Sono positivi i dati sugli affari a Pasqua, registrati da Confesercenti a Torino, ad incominciare dalle gite di Pasquetta: le macellerie hanno infatti avuto un notevole aumento negli acquisti e nelle prenotazioni di carne per le grigliate. Anche molti turisti sono arrivati in città’ e gli alberghi cittadini arrivano a sfiorare il 90% dell’occupazione, in particolare per le camere triple e quadruple, richieste dalle famiglie. Andamento positivo per le guide turistiche e i ristoratori che hanno avuto moltissime prenotazioni. Per quanto riguarda uova e colombe la produzione artigianale locale rimane la preferita, con vendite in aumento del 5% così come per il prodotto di alta qualità artigianale in gastronomia e in pasticceria (+10-15%). Riprendono in pieno le gite scolastiche +100%.
Nel febbraio 2023 Torino ospiterà il Cities Forum, evento a cadenza biennale che interessa i principali protagonisti europei di sviluppo urbano.
Diciannove le città europee candidate: nella short list con Lubiana, Tallin e Vitoria-Gasteiz, il capoluogo piemontese ha vinto con otto voti.
E’ “molto soddisfatto” il sindaco Stefano Lo Russo. Si tratta del più grande evento della Commissione Europea e riunisce i principali attori urbani a livello europeo, nazionale, regionale e locale. La quinta edizione accoglierà circa 700 partecipanti in due giorni.
La Città di Torino ha presentato la sua candidatura con un programma che è risultato il migliore. La Fondazione CRT ha offerto gli spazi delle Ogr come luogo principale degli incontri. Tra i temi affrontati, la dimensione urbana della politica di coesione, l’agenda urbana per l’UE, il ruolo delle città nell’attuazione del Green Deal europeo, la risposta dell’UE alla dimensione urbana dell’Agenda 2030 e il New Urban Agenda, la Nuova Carta di Lipsia e iniziative a livello di UE per sostenere le città.
Deteneva un’arma clandestina, fermato dalla Polizia
Indagini svolte dal Commissariato Madonna di Campagna
Un cittadino italiano di 49 anni, con precedenti di polizia per reati contro la persona, è stato sottoposto negli scorsi giorni a fermo di polizia giudiziaria per detenzione di arma clandestina e tentata estorsione. L’arma, una calibro 7.65 con matricola abrasa, insieme ad 8 cartucce della stessa, è stata ritrovata in un nascondiglio ricavato nel garage di famiglia, avvolta in uno strofinaccio.
L’uomo aveva da qualche tempo lasciato la casa coniugale in seguito alla separazione. Sospettando che la moglie avesse ritrovato l’arma, le aveva inviato numerosi messaggi al fine di chiederle la restituzione della stessa, minacciandola se non lo avesse fatto. Gli investigatori del Commissariato Madonna di Campagna riuscivano a fermarlo la scorsa domenica pomeriggio quando lo stesso si recava alla ex casa coniugale, convinto di rientrare in possesso della pistola. Ad attenderlo, i poliziotti in borghese; durante la perquisizione, è stato rinvenuto e sequestrato a suo carico un coltello, nonché il cellulare utilizzato per la tentata estorsione.
La settimana di Pasqua è ricchissima di appuntamenti e visite speciali. Tra le maggiori novità l’apertura dal 15 al 25 aprile di A tu per tu con Leonardo, secondo appuntamento per la rinnovata modalità esposizione dell’importante nucleo di opere di Leonardo da Vinci conservate nella Biblioteca Reale di Torino.
In occasione delle festività pasquali, i Musei Reali resteranno aperti anche lunedì 18 aprile 2022 (chiusura settimanale mercoledì 20 aprile).
Dal 1° aprile 2022 per l’accesso ai percorsi museali non è più richiesto il Green Pass (D.L. 24/03/2022 n. 24, art. 7).
Tra le principali novità, è visitabile la Galleria Archeologica: un’inedita sezione permanente del Museo di Antichità, dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico, dove sono esposti reperti di rara bellezza e di inestimabile valore storico. I visitatori potranno ammirare più di mille oggetti raccolti in oltre quattrocento anni di collezionismo sabaudo. Un viaggio a ritroso nella Storia grazie a un affascinante percorso espositivo, suddiviso in cinque sezioni, articolato lungo dieci sale e allestito attraverso forme espressive contemporanee.
L’ingresso al percorso è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.
Venerdì 14 aprile alle ore 17 si terrà il laboratorio La ceramica dell’antica Cipro con Patrizia Petitti. La ceramica aveva in antico una diffusione paragonabile a quella odierna della plastica, ma con una sostenibilità ambientale molto maggiore.
Tutti i musei archeologici sono stracolmi di vasi, distinguibili per aspetto, forma, funzione, decorazione… Ma cos’è il bucchero? Qual è la differenza tra vasi a figure nere e a figure rosse? Cosa significa terra sigillata? Come si realizzava la lucidatura a stecca? Questo ciclo di incontri, Storie dal tornio, permetterà di scoprirlo insieme agli archeologi dei Musei Reali.
Costo dell’attività: 1 incontro € 10, 4 incontri € 30
Info e prenotazioni: info.torino@coopculture.it
Le attività con CoopCulture
Attività per famiglie
Sabato 16 aprile alle ore 15.30 visita speciale Primavera in borsa. La primavera è arrivata nei Giardini Reali, in un’esplosione di colori e profumi. Ma non sarebbe bellissimo poter portare a casa un po’ di questa magia che incanta i nostri sensi? Gli operatori CoopCulture guideranno i visitatori alla scoperta delle diverse specie vegetali che popolano i Giardini Reali per scoprire insieme tutti i loro segreti. Proprio i loro fiori e le loro foglie faranno poi da spunto per creare insieme un coloratissimo “souvenir di primavera”!
Costo dell’attività: € 10 oltre al biglietto di ingresso gratuito per i bambini, solo ingresso MRT speciale a 2 Euro per gli adulti (gratuito per Abbonamento Musei)
Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it
Lunedì 18 aprile alle ore 11.30 le guide di CoopCulture accompagneranno i visitatori alla scoperta dei Giardini Reali che costituiscono un’area verde urbana unica per valore monumentale e ambientale. I Giardini si sviluppano nella zona dei Bastioni di Palazzo Reale, su una superficie complessiva di circa sette ettari. Durante questo percorso a loro dedicato si visiteranno i diversi spazi che li compongono e dell’affascinante e complessa storia della loro evoluzione nel corso dei secoli.
Costo dell’attività: € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 2, gratuito under 18 e Abbonamento Musei). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it
Lunedì 18 aprile alle ore 16 terrà la visita speciale Tavole imbandite, un tour alla scoperta delle collezioni dei Musei Reali tra argenti, porcellane e cristalli per ricreare l’atmosfera di un tempo nelle splendenti sale di Palazzo Reale.
Costo dell’attività: € 20 ordinario (€ 13 per Abbonamento Musei).
Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it
Venerdì 15 aprile alle ore 11 e alle ore 15.30, sabato 16 aprile alle ore 11, alle ore 12, alle ore 15.30 e alle ore 17, domenica 17 aprile alle ore 11, alle ore 12, alle ore 15.30 e alle ore 17, lunedì 18 aprile alle ore 11, alle ore 12, alle ore 15.30 e alle ore 17 e martedì 19 aprile alle ore 11 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia.
Il costo della visita è di € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it
È inoltre possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali:
Venerdì 15 aprile alle ore 16 il pubblico potrà visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Sabato 16 aprile alle ore 16 i visitatori possono ammirare in un itinerario unico gli appartamenti nuziali dei Principi di Piemonte e dei Duchi d’Aosta, situati al secondo piano di Palazzo Reale, allestiti tra il 1720 e il 1843. Grandi architetti come Juvarra, Alfieri e Palagi si alternarono a decorare le magnifiche sale in cui risaltano capolavori rococò, con mobili e boiseries di Piffetti, Gianotti e Stroppiana, soffitti e sovrapporte di De Mura e Beaumont, soffitti di Ayres e Bellosio e arredi di Gabriele Capello in stile Impero. Sarà possibile raggiungere anche le sale che ospitano tesori del Neoclassico in cui gli architetti Piacenza e Randoni, con gli ebanisti Bonzanigo e Bolgiè, approntarono ambienti in stile Luigi XVI di meravigliosa bellezza tra il 1788 e il 1789.
Domenica 17 aprilealle ore 16 un affascinante tour attraversa le sale del primo piano di Palazzo Reale che affacciano sul Giardino Ducale e che conservano intatte le originali decorazioni settecentesche, tra le quali spiccano le pitture di Francesco De Mura e Laurent Pécheux: un susseguirsi di ambienti tra i più sorprendenti della residenza, utilizzati negli anni del re Carlo Alberto come appartamenti per i Principi Forestieri in visita alla corte torinese.
Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).
Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it
Ciclo di conferenze “Splendori della tavola”
Mercoledì 13 aprile alle ore 17, nella Sala da Ballo al secondo piano di Palazzo Reale, lo studioso Bertrand de Royere terrà la conferenza Il servizio di argenteria di Charles-Nicolas Odiot per Carlo Alberto di Savoia, primo appuntamento del ciclo dedicato al nuovo spettacolare allestimento della Sala da Pranzo. Durante l’incontro sarà presentato il catalogo “Splendori della tavola” curato da Enrica Pagella e Franco Gualano, Silvana Editoriale.
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Accesso con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.
SAVE THE DATE
Martedì 26 aprile alle ore 16.30, l’Associazione Amici dei Musei Reali promuove la conferenza dal titolo Avidissimo di gloria. Carlo Emanuele III fra vittorie militari e l’esterno splendore della Corte che sarà tenuta dal dott. Andrea Merlotti nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale. Ingresso libero fino a esaurimento dei 150 posti disponibili.
Ingresso con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.
Le mostre in corso ai Musei Reali
Secondo appuntamento di A tu per tu con Leonardo, una rinnovata modalità di esposizione dell’importante nucleo di opere di Leonardo da Vinci conservate nella Biblioteca Reale di Torino. Da venerdì 15 a lunedì 25 aprile 2022, dalle 9 alle 19 si potrà ammirare l’esposizione straordinaria del Codice sul volo degli uccelli e dei 13 disegni, tra i quali anche il celebre Autoritratto.
Biglietteria: 9-18. Visite guidate in gruppi (25 persone ciascuno) della durata di un’ora. Prenotazione consigliata.
Biglietti: Intero: 20 euro, ridotto per i possessori di Abbonamento Musei e Torino Card 13 euro. Gruppi prenotati: 18 euro. Gratuito per bambini fino a 5 anni. I biglietti possono essere acquistati in biglietteria oppure online su www.coopculture.it. L’ingresso alla mostra è in piazza Castello 191.
Informazioni: info.torino@coopculture.it – +39 011 19560449 (dal lunedì al venerdì 9-13)
https://www.museireali.beniculturali.it/events/a-tu-per-tu-con-leonardo-in-biblioteca-reale/
Dal 17 marzo al 17 luglio la Sala da Pranzo del Palazzo Reale ospita Splendori della tavola, inedito allestimento curato da Franco Gualano e Lorenza Santa e incentrato sul fastoso corredo da tavola in argento realizzato a Parigi per il re Carlo Alberto da Charles-Nicolas Odiot. Commissionato nel 1833 e trasferito al Quirinale tra il 1873 e il 1874, comprende oggi 1832 elementi ed è annoverato tra le maggiori committenze delle Corti europee dell’epoca. I Musei Reali hanno inaugurato questo nuovo allestimento per celebrare i 161 anni dell’Unità d’Italia.
Oltre alla visita della Sala da Pranzo, inclusa nel normale percorso, sarà possibile accedere ad altre suggestive tavole apparecchiate con visite guidate su prenotazione.
Il nuovo allestimento Splendori della tavola è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.
Il percorso speciale Tavole imbandite è visitabile con CoopCulture.
Info e prenotazioni: Tavole imbandite | CoopCulture; 011 19560449; info.torino@coopculture.it
Fino al 26 giugno, le Sale Chiablese ospitano l’esposizione Vivian Maier Inedita con oltre 250 scatti, tra cui molti inediti, video Super 8 e oggetti personali della fotografa americana. Curata da Anne Morin, la mostra presenta anche una sezione dedicata alle fotografie che Vivian Maier realizzò nel 1959 durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova. Dopo una prima tappa al Musée du Luxembourg di Parigi, l’esposizione arriva in Italia e ha come obiettivo quello di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica della fotografa. Vivian Maier Inedita è organizzata da diChroma Photography e dalla Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais ed è prodotta dalla Società Ares srl con i Musei Reali, con il patrocinio del Comune di Torino. L’esposizione è sostenuta da Women In Motion, un progetto ideato da Kering per valorizzare il talento delle donne in campo artistico e culturale.
Per informazioni: www.vivianmaier.it
338 169 1652 – info@vivianmaier.it
L’esposizione Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini, allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda, è prorogata fino a martedì 19 aprile compreso. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. La visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.
La Biblioteca Reale
La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.
Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it).
Caffè Reale
Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.
Museum Shop
Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto.
È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).
Coniglietti, pulcini e chiocce stanno facendo capolino nelle vetrine, i dolciumi sono ancora più colorati e zuccherini e il bel tempo risplende nelle esposizioni delle vie del centro. Torino si agghinda a festa in questi brevi e fuggevoli giorni di Pasqua, un po’ di turismo brulica tra i bar, qualcuno ne approfitterà per andare a passeggiare lungo il Po, altri invece si rintaneranno nell’aria condizionata dei musei, altri ancora invece fuggiranno fuori città, in cerca di un po’ di sollievo dal “tran-tran” quotidiano.
Cari lettori, non so voi, ma io necessitavo proprio di questi (pochi) giorni di pausa.
La primavera sembra essere arrivata sul serio, il sole caldo ci ha costretto al cambio stagionale degli armadi e il polline aleggia impetuoso nell’aria.
Diciamoci la verità, ormai quasi del tutto miscredenti e sempre sull’orlo del “burnout”, di tali giorni di festa ci basta sapere che gozzoviglieremo con amici e parenti, magari per una volta ci addormenteremo felici sul divano, certo stanchi, con qualche traccia di cioccolato sulle labbra e un po’ puzzolenti di griglia, ma felici.
È importante ritagliarsi un po’ di tempo per noi, dovremmo imporcelo ogni tanto, dovremmo ribellarci a questa società che ci vuole schiavi lobotomizzati e silenziosi, sempre con la testa china, impauriti dal non fare abbastanza, perennemente spaventati dal poter perdere quel che abbiamo per un misero “passo falso” o una richiesta inopportuna.
Come fare, cari signori? Non lo so. Questi sono solo i pensieri di una precaria qualsiasi, assillata dai comuni timori e sempre un po’ più disillusa.
Un buon metodo che ho trovato per districarmi “dal logorio della vita moderna” è scrivere per voi distinti lettori, e parlarvi degli argomenti più disparati, della nostra bella Torino, della scuola, di personalità importanti, di ricorrenze e di feste. Ecco allora l’opportunità di alleggerirmi, discorrendo in vostra compagnia proprio di questo giorno di Pasqua, di una delle tante feste commercializzate, vittime di un Consumismo sfrenato che volutamente scrivo con la maiuscola; vorrei far cenno alle origini di tale ricorrenza e ai suoi significati profondi, ma avrei piacere di farlo non solo attraverso nozioni storico-culturali, ma soprattutto ricorrendo al linguaggio che preferisco, ossia quello dell’arte. Principale festività del Cristianesimo, la Pasqua, o Domenica della Resurrezione, è la commemorazione della resurrezione di Gesù, secondo quanto riportato nel Nuovo Testamento; la celebrazione è preceduta dalla Quaresima, ossia Quaranta giorni di digiuno, preghiera e penitenza.
La settimana precedente al grande giorno viene detta Settimana Santa, periodo che comprende il “Triduo pasquale”, incluso il giovedì Santo, che commemora la “lavanda dei piedi” e “l’ultima cena”, e il venerdì Santo, volto invece alla rimembranza della crocifissione e della morte di Gesù.
Il tempo pasquale inizia la domenica di Pasqua e si prolunga per sette settimane, al termine delle quali si celebra la Pentecoste, dal greco “πεντηκοστή [ἡμέρα]”, “pentecosté [hēméra]”, “cinquantesimo (giorno)”, occasione dedicata alla celebrazione dell’effusione dello Spirito Santo, dono di Gesù. Anche nella cristianità orientale tale periodo termina con la Pentecoste, ma il commiato della Festa cade il trentanovesimo giorno – non il cinquantesimo – esattamente il dì precedente alla festa dell’Ascensione.
La Pasqua fa parte delle “feste mobili”, non cadenti a data fissa: la data è calcolata sulla base del calendario luni-solare, similare a quello ebraico, il giorno dedicato alla celebrazione varia di anno in anno, secondo i cicli lunari, esso cade la domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile e determina la cadenza delle altre festività quali la Quaresima e la Pentecoste.
Le “usanze pasquali” sono tante e diversificate, vi sono le veglie di mezzanotte, i saluti, le particolari decorazioni, “la rottura delle uova di Pasqua” – simbologia legata al sepolcro vuoto di Gesù -, il giglio, simbolo di resurrezione, vi sono ancora le sfilate, i cibi tradizionali come la colomba e le mille immagini di pulcini e conigli nei cestini. Ogni regione ha la sua peculiarità e tradizione, ma in generale il clima pasquale è colorato e festoso: i parchi iniziano a popolarsi, le scuse per fare allegre passeggiate si trovano più facilmente, i supermercati sono presi d’assalto e il profumo di primavera ci “rincitrullisce” un po’ tutti. Una prima importante constatazione riguarda i legami e le significative differenze tra la Pasqua cristina e quella ebraica.
“Pesach” è la parola ebraica per Pasqua, dall’aramaico “pascha”, termine con cui si celebra la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosé: tale occasione riunisce i rituali dell’immolazione dell’agnello e il pane azzimo. La parola significa “passare oltre” e deriva proprio dalla narrazione della Decima Piaga, nella quale il Signore comanda al popolo eletto di segnare con il sangue dell’agnello le porte delle case di Israele, cosicché lo spirito Sterminatore “passasse oltre” le loro abitazioni, colpendo invece le case degli egizi (Esodo, 12,21-34).
Secondo la tradizione, gli ebrei ortodossi devono astenersi, in tale periodo dell’anno, dal consumare pane lievitato e devono sostituirlo con il pane azzimo, il medesimo che consumò il popolo ebraico durante la fuga dall’Egitto.
Con l’avvento del Cristianesimo la Pasqua assume un nuovo significato e indica il passaggio da morte a vita di Gusù e la conseguente vita nuova per i cristiani, purificati dal peccato grazie al sacrificio sulla croce del Cristo.
Come per le altre ricorrenze, anche quella della Pasqua affonda le sue origini nel paganesimo. In questo caso è il termine inglese che ci aiuta a svelarne le antiche radici: “easter” richiama il nome di una delle antiche dee della fertilità Eastre, da cui deriva il tedesco Oster. L’etimologia del nome è dubbia, ma secondo alcuni studiosi esso è collegato ad “aus” o “aes”, ossia “est”. Tale versione è accreditata da Beda il Venerabile nel suo “ De Temporum Ratione”, testo risalente al secolo VIII d.C. e dedicato al “De mensis Anglorum”, cioè al nome che gli inglesi davano ai mesi e al perché dell’utilizzo delle varie terminologie. Secondo lo studioso, gli Angli denominano questa periodizzazione “Eoster monath”, “mese di Eostre”, momento in cui si celebra Eostre, divinità della nascita e della fertilità. Lo stesso appellativo della dea si rifà a “Eoster-Monath” (successivamente “Ostara”), espressione utilizzata dai Celti per indicare l’equinozio di Primavera.
L’importanza attribuita alla Pasqua è comprovata da diverse opere d’arte, testimonianze indiscutibili del passato e delle tradizioni che costituiscono parte integrante della nostra storia.
Tantissimi autori si confrontano sul tema, ognuno a proprio modo e con lo stile personale e inconfondibile tipico dei grandi della Storia dell’Arte.
Giotto di Bondone, (1267-1337), pittore e architetto italiano, padre della prospettiva intuitiva, autore di alcuni tra i più celebri cicli di affreschi italiani e nome essenziale della storia della pittura e dell’architettura, raffigura all’interno della Cappella degli Scrovegni l’episodio denominato “Resurrezione” e “Noli me tangere” (1303-1305 circa). L’episodio si trova nel registro inferiore, guardando l’altare, sulla parete sinistra e fa parte delle “Storie della Passione di Gesù”.
Sullo sfondo le rocce declinano a sinistra e conducono lo sguardo dello spettatore verso il nucleo centrale della scena, gli alberi sono secchi a sinistra e rigogliosi a destra; tutta la scena è caratterizzata da un’atmosfera rarefatta e sospesa, quasi di “metafisica astrazione”, dato che anticipa la pittura di Piero della Francesca. Giotto è uno dei primi a dipingere una “Resurrezione”, tematica quasi per nulla considerata nel corso del Duecento, quando i soggetti più diffusi sono le “Maestà”, il “Christus Patiens” e i “Giudizi Universali”. Un altro elemento che verrà poi ripreso da Piero della Francesca, nel “Cristo Risorto di Sansepolcro” è il sarcofago di marmo, elemento centrale nella composizione giottesca, la cui colorazione è risultante dalla particolare luce dell’aurora, su di esso si appoggiano assopiti i quattro soldati posti a guardia del sepolcro; nessuno degli individui si accorgerà di quanto accaduto, sono dormienti distratti, appesantiti da un “sonno ignaro” in netto e voluto contrasto con la veglia della Sposa del Cantico dei Cantici: “Io dormo, ma il mio cuore veglia” (“Cantico dei Cantici”, 5,2).
Più avanti nel tempo, Raffaello, una delle figure più note del Rinascimento, riprende lo stesso argomento nell’opera giovanile “Resurrezione” (1501-1502). L’opera, ora al MASP Museu De Arte De São Paulo, Brasile, presenta i crismi del primo periodo dell’artista, sono infatti evidenti le influenze del Perugino e del Pinturicchio. L’atmosfera è serena e armoniosa, le posture dei corpi e dei gesti contribuiscono a dare equilibrio alla composizione e suggeriscono una profonda ricerca di perfezione formale. Raffaello utilizza tonalità fredde per lo sfondo, in piacevole contrasto con i protagonisti del dipinto, definiti da colori caldi. Nel complesso la scena è affollata, in primo piano i personaggi occupano la totalità della larghezza del dipinto, mentre in secondo piano, sulla sinistra un gruppo di donne procede su una stradina, sulla destra invece troneggia un airone. La profondità è data dall’uso puntuale e preciso della prospettiva, la grandezza delle figure diminuisce progressivamente e la disposizione degli astanti contribuisce al raggiungimento dell’intento illusionistico, così come la variazione dei colori secondo la lezione leonardesca della prospettiva aerea. L’inquadratura si sviluppa in verticale, la struttura compositiva, centrale e simmetrica, presenta due scene armoniosamente sovrapposte: quella terrena dove si trovano i soldati e quella divina. In corrispondenza della verticale centrale sono disposti il sarcofago e la figura di Cristo, mentre in posizione speculare si trovano i due angeli e i soldati.
Ancora una “Resurrezione” nell’opera di Andrea Mantegna, cognato di Bellini e “artista prediletto” dalla Famiglia Gonzaga; si tratta di una tavola “tempera su tavola” datata 1457-1459, nominata appunto “Resurrezione”; tutta la scena si svolge su uno sfondo segnato dall’enorme apertura della grotta del sepolcro, quasi un arco a tutto sesto, all’interno della montagna si vede la tomba aperta, mentre la figura del Cristo si erge centrale, in piedi, egli è dentro una luminosa mandorla incorniciata da cherubini, in basso invece si trovano i soldati intenti a fuggire, sconvolti e atterriti dall’apparizione. Mantegna ricrea con precisione ogni dettaglio, sia l’ambientazione sia gli abiti dei personaggi, e concretizza con approccio organico un’opera che travalica la semplice citazione erudita ma decontestualizzata riconoscibile nell’operato del suo maestro, lo Squarcione.
Tra il 1578 e il 1581 è Tintoretto, abilissimo allievo di Tiziano, a confrontarsi con la tematica, nel dipinto la “Resurrezione di Cristo”, conservato nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia. L’artista costruisce la composizione incentrandola sulla resurrezione che vince la morte, Cristo è in posizione trasversale, avvolto da uno splendore miracoloso, mentre si eleva dal sepolcro aperto da quattro angeli alati. Nell’ombra scura si scorgono le guardie che dormono avvolte da un sonno che simboleggia le tenebre.
Si distingue – come sempre d’altronde – il grande artista del Seicento: Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, tra il 1601 e il 1602 dipinge, olio su tela, “Incredulità di San Tommaso”. L’episodio trattato è ripreso dai Vangeli degli Apostoli, e riguarda Tommaso che, incredulo dell’identità del Salvatore, è spronato a “mettere il dito nella piaga” del Cristo, provocata dai dolori della crocifissione. I protagonisti dell’opera sono quattro, emergono dal nero dello sfondo illuminati dalla luce fredda e teatrale tipica dei lavori dell’autore bergamasco. La composizione può essere divisa in due parti: a destra si trovano San Tommaso e due apostoli, dall’altra invece si contrappone la figura di Cristo. L’attenzione ricade proprio dove l’artista vuole che posiamo lo sguardo, laddove la luce ci spinge ad osservare, proprio sul particolare più crudo e cruento: la pelle che si divarica affinché l’indice dell’incredulo si possa intrufolare all’interno delle carni. Altro dettaglio da notare: la posizione delle nuche degli astanti forma una croce, particolare che dovrebbe rendere ancora più sacro il quadro, che però non riscuote grande successo, anzi – come diverse altre tele dell’autore – viene ritenuto scandaloso, proprio per quello stesso dettaglio per cui noi oggi lo consideriamo un capolavoro ineguagliabile.
Ancora molti altri sarebbero da nominare, ma l’elenco risulterebbe eccessivamente lungo e rischierei davvero di annoiarvi.
Che dire, cari lettori, credo sia il momento di salutarci, spero di avervi piacevolmente intrattenuti e magari di avervi raccontato se non qualcosa di nuovo, almeno qualcosa a cui non pensavate da un po’. Arrivederci allora, buona Pasqua e buona Pasquetta e soprattutto buon riposo! (Se ve lo concedono).
Alessia Cagnotto
Muore dopo una partita di calcio con gli amici
E’ morto a 51 anni per un malore dopo una partita di calcio con gli amici. È in lutto la Fiom torinese nella quale era molto attivo Alessandro Ursoleo, che lavorava nello stabilimento di Chivasso della MA (ex Lancia). Era anche allenatore dei calciatori della squadra del Lucento. Impegnato nel sociale oltre che nel sindacato, il calcio era una delle sue grandi passioni.
E’ entrata nel minimarket minacciando il cassiere e un uomo presente nell’attività, puntando un coltello di 32 cm al fianco di quest’ultimo, e intimando al dipendente di consegnare l’incasso.
È quanto avvenuto venerdì sera in Corso Giulio Cesare. I due uomini presenti nel locale riescono in un primo momento a disarmare la donna, poi aiutata da una amica che interviene in suo soccorso in un secondo momento.
Grazie al suo aiuto, la donna entrata nel locale inizialmente estrae un coltellino svizzero e ferisce ad una mano l’uomo che la stava trattenendo, guadagnando la fuga. Le due vengono seguite all’esterno dal titolare, nel frattempo giunto sul posto.
Personale del Commissariato Centro in servizio di Volante intercetta le due donne in una via poco distante dall’accaduto e le ferma. Da successivi controlli, vengono rinvenute in loro possesso altre armi: in particolare la prima, una cittadina italiana di 38anni, ha con sé anche un paio di forbici , mentre la seconda, italiana, 35enne, ha un borsone contenente un bastone di 40 cm, una sega pieghevole e due calze da donna adattate alla funzione di passamontagna.
Le verifiche effettuate dagli agenti evidenziano che le due hanno precedenti di polizia per reati di natura predatoria e inerenti agli stupefacenti.
La prima è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari, con l’accusa di tentata rapina con armi, la complice è stata denunciata per favoreggiamento personale; entrambe sono state denunciate per porto di armi e oggetti atti ad offendere
Muore a 17 anni schiacciato da macchinario
Ieri sera un ragazzo di 17 anni è deceduto schiacciato da un muletto che stava guidando a Nole. Il tragico incidente è avvenuto nel capannone, di proprietà della famiglia, utilizzato dalla Metalpress, azienda estranea ai fatti.
La caserma Monte Grappa, sede del comando della Brigata Alpina Taurinense, ha aperto le sue porte per il pomeriggio di mercoledì 13 aprile ai visitatori.
La possibilità di entrare nell’edificio militare, dove moltissimi piemontesi e non hanno prestato il proprio servizio di leva è stata resa possibile nell’ambito dei festeggiamenti del 70esimo anniversario di fondazione della Brigata, avvenuto nel 1952, nell’ambito delle Truppe alpine, che si è distinta in tutto questo tempo per il suo impegni in Italia ed in molte, e delicate, missioni all’estero sotto l’egida internazionale.
Nel pomeriggio, davanti al generale comandante la Brigata, Ignazio Gamba, gli alpini congedati del coro della sezione Ana di Torino e quelli della fanfara Montenero hanno intonato canti e suonato musiche della tradizioni alpina, mentre molti visitatori hanno potuto vedere i mezzi e le attrezzature impegnate nelle attività di peacekeping della Brigata.
Infine un appunto personale: chi scrive è tornato dove era giunto da Cuneo in una mattina di fine settembre nel 1986, a bordo di una tradotta militare e qui ha trascorso tutto il suo periodo di leva sino all’inizio di agosto 1987, quando venne congedato.
Lo scaglione era il 6/86 che ricorda ancora con affetto e la compagnia era la mitica Controcarri (anche se il suo impegno fu al Comando Brigata) guidata dall’allora maggiore Paolo Serra, che ha terminato il servizio con l’altissimo grado di generale di Corpo d’Armata e dall’allora tenente (poi tenente colonnello) Guido Cuzzelli.
E’ a loro e all’allora comandante della Taurinense, generale di brigata Ezio Sterpone, ai colonnelli Giannuzzi e Guatini, al mitico sergente maggiore (poi maresciallo) Giancarlo Pesci e a tutti gli ufficiali e sottufficiali ed ai i miei commilitoni di quell’anno che dedico queste poche righe per il ricordo di un tempo della mia vita che non si è mai cancellato e mai si cancellerà.
Taurinense sempre
Massimo Iaretti
Arrestato dagli agenti del Commissariato Madonna di Campagna
Ha rubato un furgone parcheggiato su via Vibò ieri sera, sfruttando la momentanea distrazione del proprietario, intento a caricarvi a bordo degli attrezzi da lavoro; riuscito a impossessarsi delle chiavi, il giovane, un diciannovenne italiano incensurato, ha messo in moto il mezzo ed è fuggito a forte velocità in direzione di via Bibiana. Dopo una breve perlustrazione dell’area, la Volante del Commissariato Madonna di Campagna ha intercettato il fuggitivo intimandogli l’alt, ma, vedendo la polizia, anziché fermarsi, il diciannovenne ha dato corso a un lungo inseguimento per le vie del quartiere, contraddistinto da manovre pericolosissime per gli utenti della strada, culminate nell’imboccare contromano la rotonda di via Cardinal Massaia; il giovane, a casa della sua condotta di guida, andava a collidere frontalmente con un’autovettura in arrivo: a questo punto, tentava la fuga appiedata. Raggiunto dagli operatori del Commissariato, ha ingaggiato con gli stessi una violenta colluttazione, tanto da causare a entrambi lesioni (10 e 3 gg. di prognosi) prima di essere definitivamente arrestato, anche grazie all’intervento di personale dell’UPG. Da un primo accertamento, il furgone conteneva attrezzatura artigianale da falegname, depositata dal giovane in un garage poco distante, prima di rimettersi alla guida del mezzo rubato. Il giovane dovrà rispondere del furto del furgone, del materiale a bordo custodito, nonché di resistenza e lesioni aggravate a P.U.