ARTE- Pagina 137

Wall Drawing, l’opera d’arte nelle Langhe firmata David Tremlett

A Coazzolo, piccolissimo comune in provincia di Asti, sorge una piccola chiesa costruita alla fine del Seicento, tuttora consacrata, che vanta una meravigliosa vista mozzafiato sulle colline.


Questa deliziosa cappella, la Beata Maria Vergine del Carmine, edificata tra i filari delle vigne del Moscato e già Patrimonio Unesco, è diventata, in seguito all’intervento di wall drawing dall’artista britannico David Tremlett, un bellissimo esempio di opera moderna pop.
La superfice, di 300 metri quadri circa, è stata dipinta dal pittore con tre colori dominanti: il giallo per il porticato, la terra di Siena per il corpo della chiesa e il verde oliva per la sacrestia e il basamento.
David Tremlett, molto apprezzato per i suoi dipinti murali, è innamorato del nostro paese, che considera, a ragione, la patria della pittura e che lo ha meravigliato con opere d’arte incredibili e potentissime come quelle di Michelangelo e Raffaello.  “Per imparare qualcosa devi lasciarti stupire e saper osservare”, afferma Tremlett, e lui per realizzare quest’opera lo ha fatto profondamente: ha osservato i vigneti, ha parlato con i contadini condividendone il lavoro, le giornate e il cibo.


Il risultato è arrivato dopo centinaia di disegni, forme geometriche e dettagli in cerca di un dialogo con la natura, tra tradizione e modernità. Ed è proprio quest’ultimo l’aspetto più interessante e se vogliamo più sorprendente di questo progetto artistico, l’incontro tra il passato e il contemporaneo, l’unione tra la genuinità ed i valori di una comunità d’altri tempi con nuovi linguaggi artistici, la capacità di far coabitare una natura meravigliosa e portatrice di memorie e semplicità con l’ardire di un opera che si esprime attraverso un lessico innovativo.

 

Maria La Barbera

Rotary Torino Duomo, assegnato “Il Paliotto”

Caro direttore, la missione che il nostro Club TORINO DUOMO sta perseguendo sin dall’origine nasce in ossequio alla funzione di centro d’irradiazione culturale scelta dal professor Enzo Restagno, accademico emerito dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni e al tempo stesso socio onorario del nostro Club, proprio per la suddetta Accademia la cui residenza è altresì nostra la sede morale.

“Nell’ultimo biennio ci siamo attivati per diverse, fascinose proposte, addirittura suggerendo occasioni che hanno consentito grossi impegni distrettuali come il restauro de “L’Ultima Cena” del Gagna presente nel Duomo. Coscienti tuttavia della serietà del nostro impegno totalmente estraneo dal mendicare gratifiche, abbiamo deciso di privilegiare gli interventi autonomi che hanno rivelato l’indubbio orgoglio d’appartenenza a un Club il quale, benché non molto numeroso, possiede un’altissima dose di corporativismo soprattutto quando si tratta d’Arte e creatività.
Quest’anno i nostri service hanno raggiunto la discreta somma di circa 12.000,00 euro,  senza dover pesare minimamente sulle casse del Distretto!
Non soltanto, ma grazie all’impegno donativo dei Soci e delle loro conoscenze abbiamo aperto, nei locali del Museo Diocesano, un’ampia biblioteca a tematica d’arte cui s’è aggiunto di recente l’omaggio d’un pianoforte alla memoria della professoressa Maria Luisa Bordieri, prematuramente scomparsa nel maggio del 2015, da parte del marito Antonio D’Altilia.
Abbiamo iniziato l’anno rotariano col restauro completo di un prezioso manufatto visibile ora nel Museo Diocesano, il “Paliotto” del celebre argentiere Paroletto; questo brillante risultato ha indotto il nostro Presidente incoming Marco Novara a istituire un Premio Letterario Nazionale per l’appunto denominato “Il Paliotto”, un Concorso concepito proprio per salvaguardare e diffondere la cultura e che già in questa prima edizione ha avuto un ottimo risultato, con una bella presenza di Autori e con una Giuria formata da personalità d’indubbio rilievo come il critico d’arte e letterario Aldo Albani, l’architetto Angelo Garini event designer e ambasciatore della bellezza italiana nel mondo, la scrittrice Laura Graziano, l’editore di “Araba Fenice” Alessandro Dutto, il filologo Luca Gandolfi, Désirée Carmen Gabella esperta in comunicazione e la professoressa di lingue estere nonché traduttrice Rosanna Beltramo.
Valutate con professionalità e impegno le numerose opere pervenute, la commissione giudicatrice così s’è espressa:
1° premio a Piero Abruzzese (foto) “Nel cuore di Punt”
2°Matteo Bottone “Sulle vie di Piero”
3° Edoardo Guerrini “Il Quaderno del Fato”.
I tre prescelti hanno ricevuto gli attestati di rito e opere d’arte dell’artista vernonese Paolo G. Cerati.
Sono state inoltre assegnate 3 menzioni speciali a Roberto Centofanti “Il mondo che vorrei”; Fernanda Nicolis “La poesia è donna”; Liz Chester Brown “Io sono una famiglia – Il gabbiano”.
Visto il risultato estremamente positivo di questa prima edizione stiamo già lavorando alla seconda edizione 2021-2022 per poter assistere ancora all’entusiasmo per la letteratura che si esprime attraverso le opere di tanti Autori, auspicabilmente connotati anche da una massiccia presenza rotariana!

Particolare del “Paliotto” restaurato ed esposto al Museo Diocesano di Torino

Incontro in streaming con Ettore Favini dal “Museo del Tessile” di Chieri

“Au Revoir”. Terzo appuntamento di “ARS ET INDUSTRIA”

Sabato 24 aprile, ore 15,30

Chieri (Torino)

, chieri

“Un progetto di arte partecipata che indaga le relazioni tra le culture del Mediterraneo”: così il cremonese (di nascita) Ettore Favini – fra i nomi più interessanti esingolari del panorama artistico contemporaneo, docente di Arti Visive presso la “NABA” (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano e di Pittura all’“Accademia di Belle Arti” di Bergamo – presenta il suo “Au Revoir”, progetto curato dal centro culturale “Connecting Cultures” di Milano e realizzato in diverse sedi istituzionali, grazie al sostegno dell’ “Italian Council 2019”, programma  Mibact teso a valorizzare la creatività italiana all’estero. E appunto di “Au Revoir” si parlerà in streaming con lo stesso Favini, sabato 24 aprile, alle 15,30, per il terzo appuntamento del ciclo di conferenze “ARS ET INDUSTRIA”, organizzato dal “Museo del Tessile” di Chieri. “Per la realizzazione di questo lavoro spiega Melanie Zefferino, presidente della Fondazione Chierese per il Tessile e del Museodel Tessile l’artista ha coinvolto artigiani tessili rappresentanti delle comunità egiziane e nordafricane di Milano e la Fondazione per il Tessile di Chieri. Le opere custodiscono dunque storie di vita, di famiglia, di lavoro, di competenze. Esplorano i flussi e i confini mediterranei, dall’antichità fino ai nostri giorni, rintracciati con ago e filo. Hanno come scenario il mare, l’attore storico principale della narrazione: il Mare Nostrum per eccellenza, luogo di scambi ma anche di conflitto tra i popoli. Metafore, dunque. Il mare e lavita dei tessuti, nel caso di “Au revoir”. Come in altrilavori incentrati sempre intorno alla relazione fra l’opera, l’ambiente nel quale si inserisce e le persone. Lavori che ci incoraggiano a ripensare la storia delmondo, vale a dire la nostra memoria collettiva, e chehanno fatto da sfondo due anni fa alla mostra scaturita dallo stesso progetto presso il Carré d’Art, Musée d’art contemporain di Nîmes. Racconta lo stesso Favini: “Trama e ordito diventavano metafora della vita, cioè allegoria per lavorare sull’idea di viaggio, di scambio e di persone che entravano a far parte di questo progetto attraverso le loro memorie perché il tessuto, di fatto, è una memoria personale. Allo scopo sono state coinvolte quattro tessitrici di origini geografiche e culturali diverse che hanno partecipato al workshoporganizzato dalla Fondazione per il Tessile di Chieri: Nagwa e Doaa (Egitto), Laila (Marocco) e Tamel (Srilanka). Il workshop – prosegue l’artista – le metteva davanti a una tecnica di tessitura che non avevano mai usato. Abituate a usare perlopiù telai verticali, qui usavano telai orizzontali del Sette e Ottocento. Con l’aiuto dei volontari della Fondazione di Chieri – luogo dove nasce il nonno del jeans, il fustagno – queste quattro donne hanno imparato la tecnica ma,naturalmente, c’è stata anche un’osmosi tra i due gruppi. Per cui la mia idea – conclude Favini di questo mare che ibrida si è realizzata anche durante il workshop”.Nel corso del “reincontro” con Chieri, Ettore Favini presenterà anche la pubblicazione dedicata da “Connecting Cultures” al  suo progetto artistico aprendosi a diverse narrazioni e approfondimenti.

Per ricevere il link di connessione alla conferenza online, è necessario prenotarsi fornendo i propri dati (nome, indirizzo, e-mail) a: prenotazioni@fmtessilcjieri.org

g. m.

Streaming del documentario Horst di Tina Barney e Mark Trottenberg

“I Giovedì in CAMERA” | Giovedì 22 aprile, dalle ore 18.30  Proiezione in streaming del documentario Horst di Tina Barney e Mark Trottenberg
 

Prenotazione su Streeen.org e visione gratuita per i primi 100 prenotati

 

Giovedì 22 aprile, alle ore 18.30, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone la visione in streaming del raro documentario Horst (20’, 1988) di Tina Barney e Mark Trottenberg, in streaming gratuito su Streeen.org per i primi 100 prenotati, un tuffo nel mondo della fotografia di moda e nelle sue evoluzioni dagli anni Trenta agli anni Ottanta del Novecento.
Il film passa con grazia da un’affascinante e avvincente intervista allo stesso Horst P. Horst, girata nella sua casa di Oyster Bay nello stato di New York, a scatti che si librano sulle sue fotografie iconiche fino ad alcune preziose immagini d’archivio.
Negli ultimi otto decenni, le fotografie di Horst sono sempre state sinonimo di eleganza: durante la sua carriera, Horst ha fatto sue, e rivisitato con il suo occhio, le immagini della scultura classica, della pittura e dell’architettura. Queste influenze classicheggianti sono parte fondante del suo stile fotografico e, anche nelle varie evoluzioni, la bellezza classica è sempre stata il segno distintivo del suo lavoro, un marchio di eleganza al quale ci si ispira ancora oggi.
Il film, co-diretto dalla fotografa americana Tina Barney e narrato dal suo caro amico e compagno Valentine Lawford, è un appassionato viaggio nel lavoro dell’artista che prende avvio dai famosi ritratti degli anni Trenta, passando per gli scatti di moda e di interni di case dei personaggi del jet set realizzati per Vogue, House and Garden, Vanity Fair e Architectural Digest, così come svelando il ricco bagaglio di fotografie di viaggi che è tra i ricordi preferiti e personali dello stesso Horst.
 
Il film potrà essere fruito in streaming sulla piattaforma streeen.org

Sarà necessario prenotare il proprio “posto virtuale” direttamente sul sito di Steeen.org (www.streeen.org). La visione del film sarà gratuita per i primi 100 spettatori, dalle ore 18.30 di giovedì 22 aprile fino alle ore 24.00 di sabato 24 aprile.

Maglione, raccolta fondi per le opere a cielo aperto

A arte contemporanea  a rischio deterioramento

Il M.A.C.A.M, Museo d’arte contemporanea all’aperto di Maglione, in provincia di Torino, ha lanciato una raccolta su GoFundMe per restaurare alcune opere gravemente deteriorate.

“Le opere – si legge – necessitano di manutenzione e restauro: trovandosi all’aria aperta sono soggette agli effetti degli eventi atmosferici. Il sole, la pioggia, il freddo, il vento, anche ciclonico, come nell’ottobre del 2019 , le opere, in simbiosi con l’ambiente e la realtà urbanistica, hanno vissuto le storie dei muri, delle strade e degli abitanti”.

Il paesino ospita sui muri delle case, nelle strade e nelle piazze dipinti, sculture e installazioni di artisti provenienti da tutto il mondo. Tra questi Cattelan, Asdrubali, Benetton, Cavaliere, Dadamaino,  Del Pezzo, Dorazio. Silvano e Piero Gilardi, Griffa, Guerzoni, Habicher, Hsiao, Mainolfi, Mondino, Nespolo, Nils-Udo, Gio’ Pomodoro, Salvo, Staccioli, Tadini, Testa, Trotta, Valentini, Varisco e Zorio.

Il M.A.C.A.M. è nato nel 1985 da un’idea di Maurizio Corgnati come associazione culturale senza fini di lucro con operatività indirizzata alla diffusione e promozione dell’arte contemporanea. Oggi lotta per difenderla dall’abbandono e dal vandalismo.

A fronte di 238 condivisioni la campagna ha sfiorato i 900 euro in due settimane ed è ancora raggiungibile al link https://it.gf.me/v/c/gfm/macam-it-help-restore-our-artistic-heritage

La Bellezza Cambia il Mondo? Posticipata la mostra

Ghost Book # 6  a cura di Riccardo Costantini

Ilaria Abbiento | Maura Banfo | Gianpiero Fanuli | Pierluigi Fresia
Patrizia Mussa | Claudio Orlandi | Giorgio Racca | Edoardo RomagnoliTesti di: Ray Banhoff, Giovanna Calvenzi, Claudio Composti, Riccardo Costantini,
Olga Gambari, Giovanna Gammarota, Alessia Locatelli, Guido Turco6 maggio – 5 giugno 2021
Opening: dal 6 al 9 maggio dalle 11:00 alle 20:00

Galleria Riccardo Costantini Contemporary
Via Giolitti, 51 – Torino

L’inaugurazione della mostra “La Bellezza Cambia il Mondo?” e la presentazione di Ghost Book n.6 è stata posticipata al 6 maggio 2021 a seguito delle ultime misure contenitive della pandemia. Dal 6 al 9 maggio l’inaugurazione dalle 11:00 alle 20:00 negli spazi della galleria Riccardo Costantini Contemporary e dall’11 maggio al 5 giugno con orario 11.00 – 19.30.
Edoardo Romagnoli, Tulipano Semper Augustus_6896
2018, Stampa fine art
Torino, 12/04/2021 – Sarà presentato a Torino, a partire dal 6 maggio, negli spazi della galleria Riccardo Costantini Contemporary, il numero 6 del libro seriale Ghost dal titolo “La Bellezza Cambia il Mondo?” a cura di Riccardo Costantini. La raccolta fotografica, inizialmente concepita come progetto editoriale, diventa anche una mostra collettiva in presenza che avrà luogo fino al 5 giugno 2021. Gli artisti invitati sono: laria Abbiento, Maura Banfo, Gianpiero Fanuli, Pierluigi Fresia, Patrizia Mussa, Claudio Orlandi, Giorgio Racca, Edoardo Romagnoli.
Presentazione ed inaugurazione: dal 6 al 9 maggio 2021 con ingresso contingentato dalle 11.00 alle 20.00; gli altri giorni e fino al 5 giugno: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.30. È possibile prenotare la propria visita all’indirizzo e-mail riccardocostantini65@gmail.com. La rivista è distribuita in galleria (via Giolitti 51, Torino) per tutto il periodo della mostra, oppure on line sul sito ghostbook.it, aderendo all’Associazione Culturale Ghost con una donazione di 25€.La Bellezza Cambia il Mondo?:
Quella che verrà presentata il prossimo 6 maggio alla galleria Riccardo Costantini Contemporary è una mostra che deriva dal progetto editoriale proposto più di un anno fa da Giorgio Racca, fondatore di Ghost Book, a Riccardo Costantini gallerista e curatore. A Costantini era affidata la curatela del numero 6 del libro seriale Ghost, dedicato al rapporto natura-bellezza. Attraverso lo sguardo degli artisti, il volume intendeva leggere la natura e le interazioni che l’uomo ha con essa, ponendo l’accento sulla percezione della bellezza. Costantini, messosi al lavoro, ha fatto la selezione degli artisti, con loro ha scelto le opere da inserire ed i curatori da coinvolgere per i testi critici… Poi è sopraggiunta la pandemia.
Sospese le operazioni di stampa, dopo un momentaneo colpo di assestamento, la rivista si è spostata anch’essa, come tutta la vita ha fatto in quel periodo, sul web. È così approdata sui canali social, contemporaneamente su Instagram (www.instagram.com/ghost_book) e su Facebook (www.facebook.com/ghostassociazioneculturale), con una serie di appuntamenti cadenzati nei quali venivano presentati tutti i capitoli del libro, uno per volta, autore per autore. A conclusione del ciclo, la rassegna è stata esposta in una mostra virtuale sul sito di Ghost Book (www.ghostbook.it/ghost-art-gallery).
Il progetto, che ha avuto un così lungo periodo di gestazione, è poi maturato in una vera e propria esposizione in essere, la mostra virtuale ha avuto l’esigenza di riappropriarsi degli spazi in presenza, delle relazioni e delle interazioni dal vivo e la rivista è divenuta quindi anche catalogo espositivo.
Il tema del progetto non si è modificato, ma proprio in virtù di un periodo così peculiare, la riflessione sulla precarietà, sulla soggettività e sull’importanza della bellezza, ha assunto il valore di sinonimo del fragile rapporto uomo-natura. Attraverso gli scatti dei fotografi invitati, questa indagine ha svelato i suoi valori di essenzialità, caducità ed urgenza, in una coralità di testimonianze e spunti.
Patrizia Mussa, Warless Theatres Afghanistan
2016, stampa giclée su carta cotone con pastellatura a mano
Gli artisti e gli autori:
Gli artisti invitati a rispondere alla domanda “La Bellezza Cambia il Mondo?” e i critici a loro affiancati sono: Ilaria Abbiento/Claudio Composti, Maura Banfo/Olga Gambari, Gianpiero Fanuli/Ray Banhoff, Pierluigi Fresia che ha scritto lui stesso il suo testo, Patrizia Mussa/Giovanna Calvenzi, Claudio Orlandi/Alessia Locatelli, Giorgio Racca/ Guido Turco, Edoardo Romagnoli/Giovanna Gammarota. La rassegna è introdotta e presentata dal testo del curatore Riccardo Costantini.
Una raccolta di voci eterogenea per un compendio ampio e diversificato che va dalla completa e onirica identificazione di Ilaria Abbiento con i suoi scatti marini, alle immagini performative di Maura Banfo che simbolicamente, attraverso le sue conchiglie, rappresenta l’inscindibile unicità dell’essere all’interno dell’ecosistema; fino alle foto dei quei territori, come l’Afghanistan, l’Etiopia o lo Yemen, oggi distrutti dalle guerre che Patrizia Mussa aveva immortalato in tempi non sospetti quando la natura e l’architettura restituivano ancora immagini di paesaggi sereni e affascinanti. C’è poi il mondo scanzonato e leggero delle estati sulle spiagge italiane, immortalate dagli scatti di Gianpiero Fanuli, che restituiscono però il senso amaro e di distanza nei confronti di qualcosa che riteniamo ci appartenga ma che in realtà è solo un’illusione. Il tema ecologico è affrontato da Claudio Orlandi, egli immortala il tentativo di preservare i ghiacciai con la tecnica della copertura, le sue foto ci rimandano a immagini di sculture concettuali apparentemente marmoree, cristallizzando il vano tentativo di frenare l’intervento nefasto dell’uomo sulla natura. La bellezza assoluta e semplice fa capolino dai fiori di Edoardo Romagnoli che denunciano l’incapacità di rappresentare la natura se non attraverso meticolosi processi di scatto (lunghissima esposizione, movimento progressivo della camera e sovrapposizioni). Le immagini di Pierluigi Fresia sono un corto circuito in cui la realtà è decontestualizzata dagli interventi di post-produzione: testi o segni grafici infrangono ed irridono l’ambiente, restituendoci un senso di amara consapevolezza. Ed infine la rappresentazione intima, in forma di diario per immagini, di Giorgio Racca: l’artista racconta la natura in essere, cioè lo scorrere della vita; essa, nello svolgersi delle azioni quotidiane, agite in luoghi a volte banali, racchiude tragedia e bellezza… in una parola la ricerca del nostro senso di esistenza.La Bellezza non salverà il mondo, come dice lo stesso Costantini nel testo di presentazione e non potrà farlo proprio perché l’essere umano non è consapevole del portato etico e eco-sistemico di tale concetto. Ma compito dell’arte e della sensibilità degli artisti è proprio leggere tali valenze e porle all’attenzione agli abitanti del mondo.Ghost Book Libro Seriale:
Ghost Book è un progetto editoriale nato a Torino da un’idea di Giorgio Racca e presentato nel 2015 con un Numero Zero, la pubblicazione ha cadenza annuale. Definito dal suo ideatore come Libro Seriale, è una raccolta di storie per immagini, accompagnate da testi solo quando necessario. Il linguaggio è la fotografia, in specifico quella italiana e Ghost è un viaggio attraverso di essa, senza un punto di partenza determinato o una destinazione eletta. La rivista è stampata con EasyReading®Font, carattere ad alta leggibilità anche per i dislessici. Ghost Book è un progetto sviluppato con il supporto di Associazione Culturale Ghost e di RedHead Agenzia Creativa.
Ghost è distribuito ai Soci dell’Associazione Culturale unitamente alla tessera annuale con una donazione di 25€. L’iscrizione può essere richiesta in occasione delle mostre promosse da Ghost, sul sito web ghostbook.it, scrivendo a info@ghostbook.it, oppure al Book Shop di Camera – Centro Italiano per la Fotografia di Torino.

Il link al sito per l’acquisto: https://www.ghostbook.it/ghost-book/acquista-la-tua-copia-di-ghost/

Got Book #6 copertina
Scheda dell’evento:
Artisti:                      Ilaria Abbiento | Maura Banfo | Gianpiero Fanuli | Pierluigi Fresia
                                Patrizia Mussa | Claudio Orlandi | Giorgio Racca | Edoardo Romagnoli
Titolo:                      La Bellezza Cambia il Mondo?
Curatore:                 Riccardo Costantini
Sede:                      Galleria Riccardo Costantini Contemporary
Via Giolitti, 51 – Torino
Date:                        6 maggio – 5 giugno 2021
Inaugurazione:         Da giovedì 6 a domenica 9 maggio dalle 11:00 alle 20:00
Orari:                        Dall’11 maggio al 5 giugno, dal martedì a sabato ore 11.00 – 19.30.
Lunedì e domenica chiuso
Ufficio Stampa:        Sirio Schiano lo Moriello

Fondazione Torino Musei: tutti gli appuntamenti culturali fino a giugno

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CICLO DI CONFERENZE ON LINE in occasione della mostra Ritratti d’oro e d’argento

13 aprile – 22 giugno ore 18

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Palazzo Madama propone, dal 13 aprile al 22 giugno 2021, un ciclo di sette incontri di approfondimento tra arte, devozione, tutela e indagini diagnostiche, in occasione della mostra Ritratti d’oro e d’argento, in corso a Palazzo Madama fino al 12 luglio 2021, che intendono offrire, grazie a un taglio interdisciplinare, uno sguardo sia sul contesto in cui si è sviluppata la produzione orafa in Piemonte e Valle d’Aosta tra Tardo Gotico e Rinascimento, sia sulle azioni di ricerca, tutela e valorizzazione, che musei, diocesi, soprintendenze e università stanno portando avanti con un importante lavoro di sinergia.

Il 27 aprile Laura Marino si soffermerà sulle vicissitudini di alcune opere in mostra che, una volta uscite dalla bottega, giunsero in luoghi lontani anche centinaia di chilometri: nel corso dei secoli furono soggette a interventi di aggiornamenti di gusto, a riparazioni o a trasferimenti in nuove sedi, ma anche sottratte al loro contesto, come il san Teobaldo di Alba, trafugato negli anni ’80 del Novecento e recuperato nel 2014.

L’11 maggio don Gianluca Popolla illustrerà il lavoro della Consulta Regionale per i Beni Ecclesiastici di Piemonte e Valle d’Aosta che opera attraverso gli Uffici per l’arte sacra e i beni culturali nelle sedici diocesi piemontesi e in quella di Aosta nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, archivistico e librario.

Il 18 maggio sarà il turno di Fulvio Cervini e Angelo Agostino che presenteranno i risultati delle ricerche condotte sui busti dei santi Ruffino e Venanzio provenienti dalla chiesa vecchia al Castello di Sarezzano, nei pressi di Tortona: un processo di conoscenza basato su analisi storico-artistica e indagine diagnostica in un necessario dialogo interdisciplinare finalizzato a spostare sempre in avanti il fronte della ricerca.

Il 25 maggio a Marco Fratini sarà affidato il compito di tratteggiare, anche attraverso numerosi documenti d’archivio, la raffinata stagione dei principi d’Acaia che a inizio Quattrocento richiesero a orafi locali ricche finiture per abiti e teche per preziose reliquie, tra cui il busto di san Giovenale commissionato da Ludovico d’Acaia a Severino Dorerio per donarlo alla cattedrale di Fossano.

L’8 giugno Simone Baiocco ripercorrerà le vicende delle committenze artistiche destinate alla collegiata di San Secondo di Asti, chiesa identitaria di una città contesa dal XV secolo e fino al 1531 tra le potenti casate dei Savoia, Paleologi, Visconti e Valois-Orlèans.

Il ciclo si concluderà il 22 giugno quando, in prossimità della festa di san Giovanni Battista, patrono della città di Torino, Viviana M. Vallet e Alessandra Vallet presenteranno due interessanti reliquiari di primo Quattrocento, appartenenti al Tesoro della Cattedrale di Aosta: il san Giovanni Battista e il san Grato rappresentano infatti due capolavori dell’arte orafa in cui i tradizionali materiali preziosi dell’oro e dell’argento convivono con un innovativo trattamento pittorico dei volti.

Calendario appuntamenti:

 

13 aprile 2021, ore 18.00

Prestigio, devozione e perizia tecnica: la bottega di Beltramino de Zuttis

con Cinzia Piglione, storica dell’arte

27 aprile 2021, ore 18.00

Le seconde vite: reliquiari a busto tra viaggi, rimaneggiamenti, restauri e restituzioni

con Laura Marino, Direttrice del Museo San Sebastiano, Cuneo

11 maggio 2021, ore 18.00

Wellness dello spirito: le politiche culturali delle diocesi piemontesi

con don Gianluca Popolla, incaricato beni culturali della Regione Ecclesiastica Piemonte

18 maggio 2021, ore 18.00

Materie insolite. Lo strano caso degli eremiti di Sarezzano

con Fulvio Cervini, Università degli Studi di Firenze, dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo – SAGAS e Angelo Agostino, Università degli Studi di Torino, dipartimento di Chimica

25 maggio 2021, ore 18.00

Gli ori del principe. Manufatti preziosi per gli Acaia con Marco Fratini, storico dell’arte

8 giugno 2021, ore 18.00

La collegiata di San Secondo nel Quattrocento. Committenti e opere d’arte ad Asti

con Simone Baiocco, conservatore di Palazzo Madama –  Museo Civico d’Arte Antica, Torino

22 giugno 2021, ore 18.00

Policromia su argento: i reliquiari di san Giovanni Battista e di san Grato dalla cattedrale di Aosta

con Viviana M. Vallet e Alessandra Vallet, Soprintendenza per i beni e le attività culturali Regione Autonoma Valle d’Aosta

Info: le conferenze si svolgeranno sulla piattaforma Zoom. Tutti i dettagli sul sito di Palazzo Madama www.palazzomadamatorino.it

Prenotazione obbligatoria: t. 0114429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Costo: 16€ per intero ciclo di sette conferenze; 4€ per conferenza singola.

Acquista subito:

https://www.arteintorino.com/acquisti-online/product/4482-sette-lezioni-di-approfondimento.html

 

 

MERCOLEDI 14 APRILE

 

Mercoledì 14 aprile ore 21

GALLERIE DEDICATE ALL’ASIA MERIDIONALE E SUD-EST ASIATICO, REGIONE HIMALAYANA E PAESI ISLAMICI DELL’ASIA.

MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

L’appuntamento con la guida del MAO permette di coinvolgere i partecipanti attraverso immagini di alta qualità in grado di restituire al visitatore punti di vista esclusivi sulle collezioni.

Si parte dalle opere d’arte indiana, con la statuaria di soggetto buddhista e induista di varia datazione, per proseguire il viaggio attraverso il Sud-est asiatico.

Nella galleria dedicata alla regione Himalayana, saranno illustrate le opere d’arte buddhista tibetana che spaziano dalle sculture in legno e metallo ai dipinti a tempera, fino alle preziose copertine lignee intagliate e dipinte. Il percorso si conclude nella galleria dei Paesi Islamici dell’Asia, caratterizzata dalla ricca collezione di vasellame e piastrelle e da una pregevole raccolta di bronzi, manoscritti e raffinati tessuti.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

Tornano gli appuntamenti online con i Musei Reali

Tra webinar e virtual tour in diretta

 

In attesa della riapertura dei Musei Reali e di poter tornare dal vivo ad ammirare il loro ricco patrimonio artistico e architettonico, continuano gli incontri digitali rivolti al pubblico di appassionati desiderosi di approfondire la storia delle collezioni reali e della nostra città.

 

Prosegue il ciclo Da Torino tutto intorno con:

TORINO TRA ORIENTE E OCCIDENTE

webinar, lunedì 19 aprile alle ore 16

Prendendo avvio dalla figura di Paolo Emilio Botta, pioniere dell’archeologia assira, e dalle collezioni vicino-orientali del Museo di Antichità, il racconto si snoda tra le vie della città multiculturale di oggi e la secolare attrazione di Torino per l’Oriente antico. L’incontro è realizzato in collaborazione con il Centro Culturale italo-arabo Dar al Hikma e la Circoscrizione 7 e vedrà la partecipazione dei rispettivi presidenti, Younis Tawfik e Luca Deri, in dialogo con Patrizia Petitti, archeologa dei Musei Reali.

Per informazioni e iscrizioni mr-to.edu@beniculturali.it.

 

Se gli studenti e gli insegnanti non possono ancora tornare a visitare di persona i nostri musei, la storia e l’arte trovano nuovi strumenti e nuove forme per raggiungere la scuola. Visite guidate in diretta dalle sale del museo, webinar di approfondimento per i ragazzi, tutorial per attività creative da svolgere in classe o in casa con i più piccoli. La tecnologia diventa uno strumento prezioso e divertente per esplorare il patrimonio e per farlo proprio, rielaborandolo con fantasia. I Servizi educativi dei Musei Reali offrono una scelta di proposte gratuite tutte da scoprire sul sito dei Musei Reali.

 

Il prossimo appuntamento online è:

IL LUNGO CAMMINO DEI DIRITTI

webinar per studenti delle scuole superiori, mercoledì 28 aprile alle ore 10

Le sale del Palazzo Reale in cui visse re Carlo Alberto sono il punto di partenza di un percorso che dallo Statuto Albertino conduce all’attuale Costituzione Italiana. Nel gioco a squadre che completa l’incontro, i ragazzi potranno immedesimarsi in otto personaggi, vissuti in epoche storiche diverse, per sperimentare l’importanza dei diritti e la loro evoluzione nel tempo.

Per informazioni e iscrizioni mr-to.edu@beniculturali.it.

 

Da oggi è inoltre possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio grazie a LiveCulture, un percorso in diretta accompagnati da storici dell’arte che interagiscono con l’utenza e con il contesto reale e virtuale del sito. Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi.

Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado, che da oltre un anno hanno dovuto rinunciare alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione, e ai turisti per i quali l’esperienza digitale, in questo momento di restrizioni a viaggi e spostamenti, è un modo per mantenere viva la percezione della bellezza del nostro patrimonio.

 

Sono disponibili i due primi percorsi, entrambi della durata di 45 minuti, in italiano e in inglese:

MUSEI DELLE MERAVIGLIE: Un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri tra reperti archeologici, splendidi dipinti, antichi disegni e verdi giardini.

INVITO A PALAZZO: Il Palazzo Reale e la Cupola della Sindone sono invece protagonisti di una visita a volo d’uccello attraverso nobili gallerie, tra sale solenni e appartamenti fastosi giù fino alle cucine del Re.

Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).

 

Ad aprile prosegue anche l’attività sui canali social dei Musei Reali – Instagram, Facebook e Twitter – con nuovi contenuti e rubriche: ogni mercoledì #MRTcare, dedicata al restauro, e tutti i giovedì #MRTfriends, con la collaborazione degli amici dell’Archivio di Stato di Biella, custode di un importante patrimonio documentario legato al territorio biellese, con fondi databili dal XI al XX secolo.

 

World Press Photo: vince Mads Nissen

Palazzo Madama ospiterà l’anteprima nazionale della mostra World Press Photo 2021

Ben tre italiani sul podio del concorso più importante al mondo di fotogiornalismo

 

 

É l’abbraccio tra Rosa Luzia Lunardi, 85 anni, e l’infermiera Adriana Silva da Costa Souza, nella casa di cura Viva Bem, a San Paolo del Brasile, ad aver vinto World Press Photo: l’annuncio è stato dato poco fa ad Amsterdam. Lo scatto è stato realizzato il 5  agosto 2020 dal fotografo danese Mads Nissen e si è aggiudicato il World Press Photo of the Year 2021. Un’immagine, dunque, legata alla pandemia che ha stravolto il mondo lo scorso anno ma che qui coglie l’emozione di un piccolo ritorno alla normalità grazie alla “tenda dell’abbraccio”. Come in molte parti del mondo, anche in Brasile – dove il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, aveva ignorato ogni avvertimento sulla gravità della pandemia e il pericolo rappresentato dal virus – le case di cura hanno chiuso le porte ai visitatori, impedendo a milioni di brasiliani di fare visita ai loro parenti anziani. Gli operatori delle case di cura hanno ricevuto l’ordine di ridurre assolutamente al minimo il contatto fisico con le persone più vulnerabili. Al Viva Bem, una semplice invenzione, “La tenda dell’abbraccio”, ha permesso alle persone di abbracciarsi di nuovo. Il Brasile ha poi chiuso il 2020 con uno dei peggiori conteggi a livello mondiale: 7,7 milioni di casi riportati e 195.000 di morti, per il modo in cui è stato affrontato il virus.

 

La foto sarà esposta – con le altre vincitrici annunciate oggi – a Palazzo Madama a Torino, sede dell’anteprima nazionale della “World Press Photo Exhibition 2021” la cui inaugurazione avverrà il prossimo 7 maggio 2021 (DPCM permettendo). La mostra approderà a Torino per il quinto anno consecutivo, grazie all’impegno di Cime, partner della World Press Photo Foundation di Amsterdam e della Fondazione Torino Musei. Ogni anno migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali, come National Geographic, BBC, CNN, Le Monde, El Pais, si contendono il titolo nelle diverse categorie del concorso di fotogiornalismo. Tutto è iniziato nel 1955, quando un gruppo di fotografi olandesi organizzò il primo concorso internazionale “World Press Photo”. Da allora l’iniziativa ha acquistato slancio fino a diventare il concorso fotografico più prestigioso del mondo e la mostra di fotogiornalismo più visitata al mondo: ogni anno la mostra viene allestita in oltre 120 città in 50 paesi.


Nel gennaio 2021, la valutazione del concorso World Press Photo 2021 è avvenuta, per la prima volta nella sua storia, online, con sette giurie specializzate presiedute da NayanTara Gurung Kakshapati e MuyiXiao che hanno selezionato le migliori immagini e storie in ciascuna delle otto categorie del concorso. Quest’anno 4.315 fotografi da 130 paesi hanno presentato 74.470 immagini.

 

World Press Photo 2021 è giunta all’edizione 64 del concorso e ha visto oggi pomeriggio premiate ad Amsterdam otto sezioni: Contemporary IssuesEnvironmentGeneral NewsLong-Term ProjectsNaturePortraitsSportsSpot News. Oltre alla World Press Photo of the Year 2021 è stata premiata anche la World Press Photo Story of the Year 2021Riconoscimento che va per la prima volta a un italiano, Antonio Faccilongo, di Roma, con un servizio per Getty Reportage dal titolo “Habibi” (“amore mio”). Circa 4.200 palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane, alcuni dei quali con condanne da 20 anni o più:  se le visite coniugali sono negate e il contatto fisico è vietato, fin dai primi anni 2000, i detenuti palestinesi che desiderano avere figli contrabbandano il loro sperma fuori dalla prigione, nascondendolo, ad esempio, nei regali agli altri figli. “Habibi” racconta proprio il coraggio e la perseveranza di queste persone sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complicati della storia moderna.

 

Protagonisti anche altri due italiani. Primo premio, nella sezione “Storie – Notizie Impreviste”, per Lorenzo Tugnoli, di Ravenna, dell’agenzia “Contrasto” che ha raccontato l’esplosione, causata da più di 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio ad alta densità, che ha scosso Beirut, in Libano, il 4 agosto 2020: lo scoppio ha danneggiato o distrutto circa 6.000 edifici, uccidendo almeno 190 persone, ferendone altre 6.000 e lasciandone sfollate almeno 300.000.

Gabriele Galimberti, toscano, originario della Val di Chiana, con un reportage realizzato per National Geographic, ha vinto il primo premio in “Serie di ritratti”. Racconta per immagini un dato: secondo lo Small Arms Survey, la metà di tutte le armi da fuoco possedute da privati cittadini nel mondo, per scopi non militari, si trova negli Stati Uniti. Il numero di armi da fuoco è superiore alla popolazione del Paese: 393 milioni di armi contro i 328 milioni di persone.

 

FOTO VINCITRICI E DIDASCALIE: https://drive.google.com/drive/folders/1IZV7LjuiwDp2scko4cZt9WsHuKqBxMOE?usp=sharing

 

 

“Riconoscere i santi”, visite online a Palazzo Madama

La cooperativa Theatrum Sabaudiae propone il nuovo ciclo di visite online a Palazzo Madama dal titolo “Riconoscere i Santi”

Lunedì 26 aprile ore 21.00 | Domenica 16 maggio ore 18.00 | Lunedì 31 maggio ore 21.00

In live streaming un percorso guidato affascinante e curioso, per riscoprire assieme gli attributi e gli atteggiamenti che la Chiesa, mediante l’opera degli artisti, ha voluto conferire a santi e sante della liturgia dell’anno.
Attraverso una selezione delle opere del Museo di diversa epoca e impegno di materiali, prende avvio il percorso di “decifrazione”: dalle storie di santa Maria Maddalena, realizzate intorno al 1200 su legno scolpito dipinto e dorato, alle raffigurazioni su tavola e tela dei santi Giovanni Battista e Francesco di Gandolfino da Roreto, al sant’Ivo di Defendente Ferrari databili tra Quattro e Cinquecento. Infine, a concludere, san Gerolamo di Orazio Gentileschi e la santa Caterina di Giovanni Ricca evidenzieranno il naturalismo e i cambiamenti apportati nella devozione e nell’arte dallo spirito della Controriforma.

Per rendere ancora più attuale l’ incontro  la scelta dei soggetti illustrati terrà anche conto delle figure dei Santi che saranno celebrati nel calendario dei prossimi mesi.

Informazioni e prenotazioni

Visita guidata on-line: 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte)

Prenotazioni allo 011 5211788, oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico, oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

Le visite saranno attivate a raggiungimento del numero minimo di partecipanti.