I carabinieri hanno notato un’auto sospetta e l’hanno pedinata sotto un’abitazione di Biella. I due a bordo sono stati bloccati proprio mentre uno di loro stava per entrare nella casa di un’anziana di 74 anni, che aveva appena raccolto denaro e i gioielli che aveva in casa, per oltre 10mila euro. La signora era stata convinta di consegnare il tutto ai carabinieri (in realtà truffatori) , per evitare l’arresto del figlio: le avevano fatto credere che aveva investito una donna.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Caro direttore,
scrivo nella speranza di dare visibilità ad una vicenda, che ancora non è volta al termine in maniera drammatica ma che rischia di farlo molto presto. Sto parlando della bottega storica di Nadia, Crêperie del centro storico, situata in via Palatina, traversa di via Garibaldi, che probabilmente sarà costretta a chiudere. Appena mi sono trasferita a Torino da studentessa fuori sede, c’è stata proprio lei come prima persona che mi ha fatta sentire accolta in questa città metropolitana, dandomi nel suo accogliente negozio una fortissima sensazione di casa. Mi è bastato poco tempo per comprendere quanto si trattasse di un luogo simbolicamente e concretamente molto significativo, in quanto ritenuto un solido punto di riferimento da tantissimi torinesi e non, da decenni, che nelle loro merende d’infanzia, d’adolescenza, di età adulta, di celebrazione dopo gli esami o le promozioni a lavoro, di saluti prima delle vacanze, era sempre presente. Si tratta però anche della sede del consumo di assaggi prelibati per turisti fuggitivi, che rimangono sbalorditi dai quadri di Nadia (perché lei è anche un’artista!), dalla bontà delle sue creazioni e dall’assurda semplicità e vicinanza del potente contatto umano con una persona appena conosciuta in una bottega, ma che suscita sensazioni completamente diverse rispetto al punto vendita di una catena dove cambiano spessissimo i dipendenti e gli ambienti, i menù e tutte le caratteristiche sono standardizzate.
Ma soprattutto, oltre a capire quanto, ho capito come e perché il suo negozio fosse di tale importanza: si tratta di un polo umano e culturale, di un punto sicuro di ritrovo, di uno spazio quasi fuori dal tempo ma più presente di tantissimi altri contesti, c’è la lentezza di una persona che prepara le sue crêpes con una cura verso il cliente ormai quasi introvabile e l’esperienza, la manualità di una persona che dal 1988 come dipendente di sua sorella, e poi dal 1999 come unica gestrice e proprietaria, conosce le sue piastre, i suoi ingredienti, i suoi movimenti di polso, e le bocche che sfama e che ascolta. Dopo 35 anni di attività e di quotidianità in quelle quattro mura in un vicolo che rappresentano IL luogo per Nadia, però, questa storia invece che concludersi in bellezza e soddisfazione, rischia di venire sopraffatta dalla competitività delle grandi catene, dei negozi apri e chiudi e degli sfratti da parte di nuovi proprietari proprio di quelle stesse mura che hanno accolto Nadia, amici e turisti per così tanto tempo. Ad un anno e tre mesi dal raggiungimento della pensione infatti, Nadia, persona meravigliosa sempre pronta ad aiutare gli altri (ad esempio io ho trovato casa grazie al suo passaparola, pur conoscendomi a suo tempo a malapena) e che nella sua creatura, il negozio, ha sempre messo tutte le fatiche e l’affetto che possedeva, si trova a dover chiudere, probabilmente a fine aprile. Se questa chiusura, che lei vorrebbe evitare a tutti i costi, dovesse davvero e forzatamente avvenire, sarebbe una tragedia non soltanto a livello individuale e personale per Nadia e tutti i suoi più assidui e fidati clienti, ma anche e soprattutto in un’ottica più ampia, con uno sguardo d’insieme sulla situazione attuale, capace di cogliere la gravità sotto moltissimi aspetti, della progressiva scomparsa di negozi storici, tipici (ovviamente non con l’accezione della finta tipicità attualmente in voga nel turismo di massa) e a gestione familiare, e la conseguente e crescente perdita di qualità. Proprio per questo motivo mi trovo qui a scrivervi queste parole, perché penso sia razionalmente, che con tutto il cuore, che sia fondamentale tutelare realtà come questa, per tutelare un benessere più generale di tutti, che parte con molta semplicità dal poter fare una merenda o un pranzo in un posto come La Crêperie. Il mio messaggio ha dunque una forte speranza per dare visibilità e la meritata tutela a questo fenomeno e a questo negozio specifico, ma non solamente. Infatti, ciò a cui terrei, nel caso in cui questa vicenda dovesse inevitabilmente sfociare nella chiusura del negozio lì dov’è sempre stato, sarebbe la diffusione di un appello per far conoscere questa situazione a qualcuno che magari ha la volontà e la possibilità di sostenere Nadia, con una donazione, con l’apertura di un nuovo negozio nel quale lei potrebbe svelare a futuri gestori i suoi preziosi segreti in veste di dipendente, o anche semplicemente per una proposta di lavoro (non ci scordiamo che lei è un’artista in tutti i sensi e che quindi potrebbe anche insegnare a dipingere, oltre ad aver fatto crêpes e pasta fresca per un vita) che potrebbe aiutarla nell’arrivare con dignità alla pensione. Lei è davvero aperta a tutte le proposte, a questo punto. Vi ringrazio molto per l’attenzione e la (spero) cura, e sono sicura che anche Nadia vi sarebbe infinitamente grata nel caso riusciste a pubblicare qualcosa su di lei e la sua Crêperie.
Anna Forni
Un convegno sul rapporto tra agricoltori e lupi
Si è svolto a Villanova Mondovi (Cuneo) un interessante incontro sulla problematica lupo, organizzato dall’Associazione agricoltori autonomi italiani con la collaborazione dell’Associazione tutela rurale.
Leggi l’articolo su Alessandria Sarà:
Il rapporto tra agricoltori e lupi in un partecipato convegno a Villanova Mondovì
Verrà inaugurata lunedì 14 aprile nei locali dell’Urp del Consiglio regionale del Piemonte, in via Arsenale 14 G a Torino, alle 11.30 la mostra “Marionette da favola”, esposizione curata da Augusto Grilli e comprendente ben cinquanta tra marionette e burattini.
Augusto Grilli è stato il fondatore, nel 1978, a Torino, della compagnia Marionette Grilli.
La mostra, alla cui inaugurazione parteciperanno la Consigliera segretaria del Consiglio Regionale del Piemonte, Valentina Cera, e Augusto e Marco Grilli, della Fondazione Marionette Grilli, rimarrà aperta fino al 30 maggio con orario gratuito.
Orario dal lunedì al giovedì 9-12.30; 14-15,30. Venerdì 9-12.30.
Mara Martellotta
Rave a La Cassa, feriti tra agenti e partecipanti
Erano centinaia i ragazzi che nella zona industriale di La Cassa, la scorsa notte, in mezzo a capannoni abbandonati si sono dati appuntamento con musica techno a tutto volume. Poi nel pomeriggio, le forze dell’ordine hanno cercato di sgomberare la zona occupata illegalmente. Si sono registrati scontri con feriti, almeno 14, tra gli agenti e tra i partecipanti al rave.
Nel fine settimana, Carabinieri e G.T.T., nel corso di un apposito servizio coordinato che ha per obiettivo il contrasto dei reati sui mezzi pubblici, hanno controllato un totale di 26 vetture tra bus e tram delle linee 13, 15, 18, 30, 55, 56, 61 e 67 passanti per il centro città.
Con più di 600 passeggeri, sono state circa 160 le sanzioni elevate per mancanza del titolo di viaggio, pari ad oltre il 20%.
Si è reso necessario in alcuni casi procedere anche a perquisizione personale per eventuale possesso di armi e/o sostanze stupefacenti. Un ventenne e un quarantottenne sono stati segnalati amministrativamente alla Prefettura per possesso di modica quantità di hashish.
Una coppia di giovani è stata invece riconosciuta dai Militari in quanto responsabile di un furto di una moto avvenuto il giorno precedente. Il motoveicolo è stato subito recuperato e restituito al legittimo proprietario: era parcheggiato a pochi passi dalla Stazione Ferroviaria di Porta Susa.
E’ stata sospesa per 30 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un attività di commercio di alimenti e bevande presso un esercizio situato a Torino in zona Barriera Milano, con contestuale chiusura al pubblico.
Il provvedimento nasce a seguito di una complessa attività di indagine svolta dal Commissariato di P.S. Centro che aveva portato nel decorso mese di marzo, al deferimento della titolare dell’esercizio e all’arresto dei due avventori per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso e di ricettazione.
In tale occasione gli operatori avevano trovato una quantità significativa di sostanza stupefacente, oggetti utilizzati per il taglio e lo smistamento della stessa, una cifra pari a circa 8.000 euro in denaro, oltre a 12 telefoni cellulari e 1 computer Mac Book.
Successivamente, nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto dell’attività di spaccio, i poliziotti del Commissariato di P.S. Barriera Milano notavano uscire dal medesimo locale uno dei due soggetti arrestati nel precedente controllo che alla vista degli operatori tentava di disfarsi della sostanza stupefacente, svuotandola in una canna fumaria e provando in parte a deglutirla, ma bloccato dagli agenti lo trovavano in possesso di crack e di cocaina e della somma di 400 euro.
Considerato che l’esercizio veniva utilizzato come punto di ritrovo per coloro che vogliono acquistare o consumare della sostanza stupefacente, costituendo fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, dei consociati e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico, è stata, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza, la sospensione per 30 giorni dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
“Shisha bar”, sequestro di melassa per narghilè
A Torino, durante la scorsa settimana, nell’ambito dei controlli disposti da Comando Gruppo Tutela Salute Milano, i Carabinieri del N.A.S. di Torino, unitamente a personale dell’A.D.M. e ai militari delle Stazioni Carabinieri territorialmente competenti, Torino Monviso e Torino San Salvario, hanno eseguito diverse verifiche presso gli esercizi pubblici denominati “shisha bar”.
I militari del N.A.S. di Torino hanno sequestrato complessivamente Kg 1,230 di melassa per narghilè, poiché detenuta, priva di autorizzazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (A.D.M.) di Torino.
Due i titolari delle attività segnalati all’Autorità Amministrativa.