
La dott. Chiara Soldati ceo dell’Azienda agricola La Scolca di Gavi e presidente del Centro Pannunzio e’ stata nominata dal presidente della Repubblica Cavaliere del Lavoro.
La dott. Chiara Soldati ceo dell’Azienda agricola La Scolca di Gavi e presidente del Centro Pannunzio e’ stata nominata dal presidente della Repubblica Cavaliere del Lavoro.
Ridurre il numero di incidenti stradali, monitorare gli incroci più pericolosi e aumentare la sicurezza per gli automobilisti. Sono gli obiettivi per cui, da mezzanotte del 10 GIUGNO, saranno attivati tre nuovi impianti di rilevazione delle infrazioni semaforiche e più precisamente negli incroci stradali tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Vinzaglio, tra Corso Bramante e Corso Unione Sovietica e tra Piazza Pitagora e Corso Orbassano.
Si tratta di sistemi automatici di controllo e rilevamento delle infrazioni semaforiche ai sensi dell’articolo 201 punto 1 bis e 1 ter del Codice della Strada che si vanno ad aggiungersi agli altri 8 già attivati. Nello specifico, i primi 3 attivati dal 2 dicembre 2019 (Regina Margherita/Potenza/Lecce; Vercelli/Vigevano/Novara; Peschiera /Trapani), i successivi 4 attivati dal 9 marzo 2020 (Giambone/Corsica; Agnelli/Tazzoli; Lecce/Appio Claudio; Pianezza/Nole/Potenza) e l’ultimo messo in funzione il 14 luglio 2021 in Corso Siracusa angolo Via Tirreno.
Gli impianti finora installati hanno prodotto effetti positivi sulla sicurezza stradale, evidenziati dal confronto dei numeri degli incidenti rilevati nel 2019 con quelli del 2021 (il dato degli incidenti del 2020 è inattendibile a causa dei divieti di circolazione dovuti ai lockdown imposti dalla pandemia). Dall’analisi dei dati si può notare che, nonostante l’aumento dei veicoli in circolazione in città, è diminuito il numero complessivo degli incidenti passando dai 4.671 del 2019 ai 4.304 del 2021, e ancor di più è diminuito il numero degli incidenti gravi. Nei due anni di riferimento (2019 e 2021), anche il numero dei deceduti sulle strade cittadine è infatti sceso da 27 a 17.
Secondo l’assessora alla Polizia Municipale e alle Politiche per la Sicurezza, il tema della sicurezza stradale e dell’incolumità dei cittadini, in particolare di automobilisti, ciclisti e pedoni rientra tra gli obiettivi fondamentali dell’Amministrazione: l’installazione e l’implementazione dei cosiddetti T-Red ha principalmente una funzione di deterrenza, oltre che di prevenzione degli incidenti e di controllo degli incroci più pericolosi della Città. Infatti, a seguito dell’installazione dell’impianto di rilevazione semaforica, le intersezioni stradali Margherita/Lecce e Giambone/Corsica, due tra gli incroci con il più alto tasso di incidentalità in città con 14 sinistri registrati nel 2019, hanno visto scendere a 9 e 8 gli incidenti nel 2021, equivalenti a riduzioni del 35% e del 43%.
Da evidenziare anche il dato delle violazioni rilevate dalle apparecchiature già installate che mostra come, a seguito dell’attivazione degli impianti di rilevazione del semaforo rosso, gli automobilisti abbiano posto maggiore attenzione nell’approssimarsi alle intersezioni controllate, riducendo le infrazioni da 122.724 nel 2020 (anno in cui c’è stata anche la limitazione alla circolazione causa lockdown) a 89.019 nel 2021. Il dato è significativo e assume una maggior rilevanza proprio in virtù delle limitazioni alla circolazione del 2020 che, facendo le dovute proporzioni, equivale ad un abbattimento dei comportamenti vietati sotto semaforo di ben oltre il 50% rispetto all’anno precedente con i conseguenti benefici per la sicurezza stradale rimarcati dai dati sugli incidenti.
Così come gli impianti precedentemente installati, i nuovi impianti scattano una sequenza di 20 fotogrammi per ogni transito che vengono sempre analizzati dall’operatore di Polizia Municipale, il quale verbalizza solo dopo aver analizzato le immagini per verificare che non ci siano, ad esempio, cause di giustificazione, come il passaggio da parte di mezzi di polizia o di soccorso con sistemi di allarme inseriti o il passaggio/ingombro dell’incrocio da parte di veicoli privati che compiono la manovra vietata per far passare i mezzi di soccorso o di polizia, essendo quindi giustificati.
Anche gli impianti di prossima attivazione rilevano tre tipi di comportamento vietati dal Codice della Strada:
1) attraversamento dell’incrocio con luce rossa, che comporta una sanzione di euro 167 (ridotta del 30% e quindi a euro 116 ) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 6 punti patente;
2) arresto del veicolo oltre la linea bianca, sanzionato solo quando si è superata la linea con l’intero veicolo o si è andati a invadere l’attraversamento pedonale, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica, con decurtazione di 2 punti patente;
3) posizionamento del veicolo sulla corsia di svolta proseguendo poi la marcia diritto con la lanterna della svolta sul rosso, che comporta una sanzione di 42 euro (ridotta del 30% e quindi a euro 29,40) in caso di pagamento entro cinque giorni dalla notifica con decurtazione di 2 punti.
Il gruppo gestisce, soltanto in Piemonte, 11 strutture, oltre a quelle di Beinasco, Cavagnolo, Novara, due Alessandria e quattro a Torino, per un totale di 17 Rsa in tutta Italia.
Il gruppo è impegnato in un importante processo di digitalizzazione per garantire un servizio ancora più trasparente, tutte le strutture sono presenti sul portale WEDoxa, sistema per la rilevazione della soddisfazione dei servizi erogati sia da parte degli ospiti sia delle famiglie.
“L’obiettivo che muove le nostre azioni – ha commentato Fabio Massimo Ragusa, CEO Colisee’ Italia – è quello di garantire il benessere dei nostri residenti, facendoli sentire come a casa propria. Per far ciò ci impegniamo per soddisfare le loro esigenze, convinti che le nuove tecnologie possano offrire opportunità uniche per creare legami tra gli ospiti e i loro parenti. A tale scopo siamo impegnati nel portare a compimento un percorso di digitalizzazione delle strutture, atto a migliorare la qualità di permanenza degli ospiti e dei servizi offerti, con la massima attenzione nei confronti dell’eccellenza professionale dello staff. Le nostre strutture, per garantire una maggiore trasparenza ancora del servizio, sono presenti sul portale WeDoxa, che serve per la rilevazione della soddisfazione dei servizi erogati, sia da parte degli ospiti, sia delle famiglie, mediante la pubblicazione di recensioni. Le residenze sono anche dotate di nuovi Portal, dispositivi che permettono di realizzare videochiamate di alta qualità e utilizzati anche per la messaggistica.
Con lo sviluppo dell’app MyColisee, vogliamo ridurre le distanze tra struttura e famiglia, consentendo ai parenti di ricevere aggiornamenti dalle residenze e interagire con la direzione dello staff, in modo tale da rendere le comunicazioni più rapide e efficienti”.
La residenza Edmondo De Amicis, che si trova in via Maria Teresa Fornasio, è costituita da tre nuclei di residenza con trenta posti ciascuno, per un totale di 90 posti letto. La superficie complessiva è di 3600 mq e è stata realizzata con un approccio capace di garantirne il risparmio energetico, la sicurezza e la funzionalità, non dimenticando l’eleganza, gli standard di qualità e comfort.
Dal punto di vista energetico la struttura è dotata di un impianto di produzione di acqua calda sanitaria, costituito da una pompa di calore ad alta temperatura, collegata ad accumuli coibentati, per poter disporre di acqua calda anche in assenza di produzione. Sulla copertura è stato installato un grande impianto fotovoltaico in grado di produrre energia elettrica a partire da fonti rinnovabili e, per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione, è stata adottata una soluzione innovativa, all’avanguardia, composta da sette sistemi a pompa di calore, abbinati a unità interne canalizzabili, ideale per garantire ambienti salubri e, al tempo stesso, accoglienti.
Sul fronte della sicurezza la residenza è dotata di una scala centrale, con filtro a prova di fumo, e due scale di emergenza contrapposte, un ascensore per visitatori, un elevatore di servizi e un montaletti di tipo antincendio.
Mara Martellotta
Un tavolo operativo sul cibo e l’alimentazione per Torino: è questa la proposta emersa nel corso del dibattito che apre la VII edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, in programma martedì 31 maggio e mercoledì 1° giugno al Centro Congressi Lingotto di Torino. Un incontro per ragionare sulle potenzialità e le criticità di Torino come capitale del gusto e del cibo, insieme alle principali associazioni di categoria e ai rappresentati del mondo politico e imprenditoriale, svoltosi presso Palazzo Birago di Borgaro.
La proposta è stata recepita dall’assessora all’Ambiente della città di Torino Chiara Foglietta, intervenuta in rappresentanza dell’amministrazione comunale:
“Abbiamo già creato un gruppo di coordinamento fra gli assessori perché il tema cibo è competenza di diversi assessorati. Penso che sia opportuno estendere il gruppo di lavoro a tutti i soggetti che si occupano di politiche del cibo.”
Hanno preso parte al tavolo di confronto, coordinato dal direttore del Festival Massimiliano Borgia, Guido Bolatto Segretario Generale della Camera di commercio di Torino, Corrado Alberto Presidente API Torino, Giulio Trombetta Presidente Exclusive Brands Torino, Maria Luisa Coppa Presidente ASCOM Torino, Andrea Perino Confesercenti Torino, Elena Schina CNA Torino, Roberto Grassi di Campagna Amica Coldiretti Torino, Gianluca Cornelio Meglio Direttore CAAT Torino, Egidio Dansero Vice rettore Università di Torino e Chiara Foglietta assessora Ambiente e Politiche del Cibo Città di Torino.
Guido Bolatto: “Torino da tempo è punto di riferimento internazionale dell’enogastronomia: abbiamo iniziato a occuparci di valorizzazione delle eccellenze food dal 2001/2002, in vista delle Olimpiadi 2006. Lo sforzo che dobbiamo fare adesso è capitalizzare questa posizione per promuovere al meglio le imprese non solo della città ma anche della zona metropolitana. Occorre legare Torino, come polo di eventi culturali, con il territorio che la circonda. I turisti spesso non sono a conoscenza delle proposte fuori città, nelle colline del chierese o a Ivrea per esempio. Altro grande obiettivo è intercettare i grossi flussi turistici del Piemonte (due fra tutti, quello degli sciatori e dei tifosi della Juventus) facendoli atterrare anche sul territorio cittadino, integrando l’offerta turistica. Bisogna farsi conoscere in loco e non puntare solamente sull’export.”
Corrado Alberto:
“A livello di competenza e presenza delle industrie a Torino manca davvero poco per diventare capitale di una food valley. Sono presenti grandi marchi agroalimentari conosciuti e amati in tutto il mondo, dal caffè al settore dolciario passando per quello degli alcolici e del vino fino ai pastifici. Tuttavia dobbiamo capire che città del cibo non significa solo produzione di alimenti ma anche di macchinari per le industrie alimentari. In questo senso a Torino per tanti anni l’automotive ha fagocitato la crescita di tutti gli altri settori, tanto che fino a qualche anno fa era difficile trovare componenti per le industrie alimentari.
Giulio Trombetta
“Ci deve essere un cambio di mentalità in occasione dei grandi eventi: dobbiamo vedere queste occasioni come opportunità a 360°, non come punizioni, deve cambiare l’atteggiamento della città. Dobbiamo internazionalizzare l’approccio delle strutture ricettive, che passa anche dalla conoscenza e dalla padronanza della lingua inglese. Se vogliamo essere capitale del cibo dobbiamo mettere i turisti nella condizione di essere accolti al meglio. La mentalità industriale deve rendersi conto che per attrarre personale deve essere a sua volta attrattiva. Per avere un forte tessuto industriale anche alimentare dobbiamo fare in modo che i giovani considerino di grande valore venire a vivere e lavorare a Torino.”
Maria Luisa Coppa
“Torino adesso è di nuovo in un momento magico grazie ai grandi eventi che abbiamo ospitato, ma occorre che la politica si impegni in prima persona per promuovere i territori d’eccellenza della provincia e della regione, decidendo dove indirizzare le risorse. Dobbiamo aiutare le piccole imprese, dando visibilità ai piccoli produttori che hanno poca attenzione da parte dei media, come per esempio quello della pasticceria con il quale possiamo competere a livello mondiale. Così come dobbiamo promuovere fra i giovani il lavoro legato al cibo, primo fra tutti il lavoro nella ristorazione.”
Andrea Perino
“Non ha più senso pensare al cibo come facevano i nostri genitori. Ora un artigiano alimentare deve inventarsi modi diversi di attrarre i clienti, in particolare penso al pubblico dei giovani. Io faccio il panettiere e penso che per esempio il pane possa diventare veicolo di valori importanti per il pubblico giovanile. La strada è far conoscere le filiere che stanno dietro il cibo, dando visibiltà anche alle aziende agricole.”
Elena Schina
“Il settore dell’artigianato agroalimentare è in difficoltà non solo per l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, ma anche perché queste realtà spesso si trovano sono in mezzo alla filiera, fra fornitore e consumatore. Una soluzione è proprio quella di valorizzare le filiere in tutti i loro segmenti. Per questo occorre lavorare sull’erogazione dei finanziamenti, troppo spesso rivolti alle filiere industriali di grandi dimensioni e non indirizzati alle filiere delle piccole e medie imprese.”
Roberto Grassi
“Torino è stata una delle prime città a investire sui mercati dell’ortofrutta e questo ha aiutato molto a far emergere l’importanza del racconto di cosa c’è dietro un prodotto. Tuttavia il numero di imprese agricole che può vendere direttamente a Torino è limitato, per questo è fondamentale lavorare sulle filiere. Occorrerebbe creare un tavolo operativo di confronto permanente sulle politiche del cibo a Torino, non sui grandi progetti ma sull’operatività concreta del cibo sostenibile a Torino, cosa serve per portare cibo di qualità in città e farlo scegliere ai cittadini.”
Gianluca Cornelio Meglio
“Oggi i centri agroalimentari se vogliono rendersi diversi dal consumo di massa e diversificare, devono raccontare il valore del lavoro che sta dietro al singolo prodotto. Per questo abbiamo deciso di lavorare soprattutto sul localismo, per distinguere l’offerta. Se vogliamo essere capitale del cibo dobbiamo preoccuparci del valore sociale, iniziare dal contrasto allo spreco alimentare come CAAT abbiamo messo in piedi progetti di raccolta che possono essere d’esempio per la città.”
Egidio Dansero
“Torino è partita ormai diversi anni fa con politiche del cibo innovative che sono poi rimaste in mezzo al guado. E’ venuto il tempo di riprenderle e svilupparle. Torino aveva un dibattito sulle food policy molto prima di altre città italiane. Ora dobbiamomettere a sistema tutte le iniziative in questo campo, partendo dal rapporto fra città e mondo rurale. Per esempio il turismo enogastronomico, che va in cerca della ruralità, potrebbe essere uno stimolo per mettere in dialogo Torino e il suo territorio.”
Aveva solo 22 anni Gabriele Cecconi, originario di Borgomanero e residente a Cureggio. Lo hanno trovato morto sotto una scogliera a La Valletta. La dinamica dell’accaduto è in fase di accertamento.
Il giovane aveva studiato all’istituto alberghiero di Gattinara e si era trasferito a Malta per lavorare a Palazzo Parisio, un noto hotel dell’isola. I funerali si svolgono oggi lunedì 30 maggio alle 15 nella chiesa di Cureggio.
NOTIZIE SAL PIEMONTE
Un 44enne di origini albanesi, noto alle forze dell’ordine, è stato colpito alla testa con un bastone nel parcheggio del supermercato Lidl di Asti. L’ambulanza lo ha portato in ospedale in condizioni non gravi. I carabinieri indagano sull’aggressione che potrebbe essersi verificata nel corso di un diverbio.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
L’87% dei genitori ha riscontrato effetti negativi sui loro ragazzi. Arriva a Torino in Piemonte “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro bullismo e cyber risk”, il web tour del Moige sui pericoli del web, che sta coinvolgendo 250 scuole in circa 200 comuni di tutta Italia
Martedì 31 maggio 2022 presso l’Istituto Giordano Bruno si terrà una mattinata di incontri sul tema della sicurezza online. La tappa di Torino rientra nel web tour del progetto “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro bullismo e cyber risk”, promosso in collaborazione con Polizia di Stato, e con ‘’Un nodo blu’’ del MIUR, Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e realizzato grazie al contributo di Enel Italia, Vodafone Italia, Trend Micro Italia e Nexi.
Dalla ricerca condotta dall’Istituto Piepoli, per conto del Moige, sul tema: ‘’Cyber-risk e pandemia’’ emergono dati preoccupanti sul fenomeno: da quando è scoppiata l’emergenza pandemica (escluso l’impegno per la DAD) il tempo trascorso davanti ai device tecnologici è aumentato del 67% (+ 48% nel nord ovest; + 71% nel nord est; + 71% al centro; + 74% al sud; + 76% nelle isole). Altro dato significativo emerso è quello delle conseguenze dovute all’aumento del ricorso al digitale sui rapporti sociali tra i bambini e gli adolescenti. L’87% dei genitori, infatti, ha riscontrato effetti negativi sui loro ragazzi, il 52% ha segnalato la perdita del contatto fisico con gli altri. A livello territoriale i giovani delle isole hanno maggiormente risentito dell’aumento di utilizzo di device, addirittura il 94% degli intervistati ne ha riscontrato gli effetti negativi. Il 77%, però, riconosce che l’uso dei device ha compensato la mancanza di relazioni aiutando i figli ad affrontare la chiusura forzata e mantenere così delle relazioni sociali.
Il progetto del MOIGE: la campagna coinvolgerà ulteriori 250 scuole primarie e secondarie di I e II grado in circa 200 comuni di tutta Italia, 62.500 studenti, 1.250 Giovani Ambasciatori, 1.250 docenti formati tramite piattaforma online e incontri a scuola e 125.000 genitori degli studenti informati attraverso il materiale didattico dedicato, con l’obiettivo di diffondere una cultura digitale soffermandosi sull’importanza di un corretto utilizzo dei social, della rete oltre che sui rischi connessi a un uso improprio delle nuove tecnologie e promuovere tra i minori una maggiore consapevolezza dei cyber risk. Inoltre si vuole supportare i ragazzi nell’acquisizione di competenze per una gestione costruttiva dei conflitti interpersonali, fornire alle famiglie una formazione digitale consapevole per fronteggiare i pericoli della rete con più consapevolezza e responsabilità, contrastare il fenomeno delle fake news divulgando gli strumenti per l’individuazione delle corrette fonti informative e informare l’opinione pubblica per contrastare la trasmissione, anche involontaria, di comportamenti devianti ai minori.
I 250 plessi scolastici riceveranno kit didattici e formazione su spazio web con contenuti redatti dalla task di psicologi e pedagogisti esperti del Moige. Attivo anche un numero whatsapp 393 300 90 90 ed un numero verde 800 93 70 70. Gli studenti saranno protagonisti in prima linea per promuovere l’uso corretto del web. Il docente referente del progetto sceglierà 5 o più allievi che, dopo essersi formati sulla piattaforma diventeranno “Giovani Ambasciatori” per trasmettere le loro conoscenze ai loro coetanei attraverso la peer to peer education. Inoltre, la Task Force di esperti del Centro mobile di prevenzione del Moige, se consentito dalla normativa anti Covid 19, raggiungerà in piena sicurezza alcune delle scuole per realizzare, la mattina, incontri in con gli studenti in classe, coadiuvati dal docente referente del progetto, per creare momenti analisi e riflessione sull’uso corretto dei device e dei social network. Il pomeriggio, invece, incontri di formazione con i genitori e i docenti. Ad integrare l’offerta, a disposizione delle scuole anche il Centro mobile digitale, una piattaforma con contenuti realizzati dagli esperti del settore che possono essere attivi e raggiungibili in qualsiasi momento.
Si è svolta domenica pomeriggio un’imponente processione della Comunità Filippina di Torino per Maria Ausiliatrice e Don Bosco nella festa dell’Ascensione. Una grande lezione di civiltà di una comunità laboriosa e disciplinata che è davvero una risorsa per Torino, una città sempre più scristianizzata e profana (non laica, il che sarebbe tutt’altra cosa) che ha perduto i grandi valori espressi dai suoi Santi ottocenteschi, una Torino imbarbarita e violenta che stento a riconoscere, piena zeppa di spacciatori e di gentaglia, per usare un’espressione del mio amico Giovanni Ramella.
Martedì 31 maggio
Mai argomento fu più attuale. Drammaticamente attuale. Nasce di qui, e in occasione della “Giornata Internazionale dei Peacekeeper” istituita nel 2003 dall’“Assemblea Generale delle Nazioni Unite”, l’iniziativa “Le vie della pace” promossa sotto la Mole dal “Museo Diffuso della Resistenza” e da “Arci-Torino”, su progetto del Collettivo “La Comune”, gruppo di lavoro interdisciplinare fondato e composto da giovani volti come il filosofo Leonardo Caffo, la regista ed artista visiva Irene Dionisio, Ambra Troiano (che in città organizza e gestisce rassegne e sale cinematografiche), l’avvocato civilista Anita Marafioti, Francesco Giai Via critico cinematografico e le curatrici Francesca Comisso e Luisa Perlo, co-fondatrici nel 1997 a Torino di a.titolo, organizzazione culturale operante nella produzione di progetti di natura collaborativa e multidisciplinare.
L’appuntamento è per martedì 31 maggio con un duplice appuntamento: un talk a più voci al “Polo del ‘900” (via del Carmine, 14) per riflettere sul conflitto russo – ucraino e soprattutto mettere a fuoco le vie per arrivare alla pace e, alla sera, al “Cinema Ambrosio” (corso Vittorio Emanuele II, 52) con la presentazione e la proiezione – in una serata arricchita pur anche di letture – del recentissimo “Atlantis” del regista ucraino Valentyn Vasyanovych (attualmente al fronte) ambientato proprio nel Donbass. Così, nel dettaglio, lo svolgersi dell’iniziativa. Si parte alle 18,30, al “Polo del ‘900”, con un’introduzione del presidente del “Museo Diffuso della Resistenza”, Roberto Mastroianni, e un estratto commentato dal filosofo Leonardo Caffo de “La Costituzione della Terra” di Luigi Ferrajoli, giurista ed autore “Feltrinelli”. A seguire, Irene Dionisio con una riflessione su “Oltre la logica del conflitto” con Carla Gottardi, attivista e già presidente di “Amnesty Italia”. Obiettivo: portare attenzione sui diritti umani violati e sulle possibili conseguenze future. Il pomeriggio continuerà con il confronto, moderato da Anita Marafioti, tra Francesco Aceti (Anpi provinciale) e Roberto Mastroianni, volto a tracciare una prospettiva storica sui valori della Resistenza in relazione all’attualità. A chiudere l’approfondimento, il filosofo, analista politico e podcaster Lorenzo Pregliasco. A lui il compito di dissertare (le sue analisi appaiono regolarmente su testate internazionali come “Reuters”, “BBC”, “Financial Times”, “Wall Street Journal” e “Bloomberg”) sulle dinamiche che hanno influenzato l’opinione pubblica rispetto all’invasione russa dell’Ucraina. Attesa, in collegamento via mare, anche l’attivista, saggista e già presidente di “Emergency” Cecilia Strada. In serata, la seconda parte dell’iniziativa. Alle 21, al Cinema “Ambrosio” – dopo le letture e le analisi, introdotte da Irene Dionisio, di Gianluigi Ricuperati e Lidia Lyberman, curatori del “Public Program” per “Triennale Milano” “Planeta Ukraine” – verrà presentato il film “Atlantis” di Valentyn Vasyanovych, premiato come “Miglior Film” della sezione “Orizzonti” alla “Mostra del Cinema di Venezia” e introdotto da Ambra Troiano, curatrice e programmer.
Il lungometraggio è ambientato in un futuro prossimo dove la guerra tra Ucraina e Russia, nella regione del Donbass, è finalmente terminata. L’ex soldato Sergeij è tornato dal fronte con una sindrome da stress post- traumatico e non riesce ad adattarsi alla nuova realtà. Dopo il suicidio del migliore amico, anch’egli reduce di guerra, e dopo la chiusura della fonderia in cui lavora, Sergeij aderisce al progetto di un’associazione di volontari specializzata nel recupero di cadaveri di guerra. Poco alla volta, lavorando accanto alla responsabile Katya, capisce che un futuro migliore è possibile.
Gli ingressi al talk al “Polo del ‘900” e alla proiezione al Cinema “Ambrosio”, sono entrambi gratuiti.
Al Cinema “Ambrosio” sarà anche offerto un rinfresco pre-proiezione.
g.m.
Nelle foto: alcune scene di “Atlantis”
Con la scusa di controllare i termosifoni un finto tecnico del gas si è introdotto nella casa di un’anziana a Moncalieri e le ha sottratto una borsa contenente 5mila euro in contanti e gioielli.
Il malvivente subito dopo è fuggito. La donna ha chiamato i familiari e i carabinieri per denunciare l’accaduto. Ma ormai era troppo tardi.