Dati in crescita dall’inizio della pandemia. Sul tema, il mio impegno a Palazzo Lascaris: con un’interpellanza, chiedo risposte alla Giunta sulla costituzione della Consulta per la Salute Mentale; con un ordine del giorno, chiedo l’approvazione della normativa nazionale di riferimento in materia di prevenzione di ogni tipo di atto autolesionistico
Da marzo a settembre si sono registrati sul territorio nazionale 72 suicidi (e 37 tentati suicidi) correlati al Covid-19. A questi dati, si devono aggiungere altri 44 suicidi per il quali il Coronavirus è stato una concausa. È quanto emerge dal Convegno Internazionale sulle tematiche legate al suicidio, organizzato dall’Università La Sapienza di Roma in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio (10 settembre). A livello nazionale, si registrano ogni anno circa 4.000 suicidi (quasi un decimo dei quali, riporta Istat, in Piemonte) e un numero dieci volte più alto di tentativi di suicidio. Il trend in crescita attribuibile alla pandemia si inserisce in un contesto di preoccupante aumento dei casi di malattia psichiatrica. Da più parti è stato lanciato l’allarme: i dati relativi al numero di suicidi sono in crescita dall’inizio della pandemia e ancora non sono stati monitorati e raccolti i dati relativi alla seconda ondata; potrebbe dunque registrarsi un ulteriore peggioramento del trend. Il 20% delle persone alle quali è diagnosticato il Covid-19 presenta disturbi psichiatrici dopo la diagnosi. La crescita dei tentativi di suicidio e degli atti di autolesionismo tra gli adolescenti è in crescita, secondo lo studio internazionale del Journal of Child Psychology and Psychiatry, a livello europeo.
Un’emergenza, dunque, sempre più grave: le politiche di prevenzione del suicidio non possano essere confinate al solo ambito sanitario, ma debbono tener conto anche dei potenziali fattori di rischio a livello di contesto sociale, economico e relazionale della persona. Il Consiglio Regionale ha approvato a gennaio 2019 il “Piano d’azione per la salute mentale del Piemonte”. Tra le misure previste spicca l’istituzione di un’apposita Consulta Regionale, con il compito di far emergere problemi e avanzare proposte.
Ho appena presentato un’interpellanza e un ordine del giorno in Consiglio Regionale. Con l’interpellanza, chiedo se la Consulta Regionale per la Salute Mentale sia stata costituita, quali soggetti ne facciano parte e se sia prevista la partecipazione di Associazioni di Volontariato. Con l’ordine del giorno (che spero che i colleghi Consiglieri vogliano votare compattamente), chiedo alla Giunta di sollecitare Governo e Parlamento affinché sia approvata la normativa nazionale (che attualmente giace ferma in Parlamento) di riferimento in materia di prevenzione del suicidio e degli atti di autolesionismo.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
“Si aiutano strutture in grave stato di sofferenza a causa dell’emergenza pandemica”
Ammonta a quasi cinque milioni di euro lo stanziamento che, su proposta dell’assessore al Welfare Chiara Caucino, la Giunta regionale ha deliberato di destinare alla ripresa delle attività svolte dalle strutture semiresidenziali per disabili.
“Si tratta di un provvedimento molto atteso ed importante, con il quale la Regione interviene a favore di centri che, a causa dell’emergenza pandemica, versano in un grave stato di sofferenza”, dichiara l’assessore.
Caucino precisa poi che “le risorse destinate ai centri diurni sono in parte statali, per poco meno di tre milioni, e in parte regionali per due milioni, come previsto dall’art. 25 della legge RipartiPiemonte, e sono finalizzate al ristoro dei maggiori oneri sostenuti per l’adozione di sistemi di protezione di personale e utenti e alla ripresa delle attività compromesse dalla pandemia”.
Il riparto delle risorse, determinato con un atto che verrà assunto a breve dal Settore competente, avrà come criterio principale sarà il numero degli utenti in carico frequentanti la struttura, come rilevato dal monitoraggio effettuato dagli uffici preposti. Il trasferimento, come di consueto, avverrà tramite gli enti gestori territoriali. Le spese ammissibili, come previsto dal Dpcm del 23 luglio 2020, vanno dall’acquisto di strumenti diagnostici o di misurazione della temperatura alla formazione del personale, dall’acquisto di prodotti igienizzanti e di dispositivi di protezione individuale ai costi di igienizzazione, dall’acquisto di tablet per le videochiamate ai maggiori oneri per il trasporto derivante dalla riorganizzazione delle attività dovuta alla chiusura. L’ammontare massimo di contributo per ciascun posto utente è di 730 euro.
“Riconoscere ai soggetti che gestiscono i centri diurni per disabili un ristoro economico, dopo il periodo di grande difficoltà vissuto a causa dell’epidemia, è doveroso e necessario – conclude Chiara Caucino – Le Istituzioni debbono dimostrare in modo concreto la loro vicinanza e riconoscenza verso coloro che con dedizione e con amore si prendono cura delle persone più fragili, siano esse disabili, anziani o minori”.
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato nuovi 3.149 casi di persone risultate positive al Covid-19 in Piemonte, pari al 13,6% dei 23.141 tamponi eseguiti. Di questi 1.263 (40,1%), sono asintomatici. I casi sono così ripartiti: 665 screening, 1.430 contatti di caso, 1.054 con indagine in corso; per ambito: 397 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 162 scolastico, 2590 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 162.153, così suddivisi su base provinciale: 13.887 Alessandria, 7.486 Asti, 5.632 Biella, 22.188 Cuneo, 12.413 Novara, 86.647 Torino, 6.196 Vercelli, 5.324 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 911 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.469 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 395(– 8 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.922 (- 70 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 72.272
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.513.586 (+ 23.141 rispetto a ieri), di cui 780.306 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 5.972
Sono 97 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 5.972 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 915 Alessandria, 349 Asti, 273 Biella, 655 Cuneo, 541 Novara, 2.700 Torino, 292 Vercelli, 185 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 62 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
78.592 PAZIENTI GUARITI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 78.592 (+ 3.869 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.340, Asti 3.758, Biella 2.422, Cuneo 9.262, Novara 5.343, Torino 45.296, Vercelli 2.963, Verbano-Cusio-Ossola 2.333, oltre a 436 extraregione e 439 in fase di definizione.
L’assessorato alla Sanità e quello alla Ricerca applicata Covid sono al lavoro per avviare un monitoraggio su base volontaria attraverso test molecolari della fascia di popolazione degli over 65enni asintomatici, affetti da specifiche malattie croniche, che saranno individuate sulla base di criteri scientifici da parte degli esperti dell’Unità di crisi.
“Dobbiamo sfruttare questo momento, in cui la curva epidemica mostra una flessione che potrebbe assestarsi nei prossimi giorni– spiega Pietro Presti, esperto di management strategico e innovazione in sanità, consulente della Giunta regionale – per potenziare e migliorare il nostro sistema di contact tracing. In questa prospettiva, l’estensione del servizio di testing a questo target di popolazione è da considerarsi come una misura di maggior tutela di una delle categorie più esposte all’impatto della malattia Covid-19. Si tratta di un’ulteriore azione che va ad aggiungersi ai programmi di testing e screening già in essere per i soggetti più a rischio”.
“Oggi il sistema sanitario regionale è in grado di effettuare circa 20.000 tamponi al giorno, tra antigenici e molecolari, di cui 7.000 negli hot spot/pitstop – sottolinea l’assessore alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati. Questi ultimi sono andati via via potenziandosi nel tempo e negli ultimi giorni sono arrivati a 52 quelli per i tamponi molecolari, con la creazione di 3 nuovi punti (Avigliana, Bra e Santhià)e a 23 per i test rapidi, con l’aggiunta di 2 ulteriori punti (via Le Chiuse a Torino e via Martiri delle Foibe a Rivarolo). Una capacità che ci consente di allargare presso questi presidi così diffusi sul territorio la platea dei cittadini che possono sottoporsi al test.
“L’ipotesi, su cui ci confronteremo con le rappresentanze sindacali – conclude l’assessore alla sanità, Luigi Genesio Icardi – è che la prenotazione dell’esame venga effettuata, come avviene come già ora per i sintomatici o pauci-sintomatici, dai medici di base, tramite piattaforma Covid. L’obiettivo è alzare ancora di più il livello di tutela per gli over 65, affetti da patologie che li rendono particolarmente fragili”.
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
74.723 PAZIENTI GUARITI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 74.723 (+ 2194 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.243, Asti 3.601, Biella 2.285, Cuneo 8.824, Novara 5.195 Torino 42.759, Vercelli 2.756, Verbano-Cusio-Ossola 2.220 oltre a 418 extraregione e 422 in fase di definizione.
I DECESSI DIVENTANO 5.875
Sono 72 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 5.875 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 903 Alessandria, 345 Asti, 271 Biella, 637 Cuneo, 538 Novara, 2.650 Torino, 290 Vercelli, 179 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 62 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 159.004(+2.751rispetto a ieri, di cui 1148, il 42%, sono asintomatici).
I casi sono così ripartiti: 730 screening, 1.184 contatti di caso, 837 con indagine in corso; per ambito: 379 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 154 scolastico, 2218 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.633 Alessandria, 7.304 Asti, 5.461 Biella, 21.624 Cuneo, 12.077 Novara, 85.474 Torino, 5.888 Vercelli, 5.190 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 899 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.454 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 403( +0 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.992(- 103rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 73.011
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.490.715(+22.418rispetto a ieri), di cui 774.361 risultati negativi.
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17,30
72.529 PAZIENTI GUARITI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 72.529 (+ 1948 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.193, Asti 3.494, Biella 2.244, Cuneo 8.411, Novara 5.130 Torino 41.432, Vercelli 2.624, Verbano-Cusio-Ossola 2.165 oltre a 414 extraregione e 422 in fase di definizione.
I DECESSI DIVENTANO 5.803
Sono 84 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 5.803 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 892 Alessandria, 339 Asti, 271 Biella, 627 Cuneo, 530 Novara, 2.616 Torino, 290 Vercelli, 178 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 60 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 156.253(+2.878rispetto a ieri, di cui 1211, il 42%, sono asintomatici).
I casi sono così ripartiti: 698 screening, 1282 contatti di caso, 898 con indagine in corso; per ambito: 422 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 155 scolastico, 2301 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.402 Alessandria, 7.138 Asti, 5.391 Biella, 21.050 Cuneo, 11.855 Novara, 84.205 Torino, 5.766 Vercelli, 5.115 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 888 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.443 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 403(–1 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.095 (- 21 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 72.423
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.468.297 (+21.540 rispetto a ieri), di cui 767.627 risultati negativi.
“Saranno 27 le strutture sanitarie coinvolte nel piano vaccinazioni Covid” che la Regione sta predisponendo: lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in risposta all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi).
Nel quesito si chiedeva “se è in fase di predisposizione e quali siano i tempi e le modalità di attuazione del programma organizzativo per la conservazione, distribuzione e somministrazione dei vaccini”. Vercellotti ha inoltre sottolineato come “sia fondamentale che il Piemonte si organizzi per essere tra le prime regioni a partire” e ha domandato inoltre “se è prevista un’unità operativa che gestisca tutte le operazioni”.
“Abbiamo fatto il punto operativo nelle ore passate – ha spiegato Icardi – redigendo già un primo piano polivalente dove si sono valutati tutti gli aspetti. Le nostre priorità riguarderanno gli operatori sanitari, sociosanitari e gli ospiti a rischio delle residenze per poi proseguire nella scala dei vaccinandi”. Icardi ha inoltre aggiunto che “il piano verrà gestito dal Dirmei. Abbiamo valutato il dimensionamento del personale che verrà coinvolto e con il Csi stiamo definendo un sistema di gestione informatica che si integri con la piattaforma covid. Abbiamo inoltre definito le modalità di stoccaggio, conservazione, somministrazione e le tempistiche complessive. Entro venerdì prossimo invieremo ad Arcuri l’aggiornamento del piano già mandato nei giorni scorsi”.
Durante la seduta sono state discusse le interrogazioni di Silvio Magliano (Moderati) su continuità dell’attività ambulatoriale anche in tempi di COVID-19, Alberto Avetta (Pd) su mercatini libero scambio, Monica Canalis (Pd) su tamponi nelle strutture residenziali e semiresidenziali, Francesca Frediani (M5s) su tutela lavoratori Auchan, Ivano Martinetti (M5s) su ripristino del servizio sulla linea Cuneo – Ventimiglia, Domenico Ravetti (Pd) su commissariamento ospedale di Alessandria, Sarah Disabato (M5s) su Bonus Piemonte per gli artigiani e Marco Grimaldi (Luv) su sospensione dei servizi di radiologia a domicilio nella Città di Torino.
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
70.581 PAZIENTI GUARITI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 70.581 (+ 1845 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6.143, Asti 3.421, Biella 2.181, Cuneo 7.983, Novara 5.070 Torino 40.418, Vercelli 2.570, Verbano-Cusio-Ossola 2.060, oltre a 377 extraregione e 358 in fase di definizione.
I DECESSI DIVENTANO 5.719
Sono 73 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 5.719 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 880 Alessandria, 335 Asti, 266 Biella, 615 Cuneo, 521 Novara, 2.588 Torino, 282 Vercelli, 176 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 56 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 153.375 (+2.070rispetto a ieri, di cui 722, il 35%, sono asintomatici).
I casi sono così ripartiti: 511 screening, 878 contatti di caso, 681 con indagine in corso; per ambito: 218 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 111 scolastico, 1741 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.115 Alessandria, 7.038 Asti, 5.332 Biella, 20.432 Cuneo, 11.615 Novara, 82.836 Torino, 5.697 Vercelli, 4.982 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 883 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.445 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 404 (+5 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.116 (+4 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 71.555
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.446.757 (+14.536 rispetto a ieri), di cui 761.929 risultati negativi.
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
68.736 PAZIENTI GUARITI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 68.736 (+ 1738 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: Alessandria 6021, Asti 3.294, Biella 2.126, Cuneo 7.727, Novara 5.020 Torino 39.311, Vercelli 2.547, Verbano-Cusio-Ossola 1.963, oltre a 377 extraregione e 350 in fase di definizione.
I DECESSI DIVENTANO 5.646
Sono 81 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 10 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora 5.646 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 862 Alessandria, 332 Asti, 266 Biella, 605 Cuneo, 516 Novara, 2.553 Torino, 282 Vercelli, 174 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 56 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 151.305 (+1.730 rispetto a ieri, di cui 610, il 35%, sono asintomatici).
I casi sono così ripartiti: 457 screening, 680 contatti di caso, 593 con indagine in corso; per ambito: 162 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 100 scolastico, 1468 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 13.030 Alessandria, 6.934 Asti, 5.286 Biella, 19.920 Cuneo, 11.508 Novara, 81.759 Torino, 5.643 Vercelli, 4.919 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 872 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.434 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 399 (+1 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 5.112 (-20 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 71.412
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.432.221 (+13.529 rispetto a ieri), di cui 755.717 risultati negativi.
In Piemonte ci sono 32 laboratori per processare i tamponi molecolari e 70 hotspot, 21 dei quali dedicati ai tamponi rapidi:
da questi dati, aggiornati al 20 novembre, è partita la ricostruzione dell’attività di implementazione dei laboratori di analisi e di allestimento delle strutture straordinarie per la somministrazione dei tamponi da parte dell’assessore alla Ricerca per l’emergenza Covid Matteo Marnati, che ha svolto un’informativa davanti al gruppo di lavoro della quarta Commissione, presieduto da Daniele Valle.
“Grazie all’implementazione della rete dei laboratori – ha detto l’assessore – nella fase 2 dell’emergenza abbiamo ampiamente superato il fabbisogno stimato di 11 mila tamponi giornalieri, calcolato in base alla popolazione piemontese. Stiamo continuando a lavorare per aumentarne la dotazione, a breve arriveranno tre nuove linee aperte per l’ospedale di Biella, il Mauriziano di Torino e l’Asl To3, che consentiranno di effettuare ulteriori 1500 tamponi al giorno”.
Nella fase 1 è stato decisivo il ruolo dei laboratori privati, che hanno garantito circa un quarto dell’intera produzione diagnostica, mentre nella fase 2 i laboratori Arpa e Upo dell’Aso di Novara stanno svolgendo una funzione fondamentale a copertura dei fabbisogni dei laboratori delle Asl, con una capacità di processare oltre 1000 tamponi giornalieri ciascuno.
Riguardo l’andamento dei tamponi rapidi, come per i tamponi molecolari viene effettuato un conteggio settimanale per Provincia di quelli eseguiti dalle Asl, cui vanno aggiunti quelli effettuati nei Pronto Soccorso, nei laboratori privati e dai medici di medicina generale: ad oggi ne sono stati caricati in piattaforma circa 100 mila e l’andamento generale indica un trend in aumento, a parte Asti, Vercelli e il Verbano Cusio Ossola, dove i numeri sono ancora bassi.
“Distribuiremo i tamponi rapidi anche alle società pubbliche – ha precisato Marnati – che li gestiranno in autonomia e i cui risultati verranno caricati sulla piattaforma Covid, così come quelli di aziende private, Residenze sanitarie assistite, strutture per disabili, per minori e carceri.
Domenico Rossi (Pd) ha rilevato che nella prima fase dell’emergenza il numero di tamponi processato in Piemonte è stato nettamente inferiore a quello di altre Regioni e che la rete dei laboratori è stata potenziata solo dopo la diffusione del virus all’interno delle Rsa: “Una situazione che è continuata anche nella fase 2 – ha sottolineato – fino alla metà di ottobre. Questa decisione non ha influito sulla crescita dei contagi e il numero dei ricoverati?”.
Carlo Riva Vercellotti (Fi) ha chiesto chiarimenti in merito a numeri e tempistiche di consegna dei tamponi rapidi in provincia di Vercelli, dove attualmente ne sono arrivate solo poche migliaia, nonché aggiornamenti sulla possibilità di test diagnostici rapidissimi, su cui il Veneto sta già lavorando e che anche altre Regioni stanno promuovendo.
Marco Grimaldi (Luv) ha domandato quando si riprenderà a fare tamponi ai conviventi asintomatici di positivi accertati, mentre Francesca Frediani (M5s) ha chiesto precisazioni sul caricamento dei dati dei tamponi processati sulla piattaforma Covid e sulla comunicazione degli esiti ai cittadini.
Infine, requisiti dei tamponi rapidi e numero di tamponi acquistati direttamente dai privati sono stati oggetto delle domande di Alessandro Stecco e Gianluca Gavazza(Lega).