CRONACA- Pagina 107

“Sarà meglio quando…”, ciclo di incontri a Pianezza

Martedì 28 gennaio 2025, ore 21.00
Villa Lascaris, Via Lascaris 4 – Pianezza

“La responsabilità penale è personale.

L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.

Non è ammessa la pena di morte.

Costituzione della Repubblica Italiana Titolo I, articolo 27

Quanto viene rispettato l’articolo 27 della Costituzione?

La terza edizione di Sarà meglio quando…, ciclo di incontri che si interroga sull’oggi per cercare di comprendere il domani che Villa Lascaris, casa di spiritualità e cultura dell’Arcidiocesi di Torino, organizza e propone in collaborazione con il settimanale La Voce e il Tempo e l’Ufficio per la Pastorale della Cultura, si apre quest’anno con il tema del carcere.

I numeri raccontano che, a fronte di 47.067 posti disponibili negli istituti di pena del nostro Paese, la popolazione carceraria è di 61.468 persone; nel 2024 si sono tolti la vita 88 detenuti e 6 agenti di polizia penitenziaria; in carcere i suicidi sono di 18 volte superiori rispetto alla media (fonte: Antigone.org). Solo a Torinola casa circondariale Lorusso e Cotugno, a fronte di una capienza regolamentare di 1062 posti, conta stabilmente circa 1400 presenze, con un sovraffollamento pari a circa il 130%.

Tuttavia, la Costituzione della Repubblica Italiana è molto chiara al riguardo: le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Ma in queste condizioni e con l’aumento delle fattispecie dei reati, come si può portare a compimento il dettato costituzionale di funzione rieducativa della pena e direinserimento dei detenuti nella società?

A Villa Lascaris, dunque, si parla di carcere:

SARÀ MEGLIO QUANDO… BUTTEREMO VIA LA CHIAVE?

martedì 28 gennaio alle ore 21.00
Villa Lascaris, Via Lascaris 4 Pianezza

Insieme a Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Torino, in dialogo con d. Gian Luca Carrega, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura e Alberto Riccadonna, direttore de La Voce e il Tempo, un’occasione per conoscere e cercare di capire cosa sia, davvero, il mondo carcerario partendo da una delle realtà più complesse del nostro Paese: l’istituto di pena di Torino.

Un mondo a parte, le prigioni, di cui poco si parla e ancora meno si sa, ma anche un parametro per valutare il nostro grado di umanità: dopotutto, Si dice che nessuno conosce veramente una nazione finché non è stato nelle sue carceri” (Nelson Mandela).

L’ingresso agli incontri di Sarà meglio quando… è libero, previa prenotazione via mail all’indirizzo eventi@villalascaris.it.

Per sostenere le attività culturali di Villa Lascaris, è gradito un contributo volontario.

I prossimi appuntamenti di Sarà meglio quando…

Martedì 11 febbraio, ore 21.00
Sarà meglio quando… non li aiuteremo più a casa loro?
Con Federico Monica, architetto e urbanista specializzato in cooperazione internazionale in Africa Sub Sahariana.

Martedì 25 febbraio, ore 21.00
Sarà meglio quando… non ci sarà più l’ONU?
Con Edoardo Greppi, professore Emerito di Diritto internazionale, Università degli Studi di Torino.

Villa Lascaris
Via Lascaris, 4 – Pianezza (TO)
Telefono: 011 9676145 – Mobile: 349 83 73 075
info@villalascaris.it
www.villalascaris.it

A Torino 4 “zone rosse” contro la criminalità

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Contro la criminalità a Torino saranno in vigore quattro zone rosse dove verranno sperimentate le nuove misure di sicurezza. Si tratta di Porta Nuova e San Salvario vecchia, il lungo Dora compreso tra ponte Carpanini e ponte Mosca, piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore, i Giardini Madre Teresa di Calcutta e l’area di largo Palermo.

I soggetti con atteggiamenti aggressivi o già condannati per spaccio, violenze, furti e rapine potranno essere allontanati per 48 ore da queste aree. Se continueranno gli atteggiamenti illegali scatterà la denuncia.

Le zone rosse sperimentali a Torino inizieranno  dal 27 gennaio fino al 30 aprile. “Torino – commenta il sindaco Stefano Lo Russo – vuole essere un modello virtuoso  per la gestione integrata della sicurezza. Bene la rigenerazione urbana, ma anche il contrasto all’i fenomeni di illegalità. Vogliamo una città sicura, in cui ci si possa muovere liberamente”.

Spacciatore tradito dall’odore di hashish

Un cittadino italiano, di ventiquattro anni, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli agenti del Commissariato di P.S. Centro, durante il controllo del territorio, notavano un soggetto col cappuccio della felpa calzato, che si stava spostando, in sella ad una bici, da Piazza San Carlo in direzione Piazza Carlo Felice. Dopo averlo fermato, gli agenti percepivano un forte odore di sostanza stupefacente, trovandolo in possesso di un panetto di hashish del peso di circa 100 grammi.

Inoltre, il giovane aveva nelle sue tasche la somma di 750,00 euro in contanti.

Gli operatori effettuavano anche una perquisizione domiciliare, che consentiva il rinvenimento di ulteriore sostanza stupefacente e di materiale vario utile al confezionamento.

A quel punto, per l’uomo scattava l’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto

Suona antifurto auto, ladro in manette

Un cittadino marocchino, di 45 anni, è stato arrestato per furto aggravato dalla Polizia di Stato a Torino.

Personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano, impegnato nel controllo del territorio, si avvedeva di un’autovettura parcheggiata in via Lorenzo Bruno con i sistemi di allarme attivati. Avvicinandosi, i poliziotti sorprendevano una persona, in possesso di una scatola di grosse dimensioni, scendere in tutta fretta dall’auto e cercare di fuggire. L’uomo veniva immediatamente fermato e non era in grado di giustificare la sua presenza sul posto e la provenienza della scatola.

Tramite accertamenti, gli operatori risalivano ai proprietari dell’autovettura, che presentava il lunotto posteriore infranto, i quali confermavano di aver lasciato nell’auto, parcheggiata sotto casa, proprio la scatola di grandi dimensioni trovata in possesso dell’uomo.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

Concerto per il reparto di fibrosi cistica del Regina Margherita

“IO STO CON VALE – FA BALLARE MA FA ANCHE RIFLETTERE”
Da Johnson Righeira a Davide Shorty, tanti gli artisti che hanno aderito all’invito del cantante torinese Gionathan per una serata all’insegna della musica e del divertimento a sostegno di chi ha bisogno
Musica per tutti i gusti e le età venerdì 24 gennaio, dalle ore 20,45, al teatro Don Bosco di Rivoli (via Stupinigi 1). È in programma il concerto di beneficenza “Io sto con Vale”, promosso dalla Doc Brown Agency di Torino in organizzazione partecipata con il Consiglio regionale del Piemonte e dell’Accademia ACMS, con il patrocinio della Città di Rivoli.
A lanciare l’iniziativa è il cantante torinese Gionathan, che ha invitato i colleghi con cui ha collaborato fin qui nella sua carriera a prendere parte alla serata benefica. Si esibirà in compagnia di una big band (The Vibers), oltre che insieme agli altri protagonisti dell’evento. Nel corso della serata saliranno sul palco con lui Johnson Righeira, Davide Shorty, Mastafive, il Coro Big Family, Chris J Sandra, Bo Rasco, Mazaretee, Ka Ma, Meissa, Martin Craig e Nadya.
Biglietti in prevendita a 12 euro (ridotto a 8 euro per bambini sotto i 12 anni e over 65) su https://iostoconvale.eventbrite.it/. In cassa il giorno del concerto a 15 euro (ridotto a 10); gratuito per i diversamente abili. Il teatro dispone di 400 posti a sedere e di un ampio parcheggio interno.
Il concerto sarà strutturato come un vero e proprio festival, con un susseguirsi di artisti che porteranno la loro musica: si spazierà dal pop al funky, dal rap al soul e alla disco. «Nella serata ci sarà modo di riflettere ed emozionarsi, ma anche di ballare e fare festa – presenta Gionathan – Avremo la grande voce di Davide Shorty, terzo a X Factor 2015 e secondo nelle nuove proposte a Sanremo 2021, alcuni tormentoni come “Vamos a la playa” e “L’estate sta finendo” del mitico Johnson Righeira, il rap impegnato di Mastafive… e pure un coro gospel!».
Il ricavato sarà interamente devoluto all’Associazione IostoconVale, che a sua volta lo utilizzerà per comprare un macchinario destinato al reparto di fibrosi cistica dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Nel corso della serata sarà consegnato l’assegno simbolico con il ricavato che servirà per acquistare un Oscillometro portatile, utile per la valutazione polmonare e respiratoria dei pazienti pediatrici non responsivi. L’ospedale ringrazia: «È un’iniziativa importante, per una patologia gravemente invalidante, anche se negli ultimi anni prognosi e diagnosi sono migliorate – commenta Giovanni Messori Ioli, Commissario dell’ospedale Regina Margherita – Ringrazio per aver pensato a noi e per la generosità. I pazienti e le loro famiglie saranno riconoscenti per questo gesto».
L’Associazione IostoconVale nasce nel febbraio 2018 per combattere la fibrosi cistica ed è intitolata a Valentina Calabrò, una giovane donna che ha affrontato con coraggio e senza mai arrendersi una malattia che, purtroppo, ancora oggi non lascia scampo. Nel 50% di chi ne è affetto l’aspettativa di vita non supera i 40 anni.
Presidente e fondatore è Giosy Zappia, che ha avviato l’Associazione in accordo con i genitori e i parenti di Valentina, ai quali si sono aggiunti quanti hanno conosciuto e apprezzato la ragazza.
L’impegno dell’Associazione è di stare accanto a chi riceve una diagnosi di fibrosi cistica: avvalendosi dell’aiuto di esperti, mira a limitare, quanto più possibile, le difficoltà collegate alla malattia. Attraverso la promozione di eventi benefici, IostoconVale riesce a donare a strutture sanitarie in giro per l’Italia delle attrezzature che permettono di migliorare diagnosi e cure. In passato ha potuto fornire un broncoscopio pediatrico per intubazione al Policlinico Umberto I di Roma ed un ecografo portatile al reparto di fibrosi cistica del Policlinico G. Martino di Messina. Ora sarà la volta dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
«Ho conosciuto Giosy e sua moglie Stella due anni fa a Sanremo, durante la settimana del Festival – racconta Gionathan – Pochi mesi dopo ci siamo trovati a collaborare nell’organizzazione di un festival internazionale a Torino. Sapendo della loro Associazione, ho voluto mettere la mia musica a disposizione della loro causa, come testimonial. E ho pensato di coinvolgere gli artisti con cui ho collaborato negli ultimi anni».
La risposta dei colleghi musicisti e cantanti è stata positiva: «Tutti hanno aderito con entusiasmo e partecipazione. Solo una manciata non potrà esserci, per impegni presi precedentemente, ma proietteremo un video con i loro saluti ed il sostegno alla causa. Durante l’evento ci sarà anche una dimostrazione di com’è il respiro di una persona affetta da fibrosi cistica».
LA FIBROSI CISTICA: COS’È
La fibrosi cistica (FC) è la più comune delle malattie genetiche della popolazione caucasica. Si stima che nel mondo ne siano colpite circa 100.000 persone.
È una malattia ereditaria, causata dal difetto di una proteina chiamata CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Conductance Regulator – regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica), e trasmessa con un meccanismo cosiddetto autosomico recessivo. Ciò significa che la malattia compare solo se il gene difettoso è presente sia sui cromosomi ereditati dalla madre, sia su quelli ereditati dal padre. Può manifestarsi sia nei maschi che nelle femmine.
In Italia, la malattia colpisce 1 neonato su 2.500-2.700 e si verificano circa 200 nuovi casi all’anno. Può, dunque, essere considerata rara, sebbene nel nostro Paese non sia inserita nell’elenco delle malattie rare esenti dal costo del ticket, bensì in quello delle malattie croniche e invalidanti. La fibrosi cistica gode, dal 1993, dei benefici di una legge speciale (548/93) mirata a garantire modalità adeguate di prevenzione, cura e ricerca per una patologia genetica diffusa e grave.
È una malattia multisistemica, cioè colpisce molti organi, e causa dei disturbi che tendono a comparire nella prima infanzia, sebbene a volte possano non essere evidenti fino all’età adulta. Includono infezioni respiratorie ricorrenti, disturbi intestinali, respiro sibilante e mancanza di fiato, tosse persistente con muco denso, diarrea, affanno e difficoltà respiratoria, sudore salato, infertilità (uomini) e diminuzione della fertilità (donne), perdita di peso o mancato aumento di peso, difficoltà di crescita.
Le persone colpite da fibrosi cistica possono sviluppare anche altre malattie e disturbi associati, quali diabete, magrezza, fragilità ossea (osteoporosi) e malattie del fegato. È importante segnalare, tuttavia, che vi sono grandi differenze da persona a persona nel livello di coinvolgimento dei vari organi e nell’evoluzione della malattia.
Oggi, la maggior parte dei casi di fibrosi cistica è diagnosticata subito dopo la nascita attraverso un esame di controllo sul sangue. Il test consiste nel prelevare una goccia di sangue dal tallone del neonato al secondo-terzo giorno di vita e nel misurare i livelli di una sostanza, la tripsina immunoreattiva. Se il risultato è positivo, vengono eseguiti ulteriori test per confermare la presenza della malattia.
Sono poche le cure efficaci per la fibrosi cistica: una di queste è la terapia con un farmaco (principio attivo ivacaftor), che è in grado di agire efficacemente sulle cause della malattia, migliorando le prestazioni della proteina difettosa in pazienti di età pari o superiore a 6 anni con specifiche mutazioni nel gene CFTR. Sono inoltre disponibili diverse terapie e metodiche per alleviare e prevenire le complicazioni conseguenti alla malattia e migliorare la qualità della vita delle persone che ne sono colpite.
La fibrosi cistica è una malattia progressiva che tende a peggiorare col tempo. Talvolta, se causa infezioni gravi o se i polmoni smettono di funzionare correttamente, può essere mortale. Tuttavia, la prognosi della fibrosi cistica è migliorata notevolmente negli ultimi anni, grazie ai progressi nella terapia che hanno permesso ad un numero sempre maggiore di persone di condurre una vita normale.

L’Università “Foro Italico” e il Politecnico di Torino a favore dei ricercatori

 L’Università di Roma “Foro Italico” ha firmato un accordo di collaborazione con il Politecnico di Torino, finalizzato a promuovere la formazione e lo sviluppo professionale dei ricercatori e delle ricercatrici. ​

​Una collaborazione, fortemente voluta dai due Direttore Generali, dott.ssa Lucia Colitti e dott. Vincenzo Tedesco, che si basa su una visione condivisa di crescita e innovazione, puntando a rafforzare le carriere accademiche e a creare un ponte tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale per una positiva ricaduta sullo sviluppo della società civile.

È un progetto ambizioso che si propone di creare sinergie tra le due istituzioni, valorizzando le rispettive competenze e risorse per affrontare le sfide della ricerca e dell’innovazione in un momento in cui fare sistema è diventato la parola d’ordine soprattutto per il mondo universitario.

Diverse sono le iniziative congiunte che le due istituzioni intendono realizzare: dalla rilevazione dei bisogni formativi del personale accademico, alla progettazione e realizzazione di percorsi formativi congiunti per lo sviluppo di competenze trasversali sempre più necessarie per essere competitivi, al monitoraggio e alla valutazione delle attività realizzate, alla condivisione di buone pratiche, alla collaborazione per attività e progetti di ricerca da realizzare insieme.

La collaborazione con il Politecnico di Torino permetterà di mettere a fattor comune conoscenze e competenze specifiche, favorendo l’efficienza delle azioni congiunte a beneficio della collettività. ​ Le due istituzioni lavoreranno insieme per sviluppare progetti di ricerca e innovazione, condividere dati ed esperienze, e promuovere la cultura scientifica e tecnologica nelle sue diverse applicazioni. ​Il Politecnico porta in dote la sua esperienza pluriennale nella progettazione di corsi formativi per ricercatori e nel sostegno alle loro carriere, testimoniata dal prestigioso riconoscimento europeo “HR Excellence in Research”. L’Università di Roma “Foro Italico”, con la sua visione multidisciplinare, arricchirà i percorsi con un approccio integrato e strumenti innovativi per supportare dottorande e dottorandi, ricercatrici e ricercatori. Metterà inoltre in condivisione con il Politecnico la sua esperienza di studio e ricerca quasi centenaria nel settore delle scienze del movimento e dello sport, inteso come attività competitiva e di svago e considerato sempre più parte integrante della cultura, degli stili di vita delle persone.

Il Rettore dell’Università di Roma “Foro Italico”, prof. Attilio Parisi, ha sottolineato come questa collaborazione rappresenti un importante passo avanti per valorizzare i talenti: «L’accordo con il Politecnico di Torino rafforza il nostro impegno per sostenere i ricercatori nella loro crescita, promuovendo una formazione che guarda al futuro e al contesto internazionale. Questo accordo non è solo un progetto, ma una visione condivisa per il futuro dei nostri ricercatori. La sinergia tra le nostre istituzioni farà la differenza, generando opportunità che vanno oltre i confini accademici».

Anche il Politecnico ha ribadito il valore strategico della sinergia, evidenziando come l’unione delle forze tra le due istituzioni generi un impatto positivo non solo sui ricercatori, ma sull’intero sistema della ricerca italiana. “Questo accordo permetterà di rafforzare le competenze dei nostri ricercatori e di migliorare le loro opportunità di carriera, contribuendo allo sviluppo della ricerca scientifica e della formazione specializzata” dichiara il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Stefano Paolo Corgnati.

Entrambe le università guardano al futuro con fiducia, convinte che la collaborazione e la condivisione delle risorse siano la chiave per valorizzare il talento e affrontare con successo le sfide globali.

 

 

Nella foto (da sinistra): il prof. Gennaro Terracciano e il prof. Fabio Pigozzi, prorettore e prorettore vicario dell’Università di Roma Foro Italico, il direttore generale del Politecnico di Torino, dott. Vincenzo Tedesco, il rettore del Politecnico di Torino prof. Stefano P. Corgnati, il prof. Attilio Parisi, la dott.ssa Lucia Colitti e il prof. Massimo Sacchetti, rispettivamente rettore, direttrice generale e direttore del Dipartimento di Scienze Motorie, Umane e della Salute dell’Università di Roma Foro Italico.

Fattoria sociale Paideia al Mercato solidale di Eataly Torino

 

Un’interessante iniziativa a cura della Fattoria Sociale Paideia, in collaborazione con Eataly Lingotto, tesa a valorizzare i prodotti della terra realizzati dai bambini e dai giovani che versano in condizione di disabilità
 
I prodotti realizzati per il Mercato solidale
La bontà che fa rima con solidarietá: i prodotti alimentari di Fattoria Sociale Paideia trovano spazio a Eataly Torino Lingotto, dal 24 al 27 gennaio, in occasione del Mercato solidale di Eataly.
La Fattoria Sociale Paideia avrà infatti uno spazio all’interno del progetto che Eataly, in occasione del suo 18esimo compleanno, vuole dedicare alle realtà del terzo settore che favoriscono l’inclusione sociale, offrendo loro uno spazio di vendita gratuito.
Presso il banco di Fattoria Paideia i visitatori potranno trovare il miele da filiera a ciclo chiuso, cioè dalla nascita dell’ape regina e fino all’invasettamento, insieme a tanti altri prodotti alimentari artigianali: dal sugo di pomodoro alla vellutata di zucca e patate, dallo sciroppo di fiori di sambuco al nettare di more. Tutti prodotti, sono stati realizzati a Baldissero Torinese dallo staff di Fattoria Paideia con l’aiuto di giovani con disabilità che beneficiano di progetti socio-occupazionali, di avvicinamento al contesto e alle mansioni della fattoria e di inserimento lavorativo.
Gli incontri didattici per famiglie e bambini del Mercato solidale
Il Mercato Solidale prevede inoltre momenti didattici gratuiti. Il 26 gennaio alle 10.30 l’operatore della didattica di Fattoria Sociale Paideia proporrà ai piccoli visitatori e alle loro famiglie un laboratorio manuale durante il quale i partecipanti impareranno a creare una candela profumata naturale e biologica con la vera cera d’api.
(É possibile richiedere informazioni e prenotarsi all’evento, chiamando direttamente Eataly Lingotto)
Chi è e cosa fa la Fattoria Sociale Paideia: la natura che fa bene
Fondazione Paideia, nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, è un ente filantropico che opera per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie.
 Il termine ‘Paideia’, in greco, significa infanzia, crescita, educazione, formazione. L’associazione, infatti, offre accoglienza, sostegno e momenti felici ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, prendendosi cura di genitori, fratelli, sorelle e nonni, perchè ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Su impulso della Fondazione, nel 2019 nasce così la Fattoria Sociale, con l’obiettivo di sostenere la crescita dei bambini e di chi si cura di loro, partecipando alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.
Situata sulle colline di Baldissero Torinese, è stato creato uno spazio di ritrovo importante, fatto di benessere, dove le famiglie possano godere insieme dei profondi legami con la natura e dei suoi prodotti.
Con oltre 400 mq di struttura, la fattoria ospita animali da cortile e grandi spazi dedicati agli orti, dove si coltivano erbe aromatiche e frutti. La Fattoria Sociale Paideia promuove buone pratiche di agricoltura sociale, tra cui attività sociali e servizi per la comunità locale: infatti, attraverso l’utilizzo delle risorse dell’agricoltura promuove, accompagna e realizza percorsi volti allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa per ragazzi e giovani con disabilità.
 Qui  si possono anche acquistare i prodotti alimentari della Fattoria: confetture, miele, succhi di frutta, passata di pomodoro… tutti realizzati in loco dallo staff della Fattoria con l’aiuto di giovani con disabilità che beneficiano di progetti socio-occupazionali, di avvicinamento al contesto e alle mansioni della fattoria e di inserimento lavorativo.
Queste attività, oltre ad avere un effetto migliorativo sul tessuto sociale dei beneficiari, ne promuovono l’autonomia personale, ne favoriscono l’integrazione con gli altri, oltre a migliorarne l’autostima e la fiducia in se stessi.
CHIARA VANNINI
Fattoria Sociale Paideia
Strada Pino T.se n. 15/1
Baldissero Torinese (TO)www.fattoriasocialepaideia.it/
Per informazioni: 342 9229423

Regione, confermati 153 milioni per le politiche sociali

Confermati 153 milioni per le politiche sociali
Confermati 153 milioni per le politiche sociali

“Per il 2025 sono confermati i 153 milioni di risorse regionali alle politiche sociali e per la famiglia, al pari del 2024, senza il ricorso ai fondi europei”. Lo ha annunciato l’assessore regionale Maurizio Marrone in apertura della seduta della Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi, in cui ha svolto le relazioni sul Defr e il Bilancio in merito alle materie di sua competenza.

“Siamo riusciti nell’intento di aumentare i capitoli strutturali rivolti ai servizi comunali di socio-assistenza del territorio, con oltre 2 milioni di euro in più su extra Lea e fondo indistinto”, ha spiegato Marrone.

“Confermati poi – ha aggiunto – gli stessi impegni del 2024 anche sulle nostre ‘bandiere’ della scorsa legislatura, a partire da Vita nascente, ma anche le risorse per Vita indipendente, oltre a quelle destinate alle politiche per l’invecchiamento attivo, per il Banco alimentare e il Banco farmaceutico. Novità per il 2025 sarà invece l’aumento che porta a 1 milione di euro le risorse per il fondo destinato agli Oratori del Piemonte”.

“Rivendico con orgoglio – ha concluso – il risultato di aver confermato la spesa storica delle politiche sociali in un momento di particolare difficoltà, riuscendo inoltre ad aumentare sensibilmente il fondo destinato alla rete degli Oratori del Piemonte per valorizzare ancor più il loro insostituibile ruolo di aggregazione sociale, di assistenza ai più deboli e di orientamento per i giovani”.

Numerose sono state le richieste di approfondimenti da parte dei gruppi di opposizione.

Rispondendo a Sarah Disabato (M5s) sui bandi per il servizio civile, Marrone ha affermato che “si intende mettere in atto misure di carattere sociale volte a prevenire e a contrastare il consumo di sostanze stupefacenti e a riqualificare aree urbane o rurali periferiche attraverso la presenza territoriale, il volontariato sociale, l’informazione e la creazione di forme virtuose di aggregazione”.

Monica Canalis – intervenuta per il Pd con Nadia Conticelli – l’assessore ha risposto che, per quanto riguarda i bandi per l’invecchiamento attivo, “superata la fase di sperimentazione, è importante provare a pensare a interventi più strutturati, magari per il senior housing o per le palestre della salute, cercando di favorire chi lavora in rete”.

Rispondendo ad Alice Ravinale (Avs) sui finanziamenti agli Oratori, Marrone ha affermato che “l’Islam non è previsto in quanto non ha intese con lo Stato centrale e manca quindi una cornice giuridica generalizzata di rapporti tra lo Stato e la confessione religiosa”.

Sugli interventi per i senza fissa dimora, l’assessore ha risposto a Vittoria Nallo (Sue) che “è stato previsto un apposito capitolo per formare e mettere in strada operatori socio  sanitari che si prendano cura della persona e mirino a toglierla dalla strada”.

 

Il Regina Margherita pronto ad accogliere i bimbi di Gaza

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Il presidente Cirio al tavolo Food For Gaza a Roma al 
Ministero degli Esteri: «Ho confermato al ministro Tajani la disponibilità del Piemonte ad accogliere e curare i bambini nell’ospedale pediatrico»

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha partecipato  alla Farnesina al tavolo di coordinamento del progetto Food For Gaza, convocato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per intensificare le attività di aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra, alla luce del cessate il fuoco.

«Ringrazio il ministro Tajani per aver convocato questo incontro con l’obiettivo di dare risposte pragmatiche e rapide alle necessità delle popolazioni colpite dalla guerra – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Con la tregua ora è possibile intensificare gli aiuti anche con azioni più stringenti. Il Piemonte è quindi pronto a fare la sua parte e, di concerto con l’assessore alla Sanità Federico Riboldi e al Sociale Maurizio Marrone, ho dato la disponibilità della Regione ad accogliere nei prossimi giorni 11 bambini pazienti oncologici in arrivo dalla Striscia di Gaza, che saranno ricoverati all’ospedale Regina Margherita di Torino. Una disponibilità che conferma la vocazione solidale e accogliente del nostro territorio, che già la scorsa estate ha consentito di portare al Regina Margherita un adolescente e un bimbo di 3 anni provenienti da Gaza e negli scorsi anni un gruppo di piccoli pazienti in fuga dalla guerra in Ucraina».

La disponibilità si inserisce nell’impegno costante del Piemonte sulla cooperazione internazionale, con la partecipazione all’iniziativa di Iveco che ha fornito i Tir per il trasporto degli aiuti nelle zone colpite dalla guerra e all’invio del riso piemontese destinato alle popolazioni della Striscia di Gaza.

Fin dalla scorsa primavera la Regione, insieme al Comune di Torino, si è resa disponibile presso il Ministero degli Esteri a supportare attivamente le iniziative del governo in risposta all’emergenza umanitaria di Gaza, con il coinvolgimento degli ospedali, in particolare il Regina Margherita per i pazienti più piccoli, e la Protezione civile regionale, per fornire competenze e materiali.

Una disponibilità che conferma quanto avvenuto in passato quando il Piemonte, con due diversi voli, nel 2022 ha avviato una missione umanitaria che ha consentito di portare a Torino 22 tra bambini e ragazzi malati di tumore in fuga dall’Ucraina dove non era possibile garantire loro le cure a causa della guerra.

Incontro con il console Biedallah, Bartoli: “Un passo importante verso una rinnovata collaborazione tra Piemonte e Marocco”

L’iniziativa fa seguito alla visita del console fatta tempo fa al presidente Cirio

“Oggi siamo stati ricevuti dal Console del Marocco, Sidi Mohammed Biedallah, presso la sede consolare, per un incontro che segna l’avvio di un nuovo percorso di dialogo e collaborazione tra il nostro territorio e il Marocco”.

Così il consigliere regionale Sergio Bartoli, presidente della Commissione Ambiente della Regione commenta l’incontro avvenuto oggi a Torino. Erano presenti diversi rappresentanti istituzionali del Canavese, tra cui la Sindaca di San Giusto, Giosi Boggio, il Sindaco di Castellamonte e Consigliere della Città Metropolitana, Pasquale Mazza, il Vicesindaco di Ozegna, Federico Pozzo, il Sindaco di Lusigliè, Angelo Marasca, il Consigliere Comunale di Favria, Gianluca Bruno, Affaoui Abdelatif, Presidente dell’Associazione degli Immigrati nel Canavese e Coordinatore dell’Unione Marocchini all’Estero in Italia e il segretario generale dell’unione Marocchini all’Estero in Italia Belguiz Hamid.


Durante il confronto, si è discusso della volontà comune di riprendere un progetto interrotto dalla pandemia, con l’obiettivo di rafforzare i legami culturali, economici e istituzionali tra Piemonte e Marocco. Nei mesi scorsi, accompagnato dal consigliere Bartoli, il console aveva già incontrato il presidente Cirio presso il grattacielo della Regione.
“La visione condivisa emersa in questo incontro – prosegue Bartoli – si collega al colloquio che ho avuto con il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il quale si è espresso favorevolmente per supportare queste iniziative e promuovere nuove opportunità di collaborazione. Tra le proposte più significative, si è parlato della possibilità di organizzare una delegazione piemontese in Marocco, un viaggio che potrebbe rappresentare un momento chiave per sviluppare ulteriormente questo dialogo e costruire progetti concreti”.

“Ho voluto sottolineare che la comunità marocchina rappresenta la presenza extracomunitaria più numerosa in Piemonte, con oltre 51.000 residenti. Inoltre, le relazioni tra Piemonte e Marocco si fondano su interessi comuni in settori strategici, come l’agricoltura e l’industria. Il Console ha evidenziato come il Marocco abbia messo in atto piani di sviluppo per incentivare l’industria, l’agricoltura e i servizi, promuovendo nuove opportunità commerciali e di investimento .Un ringraziamento speciale al Console Sidi Mohammed Biedallah per la calorosa accoglienza e per l’impegno nel costruire insieme nuove prospettive di crescita e cooperazione”, conclude Bartoli.


I sindaci presenti all’incontro hanno espresso il loro pieno supporto a questo rinnovato rapporto di collaborazione, sottolineando l’importanza di sviluppare progetti condivisi che possano apportare benefici reciproci. Da parte sua, il Console Sidi Mohammed Biedallah ha manifestato grande disponibilità nell’avviare questo percorso, ribadendo l’importanza di consolidare i legami tra le nostre comunità.