Coronavirus- Pagina 21

Coronavirus: 848 nuovi contagi, 3307 guariti, ricoveri ospedalieri in calo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 848 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 210 dopo test antigenico), pari al 4,9% dei 17.145 tamponi eseguiti, di cui 6.724 test antigenici. Degli 848 nuovi casi, gli asintomatici sono 363, pari al 42,8%.

I casi sono così ripartiti: 221 screening, 415 contatti di caso, 212 con indagine in corso; per ambito: 136 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 35 scolastico, 677 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 191.483, così suddivisi su base provinciale: 16.966 Alessandria, 9402 Asti, 6616 Biella, 26.539 Cuneo, 14.880 Novara, 100.835 Torino, 7202 Vercelli, 6409 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1028 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1606 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 234 (rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3437 (79 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 37.877.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.858.503 (+17.145 rispetto a ieri), di cui 886.115 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7499

Sono 38 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.499 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1148 Alessandria, 457 Asti, 320 Biella, 824 Cuneo, 627 Novara, 3460 Torino, 355 Vercelli, 238 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

142.436 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 142.436 (+3307 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 12.134 Alessandria, 7159 Asti, 4372 Biella, 19.243 Cuneo, 11.815 Novara, 76.148 Torino, 5087 Vercelli, 5137 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 653 extraregione e 688 in fase di definizione.

Bollettino Covid, i dati di oggi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.365nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 155 a test antigenico), pari  al 6,2 %  dei 22.170 tamponi eseguiti, di cui 12.677 antigenici

Degli 1.365  nuovi casi, gli asintomatici sono 613, pari al 44,9%.

I casi sono così ripartiti: 435 screening, 606 contatti di caso, 324 con indagine in corso; per ambito:  281 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 67 scolastico, 1.017 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 190.635, così suddivisi su base provinciale: 16.872 Alessandria, 9.325 Asti, 6.592 Biella, 26.393 Cuneo, 14.832 Novara, 100.449 Torino, 7.182 Vercelli, 6.377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.015 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.598sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 243 (+3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.516 (81 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 40.286

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.841.358 (+ 22.170rispetto a ieri), di cui 879.688 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.461

Sono 79 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.461 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.144 Alessandria, 454 Asti, 318 Biella, 818 Cuneo, 623 Novara, 3.444 Torino, 354 Vercelli, 236 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70  residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

139.129 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 139.129 (+2784 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 11.650 Alessandria, 7.079 Asti,  4.296 Biella,  18.423 Cuneo, 11.264 Novara, 75.059Torino, 5.025 Vercelli, 5.014 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 642extraregione e 677 in fase di definizione.

Prima volta al mondo: trapianto di fegato da donatore Covid positivo in ricevente Covid positivo

All’ospedale Molinette di Torino  Per la prima volta al mondo nei giorni scorsi è stato effettuato con successo un trapianto di fegato da un donatore Covid positivo in un ricevente Covid positivo, presso l’ospedale Molinette di Torino dall’équipe del professor Renato Romagnoli. 

A seguito dell’apertura da parte del Centro Nazionale Trapianti di un programma di donazione di organi salvavita da soggetti con infezione da SARS-CoV-2 (da riservare a riceventi anch’essi positivi), il 10 dicembre scorso la Rianimazione dell’ospedale di Domodossola (VCO) ha segnalato al Centro Regionale Trapianti piemontese (diretto dal professor Antonio Amoroso) la volontà donativa espressa dai familiari di una donna di 66 anni risultata positiva al virus. Le condizioni del fegato erano compatibili con la donazione, mentre lo screening per SARS-CoV-2 era risultato positivo sia sul tampone nasofaringeo sia sulle secrezioni bronchiali.

L’offerta di tale organo è stata immediatamente accettata dal Centro Trapianto di Fegato di Torino nella serata del 10 dicembre, in quanto quel giorno stesso era stato riattivato nella lista d’attesa un uomo di 63 anni originario dalla Calabria, affetto da cirrosi complicata da neoplasia epatica primitiva, compatibile con la donatrice. L’uomo, inserito in lista d’attesa il 15 ottobre, era risultato per la prima volta positivo al Covid su tampone nasofaringeo il 9 novembre, dopo aver avuto per alcuni giorni febbre e tosse. Le sue condizioni respiratorie si erano mantenute stabili ed era stato posto in isolamento domiciliare, senza necessità di ricovero ospedaliero. Scaduti i 21 giorni di isolamento, il paziente era stato visitato dal responsabile della Terapia Insufficienza Epatica, dottor Antonio Ottobrelli, in data 1° dicembre, allorchè il tampone nasofaringeo era risultato ancora positivo per SARS-CoV-2, mentre gli esami ematici e radiologici avevano evidenziato un chiaro peggioramento della situazione tumorale. Il mattino del 10 dicembre il dosaggio su sangue degli anticorpi neutralizzanti anti-SARS-CoV-2 aveva mostrato un livello elevato, mentre il tampone nasofaringeo era risultato per la prima volta negativo. Posto di fronte alla possibilità di eseguire un trapianto con il fegato di una donatrice Covid positiva, il paziente aveva immediatamente fornito il suo consenso, ben conscio che l’evoluzione della sua patologia tumorale epatica avrebbe potuto in brevissimo tempo portarlo all’esclusione dalla lista d’attesa.

Così, nella notte tra il 10 e l’11 dicembre l’équipe del Centro Trapianto Fegato, equipaggiata con idonei dispositivi di protezione individuale, ha proceduto con il prelievo del fegato della donatrice Covid positiva nella sala operatoria allestita nell’ospedale di Domodossola. Contemporaneamente, il candidato ricevente è stato convocato e sottoposto agli accertamenti pre-operatori necessari per accedere alla sala operatoria per il trapianto. Come di routine in questo periodo di pandemia, è stato sottoposto ad un ulteriore tampone nasofaringeo per ricerca SARS-CoV-2. Dopo poche ore, ovvero poco prima di entrare in sala operatoria, il referto del tampone ha evidenziato tracce ancora misurabili del virus. Di fronte all’improvvisa necessità di scegliere se proseguire o meno con il trapianto salva-vita, il bilancio rischi-benefici ha fatto propendere l’équipe medico-chirurgica per andare avanti con il trapianto. La sala operatoria del Centro Trapianto Fegato è stata rapidamente convertita in Sala Covid dal personale infermieristico e gli anestesisti dell’Anestesia Rianimazione 2 (diretta dal dottor Roberto Balagna), adeguatamente protetti, hanno proceduto con la preparazione del paziente per l’intervento.

L’intervento chirurgico, durato 9 ore, è stato eseguito in prima persona dal professor Renato Romagnoli, coadiuvato dai suoi più validi collaboratori. A causa delle condizioni cliniche del ricevente e della necessità di operare muniti di idonei dispositivi di protezione, l’operazione è stata non solo tecnicamente difficile, ma anche particolarmente faticosa. La ricerca del virus sulle secrezioni bronchiali del paziente durante il trapianto ha confermato la presenza di una carica virale. Per questo motivo, come indicato dalla Direzione Sanitaria Molinette, il paziente a fine trapianto è stato ricoverato presso la Rianimazione Covid 1 (diretta dal professor Luca Brazzi). Già 24 ore dopo il trapianto il paziente, ben risvegliato grazie alla buona funzione del fegato trapiantato, è stato estubato. La ricerca del virus sulle secrezioni bronchiali è risultata ancora positiva in 1° e 3° giornata post-operatoria, mentre il tampone nasofaringeo si è negativizzato, a testimoniare lo stato di infezione in via di risoluzione. La funzione respiratoria e gli esami radiologici polmonari sono attualmente nella norma, ed il paziente verrà a breve trasferito presso l’Area Semintensiva Chirurgica del Centro Trapianto Fegato.

Ancora una volta, lo sforzo multidisciplinare – non solo clinico ma anche organizzativo – di un grande ospedale italiano ha reso possibile quanto fino a poco tempo fa era ritenuto del tutto impensabile. In questo caso sono risultati fondamentali il supporto del laboratorio di Microbiologia (diretto dalla professoressa Rossana Cavallo) e dell’Infettivologia (diretta dal professor Francesco De Rosa). La recente infezione da coronavirus non impedisce dunque la donazione ed il trapianto di organi in sicurezza.

 

In arrivo le prime dosi del vaccino anti Covid: anche il Piemonte pronto a partire il 27 dicembre

A Gennaio previste 170 mila dosi. Dopo l’approvazione da parte dell’Ema, prevista per il 21 dicembre e la successiva approvazione da parte di Aifa prevista il girono dopo, è stato annunciato che il 27 dicembre arriveranno in Piemonte le prime 700 dosi del vaccino-anticovid prodotto dalla Pfizer.

Se ciò sarà confermato, in quella giornata, in concomitanza con l’annunciato Vaccine Day europeo, anche nella nostra regione avrà inizio la campagna vaccinale contro il coronavirus. Nei primi giorni di gennaio dovrebbero poi essere consegnate ulteriori 170.000 dosi, per la prima somministrazione ai soggetti interessati da questa fase”. Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi.


Nella prima fase la somministrazione riguarderà il personale delle aziende sanitarie (120.000 persone) e gli ospiti e operatori delle RSA (75.000 persone). Di queste 700 dosi, 600 verrano suddivise tra i sei principali ospedali del Piemonte (“Città della Salute” e Mauriziano di Torino, “S. Luigi” di Orbassano, “Croce e Carle” di Cuneo, “Maggiore della Carità” di Novara e “SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria), mentre le ultime 100 saranno destinate ad alcune Rsa.


“Le fiale che ci arriveranno – spiega
Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte – sono il 90% del quantitativo richiesto, come del resto avverrà per tutte le regioni, perché trattandosi di una vaccinazione su base volontaria, il commissario Arcuri ha calcolato che non si arriverà al 100% delle adesioni”.


“I vaccini saranno consegnati da Pfizer agli hub sanitari individuati in Piemonte – continua il commissario per l’area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte,
Antonio Rinaudo – che la Regione sta attrezzando con i congelatori necessari, in grado di assicurare la temperatura di – 80° richiesta per la corretta conservazione, e da lì saranno smistati ai presidi sanitari e alle RSA per procedere con la prima somministrazione e il richiamo dopo una ventina di giorni. Il completamento della prima fase è perciò atteso in circa 50 giorni”.


“Il nuovo anno si apre all’insegna della speranza – dichiara il presidente della Regione Piemonte,
Alberto Cirio – con un notevole anticipo dell’arrivo del vaccino contro il coronavirus. Molto opportunamente, si è scelto di partire nello stesso momento in tutta Europa e lo farà anche il Piemonte. Abbiamo predisposto un piano molto accurato, per cui abbiamo ricevuto anche i complimenti da Roma. Quello del 27 sarà un avvio simbolico, ma già dal 2-3 gennaio ci verranno consegnate le dosi che ci serviranno per immunizzare il nostro personale sanitario, che con straordinaria abnegazione ha prestato servizio in questa emergenza, insieme ai nostri anziani ospitati nelle residenze e agli operatori che si prendono cura di loro”.

Covid: 883 contagi, oltre 3300 guariti, in calo i ricoveri

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 18.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 883 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari a al5,1 % dei 17.249tamponi eseguiti.

Degli 883 nuovi casi, gli asintomatici sono 419, pari al 47,4%.

I casi sono così ripartiti: 324 screening, 390 contatti di caso, 169 con indagine in corso; per ambito: 161 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 50 scolastico, 672 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 189.270, così suddivisi su base provinciale: 16.711 Alessandria, 9.247 Asti, 6.584 Biella, 26.181 Cuneo, 14.743 Novara, 99.781 Torino, 7.122 Vercelli, 6.326 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.001 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.594 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 240 (– 17 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.597 (- 101 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 41.706

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.819.188 (+ 17.249 rispetto a ieri), di cui 871.067 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.382

Sono 80 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.382 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1130 Alessandria, 449 Asti, 318 Biella, 803 Cuneo, 616 Novara, 3.413 Torino, 349 Vercelli, 234 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

136.345 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 136.345 (+3.363 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 11.413 Alessandria, 6.971 Asti, 4.238 Biella, 17.785 Cuneo, 11.000 Novara, 73.818 Torino, 4.928 Vercelli, 4.891 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 633 extraregione e 668 in fase di definizione.

Bollettino Covid della Regione, i nuovi dati

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.215 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6,9 % dei 17.493 tamponi eseguiti.

Dei 1.215 nuovi casi, gli asintomatici sono 558, pari al 45,9%.

I casi sono così ripartiti: 353 screening, 593 contatti di caso, 269 con indagine in corso; per ambito: 232 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 64 scolastico, 919 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 188.387, così suddivisi su base provinciale: 16.596 Alessandria, 9.158 Asti, 6.521 Biella, 26.074 Cuneo, 14.659 Novara, 99.400 Torino, 7.097 Vercelli, 6.302 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 997 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.583 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 257 (9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.698 (- 63 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 44.148

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.801.939 (+ 17.493  rispetto a ieri), di cui  865.616 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.302

Sono 89 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.302 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1114 Alessandria, 443 Asti, 313 Biella, 802 Cuneo, 614 Novara, 3.373 Torino, 343 Vercelli, 230 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

132.982 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 132.982 (+3.993rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 11.038 Alessandria, 6.879 Asti, 4.178 Biella, 17.112 Cuneo, 10.379 Novara, 72575 Torino, 4.866 Vercelli, 4.677 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 623 extraregione e 655 in fase di definizione.

Tamponi antigenici rapidi per over 65 con patologie croniche

DA LUNEDÌ 21 DICEMBRE AL 10 GENNAIO 

NEL PERIODO DELLE FESTIVITA’ NATALIZIE IN CUI AUMENTA IL RISCHIO POTENZIALE DI CONTAGI

Da lunedì 21 dicembre fino al 10 gennaio sarà possibile, su base volontaria, per i cittadini piemontesi ultra 65enni affetti da alcune patologie croniche (obesità, ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, patologie neoplastiche) sottoporsi ai test rapidi.

 

La Regione Piemonte, in accordo con gli Ordini dei Medici provinciali e con le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale, ha deciso infatti di ampliare i criteri per l’accesso ai tamponi antigenici naso-faringei includendo altre categorie di persone asintomatiche ma potenzialmente fragili, quali appunto i soggetti over-65, portatori di diverse patologie croniche significative e quindi statisticamente più esposti alla malattia.

Uno strumento di maggiore tutela finalizzato alla salute pubblica, anche ai fini del benessere psicologico e sociale, nel periodo delle festività natalizie in cui aumenta il rischio potenziale di contagi.

 

«Con i tamponi antigenici rapidi agli over 65, alziamo ulteriormente il livello di tutela per una fascia di persone che in Piemonte è numerosa e potenzialmente a rischio – spiegano Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte e Matteo Marnati, assessore alla Ricerca Covid -. Fondamentale la collaborazione con gli Ordini dei Medici e con le organizzazioni sindacali dei medici che ringraziamo per la disponibilità. Abbiamo previsto di utilizzare la piattaforma Covid che si è rivelata uno strumento particolarmente utile nella gestione dell’emergenza sia nella prima che nella seconda fase».

 

«In questo momento, con il passaggio in zona gialla e in prossimità delle festività – sottolinea Pietro Presti, consulente strategico Emergenza Covid della Regione Piemonte -, ritengo sia importante e utile poter offrire gratuitamente questa possibilità di testing ad un target di popolazione che richiede sicuramente maggiori attenzioni, in primis sanitarie, ma anche in termini di maggiore tutela».

 

Guido Giustetto, presidente Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Torino, anche a nome degli altri Presidenti degli Ordini provinciali del Piemonte: “I medici ci sono sempre e confermano la propria disponibilità alla collaborazione nell’ottica della tutela della salute pubblica, in particolare in questo momento in cui c’è il rischio di una ripresa dei contagi. Confidiamo, naturalmente, che i miglioramenti apportati alla piattaforma Covid rendano agevole per i medici questo ulteriore impegno”.

 

” Per i medici un’opzione in più di prenotazione per un’azione tempestiva di testing a maggior tutela dei soggetti più fragili che si rivolgono a noi. Entriamo in  un periodo particolare dell’anno in cui non si può escludere una ripresa dell’indice di contagio. Non dobbiamo abbassare la guardia”- sottolineano Roberto Venesia (Fimmg), Antonio Barillà (Smi) e Mauro Grosso Ciponte (Snami), rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di famiglia.

Covid hospital: “a Torino Esposizioni solo 21 pazienti”

“Non è servito nella seconda ondata e non è chiaro se sarà utile per la terza”

“Diciamoci la verità, il Covid hospital è arrivato troppo tardi, non è servito a decongestionare gli ospedali che sono rimasti, di fatto, dei Covid hospital e hanno dovuto bloccare tutte le altre attività sanitarie, e non è chiaro se potrà servire durante la terza ondata. Quel luogo è scomodo e difficile da gestire, se anche sarà utilizzato per le vaccinazioni sarà la fotografia del fallimento gestionale di questa Giunta anche perché le strutture montate non servono a quello” – commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte

“Durante gli scorsi mesi numerosi pazienti affetti da Covid hanno affollato i Pronto soccorso, gli Ospedali e, quando questi hanno presto raggiunto il punto di saturazione, sono stati trasportati di notte in alcuni strutture sanitarie della provincia già allo stremo, eppure al Padiglione V solo stati ricoverati solo 21 pazienti: sono numeri impietosi ma quello che allarma di più – prosegue Grimaldi – è che la Giunta non pare voler correggere il tiro e anche per la terza ondata sembra intenzionata ad utilizzare lo stesso Piano Ospedali, quello che prevede la riconversione di alcuni ospedali nella regione in luoghi dedicati esclusivamente a pazienti Covid a discapito di tutte le altre specialità”.

“La risposta di Icardi alla nostra interrogazione è allarmante – conclude Grimaldi – perché da un lato dimostra oltre ogni dubbio la disorganizzazione di questa Giunta nell’affrontare la seconda ondata, dall’altro pone le basi per una nuova emergenza sanitaria piemontese anche durante la terza che tutti danno per scontato arriverà all’inizio del nuovo anno”.

(foto Alfano – LaPresse)

Bollettino Covid Piemonte, i dati delle ultime 24 ore

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.106 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6 % degli 18.330 tamponi eseguiti.

Dei 1.106 nuovi casi, gli asintomatici sono 489, pari al 44,2%.

I casi sono così ripartiti: 371 screening, 487 contatti di caso, 248 con indagine in corso; per ambito: 201RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 54 scolastico, 851 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 187.172, così suddivisi su base provinciale: 16.486 Alessandria, 9.074 Asti, 6.479 Biella, 25.875 Cuneo, 14.562 Novara, 98.807 Torino, 7.044 Vercelli, 6.252 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 992 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.601 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 266(-12 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.761 (- 95 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 46.943

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.784.446 (+ 18.330 rispetto a ieri), di cui 859.397 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.213

Sono 77 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.213 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1100 Alessandria, 439 Asti, 311 Biella, 786 Cuneo, 609 Novara, 3.327 Torino, 342 Vercelli, 229 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

128.989 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 128.989 (+3.395 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 10.691 Alessandria, 6.763 Asti, 4.118 Biella, 16.407 Cuneo, 9.798 Novara, 70765 Torino, 4.759 Vercelli, 4.434 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 609 extraregione e 645 in fase di definizione.

Bollettino Covid: circa 500 i nuovi contagi, oltre tremila i guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 528 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6,1 % degli 8.647 tamponi eseguiti.
Dei 528 nuovi casi, gli asintomatici sono 226, pari al 42,8%.
I casi sono così ripartiti: 196 screening, 229 contatti di caso, 103 con indagine in corso; per ambito: 93 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 25 scolastico, 410 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 186.066, così suddivisi su base provinciale: 16.383 Alessandria, 8.922 Asti, 6.422 Biella, 25.665 Cuneo, 14.485 Novara, 98.376 Torino, 7.020 Vercelli, 6.214 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 988 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.591 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 278 (-13 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.856 (+21 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 49.202
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.766.116 (+ 8.647 rispetto a ieri), di cui 853.530 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7.136

Sono 48 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 7.136 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1088 Alessandria, 430 Asti, 309 Biella, 774 Cuneo, 601 Novara, 3.299 Torino, 336 Vercelli, 229 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

125.594 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 125.594 (+3.118 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 10.323 Alessandria, 6.587 Asti, 4.020 Biella, 15.855 Cuneo, 9.473 Novara, 69.152 Torino, 4.689 Vercelli, 4.264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 605 extraregione e 626 in fase di definizione.