CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 848 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 210 dopo test antigenico), pari al 4,9% dei 17.145 tamponi eseguiti, di cui 6.724 test antigenici. Degli 848 nuovi casi, gli asintomatici sono 363, pari al 42,8%.
I casi sono così ripartiti: 221 screening, 415 contatti di caso, 212 con indagine in corso; per ambito: 136 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 35 scolastico, 677 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 191.483, così suddivisi su base provinciale: 16.966 Alessandria, 9402 Asti, 6616 Biella, 26.539 Cuneo, 14.880 Novara, 100.835 Torino, 7202 Vercelli, 6409 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1028 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1606 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 234 (–9 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 3437 (–79 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 37.877.
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.858.503 (+17.145 rispetto a ieri), di cui 886.115 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 7499
Sono 38 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 7.499 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1148 Alessandria, 457 Asti, 320 Biella, 824 Cuneo, 627 Novara, 3460 Torino, 355 Vercelli, 238 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
142.436 PAZIENTI GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 142.436 (+3307 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 12.134 Alessandria, 7159 Asti, 4372 Biella, 19.243 Cuneo, 11.815 Novara, 76.148 Torino, 5087 Vercelli, 5137 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 653 extraregione e 688 in fase di definizione.
L’offerta di tale organo è stata immediatamente accettata dal Centro Trapianto di Fegato di Torino nella serata del 10 dicembre, in quanto quel giorno stesso era stato riattivato nella lista d’attesa un uomo di 63 anni originario dalla Calabria, affetto da cirrosi complicata da neoplasia epatica primitiva, compatibile con la donatrice. L’uomo, inserito in lista d’attesa il 15 ottobre, era risultato per la prima volta positivo al Covid su tampone nasofaringeo il 9 novembre, dopo aver avuto per alcuni giorni febbre e tosse. Le sue condizioni respiratorie si erano mantenute stabili ed era stato posto in isolamento domiciliare, senza necessità di ricovero ospedaliero. Scaduti i 21 giorni di isolamento, il paziente era stato visitato dal responsabile della Terapia Insufficienza Epatica, dottor Antonio Ottobrelli, in data 1° dicembre, allorchè il tampone nasofaringeo era risultato ancora positivo per SARS-CoV-2, mentre gli esami ematici e radiologici avevano evidenziato un chiaro peggioramento della situazione tumorale. Il mattino del 10 dicembre il dosaggio su sangue degli anticorpi neutralizzanti anti-SARS-CoV-2 aveva mostrato un livello elevato, mentre il tampone nasofaringeo era risultato per la prima volta negativo. Posto di fronte alla possibilità di eseguire un trapianto con il fegato di una donatrice Covid positiva, il paziente aveva immediatamente fornito il suo consenso, ben conscio che l’evoluzione della sua patologia tumorale epatica avrebbe potuto in brevissimo tempo portarlo all’esclusione dalla lista d’attesa.