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Tre ventenni morti nello scontro frontale all’alba

Tre ragazzi di età tra i 20 e i 22 anni sono morti all’alba in uno schianto frontale tra due auto avvenuto sulla strada provinciale 230 a Villarboit, nel Vercellese.  Vi sono anche due feriti, uno grave. In un altro incidente, a Novara, è invece rimasto gravemente ferito un motociclista di 49 anni, contro un palo in una rotonda stradale.

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi la vita alla corte di Napoleone

Domenica 5 giugno

Tra istantanee di vita, visite guidate alla scoperta dei “reali sensi” e del parco storico

 

 

Stupinigi con Saint Cloud, tra le residenze più amate da Napoleone e dalla sua famiglia. “Life, istantanee di vita di corte” metterà in scena domenica 5 giugno dalle 10 alle 18,30 uno spaccato della corte nel periodo napoleonico con dame vestite di impalpabili sete, preziosi gioielli e prestanti ufficiali.

La Palazzina di Caccia di Stupinigi, capolavoro di Filippo Juvarra, voluto dai Savoia, è stato infatti il luogo di svago della corte imperiale e di Paolina Borghese Bonaparte, la bella e irrequieta sorella di Napoleone, venuta a Torino con il marito, il principe Camillo, governatore del Piemonte. L’evento è realizzato in collaborazione con i rievocatori de “Le vie del tempo” ed è compreso nel costo del biglietto.

Alle 11 è inoltre in programma la visita “Reali Sensi” sulle abitudini alimentari della corte con il racconto degli stili di vita della famiglia reale e di chi faceva funzionare l’ingranaggio del palazzo: i cuochi e la servitù. Durata dell’attività: 1 ora e 15 minuti circa. Prezzo: 5 euro (oltre al costo del biglietto).

Infine, in occasione di “Appuntamento in Giardino”, l’iniziativa del 4-5 giugno dell’APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia che si svolge in contemporanea in oltre 20 paesi europei, la FOM – Fondazione Ordine Mauriziano propone sempre domenica 5 giugno alle 15,30 la passeggiata guidata straordinaria “Leggere il Giardino” nel parco storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi chiuso al pubblico.

Muniti di caschetto di protezione, i visitatori potranno visitare i giardini di Stupinigi, dal cortile d’onore, al padiglione centrale, al giardino di levante, alla scoperta delle evoluzioni del parco interno alla Palazzina. Attraverso mappe e documenti storici le passeggiate ripercorreranno le fasi e gli stili del giardino, dal gusto alla francese del Settecento all’evoluzione del gusto romantico, fino ad arrivare al giardino Novecentesco risalente al periodo delle villeggiature della regina Margherita.

Il giardino della Palazzina di Caccia di Stupinigi venne progettato sul modello francese nel 1740 da Michel Bénard, direttore dei Reali Giardini, che riuscì ad elaborare il pensiero juvarriano di spazio aulico dinamicamente collegato con l’ambiente venatorio circostante. Nell’Ottocento si adeguò al nuovo gusto romantico di parco paesaggistico, senza però perdere l’originario assetto geometrico. Furono creati percorsi con andamento sinuoso, un laghetto con isola dotata di belvedere, un ponte in legno e fu realizzata persino una serra, nella parte orientale. Durata: 2 ore circa. Il costo del biglietto per accedere al percorso “Leggere il giardino” è di 13 euro e dà diritto a un biglietto a prezzo ridotto per la palazzina.

 

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Biglietto: 12 euro intero; 8 euro ridotto

Gratuito minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente

Info e prenotazioni: 011.6200634

 

 

Il Questore sospende la licenza di un bar per 10 giorni

In data 1 giugno 2022, il Questore di Torino, ha sospeso, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un bar, sito in corso Vercelli 3 bis, nel cuore del quartiere “AURORA”.

Il provvedimento, adottato con estrema tempestività, è scaturito a seguito di un intervento delle Volanti del Commissariato “Dora Vanchiglia”, richiesto per sedare un litigio all’interno e davanti al bar, quest’ultimo, peraltro, spesso teatro di schiamazzi e disturbo della quiete pubblica, anche per l’uso smodato di sostanze alcooliche da parte degli avventori.

Negli ultimi dieci giorni il bar è stato sottoposto a controllo di polizia altre due volte, durante controlli straordinari del territorio, ed in tali occasioni sono stati controllati gli avventori del locale, alcuni dei quali gravati da precedenti di polizia. In particolare, il 25 maggio u.s. tra le fioriere del dehor di pertinenza del bar è stata rinvenuta sostanza stupefacente del tipo hashish, oltre ad alcune dosi di cocaina pronte per essere smerciate.

Tenuto conto del consumo incontrollato e molesto di sostanze alcoliche di alcuni degli avventori, del verificarsi dei gravi litigi all’interno del locale, come già avvenuto nei mesi scorsi, il Questore ha ritenuto che il locale costituisca fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, dei consociati e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico.

Pertanto, ha disposto, ai sensi dell’art. 100 Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza, la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno del bar che rimarrà chiuso per 10 giorni a decorrere dal 1 giugno 2022.

All’esercizio era già stata sospesa la licenza nel dicembre del 2017, sempre per 10 giorni, perché all’interno era stata trovata sostanza stupefacente e gli avventori erano gravati da precedenti di polizia.

 

Confagricoltura sulla peste suina: perché non si abbattono i cinghiali?

 

Enrico Allasia: a 150 giorni dallo scoppio dell’emergenza pochi risultati concreti, torniamo a chiedere un consiglio regionale aperto sull’argomento

 

“Apprezziamo l’impegno delle istituzioni, ma al tempo stesso evidenziamo che occorre osservare tutte le procedure previste per la gestione dell’emergenza da peste suina africana: sono passati 150 giorni dal ritrovamento del primo animale infetto e risultati tangibili sul fronte degli abbattimenti dei cinghiali,  purtroppo, non ne vediamo“.

Enrico Allasia, presidente Confagricoltura Piemonte, intervenendo sull’avvio dei lavori per la sistemazione della recinzione per limitare i movimenti dei cinghiali e, di conseguenza, il propagarsi della peste suina africana, sottolinea come “il problema debba essere affrontato in modo più incisivo: la scoperta di un nuovo focolaio in provincia di Roma non può essere messo in connessione allo spostamento di cinghiali dalla zona infetta di Piemonte e Liguria, per cui occorre intensificare la vigilanza e capire come mai la malattia si stia estendendo in questo modo”.

Confagricoltura Piemonte torna sul tema dell’eccessiva proliferazione dei selvatici, che causano danni all’agricoltura e rappresentano un veicolo per la trasmissione di malattie.

Le recinzioni, come è previsto dal manuale ministeriale per l’emergenza peste suina africana https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1670_10_file.pdf , rappresentano una delle misure da applicare nella zona infetta, ma occorrono anche altri interventi.

Il manuale per l’emergenza prevede che “al di fuori della zona di sorveglianza (o zona addizionale di sorveglianza), la caccia al cinghiale si svolge come da normativa venatoria e senza alcuna restrizione. Tuttavia la complessiva strategia di eradicazione prevede un ingente sforzo di depopolamento da operarsi sia tramite cacciatori sia tramite operatori abilitati in dipendenza dell’organizzazione locale. Un’efficace opera di depopolamento – è scritto nel manuale del Ministero della Sanità – si raggiunge quando vengono abbattuti il doppio dei cinghiali abbattuti normalmente durante l’attività venatoria”.

“Questo significa – spiega Allasia – che entro la fine dell’anno si dovranno abbattere almeno 50.000 cinghiali, ma i numeri che ci ha fornito la Regione al riguardo sono sconfortanti. Perché non si abbattono i cinghiali? Abbiamo chiesto un consiglio regionale aperto sull’argomento, ma al momento delle forze politiche non abbiamo ancora ottenuto risposte. Ribadiamo che occorre un piano straordinario di interventi urgenti, per non compromettere una filiera che in che interessa 1.400 allevamenti in Piemonte, per un valore complessivo a livello nazionale di oltre 8 miliardi di euro”.

 

La scuola non è una spiaggia: preside vieta infradito e pantaloncini corti

Una circolare della preside dell’istituto  comprensivo «Cosola» di Chivasso vieta abbigliamenti non consoni con l’ambiente scolastico: basta infradito, pantaloncini striminziti e minigonne. La dirigente già nei giorni scorsi aveva invitato alunni e personale docente ad indossare un abbigliamento adeguato in classe. Anche a causa del caldo, alcuni studenti si sono però  presentati in aula con sandali e bermuda. Da qui la circolare ufficiale.

Al via i XXXVII Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino

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VIA AI GIOCHI NAZIONALI ESTIVI SPECIAL OLYMPICS DI TORINO 2022 CON LA CERIMONIA D’APERTURA: UNA FESTA DI SPORT E INCLUSIONE

Questa mattina Torch Run protagonista della 43° tappa: la torcia è stata trasportata attraverso il Valentino e il Po dalle società remiere Armida ed Esperia

 

Il conto alla rovescia sta per terminare: domani, con la cerimonia d’apertura, prenderanno ufficialmente il via i XXXVII Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino 2022, in programma fino a giovedì 9 giugno. La più grande manifestazione sportiva dedicata a persone con disabilità intellettive mai organizzata in Italia richiamerà sul territorio della Città Metropolitana 3mila atleti impegnati in 20 discipline sportive, 1300 volontari, 420 delegati accompagnatori, 520 tecnici  e 1400 familiari in quella che si preannuncia essere una grande festa dello sport e dell’inclusione.

 

L’appuntamento è fissato per le ore 21 allo Stadio Olimpico “Grande Torino” , una location prestigiosa per un evento altrettanto prestigioso che ha l’obiettivo di coinvolgere e unire sotto le bandiere e i valori di Special Olympics non solo le autorità e i protagonisti del movimento ma tutta la cittadinanza (l’ingresso sarà libero e gratuito fino a esaurimento posti). La cerimonia seguirà il protocollo olimpico,  prendendo il via con la sfilata delle delegazioni protagoniste dei Giochi per poi proseguire con il giuramento dei giudici e degli atleti Special Olympics. “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”: quando tra gli spalti risuoneranno queste parole sarà la volta di uno dei momenti più emozionanti: l’ingresso nello stadio della torcia simbolo della diffusione dei valori olimpici tra i popoli con l’accensione del tripode; a dichiarare ufficialmente aperti i Giochi sarà, infine, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Nel corso della serata non mancheranno momenti di musica e spettacolo, così come i saluti istituzionali, con la presenza della cantante Arisa in qualità di ospite d’onore.

 

Questa mattina, nel frattempo, il Torch Run è tornato a Torino per essere protagonista della 43° tappa del proprio percorso, partito da Udine lo scorso 18 marzo. La torcia ha attraversato il Parco del Valentino e il Po, trasportata dagli atleti e dalle atlete delle società remiere torinesi Armida (sede delle gare di indoor rowing) ed Esperia (sede delle gare di canottaggio in acqua) a piedi e in barca, per poi accendere il tripode installato su una delle terrazze affacciate sul fiume. Da lì, nella giornata di domani ripartirà alla volta dello Stadio Olimpico, sede della cerimonia d’apertura, per segnare il via definitivo ai Giochi; durante la mattinata, saranno già in programma le “divisioning”, con i tecnici impegnati a valutano ciascun atleta e le singole squadre con l’obiettivo di creare gironi e batterie omogenei.

 

I Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Torino 2022 sono realizzati in collaborazione  e con il patrocinio di Piemonte 2022 – Regione Europea dello Sport, Regione Piemonte, Città di Torino e Rai per il Sociale. Special Olympics Italia è un’associazione benemerita riconosciuta dal CONI e dal Comitato Italiano Paralimpico

Premium Partner Banca Intesa San Paolo

Gold Partner Fondazione Compagnia di San Paolo, The Coca-Cola  Foundation

Silver Partner Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, iZilove Foundation,  Mitsubishi Electric

Bronze Partner Belron, Cooperativa Sociale Sportivamente, Rotary Distretto 2031

Friends Otis, Würth, Michelin, ABB, Mattel, Gruppo Green Vision

Media Partner: La Gazzetta dello Sport

Technical Partner Adidas

Mobility Partner Toyota

YAP Partner iDO

Healthy Athletes Partner Golisano Foundation

Le Torce sono state realizzate per Special Olympics da Bonino Carding Machines Srl

Questa attività è realizzata anche con il contributo di cui alla legge 208/15

 

LINK UTILI:

www.specialolympics.it

www.ioadottouncampione.it

www.specialolympics.org

(photo credits Simone Castrovillari – Special Olympics Italia)

Un’altra ciclista investita da un’auto

Dopo l’incidente verificatosi nei giorni scorsi a Torino, dove una ragazza è stata investita da una vettura, senza conseguenze fortunatamente, per cause ancora da accertare un’auto si è scontrata con una bici  guidata da una donna in via Piave a Novara. La ciclista è caduta sull’asfalto riportando alcune ferite. E’ intervenuta l’ambulanza che ha condotto la signora al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore.

E’ morto il “papà’” dell’associazione disabili

A 85 anni è morto il pinerolese Giovanni Libanore, fondatore e presidente di Agoda, nota associazione che seguiva  i disabili intellettivi e relazionali che si dedicano allo sport.   Agoda nasce con il nuoto, successivamente ha aggiunto il judo e i corsi di cucina.  Libanore, molto conosciuto nella zona, era stato albergatore in Liguria ed ex dirigente delle mense Fiat.

La sesta edizione del Premio della Rosa Principessa Maria Letizia

Sabato 4 e domenica 5 giugno al Castello di Moncalieri

#moncaliericittanelverde

Non si era fermata neanche durante la pandemia, nella versione «Rose al Castello». Ora ritorna al gran completo il «Premio della Rosa Principessa Maria Letizia». La manifestazione florovivaistica e culturale dedicata alle rose si presenta sabato 4 e domenica 5 giugno con la sesta edizione nel Giardino delle Rose dell’imponente Residenza Sabauda del Castello di Moncalieri, parte del Patrimonio culturale UNESCO. Rose al Castello e le iniziative collegate sono organizzate dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Città di Moncalieri, coadiuvato dall’Associazione Culturale Kòres.

Presidente onorario della manifestazione è l’architetto di giardini e paesaggista Paolo Pejrone, mentre Madrina è Anna Peyron, vivaista specializzata in rose antiche, due nomi eccellenti della cultura del verde.

Come ormai tradizione, la manifestazione è aperta ad appassionati, floricultori e cittadini ad ingresso gratuito. Offre appuntamenti rivolti a ibridatori e giardinieri, lettori e musicofili, curiosi, estimatori del bello e amanti della natura, con appuntamenti e incontri adatti ai gusti più diversi, purché legati all’ambiente e alla bellezza.

 

Il Premio della Rosa è sempre più internazionale

Per vivaisti e ibridatori, momento centrale della due giorni è sicuramente il Premio della Rosa Principessa Maria Letizia, competizione che si fa di anno in anno più internazionale: l’edizione 2022 è infatti evento inserito nella EU Green Week 2022. Un patrocinio che era già stato assegnato a Moncalieri, unica città in Piemonte, nel 2021, con un evento dedicato al Parco Storico nel corso del quale era avvenuto un collegamento con Bruxelles). Il Premio 2022 vedrà la partecipazione di varietà di rose provenienti da Baden-Baden (città tedesca con cui Moncalieri è gemellata, e da cui proviene la giurata Nathalie Dautel), Inghilterra e Francia.

Presidente della giuria scientifica che assegnerà il Premio alla migliore nuova varietà ibrida di rosa è Marco DeVecchi, professore presso DISAFA dell’Università di Torino. Lo affiancano Piero Amerio, collezionista Roseto della SorpresaElena Del Santo, giornalista, Nathalie Dautel, fotografa ed esperta di giardini, Roseto di Baden Baden, Michela Mollia, scrittrice e rosaista.

Oltre al premio riservato ai nuovi ibridisi sono voluti dedicare quest’anno riconoscimenti anche ai vivaisti, che rendono il Giardino delle rose un tripudio di fiori, di profumi e di colori. Così un’altra giuria, composta da Marco De Vecchi (presidente), Alberto Testa, (Fondazione Albero Gemello) e Cristiana Ruspa, (architetto paesaggista Giardino Segreto) attribuirà un premio alla “Rosa più bella”, alla “Rosa più profumata” e al “Miglior allestimento”.

La premiazione avrà luogo nel Giardino delle Rose domenica 5 giugno alle ore 12.

Il Premio della Rosa è ispirato alla figura della principessa Maria Letizia Bonaparte di Savoia, nipote del re Vittorio Emanuele II, che istituì un concorso floreale in cui veniva selezionata e premiata la rosa più bella proprio al Castello di Moncalieri, cui fu assai legata e dove visse per un lungo periodo.

Due giornate per tutti

Rose al Castello è ormai una manifestazione di riferimento per gli operatori del settore, ma sua nota altrettanto caratteristica rimane l’attenzione per la cittadinanza, invitata a partecipare ad appuntamenti e iniziative legati dal tema conduttore delle rose e adatti ai gusti più diversi, dalle 10 alle 19 di sabato e domenica.

Da menzionare tra i numerosi appuntamenti culturali c’è innanzitutto la tavola rotonda sulla mostra “Oltre il giardino, l’abbecedario di Paolo Pejrone” (presso il Castello di Miradolo) a cui partecipano, tra gli altri, Rosellina Archintofondatrice della casa editrice Archinto e Maria Luisa Cosso, presidente della Fondazione Cosso.

Vi si uniscono gli incontri tra rose, libri e poesia, in cui si parlerà, tra l’altro, di Orti botanici d’Europa con Cristina Archinto e Alessandra Valentinelli e di rose nella letteratura con Margherita Oggero e Enrica Melossi.

Ci saranno momenti dedicati al recupero di Parchi storici, in primis il Parco del Castello Reale di Moncalieri, del Parco del Flauto magico di Emanuele Luzzati a Santa Margherita Ligure e di nuovi spazi verdi, come l’avveniristico giardino pensile (il più alto d’Europa) realizzato sulla pista del Lingotto.

Per la musica, si va da un omaggio a De Andrè, con lo spettacolo Rose di Rame, alla musica raffinata di Armilla Ensemble.

Sarà presente inoltre la mostra fotografica di Cristina Archinto, fotografa del verde e del paesaggio.

In entrambe le giornate ci saranno, inoltre, momenti dedicati a bambini e ragazzi, insieme ad attività laboratoriali a tema ecologico per i più piccoli da svolgere con le famiglie.

L’apertura ufficiale della due giorni sarà sabato 4 alle ore 12, con il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna e l’assessore alla Cultura Laura Pompeo.

Durante la manifestazione sarà effettuata una raccolta fondi a favore di FPRC di Candiolo (Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro), presso una postazione con operatori sanitari disponibili a dialogare con il pubblico sui temi della prevenzione e della cura.

La due giorni è a ingresso gratuito. Si svolgerà nel Giardino del Castello di Moncalieri anche in caso di pioggia.

Rose al Castello si inserisce tra le iniziative volute dall’amministrazione per promuovere l’immagine di “Moncalieri Città nel Verde”, in particolare valorizzando il Castello (patrimonio Unesco dal 1997) e il suo Parco, appena acquisito dalla Città e attualmente oggetto di un ampio progetto di recupero, che verrà presto aperto al pubblico. Proprio in quest’area sarà realizzato il futuro roseto dedicato proprio al Premio della Rosa, per ospitare le nuove varietà, mentre a fine 2021 è stato collocato a dimora un nuovo apiario, con la prospettiva di ricavarne miele derivato dalle essenze botaniche del parco. Il tutto grazie a un consolidato rapporto di partnership con il Dipartimento di Scienze Agrarie Disafa dell’Università di Torino e con il professor Marco Devecchi. Un percorso che a marzo ‘22 ha portato al varo del progetto MonVert, finanziato dal San Paolo con un contributo di 80.000 euro nell’ambito del bando Next Generation We e destinato a ridisegnare l’intero assetto del verde cittadino proprio a partire dal Parco Storico come “cuore” dell’intero sistema.

Di questa ampia proposta paesaggistica e culturale fanno anche parte i percorsi della collina (parte del sistema CollinaPo riserva della biosfera, MaB UNESCO dal 2016), la cerchia di antiche vigne, gli splendidi giardini e il parco fluviale, che impreziosiscono il panorama circostante, rendendo, insieme alla ricchezza architettonica del Centro Storico, la città di Moncalieri un vero polo di attrazione turistica.

Rose al Castello e le iniziative collegate sono organizzate dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Città di Moncalieri, coadiuvato dall’Associazione Culturale Kòres.

L’allestimento floro-vivaistico è curato dalla web gardener Simonetta Chiarugi.

Il Premio della rosa e Rose al Castello, per il luogo in cui si svolgono e la figura di Maria Letizia che li ispira, rappresentano la proposta culturale più strettamente legata all’immagine di Moncalieri e riconosciuta ben oltre l’ambito locale. La Principessa Maria Letizia Bonaparte Savoia, nipote del re Vittorio Emanuele II, era molto legata al Castello di Moncalieri, dove aveva istituito il concorso floreale in cui veniva selezionata e premiata la rosa più bella. La kermesse è dedicata proprio a lei ed è ospitata nella stessa cornice in cui è nata oltre un secolo fa: il Giardino delle Rose del Castello Reale – dichiara soddisfatta l’assessore alla Cultura e al Turismo Laura Pompeo – Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato nel 2015 con il progetto Moncalieri Città nel Verde, che guida e ispira ogni aspetto della nostra programmazione. Fiorile (quest’anno per la prima volta in doppia edizione, primaverile e autunnale) e il Premio della rosa vi giocano un ruolo chiave insieme al nostro convegno internazionale, i Dialoghi sul paesaggio, di cui è in calendario a luglio la settima edizione, interamente dedicata al cambiamento climatico”.

Sicurezza in Barriera, il sindaco: “presenza delle forze dell’ordine e limitare il disagio sociale”

A proposito della criminalità in Barriera di Milano, dopo l’episodio del nordafricano armato di machete, il sindaco Stefano Lo Rusdo afferma che “dobbiamo provare a risolvere alla radice la questione. Certamente con un forte presidio delle forze dell’ordine, e sono contento che il prefetto le abbia convocate in sede tecnica per verificare come meglio ottimizzare la loro presenza in quelle zone”. E aggiunge: “ma non possiamo lasciare il tema sicurezza solo alle forze dell’ordine, serve un’azione coordinata che affianchi una strategia di integrazione sociale, attenzione alle periferie e alle fragilità”.

“Noi vogliamo risolvere il problema, non cavalcarlo ed esasperare il clima, questa è la differenza con la destra che cavalca questi episodi”.  Secondo il sindaco il centrosinistra – “affronta questo tema di petto con un approccio che punta a raccordarsi con coloro che hanno titolo e il compito di contrastare l’attività criminale e cercando di dare il nostro contributo come amministrazione. Vogliamo porre in essere soluzioni, senza gridare al lupo al lupo, a fare video e post di denuncia senza poi dare attuazione concreta alle questioni. Serve  una politica integrata, dobbiamo cercare di limitare le cause che generano il disagio sociale che sono alla base della non sicurezza, senza dimenticare il tema del carcere e di una vera riabilitazione e reinserimento, la terza componente di una strategia integrata di sicurezza”