I numeri di un dramma: nel primo trimestre 2020 sono morte nelle Rsa del Piemonte 2.874 persone, nello stesso trimestre dell’anno precedente ne erano morte 2.467.
Si tratta di 407 persone in più, delle quali 252 risultano decedute per cause Covid. Questi i dati diffusi in videoconferenza dalla sede Unità di crisi della Regione Piemonte in corso Marche. Finora sono stati quasi 14 mila i tamponi eseguiti. E’ risultato positivo circa il 40% del personale, e il 30% degli ospiti. Entro la settimana i tamponi saranno 20 mila.
I DATI DELLA REGIONE: QUASI 14 MILA I TAMPONI ESEGUITI AL 14 APRILE, 755 NUOVI OPERATORI ASSUNTI PER AFFRONTARE L’EMERGENZA.
La Regione Piemonte ha reso noti, questo pomeriggio in conferenza stampa, i dati aggiornati del monitoraggio sulle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa).
Lo scorso 8 aprile il Coordinamento dell’Area Funzionale dell’Unità di crisi, ha richiesto formalmente a tutte le strutture del Piemonte – 750 dedicate agli anziani, di cui 366 Rsa – il numero dei posti letto, le unità di personale e i tamponi effettuati.
In particolare, viene evidenziato un notevole incremento dei tamponi effettuati nelle Rsa, che sono più che triplicati nell’ultima settimana, passando dai 4.085 del 7 aprile ai 13.940 del 14 aprile (sul totale di 74.060 tamponi realizzati a quella data sulla popolazione piemontese).
Di questi 3.610 sono positivi, 5.753 sono negativi e 4.577 sono in attesa dell’esito del tampone.
Sui tamponi effettuati alla data dell’8 aprile, gli ospiti delle Rsa risultati positivi sono il 40%, il personale il 30%.
Al 31 marzo nelle Rsa vi sono stati 407 morti in più del primo trimestre 2019, di cui 248 risultati positivi al Covid-19.
La delibera della Giunta regionale n. 4 del 20 marzo sulla “Sostituzione del personale nelle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in emergenza Covid-19” ha inoltre permesso l’assunzione di 755 nuovi operatori, di cui 645 con mansioni assistenziali e 110 in qualità di personale infermieristico.
I dati saranno aggiornati con cadenza settimanale.
L’attuale emergenza ha poi evidenziato la necessità di potenziare l’assistenza infermieristica ai pazienti. L’Unità di crisi ha quindi predisposto, il 7 aprile, una circolare straordinaria per far fronte alle carenze riscontrate nelle strutture residenziali socio-sanitarie. Le Asl del Piemonte hanno così incrementato l’assistenza infermieristica domiciliare, per i prossimi quattro mesi, in misura minima di almeno un operatore ogni 20mila abitanti. Tale misura, che ha messo a disposizione delle Rsa piemontesi decine di infermieri, ha evitato la sospensione dei servizi infermieristici in alcune strutture.
L’assessore al Welfare, Chiara Caucino, ha sottolineato l’efficacia delle azioni condotte finora dall’Area funzionale Rsa rispetto alle criticità riscontrate presso le strutture, in particolare sull’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale, sull’incremento dei tamponi effettuati e sulla sostituzione del personale assente.
Tutte le Asl piemontesi hanno poi recepito le indicazioni della circolare del 3 marzo scorso dell’Unità di crisi, in cui veniva richiesta l’attivazione di nuclei di vigilanza.
“L’attenzione alla situazione delle case di riposo – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è documentata fin dal primo atto dell’Unità di crisi del 23 febbraio nel quale già si raccomandava ai gestori delle strutture di limitare l’accesso dei visitatori e di attenersi alle misure di prevenzione previste dalle disposizioni ministeriali, che la maggior parte delle strutture ha applicato. In qualche caso, nonostante le misure, si sono verificati contagi. Oggi abbiamo più task force e Usca nelle aziende sanitarie locali dedicate all’emergenza delle case di riposo, oltre a quasi 800 infermieri e operatori socio sanitari assunti per soccorrere le case di riposo rimaste sguarnite di personale a causa del contagio. Sui test sierologici abbiamo avviato la sperimentazione ed ora aspettiamo le indicazioni del Ministero della Salute per procedere secondo le linee che verranno individuate dalle autorità sanitarie”.
Nei giorni scorsi i bambini delle Scuole Medie che frequentano l’Istituto Comprensivo di Pavone Canavese (TO) e i ragazzi del Liceo Scientifico Gramsci di Ivrea (TO) hanno ricevuto una consegna speciale a casa.
A bussare, però, non è stato il postino, ma i Carabinieri della Compagnia di Ivrea con in mano un piccolo dono, strumenti informatici per lo studio a distanza forniti dai rispettivi Dirigenti Scolastici.
L’emergenza epidemiologica ha determinato inaspettati cambiamenti, anche nel settore scolastico, con la necessità di svolgere lezioni a distanza, utilizzando la tecnologia.
Nel momento in cui i Dirigenti Scolastici hanno recuperato dei computer portatili da assegnare ad alcuni dei propri studenti che ne erano sprovvisti (alcuni dei quali con disabilità), si poneva il problema di come procedere alla loro consegna, evitando la concentrazione di persone in violazione del doveroso principio del “distanziamento sociale”.
I Carabinieri di Ivrea hanno subito confermato la loro incondizionata disponibilità.
E così, nel pomeriggio di ieri sono stati proprio loro a ritirare i computer portatili dalla scuola e a bussare casa per casa, cercare studente per studente, consegnando nelle loro mani l’importante strumento tecnologico.
Un piccolo gesto di solidarietà alla popolazione, che è la piena espressione di quel dovere innato e imprescindibile di ausilio operato in tutte le sue forme dell’Arma dei Carabinieri.
Una consegna fuori dall’ordinario che i ragazzi ricorderanno con piacere, con la speranza che possa contribuire ad accrescere la loro “cultura per la legalità”.
È in arrivo nei COM Centri Operativi Misti del Piemonte la seconda fornitura di mascherine per i Comuni. Dopo la prima tranche degli scorsi giorni, la Protezione civile sta infatti consegnando in queste ore altre 130 mila mascherine, che i Sindaci potranno ritirare al COM e distribuire secondo le esigenze del proprio territorio.
«Come promesso – sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi-, abbiamo provveduto a fornire altre mascherine che i Sindaci possono dare alle persone più esposte e comunque in base alle necessità del proprio territorio. Ci siamo impegnati per incrementare il quantitativo arrivando a raddoppiarlo rispetto alla prima tranche: un risultato importante, in un momento in cui i nostri comportamenti sono più che mai fondamentali per la sicurezza di tutti. Il piano di distribuzione dei dispositivi di sicurezza prosegue, cercando di soddisfare il più possibile le richieste che ci sono pervenute dai primi cittadini».
Il quantitativo destinato ad ogni Comune è stato stabilito secondo un criterio demografico. «Crediamo – conclude l’Assessore Gabusi – che i Sindaci siano i più indicati a regolare la distribuzione in considerazione della profonda conoscenza della loro comunità e delle specifiche esigenze».
Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di mercoledì 15 aprile
1.628 PAZIENTI GUARITI E 1.437 IN VIA DI GUARIGIONE
Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 1.628 (155 in più di ieri): 112 (+27) in provincia di Alessandria, 79 (+6) in provincia di Asti, 87 (+5) in provincia di Biella, 163 (+16) in provincia di Cuneo, 109 (+7) in provincia di Novara, 869 (+77) in provincia di Torino, 94 (+3) in provincia di Vercelli, 90 (+12) nel Verbano-Cusio-Ossola, 25 provenienti da altre regioni (+2)
Altri 1.437 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.064
Sono 95 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 30 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.
Il totale complessivo è ora di 2.064 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 413 ad Alessandria, 100 ad Asti, 134 a Biella, 145 a Cuneo, 201 a Novara, 845 a Torino, 113 a Vercelli, 89 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Sono 18.446 (+673 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.464 in provincia di Alessandria, 905 in provincia di Asti, 717 in provincia di Biella, 1.800 in provincia di Cuneo, 1.747 in provincia di Novara, 8.753 in provincia di Torino, 850 in provincia di Vercelli, 906 nel Verbano-Cusio-Ossola, 210 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 94 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 358 (-11 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.406
Le persone in isolamento domiciliare sono 9.553
Verranno finanziate con 6 milioni di euro grazie alle donazioni
Saranno consegnate a casa attraverso Comuni e Poste italiane: successivamente sarà obbligatorio indossarle
La Regione Piemonte ha chiesto chiarimenti all’Asl Città di Torino a proposito delle comunicazioni dei medici di famiglia ai Servizi di igiene di pazienti con sintomi da coronavirus, con relativa richiesta di test diagnostico, che sarebbero andate perse, forse per un malfunzionamento del sistema, non in grado di contenere tulle le comunicazioni nella casella.
Secondo le prime informazioni il problema sembra essere stato causato da uno straordinario flusso di email.
“Se ci sono delle responsabilità, verranno accertate”, dice l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, che ha inviato la richiesta di chiarimento a tutte le Asl della Regione.
Una videochiamata ti salva la vita
Sono le 14,18 di Sabato.
Chiamata da sconosciuto sul cellulare.
Una voce di donna molto gentile mi chiede “Lei è Cristiana? Qui è l’Istituto di riposo dove è ricoverata sua zia. Sono incaricata di effettuare una video chiamata.
Se Le va bene può chiamare questo numero anche subito”.
Eseguo all’istante…
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Carramba che sorpresa! No, non è la riedizione del programma tv, ma è la meraviglia con la quale la disinformazione di servizio sta raccontando la strage nelle Rsa.
Cioè negli ospizi per anziani, hanno solo cambiato nome. Ma se gli operatori ecologici sono pur sempre gli spazzini, le Rsa restano i ricoveri per vecchi destinati ad uscirne solo da morti.
L’unica differenza, rispetto a pochi mesi orsono, è che si è drammaticamente accorciato il tempo di permanenza. Per la felicità dell’Inps e di tutti quelli, come Fornero, che ritengono la vecchiaia un peso insostenibile per i conti pubblici…
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Su Gofundme.com per aiutare ASL e mense dei poveri piemontesi e valdostane. Il sostegno di Andrea Mingardi e Silvia Mezzanotte, ex voce dei Matia Bazar: il grande cuore della Bologna che canta per il Nord che soffre
Coronavirus, la Pasqua appena trascorsa inaugura un’altra preziosa iniziativa benefica. Al via da oggi l’iniziativa “Diffondiamo la solidarietà, non il virus: facciamola andar bene!”. Una campagna preziosa a sostegno delle realtà più periferiche di Piemonte e Valle d’Aosta che, in questo momento, necessitano di un aiuto importante per garantire anche i più basilari servizi di assistenza.
“Destinatari della raccolta già attiva sulla piattaforma di crowdfunding Gofundme.com sono Aziende Sanitarie locali e mense dei poveri che faticano a far fronte all’emergenza in corso: ASL di Alessandria, Casale Monferrato e Tortona, Aosta, Biella, Ivrea (TO), Novara, Vercelli e la ASLTO5 per quanto concerne il Torinese”, spiegano dal ‘Gruppo Marazzato’, che ha acconsentito a farsi capofila del grande progetto solidale diffuso, mettendo a disposizione le proprie professionalità al servizio dell’intera macchina organizzativa, rispondendo affermativamente alle varie richieste di intervento pervenute in questi giorni difficili al fine di rendere possibile l’ambiziosa iniziativa.
“Sosterremo altresì la Mensa Sociale ‘Tavola Amica’ di Aosta, Alessandria e Ivrea (TO) in mano alla ‘Caritas’, la mensa ‘Il Pane quotidiano’ di Biella, la mensa dei Frati Cappuccini San Nazzaro della Costa di Novara, la mensa dell’Associazione Don Luigi Longhi Onlus di Vercelli e la ‘Mensa dei Poveri’ di Torino del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ di Don Adriano Gennari”, concludono dal ‘Gruppo Marazzato’, in questi giorni attivo nel fornire consulenza gratuita a 360° riguardo tutte le procedure di disinfezione e sanificazione degli ambienti lavorativi, in prima linea nella disinfezione degli esterni (parcheggi, piazzali, strade), e indirettamente – mediante l’indicazione di una lista di operatori qualificati in tutta Italia – nella sanificazione di ambienti professionali interni (uffici, depositi e magazzini).
A dare manforte, con il proprio autorevole sostegno, alla campagna anche due grandi artisti della musica italiana. Due bolognesi dal cuore grande accorsi in aiuto del Piemonte e Valle D’Aosta che soffrono, Silvia Mezzanotte, ex voce dei Matia Bazar, e il cantautore e bluesman bolognese Andrea Mingardi. “Sono felice di dare il mio contributo a una così nobile iniziativa che presta attenzione anche al lavoro prezioso delle mense dei poveri, ogni giorno in trincea per sfamare chi è senza tetto e senza tutto”, afferma la nota cantante.
Mentre Andrea Mingardi ribadisce che “è un dovere di coscienza per tutti gli artisti italiani rendersi conto che di fronte a una tragedia di questo tipo bisogna aderire non solo attraverso con le note e il talento, ma anche attraverso uno spirito di solidarietà diffusa. In Valle D’Aosta sono andato a sciare tante volte, ho lavorato nei pochi locali che c’erano e sono sempre stato accolto in una maniera fantastica. Il Piemonte è stato invece la mia mamma artistica attraverso i dancing di inizio carriera. Una regione in cui ho vissuto tanto”, ricorda il cantautore, che alla raccolta fondi insieme a Silvia Mezzanotte hanno dedicato anche due singoli video disponibili sul canale ufficiale YouTube del ‘Gruppo Marazzato’.
A vigilare sulla bontà della campagna – nonché a disposizione di imprenditori e privati che scelgano di donare attraverso forme alternative differenti dal web – un Consiglio di Garanzia (contattabile all’indirizzo consiglio@diffondiamolasolidarieta.com e al numero verde gratuito 800 003346) composto dagli industriali Carlo e Mara Marazzato, dal giuslavorista e contributor de ‘Il Sole 24 Ore’ Professor Francesco Natalini, dal giornalista e Presidente di ‘Sorgenia’ Chicco Testa, dal Commercialista e Revisore Contabile Domenico Carello del Consiglio Direttivo di ‘Confimi Piemonte’ (Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata), dall’Avvocato penalista e d’impresa Emanuele Crozza (già collaboratore in passato dell’Unione Nazionale Consumatori), Matteo Fratini (Presidente Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro Valle D’Aosta) e dal giornalista ed esperto di Terzo Settore Maurizio Scandurra.
All’appello ha risposto anche il gruppo piemontese dell’ASSIF, Associazione Italiana Fundraiser, fornendo gratuitamente tutto il proprio prezioso supporto alla buona riuscita dell’operazione.
Ma, soprattutto, moltissimi anche i testimonial del quotidiano – sindaci, professionisti, commercianti e punti di riferimento dei territori interessati – pronti a fare la loro parte, fornendo ciascuno il proprio apporto alla campagna.
Qui i link con i video degli artisti in sostegno alla campagna solidale:
https://www.youtube.com/watch?v=MMYlligUVxA VIDEO ANDREA MINGARDI CANTAUTORE E BLUESMAN
https://www.youtube.com/watch?v=hCCDCP1q5pw VIDEO SILVIA MEZZANOTTE, VOCE STORICA DEI MATIA BAZAR