una due giorni di esercitazioni pratiche dove i partecipanti provenienti da tutta l’Italia, con alcuni membri di nuclei di protezione civile, apprenderanno maggiori nozioni sulla fisiologia dell’olfatto, sulle tecniche di lettura del cane, sugli ausili in materia di ricerca persone, sulle differenti applicazioni, e sull’odorologia forense per poi spostare l’asse formativo sulla pratica con i propri cani.

 

Come spiega Ivan Schmidt – “è molto importante alzare l’asticella della qualità formativa, anche alla luce di tanti casi irrisolti o terminati in una tragedia, fornendo ai binomi una forte base di preparazione e una consolidazione in termini di tecniche e tipologie di scene di scomparsa. L’obiettivo di queste due giornate è quello di permettere ai partecipanti attraverso un sano confronto, l’accrescimento e il consolidamento della propria formazione nell’ambito della ricerca persone scomparse”

 

Le prove di lavoro, in questo step formativo sono idonee anche per chi vuole approcciarsi per la prima volta a questo mondo e avverranno in diurna, nell’oasi naturale dell’A.S.D. Lago Arenile, (ex cava di estrazione, tuttora appartenente alla Famiglia Sorasio) situata nei pressi del Borgo Medioevale di Carignano.

Covid, Ministero della Salute: casi in aumento in Piemonte

Nella settimana 7-13 marzo in Piemonte il numero dei nuovi casi risulta in aumento rispetto alla settimana precedente e la percentuale di positività dei tamponi è al 14%.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 0.69 a 0.78 e l’incidenza si attesta a 375,78 casi ogni 100 mila abitanti (era 295,59), con un valore che risulta oggi il più basso in Italia (il valore nazionale è di 727.9 casi ogni 100mila abitanti).

Continua a ridursi il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva che si abbassa dal 4,6% al 3,3% e anche quello dei posti letto ordinari che passa dal 9,3% all’8,5%. Il Piemonte, insieme a Veneto e la Lombardia, è una delle regioni più grandi con l’occupazione ospedaliera più bassa a livello nazionale, sotto il 10%.

Il bollettino Covid di giovedì 17 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato  2.967  nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 8,8di  33.754 tamponi eseguiti, di cui 28.903  antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.016.480, così suddivisi su base provinciale: 85.578 Alessandria, 46.720 Asti, 39.175 Biella, 134.233 Cuneo, 76.799 Novara, 540.053 Torino, 36.228 Vercelli, 36.801 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.039 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.854 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 21(+1 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 577(-17 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 45.942

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.121.586(+ 33.754 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.141

Sono 3, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.141 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.765 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.056 Novara, 6.272 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

956.799  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 956.799 (+1869  rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 79.886 Alessandria, 44.292 Asti, 37.362 Biella, 127.909 Cuneo, 73.549 Novara, 512.312 Torino, 33.970 Vercelli, 34.506 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.882 extraregione e 9.131 in fase di definizione.

Web nazi-fascista, razzista ed antisemita: perquisizioni della Digos

Nella mattinata odierna, nell’ambito di una articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, personale della DIGOS e del Compartimento di Polizia Postale di Torino hanno eseguito 8 perquisizioni delegate a carico di internauti nei cui confronti vi sono elementi da farli ritenere responsabili di pubblicazioni  che secondo gli inquirenti sono da ritenersi di natura nazi-fascista, razzista ed antisemita sul canale Telegram Brudershaft  thule(“Fratellanza di Thule”) e sul connesso gruppo di discussione “Meine Ehre Heiβt Treue (“Il mio onore si chiama lealtà”), tutti denunciati per i reati di riorganizzazione del disciolto partito fascista, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

 

Le perquisizioni sono state eseguite nelle città di Torino, Brescia, Brindisi, Rieti, Alessandria, Lodi ed anche nella città di Aalen in Germania dove risiede l’amministratore dei citati gruppi telegram.

 

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino ad accertamento giudiziario definitivo.

In manette il molestatore seriale dei treni piemontesi

Tentò di palpeggiare una ragazza nella stazione di Asti.

Poi ne molesto’ un’altra sul treno Asti-Alessandria. La procura della Repubblica di Asti ha disposto l’arresto di un giovane di 21 anni, cittadino somalo, fermato dalla polizia ferroviaria di Torino, dopo un’indagine condotta in collaborazione con la polizia di Asti e Alessandria.  E’ stato identificato e riconosciuto dalle immagini  del sistema di videosorveglianza delle stazioni.

 

 

Cercano di introdursi all’interno di una abitazione Arrestati dalla Squadra Volante

Nei giorni scorsi al 112 NUE arriva la segnalazione relativa alla intrusione di due persone all’interno di uno stabile in via Don Bosco. La pattuglia della Squadra Volante intervenuta sul posto ferma sul posto due soggetti: un ventisettenne di nazionalità marocchina ed un 43enne di nazionalità peruviana, entrambi irregolari sul territorio

 

nazionale. Gli stessi, poco prima, utilizzando una spranga in ferro, avrebbero danneggiato una porta a vetri di ingresso di una abitazione, per poi una volta scoperti, disfarsi dell’oggetto atto a forzare, nascondendolo in un cespuglio. Per entrambi i soggetti, che hanno numerosi precedenti specifici, sono scattate le manette per tentato furto aggravato in concorso.

Calci alla porta di casa e bottigliate sull’auto della ex

In piena notta ai è recato  sotto casa della ex moglie. Ha preso a bottigliate l’auto della donna e il furgone del nuovo compagno di lei ed è entrato nel condominio. .

E’ successo nel quartiere Barca di Torino. Sul pianerottolo, ha preso  a calci e pugni la porta di ingresso. L’uomo, un romeno con precedenti penali, è stato bloccato dai  poliziotti della Squadra Volante e arrestato per stalking e danneggiamento.

Giornata dell’Unita’ nazionale, riapre dopo due anni il Parlamento Subalpino

L’iniziativa è realizzata con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte e con il patrocinio della Città di Torino e della Città metropolitana di Torino. 

 

L’aula della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino riapre le sue porte in occasione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” per permettere ai visitatori di vivere l’emozione unica di entrare nel cuore della storia d’Italia, per riscoprire le radici della nostra identità.

Non si tratta infatti della usuale vista dall’ampio affaccio esterno che ne consente la visione di insieme. In queste giornate speciali, dopo la visita alle sale del Museo, è infatti possibile entrare a piccoli gruppi in questa aula dall’atmosfera magica, accompagnati da una guida del museo che ne illustrerà la storia e l’architettura, per un’esperienza immersiva e contemporanea.

 

“Questa riapertura al pubblico, dopo due anni di sospensione a causa del Covid, rappresenta, anche simbolicamente, un bel punto di ripartenza – commenta Mauro Caliendo, presidente del Museo Nazionale del Risorgimento – Vogliamo ridare la possibilità di toccare con mano e respirare l’aria all’interno di questo luogo. È doveroso infatti riconsegnare a tutti, anche se solo per pochi giorni, questo patrimonio inestimabile, un gioiello non solo della città ma dell’Italia intera”.

 

Nella Camera dei deputati si è svolta l’attività legislativa del Regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860 ed è qui che Camillo Cavour, Giuseppe Garibaldi, Lorenzo Valerio, Angelo Brofferio, Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino Sella e centinaia di altri posero le basi della nostra democrazia e avviarono il cantiere dell’Italia.

 

La Camera Subalpina è l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 ed è riconosciuta monumento nazionale dal 1898. Dal 1938, anno del trasferimento del Museo a Palazzo Carignano divenne parte integrante dell’esposizione. Dopo gli importanti interventi di restauro del 1988 e del 2011, che ne hanno garantito la conservazione, è stata resa accessibile dal 2017 al 2019 una volta l’anno nelle giornate della Festa dell’Unità Nazionale.

 

 

Info 

Da giovedì 17 a domenica 20 marzo, dalle ore 10 alle ore 19 

Ingresso compreso nel biglietto del Museo; prenotazione obbligatoria del giorno e della fascia oraria della visita telefonando al numero 011 5621147 

È possibile anche prenotare una visita guidata al Museo.  

Per accedere al Museo è necessario indossare la mascherina FFP2 ed essere in possesso del green pass rafforzato. 

 

 

Eventi collaterali 

 

Concerto studenti Liceo Cavour 

Nell’ambito del progetto “Il Cavour nei luoghi di Cavour”, il coro e l’orchestra del Liceo Musicale Cavour di Torino giovedì 17 marzo alle ore 16.30 eseguiranno la versione integrale de Il Canto degli Italiani. I settanta giovani allievisi esibiranno nell’Aula destinata alla Camera Italiana, un altro dei luoghi estremamente significativi che fanno parte del percorso del Museo Nazionale del Risorgimento.

L’ingresso al concerto è compreso nel biglietto del Museo.

 

TOH in edizione tricolore 

Nel cortile del Museo, dal 17 marzo e fino a metà aprile, sarà ospitata un’edizione speciale di TOH dedicata all’Unità d’ItaliaAvvolto nel tricolore, l’opera creata da Nicola Russo darà il benvenuto ai visitatori. Il nostro paese nasce a Torino e pochi mesi dopo veniva installato il primo Toret. Nelle intenzioni dell’autore, TOH vuole essere un divulgatore di quello che è stato un momento di unione, di ideali e di persone che insieme hanno creato il paese in cui viviamo, che ha un’identità riconosciuta in tutto il mondo.

Per questo progetto, verrà prodotta una serie limitata del TOH ispirata al tricolore, in vendita presso il bookshop del museo: parte del ricavato sarà destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo.

 

La storia della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino 

In origine la Camera subalpina è il salone d’onore al piano nobile del palazzo dei principi di Carignano, progettato da Guarino Guarini ed edificato tra il 1679 e il 1683. Qui si svolge l’attività legislativa del regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre 1860. Promulgato lo Statuto albertino, si pone infatti il problema di dove collocare in breve tempo le due aule parlamentari. Per il Senato viene scelto Palazzo Madama, per la Camera il vasto spazio ellittico del salone di Palazzo Carignano. A due settimane di distanza dalla proclamazione dello Statuto, la stesura del progetto viene affidata, il 18 marzo 1848, a Carlo Sada. In cinquanta giorni viene realizzata la trasformazione dell’antico salone ovale in una sala ad anfiteatro con i seggi dei deputati posti a semicerchio dinanzi al banco del presidente e dei segretari. La prima seduta, con l’inaugurazione della prima legislatura, avviene l’8 maggio intorno alle ore 13. Dal giorno seguente le sedute proseguono regolarmente e vengono aperte al pubblico, mentre sono in corso le ultime rifiniture.

 

Rimaneggiamenti dell’aula si rendono necessari quando aumentano i deputati con le annessioni, tra il 1859 e il 1860, prima della Lombardia, poi dell’Emilia e della Toscana, fino a quando col progredire dell’unificazione al Centro e al Sud, il salone diventa troppo piccolo. All’architetto Peyron viene affidato l’incarico di realizzare un’aula provvisoria nel cortile, mentre si avvia l’ampliamento del Palazzo verso piazza Carlo Alberto, per collocarvi l’aula definitiva del Regno d’Italia. L’aula della Camera ellittica viene chiusa, ma non smantellata; subito le si riconosce il carattere di monumento nazionale, ratificato poi da un decreto del 4 marzo 1898 in occasione del cinquantenario dello Statuto. Nel 1911 per i cinquant’anni del Regno vi si tiene una seduta straordinaria.

 

 

Dal 1938, anno del trasferimento a Palazzo Carignano, l’aula della Camera entra a fare parte dell’allestimento del Museo Nazionale del Risorgimento, che ne preserva negli anni la conservazione e manutenzione. Dall’importante operazione di restauro, svolta nel 1988 l’aula della Camera non è più accessibile al pubblico. Il riallestimento dell’intero spazio museale nel 2011, con i relativi interventi conservativi, ha previsto un ampio affaccio da un soppalco, permettendo ai visitatori di ammirare la Camera subalpina al centro del percorso museale. Dal 2017 viene aperta al pubblico in occasione del 17 marzo, data di proclamazione dell’Unità d’Italia; una tradizione che si mantiene per i due anni successivi mentre le restrizioni dovute alla pandemia ne impediscono la riapertura nel 2020 e 2021.

 

Oggi in Piemonte circa 4 mila rifugiati ucraini

Dalla ricognizione in corso da parte delle Prefetture territoriali risultano ospitati in Piemonte, attualmente, circa 4.000 rifugiati. Il punto è stato fatto  nel corso della riunione del Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e l’assessore ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare.

In particolare, oltre 1.610 rifugiati sono ospitati in provincia di Novara, circa 590 nel Verbano Cusio Ossola, 520 nel Cuneese, circa 400 a Torino e nell’area metropolitana, quasi 390 nel Vercellese, 150 in provincia di Biella, 150 anche nell’Alessandrino, oltre 70 in provincia di Asti. Quasi 300 sono ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla Protezione civile regionale, gli altri attraverso la rete spontanea di solidarietà attivata dai propri familiari, conoscenti e dalle realtà associative locali.

“Questi dati sono importanti – sottolinea il presidente Cirio – per poter garantire da parte dei Comuni, dei servizi sociali e delle associazioni di volontariato tutte le azioni di supporto sia verso i rifugiati che verso le persone e diverse realtà che li stanno ospitando, anche per fare in modo che un domani, cosa a cui stiamo lavorando come Regione con il Governo, possa essere riconosciuto un aiuto economico a chi si è fatto carico di questa ospitalità”.

Sono, infine, 130 i cittadini ucraini che hanno espresso la volontà di essere vaccinati contro il Covid attraverso il portale www.ilpiemontetivaccina.it.