Caleidoscopio rock USA anni 60- Pagina 3

I traumi dell’esordio

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60 🇺🇸 

Nella storia del garage rock americano degli anni ‘60 abbiamo incontrato innumerevoli bands di giovani liceali che si trovavano perfettamente a proprio agio dal vivo durante i concerti e parallelamente riuscivano a gestire le pulsioni creative anche in studio di registrazione, dosando sapientemente suoni ed impasti.

In altri casi il tutto si ribaltava, specialmente quando il gruppo si dimostrava discretamente coeso in sala di registrazione ma perdeva amalgama nella dimensione “live”, magari distratto dal pubblico o dal contesto del caos di un “teenage club” o peggio di un “frat party” universitario, allorquando il “rumore disordinato e caotico” non di rado copriva la stessa amplificazione. Vi era inoltre un terzo caso, vale a dire la magia e l’empatia nelle “performances” dal vivo cui si contrapponeva il vero e proprio “trauma da blocco psicologico” in studio. I motivi potevano essere i più variegati ed il “trauma” trovava le sue cause in molteplici fattori: ambientali (luoghi inappropriati e quasi improvvisati), umani (attriti con il personale di registrazione, disagio all’interno della band per la presa di coscienza della differenza tra suono da studio e suono “live”), economici (insoddisfazione per il “budget” ristretto, ansia da “time is money”, equivoci sugli accordi presi “a monte”), creativi (aspettative frustrate dalla volontà dei discografici, soluzioni musicali imposte dall’alto e non condivise dal gruppo) etc. Si può affermare che il trauma “di natura ambientale” investì in pieno la band “The Individuals”, formatasi nel suo nucleo-base a fine 1964 nell’area tra Danville e South Boston, al confine tra Virginia e North Carolina. I membri erano Glenn Meadows (V), Ronnie Vaughan (V, chit), Ben Vaughan (chit), Tommy Redd (b, V), Sammy Moser (org), Ronnie Couch (batt); con management autogestito sfruttavano un volenteroso e generoso vicino di casa come “autista” per trasferirsi per esibizioni e “gigs” nelle zone vicine. Il suono della band si rifaceva ai Rolling Stones, ma in seguito fu forte anche la suggestione dai Blues Magoos; nonostante la gestione “home made”, la band suonò a più riprese per le feste di teenagers all’American Legion e in svariate “venues” quali Hupps Mill Bowling Alley, Moorefields, Oak Level Club, T-Bird Country, The Skylark Club, The Danville City Armory e all’Halifax County Fair. Nel 1967 vissero l’esperienza della sala di registrazione, da cui scaturì il primo (e unico) 45 giri: “I Want Love” [T. Redd] (Hos-45-2018; side B: “I Really Do”), con etichetta Raven Records, inciso a Danville (Virginia) presso The House Of Sound. Fu un esordio traumatico per la band a livello ambientale, data l’angustia del luogo, la limitatezza del budget e del tempo a disposizione e con dotazione strumentale e tecnologica di scarso livello. Il disagio che probabilmente avvolse la compagine… in un certo senso traspare anche dall’esito qualitativamente non eccezionale del disco. In seguito “The Individuals” continuarono con buoni risultati nei “gigs”, grazie anche alla programmazione del 45 giri sulla radio locale WHLF e ad Al Mapes nel suo show “1400 Club”. Tuttavia gradualmente la spinta propulsiva venne meno; entro la primavera del 1968 la band si sciolse, anche per sopravvenute gravidanze di fidanzate, chiamate in esercito e necessità economiche stringenti ed insostenibili.

Gian Marchisio

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 25

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60


Eccoci infine giunti alla venticinquesima ed ultima sezione della discografia garage rock a stelle e strisce del 1966 riservata alle bands meno note al grande pubblico. Con quest’ultima tappa si chiude un viaggio articolato e un’indagine su una realtà tuttora ingiustamente poco rivalutata, quella del garage rock “minore”, che tuttavia riserva continuamente sorprese e scoperte inaspettate per studiosi e cultori del genere. C’è inoltre da rilevare un’altra realtà (ancor meno studiata): quella delle demo e degli acetati (ossia le “prove di stampa” preliminari dei vinili, prodotte per valutare l’esito della preparazione del disco matrice). In questa sezione conclusiva s
ono state inserite anche alcune bands di piccolo cabotaggio che riuscirono ad incidere 45 giri in assoluta economia di risorse e con esiti musicali e discografici a volte sinceramente mediocri; la loro presenza risulta tuttavia efficace, poiché costituiscono un ideale ponte di collegamento proprio con tutta quell’area delle “prove di stampa” suddette…

–  The West Coast Branch “Linda’s Gone / Spoonful”  (Valiant Records V-753);

–  Jack Eely & The Courtmen “Louie Louie ‘66 / David’s Mood”  (Bang Records B-520);

–  Zoofs “Get To Know Yourself / Not So Near”  (Deesu 310);

–  Larry Mack “Last Day Of The Dragon / Can’t You See Me Crying”  (Ty Tex TT-126);

–  The Echomen “Long Green / Chocolate Chip”  (Fox N. 1);

–  The Aftermath “Messing With The Kid / Bury My Body”  (Tortoise Records T-66003);

–  Secret Agents Of The Vice Squad “I Saw Sloopy / Things Happen”  (Jerden 784);

–  Tommy Tucker & The Esquires “Don’t Tell Me Lies / What Would You Do”  (IGL Records 45-121);

–  The Wonders “I’m Not Willin / Baby Come Back”  (MMC 45-011);

–  The Tortians “Vibrations / Red Cadillac”  (Karry Way Records 106);

–  The Lazy Eggs “I’m Gonna Love You / As Long As I Have You”  (Enterprise Records E-5060);

–  The Capes Of Good Hope “Shades / Lady Margaret”  (Round Records 1001);

–  Vic Pernell & The Hangmen “Live For Today / Sad Boy”  (Century Records 23830);

–  The Reactors “Do That Thing / 1 – A”  (Cameo C-446);

–  The Gee Tee’s “Put You Down / Dog”  (Perfection Rock Sound Studios 566);

–  The Gamins “Ridin’ High / Freeway”  (Soma 1459);

–  The Sky “I’m Not A Fool / I Know What’s Up”  (Dynovoice Records 224);

–  Michael-John & The Pendulums “You’re Wrong Girl (voc.) / “You’re Wrong Girl (instrum.)” (Bob-Ke 275C-121237);

–  [The] Bird[-]Dogs “Shoppin Around / Unchain My Heart”  (IGL Records 45-118);

–  The Mercy Boys “This Girl / Long, Tall Shorty”  (Panorama 45);

–  The Cholos “Last Laugh / Whistling Surfer”  (Farad Records 45-1485);

–  The Lagnafs “Your Money Couldn’t Buy Me / Yes I Do”  (45-101);

–  The Stonemen “No More / Where Did Our Love Go”  (Big Topper Records 1107/1108);

–  The Gremlins “Eeverybody Needs A Love / Wait”  (SS-8430-01).

Gian Marchisio

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 24

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La “fobia del volo” perseguitò a lungo il mondo della musica rock statunitense, specialmente per tutto il decennio tra 1960 e 1970, quando ancora era persistente e tenace il ricordo del giorno fatale (“The Day Rock Died” o “The Day The Music Died”) del 3 febbraio 1959.

Quella fu la data lugubre del rock ‘n’ roll, con quel disastroso incidente in Iowa in cui persero la vita Buddy Holly, Ritchie Valens e J.P. “The Big Bopper” Richardson a bordo del monomotore da turismo Beechcraft Bonanza, affidato ad un pilota quasi improvvisato in una notte di maltempo e nevicate. La ferita lasciata da quel luttuoso evento continuò a sanguinare, come una sorta di maledizione che incombeva sul mondo del rock a stelle e strisce; non sorprende dunque il fatto di constatare che anche in varie bands del garage rock americano la “fobia del volo” pesasse su parecchi musicisti, tanto da costringerli talvolta ad estenuanti viaggi in automobile o in van (e dunque non solo per ragioni economiche…). Nella presente sezione discografica non mancano alcune bands in cui la suddetta “fobia”… non tardò a manifestarsi e a colpire.  

–  Flash & The [Memphis] Casuals “In The Midnight Hour / Uptight Tonight”  (Block 485);

–  Tangents “Stand By Me / Hey Joe, Where You Gonna Go?”  (Impression Records 111);

–  The Beaten Path “Doctor Stone / Never Never”  (Jubilee 45-5556);

–  The Fabulous Four “Happy / Who Could It Be?”  (Brass 314);

–  Raga and The Talas “My Group And Me / For Old Times Sake”  (World Pacific Records 77847);

–  Jerry and The Playmates “Want-A-Love You / She’s The Kind”  (Alvera 677A-4239 / M-68);

–  Woody Carr & The Entertainers “Hey, Little One / Just Another Fool”  (Jerden 799);

–  The Chessmen “You Can’t Catch Me / Mr. X”  (Phalanx 1018 / 1019);

–  The Bush “Don’t You Fret / To Die Alone”  (Hiback HB-104);

–  Lance Fox & The Bloodhounds “You Got Love / That’s Your Problem (It Ain’t Mine)”  (Bang Records B-523);

–  The Clichés “Save It For Me / Why, Why, Why”  (Wes Mar 1020);

–  Tony Harris “Super Man / How Much Do I Love You”  (Dee Gee Records 3014);

–  The Poverty Five “Cry Cry Cry (Over You) / Sorrow”  (Thumbs Down 45-1002);

–  The Vanguards “What’s Wrong With You / Roll Over Beethoven”  (U-29271);

–  Aesop and The Fables “You’ll Be My Pride / Grass”  (Panorama 29);

–  The Executives “Why Make Me Cry / I’ll Feel A Whole Lot Better When You Are Gone” (Galena Records G-114);

–  The Renegades “Oh Yeah / I Don’t Know”  (Rich Records RR 109);

–  The Cavaliers “Checkmate / Seven Days Of Cryin’”  (Crisis Records BB-101);

–  The Relics “Inside Outside / Skin Sin”  (Phalanx 1012 / 1013);

–  The Springfield Rifle[s] “The Bears / There Is Life On Mars”  (ABC Records 45-10878);

–  The Madadors “Girl Don’t Leave Me / Alright”  (Feature Records 817R-105);

–  Chances R “I’ll Have You Cryin’ / Winds And Sea”  (Quill Records 105);

–  The Survivors “Quoth The Raven / Midnight Mines”  (Chattahoochee Records CH-718);

–  The Tempters “It’s Been A Long Long Time / I Will Go”  (Link Records LR 708).

(…to be continued…)

Gian Marchisio

   

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 23

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

La sessione di registrazione in studio per l’uscita del tanto anelato primo 45 giri era un traguardo ambìto per molte garage bands americane di liceali di metà anni sessanta. Ma come riuscirci? Si poteva tentare la via delle “Battles of the Bands”, le quali non di rado annoveravano tra i premi proprio la sessione di registrazione gratuita presso una sala locale o regionale; oppure sondare il terreno delle “conoscenze” e dei “ganci”, magari tramite amici di discografici locali o di responsabili di programmazione delle radio; o ancora si tentava l’invio “al buio” di demo e registrazioni casalinghe, sperando di finire sotto il radar di qualcuno del “giro”. Nella presente sezione discografica troviamo bands che tentarono (con sorti variegate) tutte e tre le vie, ma in particolar modo quella delle demo e delle registrazioni “home made”. Quando si concluderà questa ampia discografia garage rock del 1966 cercheremo di scavare nel mondo di acetati e demo, fin là dove davvero quasi nessuno spinge lo sguardo…

– Spencer’s Van Dykes “I’ll Blow My Mind / When I See Her” (Doré 779);
– Tom and The Cats “Walkin’ Man / Summertime Blues” (Paula Records 242);
– Paul Martin “It Happened / I Can’t Stay Here Anymore” (Impex Records 7-66);
– The Improper Bostonians “How Many Tears / I Still Love You” (Minuteman MA 207);
– Lonnie & The Legends “I Cried / Baby Without You” (Impression Records 109);
– The Page Boys “Sweet Love / All I Want” (Ruff Records 45-1020);
– The Descendants “Garden Of Eden / Lela” (MTA Records MTA 112);
– The Unusuals “Summer Is Over / I Could Go On” (Mainstream Records 653);
– The Trashmen “Hanging On Me / Same Lines” (Tribe Records 45-8315);
– The Loved Ones “Surprise, Surprise (For You) / Another Time Or Place” (Ambassador TIF 212);
– Denny Belline and The Rich Kids “Money Isn’t Everything / Summer Girl” (RCA Victor 47-8883);
– The Wanted “Here To Stay / Teen World” (The Detroit Sound 222);
– The Heros “I Can Only Give You Everything / Say It With A Smile” (M-Gee Records MG-001);
– Polk Shelton and The Front “Catch A Thief / Slash ‘N’ Drip” (Askel Records AK-106);
– The Trojans “The Kids Are Allright / Leave Me Be” (Boss BOS 006);
– The Voyagers “I Want You Back / Can’t Save This Heart” (Feature Records F-101);
– The Av[a]lons “Mad Man’s Fate / Come Back Little Girl” (Pyramid 6-6877);
– The Cult “Here I Stand / You Know You Really Hurt Me Girl” (20th Century Fox Records 636);
– The Abstrack Sound “Your Gona Break My Heart / Judge Him If You Can” (CBM);
– The Outcasts “People / You’re Teaching Me” (Sola 12);
– The Brave New World “It’s Tomorrow / Don’t You Know You Better Love Me” (Piccadilly Records 225);
– The Sparkles “Something That You Said (Makes Me Cry) / Daddy Gonna’ Put The Hurt On You” (Hickory 45-1390);
– The Inrhodes “Hold The High Ground / Lookin’ Around” (Dunhill D-4055);
– Sir David & His Knights “Shotgun / All My Love” (Pa-Go-Go 45-103).

(…to be continued…)

Gian Marchisio

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 22

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

La possibilità di avere entrate economiche discretamente regolari era generalmente uno dei “chiodi fissi” di una garage rock band di liceali americani di metà anni ‘60.

Non di rado la costanza delle entrate era preferita all’ammontare stesso di ciascuna di esse, specialmente quando si ricorreva (in molti casi) al “management” autogestito e “home-made”. Va da sé che il poter contare su amicizie tra la gioventù agiata (ancor meglio con contatti in politica) era un vero toccasana, sia dal punto di vista dei “ganci” con il mondo discografico, sia sulla possibilità di avere svariate occasioni per animare feste private a tema musicale. Ne deriva che per le band esordienti i “pool parties” (feste in piscina nell’ambito di una cerchia di amicizie benestanti) costituissero una non trascurabile fetta di entrate economiche; inoltre le feste rientravano in quel contesto irrinunciabile in cui il “passaparola” a volte era persino più efficace e capillare di una promozione manageriale a pagamento. In questa sezione discografica compaiono alcune bands che non disdegnarono questo versante dell’intrattenimento…

– The Cutaways “You’re Driving Me Out Of My Mind / Now That You’re Gone” (Agogo Records);
– The War Lords “Real Fine Lady / I’ve Got It Bad” (Thor Records 810 T-0759);
– Raunch “A Little While Back / I Say You’re Wrong” (Bazaar 10-001);
– Lord Charles & The Prophets “Ask Me No Questions (I’ll Tell You No Lies) / Mojo Hand” (R.M. Review R-1 / R-2);
– Daze Of The Week “Believe Me / One Night Stand” (Piece Records PR-1003);
– The Jaggerz [Jaggers] “Feel So Good / Cry” (Executive Records Inc.);
– The Bards “Alibis / Thanks A Lot Baby” (Emcee Records E-013);
– [The] Distant Sounds “It Reminds Me / Dreamin’” (Citation Records 17371/17372);
– The Knightsmen “Fever / Daddy Was A Rolling Stone” (Ikon Records IER 514);
– The Chains “Carroll’s Gotta Cobra / I Hate To See You Crying” (Hanna-Barbera Records HBR 460);
– The Spiders “Don’t Blow Your Mind / No Price Tag” (Santa Cruz SCR 10,003);
– The Ones “Maybe It’s Both Of Us / Don’t Make Me Over” (Contrapoint 9010);
– Jerry and The Gems “Last Stop / Summertime” (Heigh-Ho 630);
– The Winkle Pickers “I Haven’t Got You / (My Name Is) Granny Goose” (Colpix Records CP-796);
– Feebeez “Walk Away / Season Comes” (Stange R-2216);
– The Insites “Nothing Is Wrong With Love / Stop, Look And Listen” (Vague 901);
– The Tangle “Any Time, Any Where / Our Side Of Town” (Canary 1012);
– The Fraggies “Stick With You / I Wanna Love You” (Cameo C-410);
– The Do’s And The Dont’s “I Wonder If She Loves Me / Our Love May Not Live Again” (Red Bird RB 10-072);
– [The] Scurvy Knaves “It’s Not Like That / Gypsy Baby” (Twelve Hands);
– Jim Curran and The Lonely Ones “Aren’t You Happy? / Drums Send Me” (D-REA 6-6333);
– The Bethlehem Exit “Walk Me Out / Blues Concerning My Girl” (Jabberwock Records JSF-110);
– Jet City Five “Do You Wonder / Oh Julie” (Thumbs Down 1005);
– The Blue Vistas “Four Inches Above The Knees / The Lonely Bull” (Sun-Ray SRR-118).

(…to be continued…)

GIAN MARCHISIO

 

Garage Rock USA 1966. Discografia minore / 21

Caleidoscopio Rock USA Anni ‘60


Anche l’occhio vuole la sua parte” è frase sempre efficace, tantopiù nel mondo dello spettacolo e della musica. Ma noi qui parliamo di aspetto estetico delle etichette discografiche, soprattutto nei casi infausti in cui grafia, cromia e scelta della disposizione di nomi, numeri e loghi risultino infelici, azzardate o del tutto irrazionali. Nel garage rock americano di metà anni ‘60 ci si imbatteva a volte in 45 giri le cui vesti grafiche presentavano impostazioni cromatiche quasi imbarazzanti, che ne mettevano perfino a rischio la leggibilità (con casi di grigio canna di fucile su sfondo amaranto, bronzo su ocra, rosso su rosa intenso, grigio antracite su nero etc. etc.); o recanti caratteri (spesso per dischi autoprodotti) simili al dattiloscritto di un acetato o di una demo, o troppo piccoli, o talvolta mal distribuiti sull’etichetta. Nella presente sezione discografica compaiono alcuni casi di “cromie azzardate” che sfortunatamente contribuivano a dare una veste brutta (nonché ostica alla vista) a prodotti musicali non di rado interessanti e di livello più che discreto…

–  The New Arrivals “Let’s Get With It / Just Outside My Window”  (Macy’s/7Up SBM-45-104);

–  Jason & The Argonauts “I Don’t Need Anything / The Time For Weeping”  (Byit A-8166);

–  Finnicum  “On The Road Again / Come On Over”  (Ruff Records 45-1011);

–  Billy Rat & The Finks “All American Boy / Little Queenie”  (IGL Records 45-122);

–  The Quinns “I Knew / (It’s) Been A Long Time”  (Capito 2022);

–  Half Pint And The Fifths “Orphan Boy / Loving On Borrowed Time”  (Orlyn ORL-666242);

–  The Rotten Kids “Let’s Stomp / Twelve Months Later”  (Mercury 72558);

–  The Fabulous Wunz “If I Cry / Please”  (Pyramid 6-6934);

–  Jay Dee & The Chasers “I Do / Gloria”  (RI 2204);

–  The Outer Limits “Don’t Need You No More / Walkin’ Away”  (Goldust Records 45-5014);

–  The Raevins “The Edge Of Time / Around And Around”  (Big O 55-8114-01);

–  The Shades “I Need You / With My Love”  (Encore 1002);

–  The Shaggy Boys “Stop The Clock / In The Morning”  (Red Bird RB 10-074);

–  The Night Crawlers “Let[‘]s Move / Hiding”  (Shadow Records S-45 101);

–  Danny’s Reasons “Little Diane / Believe Me”  (International Recording Co. 6935);

–  The Pickwick Papers “I Want To Do It / You’re So Square”  (Phalanx 1026);

–  The Grim Reepers “Two Souls / Joanne”  (Chalon Records 1003);

–  The Red Coats “You Told A Lie / I’m Going To Tell You About My Baby”  (Orchid Of Memphis 507);

–  Al and The Echoes “The Whole Towns Talking / Baby Remember Me”  (Echo H 1003);

–  The Misty Blues “Still In Love With You Baby / I Feel No Pain”  (Stature 66-5-7);

–  The Clouds “You Tell Me Lies / Jeannie”  (Kidd 1333);

–  Pulsating Heartbeats “Anne / Talkin’ bout You”  (Pace Setters Internationale 007);

–  The Lee VI’s “I Don’t Know / Pictures On My Shelf”  (Radio S1-125);

–  The Immigrants “Time To Say Goodbye / Walkin’ The Dog”  (Starburst Recordings SR 3121).

 (…to be continued…)

Gian Marchisio

   

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 20

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Per l’orizzonte musicale di riferimento di una garage band americana anni ‘60 di liceali… il “management” poteva essere “homemade” il più delle volte. In ogni caso il “manager sveglio” (anche in presenza di un “budget” ridotto all’osso) era quasi sempre molto attivo, audace e capace sul versante di “gigs” e di date delle esibizioni sul territorio. Le “venues” dovevano essere le più diverse; più erano variegate ed assortite, maggiore poteva essere il raggio di azione della band sulle aree limitrofe e oltre. Nella presente sezione discografica compaiono alcune bands che si mostrarono attive principalmente su tipologie di “venues” tipiche della fascia di età dei teenagers o al massimo degli anni del college (teen clubs, feste di fine liceo, feste di college, frat parties, feste in piscina, animazioni musicali “a latere” di eventi sportivi universitari o di premiazioni), quando “in primis” la componente del ritmo la faceva da padrone…

–  The Woolies “Who Do You Love / Hey Girl”  (Dunhill 45-D-4052);

–  The Tears “Weatherman / Read All About It”  (Scorpio 409);

–  The Critters “Mr. Dieingly Sad / It Just Won’t Be That Way”  (Kapp Records K-769);

–  The Liberty Party “Weep On / Get Yourself Home”  (Jerden 787);

–  Head and The Hares “I Won’t Come Back / One Against The World”  (H and H Productions);

–  The Six Pents “Summer Girl / She Lied”  (Kidd 1335);

–  The Smoke Rings “Love’s The Thing / She Gives Me Love”  (Prospect Records 101);

–  The Meen “Say You Love Me / Greenfields”  (Varmint VPB-103);

–  The Skeptics “Apple Candy / Ride Child”  (Kampus K-814);

–  Road[‘]s End “When I Look At You / Why”  (Brahma BR621661);

–  Plain Brown Wrapper “And Now You Dream / You’ll Pay”  (“This is music” Record Company 2114);

–  The Looms “It’s True / I Never Have Seen Snow (from House of Flowers)”  (Montgomery M-009 / M-0010);

–  Baron Thomas and The Blue Crystals “We’ll Be Thru For Ever / Tension”  (Courier Records SS-8150-01);

–  The Druids “Cool, Calm And Collected / Sorry’s Not Enough”  (MNO-101);

–  The Great Lakes “Dangerous Sue McGrew / We’ll Build Our Own Kind Of Love”  (Claridge Records CR-313-D);

–  T.C. Atlantic “Faces / Baby Please Don’t Go”  (Turtle T-1103);

–  The In-Crowd “In The Midnight Hour / Nothing You Do”  (Ronn Records R-1);

–  Shep and The Downbeats “Girl Girl / You’re Never There”  (Satin S-403);

–  The Outcasts “I Wanted You / Little Bitty Man”  (Shore Bird Records SB-1005);

–  The Komons “Caught In The Trap / Why”  (Feature Records 817R-104);

–  The Travelers [IV] “A Message For You / This Happens To Me”  (Rox Records ROX-1001);

–  The Ascots “Who Will It Be? / So Good”  (Frat Records);

–  Stacy’s 5th “My Lovin’ Baby / This Thing”  (Jubilee 45-5540);

–  Fearsome Five “It’s Allright / Yes, I Love You”  (Fearsome 101).

(…to be continued…)

Gian Marchisio

Garage rock USA 1966. Discografia minore / 19

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Negli anni ‘60 la realtà radiofonica a stelle e strisce era ben diversa dalla situazione attuale.

Prima che si avviasse l’inesorabile (e deleterio) processo di omogeneizzazione del contenuto delle classifiche radiofoniche, non era assolutamente insolito che nelle “top 40 hit parades” locali potessero dominare (e a volte spadroneggiare) brani di bands di teenagers della zona, magari incisi per etichette autoprodotte e con budget limitati. Anzi, tutto ciò non era altro che un’onda lunga che si proiettava sui decenni successivi fin dal dopoguerra, allorquando molti artisti del rhythm & blues e del rockabilly avevano messo ben solide radici nel gusto locale per tutta la durata degli anni 50. Se inoltre consideriamo che una buona fetta del garage rock prendeva le mosse dal rock’n’roll e dalle sue sottocategorie, si può dire che quell’onda lunga si era già estesa per quasi un ventennio. Nella presente sezione compaiono alcune “hit locali” radiofoniche in qualche modo sorprendenti, perché nate da mezzi economici e investimenti già allora quasi irrisori.

– The Continentals “I’m Gone / Blue Moments” (Gaylo Records BM-124);
– The Bees “Voices Green And Purple / Trip To New Orleans” (Liverpool 45-LIV 62225);
– The Restless Feelin’s “Hey, Mama, You’ve Been On My Mind / A Million Things” (United Artists Records UA 50053);
– The Untamed “Lonely Boy / Someday Baby” (Royal Scot RS 103);
– The Egyptians “Suzanne / Love Me Right Now” (My Records 2910);
– The Wig “Drive It Home / To Have Never Loved At All” (Goyle Records 101);
– The Orfuns “Gettin’ It On / Put You Down” (Shore Bird Records SB-1004);
– Jason Merrick & The Finders “No Love At All / I’m Not What You Are” (“Big Sound” Records 14002);
– The Express “You Gotta Understand / Long Green” (Piccadilly Records 226);
– John Fred And His Playboys “Outta My Head / Love Comes In Time” (Paula Records 247);
– The Trackers “You Are My World / Why Do I Cry” (Landa Sounds LS-101);
– The Young Men “A Thought For You / Go Away Girl” (Maltese Records MLT-108);
– The Imperials Limited “She Said It So Sweet / Wipeout ‘66” (National Recording Corporation NRC 401);
– Beaver And The Trappers “Happiness Is Havin’ / In Misery” (White Cliffs 236);
– The Lundons “I Love You So / It’s Gonna Be All Right” (Tiki Records 15859);
– The Castel[l]s “Save A Chance / Children Who Dream” (Black Gold Records 306);
– [The] Smubbs “Don’t Come Close / Down On The Corner” (ABC-Paramount 45-10797);
– The Suburbans “The Love That I Had / Talk To Me” (Vermillion Records V-268);
– The No-Na-Mee’s “Gotta Hold On / Just Wanna Be Myself” (Era Records 3165);
– The Wild Flowers “On A Day Like Today / A Man Like Myself” (Aster 01);
– The Excels “Gonna Make You Mine, Girl / Good Bye Poor Boy” (Carla Records 2529);
– The Indifferents “She’ll Be Back / Cindy” (Valor Records 110);
– The Stairway To The Stars “Dry Run / Cry” (Brite Star);
– The Townsmen “What Have I Done / Tired Of Waiting” (Ikon Records IER 511-512).

(…to be continued…)

Gian Marchisio

Garage rock USA 1966. Discografia minore /18

Caleidoscopio rock Usa anni 60

Si sa… quando il budget per le sessioni di registrazione è limitato… sarebbe bene ingranare subito con i suoni e l’esecuzione complessiva, per evitare il prolungarsi dei “takes” e per far sì che il prezzo non lieviti spaventosamente, gravando sulle “tasche piccole” di una band di liceali di metà anni ‘60. Eppure gli imprevisti erano sempre dietro l’angolo e gli aneddoti sugli “incidenti” in vista della sala di registrazione erano davvero innumerevoli e assortiti: dal cantante quasi afono al batterista alticcio, dalle “location di fortuna” (sottotetti, basements, stanze di hotel dismesse, ex depositi riadattati etc.) alle strumentazioni di presa di suono inadeguate per il garage rock, dagli errori di orario degli appuntamenti agli equivoci su indirizzi ed edifici (o perfino inaspettati casi di omonimie fra agenti…). In buona sostanza le sessioni di registrazione erano tutt’altro che “passeggiate di salute”… e nella presente sezione discografica compaiono almeno tre bands che dovettero affrontare inattesi e spiacevoli “aumenti dei costi”, purtroppo anche a scapito del prodotto finale…

– The Savages “The Best Thing You Ever Had / Cheating On Me” (Red Fox Records RF-111);

– Lyn and The Invaders “Secretly / Boy Is Gone” (Fenton Records 2040);

– The Real List “Pick Up The Marbles / Still In Love With You Baby” (CP Records CP 102);

– The Electric Company “Scarey Business / You Remind Me Of Her” (Titan FF-1735);

– The Myddle Class “Don’t Let Me Sleep Too Long / I Happen To Love You” (Tomorrow 45-7503);

– Ravin’ Blue “Love / It’s Not Real” (Monument 45-968);

– The Escapades “Mad Mad Mad / I Try So Hard” (Verve Records VK-10415);

– The Ascendors “I Won’t Be Home / My Friend” (Lee Records 105);

– The Showmen “Make Up Your Mind / Almost There” (T.R.C. Texas Record Company 2068);

– The Karpetbaggers “The Fire I Feel / Watch It Rain” (Trig Associates 202/203);

– The Gladiators “I Need You / Turning To Stone” (Donnie Records D-701);

– Nobody’s Children “Jungo Partner (A Worthless Cajun) / Let Her Go” (United Artists Records UA 50090);

– The Maltees Four “You / All Of The Time” (Pacific Challenger PC 111-45);

– The Gnats “That’s All Right / The Girl” (Emcee Records E-014);

– Creation’s Disciple “Psychedelic Retraction / I’ll Remember” (Dawn Records 309);

– Mark IV “Hollow Woman / Better Than That” (Columbia 4-43911);

– The Motleys “You / My Race Is Run” (Valiant Records V-739);

– The Bittervetch “Bigger Fool / A Girl Like You” (Pixie 804M-0081);

– [The] Sunrisers “No One / I Saw Her Yesterday” (Patty Records PR-101);

– The Opposite Six “I’ll Be Gone / Why Did You Lie?” (Spectre Records ES 119/120);

– [The] One Eyed Jacks “Die Today / Somewhere They Can’t Find Me” (Lakeside Records 1981);

– Bob London and The Bobbies “Times In My Life / Don’t Know Where To Start” (Gee-Bee Records 927M-6011);

– The Four Keys “One Way Street / Morning” (Century Records V 25266);

– Emotions “Every Man / I Just Do” (Amway 825M-4957).

(…to be continued…)

Gian Marchisio

Garage rock USA 1966. Discografia minore /17

Caleidoscopio rock USA anni 60

Credete che per una garage rock band di liceali di metà anni ‘60 in USA contassero poco o nulla la buona sorte e qualche bel colpo di fortuna al momento giusto? Non la pensavano così moltissimi membri di compagini musicali di quei tempi, sulle quali fiorivano abbondanti aneddoti riguardanti vezzi, “fisse” e vere e proprie forme di scaramanzia legate a quelli che per noi potrebbero essere solo dettagli ininfluenti. La casistica era quantomai varia, ma spaziava dalla disposizione in auto durante i viaggi, alle azioni poste in essere per montare gli impianti di amplificazione, addirittura al colore delle “business card” distribuite agli emissari delle case discografiche o ai “talent scouts”. Fatto sta che se per scaramanzia il bassista andava a sedersi sul sedile anteriore del van… poteva costituire un “problema”, così come poteva essere grave dimenticarsi di qualche “rito” prima di un concerto o di una sessione di registrazione in studio. Nella presente sezione discografica figurano almeno tre bands che consideravano assolutamente fondamentali i “flussi positivi” e un buon equilibrio karmico…

– P.B. & The Staunchmen “Mean Willy / Lost Generation” (Lee Records 100);

– The Shadows Four “You’ll Be The Blame / Leavin’ Today” (JCP 1037);

– Beethoven 4 “Don’t Call On Me / Hairy Dog” (TAG 4000-1/2);

– The Swingin’ Safaries “Syncopated Beat part 1 / Come On Girl” (Flip Pop 45-101);

– The Buccaneers “Oop Poo Pah Doo / Please Go Steady With Me” (Cozy Records 550);

– The Senders “Chintz And Rubies / Whats Your Sisters Name” (Marlin Records 1910);

– The Last Word “Sleepy Hollow / Jump, Point And Shout” (Downey Records D-137);

– Johnny & The Nite Ryders “She’s Gone / I Had A Girl” (Perfection Rock Sound Studios 558);

– [The] Bends “If It’s All The Same To You / The Four Seasons Of Love” (Rebel HF-103);

– The Rejects “Find Your Man / Hey Girl” (Big Sound 305 / 815N-0305);

– The Leaves Of Autumn “A Love Lost / It’s All Over Gal” (Orlyn ORL 66720);

– The Tyrods “Girl Don’t Know / She Said, He Said” (Mark Records MR 202);

– The King Bees “Keep Lovin’ / I Want My Baby” (Pyramid 6-6217);

– Jade Of Stone [The Jades of Fort Worth] “Little Girl / Mercy, Mercy” (Emcee Records 012/013);

– Prince and The Paupers “What More Can I Say / Trouble Proof” (Starlite Records 45-105);

– The Yardleys “Come What May / The Light Won’t Shine” (Foundation Records FS-100);

– The Marauders “Just Times Between Us / Warning” (Heads TS-9518/9519);

– Chris Morgan & The Togas “There She Goes / Would You Believe (Love Is Dead)” (Challenge 59330);

– The Sands “Little Things / Better Man Than I” (JCP 1042);

– The Jayhawkers “To Have A Love (As Sweet As You) / Send Her Back” (Deltron 1228);

– The Insects “She’s A Pest / The Girl That Sits There” (Earthy Records 101);

– The Brigands “I’m A Patient Man / (Would I Still Be) Her Big Man” (Epic 5-10011);

– Denny Noie & The 4th Of Never “Dee-Dee / Don’t Follow Me” (Tener TC-150/151);

– The Denmarks “Sweet Dreams / Pretty Lies” (Clevetown Records CTXP-260).

(…to be continued…)

Gian Marchisio