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Un sostegno ai profughi ucraini per le cure odontoiatriche

Il Sindaco e gli Assessori competenti si faranno parte attiva per diffondere con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione del Comune di Torino il progetto “Cao solidale”, promosso dalla Commissione Albo Odontoiatri (Cao) di OMCeO Torino per offrire visite e interventi odontoiatrici gratuiti in favore dei profughi ucraini e per promuovere altre analoghe iniziative a tutela della salute dei profughi.

Lo prevede una mozione proposta da Ivana Garione (Moderati), approvata il 18 luglio 2022 dal Consiglio Comunale all’unanimità (24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti).

Sinora sono già alcune decine gli studi odontoiatrici torinesi che hanno aderito all’iniziativa. Attualmente, sono circa 3mila i profughi sul territorio – ha affermato la proponente – e ci auguriamo che possano essere sempre di più le persone che usufruiscono del servizio, che non ha alcun costo per la collettività.

Nel dibattito in aula, il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha chiesto di estendere l’iniziativa alle famiglie torinesi in difficoltà, in particolare a bambine e bambini. Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha offerto la propria collaborazione per diffondere il progetto, mentre Pierino Crema (PD) ha precisato che per le famiglie torinesi e straniere in difficoltà sono attivi i servizi dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita, su segnalazione dei Servizi Sociali, e della Dental School. Pietro Tuttolomondo (PD) ha sollecitato un abbattimento dei tempi delle liste di attesa della Regione Piemonte per le visite odontoiatriche. Ben venga la disponibilità di questo servizio aggiuntivo gratuito proposto dai dentisti e la sua diffusione da parte della Città – ha aggiunto Silvio Viale (Lista Civica per Torino).

È un’iniziativa che si aggiunge alle tante altre attivate a Torino – ha dichiarato l’assessore Francesco Tresso – e ci auguriamo di creare un sistema in grado di dare una risposta compatta alle emergenze, per una città sempre più accogliente.

Il Questore sospende la licenza di un bar per 10 giorni

Nella mattina di sabato 16 luglio  il Questore di Torino,  ai sensi dell’art. 100 TULPS,  ha sospeso la licenza di un bar, ubicato in Torino, Corso Vercelli,  sito nel quartiere Aurora, frequentato da numerosi avventori, italiani e stranieri,  che rimarrà chiuso  per giorni 10 decorrenti dal  16 luglio 2022.

E’ il secondo locale a subire il provvedimento cautelare del Questore nel quartiere Aurora nel giro di un mese, a dimostrazione che alta è l’attenzione della Questura verso i disagi rappresentati dai residenti del quartiere.

E’ stato ritenuto  che il locale costituisca fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico.

L’esercizio  si  trova in una zona ove i residenti hanno presentato numerosi  esposti a causa dei frequentatori dei locali che insistono nella via (schiamazzi, liti, risse).

Il provvedimento è stato adottato al termine  di serrati controlli operati in particolare nel mese di giugno e fino al 9 luglio  da personale del Commissariato “Dora Vanchiglia”, in collaborazione con gli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte messi a disposizione della Questura per rinforzare il dispositivo di controllo del territorio,  durante i quali sono stati identificati tra gli avventori del locale molti   gravati da precedenti di polizia.

 E’ la seconda volta che il locale subisce una sospensione della licenza nel giro di due anni: la precedente risale al giugno 2020 scaturita dal fatto che alcuni avventori,  dediti al gioco di azzardo, sono stati scoperti da un blitz di Agenti della Polizia di Stato.

Controlli nella movida torinese Verifiche in cinque locali, due sanzionati

Nella notte fra sabato e domenica, personale della Polizia di Stato ha coordinato un servizio straordinario interforze disposto con ordinanza del Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida, in particolare nei quartieri Vanchiglia (via Balbo, Piazza Santa Giulia, Piazza Vittorio Veneto),  San Salvario e nell’area del Quadrilatero Romano.

 

Complessivamente, sono state identificate circa 50 persone e controllati 5 esercizi pubblici. Nei confronti di 2 locali sono state elevate altrettante sanzioni amministrative (una per inquinamento acustico e una per vendita di bevande in bottiglie di vetro oltre l’orario consentito).

Un cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale, è stato accompagnato presso l’ufficio immigrazione e al termine dei dovuti accertamenti sono state avviate nei suoi confronti le procedure volte alla espulsione dal territorio nazionale.

Il 71% dei medici lamenta stress e paura di contagio

I risultati sono stati illustrati dal presidente dell’Ordine dei medici di Torino, Guido Giustetto, e dalla segretaria Rosella Zerbi, in un’audizione davanti alla commissione regionale  Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, nell’ambito dell’indagine conoscitiva su disagio psicologico e rischio suicidario nella popolazione come conseguenze del Covid.

L’indagine più recente è di aprile 2022 a cura dell’Istituto Piepoli: affronta in modo ampio il tema del disagio provato nell’esercizio della professione: il 58% riferisce di non sentirsi sicuro sul luogo di lavoro e teme aggressioni, il 71% lamenta un aumento dello stress da carico di lavoro, paura del contagio, problemi organizzativi, l’11% dei medici generici e il 4% degli ospedalieri dichiara patologie e disturbi di cui prima del Covid non soffriva, come l’insonnia. Altro dato rilevante, il 75% sostiene di non riuscire più a conciliare vita lavorativa e famiglia.

Da una ricerca Anaao condotta tra novembre 2021 e marzo 2022 su 958 medici ospedalieri è emerso invece che il 71% di loro ha sofferto di burn out, il 31,9% ha denunciato disturbi dello spettro ansioso, il 38,7% depressivi. A soffrire maggiormente di questi disturbi le donne e i giovani.

È stato anche ricordato lo studio condotto nel 2020 dalla Federazione dei medici di medicina generale su un campione di 246 medici di famiglia in Piemonte: il 37% ha riferito di presentare sintomi da sindrome depressiva, il 32% da sindrome post traumatica da stress, il 75% disturbi legati all’ansia. Tra le principali cause scatenanti non essere stati dotati nelle prime fasi di dispositivi di protezione individuale (41%), non aver ricevuto informazioni adeguate per proteggere la propria famiglia (48%) né linee guida diagnostico terapeutiche per curare i pazienti (61%).

Giustetto ha spiegato che a febbraio 2022 è partito un gruppo di lavoro interordini sullo stress e il burn out nelle professioni di cura, con l’obiettivo di individuare delle linee guida da suggerire alle Asl per interventi di sostegno psicologico, l’attivazione di sportelli di ascolto e trattamenti psicoterapici dedicati.

Domande per approfondire il tema sono state poste dai consigl

“La Città si occupi di politiche per il cibo”

Il Consiglio comunale ha approvato una mozione  presentata dalla capogruppo di Torino Domani, Tiziana Ciampolini, che impegna Sindaco e Consiglio comunale a riconoscere la potenzialità della politica del cibo come asse strategico di cooperazione internazionale e innovazione tra comunità, città, paesi europei, continenti, nord e sud del mondo.

Il documento è in realtà un vero e proprio atto di indirizzo sulle politiche alimentari della nostra città che dettaglia, nella parte dove impegna Sindaco e Consiglio comunale ad attivarsi, una quindicina di punti estremamente precisi per affrontare nel migliore dei modi la questione del cibo.

Fra le richieste, quella di realizzare nelle politiche locali interventi suggeriti dal quadro d’azione del MUFPP (Milan Urban Food Policy Pact), patto internazionale sottoscritto da 160 città di tutto il mondo per rendere sostenibili i sistemi alimentari, garantire cibo sano e accessibile a tutti, preservare la biodiversità, lottare contro lo spreco e riconoscere la valenza strategica “human rights oriented”, partecipativi, democratici, sostenibili, interculturali, resilienti, giusti, salutari.

C’è poi la richiesta di assumere una strategia alimentare che introduca o rafforzi, negli appalti pubblici della Città inerenti la fornitura di cibo, clausole sociali per valorizzare gli elementi di sostenibilità degli alimenti e della loro catena produttiva: cibo biologico, alimenti provenienti dal commercio equo e solidale, dal circuito produttivo carcerario, dal circuito produttivo “mafia free”, e cibo proveniente dalla filiera locale.

La mozione prosegue impegnando l’Amministrazione a valorizzare i mercati alimentari cittadini quali luogo d’incontro tra campagna e città e proponendo di potenziare gli spazi destinati ai produttori locali oltre ad avere un’attenzione particolare per momenti di solidarietà alimentare in cui venga esaltata la dimensione comunitaria di iniziative e progetti di recupero delle eccedenze.

Inoltre, aggiornare la mappatura del sistema territoriale alimentare su scala cittadina e metropolitana per realizzare una piattaforma digitale e multilingue che renda visibili le pratiche di eccellenza realizzate nei diversi ambiti tematici: ambientale, economico, culturale, educativo e sociale.

Elaborare un’agenda strategica alimentare cittadina capace di indirizzare e implementare le politiche integrate del cibo della Città e della Città Metropolitana, sviluppare un piano di raccolta fondi europei, di cooperazione internazionale e filantropici per alimentare le politiche del cibo della Città di Torino.

Nel presentare la mozione, Ciampolini ricorda che il cibo è uno snodo intorno al quale si muovono interessi fondamentali e il tema delle politiche del cibo è strettamente legato al futuro delle città. Per questa ragione e per evitare speculazioni, il cibo deve essere considerato un “bene comune” di piena proprietà di tutti i cittadini e dei soggetti organizzati che si impegnano per tutelarlo e preservarlo all’interno delle comunità locali ed è importante che gli enti locali si attrezzino per affrontare le trasformazioni inerenti la produzione, distribuzione, scambio di cibo, bene essenziale per la vita individuale e collettiva.

Per la capogruppo di Torino Domani: “Torino, a differenza di Roma e Milano, non ha ancora una politica del cibo che regoli e renda trasparenti i processi necessari alla sostenibilità della produzione, dello scambio, della commercializzazione del cibo. Per questo abbiamo lavorato per raccogliere dati e informazioni su tutto ciò che la città di Torino ha fatto e promosso rispetto alla tematica del cibo, al fine di realizzare una mozione che impegni il Consiglio comunale a produrre un atto di indirizzo: senza questo passaggio non potranno mai esserci processi istituzionali durevoli idonei a trasformare le sperimentazioni progettuali in politiche innovative del cibo”.

Nel corso del dibattito, sono intervenuti a favore del documento Elena Apollonio (Lista civica), Alberto Saluzzo (PD), Alice Ravinale (Sinistra Ecologista).  Silvio Viale (Lista civica) ha espresso la volontà di astenersi.

La vicesindaca Michela Favaro ha annunciato la creazione, da parte dell’assessora Chiara Foglietta, di un tavolo interassessorile per affrontare in modo innovativo e moderno alle politiche del cibo in città.

La mozione è stata approvata con 25 voti a favore e 5 astenuti.

Il cordoglio dell’Accademia Albertina per la scomparsa di Gribaudo

Con grande tristezza comunichiamo la scomparsa avvenuta il 18 luglio 2022, all’età di 93 anni, di Ezio Gribaudo, Presidente Onorario dell’Accademia Albertina, artista di fama internazionale, padre della nostra Presidente Paola Gribaudo.

Ezio Gribaudo, la cui arte ha portato in alto il nome di Torino nel mondo, è stato un artista in grado di rivendicare sempre la sua autonomia di giudizio e di pensiero, il rigore di un percorso artistico sincero e consapevole, pronto al dialogo ed al confronto.

Gribaudo nasce a Torino nel 1929, svolge gli studi al Liceo Artistico e, per un breve periodo, all’Accademia di Brera, per passare poi alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Torino.

L’artista si è contraddistinto per uno sperimentalismo eclettico, in sintonia con le istanze più avanzate dell’avanguardia novecentesca, rivendicanti una stretta relazione tra arte e vita.

Il suo percorso artistico può essere sintetizzato, da un lato, da due simboli della modernità rinascimentale: Gutemberg e Piero della Francesca. Il primo, inventore dell’”uomo tipografico”, rende Gribaudo conscio dell’importanza della diffusione del libro e della cultura, il secondo è l’artista colto ed ermetico per eccellenza, campione dell’uso antropocentrico e volumetrico della prospettiva, testimone del suo tempo ma di pari pronto a celare il reale dietro la magia del simbolo e la sospensione metafisica dell’immagine.

Infatti da un lato Gribaudo porterà avanti con grande successo un’attività e di editore di libri d’arte di alto livello, di cui sarà valida prosecutrice la figlia Paola, mentre il suo percorso di sperimentatore artistico, corroborato dalla frequentazione dei grandi maestri del Novecento, come Lucio Fontana, Pablo Picasso, Jean Dubuffet, Henry Moore, Francis Bacon, per citarne alcuni, lo porterà dapprima a cimentarsi con originali prove tra Informale e pop, con un costante sotteso richiamo al classico, poi ad elaborare dei “brand” di lavoro che rimarranno costanti nel tempo, come i “Logogrifi”, i “Metallogrifi”, i “Teatri della Memoria”, i “Dinosauri” , in una iconografia in bilico tra presenza ed assenza, tra immagine ed astrazione.

Ezio Gribaudo è stato uno degli artisti italiani più attivi a livello internazionale nel secondo Novecento: innumerevoli le sue partecipazioni a prestigiose rassegne pubbliche e private e le onorificenze ricevute. La sua morte coincide con la pubblicazione di una ampia autobiografia pubblicata da Skira “La Bellezza ci salverà”.

Il suo esempio di artista geniale, aperto, autenticamente cosmopolita, sempre disponibile all’ascolto ed al confronto, rimarrà saldo nella memoria dell’Accademia Albertina.

La camera ardente, per un ultimo saluto al maestro, sarà allestita nel Salone d’Onore dell’Accademia Albertina, mercoledì 20 luglio dalle h. 10 alle h 13.

I funerali si svolgeranno giovedì 21 luglio alle h. 10.30 presso la Chiesa della Gran Madre a Torino.

Il Direttore

Edoardo Di Mauro

I Vice Direttori

Laura Valle

Salvo Bitonti 

Nascondevano la cocaina nel cruscotto dell’auto: otto arresti

Nel corso di un’operazione dei Carabinieri di Torino sono state effettuate misure cautelari nei confronti di sei italiani e due albanesi che, secondo gli investigatori, gestivano lo spaccio di cocaina tra la Valle di Susa e l’area occidentale di Torino. Gli arrestati avrebbero  ricoperto differenti ruoli all’interno del gruppo, dal grossista, alla distribuzione, ai venditori al dettaglio e spacciatori di piccolo calibro. Due degli arrestati di oggi sono fratelli albanesi. La droga, nascosta nel cruscotto delle auto, arrivava da Milano con un corriere.

Il meccanico non gli ripara l’auto: lo prende a colpi di machete

Un uomo di 35 anni, arrabbiato perché da giorni il meccanico non gli riparava l’auto, si è presentato a casa sua, ad Avigliana, e lo ha ferito a una mano e al collo a colpi di machete. Riferisce la notizia il quotidiano Repubblica nelle cronache torinesi. Il meccanico è stato ricoverato in condizioni serie all’ospedale San Luigi, ma non è in pericolo di vita. L’uomo, un brasiliano, non ha voluto dare le generalità dell’aggressore che è stato però identificato e arrestato dai carabinieri.

Temperature verso i 39 gradi. E la frutta cuoce sugli alberi

Il caldo africano farà toccare a Torino e in Piemonte i 38-39 gradi nelle prossime ore, dopo il breve acquazzone di domenica. Intanto il calore sta letteralmente cuocendo i frutteti e gli orti piemontesi. Le perdite in alcune aree arrivano al 70% del raccolto di peperoni, meloni, albicocche e pomodori  che non riescono a crescere. Coldiretti spiega che le scottature danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, tanto da renderle invendibili.

Cadavere di donna trovato nel canale

Il corpo senza vita ritrovato è di una donna di 44 anni residente a Novara. Il cadavere è stato scoperto nel  canale Quintino Sella dai vigili del fuoco. Le ricerche erano iniziate dopo l’allerta giunta alla centrale. Il corpo è stato poi trovato alcune ore dopo nel tratto del canale nei pressi di corso Milano. Si ipotizza un suicidio.

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