CRONACA- Pagina 10

Manutenzione e cura della città. Ecco gli interventi su ponti e strade collinari

 

La Giunta comunale ha approvato – su proposta dell’assessore alla Cura della città, Francesco Tresso – due interventi di manutenzione straordinaria, finalizzati a garantire la sicurezza e la funzionalità delle infrastrutture cittadine.

Il primo intervento riguarda il cavalcaferrovia tra corso Trapani e corso Siracusa, per un importo complessivo di 800 mila euro. L’opera prevede il rifacimento della guaina bituminosa impermeabilizzante della soletta dell’impalcato, la sostituzione dei giunti di dilatazione sotto pavimentazione e il rifacimento dell’intero pacchetto stradale. L’obiettivo è salvaguardare gli elementi strutturali dell’infrastruttura dalle infiltrazioni di acqua piovana, preservandone la durabilità nel tempo. I lavori verranno eseguiti per fasi successive, parzializzando la viabilità in entrambe le direzioni durante il periodo di cantiere.

Il secondo intervento riguarda la realizzazione di opere di consolidamento di due muraglioni in strada Superga, in corrispondenza della prima fermata della tranvia Sassi-Superga, con un costo complessivo di 250mila euro. Le due strutture in muratura, risalenti a fine Ottocento, saranno rinforzate mediante un cappotto in cemento armato, successivamente rivestito in mattoni per preservare l’aspetto originario. L’intervento permetterà di stabilizzare il versante collinare e di garantire la sicurezza della sede stradale.

“Si tratta di due interventi di manutenzione importanti – ha sottolineato l’assessore Francesco Tresso – che confermano l’impegno costante dell’Amministrazione nella cura della città e nella tutela delle sue infrastrutture, con particolare attenzione alla sicurezza e alla prevenzione del degrado strutturale”.

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Statali Castellamonte e Ceresole, lavori in corso

Anas ha programmato il ripristino della pavimentazione sulla strada statale 565 “di Castellamonte” e sulla statale 460 “di Ceresole”, nell’ambito della Città Metropolitana di Torino.

A partire da giovedì 6 novembre e fino al 28 novembre i lavori interesseranno la SS565 “di Castellamonte” in tratti saltuari tra l’innesto con la SS460 a Salassa (km 18,515) e Banchette (km 0,230). Per consentire l’esecuzione dei lavori sarà in vigore il senso unico alternato, esclusi i giorni festivi.

I lavori riguarderanno anche lo svincolo di innesto tra la SS565 e la SS460 “di Ceresole” a Salassa: per consentire gli interventi, giovedì 6 novembre sarà chiusa la rampa di uscita dalla SS460 per chi procede in direzione Cuorgnè e si immette sulla SS565, mentre venerdì 7 novembre sarà chiusa al traffico la rampa di uscita dalla SS565 sulla SS460 in direzione Cuorgnè. Lunedì 10 novembre è prevista la chiusura al traffico della rampa di uscita dalla SS460 per chi procede in direzione Rivarolo Canavese e si immette sulla SS565, mentre martedì 11 novembre sarà chiusa al traffico la rampa di uscita dalla SS565 per l’immissione sulla SS460 in direzione Torino.

Durante la chiusura delle rampe la viabilità sarà deviata con indicazioni sul posto.

Gli interventi di ripristino della pavimentazione lungo l’asse principale della statale 460 “di Ceresole”, in tratti saltuari tra Torino (lm 0,365) e Salassa (km 24,580), sono programmati tra il 24 e il 28 novembre. Durante i lavori sarà attivo il senso unico alternato.

Un monumento dedicato alle Vittime dell’Heysel

La Giunta comunale ha approvato su proposta dell’assessore allo Sport Domenico Carretta, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di un monumento dedicato alle vittime dell’Heysel.

A quarant’anni dalla tragica notte del 29 maggio 1985, grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte di 100mila euro, la città avrà un luogo simbolico per mantenere viva la memoria delle 39 persone che persero la vita e per promuovere una riflessione sui valori autentici dello sport.

La scultura, alta cinque metri e realizzata in acciaio CorTen, raffigurerà un cuore con la scritta “Heysel, +39, per non dimenticare”. Sarà collocata nella piazzetta intitolata alle “Vittime dell’Heysel”, vicino alla biblioteca civica Italo Calvino di lungo Dora Agrigento 94, nella Circoscrizione 7. Il monumento, che nasce da una proposta congiunta delle associazioni “Quelli di…Via Filadelfia” e dell’associazione “Familiari Vittime dell’Heysel”, sarà realizzato nei prossimi mesi.

“Il 29 maggio 1985 resta una data indelebile, simbolo di una tragedia che ha segnato quello che doveva essere uno dei momenti più belli dello sport: la finale di Coppa dei Campioni – ha dichiarato l’assessore Domenico Carretta -. Da celebrazione e momento di festa, in pochi attimi, tutto si trasformò in lutto. È dovere delle istituzioni ricordare e mantenerne viva la memoria. Per questo, la realizzazione di un monumento e di un luogo di ricordo sarà fondamentale per custodire e rinnovare il ricordo delle vittime, un impegno al quale non ci sottrarremo mai”.

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Operaio Gtt folgorato, ma non è grave

Un operaio dell’azienda trasporti  Gtt, 32 anni, è rimasto folgorato mentre stava effettuando la sostituzione dei cavi della linea del tram. L’incidente è avvenuto poco dopo le 22 di ieri sera in corso Regina Margherita, nei pressi di via Salerno e del sottopasso di corso Principe Oddone.

Secondo una prima ricostruzione, il tecnico era impegnato nei lavori di manutenzione straordinaria della linea aerea di alimentazione quando un arco voltaico lo ha investito, provocandogli ustioni di secondo grado alle mani e al volto.

I colleghi hanno immediatamente dato l’allarme e l’uomo è stato soccorso dal personale sanitario del 118 di Azienda Zero. Trasportato in codice giallo al Cto di Torino, le sue condizioni sono giudicate non gravi.

Aveva nascosto droga e un revolver nello zaino, arrestato

Un trentenne italiano trovato in possesso di droga e di un revolver e’ stato arrestato dalla polizia a Torino.
Era stato fermato nei giorni scorsi durante controlli della squadra mobile in via Pianezza nella zona di parco Dora su un’auto sospetta. Il veicolo, di sua proprietà, era sottoposto a fermo amministrativo e senza assicurazione, ed è stato sequestrato. La perquisizione nell’abitazione dell’uomo ha portato al ritrovamento di uno zaino nascosto nella camera da letto, con un revolver calibro 357 Magnum e 20 proiettili, oltre a 80 grammi di droga tra ecstasy, marijuana e hashish.

Apre la RSA “Parco Dora” a Collegno

Apre ufficialmente la RSA “Parco Dora” a Collegno, nuova struttura residenziale dedicata all’assistenza degli anziani non autosufficienti, realizzata e gestita da 3A MILANO S.r.l., realtà parte del Gruppo Sereni Orizzonti, attiva da anni in Italia nel settore socioassistenziale. La residenza, situata nel cuore di Collegno, offre 120 posti letto convenzionati con l’ASL TO3; dotata di spazi moderni, confortevoli e progettati secondo i più elevati standard di qualità, la struttura rappresenta una nuova risposta al crescente bisogno di servizi per la terza età, nel rispetto della dignità e della storia di ogni persona accolta.

La RSA Parco Dora si distingue per un approccio assistenziale centrato sulla persona, ispirato a principi di umanità, personalizzazione, integrazione con il territorio e valorizzazione della relazione con la famiglia. L’équipe multidisciplinare — composta da medici, infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, educatori e professionisti specializzati — garantisce assistenza sanitaria e supporto 24 ore su 24, programmi riabilitativi individualizzati e attività di animazione e stimolazione cognitiva.

«La nostra missione è far sentire ogni ospite a casa, con la professionalità che merita e l’attenzione che ciascuno di noi vorrebbe per i propri cari» — dichiara il direttore della Residenza Florin Soimu. — «La RSA Parco Dora nasce per offrire non solo assistenza di qualità, ma un luogo di vita, relazione e rispetto, capace di rispondere ai bisogni complessi degli anziani e delle loro famiglie».

«La nostra azienda realizza residenze di qualità, con tutte le innovazioni che la domotica mette a disposizione e con soluzioni a basso impatto ambientale», dichiara Mario Modolo, direttore generale di Sereni Orizzonti. «La struttura in breve tempo si rivelerà una realtà in grado di rispondere alle numerose esigenze del territorio. È un traguardo di cui siamo orgogliosi: operiamo in un settore, la sanità, che gioca un ruolo fondamentale nel nostro paese, come gli ultimi anni ci hanno chiaramente dimostrato. Un sentito ringraziamento va al sindaco di Collegno e a tutta l’amministrazione comunale, per il supporto costante ricevuto in questi anni di progetto.»

«La notizia dell’apertura della nuova RSA Parco Dora per noi è una grande notizia», sottolinea il sindaco di Collegno Matteo Cavallone. «Da una parte aumentano i posti in RSA sul territorio, che è un servizio pubblico, in quanto diversi posti sono convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, molto richiesto da tantissime famiglie in Città, che sono in difficoltà con i propri cari non autosufficienti; dall’altra si insedia sul territorio un’attività sanitaria che creerà diversi posti di lavoro stabili e porterà anche ricchezza sul territorio. Non vediamo l’ora che i lavori per la seconda RSA prevista terminino per poter vedere realizzato l’intero intervento previsto dal Comune incredibilmente importante soprattutto nell’ottica del progressivo invecchiamento della popolazione».

Tra i servizi garantiti, “Parco Dora” metterà a disposizione: assistenza medica e infermieristica continuativa, assistenza alla persona con personale OSS qualificato, fisioterapia e programmi riabilitativi, ma anche attività educative, sociali e ricreative, servizi alberghieri completi. La struttura dispone inoltre di palestra, spazi comuni per la socializzazione, aree verdi, sale ricreative e parrucchiere interno, favorendo benessere e vita comunitaria.

Con questa apertura, 3A MILANO S.r.l. conferma il proprio ruolo attivo nella costruzione di modelli assistenziali innovativi e di partnership pubblico-privato, contribuendo allo sviluppo sociale, sanitario e occupazionale del territorio.

Per informazioni, visite e prenotazioni:

RSA Parco Dora, Via Venaria 32 – Collegno

CS

Monteu da Po, Protezione Civile sovracomunale

 

 

Il Consiglio comunale di Monteu da Po, nella seduta del 3 novembre, ha approvato il Protocollo di Intesa tra i Comuni di Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, Lauriano, Monteu da Po e Verrua Savoia per la programmazione e il coordinamento delle attività di Protezione Civile.

L’obiettivo è la creazione di una rete di volontariato sovracomunale che permetta di ottimizzare la gestione delle risorse umane e materiali, condividendo buone pratiche, esperienze e strumenti operativi.

L’esperienza maturata negli ultimi anni durante gli eventi calamitosi ha infatti evidenziato la necessità di un coordinamento più efficace delle risorse disponibili, così da poter impiegare personale, mezzi e attrezzature di un Comune anche nei territori limitrofi. La collaborazione tra enti diventa quindi strategica per garantire un sistema integrato di intervento e beneficiare di sinergie tecniche ed economiche, nel rispetto dell’autonomia dei singoli gruppi comunali di Protezione Civile.

A tal fine, i Comuni si impegnano a migliorare il raccordo organizzativo attraverso un coordinamento operativo sovracomunale, finalizzato al supporto nella gestione delle emergenze e alla programmazione preventiva congiunta.

“Il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Monteu da Po, ricostituito lo scorso marzo. poco prima dell’evento alluvionale, rappresenta una risorsa fondamentale per la comunità, non solo in caso di calamità naturali, ma anche per le attività di previsione, prevenzione, formazione e informazione – dichiara il sindaco di Monteu da Po, Elisa Ghion –. Questo Protocollo rafforza la collaborazione tra Comuni e valorizza l’impegno dei volontari, che con dedizione e spirito di servizio rappresentano un punto di riferimento per tutti noi. Il lavoro di squadra è la nostra forza, soprattutto nei momenti di difficoltà”.

L’Assessore alla Protezione Civile, Giuseppe Deluca, aggiunge:
“L’iter burocratico per il riconoscimento ufficiale del Gruppo Comunale di Protezione Civile è ormai concluso: il Gruppo è iscritto nell’Elenco territoriale delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile della Regione Piemonte e fa parte del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile di Torino. Con questa formalizzazione, Monteu da Po entra pienamente nella rete regionale e potrà operare in modo coordinato ed efficace sul territorio”.

Il Comune di Monteu da Po rinnova il proprio impegno per la sicurezza della comunità e invita tutti i cittadini a partecipare attivamente: le adesioni per entrare a far parte del Gruppo Comunale di Protezione Civile sono sempre aperte.

Chi desidera diventare volontario può trovare tutte le informazioni e i moduli di iscrizione sul sito istituzionale www.comune.monteudapo.to.it, oppure rivolgersi agli Uffici Comunali o contattare il numero 011 9187813.

 

 

 

Nella foto alcuni membri del Gruppo comunale di Protezione Civile di Monteu da Po con il sindaco Elisa Ghion e l’assessore Giuseppe Deluca

La Regione conferma Francesca Lavazza alla presidenza del castello di Rivoli

La Regione Piemonte ha designato Francesca Lavazza alla guida dell’Associazione culturale Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea per il prossimo triennio, confermandola anche nel ruolo di presidente dell’assemblea dei soci e del cda.
La decisione di confermare la presidente uscente nasce dalla volontà di proseguire nel percorso di crescita intrapreso dal Museo negli ultimi anni, durante i quali il Castello di Rivoli ha consolidato il proprio prestigio internazionale e intensificato la capacità di attrarre investimenti, progetti di ricerca, pubblico e collaborazioni di respiro globale. Il mandato avrà durata di tre anni e si concluderà nel 2028, con l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2027.

“La riconferma di Francesca Lavazza è un atto di continuità e di riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto – ha spiegato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – il castello di Rivoli è una delle istituzioni più importanti e di riferimento per quanto riguarda l’arte contemporanea a livello internazionale e in questi anni ha saputo crescere, aprirsi sempre di più alla città, ai giovani, all’innovazione e alle collaborazioni globali. Questa scelta premia competenza, visione e impegno e rafforza il ruolo del Piemonte come territorio capace di produrre cultura, attrarre talenti e guardare lontano”.
“La cultura è un motore di  sviluppo e di opportunità per i giovani  e il castello di Rivoli ne  un esempio concreto – aggiunge l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli – . In questi anni la presidenza Lavazza ha accompagnato una fase importante di crescita, apertura internazionale, ricerca, dialogo con le imprese culturali e attenzione ai territori.  La conferma consente di consolidare questo percorso, valorizzando una realtà che produce valore, lavoro, formazione qualificata e bellezza per il Piemonte e che continua a portare la nostra regione nel mondo”.

“Accolgo con grande soddisfazione la riconferma alla presidenza del castello di Rivoli, punto di riferimento a livello internazionale per l’arte contemporanea- sottolinea Francesca Lavazza –  Ringrazio la Regione Piemonte per la fiducia rinnovata e considero questo incarico una responsabilità importante e un impegno personale a  proseguire nel percorso di crescita, apertura e innovazione intrapreso in questi tre anni e che porterò avanti con ambizione insieme al direttore Francesco Manacorda, ai curatori e a tutto il team del museo in questo nuovo mandato”.

Mara Martellotta

ASL TO4: OPI Torino si costituirà parte civile

In merito alle più recenti evoluzioni delle indagini che coinvolgono l’ASL TO4 ed in particolare l’Ospedale di Settimo Torinese, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino comunica che, alla luce della complessità e della gravità dei fatti emersi, intende costituirsi parte civile nel procedimento in corso.
«Le ultime evoluzioni dei casi di cronaca che fanno riferimento a quanto emerso dalle indagini, stanno portando alla luce una situazione sempre più articolata e delicata — dichiara Ivan Bufalo, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino —. Pur non risultando, ad oggi, infermieri iscritti al nostro Ordine tra i soggetti coinvolti o citati nelle cronache giudiziarie, riteniamo doveroso seguire con attenzione l’evoluzione dell’inchiesta, che potrebbe in futuro estendersi anche ad altre figure professionali».
L’Ordine sottolinea la volontà di tutelare l’immagine della professione infermieristica e al contempo il diritto dei cittadini di ricevere cure sicure per la tutela della propria salute, ribadendo che ogni eventuale responsabilità individuale dovrà essere accertata nelle sedi opportune e nel pieno rispetto del principio di innocenza. Solo dopo tali accertamenti potranno – e se necessario dovranno – essere intraprese le iniziative disciplinari del caso.
«Da questo momento — prosegue Bufalo — l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino osserverà un doveroso silenzio stampa sul caso, nel rispetto del lavoro della magistratura e della verità processuale. Esprimiamo piena fiducia nella giustizia e nella capacità dei giudici di far emergere con chiarezza i fatti e le responsabilità».
OPI Torino conferma la propria vicinanza agli assistiti e agli infermieri che ogni giorno operano con professionalità, dedizione e rispetto dei principi deontologici che da sempre contraddistinguono la categoria.

CS

Omicidio di Collegno, arrestato un uomo: ha confessato

È stato fermato dai carabinieri e  ha confessato l’omicidio: si chiama Michele Nicastri  l’uomo che probabilmente ha dato una svolta alle indagini sull’omicidio di Collegno.

Nella notte del 23 ottobre scorso, Marco Veronese era stato trovato morto, colpito da circa venti coltellate. Le immagini delle telecamere di sorveglianza acquisite dagli investigatori avrebbero ripreso Nicastri nei pressi del luogo del delitto, portando così al suo fermo.

Secondo quanto emerso dall’interrogatorio condotto dal pm, il movente sarebbe legato all’affidamento dei figli. Veronese, infatti, aveva avuto una relazione con una donna con cui discuteva da tempo sulla gestione familiare; Nicastri, attuale compagno della donna, avrebbe deciso di affrontarlo e, attendendolo sotto casa, lo avrebbe aggredito e ucciso.