È stato condannato all’ergastolo il commerciante d’auto Giovanni Cordella, di 43 anni, processato a Torino con l’accusa di avere ucciso il commercialista Luciano Ollino l’8 giugno del 2020. La vittima fu trovata senza vita, ucciso con sei colpi di pistola sulla collina torinese. L’accusato si professa innocente.
Sono 5.204 i profughi ucraini accolti fino ad ora in Piemonte. Di questi 1.953 sono ospitati presso la rete di accoglienza spontanea familiare o di conoscenti o delle realtà sociali del territorio, 363 nelle strutture individuate dalla Protezione Civile regionale, 344 nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e attraverso il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) sotto il coordinamento delle Prefetture.
A livello territoriale, la quota principale di rifugiati risulta ad oggi nelle province di Novara e del VCO, dove è insediato circa il 40% della comunità ucraina residente già da tempo in Piemonte. In particolare, nel Novarese risultano già arrivate 1.912 persone, di cui 41 accolte dalla Protezione Civile, 13 nei CAS e SAI e 1.858 dalla rete di accoglienza spontanea locale. Nel Verbano Cusio Ossola, invece, le persone presenti risultano 791, di cui 72 nei CAS e SAI e 719 dalla rete di accoglienza spontanea. 722 risultano invece i rifugiati nel territorio del Torinese, di cui 216 nelle strutture della Protezione Civile, 136 nei CAS e SAI e 370 in accoglienza spontanea. Nel Cuneese risultano attualmente 512 rifugiati ucraini, di cui 94 presso le strutture della Protezione Civile, 50 nei CAS e SAI, e 368 in accoglienza spontanea. Nel Vercellese risultano 496 profughi, tutti accolti attraverso la rete dell’ospitalità spontanea. La provincia di Alessandria ha accolto 380 rifugiati, di cui 35 nei CAS e nei SAI e 345 attraverso la rete di accoglienza spontanea. Nella provincia di Biella sono arrivate 318 persone, di cui 5 nei CAS e SAI e 313 accolti spontaneamente dalla rete locale. Nell’Astigiano risultano presenti 73 profughi, di cui 12 nelle strutture della Protezione Civile, 33 nei CAS e SAI e 28 in accoglienza spontanea.
La mappa dell’accoglienza è stato uno dei temi oggi nella riunione del lunedì del Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e l’assessore ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare, oltre ai rappresentanti degli Enti Locali.
CALL CENTER REGIONALE IN UCRAINO
Sul fronte comunicazione è attivo da domani il numero del Call Center regionale dedicato alle informazioni per i rifugiati ucraini in Piemonte, realizzato grazie alla collaborazione tra Protezione Civile, Consolato Onorario di Ucraina a Torino e la Onlus Danish Refugee Council Italia. Il numero è 011.4326700 ed è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 20.00: otto operatori di madrelingua ucraina rispondono alle richieste di informazioni e approfondimenti da parte dei profughi e delle famiglie che li accolgono.
INSERIMENTO SCOLASTICO: LE INDICAZIONI DEL MINISTERO ISTRUZIONE
Per quanto riguarda la scuola, al fine di dare una continuità scolastica ai rifugiati minori, è stato individuato il percorso per l’iscrizione ai nostri istituti scolastici. Il Coordinamento dell’Ufficio Scolastico Regionale è il punto di raccordo sulla presenza dei bambini e dei ragazzi accolti nelle scuole, mentre, secondo quanto indicato dal Ministero dell’Istruzione, è il genitore, o chi ne fa le veci, a effettuare l’iscrizione a scuola in qualunque momento dell’anno recandosi presso la segreteria dell’istituto individuato, dove consegnerà i documenti necessari (documento di identità, codice fiscale, certificato di vaccinazione, dichiarazione da cui si evinca quale scuola il minore ha frequentato nel paese d’origine). In mancanza di questa documentazione si può fornire un’autocertificazione delle informazioni richieste. È stata inoltre assicurata l’attivazione di percorsi di insegnamento della lingua italiana e la frequenza delle lezioni e di tutte le attività organizzate dalle scuole, in modo che i bambini e i ragazzi possano vivere una socialità il più ampia possibile.
Il bollettino Covid di lunedì 21 marzo
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.315nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari all’8,3%di 28.037 tamponi eseguiti, di cui 25.854 antigenici.
Il totale dei casi positivi diventa 1.025.733, così suddivisi su base provinciale: 86.936 Alessandria, 47.166 Asti, 39.493 Biella, 135.023 Cuneo, 77.470 Novara, 544.669 Torino, 36.532 Vercelli, 37.326 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.095 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 16.023sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (–1 rispetto a ieri)
I ricoverati non in terapia intensiva sono 573 (–6 rispetto a ieri)
Le persone in isolamento domiciliare sono 48.142
I tamponi diagnostici finora processati sono 16.233.039 (+28.037rispetto a ieri).
I DECESSI DIVENTANO 13.161
Sono 7, uno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 13.161 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.768 Alessandria, 787 Asti, 501Biella, 1.598 Cuneo, 1.057 Novara, 6.285 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
963.834 GUARITI
I pazienti guariti diventano complessivamente 963.834 (+2.147rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 80.876Alessandria, 44.630 Asti, 37.597 Biella, 128.454 Cuneo, 74.047Novara, 515.940 Torino, 34.244 Vercelli, 34.896 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.927 extraregione e 9.223 in fase di definizione.
A Rivoli la Giornata della Memoria e dell’impegno
Oggi, a trent’anni dall’uccisione dei magistrati Giovanni Falcone (con la moglie e tre uomini della scorta) e Paolo Borsellino (con cinque uomini della scorta, tra cui una giovane donna) per opera di Cosa Nostra, celebriamo la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
La memoria è una delle forme della giustizia, mette le frasi e i punti lì dove vanno messi, sottolinea ciò che deve essere sottolineato. Tutti coloro che ignorano perchè vogliono ignorare, o non c’erano e non possono ricordare, o hanno dimenticato perché il tempo è trascorso, perdono il senso della giustizia.
Come sosteneva Falcone, l’ignoranza contiene il seme della colpa, mentre la consapevolezza è l’inizio di ogni racconto che, in quanto tale, ha un inizio e una fine.
Giornata Nazionale dedicata alle vittime innocenti delle mafie… a cosa serve? Beh, a parlare, a non vivere nell’ombra, nel silenzio. Ogni nome non è solo un nome da leggere, ma ogni nome è una storia da raccontare, un pezzo di verità.
L’Amministrazione comunale ha depositato una Corona commemorativa presso le aree del Comune di Rivoli intitolate a: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Marcella di Levrano, Emanuela Loi, Don Puglisi, Lea Garofalo, Angelo Vassallo e Piersanti Mattarella.
Le aree intitolate vogliono essere un tributo permanente a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata.
Concludo con le parole di Giovanni Falcone:
“La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano, e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.
Laura Adduce
vicesindaco di Rivoli
È nata l’associazione Socrate
Questi 2 anni di pandemia e la guerra i corso tra Russia ed Ucraina hanno reso le persone ancora più chiuse e diffidenti di quanto lo fossero in passato.
Si è persa la voglia di stare assieme in comunità e la gente si è isolata ancora di più.Tutto ciò non ha impedito la nascita della nuova “Associazione Socratè Aeronautica” che si pone l’obiettivo di creare gruppi di relazione con l’intento di aggregare più persone possibili.
Ne abbiamo parlato con la Presidente fondatrice Maria Antonietta Floscio.
Innanzitutto chi siete?
“Siamo un gruppo di cittadini che vive nel quartiere Aeronautica,spiega Maria Antonietta Floscio,persone che metteranno a disposizione, gratuitamente,tempo esperienza e competenza al servizio dei cittadini.Il gruppo è composto da circa 30 persone”.
Che cos’è l’associazione Socrate’ Aeronautica?
“Socratè è l’acronimo di SOcio CReativo Aeronautica per TÈ.
È un’associazione di promozione sociale,senza scopo di lucro che persegue finalità civiche di grande utilità, un’associazione di quartiere che punta a coinvolgere i cittadini riunendoli in tante iniziative così creando una portineria di comunità che svolga partecipazione, aggregazione e solidarietà”.
Come è nata l’idea di farla nascere?
“Insieme ad un gruppo di amici,spiega Maria Antonietta Floscio,ci siamo chiesti cosa e come fare per poter migliorare il quartiere:ed ecco che abbiamo pensato ad una Casa diffusa nel quartiere,non statica ma un ufficio su ruote che stazionerà all’aperto ,un vero e proprio UFFICICLO che girerà nel quartiere,un centro d’ascolto itinerante anche con orari ed appuntamenti fissi.Tante saranno le iniziative in cantiere e le tematiche di confronto:primo soccorso, educazione digitale,calcio,poesia,cultura,cinema,cucina,viaggi,teatro ed un gruppo di persone diversamente abili che racconterà come vive la quotidianità e come si abbattono le barriere in Aeronautica”.
Enzo Grassano
“Il gusto di luce”, alla scoperta del ruolo fondamentale della luce nel processo di trasformazione del vino
Prende il via oggi alle 18 una serie di eventi per presentare una società specializzata nell’illuminotecnica, Helitec srl.
L’incontro di oggi, 21 marzo, è intitolato “Il gusto della luce” e sarà incentrato sul tema del vino, con la presenza di Antonio Coscia della Cantina Costa Catterina e con Andrea Tirreno di Helitec srl. Verrà anche trattato il tema della modalità in cui la luce influisca sia nel processo di trasformazione, sia di conservazione del vino.
La luce, infatti, svolge un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione del vino, dalla nascita dell’uva al suo affinamento e maturazione, influenzando la struttura biologica, il sapore e il profumo.
Gli equilibri, proprio come in ogni rapporto d’amore, sono fondamentali.
Agli ospiti verrà offerta una degustazione della Cantina Costa Catterina e un test per la fotofobia attraverso un tour guidato con “Esperienza di luce”. La sede è Helitec Srl. Via Cervino 26, a Torino. Registrazione ore 17.30.
Per accredito scrivere a patrizia.c@investomagazine.com
Mara Martellotta
Controlli straordinari di polizia a Dora Vanchiglia
Rinvenuti dalla Polizia di Stato oltre 400 grammi di cannabinoidi
Lo scorso martedì pomeriggio, personale del Commissariato Dora Vanchiglia, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine e dalla Squadra Cinofili, ha svolto un servizio di controllo del territorio nel tratto compreso fra Corso Emilia e Lungo Dora Napoli, che ha portato alla identificazione di 60 persone. Uno dei soggetti controllati è risultato avere a carico il divieto di dimora nel Comune di Torino e pertanto denunciato in merito.
I poliziotti, giunti in prossimità del Ponte Mosca, anche grazie all’aiuto delle unità cinofile, hanno rivenuto alcuni panetti di hashish ed alcuni involucri contenenti marijuana, per un peso complessivo di 450 grammi circa, che sono stati sequestrati a carico di ignoti.
Misure antismog, livello bianco fino al 21 compreso
Fino a lunedì 21 marzo compreso, prossimo giorno di controllo, rimarranno in vigore le sole misure permanenti di limitazione del traffico previste dal semaforo antismog, confermate dai dati previsionali di PM10 nell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte.
L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina emergenza ambientale del sito Città di Torino.
È entrato in un centro commerciale del centro città in via Lagrange con l’idea di impossessarsene per questo ha preso e indossato diversi capi di abbigliamento griffati.
Per prima cosa ha vestito un piumino occultandolo sotto il suo cappotto, successivamente si è messo in tasca un cappello. È poi andato al piano inferiore dove ha indossato un altro giubbotto mettendolo sotto quelli che aveva già addosso. Non pago, a questo punto, l’uomo, un ventinovenne italiano, è sceso ancora di piano dove, in un altro reparto, si ha impossessato di una boccetta di profumo anche questa griffata.
I movimenti e gli spostamenti del ventinovenne sono stati notati da personale dell’esercizio commerciale che hanno chiamato la Polizia, dopo che l’uomo ha oltrepassato le barriere antitaccheggio.
Al loro arrivo, gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato per tentato furto l’uomo il quale ai piedi aveva un paio di scarpe costose anche queste prese nel negozio. Nella circostanza l’uomo le aveva calzate lasciando nel punto vendita le sue usate.
È salito sul tetto di un treno merci fermo sui binari. Ora un ragazzino di 15 anni di Santena è in gravi condizioni al Cto. Nel pomeriggio si è recato con un gruppo di amici sui binari di Cambiano, è salito per gioco su un vagone ma ha perso l’equilibrio. Cadendo ha toccato i fili dell’alta tensione ed è rimasto folgorato. Nella caduta ha battuto la testa contro un treno fermo ed è svenuto. Un’infermiera che era nei paraggi gli ha fatto il massaggio cardiaco, poi l’elisoccorso lo ha portato in ospedale dove è stato intubato per le sue condizioni critiche. La polizia ferroviaria sta conducendo le indagini.