Coronavirus- Pagina 117

La clinica Pinna Pintor dedicata a decongestionare gli ospedali

La sanità privata piemontese al servizio del sistema pubblico per gestire i casi complessi non affetti da Coronavirus 

Torino, 10 marzo 2020 – “Il sistema Piemonte può contare sulla sanità privata per fronteggiare l’emergenza legata al Covid-19” ad assicurarlo è Giancarlo Perla, recentemente riconfermato Presidente dell’Aiop, che spiega: “Le nostre 36 strutture sono a disposizione per decongestionare gli ospedali pubblici e gestire pazienti anche gravi nei nostri posti letto di rianimazione, di acuzie o di post acuzie in ipotesi di malati cronici”.

Per consentire alla Sanità Pubblica di gestire al meglio i casi di Covid-19 che stanno affollando i reparti di terapia intensiva di tutti gli Ospedali, Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), sede regionale del Piemonte, ha messo a disposizione la propria capacità di trattare casi complessi non affetti dal virus che possono necessitare appunto di terapia intensiva: urgenze (ovvero chi necessita di intervento immediato) e urgenze differibili (quindi chi necessita di intervento nell’arco di 24/48 ore), in particolare su pazienti fragili. La Clinica Pinna Pintor potrà esser dedicata interamente ai casi affetti da Coronavirus.

I servizi ambulatoriali delle nostre strutture sono inoltre a disposizione per garantire l’offerta di prestazioni necessarie ma non urgenti come previsto dall’Assessorato Regionale della Sanità. L’attenzione infatti è giustamente concentrata sul trattamento dei pazienti affetti da Covid-19, ma ci sono numerose altre cure di cui necessitano i cittadini e il nostro contributo per gestirle, in questa fase è cruciale” conclude Perla.

Bollettino coronavirus: 20 vittime, 482 positivi

Il comunicato della Regione Piemonte di martedì 10 marzo, ore 19

CORONAVIRUS PIEMONTE, SALGONO A 20 I DECEDUTI POSITIVI AL VIRUS – BOLLETTINO CONTAGI – LE REGOLE PER IL TAMPONE – CONTO CORRENTE DONAZIONI – SCREENING ONCOLOGICI

TRE NUOVI DECEDUTI IN PIEMONTE

Tre nuovi decessi, nel pomeriggio, portano a 20 il numero dei morti in Piemonte risultati positivi al “coronavirus covid-19”. Si tratta di un astigiano di 57 anni, mancato in rianimazione all’ospedale di Asti; di una donna biellese di 87 anni, morta all’ospedale di Biella e di un novarese di 84 morto all’ospedale di Novara. Tutte le persone presentavano un quadro definito dai sanitari “compromesso”.

BOLLETTINO CONTAGI

In Piemonte, le persone risultate positive al “coronavirus covid19” sono al momento 482; quelle negative al test 1.986. Gli esami in corso sono 362.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 115 a Torino, 58 ad Asti, 69 ad Alessandria, 23 a Biella, 14 a Cuneo, 24 a Novara, 24 a Vercelli  e 11 nel Vco.

I casi positivi provenienti da fuori regione sono 18, mentre 126 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

In rianimazione sono ricoverate 74 persone. I decessi sono 20.

LE REGOLE PER IL TAMPONE

L’Unità di crisi della Regione Piemonte osserva che, nell’attuale fase dello sviluppo epidemico, l’esecuzione del test per covid-19 deve rispondere a rigorosi criteri di priorità, in considerazione sia della rilevanza clinica, sia della capacità dei laboratori di processare un numero sempre più elevato di campioni con un conseguente allungamento dei tempi di refertazione.

In assenza di sintomi, il test non appare sostenuto da razionalità scientifica, in quanto non fornisce un’informazione indicativa ai fini clinici e potrebbe addirittura essere fuorviante, mentre l’esecuzione del tampone per test covid-19 è indicata secondo la priorità seguente:

  • casi sospetti sintomatici e contatti stretti sintomatici di caso confermato che necessitano di ricovero o ricoverati;
  • pazienti con covid-19 in dimissione per l’accertamento della guarigione;
  • operatori sanitari che hanno avuto contatti stretti con pazienti covid-19 positivi in assenza di idonee protezioni, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di crisi;
  • casi sospetti e contatti stretti di caso confermato in isolamento domiciliare con sintomatologia che non richiede ospedalizzazione;
  • persone con ruoli operativi nell’ambito dell’emergenza in corso, indipendentemente dalla presenza della sintomatologia, secondo le indicazioni fornite dall’Unità di crisi.

CONTO CORRENTE REGIONALE PER LE DONAZIONI

E’ attivo da oggi il conto corrente “Regione Piemonte – Sostegno emergenza Coronavirus” (codice Iban UniCredit Group – IT 29 H 02008 01152 000100689275) per raccogliere fondi destinati ad acquistare dispositivi medici e a sostenere le strutture sanitarie regionali, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per assistere i cittadini piemontesi nella lotta al Covid-19.

Localmente, anche le singole Aziende sanitarie stanno organizzando iniziative di solidarietà a sostegno dell’emergenza (il numero di conto corrente sarà pubblicato sui rispettivi siti delle aziende sanitarie).

SOSPESI GLI SCREENING ONCOLOGICI

Nell’ambito dei provvedimenti adottati dall’Unità di Crisi della regione Piemonte per ridurre il rischio di contagio da Covid 19, le attività relative al Programma regionale di screening oncologico “Prevenzione Serena” sono sospese dal giorno 9 marzo.

La data prevista per la ripresa delle attività verrà decisa in base all’evolversi del quadro sanitario.

Su tutto il territorio regionale è quindi sospesa l’erogazione delle mammografie di screening e l’effettuazione dei prelievi cervico-vaginali per lo screening del tumore della cervice uterina.

Viene mantenuta l’attività prevista per l’erogazione degli esami di approfondimento raccomandati per gli assistiti con esito positivo al test di screening.

Gli appuntamenti già fissati saranno riprogrammati quando questa misura sarà revocata e appena possibile verrà inviata una nuova lettera d’invito.

Il comunicato della Regione Piemonte di martedì 10 marzo, ore 12,30

Quattro nuovi deceduti

Altre 4 persone, risultate positive al test sul “coronavirus Covid-19”, sono decedute tra la notte e le prime ore del mattino in Piemonte.

Due di queste, entrambi dell’Alessandrino, erano ricoverate presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale di Alessandria: un uomo di 85 e una donna di 79 anni.

Il terzo decesso, sempre di un alessandrino, di 84 anni, si è registrato presso l’ospedale di Vercelli.

All’ospedale “Maggiore della Carità” di Novara è mancata una donna di 88 anni, novarese, ricoverata in rianimazione.

Salgono così a 17 i deceduti positivi al virus in Piemonte.

Bollettino contagi

Le persone risultate positive al “coronavirus covid-19” in Piemonte sono al momento 401. I ricoverati in terapia intensiva sono 65.

Interventi per l’economia, Costanzo (M5S): “Ecco come agirà il Governo”

“In questo momento di estrema emergenza siamo in stretto contatto con diverse categorie di lavoratori, tra cui gli ambulanti e i titolari di asili nidi privato, fortemente preoccupati per il futuro delle loro attività” spiega Jessica Costanzo, deputata piemontese del M5S

“Ci arrivano – dichiara Costanzo – moltissime immagini di piazze deserte da tutta Italia: i cittadini devono restare il più possibile nelle loro abitazioni, e a ciò si sono aggiunte, già nei giorni scorsi, le chiusure dei mercati attraverso ordinanze comunali. La situazione per gli ambulanti è dunque particolarmente critica già da diversi giorni e lo diventerà ancor di più dopo il decreto in vigore da questa mattina.
Dagli asili nido privati – prosegue Costanzo – nasce invece la richiesta di permettere temporaneamente ad almeno uno dei due genitori di bambini in fascia d’età 0-6 permessi parentali extra. Rinforzare il già esistente BONUS NIDO  in particolare per questi mesi (febbraio, marzo e aprile) o in alternativa istituire un Bonus-rimborso per chi ha sostenuto il pagamento di una retta mensile di un servizio che per causa di forza maggiore è rimasto chiuso”.

Per quanto riguarda la situazione piemontese nello specifico, Costanzo spiega come “già a fine febbraio con il primo decreto sul Coronavirus il governo aveva accolto un mio ordine del giorno che valutava la possibilità di estendere al Piemonte misure già adottate per altre Regioni, quali il differimento delle scadenze fiscali e contributive, la moratoria dei mutui, l’attivazione di ammortizzatori sociali snelli e immediati e la previsione di indennizzi per i lavoratori autonomi”.

Infine, per quanto riguarda le misure da adottare nell’immediato per far fronte alla crisi di sistema che sta investendo il nostro Paese, Costanzo dichiara: “Proprio ora, come ha dichiarato poco fa il Ministro Patuanelli, il governo sta lavorando alla sospensione di alcuni pagamenti già dalla prossima scadenza fiscale del 16 marzo per andare incontro alle esigenze di artigiani, negozianti e partite Iva. Altro punto fondamentale è quello di estendere la cassa integrazione a tutti i lavoratori, anche quelli di aziende con meno di 6 dipendenti, per fare in modo che tutti coloro che in questa fase stanno purtroppo perdendo il lavoro o si trovano senza stipendio possano avere il sostegno dello Stato per poter ripartire appena sarà possibile farlo” conclude la deputata.

Da fine febbraio aumentato del 50 per cento l’uso di internet in Piemonte

I dati sono contenuti in una ricerca del consorzio Top-IX al quale l’assessore ai servizi digitali, Matteo Marnati, aveva chiesto di eseguire una comparazione del traffico Internet in Piemonte prima e durante l’emergenza

GOOGLE +45% FACEBOOK +42% MA ANCHE LE PIATTAFORME RICREATIVE SONO IN ASCESA

 

Tutto prevedibile. Da quando è scattata l’emergenza Coronavirus, l’utilizzo di Internet da parte dei piemontesi è cresciuto del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 50% rispetto al mese di gennaio. Google è arrivato a +45%mentre Facebook a +42%. In aumento anche l’utilizzo di Netflix e delle piattaforme di svago.

I dati sono contenuti in una ricerca del consorzio Top-IX al quale l’assessore ai servizi digitali, Matteo Marnati, aveva chiesto di eseguire una comparazione del traffico Internet in Piemonte prima e durante l’emergenza.

«Il sistema regge anche a fronte di un significativo picco di richieste – spiega Marnati – il dato confortante è che l’utilizzo in aumento delle piattaforme ricreative indica una maggiore propensione da parte dei cittadini a stare in casa anche se sono ancora molti quelli che non hanno percepito la gravità della situazione».

Ogni anno si registra, secondo Top-IX, un incremento fisiologico del traffico Internet, ma nei primi tre mesi del 2020 il trend di crescita appare «significativo» se confrontato allo stesso periodo del 2019.

Se si osserva la pendenza della crescita dei due anni è immediatamente evidente l’accelerazione registrata nel 2020: si passa da un 6,5% a quasi il 20%. E non è un caso, che il maggior incremento si registri a partire dal 24 febbraio.

L’incremento è costante, intorno al 50%, sui tre nodi Core della rete di TOP-IX: i due torinesi, CSI (+50%) e IT-Gate (+52%) e quello milanese (+49%).

Per quanto riguarda i principali Content Delivery Network (CDN) di TOP-IX, Netflix, Google, Facebook e Limelight, la crescita media del traffico generato oscilla tra il 23 e il 39 per cento. Come a dire, che accanto alle notizie, si cercano svago e intrattenimento. Particolarmente rilevante la crescita per quanto riguarda i valori massimi raggiunti da Google (+45,1%) e Facebook (+42,1%).

Ma da notare è anche la crescita degli Internet Service Provider (ISP) locali come BBBell, che segna una crescita del 19,8% per quanto riguarda la media del traffico. Crescita che arriva al 47,8% per Micso, che registra anche una significativa crescita per quanto riguarda i picchi di traffico (+36,6%).

Osservando il panorama degli altri Internet Exchange italiani si registrano indici di crescita in sintonia con quello registrato da TOP-IX, con MIX (Milano Internet Exchange) che cresce con maggior decisione rispetto a NAMEX (Roma Internet Exchange Point).

Il CAAT rimane aperto garantendo tutti i servizi

Con l’adozione di tutte le misure di prevenzione e sicurezza sanitaria previste dalla situazione di emergenza presente

Il CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, ribadisce il suo ruolo come mercato e presidio pubblico, sempre aperto e riconosciuto dalle autorità, a livello sia nazionale sia locale per la sua funzione di pubblica utilità.

Il CAAT aderisce, inoltre, alla rete nazionale di Italmercati ( filiera che riunisce i principali 15 mercati all’ingrosso italiani), che ha organizzato lunedì 9 marzo scorso due ore di confronto in call per ribadire il ruolo dei mercati quali strumento di pubblica utilità, anche e soprattutto in situazioni di crisi come quella che si sta vivendo, in seguito all’emergenza provocata dalla diffusione del Coronavirus.

Il Centro Agroalimentare di Torino resterà aperto e rispetterà gli orari consueti, con il precipuo intento di garantire la prosecuzione delle attività, il transito di merci, l’accesso al mercato da parte di fornitori, operatori ed acquirenti. Il mercato, infatti, è un servizio di interesse generale di somministrazione di beni primari che deve, quindi, essere garantito nella sua prosecuzione, mantenendo la sicurezza ad alti livelli sia per l’utenza sia per i consumatori finali.

Il CAAT ha messo in atto, in questo campo, procedure finalizzate a tutelare la sicurezza di lavoratori e clienti, tra cui la distribuzione di dispositivi igienizzati a disposizione degli utenti, un’informazione ancor più capillare sulle nuove direttive e disposizioni in materia sanitaria, ed ha attuato il contenimento del numero dei soggetti presenti negli spazi comuni, implementandone, altresì, le misure di igienizzazione.

Nuove ed ulteriori misure per incrementare la sicurezza dei luoghi di lavoro all’interno del CAAT sono al vaglio della Direzione e potranno essere adottati a breve.

Il CAAT, inoltre, siede al tavolo della Rete nazionale dei Centri Agroalimentari-Italmercati, attraverso cui intrattiene rapporti istituzionali con il governo centrale e, in particolare, con il ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali Teresa Bellanova.

Italmercati, a sua volta, intrattiene un confronto telematico tra tutte le realtà mercatali aderenti alla rete, allo scopo di approfondire in tempo reale la situazione presente in ogni parte d’Italia. Le merci continuano a viaggiare, senza problemi, e questa conferma provieniente da Italmercati ribadisce la solidità del sistema e la sicurezza delle merci trasportate. Il confronto attuato all’interno di Italmercati con la call di lunedì 9 marzo scorso ha permesso, inoltre, di sviluppare ulteriori misure di contenimento dei rischi, adottando anche procedure alternative, come il telelavoro.

Ieri e oggi al tempo del Coronavirus

IL COMMENTO  di Ibis / Un’opinione, come un sasso nello stagno Se confrontiamo il mondo della nostra infanzia con quello di oggi , abbiamo l’impressione che fosse un tempo idilliaco. Limitandoci alle ultime notizie, oggi assistiamo all’epidemia di Covid 19, alla drammatica vicenda dei migranti ammassati alla frontiera greco-turca, e a molti altri che fuggono da carestie e guerre, agli attentati che continuano in varie parti del mondo islamico.

 

E poi , ancora, vediamo l’affermazione di un modello di globalizzazione troppo spesso basato sull’abbattimento del costo del lavoro , dei diritti dei lavoratori e su una minore tutela dell’ambiente. Per rimanere nel campo dell’economia, la completa deregulation del settore finanziario permette speculazioni a livello mondiale e crea ricorrenti bolle speculative il cui risultato è quello di concentrare grande ricchezza nelle mani di poche élites transnazionali.Passando al piano morale, i nostri anni di infanzia ci sembrano anni in cui una più diffusa cultura , e anche fede, cattolica spingevano all’impegno altruistico: restando a Torino, sono gli anni in cui Ernesto Olivero e i suoi giovani davano vita al Sermig e don Ciotti al Gruppo Abele con molti generosi esempi di volontariato. Negli oratori si promuovevano opere e valori cristiani. E se penso a mia madre, ricordo una fede viva e non beghina, intrisa di empatia verso tutti , di spiritualità e di impegno civile . Sono gli anni in cui ci sembra che fosse più chiaro che cosa fosse bene e che cosa fosse male: non voglio dire che tutti si conformassero alle nome morali in voga, ma che almeno l’ipocrisia , come scrisse François de La Rochefoucauld, era ancora “ l’ omaggio che il vizio rende alla virtù”.

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Oggi invece mi pare che molti “considerino il vizio una virtù , come se il vizio ben fatto fosse esso stesso virtù, mentre una virtù mal fatta fosse l’essenza del vizio.”E sembra prevalere su molti argomenti (penso ad esempio a quelli che riguardano gli esseri umani, come certe teorie gender) quanto scrisse il Manzoni sulla credenza degli untori citando il Muratori: c’erano ancora persone di buon senso che non vi credevano, ma a un certo punto il senso comune prese il sopravvento sul buon senso. Osserviamo una sera normale di un qualsiasi week end, nella nostra Torino: vediamo frotte di giovani e giovanissimi ubriachi o “ fumati” che barcollano o schiamazzano e che talvolta perdono del tutto il senso del pudore. Si tratta anche di ragazze e ragazzi di poco più di 14 anni. Ma le famiglie dove sono? Ci domandiamo noi che non abbiano più figli adolescenti ( che pure lanciarono quello stile di vita) . Quegli stessi nostri figli trentenni che ora si mostrano critici nei confronti di questi ragazzi.
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Ma è proprio tutto così? Non è forse che il ricordo sfuma nel mito, come sempre, di un tempo passato che fu migliore? Non ci sono mai anni facili: c’era allora un’ Europa divisa in due, dove una metà soffriva dietro la “cortina di ferro”, ma al di qua eminenti personalità mettevano le basi per la costruzione di quella che si chiamava Comunità Economica Europea, che poi diventò Unione Europea. E già il cambio di nome mostra una fragilità di ideali, indicando la Comunità un qualcosa di più , tratto dalla cultura cristiana che all’epoca fu alla base dell’idea di Europa unita. Piombò sulla scena culturale il “sessantotto” che , denunciando anche cose cattive, ne spazzò via di buone e alla fine provocò , oltre agli anni di piombo, un individualismo sfrenato e il riflusso nel privato. Ed oggi vediamo anche il rinascere di nazionalismi ( sovranismi) che pensavamo morti del tutto e che tante tragedie e lutti hanno provocato nella “ civilissima “ Europa.
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Non so se è un mito, so che quello che ho descritto è in parte l’oggi di una società che si è vieppiù secolarizzata e materializzata. Ma se è vero che “ solo il deserto può fiorire in una notte”, perché basta una rara pioggia scrosciante, forse siamo alla vigilia di un nuovo umanesimo? Un umanesimo che vediamo così necessario di fronte alle grandi sofferenze: siano i migranti intrappolati alla frontiera greca in fuga dalla guerra siriana , sospinti dalla Turchia che ricatta l’Europa, sia il Covid 19, diffuso non dalle migrazioni ma da una grande potenza economica come la Cina , sui quali capitali contiamo più o meno tutti per la prosperità mondiale.
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Credo che le nostre alienazioni odierne , i nostri tormenti della mente siano peggiori di tante possibili privazioni materiali e che per la loro cura occorrano spiritualità e saggezza, guardarsi dentro e sopra e che le religioni debbano tornare ad essere una vitamina per lo spirito più che un programma per lo sviluppo sociale ( che è assolutamente necessario ma viene dopo e segue il nostro miglioramento interiore). E non parlo solo della Chiesa Cattolica. C’è un detto attribuito al profeta Maometto che dice : la saggezza è come una cammella spersa nel deserto, ognuno ha il diritto di prenderla ovunque la trova.  Mi rendo conto che sono pensieri forse superficiali ma mi piacerebbe che su questi argomenti si riflettesse di più nella società di oggi , tutti assieme.

Code di mezzanotte nei market, ma non ci sarà carenza di prodotti alimentari

Dopo l’annuncio del premier Conte molti supermercati aperti h24 di Torino sono stati presi d’assalto, tanto che all’ingresso si sono verificate lunghe code.

Come nelle settimane scorse  è scattata la psicosi da coronavirus per accaparrarsi soprattutto acqua, prodotti conservati  e pasta.

Ma non ci sarà carenza di generi alimentari, i rifornimenti delle merci proseguono regolarmente.

Torino – Italia, tutto il Paese zona protetta contro il virus

Anche Torino e tutto il Piemonte, anzi, tutta Italia, con il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri da oggi sono  “zona protetta”

Si tratta del primo Paese al mondo in cui viene adottata questa soluzione: lo richiede la diffusione del covid-19. E’ fatto divieto di entrare e uscire, gli spostamenti interni devono essere limitati al massimo per comprovate necessità come motivi lavorativi o di salute. Il decreto stabilisce che chi viola le regole è punito con l’arresto fino a tre mesi e una sanzione fino a 206 euro.

I controlli verranno eseguiti lungo le linee di comunicazione, negli aeroporti e stazioni dalla polizia e lungo la viabilità ordinaria dai carabinieri e dalle polizie municipali. Se si viene fermati è possibile fare una dichiarazione che le forze dell’ordine trascriveranno e sulla  potranno fare verifiche successive. Spetta al cittadino dimostrare di aver detto la verità. Sul sito del Ministero dell’Interno sarà disponibile un modulo prestampato da utilizzare.

Bar e ristoranti resteranno aperti  solo fino alle 18. Ferme le palestre, il campionato di serie A e tutti gli eventi sportivi. Le scuole di ogni ordine e grado e le università  saranno ferme fino al 3 aprile. Il provvedimento è stato accolto con favore dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che aveva già  proposto l’allargamento delle restrizioni a tutta la regione.

Decreto 9 marzo 2020: tutta l’Italia è zona protetta

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato in serata di ieri il Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale. Il testo è pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Il provvedimento estende le misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. In ultimo, è modificata la lettera d dell’art.1 del Dpcm 8 marzo 2020 relativa agli eventi e manifestazioni sportive.
Tali disposizioni producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

Vengono vietati gli spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o per necessità (non c’è motivo di affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari e beni di prima necessità, poichè fare la spesa è ricompreso nello spostamento per necessità e dunque consentito, come precisato dal Governo). Le attività didattiche sono sospese per le scuole di ogni ordine e grado nonchè le Università sino al 3 aprile.

 

Prime lauree telematiche all’Università di Torino

Le prime lauree magistrali si sono tenute in modalità telematica per 33 studenti del Dipartimento di Psicologia dell’ateneo

Fino al 27 marzo saranno interessati 204 studenti nel solo Dipartimento di Psicologia.

Il calendario delle prove finali proseguirà in tutti i 27 Dipartimenti di UniTo e riguarderà  2.500 studenti. Commenta  il rettore Stefano Geuna : “la macchina organizzativa ha funzionato grazie anche a supporto tecnico e assistenza con uno staff attento e premuroso. Siamo consapevoli che il momento della laurea costituisca per i laureati e le famiglie un momento dal forte valore simbolico. Abbiamo quindi in programma di mettere in atto, non appena sarà possibile iniziative di condivisione. L’università è una grande squadra capace di dare il meglio di sé anche in situazioni di emergenza”.

Sui mezzi Gtt vietato l’ingresso dalla porta anteriore

Nuovi provvedimenti per emergenza COVID-19

GTT ha provveduto all’adozione di ulteriori accorgimenti per far fronte all’emergenza Coronavirus. Da martedì 10 marzo è in atto la chiusura temporanea della porta anteriore su bus e tram urbani ad integrazione dell’analoga misura già adottata sui bus extraurbani. Si sale dalle porte centrali e da quelle posteriori. Sono sospese, fino al 15 marzo, le cene sui tram ristoranti “Gustotram” e “Ristocolor”, mentre la salita sull’ascensore della Mole Antonelliana è sospesa in contemporanea alla chiusura del Museo del Cinema.