carnevale

Il magico Carnevale al Bioparco Zoom

 

Al Bioparco Zoom il Carnevale si articolerà in otto giornate di festeggiamenti magici che animeranno tutto il mese di febbraio, a partire da sabato 10, quando il Bioparco riaprirà le porte per festeggiare la ricorrenza.

Numerosi gli appuntamenti dedicati al mondo della magia in tutte le sue forme. Vi saranno eventi quotidiani per i bambini, come il “face painting”, laboratori di magia e la baby dance. Gli amanti dell’illusionismo potranno scegliere di seguire spettacoli come “Il Mago Giullare” e “Blase of Sparks: i fili della magia”, un’esibizione che unisce teatro fisico al duello magico e che vede protagonisti sei maghi, intenti a scontrarsi in combattimento a colpi di incantesimi. Non può esistere un Carnevale senza maschere, per questo i bambini mascherati potranno partecipare a una gara per il miglior costume con categorie come miglior costume originalità (verrà premiato il migliore della categoria per l’idea più originale, inaspettata e creativa di travestimento), miglior costume fedeltà (verrà premiato il migliore della categoria per la somiglianza con il personaggio scelto e l’accuratezza nel riprodurre il travestimento) e miglior costume fai da te. I vincitori riceveranno in premio l’ingresso allo spettacolo di magia del circolo Amici della Magia di Torino e un abbonamento annuale al Bioparco.

Martedì 13 febbraio, alle ore 15:50, si terrà uno spettacolo speciale “La porta della magia”, in collaborazione con il circolo Amici della Magia, un viaggio per tutta la famiglia in cui l’illusione, il divertimento e il sogno si intrecciano lasciando gli spettatori a metà tra stupore e meraviglia.

Anche quest’anno non mancheranno i numerosi “cosplayer”, che animeranno due aree tematiche per una passeggiata avventurosa in un mondo immaginario nel quale sarà possibile incontrare Spider Man, Thor, Mulan, Biancaneve, Elsa, Silente e tantissimi altri tra supereroi, principesse e personaggi fantasy.

Prima di lasciare il parco, ci si ritrova a far merenda al Mora Mora Village, con crepes colorate, bacchette di marshmallow e cioccorane.

Giorni di apertura: da sabato 10 a martedì 13 febbraio / sabato 17 e domenica 18 febbraio / sabato 24 e domenica 25 febbraio, dalle 10:30 alle 17:30.

MARA MARTELLOTTA

Addio a Gianduja, è morto Aldo Rocchietti March

 Aldo Rocchietti March, “Gianduja ed Turin”, uno dei personaggi storici che hanno interpretato la maschera torinese è morto ieri

I suoi  75 anni li avrebbe compiuti martedì. Residente a Mathi, era malato da diverso tempo.

Giacometta, Giulietta Miele, ha espresso il proprio cordoglio su Facebook.

Dopo la morte dello storico Andrea Flamini, che per decenni aveva vestito i panni di Gianduja, insieme avevano dato vita alle sfilate del carnevale torinese, l’ultima l’anno scorso.

Prosegue il Carnevale ai Musei Reali tra tutorial, visite speciali e aperture straordinarie

 Da venerdì 12 febbraio, i Musei Reali propongono varie iniziative dedicate agli appassionati e alle famiglie per riscoprire il patrimonio culturale di uno dei luoghi simbolo della città di Torino.

 

#MRTKIDS – CARNEVALE AI MUSEI REALI

 

Per festeggiare insieme il Carnevale, venerdì 12 febbraio sul sito

museireali.beniculturali.it/events/mrtkids-carnevale-ai-musei-reali-guerrieri-in-maschera/

e sui canali social dei Musei Reali verrà pubblicato il tutorial Guerrieri in maschera. I più piccoli, armati di carta, forbici e colla potranno cimentarsi nella creazione di una maschera da battaglia che potranno poi indossare in occasione di una visita speciale: martedì 16 febbraio, alle ore 16, le famiglie sono invitate a scoprire gli elmi più curiosi esposti all’interno dell’Armeria Reale.

Info e prenotazioni: info.torino@coopculture.itAttività compresa nel costo del biglietto, ingresso gratuito fino a 18 anni e € 2 tra i 18 e i 25 anni.

 

VISITE SPECIALI

 

Lunedì 15, martedì 16 e mercoledì 17 febbraio, dalle ore 12 alle ore 16, il pubblico avrà la straordinaria opportunità di accedere alle Cucine Reali. Situate nei sotterranei di Palazzo Reale, custodiscono arredi d’epoca e circa duemila pezzi in rame, dalle grandi pesciere agli stampi per dolci e biscotti.

Info e prenotazioni: info.torino@coopculture.itVisita compresa nel costo del biglietto, ingresso gratuito fino a 18 anni e € 2 tra i 18 e i 25 anni.

 

Per le famiglie, appuntamento mercoledì 17 febbraio alle ore 15.30 per la visita Come principi e principesse, dedicata ai visitatori più piccoli. Avete mai sognato di essere invitati a Palazzo Reale come accadeva ai principi e alle principesse del passato? Questa è la vostra occasione! Indossate i vostri abiti più eleganti e venite a trovarci a corte. Andremo insieme alla scoperta degli ambienti del primo piano e delle loro funzioni, ma impareremo anche che la vita di nobili e signori era scandita da rituali e regole precise, da conoscere e rispettare alla lettera.

 

Venerdì 19 febbraio alle ore 17.30 non perdete la visita teatrale Tutti pazzi per Raffaello. Nell’ambito della mostra Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude, prorogata fino al 2 maggio 2021, Gabriele Zunino accompagnerà il pubblico alla scoperta del grande artista rinascimentale, attraverso letture e opere che raccontano l’ammirazione dei pittori contemporanei, l’enorme successo che i suoi capolavori ebbero tra artisti e committenti, il trauma di un clamoroso furto e una passione destinata a durare nei secoli.

 

Per informazioni e iscrizioni: info.torino@coopculture.it.

Costo: 7 Euro a partecipante oltre al biglietto di ingresso secondo tariffario

 

APERTURE STRAORDINARIE

 

Da martedì 16 a venerdì 19 febbraio sarà aperto al pubblico tutto il secondo piano della Galleria Sabauda per ammirare opere di artisti italiani, fiamminghi e olandesi. Venerdì 19 febbraio, i visitatori potranno scoprire anche la sezione al piano terreno della Galleria, dedicata ai Maestri del Rinascimento in Piemonte.

 

Giovedì 18 febbraio si potrà accedere alla sezione Territorio del Museo delle Antichità. Il percorso espositivo, in parte sotterraneo, si snoda attraverso un viaggio nel tempo per incontrare, come in uno scavo archeologico, le molte e sorprendenti testimonianze del Piemonte antico.

 

CAFFÈ REALE

 

Dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 18, i visitatori dei Musei Reali potranno fermarsi al Caffè Reale per una piacevole pausa, ospitati in una cornice unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537. Per Martedì Grasso, il 16 febbraio è prevista l’iniziativa Kids Happy Hour, dedicata ai bambini fino ai 12 anni, con l’offerta di una fetta di torta artigianale e cioccolata calda con panna a prezzo speciale.

 

MUSEI REALI TORINO

www.museireali.beniculturali.it

 

Per acquistare i biglietti: www.museireali.beniculturali.it/organizza-la-tua-visita

Biglietti online su www.coopculture.it

                                                                     

Orari:

Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).

Il lunedì accesso esclusivamente con biglietto acquistato in prevendita on line.

La mostra Capa in color nelle Sale Chiablese è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 con tariffe consuete (www.capaincolor.it).

 

Biglietti:

Intero: € 15

Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)

Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

Carnevale a regola d’arte al Mao, alla Gam e a Palazzo Madama

GAM, MAO e Palazzo Madama invitano a festeggiare il Carnevale all’insegna dell’arte

 

 

Per le giornate del 14-15-16 febbraio, lo staff Education dei tre musei propone alcune divertenti attività pensate per tutta la famiglia da seguire su piattaforma Zoom o in museo: maschere, creature fantastiche e lanterne rosse… Armatevi di colla, forbici e fantasia e divertitevi collegandovi con noi!

 

Inoltre il 12 febbraio il MAO festeggia il Capodanno Cinese e l’inizio dell’anno del bue con un’attività in museo.

 

IL PROGRAMMA:

 

Domenica 14 febbraio ore 17 | attività on line

LANTERNE ROSSE

MAO – Attività per famiglie online

Collegati on line su Zoom scopriremo alcune curiosità del capodanno cinese e della festa delle lanterne, tra le feste orientali più conosciute. Durante l’attività costruiremo insieme le lanterne rosse beneaugurali con carta e cartoncino.

L’attività è a pagamento e con prenotazione obbligatoria

Costo: bambini € 5

Per prenotazione e informazioni tel.  011 4436927 maodidattica@fondazionetorinomusei.it

Le prenotazioni dovranno pervenire entro giovedì 11 febbraio

Per acquistare il laboratorio:

https://www.arteintorino.com/acquisti-online/product/4237-lanterne-rosse.html

 

 

Lunedì 15 febbraio alle 15.00

ANIMALI IN MASCHERA

GAM – Attività per le famiglie online

età dei partecipanti 6-12 anni

In questo momento particolare in cui le attività non si possono svolgere in museo è il museo che viene a casa portando con sé suggerimenti e idee! Come è possibile? Semplice, per Carnevale il Dipartimento Educazione GAM ha preparato un laboratorio on-line per creare insieme una maschera ad arte.

La Maschera piccola opera d’arte, che fa parte della tradizione e della cultura italiana, da sempre rappresenta il senso del mistero, dell’enigma, e pertanto esercita un grande fascino su grandi e piccini; per un attimo, per un giorno ci si può nascondere e diventare qualcun altro, qualcosa d’altro e abbandonarsi al gioco, allo scherzo, alla magia. La maschera e il mascheramento sono temi cari anche alla storia dell’arte sia per la loro rappresentazione sia come oggetto; considerando questo aspetto Il Dipartimento Educazione GAM desidera proporre un momento di gioco e di spensieratezza da fare insieme nei giorni del Carnevale. Osservando alcune opere del Museo ma soprattutto pensando al legame e talvolta all’identificazione che si verifica tra gli uomini e gli animali, evidenziata anche nelle favole o nei racconti della tradizione, si è pensato che per realizzare una maschera di Carnevale particolare e addirittura tridimensionale ci si potesse ispirare al mondo animale.

Collegandoti potrai seguire un percorso virtuale tra le opere del museo in cui vedrai ritratti, autoritratti e… animali, questo sarà lo spunto per realizzare la tua maschera con L’AIUTO DI UN ADULTO!

PROCURATI:

  • stampare file ricevuto su A4
  • cartoncini bianchi di formato A4
  • matita
  • forbici e taglierino
  • pastelli o matite colorate
  • righello
  • colla o scotch
  • nastro o bacchetta (es. bacchetta da palloncini o sushi)

e … tutta la tua fantasia!

La prenotazione deve avvenire entro giovedì 11 febbraio 2021, si riceverà via e-mail oltre al link per il laboratorio on-line anche il pdf per la realizzazione della maschera da stampare per seguire il laboratorio

Buon Divertimento e Buon Carnevale!

Costo attività: 5€. Prenotazione obbligatoria.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429630 infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

Per acquistare il laboratorio:

https://www.arteintorino.com/acquisti-online/product/4238-animali-in-maschera.html

 

 

Martedì 16 febbraio 2021, ore 15

CREATURE FANTASTICHE, DOVE TROVARLE

PALAZZO MADAMA – Attività per famiglie online

Prima ancora che nei libri di fiabe draghi e creature fantastiche hanno popolato, con le loro creste, i lunghi colli, le grandi orecchie e gli sguardi accigliati, le pagine miniate e le sculture medievali.

Un laboratorio condotto in webinar per lasciarsi ispirare dall’arte medievale e immaginare l’aspetto, il verso e i magici poteri di queste antiche creature.

Con cartoncini, colla, forbici e colori creeremo insieme una maschera per far festa a Carnevale e per dare voce a curiosi mostri!

La prenotazione deve avvenire entro lunedì 15 febbraio 2021; si riceverà via e-mail il link per il laboratorio on-line.

Costo: 5 €

Per informazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Per acquistare il laboratorio:

https://www.arteintorino.com/acquisti-online/product/4239-creature-fantastiche–dove-trovarle.html

 

 

Mercoledì 17 febbraio ore 16

CREATURE FANTASTICHE, DOVE TROVARLE

Palazzo Madama – attività per famiglie in museo

Prima ancora che nei libri di fiabe draghi e creature fantastiche hanno popolato le pagine miniate e le sculture medievali con le loro creste, i lunghi colli, le grandi orecchie e gli sguardi accigliati.

Un laboratorio in museo per lasciarsi ispirare dall’arte medievale e immaginare l’aspetto, il verso e i magici poteri di queste antiche creature.

Con cartoncini, colla, forbici e colori creeremo insieme una maschera per far festa a Carnevale e per dare voce a curiosi e magnifici mostri!

Costo: 7 € per ogni minore partecipante; 8 € adulto accompagnatore (gratuito possessori Abbonamento Musei)

Info e prenotazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it t. 011 4429629

 

Inoltre…

 

Venerdì 12 febbraio ore 17

FESTEGGIAMO INSIEME IL CAPODANNO CINESE

MAO – Attività per famiglie in museo

In occasione dei festeggiamenti per il capodanno cinese e l’inizio dell’anno del bue, il MAO vi invita a trascorrere insieme un pomeriggio in museo con un laboratorio a tema realizzato con materiali di recupero e carte colorate.

Adatto a tutte le età

Costo: bambini €7 per l’attività, adulti accompagnatori ingresso ridotto (gratuito con abbonamento musei).

Prenotazione obbligatoria per piccoli gruppi contingentati secondo le disposizioni anticovid.

maodidattica@fondazionetorinomusei.it

011 4436927 entro il giorno precedente

 

Gianduia, il volto “ridanciano” di Torino

Capiterà presto di vederlo, un gentiluomo un po’ panciuto, con una lunga giacca marrone bordata di rosso, un panciotto giallo, delle vistose calze rosse e delle “brache fustagno”. Si tratta di ‘Gioan d’la douja’, meglio conosciuto come Gianduia, un contadino arguto e simpatico, sempre allegro, perennemente con un boccale di vino in mano (“douja”, in dialetto piemontese).

 

Ma se lo incontrate, non commettete l’errore di giudicarlo un banale signorotto “avvinazzato”, poiché egli è in realtà un galantuomo, capace di dimostrare coraggio e buon senso. Gianduia porta sul collo della camicia un fiocco verde e un ombrello della stessa tinta e, soprattutto, lo contraddistingue la capigliatura, egli tiene i capelli raccolti in un codino legato all’insù con un nastro rosso, e in testa indossa un “tricorno” scuro. Gianduia, come ogni maschera che si rispetti, è innamorato, precisamente di Giacometta, che lo accompagna nei momenti di festa e lo affianca nelle visite ai bisognosi che si trovano negli ospedali o negli ospizi, oppure lo sostiene nelle chiacchierate scolastiche, durante le quali spiega ai ragazzi l’importanza di mantenere viva una tradizione tanto antica quanto bella.

Stiamo parlando della maschera tradizionale torinese; “Gioan” si inscrive nel vasto gruppo costituito da altri altrettanto celebri personaggi provenienti da altre zone italiane, quali il campano Pulcinella, il ligure Capitan Spaventa, l’emiliano Dottor Balanzone, il lombardo Meneghino, i toscani Stenterello e Burlamacco o ancora i famosi Arlecchino, Pantalone, Colombina, Rosaura e Brighella dall’inconfondibile accento veneto.
È arrivato quindi il momento di “buttare all’aria la città”, per dirla con la versione disneyana di Clopin Trouillefou, il quale, con un allegro brano musicale, racconta buffamente come nel giorno di Carnevale tutto venga messo “sottosopra”. Così, mentre i bambini canticchiano e iniziano a memorizzare concetti che studieranno meglio a scuola, noi adulti ci limitiamo a ricordare di quando anche noi ci travestivamo da personaggi delle favole o dei cartoni animati. Oramai chi pone attenzione a queste sciocchezze? Chi ha il tempo per fermarsi a ponderare sul vero senso della festa? La società dei consumi ci vuole rapidissimi compratori di “gadget” per i più piccoli, e di certo non lascia a nessuno nemmeno un secondo per riflettere sul fatto che le antiche tradizioni popolari sono molto più di banali occasioni per “spendere” e “comprare”.
Nello specifico, il Carnevale è una festa tipica dei paesi di religione cristiana; la parola “carnevale” è di origine incerta, anche se l’ipotesi più accreditata è che derivi dall’espressione latina “carnem levare”, ossia “eliminare la carne”, in riferimento al banchetto del martedì grasso, che chiude i festeggiamenti precedenti la Quaresima, ovvero i quaranta giorni di penitenza in attesa della Pasqua cristiana. Eppure le origini di tale festività non vanno ricercate solamente nel Cristianesimo, bensì nel mondo greco e latino, precisamente nei “Saturnalia” romani e, prima ancora, nelle “Dionisiache” greche.

Nel periodo classico, durante tali festività si assiste ad un temporaneo scioglimento degli obblighi sociali e delle gerarchie, avviene dunque un rovesciamento dell’ordine prestabilito e si lascia liberamente spazio agli scherzi e, in alcuni casi, anche a momenti di dissolutezza. Le feste qui prese in esame, così come il Carnevale che da esse trae origine, si caricano di un significato rituale, diventano cioè “rinnovamento simbolico”: il caos, per un tempo limitato, sostituisce l’ordine riconosciuto, quando questo riemerge è rinvigorito e rinnovato, nuovamente garantito per un ciclo temporale valido fino al successivo festeggiamento, ossia per tutto un anno solare.
Nel mondo romano vi è anche un’altra ricorrenza con caratteristiche riconducibili alla tradizione carnevalesca, è la celebrazione in onore della dea Iside, divinità egizia importata nell’Impero Romano: durante la festa si aggirano gruppi di persone mascherate, come racconta Lucio, il protagonista delle “Metamorfosi” di Apuleio (8, XI), il grande retore latino del II secolo d.C.
Il Carnevale si inserisce in un ampio contesto che ruota attorno ad una visione mitologica, secondo la quale in tale periodo gli spiriti possono circolare liberamente tra il cielo, la terra e gli Inferi. Da un punto di vista filosofico e metafisico il Carnevale invita l’uomo a pensare al proprio destino, ai possibili cambiamenti, anche drastici, che ciascuno di noi è chiamato a concretizzare per perseguire i propri obiettivi di crescita personale; in questi giorni gli individui sono stimolati a riflettere sulla propria esistenza e quasi a “rinascere” dalle difficoltà, esattamente come fa la Terra in primavera, che rifiorisce dopo le intemperie dell’inverno. In questo particolare contesto festivo vi è l’abitudine di travestirsi e soprattutto di mascherarsi; le maschere infatti hanno funzione apotropaica, perché con tutto quell’andirivieni di spiritelli non si sa mai quale si possa incontrare!

Anche se con rammarico, è opportuno che mi fermi qui con la mia “tiritera” sul Carnevale, festa che mi sta decisamente a cuore e che tutt’ora mi affascina come quando ero piccina e mi travestivo da Lady Oscar. Tuttavia mi preme intrattenermi sul “nostro” caro Signor Gianduia, anche lui relegato ad una serie di scontati stereotipi commerciali che lo assimilano al cioccolato, al vino e a quel sorridente viso “paciarotto”. Egli in realtà è una figura assai complessa, così come lo è la sua storia; lo sa bene Alberto Viriglio che così descrive la maschera piemontese ne “Torino e i Torinesi” (1898): «Gianduja non è una maschera, è un carattere», sostiene, e continua che, sotto l’apparente ingenuità, il personaggio cela un’astuzia e una prontezza di riflessi non comuni. È dotato di una grande sensibilità «sembra spaventato da un grillo» … «piange allo spettacolo dell’innocenza oppressa» ma è anche provvisto di coraggio «lotta col diavolo, non senza prima presentare le proprie ragioni»; con noncuranza «scherza col boia che lo vuole impiccare» … «è pronto alla picchiata e picchia sodo».
Se dovessimo definire una data e un luogo di nascita per Gianduia, questi potrebbero essere il 1808 e Callianetto, nell’astigiano. Ad inventare il personaggio sono stati Giambattista Sales torinese e Gioacchino Bellone di Racconigi.
Antenato di Gianduia è Gironi, altro personaggio popolare piemontese, già noto fin dal 1630, le cui caratteristiche estetiche e caratteriali si ritroveranno pressoché invariate nel suo successore.
Gironi, nel corso della seconda metà del Settecento, è uno dei protagonisti indiscussi degli spettacoli ambulanti del marionettista Umberto Biancamano (omonimo del conte di Savoia), meglio conosciuto come “Giôanin d’ij ôsei”. Secondo la storia, il giovane Sales segue con assiduità gli spettacoli di Biancamano, fintanto che un giorno decide di esibirsi anche lui nei cortili del capoluogo piemontese. Il giovane è ben conscio della bravura del “maestro” marionettista, così decide di spostarsi con il suo teatrino nelle province, lontano dalla concorrenza. Sales trova un decisivo aiuto economico nell’amico Bellone, con cui inizia un’assidua collaborazione e insieme al quale inventa il personaggio di Gerolamo. I due ottengono un discreto successo e riescono a portare lo spettacolo fino a Genova, dove però al tempo vi è il Doge Gerolamo Durazzo (1739-1809), il quale non apprezza per niente che la marionetta irriverente porti il suo stesso nome (Gerolamo): Sales e Bellone vengono espulsi dalla città con l’accusa di “lesa maestà”. I due tornano a Torino, ma anche qui si imbattono in un altro Gerolamo, re Gerolamo di Westfalia, fratello minore di Napoleone Bonaparte, il quale ordina di imprigionarli per lo stesso reato di cui erano già stati accusati. Una volta liberati, Sales e Bellone si affrettano a fare una cosa: cambiare il nome al loro personaggio di legno. I due marionettisti ricominciano ad esibirsi proprio a Callianetto, all’epoca un piccolo paesino circondato da boschi e osterie; lo stesso Sales è solito mostrarsi con un “tricorno” sul capo e i capelli legati in un codino, tutto allegro ordina un boccale di terracotta ricolmo di vino e prima che qualcuno se ne possa accorgere il marionettista e la marionetta si fondono in un’unica maschera: “Giôan d’la dôja”. È opportuno ricordare inoltre che negli anni Gianduia diviene un personaggio molto noto, tanto che da “villano sempliciotto”, protagonista di spettacoli ambulanti, si fa volto satirico, come dimostrano le apparizioni della maschera su giornali quali il “Fischietto” e il “Pasquino”; attraverso tali testate Gianduia entra nel vivo della scena politica, anche grazie alle illustrazioni di autori prestigiosi. Gianduia acquista in breve tempo una seconda identità, autonoma rispetto alla precedente, la marionetta va via via incarnando lo spirito onesto e ligio al dovere del popolo piemontese all’alba dell’Unità d’Italia. Tra le varie raffigurazioni spiccano la “Via Crucis di Gianduja” di Silla e “Da Torino a Roma” di Teja.

Con il passar del tempo la figura di Gianduia si lega intrinsecamente a Torino, ne segue i mutamenti e i cambiamenti più significativi: la città diviene un principale centro industriale e la maschera piemontese si associa alle “galuperie” dolciarie. Nel 1866 viene fondata la “Società Gianduia” che insieme al Circolo degli Artisti promuove un’operazione del rilancio del Carnevale piemontese nel segno della nuova direzione industriale.
I carnevali servono a ridare importanza alla città ma relegano la figura di Gianduia all’aspetto prettamente commerciale delle festa: la marionetta inizia a dimenticare le sue complesse e multiformi origini e si trasforma nell’immagine stereotipata che abbiamo oggi.
Ma non tutto è perduto: Gianduia, l’autentica maschera, sopravvive proprio nel luogo che lo ha visto nascere e crescere, ossia nei teatrini ambulanti, grazie a marionettisti quali Lupi, Razzetti, i Rame, i Burzio, i Marengo, i Niemen, o i Gambarutti. Lo stesso Lupi, nel 1941, così scrive per il suo/nostro Gianduia che continua a vivere per sempre: “Giandoja mòrt? L’é nen la prima vòlta /ch’a l’han cantaje ij funeraj an rima,/ma pen-a ’l mond a l’ha virà na svòlta,/l’é torna arsussità, pì svicc che prima!”
Negli spettacolini l’ indole satirica e politicizzata della maschera è sempre percepibile: nel quotidiano satirico di metà Novecento “Codino Rosso”, si legge “Rosso, ma Codino. Codino, ma Rosso”, un chiasmo che tutt’ora richiama la vera essenza di Gianduia, per dirla citando Alfonso Cipolla “Gianduja è rivoluzionario ma conservatore, conservatore, ma rivoluzionario.”
Capiterà dunque di vederlo tra la folla, il nostro amico Gianduia, ridanciano e con i “pumin rus”, un signorotto come tanti, che come molti si porta sulle spalle una storia complessa e inaspettata, e allora incrociamo il boccale con lui, facciamoci contagiare dalla sua indole allegra e spensierata. Ascoltiamo la verità di Gianduia: troviamo il coraggio di non prenderci sempre così sul serio e, per una volta, mandiamolo “sottosopra” questo mondo ipercinetico, sia mai che a furia di scuoterlo lo facciamo tornare un po’ più a misura d’uomo.

Alessia Cagnotto

Luci spente a San Marco

Com’è triste Venezia senza carnevale! E proprio quest’anno che la città lagunare compie 1600 anni di vita! Anche i tanti piemontesi abituè del carnevale di Venezia devono quest’anno rassegnarsi a causa dell’emergenza sanitaria. Salta l’agognato soggiorno nel periodo clou del carnevale di febbraio.

Niente maschere, niente balli, niente sfilate, niente allegria tra le calli e nella famosa piazza: solo nostalgia, silenzio e fascino che a Venezia non manca mai, neppure in simili circostanze. Alluvioni, acqua alta, pandemia, crollo del turismo, piazza San Marco deserta, gli storici caffè chiusi, che disastro per la città più bella del mondo! Bandiere a mezz’asta, si direbbe, ma il Mose finalmente funziona, almeno quello…Venezia vietata ai turisti tranne ai pochi beati che hanno la seconda casa in laguna e possono raggiungerla lo stesso se proprio non c’è un lockdown totale e drastico. Vivere il carnevale a Venezia nei giorni centrali della manifestazione non è in realtà molto semplice. Chi c’è stato sa bene che si cammina a fatica per la presenza di decine di migliaia di turisti che in fila indiana puntano verso piazza San Marco. Con il vaporetto certo si arriva prima ma la gente è stipata come le sardine in saor..Il fulcro del carnevale è la celebre piazza dove si ammirano le maschere più belle ma l’anima autentica del carnevale serpeggia nei vicoli, spunta nelle calle, su ponti e ponticelli, nei canali e nelle fondamenta dove intere famiglie veneziane escono dai portoni delle loro abitazioni con i costumi tradizionali, abbelliscono gondole e barchette e vanno a trovare i loro amici rigorosamente vestiti a festa. Non sarà il carnevale più bello al mondo ma sicuramente è quello più ricco di fascino, di mistero e di storia. Sono infatti trascorsi nove secoli dal primo documento ufficiale che fa riferimento a questa festa. Si tratta di un attestato del 1094 del doge Vitale Falier in cui si fa cenno per la prima volta a giochi e divertimenti pubblici. In una carta del doge si parla di bagordi carnascialeschi in occasione della visita in città di Enrico IV, l’imperatore di Canossa. Niente festa quest’anno ma spazio agli anniversari, i 1600 anni di vita di Venezia, 421-2021. La città nacque attorno al ponte di Rialto, dove si sviluppò il primo insediamento veneziano che risalirebbe al 25 marzo 421 con la consacrazione della chiesa di San Giacomo sulle rive del Canal Grande. Le sponde di Rialto, vero cuore economico della città, erano unite da un ponte di barche prima della costruzione di un ponte di legno. Ma non furono tempi facili: i barbari, dagli Unni ai Longobardi, si avvicinavano alla laguna. Il terrore spinse gli abitanti della terraferma a mettersi in salvo in laguna per sfuggire agli invasori. Venezia diventerà una delle città più potenti dell’Occidente medievale.
Filippo Re

Mondojuve, un Carnevale coi fiocchi allo Shopping Village

Giorni di fantasia invaderanno i corridoi dello Shopping Village Mondojuve, tra palloncini, esibizioni sul ghiaccio, personaggi dei cartoni animati, workshop per i bambini e un nuovo negozio di dolci e leccornie per i più golosi

Domenica 23 Febbraio

Presso la Galleria Artemisia di Mondojuve (strada Debouché, Vinovo), ci sarà un “Meet & greet” con un super ospite amico dei bambini, protagonista del cartone animato più gettonato del momento: il coniglietto Bing.

Si esibirà per salutare e intrattenere i suoi piccoli fan a partire dalle 15 fino alle 19, ogni ora per circa venti minuti.

Dal 24 al 28 febbraio

Sempre per i piccoli ospiti dai 3 ai 10 anni (non compiuti), verrà organizzato – dal 24 al 28 febbraio – un laboratorio presso l’area Kids intitolato “Ti conosco, mascherina” per creare la propria maschera di Carnevale.

A disposizione, cartoncini, piume, colori e ogni altro tipo di materiale che servirà per fare la mascherina più originale che ci sia per poterla sfoggiare e farla vedere agli amici.

Le attività dei bambini sono organizzate tutti i mesi, tutte con temi diversi, pronte per dedicare la giusta attenzione e non annoiare mai i piccoli visitatori.

Martedì Grasso – 25 Febbraio

Il 25 febbraio, alle 16:30, andrà in scena il consueto spettacolo sul ghiaccio degli atleti della società sportiva P.A.T, ormai famoso per gli habitués. Presso la Piazza Centrale dello Shopping Village la pista di pattinaggio, inaugurata lo scorso gennaio, si maschererà per la festa di Carnevale regalando agli spettatori uno show colorato e divertente con musiche e coreografie creative a tema. L’esibizione è, come sempre, aperta a tutti gli appassionati e gli amanti di questa disciplina. Per chi vorrà a sua volta provare l’ebrezza di pattinare sul ghiaccio, l’impianto osserverà i soliti orari non appena finito lo spettacolo: dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 20:00 e il sabato e la domenica dal mattino, dalle 10:00 alle 13:00, e al pomeriggio dalle 14:00 alle 20:00. Chi non fosse munito di pattini potrà noleggiarli direttamente sul posto, gratuitamente durante la settimana e al costo di 2€ al paio per la durata di un’ora il sabato e la domenica. I pattinatori si esibiranno per l’ultima volta a fine stagione, in occasione della Festa della Donna.

Ma non finiscono i regali di Mondojuve…

Il 22, 23 e 25 febbraio saranno distribuiti gratuitamente palloncini dai mille colori e zucchero filato ai bambini in maschera presso l’apposito desk in Galleria Artemisia.

Per chi non può proprio fare a meno dei dolci, il centro amplia la sua offerta commerciale con un nuovo negozio di bonbons e peccati di gola sia dolci che salati: ODStore è il posto giusto per i più ghiotti e per chi non sa resistere a nuove tentazioni.

Coccole per i bambini…

Il 22 e il 23 febbraio, all’ingresso del negozio, potranno essere truccati da mani esperte e trasformarsi così in quello che desiderano per festeggiare al meglio il Carnevale.

…e per i più grandi

Proseguono intanto fino al 29 febbraio i Saldi Autunno/inverno!

Dall’abbigliamento alle calzature, dagli articoli per la casa agli accessori per il tempo libero, dall’elettronica ai beni e servizi per la persona fino al pet.

Grazie alla sua vasta offerta commerciale Mondojuve offre un’esperienza di shopping in grado di soddisfare tutte le esigenze.

 

Carnevale alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina

Carnevale alla Pinacoteca dell’Accademia, fra tradizioni e fiabe della Russia

Domenica 23 febbraio 2020 alle ore 16:00

Martedì 25 febbraio 2020 alle ore 11:00

 

Nei giorni del Carnevale, un divertente laboratorio artistico nelle sale della Pinacoteca Albertina, in occasione della mostra “Incanti russi“.

Nella forma di una matrioska, daremo colore agli abiti degli Zar, dei cavalieri e delle principesse della Russia antica.

Per bambini dai 5 agli 11 anni, con le loro famiglie.

 

Costo dell’attività: 5 euro a bambino.

Biglietto d’ingresso: INTERO 7 euro, RIDOTTO 5 euro, GRATUITO (fino a 6 anni, possessori tessera Abbonamento Musei).
Via Accademia Albertina 8 – Torino

Per prenotare: pinacoteca.albertina@coopculture.it

tel 0110897370

Musei Reali “in maschera”: grande festa per i bambini… ma non solo

Le iniziative per un carnevale in perfetto stile sabaudo. Da sabato 22 a martedì 25 febbraio

In piazzetta Reale, a Torino, il Carnevale 2020 si festeggerà in piena e libera allegria con un occhio attento a rivivere la grande storia del passato.

Le iniziative proposte dal Polo dei Musei Reali saranno rivolte in particolare, e com’è giusto, ai bambini. Ma non solo. Festa per tutti. Mascherati o non. Si inizia sabato 22, con “Un pomeriggio da romano”, per chiudere i giochi nella giornata di martedì 25 febbraio con “Guerrieri in maschera”. Due gli appuntamenti di domenica 23 e martedì 25 febbraio. Ma ecco, nello specifico, il programma.

Sabato 22 febbraio, Museo di Antichità, ore 17: “Un pomeriggio da romano”, visita per i bambini a partire dai cinque anni

Tra le statue del Museo di Antichità c’è aria di festa: a Carnevale, rivive il clamore dei Saturnali, i giorni dedicati al dio Saturno. Questo è il momento migliore per trasformarsi in antichi romani e immergersi nella vita quotidiana di 2000 anni fa! I bambini potranno vestirsi a casa o farsi aiutare dall’archeologo in museo, portando con sé lenzuoli, tessuti colorati, nastro e spille. Prenotazione obbligatoria al numero 011/19560449; costo Euro 5 a bambino, ingresso gratuito per un accompagnatore.

Domenica 23 febbraio, Palazzo Reale e Armeria, ore 16: “Semel in anno…carnevale a corte”, visita tematica per tutti.

Percorrendo le sale auliche di Palazzo Reale e dell’Armeria, si scoprirà come Casa Savoia festeggiava il periodo più anticonvenzionale dell’anno, quello del Carnevale. Tra balli di corte, mascherate, spettacoli teatrali e tornei cavallereschi, sarà un’occasione di conoscenza del divertimento a Corte. Prenotazione consigliata al numero 011/19560449; costo Euro 5 a persona più biglietto d’ingresso.

Domenica 23 e martedì 25 febbraio, Sala Chiablese, ore 15,30: “Colori! Colori! Colori!”, visita laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni alla Mostra di Konrad Mägi “La luce del Nord”.

Il carnevale è una delle feste più colorate dell’anno. Quale occasione migliore per provare ad osservare e conoscere meglio i colori? Partendo dalle opere del pittore Konrad Mägi si proverà a capire insieme quali sono i colori primari e secondari, cosa succede mescolandoli insieme o avvicinandoli l’uno all’altro, quali colori sono amici tra di loro e come usarli per creare effetti brillanti o al contrario più tenui, proprio come veri artisti. Una volta svelati tutti i segreti del colore i bambini potranno utilizzare quanto imparato per realizzare insieme una allegra maschera di carnevale artistica. Prenotazione consigliata allo 011/19560449; costo Euro 5 a bambino, ingresso gratuito per un accompagnatore.

Martedì 25 febbraio, Armeria Reale, ore 17: “Guerrieri in maschera”, visita laboratorio per bambini a partire dai 5 anni.

Che ci fanno sugli elmi e le armature degli antichi cavalieri tutti quei volti grotteschi, musi feroci, sguardi truci e becchi di rapaci? Un tempo spaventavano i nemici, oggi stupiscono e divertono. I piccoli visitatori li scopriranno nell’Armeria Reale e poi, imitando gli armaioli del passato, potranno scatenare la fantasia per creare una maschera da battaglia. Prenotazione obbligatoria allo 011/19560449; costo Euro 5 a bambino, ingresso gratuito per un accompagnatore.

g. m.

 

Nelle foto
– “Carnevale”, Foto Musei Reali Torino
– Musei Reali. Foto Musei Reali Torino
– Konrad Magi: “La luce del Nord”, Foto Musei Reali Torino
– “Un carnevale archeologico”, Foto Musei Reali Torino

Carnevale di Ivrea, l’attività della polizia

Si sono conclusi a tarda notte, con la partecipazione complessiva di oltre 20000 giovani, i festeggiamenti per il Giovedì grasso

Nei servizi di ordine e sicurezza pubblica, diretti  dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ivrea e Banchette, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria e la Polizia Municipale di Ivrea, coordinati dalla nuova sala operativa interforze, sono stati impiegati circa 100 poliziotti del Commissariato di Ivrea, del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Reparto Mobile, della Divisione Polizia Amministrativa e delle pattuglie antiterrorismo della Polizia di Stato.

Nell’ambito dei servizi di polizia amministrativa finalizzati a verificare il rispetto della normativa vigente e delle ordinanze sindacali emanate per prevenire il consumo di alcool da parte di minori sono stati effettuati ripetuti controlli nei pubblici esercizi e nelle aree  attrezzate delle squadre di aranceri; tre esercenti sono stati sanzionati per aver somministrato super alcolici nonostante il divieto, 1 c.d. paninaro è stato sanzionato per non aver rispettato l’obbligo di cessare l’attività alle ore 1,30. Un giovane è stato segnalato per possesso per uso personale di sostanze stupefacenti. Grazie ai servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati in generale, con particolare attenzione, considerata la grande affluenza del pubblico, al contrasto dei reati predatori, sono state identificate di circa oltre 80 persone e controllati  26 veicoli; una persona è stata denunciata per guida in stato di ebrezza. Nel corso della serata, anche grazie alle misure organizzative condivise con gli organizzatori, nonostante la grande affluenza di pubblico facilitata dalle temperature miti, non si sono registrate criticità per l’ordine pubblico.