Lo scrittore aveva rilasciato un’intervista in cui sollecitava a smantellare la protezione del solito cantiere di Chiomonte. Non si è presentato all’udienza che viene rinviata a luglio
A tenere banco nelle cronache di queste ore è ancora una volta la storia infinita di nome Tav. La polizia ha individuato in un ufficio delle poste di Torino Nord un plico con all’interno un proiettile. La missiva “esplosiva” era indirizzata all’Italcoge, una delle aziende impegnate nei lavori al cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. non è il primo atto intimidatorio di cui la ditta è stata vittima negli ultimi anni, ad opera di frange estreme del movimento che contesta l’alta velocità.
Nel frattempo sono stati assolti per insufficienza di prove Cristian Rivetti ed Emanuele Davì, due degli attivisti accusati di avere preso parte alla “guerriglia” contro lo stesso cantiere di Chiomonte l’8 febbraio dello scorso anno La decisione è stata assunta dal giudice per le udienze preliminari Alessandra Danieli. Gli imputati, fin dall’inizio, hanno sostenuto di non avere mai partecipato ai disordini, durante i quali – da qui l’accusa – era stato danneggiato un escavatore.
Mentre si registrano le due assoluzioni inizia l’udienza preliminare del processo che vede protagonista lo scrittore Erri De Luca. Aveva infatti rilasciato un’intervista in cui sollecitava a smantellare la protezione del solito cantiere della Tav a Chiomonte. De Luca non si è presentato all’udienza che si svolge a porte chiuse. All’esterno del palagiustizia di Torino qualche decina di attivisti No-Tav ha creato un presidio per leggere brani tratti dai libri dello scrittore che è accusato di istigazione a delinquere. Ma l’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 9 luglio.
(Foto: il Torinese)