CRONACA- Pagina 1084

Vite in gioco, uno sportello intercomunale

Un progetto dei Comuni di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino, in collaborazione con l’AslTO5

 

«Vite in Gioco» è un progetto realizzato dal Comune di Chieri (capofila), in collaborazione con i Comuni di Moncalieri, Carmagnola e Nichelino ed il SerD dell’AslTO5, e consiste in una Linea Telefonica ed uno Sportello Itinerante, Informativo e Creativo, con sedi nei quattro Comuni interessati, per offrire consulenza economico-finanziaria ed un servizio di accompagnamento, anche legale, oltre che di informazione e sensibilizzazione, promuovendo anche azioni di cittadinanza attiva, ovvero percorsi informativi e formativi insieme alle realtà sociali attive nei territori.

I principali destinatari della Linea Telefonica e dello Sportello sono, oltre alle persone malate di ludopatia, soprattutto le loro famiglie, ovvero le vittime indirette del gioco d’azzardo patologico.

Tutto è nato un anno fa, quando il Comune di Chieri, come capofila del progetto si è aggiudicato il concorso di idee promosso dall’AslTO3 (Dipartimento Patologie della dipendenza).

«Il gioco d’azzardo patologico costituisce un problema molto grave dal punto di vista sanitario e sociale, infatti provoca un crollo delle relazioni sociali, familiari e lavorativespiega l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Chieri Raffaela VIRELLI-le persone seguite dal SerD sono circa un centinaio, ma sono solo la punta dell’iceberg, esiste un significativo sommerso, persone e famiglie che sono reticenti a rivolgersi al Servizi, e questo progetto intende intercettare le potenziali richieste di aiuto, far emergere il sommerso, quindi intervenire per aiutare le famiglie a contrastare le difficoltà economiche che il problema comporta, affrontando e circoscrivendo la situazione di crisi, favorendo contatti con la rete formale ed informale che è presente sul territorio. Spesso nelle vittime manca la consapevolezza del problema ed il coraggio di chiedere aiuto, il nostro auspicio è che telefono e sportelli possano incoraggiare le persone ad avvicinarsi in tempo, spiegando come risparmiare, evitare di indebitarsi e provare rialzarsi. Telefono, Sportello, SerD e servizi sociali opereranno in stretta sinergia. È molto importante che in un progetto di questo tipo si sia sviluppata una collaborazione tra quattro Comuni, l’Asl, il C.S.S.A.C.-Consorzio dei Servizi Socio-Assistenziali del Chierese ed una realtà come il Gruppo Abele. È nostra intenzione promuovere momenti aperti alla cittadinanza e affiancare all’attività dello Sportello e della Linea Telefonica una serie di volontari formati sul tema, che potranno divenire moltiplicatori di messaggi e di informazioni corrette sui rischi legati al gioco d’azzardo, nonché ricevitori e identificatori di situazioni critiche».

«Il gioco d’azzardo patologico ti assorbe e ti mangia la vita ed è importante disporre di strumenti per aiutare le persone a rimettere insieme vite distrutte-aggiunge il Direttore Generale dell’AslTO5 Angelo PESCARMONA-dobbiamo considerare il GAP come una malattia da ‘curare’ con la presa in carico sia dal punto di vista sanitario sia sociale, riuscendo ad intercettare le persone prima che sia troppo tardi, facendo comprendere loro che ricorrere all’azzardo non è una via d’uscita dai problemi economici».

La Linea Telefonica si rivolge principalmente alle famiglie indirettamente colpite dai debiti di gioco dei loro familiari e agli stessi giocatori problematici, e sarà uno strumento per tutti quei cittadini che vogliono informarsi sul tema dei rischi relativi al gioco d’azzardo e sui servizi di cura attivati dai SerD dell’ASLTO5. Attraverso la chiamata telefonica sarà possibile valutare la domanda e concordare con la persona interessata un incontro personalizzato con l’educatore finanziario, presso lo sportello locale oppure tramite videochiamata.

La Linea Telefonica – 331/403.96.78è attiva 6 ore la settimana (dal lunedì al sabato, dalle 13 alle 14) per parlare direttamente con l’operatore; in altri orari sarà possibile lasciare un messaggio vocale o un messaggio scritto su WhatsApp o sms per essere ricontattati.

Lo Sportello Itinerante offre supporto e consulenza economico-finanziaria (analisi e supporto della situazione debitoria, valutazione della gestione del denaro e del rischio economico e patrimoniale per sé, i figli e i congiunti), accompagnando i famigliari nella comprensione della complessità del Gioco d’Azzardo Patologico, individuando e pianificando strategie maggiormente funzionali sulla gestione del denaro, coinvolgendo professionisti esperti in materie giuridiche e finanziarie, ed inviando gli interessati a servizi specialistici dell’Asl, che procederà alla presa in carico per la diagnosi e la cura.

Inizialmente gli Sportelli saranno aperti una volta al mese, poi diventeranno quindicinali e infine settimanali.

 

A Chieri lo Sportello sarà aperto dal 6 aprile e sarà attivo presso lo Sportello unico del Municipio, con ingresso da via Palazzo di Città 10, dalle 9 alle 13, ed è necessaria la prenotazione alla linea telefonica del servizio.

A Carmagnola lo Sportello sarà aperto dal 22 marzo, con sede presso il Palazzo Comunale, in Piazza Martiri (ingresso da Via Silvio Pellico 1 – Uffici delle Politiche Sociali) dalle 9 alle 13

A Moncalieri lo Sportello sarà aperto dal 30 marzo, con sede presso il Centro Polifunzionale Don Pier Giorgio Ferrero in Via Santa Maria 2, dalle 9 alle 13

A Nichelino, sede ed orari in via di definizione.

 

I Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e Nichelino cofinanziano il progetto, mettendo a disposizione i locali e coprendo le spese di funzionamento.

Le attività sono affidate all’educatore e consulente finanziario Antonio Cajelli, specializzato sui temi relativi all’indebitamento causato dal gioco in denaro, che ha preso in carico il servizio e seguirà direttamente gli utenti: «L’azzardo non è un gioco, è una spesa. I due principali target interessati dal gioco d’azzardo patologico solo i ragazzi tra 14 ed i 19 anni (il 48% di loro gioca. Dati Nomisma) e gli over 65».

All’aeroporto di Torino software per la sicurezza in pista

AirportGRF di Torino Airport è il primo software per la sicurezza in pista progettato da un gestore aeroportuale per gli altri aeroporti

  • La piattaforma per la verifica delle condizioni della pista di volo in caso di meteo avverso consente di condividere le informazioni in tempo reale con gli enti di controllo del traffico aereo e con i piloti per un atterraggio sicuro
  • La soluzione tecnologica sviluppata da Torino Airport è l’unica sul mercato a coprire l’intero ciclo di attività legate al monitoraggio della pista
  • Sono 29 gli scali anche internazionali che si avvalgono della soluzione ideata da Torino Airport

 

Si chiama AirportGRF di Torino Airport la piattaforma dedicata alla sicurezza delle operazioni aeroportuali in caso di maltempo sviluppata interamente da SAGAT SpA, Società di gestione dello scalo di Torino.

 

La soluzione tecnologica ideata in-house da Torino Airport è la prima ad essere stata pensata da un aeroporto per altri aeroporti e messa a disposizione della filiera del trasporto aereo.

 

AirportGRF di Torino Airport ha l’obiettivo di monitorare e condividere le informazioni sullo stato della pista in caso di precipitazioni meteorologiche ed è il frutto di un progetto di ricerca volto a migliorare la sicurezza delle operazioni aeroportuali, sviluppato senza il coinvolgimento di parti terze.

 

La piattaforma risponde alla normativa EASA e ICAO, entrata in vigore in Europa ad agosto 2021 ed applicata a livello globale da novembre 2021. Tale normativa impone ai gestori degli aeroporti una costante attività di monitoraggio, reportistica e condivisione delle informazioni sulle condizioni della pista, al fine di individuare in maniera rapida eventuali criticità in caso di maltempo.

 

AirportGRF di Torino Airport è l’unico software sul mercato che controlla in maniera completa l’intero ciclo di attività, dall’ispezione della pista, fino all’emissione dell’informativa aeronautica ed alla sua verifica.

 

L’esperienza del gestore aeroportuale ha consentito a Torino Airport di fornire l’accesso al software di monitoraggio ad altri scali, condividendo il proprio know-how: sono infatti 29 gli aeroporti tra italiani e internazionali che attualmente si avvalgono della soluzione AirportGRF di Torino Airport.

 

Nel dettaglio si tratta, oltre allo stesso scalo di Torino, dei 23 aeroporti italiani di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bergamo, Catania, Napoli, Palermo, Milano Linate, Bologna, Pisa, Lamezia Terme, Alghero, Olbia, Firenze, Pescara, Trieste, Lampedusa, Reggio Calabria, Crotone, Cuneo, Bolzano, Grosseto, Aosta e Albenga; ad essi si aggiungono gli scali esteri di Londra Heathrow, in Gran Bretagna, Ljubljana, in Slovenia, Zagabria, in Croazia, Tirana e Kukës, in Albania, Amman, in Giordania.

 

L’aver creato un network esteso di aeroporti partecipanti al progetto di ricerca consente a SAGAT di svolgere analisi molto dettagliate sull’utilizzo della metodologia GRF e sulla sua efficacia, garantendo la massima sicurezza delle operazioni in caso di maltempo.

 

Attraverso l’AirportGRF di Torino Airport, gli addetti ai lavori – ovvero torre di controllo, piloti, compagnie aeree, agibilità aeroportuale e coordinamento voli – possono ricavare in tempo reale informazioni utili sullo stato della pista e decidere come affrontare le manovre di atterraggio in caso di precipitazioni o maltempo.

 

La condivisione efficace delle informazioni tramite la piattaforma riduce inoltre in maniera significativa le tempistiche di elaborazione dei dati, minimizzando le possibilità di errore nello scambio di informazioni.

Ulteriori dettagli sull’accesso alla piattaforma AirportGRF di Torino Airport possono esser richieste attraverso il sito web dedicato www.AirportGRF.com.

 

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha commentato: “Siamo orgogliosi di poter condividere con altri scali anche internazionali il nostro know-how, di cui la piattaforma AirportGRF è il risultato concreto, e di essere riconosciuti come una realtà di riferimento da altri aeroporti per la sicurezza delle operazioni. Il nostro obiettivo è quello di continuare a rappresentare un’eccellenza nel settore aviation in termini di avanguardia e capacità innovativa, grazie al costante impegno e alle competenze delle risorse umane che compongono la nostra squadra. Iniziative come l’AirportGRF permettono all’Aeroporto di Torino di andare incontro alle esigenze del trasporto aereo in maniera veloce ed efficace, diffondendo i benefici della digitalizzazione e creando valore condiviso con un approccio collaborativo”.

 

Torino stoppa le trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali

La città di Torino stoppa le trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. La decisione è stata presa “con grande difficoltà in via cautelativa, in attesa del pronunciamento della Cassazione”, lo annuncia il sindaco Stefano Lo Russo, che si dice amareggiato. Il primo cittadino ha ricevuto una comunicazione prefettizia che lo richiama ad attenersi alle norme, poiché  l’eventuale registrazione costituisce una violazione di legge.

Il bollettino Covid di mercoledì 23 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.820 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,7% di 28.957 tamponi eseguiti, di cui 24.918 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.031.898, così suddivisi su base provinciale: 87.863 Alessandria, 47.483 Asti, 39.654 Biella, 135.588 Cuneo, 77.867 Novara, 547.804 Torino, 36.726 Vercelli, 37.630 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.135 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 16.148 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (invariato rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 562 (-6 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 49.449

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.298.412 (+ 28.957 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.169

Sono 3, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.169 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.770 Alessandria, 788 Asti, 501 Biella, 1.598 Cuneo, 1.058 Novara, 6.288 Torino, 607 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

968.695 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 968.695 (+2.110 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 81.562 Alessandria, 44.833 Asti, 37.753 Biella, 128.862 Cuneo, 74.409 Novara, 518.447 Torino, 34.450 Vercelli, 35.140 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.945 extraregione e 9.294 in fase di definizione.

Gruppo Building inaugura la nuova Piazzetta della Visitazione e l’area archeologica di Quadrato

/
Building con la Soprintendenza, Fondazione CRT, Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale

Nuovi e antichi spazi pubblici a Torino

Una nuova piazza pedonale al Quadrilatero e l’unicum di un’area archeologica nel cortile di un condominio speciale

 

Torino, 23 marzo 2022. Da oggi il Quadrilatero di Torino, l’antica Augusta Taurinorum, ha una nuova piazza pubblica e una nuova area archeologica. A unirle è Quadrato, spazio cittadino nato dalla riconversione dell’antico convento di Sant’Agostino in condominio contemporaneo e relais urbano, realizzata dal Gruppo Building nel 2018, e dal restauro conservativo dell’antica area termale d’epoca romana – rinvenuta nel cortile durante i lavori- reso possibile dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale con il sostegno della Fondazione CRT.

 

Tra via delle Orfane e via San Domenico, Quadrato affaccia sulla storica Piazzetta della Visitazione; oggi, grazie alla progettazione e all’investimento del Gruppo Building, la piazzetta è un nuovo angolo pubblico di Torino e dello storico quartiere. L’intervento ha previsto una nuova pavimentazione e la pedonalizzazione della Piazzetta, l’area compresa tra la Chiesa di Santa Chiara, l’edificio dell’Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica, oggi sede dell’ASL di Torino, la Chiesa della Santissima Annunziata e Quadrato, regalando una nuova piazza nel cuore più antico di Torino.  Qui dove nel 28 a.c fu fondata Julia Augusta Taurinorum, quando si scava, si trova spesso un tesoro. Nel corso dei lavori di riconversione dell’antico convento, nel 2017, gli scavi condotti dalla Soprintendenza e dal Gruppo Building hanno messo in luce all’interno del cortile di Quadrato un’antica domus, risalente all’epoca romana, costruita nel II secolo d.C., con un mosaico rappresentante la figura mitologica di Atteone. Dopo il restauro condotto dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, con il sostegno della Fondazione CRT, l’area archeologica è oggi aperta al pubblico.

 

Sul lato di via delle Orfane della Piazzetta della Visitazione affaccia Quadrato, casa contemporanea inaugurata a fine 2018 dal Gruppo Building su progetto dello studio Boffa Petrone & Partners, che lo ha trasformato in un condominio di pregio, relais urbano, con appartamenti affittabili anche per brevi soggiorni, e sede di Isokinetic, centro di sports medicine e riabilitazione ortopedica d’eccellenza.  Nel corso dei lavori di realizzazione dell’autorimessa sotterranea sono emersi ritrovamenti archeologici di eccezionale consistenza. Si tratta di un vasto complesso di epoca romana imperiale, risalente al II secolo, con grandi ambienti pavimentati e una decorazione a mosaico rappresentante la figura mitologica del cacciatore Atteone, sbranato dai suoi cani. Il cortile tra via delle Orfane e via San Domenico diventa dunque l’area archeologica di Quadrato una nuova domus della Torino romana, visitabile e aperta al pubblico.  

 

L’area è aperta al pubblico gratuitamente, accedendo dal portone d’ingresso dell’edificio di via delle Orfane 20. È inoltre possibile farsi accompagnare in visite guidate grazie ad iniziative proposte da operatori e guide turistiche; tra questi i tour dell’Associazione Arcana Domus, volti alla scoperta della Torino archeologica all’interno dei quali è ricompreso anche il sito emerso durante la realizzazione di Quadrato.

 

Davanti a Quadrato, lo studio Boffa Petrone & Partners del Gruppo Building ha progettato e realizzato i lavori di trasformazione e restauro della Piazzetta della Visitazione e con Fondazione CRT della contigua Chiesa di Santa Chiara. I lavori sono stati direzionati verso la risistemazione del selciato della piazza per consentirne la parziale pedonalizzazione. L’intervento di pedonalizzazione ha inserito uno spazio libero con panchine, delimitato da alcune transenne classiche della Città di Torino e alcuni vasi piantumati a verde. È stato inoltre rialzato il marciapiede pedonale sul lato sud-ovest della Piazzetta e realizzato un dosso, per agevolare l’attraversamento a piedi, all’imbocco della via San Domenico. La proposta progettuale della nuova sistemazione della Piazzetta, puntando su una migliore qualità e valorizzazione dello spazio pubblico è stata accolta favorevolmente dalla Circoscrizione 1.

 

 

Bimbo rischia di soffocare, maestra lo salva. L’Assessore: prevenzione fondamentale

 

«Ho appreso leggendo “La nuova provincia di Asti”, una notizia a lieto fine riguardante una maestra astigiana che ha disostruito, a scuola, un bambino che stava soffocando. E’ una notizia su cui giova riflettere».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta un fatto accaduto in una scuola primaria di Asti  che apparentemente poteva sembrare una sciocchezza, ma che ha rischiato di finire in tragedia.

Durante l’intervallo, mentre stava consumando la sua  monoporzione di parmigiano, il bambino ha iniziato a non respirare più. Dopo pochi secondi è diventato cianotico portandosi le mani alla gola, tipico segnale che le sue vie aeree superiori si erano occluse.

Da lì a pochi minuti si sarebbe verificato l’arresto cardiaco, se qualcuno non avesse saputo come intervenire correttamente.

La storia però ha avuto un finale diverso, grazie al tempestivo intervento della maestra che si trovava lì accanto e che accorgendosi che il bambino non stava respirando, gli ha praticato subito la manovra di Heimlich, appresa qualche anno prima durante un corso tenuto da un’associazione no-profit astigiana.

«Gli ho praticato subito la manovra di Heimlich, dopo averlo fermato, dal momento che, spaventato, si era messo a correre nell’aula – racconta la docente al giornale -; grazie a questa manovra, il bambino è riuscito a liberare le vie aeree, tornando a respirare con regolarità».

Momenti concitati quelli vissuti dalla maestra che ringrazia chi le ha insegnato quelle importanti manovre salvavita.

«Queste sono tematiche importanti che promuovo da anni – osserva Icardi -; uno degli insegnamenti che ci ha lasciato la pandemia è che bisogna investire nella prevenzione, non solo per le grandi opere, ma anche nel quotidiano; quale esempio migliore per i nostri figli che tutti i giorni vanno a scuola? Non solo i docenti, ma anche i bambini dovrebbero essere sensibilizzati e formati alla prevenzione e alle manovre salvavita. Essere pronti all’emergenza può salvare vite umane. Le buone prassi danno buoni risultati, ma bisogna investire su questi temi per avere un effetto moltiplicatore tra le persone – conclude l’assessore alla sanità -. La conoscenza è contagiosa, ognuno di noi può essere un moltiplicatore e invogliare molti altri a diventarlo. E’ fondamentale che siano preparati a questi eventi non solo i professionisti sanitari, ma anche la popolazione. Ringrazio il Sistema dell’Emergenza Sanitaria e le associazioni, nessuna esclusa, che con il loro impegno fanno della prevenzione e della sicurezza la loro missione sociale: ognuno può rendere il nostro Piemonte un luogo più sicuro».

Titolare di una ditta di traslochi rischia multa e arresto per abbandono di rifiuti

Nel mese di novembre, a seguito di un’accurata indagine investigativa su alcuni documenti rinvenuti tra gli oggetti scaricati abusivamente a bordo strada, che riportavano nomi e indirizzi di alcune persone, era stato denunciato un uomo all’Autorità Giudiziaria dagli agenti del Comando Territoriale V della Polizia Locale per il reato di abbandono di rifiuti.

Al trentanovenne di nazionalità marocchina, autore del reato e titolare di una ditta individuale di traslochi e sgombero locali, era stato prescritto l’obbligo di ripulire l’area entro il termine ultimo del 16 marzo.

Nei giorni scorsi, i ‘civich’ hanno effettuato un sopralluogo in strada delle Vallette, durante il quale hanno accertato che l’ingente quantitativo di rifiuti riversati dal soggetto su suolo pubblico nel mese di ottobre non era ancora stato sgomberato.

Pertanto, ora, l’uomo rischia la pena dell’arresto da tre mesi ad un anno e una sanzione che va da 2.600 a 26.000 euro.

Non si tratta del primo episodio di abbandono in quest’area, ragion per cui, gli uomini del Comando Territoriale V effettuano controlli periodici che disincentivano lo scarico abusivo, ma che di tanto in tanto portano al ritrovamento di rifiuti di varia natura sul suolo pubblico.

Dal Monferrato alla Slovacchia per aiutare il popolo ucraino

VIAGGIO IN SLOVACCHIA, FRONTIERA POCO CONOSCIUTA DRAMMA DELL’UCRAINA. UNA DELEGAZIONE MONFERRINA HA PORTATO AIUTI PER I PROFUGHI

 

Nell’ambito del  dramma della guerra che ormai da un mese insanguina l’Ucraina, invasa dai russi,  c’è quello, particolarmente tragico della fiumana dei profughi e profugati che abbandonano il loro Paese per cercare scampo all’estero. In questi giorni i riflettori dei media si sono soffermati spesso sulla Polonia e sulla Romania che costituiscono la prima tappa di accoglienza per le migliaia e migliaia di donne, bambini, anziani che cercano scampo dai bombardamenti e dai combattimenti, lasciando alle spalle tutto quello che avevano. Ma niente o pochissimo si è parlato della Slovacchia che attraverso il suo confine orientale confina con un angolo di Ucraina incastonato tra Ungheria e Polonia. Qui, nella provincia che ha come capoluogo Kosice, è arrivata da subito una massa di profughi che hanno la città di Uzhorod, di circa 150mila abitanti, l’ultimo centro ucraino vicinissimo al confine slovacco e quindi all’Unione Europea. E al di là del confine, appunto in Slovacchia, sono adesso circa 250mla le persone che stanno cercando di fuggire dagli orrori della guerra. Senza clamori anche qui la macchina della solidarietà si è messa in moto e adesso, sono arrivati la Croce Rossa internazionale, l’Ordine di Malta. Ed è qui e da qui, visto il legame che esiste tra il Piemonte, e nello specifico il Monferrato Casalese e la Slovacchia, che sono arrivati nei giorni scorsi gli aiuti da Casale Monferrato, dalla Diocesi di Casale e dal volontariato monferrino. I legami sono molteplici: Casale Monferrato è gemellata con Trnava, tra la Diocesi di Sant’Evasio e quella di Bratislava – Trnava esistono legami che hanno portato negli anni diversi sacerdoti slovacchi a Casale, dal giugno scorso c’è un gemellaggio tra il Santuario di Crea e quello di Klokociov, appartenente alla Diocesi  di Kosice (anche se sarebbe meglio parlare di Eparchia che segue il rito greco-cattolico), siglato dal vescovo Gianni Sacchi con l’arcivescovo monsignor Cyril Vasil, nativo di Kosice e per 11 anni a Roma come segretario della Congregazione delle Chiese Orientali.

La delegazione, guidata dal sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi e dal rettore del Santuario di Crea, monsignor Francesco Mancinelli, che parla correntemente la lingua slovacca, con l’architetto Filippo Maria Doria, Stefano Granziero degli Amici del Po e alcuni volontari ha portato un tir di aiuti di vario genere, varcando il confine ucraino in una angolo che, al momento, non è ancora stato toccato direttamente dal conflitto, mentre quelli in denaro sono pervenuti all’Eparchia di Kosice impegnata sul campo nell’accoglienza. “Alla frontiere – dice monsignor Mancinelli – c’è un flusso continuo di auto, ma anche di tante donne e bambini che varcano il confine a piedi. Sono scene che non ti fanno rimanere indifferente, che fanno venire le lacrime agli occhi. Sul fronte slovacco sono ben organizzati, ci sono sempre due/tre pullman pronti per accoglierli”. Un particolare che è stato molto apprezzato della spedizione italiana è che tutti i pacchi consegnati (ed erano gli unici in questo senso) avevano il contenuto scritto all’esterno in italiano, slovacco e ucraino in modo da facilitarne le operazioni di smistamento. Nel corso della missione è avvento anche l’incontro con il cardinale Michael Czerny, canadese nato nella Repubblica Ceca, inviato speciale di papa Francesco. Il sindaco di Casale, Federico Riboldi ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno operato per raggiungere l’obiettivo: Diocesi di Casale, Croce Rossa, Scout, Misericordia, Amici del Po,  i volontari, i Comuni di Oviglio e Stroppiana e le scuole di Madonnina e del Sacro Cuore.

Massimo Iaretti

Scontro tra moto, scooter e trattore: muore il terzo motociclista in tre giorni

Ieri un motociclista è morto a Villar Dora sull’ex statale. Nello scontro sono stati  coinvolti  un trattore, la  moto  e uno scooter, il cui conducente ha riportato ferite. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118, ma per il motociclista non c’era più nulla  da fare. Intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri. Si tratta del terzo motociclista morto in tre giorni sulle strade del Piemonte.

Addio all’ostetrica che dopo la pensione si dedicò al volontariato

DAL PIEMONTE

In pensione da pochi mesi aveva scelto  di prestare servizio come volontaria nei centri vaccinali anti covid per i bambini di Borgomanero. Antonella Cerutti, ostetrica, aveva compiuto  65 anni. Era molto apprezzata nell’ambiente ospedaliero. La sua morte è stata annunciata dall’Asl Novarese. Grande cordoglio tra i colleghi di lavoro.